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Previdenza

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ENPAMFondato da Eolo Parodiwww.enpam.it<strong>Previdenza</strong>Anno XV - n° 8-2010IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli OdontoiatriFoto di Tim KellyPARODIRimbocchiamoci manichee cervello... si ricomincia!I VICEPRESIDENTIOliveti: RipartiamoMalagnino: Sì all’AdEPP23-5PREVIDENZALa vecchiaia cresceresta l’anzianitàATTENZIONE!Riscossione contributiper i redditi 20091012ULTIM’ORACostruttivo dialogotra AdEPP e governoperiodicoMario Capecchi, Premio Nobel per la medicina nel 2007DCOER0953OmologatoPoste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma


ULTIM’ORA • ULTIM’ORA • ULTIM’ORA • ULTIM’ORA • ULTIM’ORA • ULTIM’ORACostruttivo dialogotra AdEPP e governoUn incontro positivo, ma soprattuttol’avvio di un dialogo tecnico epolitico indispensabile per le Casseprevidenziali dei professionisti italiani.L’AdEPP, l’Associazione che raccoglie20 Casse privatizzate e rappresentaoltre due milioni di professionisti, ha incontrato,al ministero dell’Economia, iministri Tremonti, Sacconi e Matteoli.Presenti anche il Ragioniere Generaledello Stato e il Direttore Generale delTesoro. Primo tra i temi affrontati il nododell’interpretazione dell’articolo 8comma 15 della recente Finanziaria,fortemente osteggiato dai Presidentidelle Casse in previsione di un’autorizzazionepreventiva da parte dei ministerivigilanti sull’acquisto e la vendita diimmobili. Importante l’annuncio dei ministridi un decreto interministeriale diprossima emanazione che chiarirà l’assenzadi un’autorizzazione sulla singolaoperazione immobiliare, riconducendoil controllo all’interno della vigilanzasulle masse finanziarie in gioco, comegià avviene. “I professionisti italiani voglionoessere vicini al Paese – afferma ilPresidente AdEPP Andrea Camporese –accettano di essere vigilati, in modopuntuale ma non a senso unico, sapendoche il bene dei nostri iscritti passaanche attraverso una responsabilitàcondivisa con lo Stato a garanzia dellepensioni future. Non ci dimentichiamocomunque di essere organismi privatiche sollevano la collettività da costi eservizi. Ci sembra quindi necessario definirein modo più forte il profilo dellanostra autonomia, evitando in futuro diessere inclusi nelle norme in capo allapubblica amministrazione. La rispostaottenuta sul tema degli immobili, la decisionedi approfondire tecnicamentecon l’Istat le modalità di inclusione nell’elencostilato a fini di contabilità europea,le garanzie ottenute sulle proceduree sui tempi di approvazione delle deliberedelle Casse sono i punti qualificantidell’incontro sui quali ci attendiamorisposte concrete e tempestive”.Si è parlato anche del progetto di investimentosull’Housing Sociale gestitodalla Cassa Depositi e Prestiti. L’AdEPPha manifestato l’intenzione, fatte salvele libere determinazioni dei Consigli diAmministrazione delle singole Casse, diaderire in modo significativo e unitarioad una iniziativa di grande rilievo per ilPaese dimostrando concretamente ilproprio impegno verso la collettività.“Siamo in attesa anche di una risposta,riconosciuta dai Ministri urgente, sul temadell’estensione al sistema della previdenzaprivatizzata dei contenimenti dispesa previsti dalla Finanziaria per ilpersonale della Pubblica Amministrazione.E’ nostra convinzione – continuaCamporese – che quelle norme non sianoapplicabili ai nostri dipendenti. Contiamodi poter argomentare le nostre ragionisul piano giuridico per superareeventuali perplessità. Il fatto che i MinistriTremonti, Sacconi e Matteoli ci abbianodato assicurazioni sull’apertura diun dialogo permanente rappresenta unarilevante speranza per il nostro futuro”.Sul tema più generale del controllo delrischio degli investimenti finanziari l’AdEPP,richiamando le dichiarazioni deiministri ribadite nella riunione, si attendeun confronto tecnico in un tavolospecifico, a partire da una proposta diautoregolamentazione che le Cassestanno elaborando.


Numero 8/2010SOMMARIO<strong>Previdenza</strong>IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli Odontoiatriin questo numero2 Rimbocchiamoci maniche e cervello... si ricomincia!3 Enpam: si riparte!4-5 Passato, presente e futuro dell’Adepp6-7 Riflessi della manovra economica8-9 Dove va la previdenza pubblica10-11 Donne e pensioni12 Riscossione contributi redditi 200913 Federspev, anziani e disabilità14-15 Archivio Enpam-Fnomceo-Ordini16-17 L’intervista/1: alcol, droga e neurochirurgia18-19 L’intervista/2: chirurgia, pancreas e fegato20-21 L’intervista/3: il direttore del Gemelli22-23 A proposito di policlinici universitari24-25 Sanità, l’attività del Parlamento26-27 Medici illustri: Joseph Lister28-29 Le Case maternità30-31 Neuropsichiatria, la cura dello chef32 Accadde a… Ottobre33-36 Congressi, convegni, corsi37 Medici assassinati in Afghanistan38-39 Psicologia, scavando nella natura umana40-41 Tommaso Pirronti sul rapporto medico/paziente42-45 Recensioni libri46 Parliamo di… vino47 Bevi birra? Attento alle zanzare48 Mostre ed esposizioni in Italia49 Lucas Cranach il vecchio50-51 Viaggi: Damasco52-53 Resilienza, saper affrontare le avversità54-55 Il personaggio: Gianfranco Mariotti56 L’armonica di Toots Thielemans57 L’Alzheimer sul grande schermo58-59 Vita degli Ordini60-61 Lettere al Presidente62 Filatelia63 L’avvocato64 Discovery smile onlusIN COPERTINAMario Renato Capecchi, nato a Verona nel ’37, nel 2007 viene insignito del PremioNobel per la medicina per le “scoperte pionieristiche riguardanti il sistema embrionaledelle cellule staminali e la ricombinazione del Dna nei mammiferi”. Con i suoi studi loscienziato italoamericano ha dimostrato che la ricombinazione omologa può essere influenzatainserendo pezzi di Dna nei cromosomi. A caldo Capecchi rilasciò la seguentedichiarazione: “Non me lo aspettavo. Di solito si premiano argomenti diversi e già nelrecente passato era stato premiato uno studio di genetica molecolare”.Il prestigioso riconoscimento per la medicina, oltre che allo scienziato italoamericano,è stato attribuito dall’Accademia svedese - sempre nel 2007 - anche ad Oliver Smithies,il quale ha scoperto che le porzioni di Dna endogeno potevano essere utilizzate in diversitipi di geni a prescindere dalla loro funzione, ed a Martin J. Evans, che riuscì ad intuirecome introdurre nuovo materiale genetico nelle cellule embrionali staminali.8 - 20101


di Eolo ParodiLA FINESTRA DELQuando un nuovo Consigliodi amministrazionesi insedia, ed èil caso nostro, coloro chel’hanno votato, ma anchecoloro che non l’hanno votato,pensano di poter ancormeglio risolvere i grandiproblemi che hanno determinatoattesa da partedegli iscritti. E’ logico cheaffronteremo problemispesso identici in un modonuovo, ma anche probleminuovi con sistemi già usatiin passato.I cambiamenti della politicae quelli fin troppo repentinidella società esigonouna nostra presenza quasiassoluta. Ci sono, comegiustamente sottolinea nell’articoloche segue il vicepresidente vicario, problemiurgenti che richiedonoper la loro soluzione che cisi rimbocchino maniche ecervelli tenendo conto dellavoro costante dedicato sindall’inizio alla nostra prestigiosaCasa dei medici edegli odontoiatri.Ci saranno, perciò, problemied iniziative per le quali,vista anche la mia età,ho premura. Una volta persempre dovremo sapere sesiamo privati o pubblici, ose siamo a mezzadria:spesso guardandoci nellospecchio della vita dell’Entenon riusciamo a capirequeste realtà. Abbiamoil problema ancora insolutorelativo a quella cheio chiamo garanzia di tutelaper i trenta anni. Dovremoparlare seriamentecon chi deve predisporre ilfuturo. C’è poi ineluttabilee molto richiesto l’approccioal nuovo Statuto,per seguire passo per passotutto ciò che sta cambiandonel nostro Ente chedovrà trasformarsi in responsabilitàchiare e garantite.Ci saranno, perciò,precise iniziative che dovremoaffrontare sicuri direalizzarle.Noi tutti, vecchi e giovani,donne e uomini, apprezzeremo,per quanto mi riguardaapprezzo già, la necessitàdella discesa in campodi forze proiettate versol’avvenire che tengano, però,ben presente che per otteneresuccessi bisogna saperindicare le strade giustee che, almeno per quanto riguardala nostra Fondazione,non sono state mai facilida percorrere.Non possiamo dimenticarePresidenteRimbocchiamocimaniche e cervello...SI RICOMINCIA!che ciò che abbiamo costruitoe, vi posso assicurare,bene e in modo competitivo,è diventato una realtànon solo italiana ma ancheeuropea; in tal sensodovremo discutere e provarea risolvere quella che noiin Europa abbiamo semprechiamato non la pensionedel lavoratore, ma “la tuteladell’età post lavorativa”.Chi vincerà la scommessa,specialmente a livello europeo,sarà il vincitore culturaledi tutte le nostre problematiche.In un momentoin cui di cultura non sene parla quasi più.Non è mai stata mia intenzioneessere solo a guidarequesta nave: sarebbe unapretesa non solo stupidama, se mi permettete, contrariaalla cultura genovese.La nostra Fondazione dovràtrasformarsi anche inuna fucina di idee e inizia-tive superando i confini ormaivecchi e affrontando igravi problemi della politicae non della partitica. Lapolitica è un atto dovuto delsistema democratico e dellalibertà di ognuno. Troppapartitica invece può farcicorrere rischi soprattuttosui problemi etici e culturali.Per aumentare la conoscenzadi questo mondo modernoe nello stesso tempo perproiettarla sull’orizzonte europeo,siamo entrati da tempoa far parte dell’Associazionedegli Enti previdenzialiprivatizzati (AdEPP), un importanteraggruppamento –come illustra il vice presidenteGiampiero Malagninoin un altro articolo – delleprincipali Casse dei professionistiitaliani e alla qualevogliamo dare, con l’esperienzache siamo sicuri dipossedere, anche orizzontipiù ampi, ma sempre credibili.Sono sicuro di non essereil solo a sognare tantebelle realtà.Buon lavoro a tutti. •28 - 2010


di Alberto Oliveti (*)Conclusa la fase del rinnovodegli organismistatutari dell’Enpam,che nel passato semestre hainevitabilmente condizionatoil regolare svolgimentodelle attività istituzionalie strategiche della Fondazione,ora l’esigenzaprin cipale appare quella didare avvio alla realizzazionedelle progettualità previstedalla proposta di programmapresentata ed approvatacon ampio consensodal Consiglio Nazionaleelettivo.Siamo consci che non possiamoaggiungere ritardoall’applicazione di nuoviapprocci metodologici oltreche all’attuazione deglispecifici interventi programmatici.Al nuovo CdA spetta il direttoesercizio della sua responsabilitànelle scelte politicheprevidenziali in modocondiviso e visibile, supportatoda una strutturatecnica, gestionale ed amministrativaefficiente edappropriata.Il suo segnale di impegnoforte al miglioramento continuosi evidenzierà ancheENPAMSi riparte!nel rendere sistematico ilcollegamento informativosulle attività degli organismidecisionali della Fondazionecon le rappresentanzeistituzionali professionalidegli Ordini, deiSindacati e delle Associazioni.In un momento di cambiamentodella società e dellaprofessione come questoche stiamo vivendo, cercarele ragioni della condivisioneappare una soluzioneprudente e saggia, in lineacon quello spirito di Fiuggiche accomunò le rappresentanzedella professionee delle istituzioni in un progettosanitario innovativoper il nostro paese.In tal senso di ricerca dell’unitarietàpossibile, vacolta con grande interessela nuova stagione dell’Adepp,l’associazione deglienti previdenziali privatizzati,che vede ora l’Enpamin un ruolo preminentenell’esecutivo – la vicepresidenza vicaria – dasostanziare ovviamente all’attodelle scelte di tuteladei nostri interessi.In tema di legittimi interessie di ruolo adeguato,un maggior coinvolgimentonelle materie di competenzadovrà riguardare leConsulte dei Fondi, mentreè auspicabile un istitutopermanente di confrontoe concertazione tra i variSindacati firmatari gli accordicollettivi nazionali el’Enpam per quanto riguardala determinazionedella aliquota contributivadelle varie componenti professionalidei Fondi Speciali.Appare evidente come la dinamicaevolutiva del lavorosia una variabile fondamentaleper garantire flussicontributivi adeguati, percui un contributo consultivoalle scelte sindacali sulfuturo assetto della professionerientra a pieno dirittonella sfera di competenzadella Fondazione.A tal riguardo, va aperta lariflessione se la Fondazionedebba rimanere un destinatariopassivo di flussicontributivi, che quasi perforza di gravità lavorativacontinuano a ricadere nelleCasse dei Fondi, oppureassumere un ruolo attivonella loro genesi, utilizzandouna quota parte dell’investimentopatrimonialeper creare un volano virtuosoper lo sviluppo degliorizzonti professionali eUna riforma dei Fondiper una sostenibilità delle gestioni chesia rispettosa dei nuovi termini di legge,attenta alla adeguatezza delle pensionied alla tenuta del patto generazionaledella conseguente contribuzione.La comunicazione per informare,collegare, convinceree – soprattutto –coinvolgere nel fare, dovràfinalizzarsi a diffondere ilconcetto della costruzionedel proprio futuro post lavorativo,dato che l’inerziaanche in previdenza nonpaga.Dovremo presto dare inizioalla riforma dei Fondiper una sostenibilità dellegestioni che sia rispettosa- nei limiti fisiologici delpraticabile - dei nuovi terminidi Legge, attenta allaadeguatezza delle pensionied alla tenuta del patto generazionale.A tal fine è necessario chiarirei termini della privatizzazionecon gli organismivigilanti, per attuarescelte legittime in funzionestrategica e per evitare collegamentialle dinamichedegli enti pubblici che nonci sono proprie in quantomancante l’elemento fondamentaledella compensazionefiscale in caso disquilibrio.L‘attrazione alla Cassa diogni reddito professionalespecifico è in funzione diquesto.Importante sarà rivedere lalogica dell’investimento deicontributi incassati, da collegareprioritariamente aldebito previdenziale delFondo di competenza nelladefinizione del profilo rischio/rendimentoatteso/durata dell’investimento.Ovviamente questo percorsoè strettamente collegatoalla riforma dei Fondi(segue a pag. 4)8 - 20103


ADEPPperché i proventi del Patrimoniocontribuiscono alpagamento delle prestazioniinsieme ai flussi dei contributi.La revisione dello Statutoper un suo aggiornamentoai tempi mutati e per la rivisitazionedelle rappresentativitàsarà oggetto dicoinvolgimento di presidentidi Ordini e di espertisindacali in una appositacommissione costituente,da definire subito nella primaparte della legislatura.Fondamentale per il rapportocon il contribuentesarà proporre un progettoglobale, che richiederà lacompleta informatizzazionee digitalizzazione deiprocessi operativi in Enpam,e che dovrebbe qualificarela relazione conogni iscritto, fornendogligli strumenti culturali e tecniciper compiere scelte informatee tempestive permigliorare la propria posizioneprevidenziale.Il potenziamento informaticoè altresì indispensabileper supportare le delicatescelte strategiche dellapolitica previdenziale dell’Enpam.Un doveroso pensiero a chiin questa fase ha lasciato iltestimone ai nuovi eletti: ilsuo contributo alla crescitadel nostro Ente è unmattone che resta e che saràsempre onorato.Un grazie a tutti colorohanno voluto manifestarmistima ed appoggio in questopassaggio elettorale, miimpegno a continuare a dareil massimo. •(*) Vice presidentevicario Enpamdi Giampiero Malagnino (*)Associazionetra le Casse di previdenzae assistenza dei L’Adepp,professionisti nate con lalegge 509 e la legge 103,dopo un lungo periodo didivisione, è tornata ad essereil punto di riferimentodi tutte le Fondazioniprevido-assistenziali privatizzatecon l’elezione delnuovo presidente e delnuovo direttivo.Due anni fa, sei Casse(Enpam, Onaosi, CassaRagionieri, Cassa geometri,Cassa Biologi e la Cassadei Periti industriali),verificando una scarsa incisivitàdell’Adepp, ne miseroin discussione, tra lealtre cose, quella partedello Statuto che non prevedevache a dirigere l’Associazionefossero esclusivamentei presidenti o ivice-presidenti delle Cassein carica, individuandoin questo una sostanzialeAdEPP: passato,presente e futuronon rappresentatività degliorganismi dirigenti.Enpam sosteneva ancheche si dovesse individuareun sistema elettorale edecisionale che tenessepresente anche il numerodegli iscritti alle singoleCasse. Quattordici Cassenon vollero prendere inconsiderazione queste osservazionie andarono alrinnovo delle cariche eleggendoil presidente e unvicepresidente che non facevanoparte neanche delCdA della Cassa cui eranoiscritti.Come le sei Casse (che nelfrattempo erano uscitedall’Adepp) avevano previsto,si verificò una sempreminore efficacia dell’azionedell’Associazioneed una non sufficientepresenza nel mondo politicoe istituzionale, oltread un faticoso e non soddisfacenterinnovo delContratto Collettivo Nazionaledei dipendenti delleCasse privatizzate.Il buonsenso dei presiden-Nel programma la definitiva acquisizionelegislativa della natura privata delle Cassedi previdenza dei professionistiLa sfida del nuovo direttivosta nel voler trovare una linea politicacomune in difesa e per il rilancio delle Cassepur rispettando le singole realtàti di tutte le Casse e glienormi problemi che nelfrattempo, aggiungendosia quelli che non si eranoancora risolti, erano natiex-novo (uno per tutti lapretesa dell’Inps di acquisirenel suo fondo separatol’aliquota previdenzialedel reddito libero-professionaledei professionistipensionati, problema nonancora risolto dai ministerivigilanti!) hanno portatoad un Tavolo di trattativale Casse uscite dall’Adeppe l’Adepp per la riscritturadi un nuovo statutopiù moderno e più rispettosodella volontà deiprofessionisti che eleggonoi consigli di amministrazionedelle singole Casse ela cui volontà non venivapresa in considerazione dalvecchio statuto.Questa trattativa, tra alti ebassi, ha finalmente prodottoun nuovo statuto, fruttodi un dibattito e, quindi,di un compromesso. Enpame Onaosi, ad esempio, dauna parte hanno rinunciatoa far pesare, nel voto, il numerodi iscritti, accettandoche ogni Cassa avesse dirittoad un voto, ma hannomantenuto fermi due puntiimportanti:48 - 2010


ADEPP– che il direttivo potesse essereeletto solo tra i membridell’assemblea compostaesclusivamente daipresidenti delle Casse odai loro delegati;– che il presidente dell’Adepppotesse essereeletto solo per due volteconsecutive.Questa bozza di statuto èstata approvata all’unanimitàdall’assemblea Adepp(ovviamente composta da14 Casse) e dai Consigli diamministrazione delle altresei Casse. Si è, inoltre,deciso di adeguare la duratadella legislatura in corsoa quella prevista dalnuovo statuto: quindi il direttivodoveva essere rinnovatoentro il 30 giugno2010 invece che 2011.Una riunione di tutti ipresidenti, voluta dalle seiCasse e convocata dal presidentedella Cassa forense,ha determinato i puntidel programma oggettodel lavoro del nuovo direttivoed ha individuatoin Andrea Camporese,presidente dell’Inpgi (laCassa dei giornalisti) coluiche poteva adoperarsiper individuare il nuovodirettivo e definire il programmadi lavoro. Il presidenteCamporese, dopoun mese di impegnativolavoro, ha proposto unprogramma unitamentead un direttivo così composto:Camporese, presidenteCassa giornalisti, allapresidenza; GiampieroMalagnino, vicepresidenteEnpam (con la delegadel presidente Parodi) vicepresidentevicario; MarioSchiavon, presidenteCassa infermieri, vicepresidentee Marco Ubertini,presidente Cassa forense,e Walter Anedda, presidenteCassa Commercialisticonsiglieri. Questaproposta ha avuto il consenso(con voto segretoper ogni carica) di 16Casse su 18 votanti. Talevoto evidenzia la volontàdelle Casse di riprendereun percorso unitario conun nuovo spirito di collegialità,anche se reso difficileda problemi che spesso,pur essendo comuni,presentano aspetti e volontàdi soluzione differentie qualche volta coinvolgonosolo alcune se nonuna sola Cassa. La sfidadel nuovo direttivo staproprio nel voler trovareuna linea politica comunein difesa e per il rilanciodelle Casse, pur rispettandole singole realtà.In qualità di vice presidentevicario, è evidente che ilmio impegno, inteso comeimpegno dell’Enpam, è legatoalle cose che bisognaCi siamo riproposti un rinnovodella struttura dell’Adepp mediantel’adozione di una sede e l’istituzionedi un servizio studi che funzionisecondo le indicazioni dell’assembleafare e che sono previste nelprogramma presentato daCamporese, alla cui elaborazioneabbiamo partecipatofattivamente:– definitiva acquisizionelegislativa della naturaprivata delle Casse diprevidenza dei professionisti:non più “privatizzati”ma “privati”!– Riconoscimento non soloformale della iniquitàdella doppia tassazione.– Individuazione di uncriterio di elaborazionedei bilanci tecnici che,pur rispettando i 30 annidi equilibrio, consentauna coerente, non punitivaper nessuna generazione,politica di riformedei regolamentiprevidenziali.– Rapporti con il governolegati non solo alla capacitàe alla forza dei singolirappresentanti, masoprattutto alla rappresentativitàdegli oltre 2milioni di professionistiche mettono i loro risparmiprevidenziali nellemani delle Casse diprevidenza. Questo puòsignificare una collaborazioneper il rilancio delPaese - Italia anche utilizzandole risorse delleCasse. Purché i governiricordino che questi risparmiservono per avereuna pensione: le Cassesono disposte ad investiresul “rischio Paese”,ma questi investimentidebbono essereapprezzati, oltre che, ovviamente,remunerati.– Rinnovo del Contrattocollettivo nazionale chetenga conto della naturaprivata delle Casse,chiuda tutti gli aspettilegati alla loro vecchianatura pubblica, rispettie promuova le tanteprofessionalità presentitra i nostri dipendenti etenga nella dovuta considerazionele specificitàdelle singole Casse.Ci siamo riproposti ancheun rinnovo della strutturadell’Adepp mediante l’adozionedi una sede propria el’istituzione di un serviziostudi che funzioni secondole indicazioni dell’assembleae che produca un convegnoperiodico, probabilente annuale,che faccia il puntodella situazione delle Cassee non solo.Obiettivi ambiziosi cheimplicano un lavoro serioe complesso del qualecomunicheremo periodicamentegli “stati avanzamentolavori”. •(*) Vice presidente Enpam,vice presidente vicario Adepp8 - 20105


di Ernesto Del Sordo (*)Va preliminarmente rilevatoche la manovraeconomica approvata il30 luglio ultimo scorso, esplicai propri effetti, nell’ambitodegli iscritti alla Fondazione,esclusivamente per la categoriadei medici transitati alladipendenza.Peraltro, la normativa precedentein vigore, come richiamatanelle disposizioni recatedal combinato disposto delleLeggi nn. 243/2004,247/2007 e 102/2009, rimaneinvariata per i pensionamentiintercorrenti entro il31.12.2010.Dall’1.1.2011, pur restandoimmutati i requisiti di accessoal pensionamento di anzianitàper il conseguimentodelle cosiddette “quote”, aisensi della Legge 247/2007,la decorrenza del trattamentoanticipato è stata fissata dopo12 mesi dalla data di maturazionedell’ultimo requisito(contributivo e/o anagrafico);viene così introdotto l’istitutodella cosiddetta “finestramobile”.Nel merito si evidenzia, inoltre,che il computo delle citatequote sarà rivisitato con cadenzatriennale a far datadall’1.1.2015 e sarà subordinatoalle aspettative di vitadella popolazione italiana aseguito di apposito studioPREVIDENZARiflessi della manovraeconomica estivaLegge 30 luglio 2010, n. 122 (conversione con modifichedel Decreto 31 maggio 2010, n. 78) pubblicatanella Gazzetta Ufficiale n. 174/L del 30 luglio 2010AnnoDall’1.1.2008 al 30.06.2009Dall’1.7.2009 al 31.12.2010Dall’1.1.2011 al 31.12.2012Dall’1.1.2013(successivo aggiornamentoa far data dall’1.1.2015con cadenza triennale)Maturazione dei requisiti contributivied anagraficiIstat. Sempre sulla base delleindicazioni Istat saranno, altresì,riesaminati i requisitianagrafici previsti per il pensionamentodi vecchiaia.Anche le prestazioni di vecchiaia,peraltro, decorrerannodopo un anno dal compimentodel requisito anagrafico,requisito che per gli uominirimane al momento immutatoa 65 anni.Per le donne dipendenti pubbliche,invece, il requisito dei60 anni resta invariato per coloroche al 31.12.2009 avevanogià compiuto tale età,mentre dall’1.1.2010 tale requisitoè elevato a 61 anni e,con decorrenza dal 1.1.2012,ulteriormente aumentato a 65anni.In proposito si rappresentatuttavia che, ove le dipendentitransitate abbiano compiutoil 60° anno di età entro ilTRANSITATI ALLA DIPENDENZARequisiti58 anni + 35 contribuzione59 anni + 36 contribuzione60 anni + 35 contribuzione60 anni + 36 contribuzione61 anni + 35 contribuzione61 anni + 36 contribuzione62 anni + 35 contribuzione31.12.2009 e cessino comunqueil rapporto professionalesuccessivamente a taledata, mantengono il dirittoalla pensione di vecchiaia inbase alla previgente normativa(60 anni). Parimenti le dipendentiche maturino i 61 anninel biennio 2010-2011 potrannoaccedere alla prestazione,pur se risolvono il lororapporto professionale successivamenteal 31.12.2011.L’individuazione della relativafinestra d’uscita, quindi, saràcondizionata dalla data di raggiungimentodel requisito anagraficoante o post 31.12.2010.Per completezza di informazione,si precisa altresì che,nel regime Inpdap, il trattamentodi vecchiaia per le dipendentipubbliche è subordinatoal possesso, oltre che(REQUISITI PER IL DIRITTO AI TRATTAMENTI PENSIONISTICI DI ANZIANITÀ)OPPURE 40 ANNI DI CONTRIBUZIONEQUOTA 95QUOTA 96QUOTA 97Si rammenta che per i transitati alla dipendenza non è richiesto l’ulteriore requisito dei 30anni di anzianità di laurea.FINESTRE D’ACCESSO(sino al 31.12.2010)Decorrenza della pensionedi anzianità1° semestre 1° gennaio dell’anno successivo2° semestre 1° luglio dell’anno successivo(segue tabella a pag. 7)68 - 2010


