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256 SONNETS.
Pellegrina bellezza che'l cuor bea,
Portamenti alti honefti, e nelle ciglia
Quel fereno fulgor d' amabil nero,
Parole adorne di lingua piu d'una,
E'l cantar che di mezzo l'hemifpero
Traviar ben puo la faticofa Luna,
E degli occhi fuoi auventa fi gran fuoco
Che l'incerar gli orecchi mi fia poco.
V.
Per certo i bei voftr'occhi, Donna mia
Efler non puo che non fian lo mio fole
Si mi percuoton forte, come ei fuole
Per l'arene di Libia chi s'invia,
Mentre un caldo vapor (ne fenti pria)
Da quel lato fi fpinge ove mi duole,
Che forfe amanti nelle lor parole
Chiaman fofpir ; io non fo che fi fia :
Parte rinchiufa, e turbida fi cela
Scoflb mi il petto, e poi n'ufcendo poco
Quivi d'attorno o s'agghiaccia, o s'ingielaj
Ma quanto a gli occhi giunge a trovar loco
Tutte le notti a me fuol far piovofe
Finche mia Alba rivien colma di rofe.
VI.
Giovane piano, e femplicetto amante
Poi che fuggir me rteflb in dubbio fono,
Madonna a voi del mio cuor l'humil dono
Faro divotoj io certo a prove tante