PREVIDENZAFINESTRE DI ACCESSO AI PENSIONAMENTI CON 40 ANNI DI CONTRIBUTI(sino al 31.12.2010)Possesso requisito contributivoDecorrenza della pensionedei 40 anni1° trimestre 1° luglio dello stesso anno con 57 anni di etàcompiuti entro il 30 giugno;1° ottobre dello stesso anno con 57 anni di etàcompiuti entro il 30 settembre;1° gennaio dell’anno successivo negli altri casi.2° trimestre 1° ottobre dello stesso anno con 57 anni di etàcompiuti entro il 30 settembre;1° gennaio dell’anno successivo negli altri casi.3° trimestre 1° gennaio dell’anno successivo4° trimestre 1° aprile dell’anno successivoFINESTRE D’ACCESSO(dall’1.1.2011)Decorrenza della pensione di anzianità12 mesi dalla maturazione dell’ultimo requisito contributivo e/o anagraficoREQUISITI PER IL DIRITTO AI PENSIONAMENTIDI VECCHIAIA DELLE DONNEPossesso del requisito anagraficoRequisito anagraficoentro il 31.12.200960 anni1.1.2010 – 31.12.2011 61 anni1.1.2012 65 anniREQUISITI PER IL DIRITTO AI PENSIONAMENTIDI VECCHIAIA DEGLI UOMINI65 anniFINESTRE DI ACCESSO AI PENSIONAMENTI DI VECCHIAIA(sino al 31.12.2010)Possesso del requisito anagrafico entro ilDecorrenza della pensione di vecchiaia1° trimestre 1° luglio2° trimestre 1° ottobre3° trimestre 1° gennaio dell’anno successivo4° trimestre 1° aprile dell’anno successivoFINESTRE D’ACCESSO(dall’1.1.2011)Decorrenza della pensione di vecchiaia12 mesi dalla maturazione dell’ultimo requisito anagrafico ovvero contributivodel requisito anagrafico sopraspecificato, anche del requisitocontributivo pari a 20 anniper le pensioni calcolatecon il sistema retributivo ed a5 anni per le pensioni calcolatecon il sistema contributivo.Per coloro che sono soggetteal calcolo della pensionecon il cosiddetto regimemisto, (retributivo per la partedi pensione relativa alle anzianitàmaturate prima del1996, contributivo per quellematurate successivamente),sarà possibile accedere alleprestazioni con i requisiti dianzianità contributiva previstiper il sistema retributivo,a meno di espressa opzioneper il sistema contributivo integrale.La Legge 122/2010ha introdotto, infine, a far datadall’1.1.2011 le finestre diaccesso anche per le pensionierogate in regime di totalizzazione.Nella fattispecie,coloro che matureranno i requisitiprevisti dalla specificanormativa in materia(D.Lgs. 42/2006), dovrannoattendere 18 mesi dalla maturazionedell’ultimo requisitoper poter fruire delle prestazionisia di anzianità chedi vecchiaia.Sempre in tema di valorizzazionedei periodi assicurativiaccesi presso diversi Istitutiprevidenziali, si evidenzia inultimo che la manovra ha introdottol’onerosità della ricongiunzionedei contributiprevidenziali dall’Inpdap all’Inps,trasferimento che precedentementenon comportavacosti a carico degli iscritti.Per ogni utile consultazione,si riportano le tabelle esplicativerelative alla disciplinavigente ante e post il31.12.2010. •(*) Vice direttoregenerale Enpam8 - 20107


PREVIDENZAClaudio Testuzza, medico-giornalista, da questo numero inizia la sua collaborazione alGiornale della <strong>Previdenza</strong>. Si tratta per noi di un acquisto prezioso essendo il nostro collegaun riconosciuto esperto di temi bollenti della moderna sanità come la previdenza e il pubblicoimpiego, argomenti che tutt'ora affronta anche su Il Sole 24 Ore. Testuzza, medicoospedaliero specialista in radiologia e oncologia clinica, è stato componente del Consigliodi indirizzo e vigilanza dell'Inpdap ed è consigliere di amministrazione del Fondo Sanità.È altresì componente dell'Osservatorio Fondi pensione per la pubblica amministrazione.di Claudio Testuzza8Otto riforme in sedicianni ! Un bel recorddi riformismo, ma ancheuna grande preoccupazionequando tutti questiinterventi riguardino il delicatosettore della previdenza.Ad essere corretti, la previdenzadovrebbe essere unsistema che si dovrebbemantenere abbastanza costantenel tempo, dovendodare a coloro che ne sono iprotagonisti, i lavoratori, lacertezza del loro domani.Ma così, nel nostro Paesenon è stato.In verità fino agli anni Novantadel secolo scorso, ilsistema previdenziale, relativoai dipendenti, pubblicie privati, era stato poco toccatoda modifiche e mantenevauna sua struttura particolarmentefavorevole. Lapensione si otteneva con unmodesto numero di anni lavorati(per i sanitari ancheriscattati) indipendentementedall’età del richiedente,e il suo importo nonsi allontanava molto dallostipendio in godimento.“8 - 2010Dove vala previdenza pubblicaQuesti vantaggi nascevanodal più favorevole rapportofra chi era in servizio e chiusufruiva della pensione. Lacondizione ottimale è rappresentatadalla condizionedi almeno tre lavoratori edun pensionato. Infatti il sistemaprevede un versamentodi contributi di circail 33 % dello stipendio, fraIl pensionamento di vecchiaiadelle dottoresse viene spostatodal 2012 ai 65 anni“contributo del datore di lavoroe del dipendente.Tre contribuzioni danno,quindi, la possibilità di pagare,tranquillamente, unapensione.Nel mondo della dipendenzamedica, a quell’epoca,la condizione eraancora più favorevole conun rapporto di più diquattro medici in servizioattivo rispetto ad un pensionato.Il maggior favore nascevadalla riforma ospedalieradegli anni Settanta, cheaveva regolarizzato la posizionedel sistema di precariatodel passato, e quindiimmesso nella dipendenzauna grossa fetta disanitari. La Cassa pensionisanitari (CPS), l’ente diappartenenza della categoria,aveva, così, cumulatoun’abbondante riservacalcolabile, nel 1995, incirca 14 mila miliardi di lireed un’imponente proprietàedilizia (40.000 immobili!).Ma la grave crisidei primi anni ’90 avevaimposto la necessità di in-


PREVIDENZAtervenire, anche, in questosettore, per cercare di ridurreil debito pubblicoaccumulato in tanti annidi allegra finanza.I primi interventi furonoabbastanza timidi. Pochemodifiche riguardanti soprattuttogli anni di contribuzioneutili al pensionamentoe qualche riduzionedegli importi pensionistici.Ma non bastarono.Fu necessario interveniresul sistema informa strutturale.E la riforma, che porta ilnome dell’allora Presidentedel Consiglio, Dini, nel1995 pose in essere uncambiamento sostanzialedel trattamento pensionistico.Dal sistema di calcoloprevidenziale basato sull’importodell’ultimo stipendioin godimento almomento dell’uscita (sistemaretributivo) si è passatiad un sistema di calcolo,molto meno favorevole,basato sui contributiversati in tutta la vita lavorativa,modicamente integratidagli interessi maturatinel tempo, e da cui siricava la pensione medianteun coefficiente di rendimentovariabile in relazioneall’età del richiedente.Un vero e proprio interessebancario sulla base diquanto raccolto nel tempo.Ma poiché la legge preservadal calcolo contributivocoloro che al 31 dicembre1995 potessero vantare al-meno 18 anni di contributi,l’effetto del nuovo e riduttivostrumento previdenzialeè stato, di fatto,spostato nel tempo. Ciò haobbligato il legislatore,sempre alla ricerca di risparmi,ad intervenire, quasiogni due anni, per modificare,in peggio, i requisitiper il pensionamento,con l’obiettivo di allontanareil dipendente dall’uscitadal lavoro, ovveroriducendo il quantum dellapensione.Ma per i medici, in particolarequelli dipendentidalle aziende sanitarie, ilvero trauma è stato ed èrappresentato dalla perditadi individualità economicadella propria Cassa diriferimento.La CPS, inglobata nel nuovoistituto previdenzialeper i pubblici dipendentiInpdap, ha perso, via via,tutte le sue riserve, utilizzateper ripianare i debitidelle Casse di altri dipendentipubblici, le sue proprietàimmobiliari, vendutesottocosto, e quindi lasua autonomia economicache avrebbe potuto garantire,per un ampio futuro,la categoria.L’Inpdap è caduto, da qualcheanno, in una situazionedeficitaria, da poter definirestrutturale, e per il futuronon si può pensare chead un intervento diretto delloStato attraverso la fiscalitàgenerale.I sanitari tendono a lavorarepiù a lungo di altre categoriedi lavoratori““Un quadro piuttosto cupoche si correla ad un quadronon meno chiaro delle condizionilegislative espressedi continuo a modifica delleprecedenti e che dannoa tutta la categoria medicala forte sensazione di precarietà.Da un innalzamentoimmediato degli annidi contribuzione necessariper il pensionamentod’anzianità (in una notte,quella del 31 dicembre1995, dai circa 25 anni primarichiesti si è passati aduna contribuzione di almeno35 anni) ad una seriedi modifiche in crescendodell’età anagraficaminima con l’introduzionedelle “quote” determinatedalla sommatoria fra annidi contribuzione ed etàanagrafica, attestando, quest’ultima,però, intorno ai60 anni, all’ultima invenzionedella “finestra mobile”,che impone di rimanerein servizio 12 mesi in piùdal momento della maturazionedel diritto, e il cuitempo verrà spostato sistematicamentein avanti correlatocome sarà, dal 2015,all’incremento della speranzadi vita.E che dire delle dottoresseil cui pensionamento divecchiaia, prima raggiungibilecon sessanta anni d’età,viene spostato dal 2012 addiritturaai 65 anni!Cosa si può, allora, pensareche possa ancora accaderein questo settore cosìdelicato.(segue a pag. 10)8 - 20109


PREVIDENZAPur cercando di non volerimitare Cassandra, la rispostaè certamente nonpositiva.Intanto, l’estensione del sistemadi calcolo contributivoanche a coloro che neerano rimasti fuori. Il tentativo,in questo senso, erastato già fatto introducendola norma in un disegnodi legge che poi si è (fortunatamente)arenato inParlamento. Ad onor delvero si parlò, allora, di interventopro quota. Cioè ilcambiamento sarebbe avvenutosolamente per glianni successivi all’entratain vigore della legge in discussione.Prudenzialmente,comunque, i relatori deldisegno di legge avevanoprontamente fatto marciaindietro cassando la stessanorma, prima da loro stessiintrodotta. Ma nulla negache si possa intervenire,ancora, riproponendoil cambiamento verso ilmetodo meno redditizio.Un altro tassello importanted’eventuale modificariguarda l’età massima perrimanere in servizio. La soluzioneprevedibile di portarla,a breve, a settanta anninon trova, nel mondomedico, una particolare avversione.I sanitari tendono,già, a lavorare più alungo di altre categorie dilavoratori. Ma qui, però, siassiste alla schizofrenia deivari legislatori. Se da uncanto viene proposta, e anchegià approvata, un normache lo consentirebbe,anche se ancora giacente inParlamento in quanto rinviatadal Presidente dellaRepubblica per altre motivazioni,di portare a settantaanni l’età di uscita,contemporaneamente si dala possibilità, molto discrezionale,alle amministrazionidelle aziende sanitariedi licenziare i proprimedici solo perché raggiungonoi 40 anni di contributi(comprensivi deglianni di studio riscattati)anche se con un’età inferiore,in qualche caso aisessanta.E adesso, anche per i docentiuniversitari si vuoleintrodurre il limite massimodei 65 anni d’età.Infine una prospettiva, noncerto esaltante anche se necessaria:l’iscrizione ai Fondidi pensione integrativa.L’importo pensionisticoprevedibile per il futuro siridurrà sempre di più edappare assolutamente necessarioinvestire del denaro,sempre e comunquea carico del “povero” medicodipendente, per cercaredi lenire una pensionedivenuta insufficienteper vivere. Una scelta obbligatase non si vorrà soffrirequando, invece, è necessarioessere sereni.Pensioni/donne,la vecchiaiacresceresta l’anzianitàDalla manovra finanziariadi fine luglio,per le lavoratrici delsettore pubblico, a breve,si manifesta un futuro previdenzialecontraddittorio.Infatti le pensioni esconodall’intervento legislativofavorendo, in pratica, iltrattamento di anzianitàrispetto a quello di vecchiaia.Una sentenza della Corteeuropea aveva obbligatol’Italia ad adeguare i criteripiù favorevoli per il raggiungimentodella pensionedi vecchiaia delle donnerispetto a quella degliuomini, più tardiva. Il principiosu cui si è basata lasentenza si riferisce essenzialmentealla condizioneretributiva del pensionandouomo che, potendo restarein servizio più a lungo,matura stipendio equindi pensione maggioredella condizione della lavoratriceche va in pensionepiù precocemente. Nessunoaveva opposto resistenzaalla sentenza facen-“do rilevare che pur essen-do previsto per le donne ilpensionamento di vecchiaiaa 60 anni, rispetto ai 65degli uomini, niente impedisceloro, di rimanere ancheoltre il sessantesimoanno d’età. Per quanto attiene,poi, al collegamentofra stipendio e pensione, lacondizione verrà, fra pochianni, superata dal sistemadi calcolo contributivo, introdottodalla legge “Dini”del ’95, che annulla talecondizione, collegando allasomma dei contributi ditutta la vita lavorativa iltrattamento pensionistico.Le donne medico dipendentidalle aziende sanitarie,dal 2012, dovrannomaturare 65 anni per ottenereil pensionamento divecchiaia. Ma non sarà loropreclusa, tuttavia, lapossibilità di ottenere ilpensionamento anticipatodi anzianità maturandoi requisiti delle famose“quote”. Con le norme introdottela platea degliaspiranti pensionati è divisain due grandi famiglie.Da una parte gli uo-10Anche peri docenti universitarisi vuole introdurreil limite massimodei 65 anni“8 - 2010“ “Di tutto ciò e di altro parleremoin questa rubrica rivoltaai colleghi della dipendenzasperando di poterscrivere, anche, dellenotizie di maggiore ottimismoper il futuro. •Le donne medico dipendentidalle aziende sanitarie,dal 2012, dovranno maturare65 anni per ottenereil pensionamento di vecchiaia


PREVIDENZAUna sentenza della Corte europea aveva obbligatol’Italia ad adeguare i criteri più favorevoliper il raggiungimento della pensionedi vecchiaia delle donnemini e le dipendenti pubblicheche maturano lavecchiaia a 65 anni mahanno la possibilità diraggiungere i requisiti ovveroi 40 anni di contribuzioneutili al pensionamento.Requisiti d’età (60 anni)e di contribuzione al 31/12/2009Requisiti d’età (61 anni)e di contribuzione al 31/12/2010La seconda famiglia è, invece,limitata alle dipendentiprivate ed autonome,in relazione ai regolamentidelle proprie Casse,che mantengono il dirittoalla vecchiaia a 60anni. Ma se il regime perLE CONDIZIONI PER USCIRERequisiti d’età (61 anni)e di contribuzione al 31/12/2011Uscita immediata perchésuperata la finestra di accessoIn base alle vecchie (quattro)finestre per la vecchiaiaFinestra mobile di 12 mesi dalladata di maturazione dei requisitile dottoresse delle Asl, dal2012, diviene più rigido,fino ad allora è ancorapossibile uscire dal mondodel lavoro con maggioreprecocità. Infatti ancoraper tutto il 2010 e il2011 il limite dell’asticelladella vecchiaia è postoa 61 anni. Ma sarebbepossibile anche andar viacon la quota 95 per tuttoil 2010 e con quota 96per 2011 e 2012. Quoteche si raggiungono sommandol’età anagrafica aquella contributiva: quota95 data da 60 annid’età e 35 anni di contribuzioneovvero 59 annid’età e 36 anni di contributi,quota 96 formata da61 anni d’età e 35 di contributiovvero 60 annid’età e 36 di contributi.Ma anche per queste condizionila manovra è intervenutanegativamente. Toltele due “finestre” di uscitagià esistenti, ne è stataintrodotta una sola, mobile,che allunga la permanenzaal lavoro prevedendolo slittamento del pensionamentodi 12 mesi dallamaturazione del diritto.Vero è che questa ulterioretagliola colpirà coloroche maturano i requisitidal 2011 e mantiene salvi,con le due precedentifinestre, coloro che li abbianogià maturati precedentemente,ma anche inquesto caso il respiro apparecorto perché la stessamanovra ha previsto,dal 2015, l’aggiornamentoautomatico dei requisitiin relazione alle dinamichedelle aspettative divita. E se la demografianon farà salti, dal 2028,potrebbe essere necessarioaggiungere un altroanno di lavoro e, addirittura,dal 2050 arrivare amaturare settanta annid’età. •C.Tes8 - 201011


PREVIDENZARedditi professionali del 2009,riscossione dei contributidi Vittorio Pulci (*)La Fondazione Enpam,come ogni anno, staponendo in essere le attivitàdi riscossione del contributodovuto alla “QuotaB” del Fondo di previdenzaGenerale sui redditi professionali(o equiparati)prodotti nel corso dell’anno2009. Gli Uffici, difatti,acquisiti i dati comunicatidagli iscritti con i modelliD 2010 (che dovevano essererestituiti all’Enpam –debitamente compilati – entrolo scorso 31 luglio),provvedono a determinarel’importo del contributo dovutoe lo pongono in riscossionemediante l’emissionedi specifici bollettiniMAV.Ad oggi, sono pervenuti oltre90.000 modelli D cartacei,per i quali si è giàproceduto alla lettura automatizzatadei dati in essicontenuti. Circa 40.000professionisti hanno preferitoutilizzare il servizio di dichiarazionetelematica deiredditi, riservato agli utentiregistrati presso l’Area riservatadel sito web della Fondazione(www.enpam.it).Il notevole incremento delnumero di iscritti che hannoeffettuato la dichiarazioneon-line (circa 10.000in più rispetto allo scorsoanno) è riconducibile allasemplicità di utilizzo delportale Internet ed al tempestivoriscontro dell’avvenutaricezione della dichiarazionereddituale, assicuratomediante l’invio di unae-mail di conferma.Gli Uffici, come noto, determinanol’importo delcontributo dovuto detraendodal reddito professionaledichiarato l’importo giàassoggettato a contribuzionemediante il versamentodel contributo “Quota A”del Fondo Generale e procedono,successivamente,all’emissione dei relativibollettini MAV.Il pagamento deve essereeffettuato in un’unica soluzione(non sono ammesserateazioni) entro il 31ottobre del corrente annoe comunque non oltre iltermine indicato sul bollettinoMAV precompilato(pagabile presso qualsiasiIstituto di Credito o UfficioPostale) spedito dallaBanca Popolare di Sondrio.Tale Banca offre in esclusivaagli iscritti alla Fondazioneuna carta di creditogratuita che, oltre alleordinarie funzionalità diacquisto, consente di pagaredirettamente on-line,anche con addebito rateale,i contributi dovuti all’Enpam.Per richiedere talecarta è necessario accedereall’Area Riservata delsito www.enpam.it e compilareil relativo modulo didomanda. Per ulteriori informazionisulla CartaFondazione Enpam è a disposizioneil numero verde800.190.661; per ottenerechiarimenti sull’accessoall’Area Riservata èpossibile contattare il n.06.48.29.48.29 (Attenzione:per l’abilitazione all’accessoall’Area Riservatae l’emissione della cartadi credito è necessarioattendere i relativi tempitecnici).Unitamente al MAV vieneinviato un prospetto esplicativodel calcolo effettuatoper determinare l’importodel contributo postoin riscossione. Al fine diconsentire all’iscritto di verificarel’operato degli Uffici,in tale prospetto sonoevidenziati sia il redditoprofessionale acquisito cheGLI ERRORI PIÙ FREQUENTI• Dichiarazione di un importo netto comprendenteanche il reddito derivante dall’attività svolta in convenzionecon il SSN (ad esempio, medicina generale)e quindi già soggetto a contribuzione pressoi Fondi Speciali Enpam.• Indicazione del reddito netto professionale già decurtatodella parte di reddito assoggettata a contribuzione“Quota A”;• Mancata comunicazione dei redditi derivanti dall’attivitàintramoenia e dalle altre attività liberoprofessionali previste dalla contrattazione collettivadi categoria.COSA FARE IN CASO DI ERRORE?In questi casi i professionisti, per perfezionare il procedimentodi rettifica, devono trasmettere (anchevia fax al n. 06.48294.922) la seguente documentazione:– Modello Unico: seconda pagina del frontespiziocon l’indicazione dei quadri compilati; Quadri RC,RE, RH, RL, CM (se compilati);– Sostituti di imposta rilasciati dalla ASL (se professionistaconvenzionato con il SSN);– CUD/Modello 730 (se dipendente);– Copia di un documento di identità in corso di validità;– Recapito telefonico.128 - 2010


FEDERSPEVIl pagamento deve essere effettuatoin un’unica soluzioneentro il 31 ottobreLE SANZIONIPER IL RITARDATO PAGAMENTOIl vigente regime sanzionatorio, in caso di pagamentodei contributi oltre il termine regolamentare,prevede:– una sanzione in misura fissa pari all’1% del contributo,qualora il versamento sia effettuato entro90 giorni dalla scadenza (entro il 29 gennaio 2011);– qualora il versamento sia effettuato oltre tale termine,una sanzione, in ragione d’anno, pari al TassoUfficiale di Riferimento (T.U.R.) maggiorato di5,5 punti, fino ad un importo massimo pari al 70%del contributo.le aliquote contributive applicate.Il mancato ricevimento delbollettino (dovuto, peresempio, alla non tempestivacomunicazione dell’avvenutavariazione di residenzaovvero ad un disguidopostale) non esoneradal pagamento delcontributo. In tal caso, difatti,è possibile contattarela Banca Popolare diSondrio al numero verde800.24.84.64, la qualeprovvederà all’invio di unduplicato del MAV, ovverofornirà le istruzioni necessarieper effettuare comunqueil pagamento diquanto dovuto entro i terminiregolamentari.Previo accesso all’area riservata,inoltre, gli utentiregistrati al portalewww.enpam.it possonoprocedere direttamente allastampa on-line del duplicatodel bollettinoMAV. In questo caso il pagamentopotrà essere effettuatoesclusivamentepresso gli Istituto di Credito.Si ricorda, infine, che icontributi previdenziali obbligatori– compresi quellidovuti al Fondo della LiberaProfessione - Quota Bdel Fondo Generale – sonointeramente deducibilidall’imponibile fiscale, aisensi dell’articolo 10, comma1, lett. e), del TestoUnico delle Imposte suiRedditi (DPR 22 dicembre1986, n. 917).Per poter usufruire di talebeneficio in sede di dichiarazionedei redditi aifini IRPEF è sufficienteconservare il bollettinoMAV utilizzato per il versamento.Sul MAV, difatti,è chiaramente indicata lanatura del versamento effettuato(Contributo “QuotaB” - Reddito 2009) el’Istituto di credito o l’Ufficiopostale deve apporreil timbro con la data dell’avvenutopagamento.(*) Dirigente EnpamAnziani e disabilitàdi Marco Perelli Ercolini (*)Dal rapporto della nonautosufficienza presentatodal ministrodel Lavoro e dal ministrodella Salute emerge che inItalia ci sono almeno 2,6 milionidi persone (pari al4,8% del totale della popolazione)non autosufficienti,di cui due milioni sonoanziani.Inoltre col progressivo invecchiamentodella popolazioneil rapporto tra chi puòdare cure (al primo posto ifamiliari) e i non autosufficientidall’attuale 18,5 potrebbescendere nel tempoa un terzo e forse meno.Come è ben noto la disabilitàcresce con l’età: dai 70ai 74 anni è pari al 9,7%,dai 75 ai 79 anni quasi raddoppia(17,8%) e raggiungeil 44,5% all’ottavo decennio.All’aumento della disabilitàcon l’aumento dell’età anagraficaecco, dunque, evidenziarsianche una preoccupanteimpossibilità assistenzialedei familiari in unarealtà sociale altamente carentedi strutture pubbliche.Di fronte a un sociale pubblicocarente spunta, vicariantealmeno in parte ilpubblico, il privato con formedi assistenza non solocostose, ma talora prive deirequisiti minimi adeguati.Ma quanti anziani possonopermettersi questo lusso equanti SOS vengono lanciatiai figli?Un altro aspetto da affrontareè anche l’impoveri-mento dei redditi col progrediredell’età, quandomaggiori invece sono i bisogni.Infatti è ben nota ladiminuzione del potere diacquisto delle pensioni conil passare degli anni, tantoche vale il detto che le pensionidi annata sono pensionidannate.Ecco allora trovare giustificazionela proposta recentementelanciata di un aggancioalla defiscalizzazione deltrattamento di pensione colprogredire con l’età nel tentativodi diminuire la svalutazionedi questa “retribuzionedifferita” di chi nell’etàlavorativa ha contribuito nelmeccanismo economico nazionalecol proprio sudore eche, anche ora, fiscalmentecontinua a contribuire, ricordandocome questa categoriaapporti alla casse delloStato, insieme ai lavoratoridipendenti, il maggioregettito fiscale.Un’altra iniqua stortura: inun sistema sociale ove astento due pensioni permettonouna sopravvivenza,in caso di vedovanza, ilreddito drasticamente quasisi dimezza poiché il calcolodella reversibilità dellepensioni Inps e Inpdap si agganciaal reddito del coniugesuperstite falcidiando larendita della pensione, causando,inoltre, in un momentodi veri bisogni connessiall’età a stadi di indigenzae impossibilità fisiche,serie difficoltà ad affrontarela quotidianità. •(*) Vice presidentevicario Feder.S.P.eV.8 - 201013


INFORMATICAOperativo l’archivio anagraficoEnpam-Fnomceo-OrdiniGli Ordini hanno aderito attivamente al progettoe provvedono regolarmente alla trasmissione dei dati.L’obiettivo principale di tutti è quello di miglioraree rendere più numerosi e mirati i servizi resi agli iscrittidi Saverio Molinaro (*)Ad oggi può considerarsiormai conclusoe pienamente operativoil progetto congiuntotra Enpam, Fnomceo e tuttigli Ordini, volto a costituireun archivio anagraficocomune di tutti i medicie gli odontoiatri attivi iscrittiagli Albi (vedi articolo delDirettore Generale dell’Enpam,Dott. Alberto Volponi,pubblicato sul Giornaledella <strong>Previdenza</strong> n° 5– 2009). Grazie a questoimportante progetto, il medicoo l’odontoiatra chevuole iscriversi per la primavolta all’Albo può recarsipresso il proprio Ordinee compilare la modulisticanecessaria, fornendotutti i dati personali. Ancheil professionista che intendecomunicare variazionianagrafiche e/o professionalideve informare l’Ordinedi appartenenza circa ilnuovo indirizzo di residenzao altri dati che ritieneutile vengano memorizzati(specializzazioni, altri titoli,e-mail, ecc.).La novità consiste nel fattoche periodicamente (di normamensilmente) gli Ordinitrasmettono alla FondazioneEnpam e alla Fnomceoi dati di loro competenzae questi vengono acquisitiautomaticamentenelle rispettive Banche dati,ad eccezione di alcuneinformazioni che possonoritenersi inesatte o non congruecon quelle già presentinei rispettivi archivi, oggettodi ulteriori riscontri.Grande è stato l’impegnoprofuso da parte del gruppodi lavoro costituito daEnpam e Fnomceo per realizzareun sistema informaticomoderno in grado difar “colloquiare” fra lorotutti i soggetti interessati: apartire dall’analisi funzionalee dall’analisi dei datifino alla valutazione di tuttele normative, talvoltaspecifiche solo di alcuni Ordini.Si è cercato di consolidareuna soluzione in gradodi interagire con tutte lerealtà ordinistiche provinciali,andando incontro allevarie esigenze esposte neivari incontri regionali organizzatiperiodicamenteper confrontarsi sulle potenzialitàe sugli obiettividel progetto, nonché sullerisorse necessarie al suopieno completamento.E’ stata realizzata così unaprocedura informatica finalizzataall’acquisizione ditutti i dati anagrafici degliiscritti, che prevede diversilivelli di controllo che automaticamenteimpedisconola memorizzazione di informazioninon coerenticon gli altri dati di archivio,segnalando eventuali erroried obbligando gli operatoriad effettuare controlliapprofonditi sulle situazionianomale riscontrate.Ad oggi, tutti gli Ordinihanno aderito attivamenteal progetto e provvedonoregolarmente alla trasmissionedei dati: ogni mesevengono acquisite, tramiteun sistema informaticocomplesso ma di sempliceutilizzo, migliaia di informazioni.Nel primo anno diutilizzo del sistema oltrel’80% di queste sono stateacquisite automaticamentee memorizzate direttamentenella banca dati Enpammentre le altre hanno avutola necessità di essere sottopostead ulteriori controlli.Nell’ottica di una collaborazionereciproca e di unasinergia costruttiva tra Organismiche si occupano dimedici ed odontoiatri, anchele informazioni di cuil’Enpam è in possesso - eche possono essere di interessedegli Ordini e della148 - 2010


INFORMATICAFnomceo - vengono trasferitea questi ultimi con glistessi tracciati informatici,nel rispetto della normativariguardante la privacy ela competenza di ciascunaAmministrazione circa iltrattamento dei dati personalidegli iscritti. Si vienea creare, così, un circolocontinuo di informazioniche garantisce l’uniformitàdei dati riferiti al singoloiscritto e la loro coerenza:si ottiene, in questo modo,un reale allineamento continuodei dati contenuti negliarchivi degli Ordini, diEnpam e della Fnomceo.Importanti e numerosi sonostati gli obiettivi che ilgruppo di lavoro intersettorialeappositamente creatosi è prefissato: innanzituttol’acquisizione informatizzatadei dati (che primavenivano trattati manualmentee poi digitati neisistemi informatici) conconseguente velocizzazionedegli aggiornamenti e diminuzionedegli errori; lacostituzione di un archivioinformatico allineato traOrdini, Enpam e Fnomceo;lo scambio continuo di informazioni,al fine di migliorarela qualità dei datia disposizione delle Amministrazionicoinvolte; lacongruenza di tutte le notiziepresenti in archivio.L’obiettivo principale di tutti,comunque, è quello dimigliorare e rendere piùnumerosi e mirati i serviziresi agli iscritti. A tal fineè importante essere in possessodi dati aggiornati ecorretti: è utile raggiungeretutti i medici e gli odontoiatrinel modo più rapidoper poter fornire loro leinformazioni di loro maggioreinteresse.Si prevede anche di realizzareuna normalizzazionedegli indirizzi memorizzatinei nostri archivi, utilizzandola banca dati aggiornatadi Poste Italiane: tantisono i casi di CAP errati,di località che hanno cambiatodenominazione o provinciadi appartenenza.Questo lavoro permetteràdi avere indirizzi formalmentecorretti e garantiràuna postalizzazione dellecomunicazioni più efficace,riducendo così la quantitàdi posta non consegnata.Per i prossimi mesi è previstaanche per i pensionatil’attivazione del progetto diallineamento anagrafico giàoperativo per gli iscritti attivi.Attualmente, infatti,per loro vengono utilizzatigli indirizzi di residenza comunicaticinel tempo: è intenzionedell’Enpam, invece,utilizzare gli indirizzitrasmessi dagli Ordini, ovviamentese si tratta di pensionatiiscritti all’Albo. Neiprossimi giorni verrà inviata,all’indirizzo presentenell’archivio Enpam, unacomunicazione che indicheràtutti gli indirizzi memorizzatinell’archivio dell’Enpamed in quello dell’Ordinedi appartenenza.Dal momento che, a partireda una data predefinita,verrà utilizzato esclusivamentel’indirizzo di cuil’Ordine è in possesso, sichiede a tutti i pensionati diverificare la correttezza deidati indicati e di comunicaretempestivamente ogni variazionenecessaria, secondole modalità che verrannoesposte. Tutti i pensionatiche non sono iscritti all’Albopotranno comunicare direttamenteall’Enpam eventualivariazioni, utilizzandoil modello presente sul PortaleWeb della Fondazione,all’indirizzo www.enpam.it,accedendo alla sezione “Modulistica”e poi alla voce“Comunicazioni domicilioe residenza iscritti e pensionati”oppure secondo lealtre modalità indicate.L’obiettivo principale èquello di raggiungere tuttigli interessati in modo certoe nei tempi più rapidipossibili. •(*) Direttore Dipartimentosistemi informativiPer poter usufruire di un servizio informativo sempremigliore da parte dell’Enpam, si rammenta atutti gli iscritti che è di fondamentale importanza lacomunicazione tempestiva agli Ordini dei Medicie degli Odontoiatri delle variazioni dei propridati anagrafici. Si ricorda, in particolare, aipensionati (se iscritti all’Albo) la comunicazione alproprio Ordine di riferimento di eventuali variazionidi indirizzo, ai fini del corretto invio delle certificazionifiscali.8 - 201015


L’INTERVISTA/1Laureato in Medicina e chirurgia pressoil Policlinico Gemelli di Roma si è specializzatoin Neurochirurgia. Diviene Assistente pressola neurochirurgia diretta dal prof. Gianfranco Rossie nel ’75 svolge un corso di perfezionamento a Montrealsulla chirurgia dell’ipofisi. Nel 1994 diviene Ordinariodi neurochirurgia a Perugia sino al quando, nel 1998,viene chiamato nella capitale dall’Università Cattolicadel Sacro Cuore a dirigere la neurochirurgia“Atena”, la neurochirurgiacontro alcol e droghedi Carlo CiocciProfessore, lei è statoil promotore dell’onlusAtena: di che cosavi occupate?L’associazione Atena –Associazione terapie neurochirurgicheavanzateatenaonlus@rm.unicatt.it– si occupa, in collaborazionecon l’Istituto dineurochirurgia del Gemelli,di promuovere estimolare la ricerca relativaai tumori cerebrali,sull’uso delle cellule staminaliper la neuro rigenerazione,la genetica deglianeurismi; abbiamoanche un laboratorio diricerca che si occupa dichirurgia vascolare sperimentalee di laser in neurochirurgia.Tutto questoha l’obiettivo di migliorarele nostre capacità dicurare le malattie che colpisconoil cervello.Come diffondete le attivitàdell’associazione?Atena svolge numeroseattività per uscire alloscoperto. Quest’anno, mipiace ricordarlo, ci siamoincontrati a Roma al Nobilecollegio chimico farmaceuticoper premiarericercatori e dibattere suun importante argomentonel campo delle neuroscienze:gli effetti sulcervello provocati dall’abusodi droghe e alcol.Proprio l’impegno per cercaredi preservare il cervelloda lesioni ci ha portatoad occuparci dei danniche l’alcol e le drogheprovocano, aspetto socialerilevante considerata soprattuttotra i giovani ladiffusione dell’abitudine adubriacarsi ed assumeredroghe.Da tempo abbiamo trasmessonotizie in merito suipiù potenti mezzi di comunicazione:l’incontro di Romaè stato l’occasione perricordare all’opinione pubblicai rischi delle drogheche si reperiscono anche attraversoInternet, drogheche, magari, vengono contrabbandateper tisane, mache sono vere e proprie sostanzestupefacenti. Sullascia di questi incontri, recentemente,abbiamo avutola possibilità di apparirea Quark, la nota trasmissionetelevisiva Rai condottada Piero Angela.Perché un neurochirurgosi interessa di droghe?L’interesse da parte delneurochirurgo sull’argomentonasce dal fatto chealcune droghe, come la cocainae l’ecstasy, determinanodei picchi di ipertensionearteriosa molto graviche possono provocareemorragie cerebrali. Noi,dal nostro osservatorio, negliultimi anni vediamo uninnalzamento dei casi diemorragie in soggetti giovani,mentre in tempi passatisi trattava di patologieprevalentemente dell’anziano.Tale tendenza sispiega proprio con l’as-sunzione delle droghe.Sappiamo che una grossafetta della popolazione èportatrice di aneurismi intracranici:secondo le statistichene è affetto circa il5 percento della popolazione.Ovviamente noncorrisponde al 5 percentodi emorragie, altrimenti sitratterebbe di una vera epropria catastrofe nazionale.Ma supponiamo diavere un ragazzo di venticinqueanni che ha unaneurisma intracranico,che probabilmente non siromperebbe mai nel corsodella sua vita, ma fa uso dicocaina con relative scarichedi ipertensione: questosarebbe sufficiente a romperemalformazioni che altrimentisarebbero rimasteinalterate per tutta la vitadel soggetto. Basti pensareche l’incidenza di ictuscerebrali è di 200 personeogni 100mila abitanti: inchi fa uso di cocaina l’incidenzadi ictus è 14 voltemaggiore. Se consideriamoche la fascia di età di personeche fa uso di drogheè prevalentemente giovaneè facile trarre le conseguenze.Le metodiche diagnosticheaiutano il vostro operato?Oggi abbiamo sistemi didiagnosi molto sofisticati:la risonanza magnetica, larisonanza magnetica funzionale,la Pet e la Spect,gli studi di perfusione sulcervello. Ebbene, si è osservatoche le droghe provocanodanni in aree moltoimportanti come adesempio nella corteccia168 - 2010


L’INTERVISTA/1prefrontale, che è l’areadeputata alla nostra capacitàdi integrazione con ilmondo esterno, che regolala nostra capacità di reazionee la nostra emotività;altre aree colpite sonol’area dell’ippocampo, legataalla memoria, e l’areadell’amigdala che anch’essaè un’area collegata alnostro modo istintivo direagire al mondo esterno.Tutto questo spiega a checosa possono andare incontroi giovani che usanoe abusano di droghe: disturbigravi della memoriama, soprattutto, disturbigravi del comportamentocon reazioni alterate edesagerate a quelli che sonogli stimoli del mondoesterno. E l’alterazionedella reattività della loroprontezza determina, adesempio, gli incidenti definiti“del sabato sera”.Come si affrontano allaradice tali problematiche?Queste problematiche nonsi curano con una medicina,non esiste un farmacoin grado di eliminare questogenere di problema,ma piuttosto con la diffusionesoprattutto ai giovanidella conoscenza di determinateconseguenze.Per far questo è necessario,compito che cerchiamodi risolvere con l’associazioneAtena, andarenelle scuole per spiegareai ragazzi determinateconseguenze di errati stilidi vita. L’obiettivo è di illustrarei danni che le droghecausano e la speranzaè che almeno una percentualedei ragazzi che contattiamoe che usano edabusano di droghe ed alcoltornino sui loro passiper salvarsi da gravi problemidi salute. Tra l’altrocerchiamo di spiegare unparticolare che in genere èsconosciuto ai giovani: ilcervello è un organo cheha una maturazione nelcorso della vita; il bambinonasce e lentamente ilsuo cervello matura sinointorno ai 20 anni. Ebbene,nel corso di questoprocesso si creano delle sinapsi,delle reti funzionaliall’interno del nostrocervello e l’abuso di alcole droghe modificano questacapacità. La conseguenzaè che questi giovaniaffronteranno la loroesistenza partendo da unamenomazione, con una ridottacapacità funzionaledel cervello che non è riuscitoa maturarsi comeavrebbe dovuto. Si sappiabene: a quindici anni ilcervello non si è ancorasviluppato appieno e devecompletare alcune integrazionifunzionali. Ma sesi interviene con sostanzeche interferiscono conquesta maturazione leconseguenze sono quelledescritte.Più in generale, professore,come è cambiata laneurochirurgia?Brevemente ricordo chenegli anni ’70 feci un’esperienzaprofessionale di almenodue anni in Canada,a Montreal, con Jules Hardy,uno specialista che sioccupava delle patologiedell’ipofisi e della microchirurgiain genere, quandoin Italia ancora nessunolavorava con il microscopio.A quei tempi gliinterventi utilizzavano unatecnica tradizionale cheper quanto fosse delicataed attenta risultava ancoragrossolana. Il cervellorichiedeva una precisionemaggiore di quanto a queitempi in Italia si riusciva adare ed a tal fine, in Canada,eravamo impegnati neltrovare nuove tecnicheoperatorie impiegando perla prima volta il microscopioe i microstrumenti. Taleperfezionamento trovòconferma negli anni in cuilavorai a Zurigo dove talitecniche venivano utilizzateper le patologie vascolari.Al termine di questocammino il mio campo diinteresse era divenutol’ipofisi – alla Cattolica abbiamooperato circa 5milatumori della regione ipofisaria,cordomi della sellaturgica, craniofaringiomi.Un altro campo di interesse,a parte i tumori cerebrali,èrappresentato dallepatologie vascolari: aneurismi,malformazioni arterovenose,cavernomi, checomportano interventi particolarmentedelicati da unpunto di vista tecnico e chesono legati ad una patologiabenigna. Vale a direche se l’intervento è fattobene il risultato è la guarigionedel malato.L’evoluzione scientifica hasuccessivamente fatto ulterioripassi e di conseguenzale tecnologie sonocambiate; nel campo deitumori si sono affermate lanavigazione e l’endoscopia;nel campo vascolare il trattamentoendovascolareconsente di agire in teammultidisciplinare che permettedi sommare competenzedi specialisti diversi.Grazie professore, anche anome dei ragazzi. •8 - 201017


L’INTERVISTA/2di Claudia FurlanettoProfessor Jovine, il 20e 21 maggio scorso siè tenuto a San Marinoil meeting internazionale“Innovation in Liver &Pancreatic Surgery” che leiha organizzato e presieduto.Come è nata l’esigenzadi questo incontro?La chirurgia epatica e pancreatica,grazie alle nuovetecniche e alle tecnologie applicatedi recente, sta vivendoun periodo di grande sviluppo.Era il momento giustoper un meeting che facesseil punto della situazionesu diagnostica, terapia- medica e chirurgica -delle neoplasie epatiche epancreatiche. Per esempioall’Ospedale Maggiore diBologna applichiamo già daun anno e mezzo la staplerhepatectomy: abbiamo impiegatola suturatrice in piùdi 70 interventi, che perl’Italia rappresenta una casisticanotevole. La suturameccanica garantisce unaperdita di sangue inferiore,Elio Jovine è dal 2005 direttore del Dipartimento chirurgicoAzienda USL Bologna e dal 2002 direttore dell’Unità operativacomplessa di Chirurgia, presso l’Ospedale Maggiore, AUSL Cittàdi Bologna. Nato a Bologna si laurea in Medicina e Chirurgianell’Università della stessa città, conseguendo la specializzazionein Chirurgia generale. Tra gli incarichi ricoperti quellodi professore associato presso il Centro trapianti di fegatoe multiviscerale del Dipartimento misto di Chirurgia generalee specialistica dell’Università di Modena.Ha attivamente partecipato alla realizzazione del progettoTrapianto di intestino e multiviscerale presso il Policlinicodi Modena e a quello del trapianto di fegato da donatore viventeChirurgia di fegato e pancreas,l’Italia recupera il gapuna maggiore rapidità di interventoe quindi dei tempidi occupazione della salaoperatoria inferiori.Che cosa ha evidenziato ilconfronto con realtà comequella dell’Università diHeidelberg, che rappresental’eccellenza in Europa?Ha evidenziato che i gruppiitaliani che si occupano diquesta patologia non sonomolto lontani, finalmente,sia scientificamente sia tecnicamente,dai colleghi deglialtri paesi europei o transoceanici.Nonostante i numeridei casi trattati siano diversi,abbiamo notato comesoprattutto sull’innovazionenon esista più un gap comein passato. I risultati sonocomparabili e oggi possiamodire che non c’è niente chenon si faccia in Italia che vienefatto all’estero.Perché “finalmente”?Siamo sempre stati il fanalinodi coda, più dal puntodi vista scientifico che tecnico.E per quanto riguarda ilpancreas?Gli specialisti si sono confrontatisu tecniche di ricostruzionedopo resezionepancreatica e sulla opportunitào meno della resezionevascolare, quindi della chirurgiaestesa, nelle malattiepancreatiche neoplastiche.Intervento, quest’ultimo, cheall’Ospedale Maggiore pratichiamoormai da anni concasistiche comparabili conquelle europee.Quali sono le aspettative divita dei pazienti?Purtroppo nonostante la tecnicasia drasticamente miglioratala sopravvivenza alungo termine non è moltodiversa. Potremmo definireil trattamento al pancreas comechirurgia palliativa di lusso:anche se con l’interventootteniamo un R0, in realtàla prognosi cambia relativamentepoiché non è solouna malattia d’organo maanche sistemica.Il salto di qualità negli ultimianni è stato rappresentatodall’approccio chirurgicoaggressivo. La patologiapancreatica, checché sene dica, non ha alternativealtrettanto valide rispetto allachirurgia. E quindi è inutileimpiegare tecniche chenon risolvono il problema.Per la patologia pancreatical’unica via è una chirurgiaaggressiva.Può spiegarne i motivi?Quello che sto cercando didimostrare, ma non sonocerto il primo a dirlo, èl’inutilità di fermarsi davantiad un tumore che è non nettamenteseparabile dai vasimesenterici perché è chirurgicamenteprovato chenon è una limitazione all’intervento.La chirurgia vaaffrontata anche in caso diresezione vascolare e con interventicomplessi, perché irisultati sono identici a quellidei pazienti che non presentanoinfiltrazione vascolare.Quindi, mai arrendersiper una problematica tecnica.Ecco perché è un tipodi chirurgia che va effettuatain pochi centri con grandeconoscenza ed esperienzadella patologia stessa.Una chirurgia destinataquindi al miglioramentodella qualità di vita.Questi pazienti hanno unaqualità di vita pessima, ilsuo miglioramento è per oral’obiettivo principale per lamedicina. Presso l’OspedaleMaggiore di Bologna abbiamocreato un centro dalnome “Progetto Pancreas”in cui il paziente viene seguitoprima, durante e dopol’intervento. È un approcciodi tipo multidisciplinareche vede coinvoltichirurghi, gastroenterologi,radiologi, endocrinologi,nutrizionisti, psicologi eanatomopatologi. È chiaro188 - 2010


L’INTERVISTA/2infatti, e lo sottolineo, chenon basta operare questo tipodi pazienti. È necessariauna attenta preparazioneprecedente il trattamentochirurgico perché in molticasi parliamo di diabetici odi persone che lo diventerannoin seguito, a secondadel tipo di intervento praticato.In passato, i decessiche si verificavano a pochimesi dall’intervento eranospesso legati proprio al diabeteo all’ipoglicemia perchéil paziente non seguivauna dieta adeguata e noncontrollava il tasso glicemico.Per questo il nutrizionistaha un ruolo centrale esegue il paziente già in fasepreoperatoria con degli immunonutrientie nel postoperatorioimmediato connutrizione enterale. È il percorsointorno a questa malattiache è cambiato, grazieall’approccio multidisciplinare,perché purtroppola storia naturale non sia-mo ancora riusciti a modificarla.In quanti hanno partecipatoal “Progetto Pancreas”?I pazienti che abbiamo seguitosono circa cinquecento.Ma a questo progetto afferisconoanche persone conpatologia benigna, come lapancreatite cronica.Parliamo del rapporto medico- paziente.Sono pazienti che presentanoun quadro psicologicomolto complesso: intantosenza che la persona riferiscadolore, o un peggioramentodello stato di salute,improvvisamente insorgel’ittero, sintomo specifico deitumori che interessano laporzione della testa del pancreas.Non esistono fasi intermedieed una volta entratiin ospedale l’iter diventadrammatico. La mancanzadi sintomi rende quindi difficileal paziente accettarequello che sta succedendo.A questo, poi, bisogna aggiungerela difficoltà nellaformulazione della diagnosi:nel 30, 40 per cento deicasi il paziente viene portatosul tavolo operatorio conuna diagnosi “supposta” ditumore pancreatico.L’innovazione tecnologicanon vi ha aiutato nella formulazione?Oggi sono disponibili indaginidi laboratorio e strumentaliprima non esistentiper la diagnosi e la stadiazionepreoperatoria, comeecografia, TAC, risonanzamagnetica, colangiopancreatografiaretrograda endoscopicae biopsia. Purtroppononostante l’impiegoin fase preoperatoria dipiù esami per riuscire ad avvicinarciad una diagnosiprecisa, spesso non riusciamoad arrivare alla certezza.È questo il problema piùgrande che affrontiamo nellacomunicazione medicopaziente:dobbiamo portaresul tavolo operatorio unapersona senza poterle fornirela sicurezza del risultato.Come può immaginare è difficilecomunicare: “Hai l’itteroe una ostruzione da cuisi può guarire, anche conuna protesi, ma non sappiamose questa ostruzione nascondequalcosa di diverso”.Certo le percentuali di erroresono basse, ma su cinquecentopazienti in tre casidopo l’intervento abbiamoverificato che non ci trovavamoin presenza di tumore.È per queste difficoltàche è essenziale l’approcciomultidisciplinare: il pazientecapisce di dipendereda un gruppo, e non dalledecisioni di un singolo, comprendeche le risposte chegli vengono fornite sonofrutto del lavoro di specialistiche lo seguiranno anchenella fase successiva facendofronte al rischio elevatodi complicanze che un interventoimportante comequello implica. •MEDICINA, MUSICA E COMUNICAZIONE: L’ASSOCIAZIONE MEDIKANTOUn gruppo di medici che lavorano insieme senza sapere diavere una forte passione musicale che li accomuna. Per casoe per gioco, durante l’organizzazione di una festa per iltrasferimento di un collega in un altro ospedale, decidono disuonare insieme. Così nascono i Doctor Life e l’associazioneMediKanto. “La band è composta da due chirurghi, un anestesista,uno psichiatra e due gastroenterologi – spiega il professorElio Jovine che nel gruppo suona la chitarra – ed alcunidi loro, anche se non sono professionisti, hanno frequentatoil Conservatorio. Infatti scrivono i testi e compongonole musiche”. Graziea questa collaborazionesi sono realizzati una seriedi progetti che leganola medicina alla musicatra cui il pezzo MedioBevo(www.mediobevo.it),a cui ha collaborato MauroMalavasi, arrangiatoredi Lucio Dalla.“È una canzone che parladella moderazione nell’uso di alcolici. È stata inserita suYouTube e ha avuto anche diversi passaggi su Mtv – raccontail chirurgo – senza contare la presentazione che neabbiamo fatto al Motorshow. Abbiamo voluto portare questoprogetto nelle scuole ma soprattutto fuori dalle discoteche.Regalare la canzone – l’associazione non ha scopi dilucro – è diventata quindi occasione per parlare con i ragazzie invitarli a fare un controllo dell’alcolemia. Abbiamopensato che la musica potesse essere il linguaggio adatto percomunicare, – continua Jovine – chiunque abbia figli puòtestimoniare che spesso le parole sono “troppo” e che i ragazziascoltano sempre solo “il giusto”. Inoltre abbiamo sceltodi utilizzare non il messaggio negativo o bacchettone del“non fare”, ma abbiamo cercato di essere informativi conun linguaggio che i ragazzi potessero comprendere immediatamente.È un sistema più diretto di trasmissione di valori,di storie. Ovvio che non può essere il solo”.Tra i progetti dell’associazione anche una canzone dedicataallo screening del cancro al colon retto, che è diventatail jingle della campagna regionale, con testimonial importanticome Lucio Dalla, Fiorello e Iacchetti.8 - 201019


L’INTERVISTA/3di Andrea SermontiCome è cambiata la sanitàin trentatré anni,da quando lei hainiziato la sua carriera?È cambiato molto nel saperemedico, e nella sanitàche di quel sapere e dell’eserciziodi quel sapere neè il contenitore. Sono cambiatele regole, sono mutatimolti valori. La fine dellamutualità, l’istituzionedel SSN nel ‘78, l’aziendalizzazionenel ‘92. Conl’ospedale, in particolare,sempre al centro di ogni polemicae scandalo, ma semprepunto fermo di riferimentoper i pazienti : 24 oresu 24 a disposizione di tutti,indistintamente. Ma il verocambiamento, direi epocale,è stato il sistema di finanziamentoper DRG.Giustamente l’accento andavaanche posto, e nellagiusta rilevanza, sugli aspettieconomici, sulla lotta aglisprechi e alle inefficienze,Cesare Catananti, direttore generaledel Policlinico Agostino Gemelli di Roma.Calabrese, 61 anni, laurea in medicinae successive specializzazioni in Cardiologiaed in Igiene. Autore di oltre 250pubblicazioni, di un “Trattato di Igienee Tecnica Ospedaliera” (Il Pensiero ScientificoEditore) e di un saggio su “Medicina: valorie interessi. Dichiarati e nascosti” (Vita ePensiero). Docente di Storia della Medicina,ha maturato una lunga esperienza all’esteronel campo della cooperazione medicaDirettore generale,al Gemelli è medicoma si è purtroppo esasperatoquesto aspetto senzadare una altrettanto giustaenfasi alla qualità della cura.Si sarà guadagnato inefficienza gestionale ma,temo, si è molto perso insolidarietà. E il tutto in uncontesto economico che,per molti versi, è una finzione.Le tariffe delle prestazionisono, in genere,assolutamente insufficientia coprire i costi di “produzione”e allora con ilmeccanismo del ripiano,sotto diverse forme, si copronoi disavanzi. E’ unarealtà nota a tutti gli addettiai lavori, ma si continuacosì …Siamo ancora il migliorServizio Sanitario, comericonoscono anche all’estero?GEMELLI, OSPEDALE “FARO”DEL CENTRO-SUDIl Policlinico Gemelli ha un ‘record’ a livellonazionale: è il primo ospedale per acuti comenumero di utenti ricoverati da fuori regione, con unapercentuale superiore al 20%. “Questo ci spinge adessere sempre più bravi e preparati: chi fa un mestierecome il nostro – io nasco medico clinico – sa che ilclinico ha la gratificazione del rapporto medicopaziente,mentre per chi fa un lavoro come il nostrola gratificazione è data dal sapere che il personalemedico e infermieristico possa svolgere al meglio lasua professione, in un contesto organizzativo checonsenta di dare il meglio al paziente”.In termini di accessibilità edi equità direi proprio di si.Ma la deriva finanziaria staprovocando una serie didanni di cui forse non se nericonosce la gravità. Il raggiungimentodell’equilibriodi bilancio è di fatto diventatoun’ossessione quotidianae strategica. E tuttele migliori energie della direzionee dei medici sonoassorbite in maniera eccessivada questo obiettivo.Sono più le riunioni perbudget e tagli al budgetche quelle per capire meglioi problemi dei pazienti,del personale di assistenza,per programmarecon un accettabile grado diserenità il futuro.Quali a suo giudizio i nodicritici?Il finanziamento del sistema,costantemente sottostimato,come ogni annoribadisce la Corte dei Conti,e che inevitabilmentegenera disavanzi con tuttociò che poi ne consegue.Ma anche la difficoltà inmolte Regioni di garantirela continuità della cura percarenza di strutture territoriali.Per non parlare della“questione anziani” che,seppure con differenze importantia livello nazionale,è la vera emergenza nazionale.In che senso?È la vera “epidemia” diquesti anni. Ma non esistonostrutture sufficientinel territorio per affrontarele esigenze socio-sanitariedi questa fascia di popolazione.Le RSA pubblichenel Centro Sud sono208 - 2010


L’INTERVISTA/3quasi del tutto inesistentie l’ospedale per acuti sitrova, obbligatoriamente,a dover fare il buttafuoridi pazienti che hanno bisognodi riabilitazione, dilungodegenza, di una genericaassistenza sanitaria.E nel territorio c’è il vuoto…Questo del rapportotra ospedale e territorionella gestione degli anzianiè un problema moltograve e in continuo “peggioramento”,non foss’altroche per l’invecchia-mento generale della popolazione.All’interno dell’ospedalepossiamo offrireanche il massimo, ma se poinon c’è la continuità assistenzialesul territorio diventaun problema pesantissimo.Anche perché, nondimentichiamolo, stiamoparlando della fascia di popolazionepiù fragile e indifesa.E questo è ancor piùodioso.La sua giornata è piuttostopiena …Non c’è dubbio. AlGemelli, con circa5mila dipendenti e1900 posti letto, illavoro non mancadi certo! Ma bastasapersi organizzare,avere degli ottimicollaboratori e conloro condividere ilgioco di squadra. Ela squadra è moltocomposita. Unasquadra nella quale,a parte i diretti collaboratori,svolgonoun ruolo chiave iprimari – o dirigentidi struttura complessa,come oggi sichiamano – e le caposala.Sono loro gli altiufficiali che hanno in manoil vero governo dell’ospedale.Con tutti lorovanno condivise le scelte eaffrontate le difficoltà. Senzadi loro non c’è direzioneche tenga.Essere medico ritiene cherappresenti un vantaggioper il suo lavoro?Credo proprio di si. Ma ovviamentela mia è una rispostadi parte. Ritengoperò che l’essere medicoTROPPI AVVOCATI TRA MEDICO E PAZIENTE?uando ogni mattina apro la posta trovo una notevole percentuale di“Q‘contenziosi’ medico-paziente – ammette Cesare Catananti – mentre quandoero giovane medico di direzione sanitaria capitava una volta ogni due-tre anniche un paziente si lamentasse; questo ci costringe oggi a disporre di uno staff dimedici di direzione sanitaria, di medici legali e di avvocati che sono chiamati adinteressarsi quasi quotidianamente di questi problemi. Oggi il paziente, a differenzadi trent’anni fa, si sente giustamente titolare di diritti che devono essere tutelatiin maniera molto più articolata. Anche se, debbo dire onestamente, in molteoccasioni strumentalmente forzata dalla ‘sugestione’ di qualche soggetto interessatopiù alla conflittualità in sé che alla tutela del paziente”.consenta di mettere sulcampo e di confrontarsicon quei valori di fondo edessenziali per la medicina,si pensi solo all’interesseper il paziente, che caratterizzanoappunto l’esseremedico. Ciò, però, non vuoldire che chi non medico èsvantaggiato nello svolgerequesta funzione. E’ fondamentaleavvalersi di collaboratoriche coprano quellearee in cui il Direttore generalesi sente meno preparato.Se avesse una bacchettamagica, quali sarebbero isuoi 3 desideri da esaudire?Al primo posto metterei…un ambiente di lavoro chesia veramente gratificanteper tutti! Poi chiederei certezzadei finanziamenti, inmancanza della quale ogniprogrammazione salta. E perultimo sogno la riduzione alminimo indispensabile delleconflittualità. Ma credoproprio che ci vorrebbe labacchetta magica!Medico… e non solo: qualisono, se ne ha, i suoihobbies?Mi piace molto la prestidigitazione:mi affascina coinvolgeregli amici sul terrenodel quel che appare nonquel che è… E poi il golf.Ho giocato ininterrottamentea tennis per oltre 40anni poi, casualmente, hoscoperto il golf. E’ una sfidacon se stessi, è la ricercadel controllo del gesto,della perfezione… Mi piaceda solo al mattino prestostare con me stesso, tragli alberi, tentando di centrareil green… •8 - 201021


ATTUALITÀ228 - 2010Sanità, il ruolodei policlinici universitaridi Domenico Di SimoneIn tutto l’Occidente comenegli Stati Uniti, conl’avvento del presidenteObama, i sistemi di welfaree protezione sociale sonoal centro di una ormailunga discussione che contrapponemodelli di liberalizzazionee privatizzazioneestesa a modelli diprotezione con un ruoloprevalente del pubblico.In Italia da più parti si sostienela necessità di unruolo centrale dello Statonella gestione dei servizifondamentali da erogare alcittadino e l'idea di non sostituibilità,anche in presenzadi forte crisi economica,del pubblico con ilprivato per quanto riguardal'erogazione di livelli minimidi assistenza.Il settore sanitario rappresentail paradigma di questaaffermazione e il puntopiù evidente di una dialetticache contrappone appuntopubblico a privato.Leggendo i quotidiani diquesti ultimi anni ci si ren-“Il coraggiodi gestirein prima personanei policlinicii servizi“e il personalede sempre più conto che ladialettica tra sanità universitariae sanità ospedalieraha assunto spesso icaratteri dello scontro edella critica senza produrrecontributi né culturali eneppure operativi.La campagna di stampaha interessato principalmentela sanità pubblica edin particolare con una fortefocalizzazione sulla sanitàuniversitaria, sui policliniciuniversitari, sempretesa ad affermare la tesi diuna sostanziale inefficacia,di una corruzione di fondo,di danni quotidianamentearrecati alla cittadinanzada un sistema degradatoe imputabile strumentalmenteappunto almalgoverno interessato dell’università.Questo ha fatto si che neglianni da più parti si sollevassela questione di unriesame complessivo dellecondizioni gestionali enormative dei policlinici.E’ in questo contesto chevanno posti i policliniciUniversitari che sperimentanoquotidianamentela contrapposizione frapubblico e privato al suointerno e fra di loro conla sanità nell’ambito delfederalismo regionale.La normativa prevede lemodalità di finanziamentodei policlinici da partedelle Regioni in quanto"presidi a più elevatacomplessità aziendale" riconoscendoappunto ilvalore qualificante ed aggiuntodella didattica edella ricerca esercitatodalle università nei policlinici.Nell'incertezza normativa,le Regioni hanno teso aconsiderare ciò che sfuggivaal loro controllo diretto,come i policlinici, comeun elemento di interferenzanelle politiche regionalida parte di un altro soggettoche appunto sono leuniversità eludendo spessola legge che invece prevedeche il piano sanitario regionalevada elaborato anchecon la partecipazionedelle Facoltà di medicinache insistono sul territorio.In questo contesto si èsvolto un sotterraneo, quotidiano,braccio di ferro trale Regioni, che detengonoil potere delle politiche nelsistema sanitario territoriale,e le università ed ilcomportamento di questeha spinto alcune Regioni adifendere il proprio poterecon l’uso, nei confrontidei policlinici universitari,dell’arma del finanziamentocome strumento di decisionefondamentale addiritturasul reclutamento delpersonale dipendente dall'universitàdeterminandocosì un paradosso istituzionaleed amministrativo, peril quale un'amministrazionedecide sul personale reclutatoda un'altra, violandoal tempo stesso autonomia,buon senso e buonepratiche, per non parlarepoi delle relazioni sindacalie dei contratti di lavoroda applicare al personalein servizio.Ma in generale il nodo nonsciolto dalla politica e dallanormativa sulla sanitàuniversitaria è proprio ilnodo del controllo e dell'armonizzazionedelle politichetra Amministrazionidiverse, la gestione degliappalti, le esternalizzazioni,l’edilizia, le commesse.Per le Regioni, prese daltaglio della spesa sanitariae sempre più sottoposte aduna generica razionalizzazione,diventa sempre piùimpellente e stringente, anchein presenza di un federalismoda più parti auspicato,la "valorizzazione"delle strutture sanitarie edin particolare dei policlinici.La ormai ben nota riduzionedei posti-letto e laconseguente riduzione degliorganici non risolvonoil problema dei costi madeterminano sicuramenteuna riduzione delle prestazioniai cittadini mettendoappunto a rischio laqualità e la quantità deiservizi pubblici.“La Facoltàdi medicinarappresenta il cuoredella formazionee della ricerca“sanitaria


ATTUALITÀDa sempre, sotto ogni colorepolitico, anche nellasanità ci sono catene gerarchichedi responsabilità,che partono dalla politicaper scendere ai direttorigenerali nelle Aziendeospedaliere come nei policlinici,ai dirigenti, a chiopera nelle Unità. Ci sonospazi di discrezionalitànon sorvegliati nei qualisi insinua il malcostume,quello individuale e quellocollettivo: dall'appaltotruccato e mal gestito dellepulizie e dei servizi anchetecnici ad aspetti di corruzionesu grande scala. Inquesto contesto si è evidenziatostrumentalmenteil degrado collegandolo allagestione dei policlinici daimputare al governo da partedell'università principalmentenel settore pubblico.Senza voler semplificarein via strumentale una realtàcosì complessa possiamoconstatare comunqueche convivono a voltenella stessa realtà punti dieccellenza clinica, raggiuntagrazie al sacrificio ealla dedizione degli operatori,e degrado sia per l'assistenzache per la ricerca.Una domanda allora ci sipone: quali soluzioni sipossono prospettare?A questo punto per ragionaredi policlinico universitarioè d'obbligo parlaredi sanità universitaria.Come tutti sappiamo la sanitàuniversitaria è stataoggetto di riforme ispiratedalla necessità di coniugarela programmazione universitariaa quella sanitariae dall'esigenza di integrarel'attività assistenzialea quella didattico-scientifìca.La Facoltà di medicina echirurgia, con gli studentidistribuiti nei vari corsi dilaurea magistrale e professionalinon solo mediche,master e corsi di perfezionamento,rappresenta ilcuore della formazione edella ricerca sanitaria nelpaese e con il sistema dellasanità universitaria rappresentada una parte laqualità grazie al rapportointegrato tra ricerca e assistenza,e quindi costantecontributo all'innovazionemedica e tecnologica, dall'altrarisponde alle esigenzedi una sanità semprepiù moderna, innovativa ecompetitiva a livello ancheinternazionale attraversola formazione di personaledelle professioni medichecompetente e continuamenteaggiornato.Il momento che stiamo vivendonel paese con laquestione della malasanitàci deve portare a rifletteresul ruolo che devesvolgere l'università nellasanità pubblica. Gli interessipolitici dei governi,presi dalla riduzione dellaspesa pubblica, da semprefanno ricadere sull'universitàe sulla sanità il problemadel degrado deviandocosì l'interesse delpaese: avere un’universitàche prepari la futura dirigenzadel paese e operatoriper una sanità efficientee qualificata.Ritengo che la questionesia di altra natura: in unmomento di vuoto politicoe senza riferimenti culturalie sociali forse si vuolemettere in discussione ilruolo istituzionale dell'universitàanche in ambitoregionale.A questo punto è veramentenecessario rivederenon solo la normativa cheregola i rapporti tra universitàe regione ma è necessarioche l'università siriappropri del proprio ruoloe si attrezzi per mettersisul mercato nazionale eregionale.L’università pubblica abbiail coraggio di gestire in primapersona i servizi e ilpersonale nei policlinici allastessa stregua di quantoavviene nelle università liberee realizzi una funzionaleintegrazione tra ipoliclinici universitari eServizio Sanitario Regionaleper dare una rispostaconcreta anche ai bisognidella sanità e delpaese. •8 - 201023


IN PARLAMENTO24Commissioni parlamentari,che cosa bolle in pentolaDopo oltre due anni dall’inizio della legislatura si puòtentare un primo bilancio dell’attività parlamentarenel settore della sanità analizzando i provvedimenti approvatidalle commissioni competenti di Camera e Senatodi Andrea TognottiIl carnet risulta abbastanzavuoto, se si guardasolo ai progetti propostida deputati e senatoridiventati poi legge delloStato: solo quello sulle curepalliative e la terapia deldolore; un po’ più riccocontando anche i quattrodecreti legislativi, la ratificadella Convenzione Onusui diritti dei disabili e il documentoconclusivo dell’indagineconoscitiva sulla“pillola abortiva” RU486.Ma cosa bolle in pentola?Alla Camera è in fase abbastanzaavanzata l’esamedel ddl sul testamento biologico,il cui testo, modificatorispetto a quello provenienteda Palazzo Madama,deve ricevere il pareredi altre commissioniparlamentari ed approdarepoi nell’aula di Montecitorioe poi di nuovo alSenato per la ratifica delle8 - 2010“Tra i provvedimentiche hanno visto la lucela legge sulle curepalliativee la terapia del dolore“modifiche introdotte daideputati. Si tratta della cosiddetta“Dat”, dichiarazioneanticipata di trattamento,non vincolante peril medico ma con la qualeil paziente potrà dare o negareil suo consenso alla terapiain caso di perdita dicoscienza. Entro alcuni limiti,dato che non è previstala sospensione di alimentazionee idratazioneartificiali e, come si diceva,la Dat non è vincolanteper il medico che puòdecidere diversamente dacome indicato dal paziente;vale tre anni, al terminedei quali per essere validadovrà essere rinnovata.Il provvedimento prevedeche le Regioni debbanoassicurare l’assistenzadomiciliare ai soggettiin stato vegetativo permanente.Ancora alla Camera sonoin commissione numerosiprovvedimenti: Disposizionisull’impiego di farmacipsicotropi per la curadei bambini e degli adolescenti;Istituzione di specialiunità di accoglienzapermanente per l’assistenzadei cerebrolesi cronici(è stata avviata un’indagineconoscitiva e sono incorso le relative audizioni);Modifiche al decreto legislativodel 1992 sul governodelle attività cliniche;Legge delega su assistenzaprimaria ed emergenza sanitariaterritoriale, riorganizzazionedi enti vigilati,di farmacie e per il coordinamentodella disciplinalegislativa in materiasanitaria; Modifiche dellanormativa sulle competenzeprofessionali nei serviziospedalieri di anestesiae rianimazione; Modifichealla legge del 1991sugli animali d’affezione eprevenzione del randagismo;Disposizioni sullaraccolta e utilizzo del sanguecordonale; Propostad’iniziativa popolare sull’incrementodei trattamentieconomici a favoredegli invalidi civili; Disposizioniin materia di assistenzapsichiatrica; Disposizionisull’assistenzaalle persone affette da invaliditàgrave prive del sostegnofamiliare.Anche al Senato ci sononumerosi disegni di leggeche giacciono in commissione:Defibrillatori; Riabilitazioneequestre; Endometriosi;Malattie rare efarmaci orfani; Responsabilitàprofessionale del personalesanitario; Medicinenon convenzionali; Professionisanitarie-infermieri-


IN PARLAMENTOstiche; Vendita di tabacco;Sanità funeraria; Riordinodel servizio farmaceutico;Obesità e abbattimentodelle barriere architettoniche;Donazione del corpopost mortem; Tutela deglianimali a fini sperimentalio scientifici; Farmaci biosimilari.E’ inoltre in corsoun’indagine conoscitivasulle malattie ad andamentodegenerativo.Ma torniamo ai provvedimentiche hanno visto laluce in questa prima metàdella legislatura. La leggesulle cure palliative e la terapiadel dolore sancisce ildiritto dei malati - in questocaso si intendono lepersone affette “da una patologiaad andamento cronicoed evolutivo, per laquale non esistono terapieo, se esse esistono, sonoinadeguate o sono risultateinefficaci ai fini della stabilizzazionedella malattiao di un prolungamento significativodella vita” e lepersone affette “da una patologiadolorosa cronica damoderata a severa” - ad accederea tali trattamenti.Le strutture sanitarie cheerogano cure palliative eterapia del dolore assicuranoun programma di curaindividuale per il malatoe per la sua famiglia, seguendoalcuni princìpi fondamentali:tutela della dignitàe dell’autonomia delmalato, senza alcuna discriminazione;tutela e promozionedella qualità dellavita fino al suo termine;adeguato sostegno sanitarioe socio-assistenzialedella persona malata e dellafamiglia. Sarà il ministerodella Salute, di concertocon quello dell’Economiae rispettando lecompetenze delle Regioni,a definire le linee guida perla promozione, lo sviluppoe il coordinamento degliinterventi previsti dalla legge,previo parere del Consigliosuperiore di sanità.Gli interventi per garantirele cure palliative e la terapiadel dolore rientranocomunque tra le prioritàdel piano sanitario nazionale.Ministero della Salutee Regioni promuoverannouna campagna d’informazionenel triennio2010-2012 per informarei cittadini sulle modalità esui criteri di accesso alleprestazioni e ai programmidi assistenza sulle curepalliative e la terapia deldolore connesso alle malattieneoplastiche e a patologiecroniche e degenerative,coinvolgendo i medicidi medicina generale,i pediatri, le farmacie pubblichee private e le organizzazioniprivate senzascopo di lucro impegnatenella tutela dei diritti inambito sanitario. La leggefa esplicito riferimento al“superamento del pregiudiziorelativo all'utilizzazionedei farmaci per iltrattamento del dolore“,precisando che le campagned’informazione ne dovrannoillustrare “il fondamentalecontributo allatutela della dignità dellapersona umana”.La legge che ratifica la convenzioneOnu del 2006 suidiritti delle persone con disabilitàistituisce l’Osservatorionazionale sui disabili,che dovrà promuoverel’attuazione della Convenzionee predisporre unprogramma d’azione bien-nale per la promozione deidiritti e l’integrazione dellepersone con disabilità.Dovrà inoltre promuoverela raccolta di dati statisticiche illustrino la condizionedelle persone con disabilità,predisporre la relazionesullo stato di attuazionedelle politiche sulladisabilità e promuovere larealizzazione di studi e ricercheche possano contribuirea individuare le prioritàsu cui concentrareazioni e interventi per lapromozione dei disabili.L’Osservatorio dura in caricatre anni, al termine deiquali dovrà presentare unarelazione al ministero delLavoro sull’attività svolta;se verrà ritenuta utile, potràrimanere attivo per altritre anni, salvo ulterioriproroghe con la stessa procedura.I decreti legislativi che hannoavuto il via libera dellecommissioni di Camera eSenato riguardano l’attuazionedella direttiva 2006/121/CE sulla classificazione,imballaggio ed etichettaturadelle sostanze pericolose;l’attuazione delladirettiva 2006/88/CE sullecondizioni di polizia sanitariaapplicabili alle specieanimali d’acquacolturae ai relativi prodotti; ladisciplina delle modalitàdi rifinanziamento deicontrolli sanitari ufficialiin attuazione del regolamentoCE 882 del 2004;disposizioni integrative ecorrettive del decreto legislativo9 aprile 2008 sullatutela della salute e dellasicurezza nei luoghi dilavoro. •8 - 201025


26All’Ospedale8 - 2010MEDICI ILLUSTRIJoseph Lister, antisepsi al fenoloracolo. E già nel 1861, forte dei primi incoraggianti risultaticonseguiti con il nuovo metodo dell’antisepsi da luiideato, il giovane chirurgo poteva concludere: “La comparsadella suppurazione di una ferita in condizioni ordinariee il suo persistere sono determinati semplicementedall’azione della decomposizione”.Aveva infatti osservato che mentre le fratture sempliciguarivano senza complicazioni, quelle associate a lacerazionisuperficiali erano seguite da suppurazione e spessoda gangrena e morte del paziente; altra osservazione nondi minor conto era che le ferite operatorie si infettavanocon impressionante regolarità. In tal modo, la sepsi nonsolo costituiva l’ostacolo principale alla guarigione dellaferita operatoria, ma impediva ulteriori possibili sviluppidella chirurgia.Lister aveva allora trentacinque anni. Era nato a Upton (Inghilterra)il 5 aprile 1827 da una famiglia di quaccheri; ilDNA della scienza gli proveniva dal padre, inventore delmicroscopio acromatico. E già da ragazzo mostrava un innatointeresse per l’anatomia, dicendo a tutti di voler diventarechirurgo. Invero fu favorito dagli eventi, in quanto,mentre sino a pochi anni prima le Università inglesi nonaccoglievano i quaccheri, il nuovo liberale University Collegedi Londra cominciò ad accogliere anche studenti “nonconformisti”. L’anno dopo la laurea in Medicina (1851), ilgiovane divenne membro del Royal College of Surgeons,intraprendendo subito avanzate ricerche sulla muscolaturaoculare, sulla cute e sulla coagulazione del sangue, chegli valsero il titolo di Fellow della prestigiosa Royal Societydi Londra.Il suo exploit coincise con il brusco aumento della mortalitàverificatosi tra i pazienti chirurgici e tra i lavoratori vittimedi incidenti sul lavoro. La causa comune erano le complicazioniinfettive, sia negli operati che nei traumatizzati.Fu un chimico, Thomas Anderson, a segnalare al giovane“di Luciano Sterpellonedi Glasgow, tristemente famoso per lo stato antigienico delle sue corsie(vi moriva il 45 per cento degli amputati), l’avvento del “rivoluzionario” metododi disinfezione ideato e messo a punto da Joseph Lister suonò quasi un mi-“La comparsa della suppurazione di unaferita in condizioni ordinarie e il suopersistere sono determinati semplicementedall’azione della decomposizionechirurgo gli studi recentemente pubblicati da un suo quasicoetanteo - il chimico francese Louis Pasteur - sulle “particellenell’aria”, che questi aveva scoperto come cause dellafermentazione. Lister pensò allora che anche l’infezionepotesse riconoscere una natura simile.Allo storico assioma “La putrefazione è fermentazione”giunse constatando nei suoi pazienti che la formazione delpus era favorita dall’esposizione all’aria, in quanto non siverificava nelle ferite “chiuse”. Un enorme passo in avantiera compiuto; ma il successivo era forse ancor più importante:trovare il modo di inibire la sepsi con l’aiuto diqualche sostanza chimica che agisse come barriera antisetticacontro le “particelle dell’aria” (i microbi stavano lìlì per essere scoperti)... E la prima sostanza cui Lister si rivolsefu il fenolo (acido fenico), che veniva utilizzato daun’impresa locale per la sistemazione delle fogne. Si trat-Joseph Lister (Photo by R.A. BickerstethCourtesy of the National Library of Medicine)


MEDICI ILLUSTRItava quindi di un metodo essenzialmente di antisepsi, chetuttavia preludeva intrinsecamente a quello di asepsi.Come in ogni evento della Scienza, anche questa volta v’eranoperò stati vari precursori, anche se avevano agito quasidel tutto su basi empiriche. Tra di essi T. Vanzetti, che aPadova consigliava di pungere gli ascessi freddi sotto l’acqua(per evitare l’azione dell’aria sulla ferita), e li curavapoi con la luce solare; B. Larghi, che medicava le ferite conil nitrato d’argento; l’ufficiale medico T. Tosi che lavavastrumenti e ferite con sublimato al 3 per cento. E nel 1866un chirurgo di Novara – Bottini – impiegava acido fenico(!) per sterilizzare il campo operatorio.Lister avrebbe impiegato per la prima volta l’acido fenicoil 12 agosto 1865 (data non confermata) nel trattamentodi una ferita operatoria, nebulizzandolo sul campo operatorio.Ma il primo straordinario successo l’ottenne nel maggiodell’anno successivo con un metodo molto semplice:un pezzo di tela di lino o di cotone imbevuto di fenolo eapplicato direttamente sulla ferita con l’aiuto di pinze, e unaltro pezzo di tela anch’esso imbevuto e applicato sopra ilprecedente, a sua volta ricoperto da una sottile lamina distagno o di piombo per impedire l’evaporazione.In nove mesi di impiego di questo metodo di antisepsi, allaRoyal Infirmary di Glasgow non si verificò più alcun casodi pioemia, di erisipela o di gangrena nosocomiale. Tuttavia,come spesso accade, la maggior parte dei chirurghicontestarono il metodo di Lister, rifiutando di adottarlo.Solo in Germania K. Tiersch, che stava conducendo isuoi famosi esperimenti sui trapianti cutanei, introdusseil metodo nella clinica ove lavorava, vedendo nel brevevolgere di un anno scomparire ogni caso di gangrena nosocomiale.Poiché l’acido fenico mostrava alcuni inconvenienti (eratossico, irritava la cute, risultava volatile e di odore sgradevole),si ricorse ben presto ad altre sostanze più consone:acido salicilico, timolo, acido benzoico, solfofenato dizinco, sublimato corrosivo, tintura di iodio. Comunque,prescindendo dalla sostanza utilizzata, a Joseph Lister nonsi può disconoscere il merito di aver affermato e diffuso –anche in virtù della sua autorità – il metodo dell’antisepsi,contribuendo ad estendere l’opera del chirurgo anche a organisino ad allora inaccessibili, con possibilità di interventipiù arditi e di maggior durata. Per di più, continuando lesue ricerche, egli scoprì che trattando con fenolo il materialedi sutura, si otteneva una migliore efficacia e tenutadel materiale.Le sue due storiche comunicazioni sull’efficacia del nuovometodo comparvero sul Lancet nel 1867 e nel ’70. Ma anch’essenon mancarono di suscitare polemiche. La più accesa- riguardante la “priorità” del metodo di disinfezionecon il fenolo - era sostenuta dal celebre ostetrico James Y.Simpson (che aveva nel 1853 lanciato il parto indolore concloroformio praticandolo alla regina Vittoria), secondo ilquale era stato il francese François Lemaire a praticarlo giànel 1857. Lister non si lasciò tuttavia coinvolgere più ditanto nella diatriba: per di più, con la scoperta dei batteri,le sue tesi sulla genesi delle infezioni e sui modi di combatterle- motivo di aspre discussioni - venivano ormai gradualmenteaccettate da tutti.Quando nel dicembre 1892 il mondo scientifico convennea Parigi per celebrare il settantesimo compleanno di Pasteur,Lister avanzò nell’immensa sala della Sorbona perporgere al grande microbiologo il saluto della Royal Societydi Londra. E nel momento in cui espresse l’enormedebito che la Chirurgia gli doveva, Pasteur si discostò dalPresidente della Repubblica e strinse il grande chirurgo inun lungo affettuoso abbraccio. •Louis Pasteur (Pierre Petit, Phot.Courtesy of the National Library of Medicine)8 - 201027


IN ATTENZIONEdi Lina Vita LosaccoPresso gli Arapesh (popolazionedella NuovaGuinea) “un figlio èqualcosa che nasce dall’impegnoe dalla cura tanto delpadre quanto della madre[…] il sangue del parto, comequello delle mestruazioni,è ritenuto pericoloso,quindi la donna deve sgravarsia sufficiente distanzadal villaggio” 1 . In effetti al dilà di come venga gestito nellevarie culture o nel corsodei secoli, il parto è comunquepensato quasi semprecome un evento doloroso opericoloso o dipendente daforze soprannaturali.La maggior parte delle donneimmagina il parto comequalcosa di enigmatico e temibile,“una porta chiusa oun labirinto che esplode inuna eruzione vulcanica” oppure“un cunicolo, un tunnelnella posizione di chi staall’interno e si proietta nellaprospettiva di uno sboccolontano 2 o che si apre in unagrande luce bianca”.Di fatto, nella vita di unadonna l’esperienza del partoè forse tra le più interessantie arricchenti, densa disensazioni contrastanti. Doloree piacere, pienezza esvuotamento, onnipotenzae fragilità si mescolano inquel percorso unico dal qualeemergono, come da untunnel, madre e figlio, dueindividualità che, dapprimafuse, saranno poi in grado diLe Case MaternitàSorte sul territorio nazionale,oltre a garantire sicurezza e professionalità,offrono alle mamme adeguate condizioniambientali e relazionali durante quelcomplesso percorso che è la nascita di un figliointraprendere ognuna unnuovo percorso in cui affermarsied esprimere le propriepotenzialità, se adeguatamentesostenute.“Durante la gravidanza sentivomolto forte il rapportocon mia figlia, il bisogno ditutelarla e di accoglierla…poi, al momento del travaglio,ho sentito vacillare tuttele mie certezze, l’impegnoera oltre misura, era in giocola sua vita e anche lamia, allo stesso tempo sentivoaddosso tutta la potenzadella natura, la forza diun ciclone da cui ero pervasae che allo stesso temposentivo di poter dominare…una sensazione che mi spaventava…la presenza dell’ostetrica,accogliente, empaticae professionale, mi restituivauna dimensione dinormalità e di gestione realedel mio corpo, lo sguardorassicurante e fiducioso dimio marito mi faceva pensareal nuovo progetto di vitache stava per materializzarsi...”– Elia.Forse nessun processo è perfettonella sua natura comequello della gravidanza e delparto: la donna entra in contattocon se stessa, con il suosentire, mentre il suo corposi modifica secondo un progettoben definito; il sistemaimmunitario si rafforza, lecapacità intuitive si amplificano,il suo gusto cambia inbase alle necessità metabolichedell’“organismo modificato”.Anche le paure,quelle fisiologiche, dell’incognito,della separazione,della nuova identità, sonodelle risorse, proattive, dinamiche,atte al cambiamentoe ad un adattamentocostruttivo. Il “processo perfettopuò però essere disturbato”3 , sostiene VerenaSchmid, dall’ambiente fisico,umano, sociale. Ci sonoinfatti le paure derivanti dalcontesto sociale che generanoansia perché ci si senteinadeguate, o perché si temedi deludere le aspettative delmarito o della famiglia, dinon essere in grado di “produrre”un figlio sano e completo.Molte donne trascorronol’intero periodo di gravidanzain preda al panico,spesso costrette a non usciredi casa da sole, con il continuobisogno di consultareil medico perché si sentonomalate e affette da mille sintomi.Poi ci sono quelle che,angosciate dal dolore delparto, programmano l’epiduraleo il taglio cesareo,strategie che, secondo i sostenitoridel parto fisiologico,potrebbero essere “lesive”del legame di attaccamentotra madre e figlio, basilareper la salute psico-fisicadel nuovo individuo.È fuor di dubbio che un percorsodi crescita sano edequilibrato comincia sin dallavita intrauterina, se vissutacon tranquillità grazie all’accoglienzae alle rassicurazionimaterne. Nutrire ilbambino di emozioni stressantipotrebbe invece comportareseri danni alla suasalute psico-fisica. Vari studiad esempio ci dicono chelo stress materno può raggiungereil feto sin dalla diciassettesimasettimana 4 eche eccessi di stress, ansia edepressione durante la vitaintrauterina sono responsabilidi disturbi come ansia eallergie 5 .Per l’individuo che viene almondo il legame di attaccamentocon la madre è fondamentaleper la costruzionedei rapporti primari, perla percezione del senso di sé;il ruolo della madre, sia durantela gravidanza sia almomento del parto, per ilbambino è decisivo e la donnaha bisogno di sentirsi forteper esprimere tutto il suo1 Margaret Mead, Sesso e temperamento in tre società primitive, Ed. Il Saggiatore, 19672 “Descrizioni grafico-pittoriche di donne partecipanti a un gruppo di preparazione alla nascita” in G.Alliprandi, G.Marchueta, E.Squarzolo,Nascere dietro i colori, ed. Mediterranee, 19893 Verena Schmid, Venire al mondo e dare alla luce, Ed. Urra, 20054Imperial College di Londra, Clinical endocrinology, Maggio 20075Rosalind Wright- Harvard Medical School-Boston, Congresso Internazionale American Thoracic Society –Toronto288 - 2010


IN ATTENZIONEpotenziale di cura e la suacapacità di accoglimento. Intale circostanza le relazioniumane sono determinanti,anche nel facilitare la messain atto di tutte le competenzeche la donna possiede.Sostenuta e guidata la partorientepuò ascoltare il propriocorpo e assecondarlo:ad esempio, attraverso le dogliee le pause, può percepirelo stato del travaglio econtrollarne l’evoluzione. Ilsuo ruolo materno, se attivosin dalle fasi iniziali, le permetteràdi fornire al figlioun’accoglienza sicura e rassicuranteda subito e quindiconferirle la forza necessariaper esercitare un ruologenitoriale adeguato.L’attenzione alla donna gestante,partoriente e madrerappresenta la centralità dell’attivitàdelle case maternità,luoghi accoglienti e familiariextraospedalieri, incui il percorso nascita e ilsuccessivo puerperio si realizzanonecessariamente secondoun’ostetricia fisiologicadi alta professionalità esicurezza, in un contestoambientale e relazionale piùsociale che sanitario (a menoche non si tratti di situazioni“non fisiologiche” incui occorre far ricorso all’assistenzamedica). Le casematernità sono gestiteprevalentemente da ostetricheche accompagnano lacoppia dalla gravidanza alparto, durante il puerperio,anche fino ai primi anni divita del bambino. La donna,principale protagonista, ècoinvolta direttamente nell’evoluzionedella gravidanzae nella scelta della modalitàdel parto e poi nell’allattamento,dando il massimorisalto alle sue competenze.Competenze espresse graziealla guida incoraggiante delleostetriche attente agli aspetticlinici, emotivi, relazionalie culturali che fannodel parto un evento biosocio-culturale.Le case, nell’arredo dei locali(cucina, soggiorno, stanzeda letto), ricordano moltole proprie abitazioni maallo stesso tempo sono attrezzateper il parto naturale,con lo sgabello olandeseo la vasca per il parto in acquadove la donna entra infase di travaglio attivo. Moltedonne scelgono di partorireanche accovacciate o inginocchio o in piedi, in compagniadel partner o di unfamiliare, se lo richiedono.Le case maternità extraospedalierenascono da unacultura femminile per unanascita attiva e umanizzatae in genere fanno seguito all’esperienzadel parto a domicilio.Sono sorte inizialmentein America a partiredagli anni ’70. Ben presto sisono diffuse capillarmenteanche in Europa, soprattuttoin Germania, Svizzera, Inghilterra.Anche in Italia sonopresenti alcune case maternità,a Milano (da circa20 anni), a Induno Olona(Va), a Merone (Co) e a Bologna.Quella di Bologna, la casamaternità Il Nido, sorge inun’area verde all’interno diun edificio di campagna e rispondeadeguatamente ai bisognidi sicurezza, di continuitàassistenziale e di salutedell’utente; essa è collegatacon una struttura sanitariain caso di necessità: è acirca 5 minuti dall’OspedaleMaggiore di Bologna.Inaugurata nel settembre2008, accoglie richieste datutta l’Emilia Romagna e, attualmente,è la principale realtàitaliana privata per il numerodi donne assistite secondogli standard internazionali(circa 70 parti in dueanni). Il team, composto soprattuttoda ostetriche, operasecondo le linee guida della“Commissione regionaledel percorso nascita” ed è inrete con le strutture sanitariedi II livello o con il 118,i centri trasfusionali, con varieIstituzioni Pubbliche estrutture del privato sociale.L’iniziativa è dell’omonimaassociazione che, attiva dal1989 con il parto a domicilio,sostiene una cultura dellanascita che pone al centrola donna e la sua famiglia.Il Nido è anche luogo di ricerca,sperimentazione e verifica,aperto al confrontocon altre figure professionaliche operano nel campodella salute sui nuovi modellidi assistenza ostetrica; offreformazione continua alleostetriche con percorsi di tirociniosul parto extraospedaliero.Infine, luogo di culturae socializzazione, realizzacorsi, momenti informativie formativi su tematichedi interesse pubblicorivolti alla popolazione. •CASA MATERNITÀ “LA VIA LATTEA”Via Morgantini 14, 20148 Milano - tel. 02/89077586info@casamaternita.it - www.casamaternita.itCASA MATERNITÀ MONTALLEGROStudio Le Ostetriche, Via G. Comi 57, 21056 Induno Olona (Va)tel. 0332/202464 e 348/2252517martacampiotti@iol.it - www.casamaternitamontallegro.itCASA MATERNITÀ “LA QUERCIA”Via Pertini 2, Merone (CO) - tel. 031 651165isottina.colombo@gmail.com - www.maternitalaquercia.itCASA MATERNITÀ “IL NIDO”Via delle Borre 9, 40131 Bolognatel. 051 6350911 - info@ilnido.it - www.ilnido.bo.it8 - 201029


IL PUNTO SU...Quando lo chef “cura”i disturbi alimentariPresso il Dipartimento di neuropsichiatriadel Policlinico Umberto I di Roma è stato avviato un corso di cucinaper i pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare.L’esperto Massimo Roscia commenta l’iniziativadi Maria Grazia PanasciMassimo Roscia,quarant’anni tonditondi, scrittore, appassionatogourmet, cultoredella qualità della vita.Esperto enogastronomo,collabora stabilmentecon varie riviste nazionalied internazionali di settore.Già autore di numerosiracconti, saggi, ricerche,guide e altre pubblicazioni,vincitore di diversi premiletterari, ha esordito nel2006 con il romanzo “Unostrano morso ovvero sullafagoterapia e altre ossessioniper il cibo”. L’originalenoir sul rapporto cibo-nevrosi,per i tipi diEdizioni della Meridiana,ha ottenuto in pochi mesiun grande successo di pubblicoe di critica. Poi, traun calice ed un manicaret-Controlli semprepiù efficacie diffondereuna sanae corretta“educazionealimentare“to, è stata la volta di “Chef& Gourmet”, scritto aquattro mani con lo ChefNicola Batavia e pubblicatoda Daniela Piazza. “Guido.Diario di bordo di unafamiglia che ama il mare”,edizioni NLF di CastelvetroPiacentino, è la sua ultimafatica.A giugno è partito pressoil Policlinico Umberto I,Dipartimento di Neuropsichiatria,un corso di cucinacurato dallo chef FabioBaldassare: 20 malati,affetti da disturbo del comportamentoalimentare, affiancanolo chef divenendoco-autori delle pietanzecreate.L’uomo ha bisogno dimangiare e di bere. Il ciboè, prima di tutto, un valoreed un piacere e la cucinaun grande laboratorio divita.Non azzardo giudizi sullavalenza scientifica dell’iniziativaterapeutica, manon ho difficoltà ad immaginarei benefici psichicidi cui potranno beneficiarei pazienti affetti dadisturbi del comportamentoalimentare.Cucinare significa creare,vivere un’esperienza multisensorialecompleta, relazionarsi,socializzare, par -tecipare, giocare, comunicare,scegliere, memorizzare,rinforzare - a suon dipentole, cucchiai e chinois- motivazioni e autostima.E, se alla fine il manicarettodovesse risul tare ben cucinatoe gustoso, assaporaresentendosi gratificatie felici.Docente per i bambini, unruolo che non va sottovalutato,considerando iproblemi legati, per esempio,al consumo eccessivodi zuccheri e all’obesità infantile.Demonizzare le merendineserve a poco; vietare idolci ai bambini, poi, è comeabbaiare alla luna. Meglioinsegnar loro, sin dapiccoli, a conoscere benela piramide alimentare e lebasi della dieta mediterranea.E fondamentale, in tal senso,appare il ruolo pedagogicoesercitato dalla famigliae dalla scuola. Potrebberisultare utile spiegare,ad esempio, attraversoil gioco ed un linguaggioelementare, che glizuccheri sono buoni, dolcied energetici ma, talvolta,come piccoli passeggericlandestini, tendono anascondersi negli alimentied un loro consumo eccessivopuò procurare seri rischi- carie, diabete e, appunto,obesità -. Ma nonesageriamo con divieti assoluti.Attribuiamo allo zuccheroil giusto spazio in una dietasana, bilanciata, varia edequilibrata e non dimentichiamoche l’attrazione peril sapore dolce è innata negliesseri umani, viene dalontano, dal grembo materno.Lo zucchero coccola, ras-308 - 2010


IL PUNTO SU...un’azione investigativa erepressiva delle autoritàancora più efficace e contribuire,nel nostro piccolo,a diffondere una sana ecorretta educazione alimentare.serena, lenisce, rende felici.E quindi, ogni tanto, dabuoni Peter Pan, lasciamoche i nostri bambini godanoappieno del gusto e dellamagia di una caramellao di un dolcetto.Insegnare aibambinia conoscere benela piramidealimentare“e le basi delladieta mediterranea“Gli orrori alimentari oggi…Ricordo di aver provato unmix di sentimenti quando,un paio di anni fa, mi è fortuitamentecapitato tra lemani il rapporto ufficialediffuso dal Comando deiCarabinieri per la Tuteladella Salute e riferito alleoperazioni condotte percombattere l’agropirateriain Italia. Superciuk, Oasi,Fedro e LatteSpot. Pescecarico di metilmercurio etossine, olio lampante coloratocon betacarotene eclorofilla, vecchie farineimbianchite con perossidodi benzoile ed altri ossidanti,pomodori pelati conaggiunte di sostanze antisettichee scarti di lavorazione,carne di bovini imbottitidi testosterone eprogesterone, mozzarellaalla diossina e alla somatotropina.Le operazioni illecite, subdole,vili ed inqualificabilidi questi delinquenti sonopurtroppo ancora drammaticamentediffuse e potenzialmentecapaci di produrreeffetti devastanti sullasalute.Dobbiamo confidare nell’onestàdei più, auspicareE se i pazienti del Policlinicoattraversassero le trefasi di cui parla nel suo romanzo,la fagoterapia, lafagofilia, arrivando alla fagofobialetale?In “Uno strano morso” -che, intendiamoci, non è unsaggio ma un romanzo,ovvero un insieme combinatoe shakerato di osservazione,esperienza e moltafantasia - la fa goterapiaè una cura rivoluzionaria,una specie di percorsocatartico, secondo cui ilconsumo equilibrato e consapevoledi cibo e bevandeè capace di giovare nonsoltanto al corpo, ma anchealla psiche.Rieducarsi e riappropriarsirazionalmente degli atti delcucinare e del mangiare edei piaceri che da essi derivano.Detta così, una qualchesimilitudine con il corso dicucina organizzato dal Dipartimentodi ScienzePsichiatriche e di MedicinaPsicologica non è poicosì remota.Quanto all’epilogo, invece,mi auguro - per la buonariuscita del corso e, soprattutto,per l’incolumità fisicae psichica dei pazienti -che il percorso conoscitivoed esperienziale si interrompafelicemente e definitivamenteallo stadio dellafagofilia, ovvero ad unasemplice e sana passioneper il cibo. •8 - 201031


ACCADDE A...Ottobree le sue storie...3 OTTOBRE 1990La Germania si riunifica:alle elezioni politiche vieneeletto cancelliere HelmutKohl.Il ricordo della felicità non è più felicità;il ricordo del dolore è ancora dolore.Byron (Marin Faliero doge di Venezia)4 OTTOBRE 1951Straordinario successo negliStati Uniti per il musicaldi Vincente Minnelli“Un americano a Parigi”.8 OTTOBRE 1953Usa e Gran Bretagna ritiranoi propri militari dallazona A del Libero territoriodi Trieste. I poteri passanoal governo italiano.10 OTTOBRE 1964Inaugurazione delle Olimpiadidi Tokio.31 OTTOBRE 1983In Argentina Raùl Alfonsìnvince le elezioni presidenzialiche pongono finealla dittatura.21 OTTOBRE 1984Niki Lauda su McLarenconquista in Portogallo iltitolo di campione delmondo di Formula 1.Helmut Kohl12 OTTOBRE 1993In Svezia l’inglese RichardRoberts e l’americano PhilipSharp vengono insignitidel premio Nobel per lamedicina per le ricerchesui “geni discontinui”.Papa Giovanni XXIII11 OTTOBRE 1962I lavori del Concilio vaticanoII vengono aperti daPapa Giovanni XXIII.6 OTTOBRE 1973Egitto e Siria attaccanoIsraele: ha inizio la guerradel Kippur.17 OTTOBRE 1973Gli Stati arabi accusanol’Occidente di sostenereIsraele e di conseguenzaviene interrotta la fornituradi petrolio.Niki Lauda28 OTTOBRE 1987“Il cielo sopra Berlino”,pellicola di Wim Wenders,dà il via alla rassegna delcinema di Berlino.12 OTTOBRE 1994Viene pubblicato il libro diGiovanni Paolo II “Varcarela soglia della speranza”.6 OTTOBRE 1981Anwar al-Sadat, presidenteegiziano, viene uccisonel corso di un attentatoorganizzato da fondamentalistiislamici.30 OTTOBRE 1974Muhammad Alì riconquistail titolo mondiale deipesi massimi strappandoloa George Foreman.328 - 2010Muhammad Alì


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIATTENZIONE - ATTENZIONE - ATTENZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese notealla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzoVia Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe.Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.Agopuntura e medicina cineseRoma, 23 ottobreRiservato: a 15 laureati in medicina e chirurgia e odontoiatriaCaratteristiche: il corso prevede incontri mensili organizzati nei fine settimana, ed è realizzato secondo le direttivedella Federazione italiana delle società di agopuntura, che permette l’iscrizione nei registri di agopuntura dell’ordinedei medici; sono previste borse di studioInformazioni : Segreteria tel. 06 56320525, 333 5768037, e-mail: corsi.xinshu@agopuntura.org,sito web: www.agopuntura.orgEcm: previsti accreditamenti ecmCongresso nazionale sulla medicina di generePadova, 21-23 ottobreAlcuni argomenti: longevità e qualità della vita, il genere del dolore, demenze, alzheimer e depressione, osteoporosie malattia reumatica cronica, tireopatie, diabete e sindrome metabolica, scompenso cardiaco, sindrome coronarica e ictusDestinatari: medici del territorio, ospedalieri, esperti in nutrizione, infermieri, farmacisti, fisioterapistiInformazioni: Segreteria Scientifica Giovannella Baggio, Direttore U.O.C. di medicina generale, Azienda Ospedalieradi Padova, Via Giustiniani 2, 35128 Padova, e-mail: medicinadigenere@sanita.padova.itSegreteria Scientifico-Organizzativa Fondazione Giovanni Lorenzini, Medical Science Foundation, Via A. Appiani 7,20121 Milano, tel. 02 29006267; 02 29005297, fax 02 29007018, e-mail: info@gendermedicine.orgEcm: richiesti crediti ecm8 - 201033


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSILaboratorio di informatica – Dipartimento di Epidemiologia – Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”Internet in ambito medicoMilano, Via Giuseppe La Masa 192 novembre 2010 – La ricerca bibliografica su Medline e su altri database biomedici3 novembre 2010 - Internet e l’aggiornamento professionale in ambito medico4 novembre 2010 – Il web 2.0 al servizio della formazione e dell’aggiornamento del medico e dell’operatore sanitario5 novembre 2010 – Twitter, Facebook, Youtube e i nuovi social media per l’aggiornamento del medico e dell’operatoresanitarioInformazioni: Segreteria Scientifica e Organizzativa Eugenio Santoro, Laboratorio di informatica medicaDip. di epidemiologia Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Via Giuseppe La Masa 19, 20156 Milano,tel. 02 39014562, fax 02 33200231, e-mail: eugenio.santoro@marionegri.it, sito web: www.marionegri.itEcm: per i quattro corsi è stato richiesto l’accreditamento nell’ambito del programma ecm della regione Lombardia;una volta rilasciati, i crediti avranno validità nazionaleSorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a sostanze pericoloseRende (Cs), 16-17 ottobre, Sala De Cardona centro direzionale Bcc MediocratiResponsabile Scientifico: dott. Francesco MartireObiettivi: l’evento rientra negli obiettivi di interesse specifico della categoria professionale dei medici competenti definitidall’articolo 3 del D.L.vo n. 81 del 2008, comprendente medici specialisti in medicina del lavoro, medicina preventivadei lavoratori e psicotecnica, igiene e medicina preventiva, medicina legale, medici con altre specializzazioni o medicigenerici in possesso dell’autorizzazione di cui all’articolo 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277Informazioni: Segreteria Organizzativa dott. Daniele Perrelli, J&B srl, tel. 0984 837852, fax 0984 830987Congress of psychosomatic obstetrics and gynecologyVenezia, 28-30 ottobre, Scuola Grande San Giovanni EvangelistaArgomenti: corpo e mente, organismo e psiche: questo binomio sembra essere sempre più stretto. Gli studi di neuroscienzemostrano dati sempre più interessanti sulle attività del cervello e su come questo possa pregiudicare le funzionidi tutti gli altri organi. Le varie sessioni del congresso tratteranno dell’impatto psicologico nella gravidanza fisiologicae patologica nella donna e nel contorno familiare, dei disordini mentali nella donna, dell’aspetto psico-emotivonelle patologie croniche quali il cancro e la malattia pelvica. Particolare attenzione sarà rivolta alla sfera della sessualitàcon le sue ripercussioni nella vita di coppia e di relazioneInformazioni: Biomedical Technologies Srl, Via Metauro 19, 00198 Roma, tel. 06 8546198, fax 06 85389063,e-mail: marketing@biomedicaltechnologies.comPosturologiaIschia, 14-15-16 ottobre, centro congressi Hotel Continental TermePresidente: prof. Alberto LainoCoordinatore scientifico: dott. Antonio FimianiObiettivo: confrontare le consolidate acquisizioni scientifiche con le evidenze cliniche, nell’intento di poter concertareprotocolli di intesa trasversali che interessino gli operatori dei diversi settori e permettano vantaggi operativi comuniInformazioni ed iscrizioni: sito web: www.posturology.info, www.algasrl.com, email:segreteria.ischia@posturology.info, tel./fax 081 3334526Ecm: previsto accreditamento per medici, odontoiatriMedicina esteticaMilano, 14-15-16 ottobre, centro congressi Milan Marriott Hotel, Via Washington 66Alcuni argomenti: prevenzione dell’invecchiamento generale e cutaneo, inestetismi cutanei, resurfacing, dermal filler,peeling, rivitalizzazione, tossina botulinica, valutazione e trattamento della p.e.f.s., intradermoterapia (mesoterapia),diagnostica in medicina ad indirizzo esteticoInformazioni: Segreteria Scientifica Agorà, associazione e centro per l’aggiornamento medico, Via Valpetrosa 3/5,20123 Milano, tel. 02 86453780, fax 02 86453792, sito web: www.societamedicinaestetica.it,e-mail: info@ societamedicinaestetica.itSegreteria Organizzativa: M.A.F. Servizi Srl, Div. Congressi, Centro Direzionale Piero della Francesca, Corso Svizzera185, 10149 Torino, tel. 011 505900, fax 011 505976, e-mail: botto@mafservizi.it348 - 2010


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIIdentità mediterranee: psicoanalisi e luoghi della negazioneLecce, 30 ottobre, biblioteca Caracciolo, Via Imperatore Adriano 79Coordinatore scientifico: Giuseppe LeoStruttura: il congresso è suddiviso in quattro sezioni: negazione ed omertà nel campo analitico ed istituzionale;negare il genocidio; il negare ed il negativo; ambiguità, trauma e transculturalitàInformazioni: Segreteria Scientifica rivista di psicoanalisi Frenis Zero, sito web: www.identitacongress.tk,e-mail: assepsi@virgilio.itEcm: in attesa di accreditamentoLa vita dietro il comaBra (Cn), 23 ottobre, teatro Politeama Boglione, Piazza RomaArgomenti: il convegno affronterà i temi della vigilanza e dello stato di coscienza, le modalità di funzionamento del cervello,le condizioni morbose che possono condurre al coma, i quadri clinici che lo contraddistinguono, le più recenti modalitàdiagnostiche e le possibilità di riabilitazione più aggiornate ed i nuovi strumenti tecnologiciche permettono la comunicazione con queste personeInformazioni: Segreteria Organizzativa Gli amici di Daniela Onlus, strada San Michele 155, 12042 Bra (Cn),tel. 339 4366226, e-mail: info@amicididaniela.it, sito web: www.amicididaniela.itOrtodonzia di baseMazara del Vallo, 23-24 ottobre, via Palmiro Togliatti 38Relatore: dott. Nicolò AsaroArgomenti: il corso si propone di fornire agli odontoiatri gli strumenti di diagnosi e terapia delle malocclusionisia in fase di prevenzione che di fine crescitaInformazioni: Unisat srl, Via Palmiro Togliatti 38, Mazara del Vallo, tel. 0923 946254, fax 0923 933454,e-mail: nicolasaro@tiscali.itEcografia internisticaMenaggio (Co), 14-17 ottobre, Grand Hotel VictoriaDirettore: dott. Maurizio MancusoArgomenti: il corso è teorico e pratico e specificatamente orientato alla medicina generale. Sono previsti due percorsidifferenti a seconda che il partecipante sia assolutamente privo di formazione ecografica o abbia già una formazionedi baseInformazioni ed iscrizioni: tel. 338 9909889, 02 4035069, sito web: www.snamid.orgEcm: richiesto accreditamento ecmMedicina legale: dipartimenti di emergenza-urgenza e sistemi 118Serravalle di San Marino (Repubblica di San Marino), 15-16 ottobreDirettore, coordinatore, responsabile: dott. Emilio Chiodo, dott. Danilo BonoObiettivi: fornire elementi di conoscenza utili al personale operante nell’ambito dell’emergenza sanitariae della maxiemergenza, sia sulla responsabilità giuridica dei vari operatori, che sugli aspetti giuridici e psicologicidi relazione, con particolare riferimento al mutato quadro normativoDestinatari: medici, infermieri, operatori di centrali operative, volontari del soccorso e della protezione civileInformazioni: Centro europeo di medicina delle catastrofi, Via Scialoja 1, c/o Ospedale di Stato 47893 CailungoRepubblica di San Marino, tel. 0549 994535 / 994600, fax 0549 903706, e-mail: cemec@iss.sm,sito web: www.salute.smAgopuntura, riflessoterapia e tecniche complementariPadova, 26 novembreArgomenti: il programma è incentrato sull’agopuntura scientifica, la fisiopatologia e la terapia del dolore. La duratadel Corso è di 4 anni, prevede lezioni frontali suddivise in 7 seminari annui, e frequenza dell’ambulatorio afferentealla scuola, in osservanza delle caratteristiche dei corsi contenute nella delibera N°51/98 dell’Ordine dei Medici diRoma. Oltre all’agopuntura somatica vengono illustrate le seguenti tecniche complementari: elettroagopuntura, tens,moxabustione, auricoloterapia, dermalgie riflesse di Jarricot, infiltrazione dei punti trigger, mesoterapia,neuraltherapie secondo Huneke, addominoagopuntura, tecniche miotensiveInformazioni: Sig.a Carla Pedone, tel. 337 521885, e-mail: info@airas.it, sito web: www.airas.it8 - 201035


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIAssociazione chirurghi ospedalieri italianiMetastasi addominaliReggio Emilia, 23 ottobre, auditorium centro internazionale Loris MalaguzziPresidente: Stefano BonilauriArgomenti e obiettivi: il Congresso tratterà delle malattie neoplastiche a livello addominale. La scelta di un temacomplesso, e squisitamente clinico, vuole ribadire l’impegno dell’associazione di curare con competenza e passioneil malatoInformazioni: Segreteria Organizzativa Ali West Travel, Via N. Paganini 30/36, 50127 Firenze, tel. 055 4221201,fax 055 417165, e-mail: congressi@aliwest.comEcografia muscoloscheletricaCamogli (Ge), 25-27 ottobre, Hotel Cenobio dei DogiDirettore: dott. Enzo SilvestriDestinatari: medici che intendono imparare i fondamentali dell’ ecografia muscolo scheletrica; il campusè a numero chiuso e limitato a soli 40 discentiInformazioni: programma scientifico scaricabile su: www.radiologiascheletrica.org, Ecm Service srl,Via G. T. Invrea 9/13, 16129 Genova, tel. 010 505385, fax 010 8992719, cell. 335 1294826;sito web: www.ecmservice.it, e-mail: e.orengo@ecmservice.itEcm: richiesti crediti ecmPaziente amputato: approfondimenti tecnologici e riabilitativiBudrio, 04-05 novembre, Competence Center Otto Bock, Via Turati 5/7Responsabile Scientifico: dott. Marco TraballesiObiettivi: fare acquisire conoscenze per la riabilitazione del paziente amputato di arto inferiore approfondendoi criteri per la scelta, la prescrizione, l’addestramento all’uso della protesi in relazione alle caratteristichecliniche/morfologiche del paziente e alle più recenti tecnologie delle componenti della protesiDestinatari: medici fisiatri, ortopedici, chirurghi vascolari, fisioterapisti, tecnici ortopediciInformazioni: Segreteria Organizzativa Otto Bock Italia, Via Turati 5/7, Budrio, sig.ra Liverani Silvia,tel. 051 6924702, fax 051 6924730, e-mail: silvia.liverani@ottobock.comEcm: richiesti crediti ecmEducazione alla salute tra medicina e psicologiaRoma, 12-13 novembre, aula della Scuola Medica Ospedaliera, Via Borgo S. Spirito 3Docenti: dott.ssa Adriana Roncella; dott.ssa Oretta Di CarloArgomenti: la seconda edizione di questo breve corso di educazione alla salute, aperto a 10 medici e 20 psicologi, siarticola in 2 incontri per un totale di 14 ore. Si rivolge a tutti gli operatori sanitari (medici, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti)interessati ad apprendere le basi per un percorso di conoscenza olistica della persona, finalizzatoad una progressiva responsabilizzazione ed abilità nella gestione del proprio equilibro psicofisicoe del proprio benessere globaleInformazioni: Segreteria della Scuola Medica Ospedaliera, Borgo S. Spirito, 3 - 00193 Roma,tel. 06 68802626, 68352411, fax 06 68806712, e-mail: segreteria@smorrl.it, sito web: www.smorrl.itEcm: in fase di accreditamentoSocietà italiana della riproduzioneInfertilità e contraccezioneTaormina, 12-13 novembrePresidenti: dott. P. G. Crosignani, dott. A. VolpeAlcuni argomenti: società, stile di vita e fertilità, oligoastenospermie: cosa deve sapere il ginecologo, importanzaclinica della riserva ovarica, endometriosi ed infertilità, infezione da chlamydia, fibromi ed infertilitàIscrizioni: entro il 23 ottobreInformazioni: Mkt Consulting, Via Cassia 1110, 00189 Roma, tel. 06 39746189, fax 06 45438292,e-mail: sidr@mkt-consulting.it, sito web: www.mkt-consulting.itEcm: è previsto l’accreditamento ecm da parte del ministero della Salute368 - 2010


AFGHANISTANMedici giustiziati,erano cristianiNuova tragedia in Afghanistan. Sono stati trucidati in otto più dueinterpreti. S’è salvato l’autista che leggeva versetti del Corano.Curavano gli occhi malati di bambini, donne e anzianidi quel mondo sempre più lontanodi Giuliano CrisalliUna qualunque giornatadi agosto in un“punto” dell’Afghanistan.Scariche di kalashnikov.Urla. E poi, silenzio.Sdraiati scompostamentesul terreno dieci cadaverisporchi di sangue.Poco più in là un uomo,con il turbante, recita versettidel Corano.Subito dopo un comunicato:“Abbiamo giustiziatodei missionari cristiani”.È vero, nelle tasche dellegiacche a vento le vittimetenevano la Bibbia, ma nelleborse appese al collo chegli assassini non hannoaperto, c’erano strumentichirurgici, flaconi di disinfettante,antibiotici, garze,siringhe e bende. Erano ottooccidentali, cinque uominie una donna americani,più una tedesca e uninglese e due interpreti afghani.L’autista ha salvatola pelle perché stava pregando.Così dicono.Da anni il gruppo andava acurare bambini e adulti congli occhi malati. FacevanoIl dottor Tom Littletutti parte di un’organizzazioneinternazionale, l’InternationalAssistance Mission(Iam) che comprendemedici, dentisti, oftalmologi,infermieri. Gente che èriuscita a far nascere quattroospedali per curare e aiutarebambini, donne e vecchiammalati.“Facevano parte di un’organizzazioneinternazionale che comprendemedici, dentisti, oftalmologi e infermieri“Otto poveri cristiani che datempo, fatta la pace con laparola “pericolo”, avevanoregalato spiragli di luce acentinaia e centinaia di infelici.Ad imbracciare i mitragliatoricontro di lorouomini, come ha raccontatoil superstite graziato,con “lunghe barbe rosse elo sguardo pieno di odio”.Il capo del gruppo era ildottor Tom Little, un americanoche andò in Afghanistanper la prima voltanel 1979, alla vigilia dell’invasionesovietica.Little avrebbe potuto viverenell’agiatezza nella suaNew York invece, aiutatodalla moglie Libby, avevascelto di curare i deboli diquel mondo lontano pienodi insidie. Una compagna,la moglie, che spesso il dottorTom portava con se insiemealle tre figlie che dovevanoimparare a volerbene a chi soffre. Questavolta no.Le ha lasciate sole mentrelui continuava a spostarsida una località ad un’altra,da una montagna ad un’aridapianura, percorrendostrade quasi impraticabiliinsieme ai colleghi, tutti specialistiin varie branche dellamedicina. Più un’infermierapacifista.Nei momenti di stanchezzain questo lungo peregrinare,leggevano a turnobrani della Bibbia.Le loro voci flebili sono diventateun’unica voce cheoggi rimbomba e continueràa rimbombare in tutto ilmondo anche in quella parte“civile” che, per paura,continua a vivere e a prosperarein un silenzio imbarazzatoe imbarazzante.Tanti medici, in questi ultimianni, sono morti neiterritori in fiamme mai, però,giustiziati e, subito dopo,“celebrati”, come missionari,dai loro assassini.Trucidati. Non hannochiesto pietà. Si sono accontentatidi alzare gli occhial cielo prima che arrivassela morte. E li chiamanoeroi.Onore a questi medici. •8 - 201037


PSICOLOGIAdi Maurizio Zomparelli (*)Il lato oscurodella natura umanaOdio, invidia, inganno, desiderio di possesso trovano terreno fertilenella mancanza di un modello educativo volto alla comprensione eall’autodeterminazione. L’importanza dell’incontro con l’ioQuanti di noi giornalmentesono in contattocon la proprianatura umana, intendocon i nostri istinti, che cimodulano le reazioni ed inostri pensieri più reconditi,quelli che ci teniamoper noi e che non divulghiamoa nessuno, quellidei nostri pregiudizi e giudizi,quando presi dallanostra intransigenza, limostriamo attraverso lanostra mimica.Già, la natura umana, capacedi preferire in giudizioun essere come Barabbaa Gesù, la natura umanacompassionevole a talpunto da sfruttare le povertàe le miserie umanedelle genti sottomesse adun crudele destino di mortee solitudine; quella naturaumana capace di professareamore animalista enaturista e contemporaneamentededita alla curaepicurea del desco con tantodi “fiorentina” sul tavoloo qualche pasticcio dicervo o pernice da assaporareed apprezzare comeprelibatezza. Una naturaumana incestuosa ed ingannevole,ipocrita a talpunto che a fin di bene, invadeun paese e distruggeun popolo con le sue ideee con le sue tradizioni innome di un bene comunedi sopravvivenza, altrettantocapace di commetterestragi di innocenti in nomedi una religione, unanatura umana incapace diavere pazienza e comprensioneverso l’altrui od il diverso.Lo stesso, rappresentala propria ignoranzae la propria incapacità divedere ciò che non si immaginao meglio ciò chenon si vuole essere.Caino esisterebbe se non cifosse di mezzo la sua naturaumana? L’odio, l’invidia.Il desiderio del possessoe del dominio, qualirappresentazioni miglioriper esprimere l’essenzadella nostra natura mentale?Quella natura che hapartorito uomini, dittatorispietati, che hanno tentatodi epurare intere razzee nazioni, quella naturache si sente eletta in nomedi Dio e che combatteguerre sante. Quella naturache si è ribellata all’ideadel paradiso terrestre e cheha abiurato il suo Dio omeglio il suo creatore.Tutto questo ha una genesi,infatti ci abituano allacompetizione sin dall’infanzia,togliendoci la protezionesin lì messa a disposizione,amorevolmentee poi, successivamente,dagli stessi che ci proteggevanoe ci fornivano amoree dedizione, riceviamomessaggi che ci spronanoad essere i migliori, a prevaleresugli altri, a non esseresecondi a nessuno, anon piegarci a nessuna vicissitudineod attaccoesterno, a combattere sempre,pena la nostra inettitudineed incapacità, tantoda credere, in caso difallimento degli obiettivi,che non siamo nulla e chenon valiamo altrettanto.Quanta confusione nell’elargireamore, protezione,consigli, contemporaneamentegli uni contrariagli altri? Quanti falsi credoche poi non hanno fondamentasolide nella realtàsoggettiva? “Devi esse-Gli uomini che hanno ricercato se stessie le loro qualità hanno tracciatola storia della nostra esistenzare di questa squadra, devivotare per questo partitoed avere questi ideali perchénoi li abbiamo e sonogiusti!”. Idolatrie trasmesse,manipolazioni intellettualiperpetuate in nomedell’amore e del concetto:“Questo è giusto, perché iosono giusto e ci credo”.Da qui una domanda moltosemplice: dove è finitoil libero arbitrio? Ovverola capacità di trasmetteread un altro essere, nel rispettodello stesso, l’amore.Dove è finita la capacitàdi comprendere le sueopinioni, seppure diverseo contrarie, ammettendoche lo stesso esista ed è capacedi autogestirsi nellavita?Il modello, ossia il modellodella comprensione, delrispetto, della disponibilitàal cambiamento. All’evoluzione,alla volontàdi accettare l’altro, anchedissimile, a trovare le soluzioniper una sana comprensionereciproca ed unacomunicazione diretta esincera, quel modello, chedovremmo trasmettere allanostra prole, per autodeterminarla,senza forgiarsidi attributi fatui edinutili e che in lei ricerchiamodi riprodurre a nostraimmagine e somiglianza,nel segno di unacontinuazione ideologicadell’io privo di autocriticaed anche frutto di un autolesionismo,quel modelloche viene ad essereabortito, proprio dalla nostrastessa natura, egoistaed a volte malvagia.Sarebbe auspicabile to-388 - 2010


PSICOLOGIAglierci la maschera dell’immortalità,accettandoi nostri limiti, senza rinunciarenulla alla ricercaed alla conoscenza per arrivareallo scopo principale,al primo ed unicoobiettivo della nostra esistenza.Quale? Ovvio, l’incontrocon il nostro io, connoi stessi, per conoscersi,per accompagnarci in questobreve, ma intenso viaggiodella vita quotidiana edel nostro cammino universale.Quando leggo che l’infelicitàdell’essere umano èquella di essere a conoscenzadella propria mortalitàe che questo ci differenziadagli animali, ebbenerabbrividisco, perché taliconsiderazioni vengonoda persone sicuramente illuminatee sapienti ma cheguarda caso non sanno cheanche gli animali sono aconoscenza della loro mortalità,anche del tempo, oltreal fatto che riescono ademozionarsi, persino apiangere per questo: beatal’ignoranza, che ci permettedi rimediare e di ravvederciquando sbagliamo.Altrettanto viene scrittoche sarebbe l’età, che corrispondeal nostro ciclo riproduttivobiologico, l’unicotempo, in cui ci sentiamomotivati ad andareavanti, formulando progettie non cadendo nellespire della nostra depressioneesistenziale. Permettetemi,questo è un altroerrore, perché in tal casosì che assomiglieremmo ainostri amici animali.La natura umana è capace,invece, di trovare altre soluzioni,infatti nell’incontrocon l’io si possono sviluppareinterazioni con noistessi e con la metanalisidel pensiero e del linguaggio,attraverso l’introspezione,che ci autodeterminala personalità e ci identificacome esseri unici, irripetibilied universali, ingrado di sopravvivere oltrela vita sensoriale, attivandouna comprensione dellastessa energia vitale ementale, tutta da conoscereed esplorare. Questanon è solo una speranza,Sin dall’infanzia riceviamo messaggi che cispronano ad essere i migliori, a prevaleresugli altri, a non essere secondi a nessunoma anche una cosa su cuimeditare.Gli uomini che hanno ricercatose stessi e le loroqualità sono evidenti ai nostriocchi. Essi hanno tracciatola storia della nostraesistenza, quegli uominiche hanno dato segno diloro con opere, idee, definitegeniali, ma che in realtàsono semplicemente ilfrutto di una intensa esplorazionedell’io e delle propriecapacità, finalmenteespresse. La vita così diventaarte, espressione puradell’opera più grande edaffascinante da realizzarenel corso della nostra esistenza,l’incontro e la conoscenzadi se stessi. Pocoimporta se tutti non ci sentiamograndi musicisti, pittori,manager, capi o guerrieri,quello che realmenteconta è arrivare a se stessie comprendere quanta materiae spiritualità abbiamoe siamo in grado di esprimereper sentirci non solopartecipi della nostra vitama anche, e soprattutto,messaggeri della nostra futuraespressione spirituale,perché, quella se la si ricerca,la si può trovare epuò rappresentare per noinon una mera illusione, mauna vera e propria fonte dienergia vitale. Non fermiamociall’apparenza edalla cruda realtà, apriamo,invece, un fronte all’esplorazionedi noi stessi, solocosì non ci sarà mai fine. •(*) Docente della Societàmedica di psicoterapiaDirigente medico clinicaaddominale Eur di Roma8 - 201039


MEDICINAPiù vicini ai malatioltre l’impegno professionaledi Orfeo NotaristefanoSi entra nel Policlinico“Agostino Gemelli”di Roma, in un postoche non sembra un ospedale.E’ dal 1964 che questastruttura ospedalieradella Capitale ha sfidatotutti, anche dal punto di vistaarchitettonico. Si entracome nella hall di un hotel.Di fronte un box officeper le informazioni. Asinistra un bar da far invidiaai migliori bar del centrostorico di Roma. Accantoal bar, una postazioneoccupata da studentidell’Università Cattolicadel Sacro Cuore che spieganocon dei depliant i corsidi laurea attivi pressol’Ateneo. Più avanti unabellissima libreria ricca dititoli, recenti e passati, dilibri di tutte le discipline,comprese quelle della politica,dell’economia e dellasociologia del momento.Si entra nel Policlinico Gemellie non si sta al pianoterra. E’ già il quarto piano.Ecco perché, dovendo“Oggi il paziente ha maggiori esigenzedi informazione. Noi mettiamo a disposizionestrumenti diagnostici di avanguardia,ma il rapporto umano è insostituibile”.Parola di Tommaso Pirronti, direttoredi una delle Unità operative complessedi Radiologia del PoliclinicoGemelli di Romascendere in Radiologia, lasensazione è di stare a -2,in realtà si sta a +2. E, neitanti metri quadri della Radiologia,nelle stanze, nell’Auletta,nei laboratoricon macchine di tecnologiaavanzata, si impattacon il direttore di questaUnità complessa che faparte del DipartimentoBioimmagini e scienze radiologiche:il professorTommaso Pirronti, 57 anni,Laurea in Medicina eChirurgia, specializzazionein Radiologia. Dal 2006al 2010 è stato Presidentedella Sezione RadiologiaToracica della Società Italianadi Radiologia Medica.Attualmente è nel ConsiglioNazionale dellaSIRM e nella Giunta esecutiva.“Qui si effettuano dai 200ai 220 mila esami all’anno.Parliamo di ecografie,TAC, Risonanze magnetiche,Radiologia convenzionalee Radiologia interventistica”.Esordisce cosìTommaso Pirronti che aggiunge:“Ho alle spalle 32anni di esperienza prevalentementenelle malattiedell’apparato respiratorio.In questi 32 anni ho imparatoche questa è un’attivitàmolto tecnologica percui aumenta il rischio chediventi tecnicistica. Inveceè un’attività che può e devecreare un rapportoumano con il paziente”.Ma, si sa, il paziente delTerzo Millennio non è piùcome il paziente di 20-30anni fa, quando il rapportomedico-paziente era unidirezionale.Il medico parlava,il paziente ascoltava,senza repliche. Oggi è diverso:i circuiti dell’informazionesono tanti, l’avventodi Internet ha cambiatoqualsiasi approcciocon qualsiasi disciplina,anche con la Medicina. Chipuò si informa, va dal medico,come dire, preparato.“In effetti –spiega Pirronti-oggi è tutto cambiato.Sono aumentate le esigenzeinformative del pazienteche chiede direttamentea noi se è affetto datumore o da una malattianon curabile. Queste oggisono le domande. Pensoche nell’etica del radiologoci sia questo dovere diavere un rapporto professionalee umano, non solotecnologico, con il pazientee la propria disciplina”.Pirronti poi precisa: “Oggila domanda è aumentataperché è aumentata l’incidenzadelle malattie tumoralie delle malattie croniche,soprattutto enfisemie bronchiti croniche. Ciòha determinato l’esigenzadi integrazione tra le diversediscipline. La radiologiaè diventata così puntodi attenzione delle altrediscipline. Oggi si lavorain rete, si lavora insiemeper ottenere risultati miglioriper il paziente. Altrimentiaumenta il rischiodi errore, errore che puòcomportare dei problemial paziente e contraccolpisulle famiglie, fino a casi didenunce e richieste di risarcimento.Anche per questo l’esperienzami ha insegnato chei casi complessi si studiano,i casi apparentementesemplici sono invece quellipiù impegnativi perchépossono nascondere delleinsidie.Il Policlinico Gemelli, perfare un esempio, esprimelivelli di eccellenza nellacura delle malattie polmonariperché realizza, quotidianamentee ad alto livello,una buona integrazionetra il radiologo, ilpneumologo, il chirurgotoracico, il radioterapistae l’oncologo. Questo è unmomento di integrazione –spiega ancora Pirronti - che408 - 2010


MEDICINAconsente di offrire ai pazientiuna elevata qualitàprofessionale, che si esprimein scelte plurispecialistichecondivise, che hannocome risvolto di offrireal paziente un’assistenzaqualitativa molto elevata”.Insomma, al piano apparentemente-2 del “Gemelli”,in realtà +2, avvienetutto questo, si fa buonasanità e forse non molti losanno. E nel percorso tra ilaboratori può capitare dientrare nella stanza delprofessor Pirronti. Si hasubito l’idea di una personache ha la cultura dell’accoglienza,tipica delmeridionale perbene. Nessundisagio. Questa stanzaconiuga l’alta tecnologiacon la visione umana dellaMedicina. Sulle pareti,tante immagini, foto, eventi,circostanze, targhe. Immaginidi Papi, di PadrePio, di prelati e tante altreche riguardano l’Arma deiCarabinieri e del CorpoForestale dello Stato. “Sì,perché ritengo che tutte leIstituzioni siano fondamentali:le esigenze delleIstituzioni devono essereprevalenti rispetto alle esigenzepersonali. Con l’Armadei Carabinieri tutto ènato per il rapporto di affettoe di stima che avevocon il Generale DomenicoRibatti, un amico d’infanzia,direttore della sanitàdell’Arma. Poi questo rapportoè proseguito conl’Istituzione: ho condivisomomenti di grande collaborazionee di coinvolgimentoumano e professionale,che mi hanno consentitodi estendere questorapporto con numerosi appartenentiall’Arma, grazieal contributo volontarioche ho fornito al CentroPolispecialistico dell’Armaa Roma, svolgendo attivitàdi assistenza sanitaria aicomponenti l’Arma e ai lorofamiliari”.Quanti convegni sull’umanizzazionedella medicina!Ma l’umanizzazionedella medicina èqui, in questa stanza, dovele pareti parlano. Trale tante foto, una è postain modo che sia TommasoPirronti, sia il suo interlocutorenon possonofare a meno di vedere.“E’ la foto di Padre GiovanniVella, un mio amico– spiega Pirronti - un giudicedella Sacra Rota, uncarissimo amico, un puntodi riferimento etico, mortoa 50 anni, purtroppo”.E si capisce che il legamedi Tommaso Pirronti con ilmondo cattolico è forte:“Da medico, da scienziatodico che, oltre a tutte lenostre conoscenze scientifiche,esiste il valore dellasolidarietà: ho accompagnatomalati in pellegrinaggioalmeno venti volte,a Lourdes, a Loreto. Quiho incontrato ripetutamenteSua Eccellenza LorisCapovilla, che è statosegretario particolare diPapa Giovanni XIII. Capovillaricorda sempre ilrapporto filiale, al di là deiruoli, che aveva con PapaGiovanni”.E poi, tanti quadretti, dipintia china, che raffiguranoscorci di Andria, paesenatale di Tommaso Pirronti.Mostra la sua casain vicolo Arcamone, e tantealtre immagini, compresaquella di PiazzaDuomo. In alto campeggianoquelle di Castel delMonte. Ma i quadretti sivede che sono fatti ad unoad uno con uno specificosignificato. “Sì, questi li hafatti fare un amico scomparso– dice Pirronti - unapersona della quale mi sonooccupato anche comemedico, ma non c’è statoniente da fare”.Ma colpisce sotto il quadrettodi vicolo Arcamoneuna scritta autografa: “Lecose, i muri, le strade, lestanze contengono e mantengonola memoria delpassato, sono pieni di gioiee di dolori altrui che inqualche modo hanno unareazione chimica con il nostropresente”. Il passatoche si immerge nel presente,in vista di un futuro.Così è nella stanza delprofessor Tommaso Pirrontial Policlinico “Gemelli”di Roma. •8 - 201041


RECENSIONILibri ricevutidi G. F. BarbalaceImparare dagli animaliIl libro raccoglie gli articoli di argomento animalistache Stefano Cagno ha scritto tra il 2004e il 2006 su la rivista “New Age Music & NewSound”. Essi trattano una grande varietà di argomenticonnessi con il mondo degli animali,tra gli altri: la vivisezione, l’abbandono degliamici dell’uomo, la pet-therapy, il vegetarianismo,la caccia. Questioni animaliste sonosvolte anche in connessione a tematiche di largorespiro come la religione, la musica, la violenza, i massmedia, o sviluppate con interviste a personaggi noti al pubblicoanche per il loro impegno in questo settore, quali, adesempio, Licia Colò, Peter Singer, Tom Regan.I singoli temi, svolti nello spazio di un articolo giornalistico,ma ben argomentati, risulteranno adatti anche per queilettori, interessati a queste problematiche, che verrebberoscoraggiati da troppo lunghe, monotematiche trattazioni.Stefano Cagno“Imparare dagli animali”Alberto Perdisa Editore, Bologna - pp. 186, euro 15,00Senza legamiPasquale Romeo affronta un tema proprio dellasocietà di oggi: quello dei legami familiari,affettivi, sociali, che l’uomo moderno sembravoler recidere nella vana ricerca di una pienalibertà individuale, che, a parere dell’autore,è solamente un infantile bisogno di onnipotenza.Con un discorso tra lo psicologico e ilfilosofico, egli discute e critica questo atteggiamentomentale, ormai imperante nella società,che, suggerendo di non accettare legaminell’illusione di evitare la sofferenza, spinge l’uomo modernoa preferire molteplici relazioni brevi e superficiali,finendo così per togliergli anche la capacità di amare compiutamente.L’uomo però, non a caso, è definito animalesociale. I suoi legami faticosamente conquistati e regolamentatinel tempo, sono l’essenza della società umana.Senza di essi l’uomo si svuota. Vivere e saper gestire legamisignificativi è segno di forza, non di debolezza.Pasquale Romeo“Senza legami”Armando Editore, Roma - pp. 109, euro 11,00La molecola di dioSergio Galluzzi ha scritto un saggio sulpensiero essendo rimasto affascinato daquesta umana capacità, di cui, grazie alneurone, una molecola ricevuta da Dio,o forse sottratta al Creatore, solamentel’uomo è dotato. La trattazione prendele mosse dalla tradizione biblica perpassare, con una dotta escursione, attraversole conoscenze scientifiche dicui oggi possiamo disporre, alle congetture filosofiche antichee moderne, nonché alle intuizioni dell’alta poesia. Sonocosì discusse, tra le altre cose, le teorie dell’evoluzionismo,il neurone e il Sistema neurologico centrale, il DNA,la parola e il linguaggio e, espressioni che avvicinano a Dio,la poesia e la musica. Con quest’opera sul pensiero umano,considerato la più sconcertante e misteriosa produzione dell’universo,Galluzzi vuole spingere il lettore ad interrogarsisull’umana, meravigliosa capacità di pensare.Sergio Galluzzi“La molecola di dio”I libri di Emil, Bologna - pp. 111, euro 12,00Sgalateo politicoLibretto molto divertente, che, comefa intuire il neologismo del titolo, raccogliemolti motti di spirito, giochi diparole e battute aventi per oggettoprevalentemente i politici e il mondodella politica. Paolo Pisani si è ispiratoai comportamenti, alle azioni eai commenti di molti personaggi che,più o meno meritatamente, si “muovononel bosco e nel sottobosco della politica nazionale”,ovvero negli ambienti dove viene amministrata la gestionedello Stato: Parlamento, Regioni, Province, Comuni, entivari e partiti. Il campo di raccolta è ampio, quasi sconfinato,ma l’opera è leggera e molto arguta. Nelle battute enelle citazioni, tra nomi di uomini della politica e della letteratura,per la gioia del lettore amante della cultura e dell’umorismo,entrano in gioco motti latini ed espressioni invari dialetti italiani.Paolo Pisani“Sgalateo politico”L’Autore Libri Firenze - pp. 56, euro 7,10428 - 2010


L’ultima generazioneArte e fantascienza si intreccianocon grande efficacia in questoromanzo di Andrea Chiavarini,nel quale un giornalista ecritico d’arte, mentre è impegnatoin una serie di interessantiricerche miranti a rintracciareil perduto affresco della “Battagliadi Anghiari”, che Leonardoda Vinci fece nel Palazzo Vecchiodi Firenze, si imbatte nel ritrovamentodi un ignoto codiceleonardesco contenente, fra le altre cose, la costruzione dispecchi parabolici e, apparentemente, una macchina perla proiezione di immagini luminose. La ricerca artistica hacosì un’improvvisa interruzione e il giornalista viene coinvoltoin un’esperienza avveniristica di spionaggio scientificonata da un moderno sviluppo dell’ultima macchinadel genio toscano, che darà agli uomini la possibilità di allungarsila vita e di clonarsi. Il libro si conclude con uncommento etico sull’umana presunzione di potersi sostituirealla natura.Andrea Chiavarini“L’ultima generazione”www.altromondoeditore.com - pp. 188, euro 15,00Progetto informazione per creareun giornalismo di pacePensato per le scuole e le università,questo lavoro è un approfonditoe ben argomentatosaggio sulla funzione sociale deigiornali. Malgrado le ostentateposizioni di parte e di tifoseriapolitica dei quotidiani, GloriaCapuano riscontra nelle diversetestate una uniformità di contenutiche poco possono contribuirealla formazione di una validaapertura mentale della società.I reportage degli inviati speciali, gli articoli di bravurapolitologica, gli editoriali che insistono sulla contrapposizione,il protagonismo e ogni forma di violenza nonbastano a differenziarli. Sembrano piuttosto renderli tuttiuguali. Nel suo progetto giornalistico di trasformazioneculturale, l’autrice auspica un nuovo giornalismo, che nonsia quello d’oggi strillato, dedicato al sensazionalismo e allacronaca dell’effimero, ma un giornalismo capace di promuoverela consapevolezza di sé e la pace tra gli uomini.Gloria Capuano“Progetto informazione per creare un giornalismo di pace”Pubblicato in proprio, pp. 168 - g.capuano@relay.pronet.itIn breveRECENSIONIBruno del VaglioPALCO DI VI FILAL’autore rievoca i fatti della sua gioventù quando, appassionatodi musica lirica frequentava il Teatro San Carlo come“claquer” e una volta anche come comparsa. Da questepagine, assieme ai ricordi delle opere e delle belle vociascoltate, tra date e fatti storici, aneddoti personali e notiziebiografiche dei cantanti, trapela il grande amore e la passioneche l’autore nutre per il bel canto.Pubblicato in proprio, pp. 70 - Via Ricciardelli, 17, CasertaLuciano FerrantiFARFALLE DI GHIACCIOIl libriccino di immagini fotografiche mostra un fenomenoche l’autore ha rivisto l’ultima volta nel 1988: la “galiverna”,parola ferrarese che significa “brina”. La brina forma congli alberi, le foglie, i fiori, le erbe meravigliosi ricami di perledi ghiaccio, di cui l’autore con le sue immagini, in questomondo in cui tutto cambia, ci ha voluto far dono.Pubblicato in proprio, pp. 93Corso Giovecca 192, Ferrara - Tel. 0532 207086Salvatore BelmonteFRAMMENTI DI VITAI versi di queste poesie sgorgano dal cuore del poeta conla semplicità delle antiche filastrocche della nonna. Limpidie zampillanti come acqua sorgiva, parlano di ricordi, diaffetti familiari, di guerra, di giustizia, della natura, di gioiae di dolore. Pur chiari e comprensibili, sono tutti accompagnatida un breve commento in prosa.Albatros Il Filo, Roma - pp.82, euro 11,50Tutti in festa, qui in redazione, per i cento anni della N. D. ElsaAdele Catalino, mamma adorata del nostro prezioso collaboratoreGiovanni Francesco Barbalace. Un avvenimentonon consueto quello di celebrare il secolo di vita di unamadre giovane (come mostra la foto) alla quale facciamo gliauguri più sinceri ed affettuosi, ricordando che la signoraCatalino Barbalace discende da una nobile famiglia di medicidi Fermo. Si può dire altri cento di questi giorni?8 - 201043


IN EDITORIAL’arroganza del cuoreNel libro di Claudio Calandra unprincipio sacrosanto, la voglia di lavorareal meglio e di non sbagliaremai, per Giulia prende una strada“paradossa”: per lei il paziente nonè il fine, ma il mezzo per dimostrarela propria abilità in sala operatoriae tenere alta la media dei proprisuccessi. Poi un grave “incidentedi percorso”, i tribunali, i colleghi... E nel travaglioche sta vivendo scopre che il proprio padre, chirurgo difama che lei ha sempre considerato all’acme dell’eticae della perizia professionale, da giovane è anche lui venutoa compromessi con il suo Maestro, per il buon prosieguodella carriera. Crollati i suoi sogni, Giulia prenderàdelle drastiche decisioni.Un saggio autentico e veritiero sull’angoscia che puòcogliere chiunque di noi al pensiero di essere coinvoltoin situazioni sgradevoli. Un libro impeccabile nello stile,garantito nelle sorprese e nelle emozioni. (L. Ster.)Claudio Calandra“L’arroganza del cuore”Falzea Editore, Reggio Calabria – pp. 190, euro 13,00L’uomo con il camice biancoA chi gli rimprovera di non credere innulla, Veronesi è solito rispondere: “C’èmolto a cui credere: alla forza dei valoriumani che con i millenni il cervelloha elaborato progressivamente perraggiungere una coscienza etica”. Eccocosa si nasconde dietro una vita diricerca: una fiducia incondizionata nellepotenzialità dell’uomo. Quelle stessepotenzialità che hanno permesso aVeronesi di sopravvivere a un devastante incidente digioventù e di diventare la voce più autorevole nel campodella ricerca sui tumori. Questo libro è il racconto,ricco di aneddoti e di acute riflessioni personali, di unavita esemplare. E uno stimolo a cercare in se stessi e inchi ci circonda la forza di superare ogni difficoltà.Umberto Veronesi, Alberto Costa“L’uomo con il camice bianco”RCS Libri, Milano – pp.216, euro 17,50Scelte intelligenti per vincereil sovrappesoQuesto libro smaschera le trappolesociali e le distorsioni culturaliche ci inducono a scialacquare denaroe divenire sempre più grassi,fornendo informazioni semplici edessenziali per impostare con intelligenzauna nuova vita. Vengono in-trodotte e spiegate parole chiave tra le quali: obesità,sovrappeso, food industry, diet industry, disinformazionenutrizionale, “plagio ambientale”, pubblicità alimentareper bambini, sugar industry, zucchero e carie,piramide alimentare, ecc. Un libro destinato al singoloche voglia avere una guida per intraprendere la stradadel dimagramento, ma anche un valido strumento peroperatori sanitari, insegnanti o genitori che vogliano educarei loro ragazzi ad un corretto stile di vita affinchépossano vivere più sereni, più sani e più magri.Antonio Pratesi“Scelte intelligenti per vincere il sovrappeso”Mazzanti Editori, Venezia – pp. 264, euro 20,00DisincantoDisincanto è l’esito di parole distillatenel tempo, di immagini nell’animadove lo scarto tra il visibilee l’invisibile si disvela fra musicae colore, suono e brusio del pensiero.A un ventennio dai versi extraordinari di Brusio, con questonitido poemetto Lidia Grillini confermala forma di una voce determinatae che scolpisce il linguaggio;un dialogo che si manifesta, come ha scritto NivaLorenzini, in “una scansione controllata del verso chefa argine all’emozione e insieme la ispessisce”.Poesie dell’Autrice sono state pubblicate in “Città futura”,“il Verri”, “Anterem”, “Il Volto e la Scena”, “Tramedella Parole”, “Le Radici della Poesia”.Lidia Grillini“Disincanto”Book Editore, Ferrara – pp.68, euro 12,00Mine terrestri e trappole esplosivedella II Guerra mondialeNell’aprile 1945, dopo il passaggio del fronte, fu rinvenutoin una casa rurale dell’Appennino bolognese, unopuscolo in lingua inglese con illustrazioni a colori,mancante della copertina, evidentemente dimenticatodai soldati americani che avevano combattuto nella zona.Descriveva le più comuni mine e “boody traps” (letteralmentetrappole per sciocchi) degli Stati Uniti, dellaGermania e del Giappone ed i metodi per neutralizzarle.L’opuscolo non risulta conosciuto in Italia ed oraviene riprodotto in forma anastatica, con traduzioni dialcune parti, ritenendolo di un certointeresse per i cultori di storia dellaseconda Guerra mondiale.Ezio Trota“Mine terrestri e trappole esplosivedella II Guerra mondiale”Edizioni Il Fiorino, Modenapp. 80, euro 12,00448 - 2010


IN EDITORIAManuale di medicinanecroscopicaQualunque sia stata la causa e qualiche siano stati i mezzi che l’hannoprodotta, la morte riveste non soloimportanza clinica, ma anche medico-legalee giuridica. Questo manualevuole portare chiarezza sui principaliaspetti dell’operatività quotidianaprofessionale medico-legale, sia ospedalierache territoriale, al fine di acquisire conoscenze,approfondite ma pratiche, in tema di accertamento dimorte, non solo agli specialisti della branca, ma ancheai tanti medici dell’area critica e dell’emergenza e delledirezioni sanitarie; nonché degli operatori funerari edegli uffici dello Stato civile. L’opera è corredata da numeroseschede procedurali step by step e tabelle riassuntive,per ciascun argomento trattato, nonché daiprincipali Modelli necroscopici in uso.Gianluigi Ferrigno“Manuale di medicina necroscopica”Editrice UNI Service, Trento – pp. 120, euro 15,00Cuore di guerrieroIn un mondo di elfi, spiriti elementali,simpatici hobgoblins e piccole fatine, ilprincipe Feredir Adan si trova a dovervivere una vita piena di avversità. “Cuoredi guerriero”, da cui è stata anchetratta una pièce teatrale, si inserisce sullascia del filone fantasy, in modo deltutto originale: il protagonista combattesì contro malvagi demoni e strani esserifatati, ma questi sono la conseguenza di suoi atti,di sue scelte. La lotta tra il bene ed il male, inoltre, è unconflitto interiore e non tra due entità dicotomiche edantagoniste. Ed ancora: il protagonista non è di nascita“semplice”, e non deve salvare nessun mondo, se nonse stesso. Infine, l’oggetto magico non deve essere trovato,ma “compreso”: l’anello che compare nel romanzonon è il simbolo del male, ma lo strumento per raggiungerela saggezza e la fede.Alex Collina“Cuore di guerriero”Edizioni Nezer – pp. 180, euro 10,00PoesieGiuseppe Ronzoni è un poeta. Gentile,sensibile, raffinato. Canta, con scritturaelegante, la vita ed i suoi aspetti; gliuomini e le donne che ha amato e ama,i boschi, i prati, la tristezza. I ricordi cheaffiorano durante le lunghe notti dovesi affacciano bambine impaurite. Unmondo tutto suo, dove Ronzoni si chiude geloso del belloe del brusio che diventano realtà sulla carta quasi fosseronote musicali. Il tutto, un concerto che va ascoltatoperché a leggere queste poesie rimane dentro di noiun suono leggero e gradevole.Presentandosi al lettore lui scrive: “…è bello ritrovarenei versi la dimensione umana, l’equilibrio, l’armonia,le orme dei padri…”.Giuseppe Ronzoni“Poesie”pp. 492 – tel. 06 5691276, 328 0572825Diagnostica per immaginiin implantologia oraleUn testo agile e completo, realizzatoda Paolo Diotallevi ed EnricoMoglioni con la collaborazionedi altri affermati cultori delladisciplina, nel quale nulla è tralasciatodi quanto è indispensabileconoscere sull’argomento. Le varietecniche sono esposte conobiettività, in modo da fornire utilielementi di giudizio sulle scelte da effettuare caso percaso. Il volume è corredato da una esauriente iconografia,nonché da una casistica mirata a mettere in guardiadalle insidie cliniche e diagnostiche, quotidianamentein agguato in questa particolare branca dell’odontoiatria.Il risultato è un testo veramente prezioso per quantisono interessati alla materia.Paolo Diotallevi, Enrico Moglioni“Diagnostica per immagini in implantologia orale”CIC Edizioni internazionali, Roma – pp. 186, euro 150,00Il mestiere di medicoLa prima medicina che il medicosomministra al proprio paziente,come diceva lo psichiatraBalint, è la medicina medico.Tale medicina è alla basedella relazione medico-paziente,dell’effetto placebo, dell’assistenzaal malato che contattala possibilità di morire. AdelioArtesani con questo libro vuolesottolineare come, affinché talemedicina funzioni, il medico, oltre a sapersi relazionarecon i propri colleghi e responsabili, non deve caderepreda della sindrome da logoramento (Burn OutSyndrome) che spesso colpisce coloro che esercitanoprofessioni di aiuto.Adelio Artesani“Il mestiere di medico”ilmiolibro.it – pp.198, euro 14,00 - adeartesani@hotmail.it8 - 201045


PARLIAMO DI…di Ludovica MarianiSa di cane bagnato?È un ottimo vinoLo dice uno studio dell’Universitàdi Firenze:impiantare vigneti incittà fa respirare e viveremeglio, perché le viti sonodepuratori naturali in gradodi assorbire grandiquantità di emissioni nocive.I numeri? Cento ettariassorbono 1.500 tonnellatedi anidride carbonica eaiutano a mantenere l’ariapulita. Intanto, l’Ordinedegli Architetti in collaborazionecon Gamberorossoe Inarch (Istituto nazionaledi architettura) hannopromosso Le Cattedralidel Vino, premio internazionale(conclusosi lo scorso9 settembre) ai progettidelle più belle cantine realizzatenegli ultimi anni inItalia.Da qualche anno a questaparte il vino sembra esserediventato qualcosa di terribilmenteserio; oltre che unbuon affare è soprattutto unfenomeno mediatico. Ubriacati,è il caso di dirlo, da decinedi trasmissioni televisive,articoli, riviste specializzate,film che si occupanodi vino e personaggi delcinema e dello spettacoloche lo producono, oltre a unproliferare continuo di guidee corsi per degustatori esommelier, tutti noi ci sentiamoesperti. Eppure “c’erauna volta il vino...” quellogenuino che sapeva d’uva equello cattivo di tappo. Oggichi oserebbe un commentocosì banale su unbicchiere del prezioso liquido?“Ma chisseneimporta degliintenditori o di quelli chefingono di esserlo. Il vinocome il cibo è un modo perconoscersi e stare insieme”.E c’è da credergli se a parlareè Alessandro Scorsone,enologo e sommelier. Lui sìun vero esperto, noto alpubblico televisivo per lasua partecipazione a trasmissionidi grande successocome La prova del cuocoe Uno Mattina.Ho partecipato a degustazionidove ci è stato chiestodi sentire il sapore deiciottoli di fiume, di pellicciae cane bagnato e persinodi giornale quotidiano –senza specificare l’orientamentopolitico – intriso dipioggia autunnale e ho sentitosuper intenditori sorseggiareun vino e sentenziare:quest’uva ha preso lapioggia tra Pasqua e Pasquetta.Ma tutto questonon è assurdo?“Altroché! Intanto tra Pasquae Pasquetta il grappolonon c’e, c’e il fiore e peril vino non aggiunge e nontoglie nulla. Il problema èche ormai la parola d’ordineè diventata stupire e conogni mezzo. Le voglio raccontareun episodio: ero adun degustazione molto riservatatenuta da un celebrerelatore. Dopo aver sentitodi un grande champagneal sapore di sedano siamopassati al vino col profumodi appretto quando sistira la camicia. Ma il momentostraordinario si èraggiunto quando in un ottimorosso toscano ci è statodetto di avvertire il sentoredi coniglio morto sottouna frenata di pneumaticoMichelin! Ci siamo guardaticon gli altri partecipantie se fino al coniglio mortoci potevamo pure stare, sottolo pneumatico Michelinc’è sembrato veramentetroppo. È a questo puntoche capisci che hai sbagliatoposto”.Per la nostra chiacchierataci siamo incontrati in undelizioso piccolo ristorantenel cuore di Roma, e siamodavanti ad un bicchiere divino rosso che, dopo il conigliomorto, guardo conun certo sospetto. Scorsonese ne accorge e sorride:“Non si preoccupi – mi dice– il vino è ben altro chegli effetti speciali dei falsiintenditori. È la storia dell’uomo,della terra e del lavoro.Di gente che ha addiritturarischiato il carcereper proteggere vitigniche erano stati messi fuorileggeda assurde norme regionali!”Ma siccome al ridicolo nonc’è mai fine lo vedo prendereda uno scaffale unablasonata guida e cominciarea leggere: “Esplosionedi pigmento nero violaceodi dolcezza fruttatta densadi impressione tattile difrutto ipersaturo e freschissimo,croccante, buccioso,ceralacca, moka, boero, legnodi rosa e guaiaco, cuoiorosso, kirsch, lo stesso caleidoscopiosensoriale chetrasverbera… vino highlander.Ieratico e – concludendocon una sonora risata– nero come l’inchiostrodi Mefistofele…! •468 - 2010


RICERCAdi Paolo FantiniBevi birra?Attento alle zanzarebeve birra campacent’anni” è“Chistato per lungotempo il tormentone pubblicitarioche ha accompagnatoil nostro consumo dibirra.Era il 1929 e i birrai italianimisero in campo la primacampagna pubblicitarianazionale in grande stile.Dovevano fronteggiare lapotente lobby dei produttoridi vino che erano riuscitia far approvare dal governoimposte e divieti divendita che, di fatto, tagliavanofuori dal consumo ampiemasse popolari.E lo slogan non finiva qui.Proseguiva, infatti: “Facilmentedigeribile, contenentesostanze toniche e nutrienti,la birra è indicata durantei pasti, anche per ledonne, vecchi e bambini.Assicura sonni tranquilli eumore lieto”.A parte la discutibile messain gioco dei bambini, cheperaltro nell’antico Egittovenivano svezzati propriocon birra e miele, un autenticopeana che troverà nelcorso dei decenni successiviampi riscontri scientifici: daitumori all’osteoporosi, daldiabete 2 alla gotta e al sistemaimmunitario, assuntain modiche quantità, labirra sembrerebbe un autenticotoccasana.“Il troppo stroppia”, dicevanoi nostri nonni, e questoadagio ben si applica airisultati di un recente studiocondotto dall’Universitàdi Montpellier (consultabilesu www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2832015)che proverebbe una strettacorrelazione tra consumo dibirra e punture di zanzareportatrici di malaria.Accantonato il pensiero malignoche la zona di Montpelliercomprende i migliorivini francesi delle collinedella Linguadoca, vediamoperché le zanzare sarebberoghiotte di orzo e luppolo.La ricerca è stata condottain Burkina Faso, un paesedell’Africa occidentale tra ipiù colpiti dalla malariaprovocata dalle zanzareAnopheles gambiae, esponendo25 volontari consumatoridi birra al contattocon 2.500 insetti e 18 bevitoridi acqua alla presenzadi 1.800 zanzare.Gli odori emanati dal primogruppo hanno attiratole zanzare che hanno invecepressoché ignorato il secondoportando i ricercatoriad affermare che il legametra consumo di birra ediffusione della malaria esistee che il problema dovrebbeessere tenuto in considerazionenelle politichedi sanità pubblica quandosi discute di misure preventivee di controllo.Ma i ricercatori sono spessoin disaccordo e infattiquelli dell’Università di Berkeley,California, hanno modificatogeneticamente ilSaccharomyces cerevisiae(il lievito di birra) e l’hannoreso capace di produrrea basso costo l’acido artemisinico,base del principalefarmaco antimalarico.L’artemisinina attualmentesi estrae dalla Artemisia annua,una pianta la cui raritàgiustifica l’alto costo delfarmaco e ne limita la diffusione,nonostante sia moltoutile, soprattutto perchérisulta efficace anche controi ceppi del parassita malarico,il plasmodio falciparum,divenuti resistenti adaltre medicine.Bere o non bere, allora? Dicerto, la birra non è mai statasolo una bevanda alcolica:già presso i Sumeri venivadefinita “pane liquido”, asignificare l’alto contenutodi carboidrati e vitamine(gruppo B), e veniva persinousata come retribuzionedei lavoratori. Un affare serioal punto che il Codice diHammurabi prevedeva perchi annacquava la bevandala pena di morte per annegamentoproprio nella birra.E del complesso mondo dellabirra si possono trovareinsolite informazioni visitando,anche on line, ilGuinness Storehouse, dal1759 autentico tempio dellabevanda in St. James’sGate a Dublino, da dove untempo si partiva per i pellegrinaggia Compostela inSpagna e le cataste di bariliequivalevano ad un monumentonazionale.In fondo, come diceva ilgrande chitarrista FrankZappa: “Un Paese è veramenteun Paese quando hauna compagnia aerea e unabirra. E, alla fine, è di unabella birra che si ha più bisogno”.•8 - 201047


IL RITORNO DELLE DEEAIDONE (EN)fino al 13 dicembre 2010Le statue di Dèmetra e Kore del V secoloa.C., rientrate in Sicilia dagli StatiUniti, tornano ad essere esposte al pubblicoin un allestimento che punta allacreatività e alla contaminazione fra le artidi ieri e di oggi.Museo archeologicotelefono: 0935 87307EGITTO MAI VISTO.LE DIMORE ETERNEDI ASSIUT E GEBELEINFORLÌ – fino al 9 gennaio 2011Oltre quattrocento reperti datati intornoal 2.000 a.C., tra i quali dodici straordinarisarcofagi in legno stuccato e dipintocon iscrizioni che tramandano formuled’offerta e rituali magico-religiosi.Complesso monumentaledi San Domenicotelefono: 0543 712659 – 199 757515(prenotazioni)TEATRO DEL SOGNO.DA CHAGALL A FELLINIPERUGIA – fino al 9 gennaio 2011Il sogno è il tema di questa mostra cheunisce gli artisti esposti e che intreccia ilSimbolismo di inizio Novecento con l’artecontemporanea, con i vari Surrealismie le espressioni più fantastiche e suggestivedel cinema.Galleria Nazionale dell’Umbriatelefono: 0755 721009VINCENT VAN GOGH.CAMPAGNA SENZA TEMPOE CITTÀ MODERNAROMA - fino al 30 gennaio 2011Oltre centodieci opere tra importanti dipinti,splendidi acquerelli e disegni illustranol’intera carriera del maestro olandesemettendo in luce le due inclinazioniprincipali e dicotomiche: l’amore perla campagna e il legame per la città.Complesso del Vittorianotelefono: 06 6780363MOSTREed esposizioni in ItaliaRESPIROVICENZAdall’8 ottobre al 21 novembre 2010Sheba Chhachhi, Masbedo, Nikos Navridis,Farid Rahimi e Vito Acconcipresentano, in quattro importanti spazidella città di Vicenza, altrettanti videoispirati alla tematica del respiroumano, in occasione della manifestazioneVivere Sani, Vivere Bene. Ilgruppo Zambon intende così proporreun interessante dialogo sul tema dellasalute in relazione al fenomeno artistico.Fondazione Zoételefono: 0444 325064www.fondazionezoe.itFRANCIS BACONIL GUERCINO. I DISEGNICENTO (FE)fino all’8 novembre 2010Questa mostra rappresenta l’occasionestraordinaria per mettere a confronto alcunidei più bei disegni del maestro inglese– i cosiddetti “disegni italiani” – conquelli del Guercino, nella Pinacoteca dedicataal maestro proprio nella sua cittànatale Cento.Pinacoteca Civicatelefono: 051 6843287http://guercino.comune.cento.fe.itIngresso gratuitoa cura di Anna Leyda CavalliCHARDIN.IL PITTORE DEL SILENZIOFERRARA – fino al 30 gennaio 2011È la prima grande mostra dedicata in Italiaa Chardin, artista francese del Settecento,uno dei pochi ad aver elevato glioggetti d’uso quotidiano e le scene di vitadomestica a materia di rappresentazionepittorica.Palazzo dei Diamantitelefono: 0532 244949www.palazzodiamanti.itGUTTUSO. PASSIONE E REALTÀMAMIANO DI TRAVERSETOLO(PR) – fino all’8 dicembre 2010Mostra antologica con una selezione disessantacinque opere che documentanoi momenti più significativi dell’attivitàartistica di Guttuso.Fondazione Magnani Roccatelefono: 0521 848327 – 848148www.magnanirocca.itGIAMBATTISTA TIEPOLO.TRA SCHERZO E CAPRICCIOUDINE – fino al 31 ottobre 2010Il corpus completo della magnifica produzionegrafica dell’artista veneziano saràesposto insieme ad un’attentissima selezionedi suoi disegni, opere direttamentecollegate ai temi delle incisioni.Civici Musei e Gallerie di Storia e ArteCastello di Udinetelefono: 0432 271591GALILEO CHINIE LA TOSCANA.LA TOSCANAE GALILEO CHINIVIAREGGIO – fino 5 dicembre 2010La mostra è dedicata al pittore, ceramistae scenografo Galileo Chini, unadelle figure di maggior rilievo nel panoramaitaliano e internazionale dell’Artnouveau.Galleria d’Arte Modernae Contemporaneatelefono: 0584 966343www.gamc.it488 - 2010Renato Guttuso, “L'atelier”,1975, olio su tela cm 162 x 130


MOSTRELucas Cranach il vecchio:fra sacro e profanodi Riccardo CenciÈil dualismo la cifra interpretativadell’artedi Lucas Cranach ilvecchio, costantemente divisafra gli indirizzi dettatidall’ardente temperie religiosadell’epoca e le pulsionidi una prepotente fantasia,estremamente varia eprofondamente personale, inbilico fra l’eredità del passatoe le nuove conquiste, segnatain maniera significativadalla spiritualità luterana,eppure in grado di definire icanoni di una sensualitàspiccatamente originale; unacomplessità che sovente hanuociuto ad una corretta ricezionecritica della sua opera.Profondamente peculiareil cammino della pitturadel cinquecento germanicoin confronto al Rinascimentoitaliano. Se Albrecht Dürerè comunemente consideratoil più classico degli artistitedeschi, Lucas Cranachmatura uno stiledel tutto diverso, comunquecapace di imprimereun segno indelebilesulla cultura figurativadell’Europa centraleed orientale. La mostra,allestita nelle saledella Galleria Borghese(dal 15 ottobre 2010 al13 febbraio 2011) ed articolatain sette differentisezioni, intende far lucesu una delle personalitàpiù attraenti del XVIsecolo, approfondendol’ardua questione del rapportocon l’arte rinascimentaleitaliana, offrendo al visitatoreun’immagine il piùpossibile esaustiva. DunqueCranach non solo interpretesommo del luteranesimo,ma anche creatore di mitografieoriginali, geniale inventoredi uno stile dal carattereinedito, sovente percorsoda un ghigno grottesco,da una graffiante ironiae da un algido erotismo. LaVenere ed amore con un favodi miele, parte della collezioneBorghese, è l’esempiolampante di una bellezzadalle linee elegantissime,lontana dai modelli della statuariaantica, semmai più vicinaal mondo gotico, seduttivaed innocente, provocantee ammonitrice al tempostesso, come ricorda il disticomoraleggiante sulle sofferenzeche inevitabilmenteaccompagnano gli effimeripiaceri della carne. L’erotismotrova una propria declinazioneanche nelle raffigurazionipiù propriamente realistiche,venate da accenti comicii quali non escludonoun monito severo; nell’uomoanziano che corteggiauna giovane donna provenienteda Besançon, Cranachsottolinea con crudeleironia la bramosia del vecchioe l’interesse materialedella ragazza la quale, accarezzandonela pelliccia, sembramisurarne le ricchezzeeconomiche. L’evento fondantedella carriera artisticadi Cranach è certo la chiamataa Wittemberg, avvenutanel 1504, da parte dell’Elettoredi Sassonia Federicoil Saggio, un rapportointerrotto solo dalla mortedell’artista, avvenuta nel1553. Al conferimento dell’incaricodi pittore di cortesegue la creazione di una floridabottega, polo d’attrazioneper una committenzasempre più ampia, dai gustiestremamente differenziati.Accanto alle immagini venatorie,dal tono celebrativoparticolarmenteapprezzato a corte, siravvisano dunque tuttauna serie di soggetti distampo mitico o umanistico,capaci di incontrareil favore dellaclientela. La ritrattistica,nella quale egli èmaestro sin dal periododel soggiorno viennese,riceve ora un ulterioreimpulso. Il ruolodi pittore ufficialedella Riforma luterana,capace di ridefinire gliLucas Cranach, “Venere e Amoreche reca il favo di miele”,1530, olio su tavolascopi dell’iconografia religiosa,non esclude l’accettazionedi commissioni daparte del mecenatismo cattolico,a testimoniare il carattereaperto e la mentalitàimprenditoriale di Cranach.Uomo ricco e stimato,egli non si limita all’attivitàpuramente pittorica,ma diviene uno degli incisoripiù importanti dell’epoca,esercitando nelcontempo l’attività di farmacistae servendo qualemembro nel consiglio dellacittà. A testimoniare l’attualitàdel suo insegnamentobasterebbero l’interessedimostrato da Picassonei confronti della suaopera ed i celebri girotondidanzanti di Matisse, la cuivitalità arcaica sembra richiamarele mitiche atmosferedell’Età dell’oro. •Lucas Cranach, “Giovane donnacon anziano”, 1525, olio su tavola8 - 201049


VIAGGILa via di Damascotesto e fotodi Mauro SubriziLe numerose civiltà chesi sono avvicendate inSiria hanno contribuitoin varia misura a plasmarela complessa identità diquesta regione, una terradalle radici antiche e gloriose.I preziosi siti archeologicitrasmettono la suggestionedi un passato ancora palpitantee i souq medievaliappaiono sospesi in un tempoantico e indefinito, scanditodall’incessante brusiodi mercanti e clienti. Le cittàpulsano di vita a ogni oradel giorno e della notte.Quanto al paesaggio, essooffre rilievi montani, ammantatidi fitte foreste di pini,cedri ed eucalipti, desertilunari e pianure lussureggiantiattraversate dai fiumipiù illustri della storia, costesinuose lambite dal Mediterraneo.Sin dall’Ottocento gli occidentalisi avventuravanolungo la “Via di Damasco”(quella su cui San Paolo siconvertì al cristianesimo)per scoprire il fascino misteriosodella Siria.Il periodo migliore per visitarlaè la primavera, quandoil clima è mite e il paesaggioè un tripudio di fioriselvatici; le acque piovanehanno ingrossato i fiumi e aHama si possono vedere lepale delle antiche noire di legno(ruote idrauliche) attingerel’acqua dall’Oronte,mentre a Damasco il Baradascorre gonfio di acquapulita e fresca. Anche l’autunno,quando la calura estivasi è oramai attenuata, èin un buon periodo per visitareil paese.Moschea di DamascoDAMASCOLa capitale sorge sulle rivedel fiume Barada e pressol’oasi Ghouta, che rendepossibile la vita e lo sviluppoin una regione altrimentiinabitabile. Si pensa cheDamasco sia la città più anticadel mondo tra quelle ancoraabitate: i primi insediamentirisalgono al 5000a.C.. Oggi il suo fascino derivaessenzialmente dai mi-steriosi bazar e dalla bellezzadi splendidi monumentidi arte islamica.L’epicentro del suo fascinoè la Città Vecchia, racchiusada mura romane. Il principalemercato coperto è ilsouq al-Hamidiyeh, unastrada acciottolata brulicantedi acquirenti e venditoriin perenne contrattazione.Di fronte all’uscita delmercato sorge la MoscheaOmayyad, costruita nel 705sul sito di vecchi templi e diuna cattedrale cristiana.A Damasco è sepolto Saladino,grande eroe della storiearaba. Il suo Mausoleo,costruito nel 1193, è sormontatoda una cupola rossaed è al centro di un belgiardino presso il muro settentrionaledella MoscheaOmayyad. A sud della moscheasi trova il Palazzo508 - 2010San Simeone (dintorni Damasco)


Damasco - Derviscio RotanteKrak Des ChevaliersVIAGGIAzem, nel quale è stato allestitoil Museo delle arti edelle tradizioni popolari dellaSiria.Tra le moschee siriane, unadelle più belle è Takiyyeh as-Sulaymaniyyeh, che sorgepoco a sud del fiume Barada.Costruita in stile ottomanonel 1554, è caratterizzatada strati alternati dipietre bianche e nere e dadue sottili minareti.KRAKDES CHEVALIERSSorge nel varco chiamatopasso di Homs. T.E. Lawrencelo definì semplicemente“il più bel castello delmondo”. È una delle attrattivepiù importanti della Siria,assolutamente da nonperdere. Immune al trascorreredel tempo, non dovevaavere un aspetto molto diverso800 anni fa e le sue dimensionie l’integrità dellastruttura sono tali che si possonofacilmente impiegarediverse ore per visitarlo interamente.Anche se la primafortezza fu costruita nel1031, fu l’elitario ordine deiCavalieri Ospitalieri nel XIIsecolo ad ampliarlo, conferendoglila struttura visibileancora oggi.HAMAHama è una delle città sirianepiù affascinanti, con ilfiume Oronte che la attraversaal centro, gli arginifiancheggiati da alberi e giardinie il cigolio delle antichenorie di legno in sottofondo.L’atmosfera serena e laminuscola quanto affascinantecittà vecchia fanno diHama un luogo molto gradevolein cui trascorrere unpaio di giorni.ALEPPOInsieme a Palmira e a Damasco,Aleppo era uno deipiù importanti crocevia sullaVia della Seta, l’anticarotta commerciale che collegavala Cina al MedioOriente e all’Europa. Lungola Via della Seta nonviaggiavano soltanto mercidestinate ai mercati: questastrada era una via di comunicazionedi conoscenze,idee e religioni.Oggi Aleppo non è più questoprosperoso crocevia, mala relativa carenza di investimentiin questa città si èin realtà rivelato un puntoa favore. La città vecchia,Patrimonio dell’Umanitàdell’Unesco, non ha cedutoalla modernizzazione, evitandocosì danni irreparabilie si sta progettando il restaurodi tutti i suoi edificistorici.PALMIRAÈ un magnifico e vasto sitoarcheologico incastonato trauna lussureggiante oasi dipalme da dattero e un maestosocastello arroccato sullacollina, nel cuore di un vastodeserto. A ovest scorrel’Oronte, a est l’Eufrate. Ilsito, in gran parte risalenteal II secolo d.C., si estendesu un’area di quasi 50 ettaried è stato oggetto di vastecampagne di scavo e direstauro. Il Tempio di Bel èil monumento più suggestivooltre che il meglio conservato.•Hama noirePalmira8 - 201051


52SOCIETÀResilienza, saper affrontarele avversità della vitaLe persone che ci stupiscono sono quelle che sanno rimetterenella loro vita l’ago della bilancia al centro nonostantequesto sia spinto verso le difficoltà.La capacità di tradurre in risorsa lo svantaggiodi Antonio GulliLa resilienza è parte diun patrimonio che inpotenza ogni uomopossiede. Se io avessi rispostoa mia nonna, quandomi ha detto “non ti preoccupare,ogni male nonviene per nuocere”, che mistava insegnando la resilienza,questa dolce donnami avrebbe sicuramenteguardato strano e, forse,avrebbe maturato qualchedubbio sul fatto cheproprio tutto il male nonnuoce. Molto spesso le paroleci disorientano, mettendocinella condizionedi quasi incredulità sullaloro stessa esistenza. Trannepoi questi termini guadagnarel’attenzione deigrandi mass media e quindidiventare d’uso comune.Questo è quello cheoramai capita da diversotempo, appunto, alla parolaresilienza. Che cosa8 - 2010“Vedere le cosein prospettivae nutrire una visionepositiva di se stessi“significa? Di cosa si tratta?È una fortuna ricevuta persorte? È un modo di essereche si può imparare? Vasubito detto che questo termineè stato mutuato dalmodo con cui i fisici hannodefinito il fenomeno relativoalla capacità dei metallidi resistere a urti improvvisisenza spezzarsi o perderele proprie caratteristicheoriginarie. In sostanza,con questo termine si intendela “capacità di un materialedi resistere a deformazionio rotture dinamiche”(cfr., UTET, 1995).Nelle scienze umane e sociali,in generale, con questaparola si intende “la capacitàumana di affrontarele avversità della vita, superarlee uscirne rinforzatoo, addirittura, trasformato”(Grotberg, 1996).Possiamo paragonarci aimetalli? Sicuramente no,però possiamo dimostraredi averne alcune caratteristiche.Per cogliere meglioil senso e il significatodi questa potenzialitàumana può risultare utileavvalerci dell’esempio diun infartuato. Fino a vent’annifa coloro che sopravvivevanoad un attaccocardiaco pensavano didover fare una lunga convalescenza,di dover evitarequalsiasi stress, ancheminimo, di essere costrettiad abbandonare la propriaattività lavorativa econdurre un’esistenza all’ombradelle mura domestiche.Attualmente, semprecon una supervisionemedica appropriata, moltepersone che sono incorsein questo accidenteritornano a fare la vitanormale e ad avere la sensazionedi essere più “sanidi prima”. Se è vero chetanti progressi sono dovutialla medicina, molto è dovutoproprio a quel particolarestato d’animo, aquel modo tutto positivoche viene suggerito per affrontareil problema. Insostanza, l’affrontare lamalattia senza per questodefinirsi malati è un ottimoespediente. Già Montaignenel ’500 scrivevacome “il sapore del benee del male dipende in buonaparte dall’opinione chene abbiamo” e rivolgendosial male scriveva: “Tuhai un bel fare, dolore, eppureio non dirò che tu seimale”. Attualmente moltaparte della psicologia hafatto proprie queste convinzioni,istituendo dei verie propri corsi in cui sipuò imparare ad affrontaregli accidenti e le disgrazieche la vita ci mettedavanti in maniera dasfruttare questa nostra capacità.Sono dei corsi specificiin cui si può impararea creare dei rapportipositivi con il prossimo ead avere la capacità dichiedere aiuto e sostegnonei momenti di difficoltà;a evitare di vedere le crisicome problemi insormontabili;ad accettare il cambiamentocome fattore costituentela vita stessa; amuoversi perseguendo deipropri obiettivi; ad agirecon convinzione e non assumereatteggiamenti passivi;a imparare dal propriopassato anche quandoquesto si è presentatoavverso; a prendersi curadi se stessi mantenendouna visione fiduciosa rispettoalla vita. In sostanza,a vedere le cose in prospettivae a nutrire una visionepositiva di se stessi.Le tecniche per conseguirequesti obiettivi possonoessere le più varie. Unadi queste – al costo di unquaderno e di una penna– può essere quella di scriveree raccontare ciò cheaccade, descrivendo, oltreil trauma e l’evento stressante,sentimenti e pensierial riguardo. È utileaggiungere che il processodi oggettivazione messoin atto attraverso lascrittura permette di conoscercimeglio facendociguadagnare un certo distacco.Ma il modo sereno di vi-


SOCIETÀvere gli eventi meno favorevolidella vita può presentarsianche come un “dono”.Cioè essere l’espres sionedi uno “spirito ben nato” dalquale dipende la tranquillitànei momenti negativi odal possesso di un’animaben equilibrata che offrecoraggio e fermezza nelledifficoltà della vita. Questoè facile constatarloquando incontriamo uncerto tipo di persone. Lasensazione di stupore cheapre all’ammirazione ci faesclamare: “Che personastraordinaria!” E, in effetti,quando si incontranoqueste persone il riconoscimentodell’eccezionalitàè quasi un dovere. Nelsentire le loro storie e nelvedere il modo con cui sicomportano spesso ci avvertiamostimolati e, rispettoal modo con cui affrontiamoi nostri problemi,anche “più piccoli”.Sono persone che vivonoun successo profondo.Non quello consacrato dairotocalchi e – una volta sidiceva – dalla celluloide;non quello certificato dalconto in banca o da grandiacquisizioni di fette dipotere.E nemmeno dal possessodella fortuna di essere natibelli al punto di trovare con -senso e “por te aperte” ovunquesi rechino.Le persone che ci stupisconoe a cui accordiamo e riconosciamointimamenteun livello di straordinarietà,al contrario, solo raramentesono “belli, ricchi efamosi”; nella stragrandemaggioranza delle volte nonsono famosi, sono scarsamentebelli e, purtroppo,preda di problemi di salutee largamente poveri. Sonopersone che si possono incontraread ogni angolo distrada oppure in quella granparte di mondo dove vivereè veramente più duro espesso la vita è sempre inbilico. E allora: che cosa cifa dire che sono personemeravigliose? Si può risponderein maniera sintetica:sono persone che sannorimettere nella loro vita“l’ago della bilancia” alcentro nonostante questosia stato spinto verso il doloree le difficoltà. Sonopersone che chiaramenterivelano la loro natura delvivere attraverso la volontàdell’affermarsi; che sannorapportarsi al mondo“sensibile” come “specchio”,sapendo esprimereun rapporto con il propriocorpo, per esempio, comeuna manifestazione concretadi una volontà operanteche sa andare al di làsia della sofferenza che deldolore che questo può infliggere.In pratica – sembraproprio per una sortebenevola – queste personemettono in azione proprioquegli aspetti sopra indicati,sapendo tradurre inrisorsa lo svantaggio; sapendofronteggiare efficacementele contrarietà edare nuovo slancio allapropria esistenza. L’esposizionealle avversità sembrarafforzarle piuttostoche indebolirle. Esse tendenzialmentesono ottimiste,flessibili e creative; sannolavorare in gruppo e fannofacilmente tesoro delleproprie e delle altrui esperienze.Ma bisogna stare attentie riflettere sulle conseguenzeche in alcune occasioniquesta capacitàpuò avere. Il rischio è di farela fine dei marinai cui ilfilosofo Pirrone si rivolsequando, trovandosi su unbattello preda di una tempesta,mostrava a quelliche vedeva più atterritil’immagine del maiale imbarcatoil quale non mostravaalcuna preoccupazione.E con quell’esempio li incoraggiava.Dare dunqueil giusto peso alle cose cisembra sempre la strategiamigliore; non per altroperché è facile vedere che– come scrive Montaigne– “ciò che acuisce in noi ildolore o il piacere sia solol’acutezza del nostro intelletto”.•8 - 201053


IL PERSONAGGIOUn medico in musicaL’idea di un festival rossiniano nasce nel 1969 al Teatro alla Scala di Milano,quando Gianfranco Mariotti, ginecologo e pediatra, assiste al Barbieredi Siviglia diretto da Claudio Abbado. Pur non abbandonando la medicina,riesce a realizzare il sogno di una manifestazione celebrativa dell’interaopera del musicista pesarese, che si svolge ormai da ben trentuno annidi Paola StefanucciDal 1980 nel cuoredell’estate si svolge aPesaro il RossiniOpera Festival (ROF): unfestival che nell’affollata ribaltadelle manifestazionifestivaliere ha una sua precisa(e calamitante) identità,ed è ormai pari per importanzae prestigio a quellistorici, e ben più longevi,di Bayreuth (1876) e di Salisburgo(1877), dedicati (èforse superfluo ricordarlo)a Wagner e Mozart. La stagione2010 del ROF è statailluminata (come sempre)da una straordinariaparata di stelle: MicheleMariotti, conteso direttored’orchestra italiano di ultimagenerazione che ha solo31 anni ed è direttoreGianfranco Mariottiprincipale del Teatro Comunaledi Bologna, CorradoRovaris, direttore musicaledella Philadelphia OperaCompany e Yves Abel,direttore principale allaDeutsche Oper Berlin, ilgiovane, ma già osannatosulla scena internazionale,regista Damiano Michieletto,lo scenografo Paolo Fantin,la costumista Carla Teti,oltre a tanti talenti del belcanto.Inoltre in quest’ultimaedizione sono state presentate,accanto ad un affascinanteventaglio di collaudaticapolavori classici, due(sorprendenti) opere giovanili,poco note, di Rossini:Sigismondo e Demetrio ePolibio. Il festival rossinianoè animato, da 31 anni,dal suo fondatore e sovrintendenteGianfranco Mariottiche ha profuso (e profondetuttora) il suo impegnocon altrettanto fervoreanche nella professione medica.Così gli abbiamo rivoltoalcune domande.Gianfranco Mariotti, preferisceessere chiamato Maestroo Dottore?Non so rispondere a questadomanda. La realtà è che lemie due professioni non sonomai entrate in conflittofra loro, neppure mentalmente,e io ho potuto viverleentrambe in perfettaautonomia. Quando è diventatoindispensabile, holasciato l’ospedale, ma hocontinuato ad esercitare laprofessione come ginecologolibero professionista. Coltempo, fisiologicamente, gliimpegni teatrali hanno presoil sopravvento, ma io nonho mai chiuso lo studio (misarebbe parso di spretarmi!)e ancora oggi ci vado duevolte la settimana, per unasorta di disponibilità affettuosaverso la mia clientelastorica.Quando è avvenuto il suoincontro con l’arte medica?Non ricordo, ma credo diaver sempre saputo cheavrei fatto il medico. Da piccolonon tremavo davanti alleiniezioni, non avevo pauradel sangue, ho tolto letonsille senza piangere, cosìtutti i miei parenti dicevanoche avrei fatto il dottore...Insomma: una speciedi quieta predestinazione.Tesi di laurea?Sperimentale, in medicinainterna: “Studio sul metabolismodegli zuccheri nellamalattia di Addison”,qualcosa di completamenteestraneo a quello che avreifatto dopo.Infatti, lei, tra l’altro si èspecializzato in ginecologiaed ostetricia, nonché in pediatriae puericultura. Perchéha scelto di curare, inparticolare, donne e bambini?Non è proprio così: mi sonoavvicinato alla ginecologiasolo perché, mentre facevopratica di volontario in ospedale,si era liberato un postodi assistente in quel reparto.Poi, è vero, mi sonoinnamorato all’istante diquel tipo di specialità, cosìcompleta, così complessa,così ricca d’imprevisti, cosìaffascinante. Quanto a pediatria,è una specializzazioneche ho preso in seguitosolo perché nel repartomi era stata affidata la sezionedi neonatologia.548 - 2010


IL PERSONAGGIOCinquantuno anni al serviziodi Ippocrate: di cosa vaparticolarmente fiero nelsuo curriculum sanitario?Di un’operazione legata allaterza specializzazione,quella in Oncologia, che miconsentì di organizzare, nel1965, nell’Ospedale di Pesaro,un “Servizio per laprevenzione dei tumorifemminili” basato sul Paptest e sulla mammografia.Fu il primo screening dimassa, in Italia, realizzatoattraverso gli enti locali, primadella cosiddetta riformasanitaria dei primi anni settanta.L’intervento fu portatoavanti da una struttura- inesistente in natura -formata da Comune, Provinciae ospedale: qualcosache prefigurava la USL, ancoradi là da venire. Il messaggioera che la difesa dellasalute competeva alloStato, e per esso dalle suearticolazioni sul territorio.Sembra impossibile, ma alloraera un concetto rivoluzionario.Fu una grandeesperienza.Lei, uomo che frequentaabitualmente il mondo diEsculapio e quello del pentagramma,cosa pensa dell’applicazione(ed efficacia)terapeutica della musica?Non ho un’opinione precisa:la mia segretaria Alexia,esperta in naturopatia, ne samolto più di me e spesso miracconta cose interessanti.Quello che invece so percerto è che la bellezza trasfiguratadalla musica (maanche dalla poesia e dallearti visive) è un ingredientefondamentale della vita, chenon serve a niente, ma è indispensabile.Il suo primo incontro conRossini?A cinque anni, d’estate, coni miei genitori. Era il Barbieredi Siviglia, e ricordobenissimo che Don Basilio,nell’aria della calunnia, almomento del “colpo dicannon” mollava un pestonesul piede di Don Bartolo,che si metteva a saltellaredicendo ahi, ahi. Nelcorso della mia vita credodi aver rivisto questa gagalmeno un centinaio di volte.L’incontro col vero Rossini,quello che mi ha cambiatola vita, è invece avvenutoalla Scala di Milano,nel 1969, quando hoassistito (ancora) al Barbieredi Siviglia diretto daClaudio Abbado, nella primaedizione critica a curadi Alberto Zedda. Fuun’emozione travolgente:non avevo mai sentitoRossini eseguito così,cioè restituito a unatrasparenza, eleganzae leggerezza mozartiane.Fu in quella occasioneche ebbi la primaconfusa idea di unFestival, inevitabilmentepesarese, che siproponesse di restituireal mondo tutto ilLa riscoperta del Rossini drammaticoha restituito a tutti la sua veraimmagine: un autore assai poco latino,astratto, sperimentale, inafferrabileRossini sconosciuto, recuperatoalla lezione originale:qualcosa che potei trasformarein un progettoconcreto - il Rossini OperaFestival - qualche anno dopoattraverso il collegamentostrutturale con il lavoroscientifico della FondazioneRossini.Indubbiamente, il Genio diPesaro è tra i compositoripiù eseguiti e amati nelmondo. Qual è, secondo lei,la ragione di un così alto einossidabile gradimento?Fino a 30 anni fa, di Rossininel mondo si eseguivanopochissime opere oltre alBarbiere, donde l’equivocodi un autore maestro esclusivodell’opera buffa. La riscopertadel Rossini drammatico,avvenuta dai palcoscenicipesaresi, ha restituitoa tutti la sua vera immagine:quella di un autore assaipoco latino, astratto,sperimentale, inafferrabile.La ragione del suo crescentesuccesso, credo, sta nelfatto che un’epoca di grandiinquietudini riscopre unodei più enigmatici, affascinantie inquietanti dei grandimusicisti.Il duplice marchio (cromosomicoed artistico) Mariottisi riferisce a lei, storicosovrintendente del ROFe a suo figlio Michele Mariotti,giovane e affermatodirettore d’orchestra: ciòpuò anche calamitare pregiudizisommari e riduttivi.È successo?Per fortuna, no. C’è da direperò che, proprio perevitare la banale etichettadi “figlio di”, Michele hadeciso, d’accordo con noi,di intraprendere il suo percorsoprofessionale lontanoda Pesaro. In cinque annidi “esilio” ha poi costruito,con le sue sole forze,una carriera che lo haportato nei maggiori teatriinternazionali, fino allaScala. Così quest’anno èentrato al Festival limpidamentedalla porta principale,invitato e trattato comequalunque altro direttoredegno della ribalta pesarese.Tutto qui: alle voltesuccede.Suo figlio Michele ha31 anni e, combinazionefatale, il Festivalda lei fondato è allaXXXI edizione. Qualisono le sue aspettativeper il futuro comepadre e come sovrintendente?La carriera di Micheleè del tutto autonomarispetto al sovrintendentedel ROF; i mieisentimenti e le mieemozioni di padre appartengonoesclusivamentealla sfera privatae personale. •8 - 201055


MUSICAL’armonica jazz di Toots Thielemansdi Piero Bottali56 56“Ogni mattina alle 7,15 mia moglie mi porta a letto uno yogurt, ed a quell’ora iosto già suonando l’armonica a bocca”. Ecco, in questa breve confessioneautobiografica e intimistica è compendiato Toots Thielemans, grande esecu-“Io riesco a sentire il massimodi questo piccolo strumento che si trovafra il sorriso e il pianto8 - 2010tore che ha scelto l’armonica cromatica quale strumentopreferito per esprimere la sua musica. Nato a Bruxelles,Belgio, nel 1922, Jean Baptiste “Toots” Thielemansè emigrato negli Stati Uniti d’America nel 1952,All’età di tre anni ha cominciato a suonare il piano e subitodopo l’armonica come passatempo, e più tardi lachitarra. Il suo primo idolo fu, non a caso, Django Reinhardte più avanti Charlie Parker. La sua lunghissima,elettrizzante carriera d’artista si può semplicemente ridurrenella seguente frase: ha suonato con i più grandiartisti del mondo, da Ella Fitzgerald a Dizzie Gillespie,da Bill Evans a Pat Metheny, da Billy Joel a Jaco Pastorius,da Billy Ekstine a Oscar Peterson, da Quincy Jonesa Franco Cerri. E anche con Mina, accompagnata nel1974 nella trasmissione Milleluci nella canzone Non giocopiù. La sua delicata armonica l’abbiamo ascoltata nellacolonna sonora dei film Un uomo da marciapiede,Getaway, Sugarland Express, Cinderella Liberty, tantoper citare i più noti. Altrettanto corposa, e forse anchepiù, la sua produzione discografica, della quale non cisentiamo di consigliare un cd piuttosto di un altro perchésempre di superba fattura. Innumerevoli i premi e iriconoscimenti da tutto il mondo. Musicista completo,Thielemas col suo strumento si avventura indifferentementenei più diversi generi musicali, pur rimanendosempre protagonista, e senza mai tradire la sua vena jazzche lo accompagna da quasi sessant’anni. Il suo jazz èun po’ come lui: discreto e carico di sympathos, dolce epieno di gioia di vivere, niente esibizionismi o gigionerieo irritanti virtuosismi fatti solo per stupire. Ma chestrumento è l’armonica a bocca cromatica? Non ci si facciaconfondere dalla sua piccolezza: questo strumentopuò produrre ben tre ottave complete di semitoni, cioèquanto una chitarra, molto più di un violino e di un saccodi altri strumenti maggiormente appariscenti. Le dimensioniridotte dell’armonica cromatica sono inversamenteproporzionali alla difficoltà nel suonarla: la com-“plessa esecuzione, l’attenzione continua nel soffiare-aspirareper ottenere le note ‘normali’ (toni), il movimentorapidissimo del registro premuto con l’indice destro percavare quelle ‘alterate’ (semitoni), uniti al controllo dell’intensitàdel fiato sulle delicate ance d’acciaio possonofacilmente distogliere da una corretta esecuzione nonchédall’improvvisazione jazzistica. Non per Toots Thielemans:il ‘Grande Vecchio dell’armonica jazz’ suona ilsuo strumento con totale abbandono, passione, assolutapadronanza e solo apparente facilità, ottenuta a prezzodi assidua, rigorosa disciplina. Parlando della sua armonicae del suo suono, dice: “Io riesco a sentire il massimodi questo piccolo strumento che si trova fra il sorrisoe il pianto”. Ricorrenti ma non prepotenti, a conclusionedi una frase musicale, i suoi cluster, caratteristicigrappoli di note di bell’effetto ma di quasi impossibileesecuzione con un’armonica a bocca. Con l’etàsono cominciati gli acciacchi: in un video Thielemansracconta spiritosamente di aver tentato di sostituire ipolmoni ammaccati col soffio di un asciugacapelli direttamentesull’armonica. Ora dice che i polmoni vannobene ma va male la bolletta dell’elettricità... Come iBeatles, anche Thielemans è stato fatto barone per meritimusicali, non dalla regina Elisabetta ma da re AlbertoII del Belgio. •Toots Thielemans


All’improvvisosportivo lui, docente universitaria lei, una meravigliosacoppia che ha saputo farsi una ragione della mancanzadi figli. E che saprà affrontare anche la malattia dilui, la sua regressione, la sua aggressività, il suo definitivoperdersi in un altrove che altro non è se non la sua infanzia.Di questo parla il nuovo film di Pupi Avati, clamorosamenteassente dalla Mostra di Venezia. Si intitola “Unasconfinata giovinezza” e lo interpretano Fabrizio Bentivoglioe Francesca Neri.Pupi Avati, una grande storia d’amore, ma tristissima.Ma non disperata. Il film non è certo consolatorio, peròha una visione pacificatrice, per raccontare una malattiacome l’Alzheimer non serve usare toni negativi. È un maleche colpisce più i parenti che il malato, perso in un mondotutto suo. Io credo che darà una sensazione di vicinanza,di affetto, ai molti che hanno una persona cara malatadi Alzheimer.Come entra Chicca nel mondo del marito?Accogliendolo come il bimbo che non ha mai avuto, giocandocon lui, andando al parco, comprandogli dei balocchi.Sapendo che finirà anche questa fase e accettandola.È raro che si parli di malattia al cinema.Veramente non se ne parla più da nessuna parte, né dimalattia né di morte. Li abbiamorimossi, siamo ormaitutti eternamente consumatori.E quando arriva una stangata,siamo impreparati. Invecel’unico modo che abbiamoper superare il dolore èparlarne e ancora parlarne. Ècosì, per esempio, che ho superatoil lutto per la morte dimia madre, una donna eccezionaleche non ero pronto aperdere.IL PROIETTOREL’Alzheimer sul grande schermodi Maricla Tagliaferriti sfuggono le parole, ti inceppi, ti smarrisci. Chi ti ama ha unastretta al cuore: e se fosse qualcosa di grave? E se fosse Alzheimer? È così chequesto devastante terzo incomodo entra nella vita di Lino e Chicca, giornalistaFrancesca Neri e Fabrizio Bentivoglio in una scenadel film “Una sconfinata giovinezza”, di Pupi AvatiPerché proprio l’Alzheimer?Perché è diversa da tutte le altremalattie, proprio per questaregressione infantile che provoca. Ho avuto parecchiconsulenti che mi hanno confortato nella mia ipotesi: laprofessoressa Luisa Bartorelli, presidente del Centro AlzheimerRiuniti, il professor Roberto Bernabei, primariogeriatra al Gemelli di Roma, lo psichiatra Paolo Crepet.Era il ritorno all’infanzia che mi interessava di più.Come mai?Alla mia età sento il fascino del “ritorno a casa”. A miomodo regredisco, riscopro cose che avevo abbandonatoo dimenticato. Pensi che sono tornato a mangiaregolosamente gelati, che non toccavo da almeno cinquant’anni.Il semiologo Noam Chomsky ha studiatole origini del linguaggio attraverso le forme regressive,fino ad arrivare al nocciolo della comunicazione. Nelmio piccolo, uso il “ritorno indietro” per capire megliole persone. Le guardo e cerco di immaginarle com’eranoda piccoli, cerco di vedere il bambino che sono stateprima della professionalità, della durezza, della cosiddettamaturità. La regressione è un formidabile strumentodi indagine umana. Ed è anche tranquillizzante:la gente ti fa meno paura se la guardi come quelloche poteva essere e non è stato.La malattia come occasione di conoscenza?Ogni malattia è una rivoluzione, che rimette in gioco tuttala gerarchia dei tuoi valori. Io so cosa vuol dire ammalarsi.Nel 1988 ho avuto un infartomolto serio. Mentre miportavano in ospedale sentivogli infermieri che dicevano“questo non ce la fa”. È statoterribile. Avevo paura e ancora,vivendo con un cuore piùpiccolo, la paura è rimasta. Mane sono uscito rafforzato. Anchedal punto di vista creativo:il mio pensiero va più afondo, guardo il mondo conocchi diversi, sto più attento acose che prima magari nonavrei guardato. Sono orgogliosodel mio infarto. •8 - 201057


VITA DEGLI ORDINIPiacenzaLa specializzazione non giustificaerrori diagnosticiLa mancanza di una specificaspecializzazione non può giustificaredeterminate carenzedel medico di pronto soccorsoil quale in quanto tale assume, nei confronti di tutti ipazienti sottoposti alle sue cure,una piena posizione di garanzia,versando in colpa(quanto meno colpa per assunzione)nell'omettere disvolgere appieno i suoi compitie nel diagnosticare (in unprimo tempo) una ingiustificatadiagnosi non consona alcomune appannaggio di ogniesercente l'attività medica, secondo le più comuni e generalizzateleges artis.CampobassoGli odontoiatri chiedono la completa autonomia dell’ordineprofessionale sancita con atti regolamentarichiari, espliciti e indiscutibiliÈ quanto chiedono, all'unanimità, i presidenti delle commissionialbo odontoiatri degli ordini dei medici e degliodontoiatri italiani, riuniti nel castello di Castelbrando,Cison Di Valmarino (TV), nel 'Consiglio nazionaleCao'. Oggi i dentisti fanno parte della Federazionenazionale degli ordini dei medici chirurghi e degliodontoiatri (Fnomceo). I dentisti, però, sottolineanoche la professione odontoiatricaha specificità diversedalla professione medica. Perquesto all'interno della Fnomceovuole vedersi riconosciuta:1) l'autogestione economica;2) l'autonomia politico-decisionalenell'individuazione eindicazione dei propri rappresentantiin enti e istituzioniesterne all'ordine; 3) la rappresentativitàin forma autonomanell'ente di previdenza."Il tutto - spiegano gli odontoiatri- non può non trovaredefinizione in atti regolamentari che, a parere del Consiglionazionale dei presidenti Cao, devono essere attuatinell'immediatezza, in quanto già disattese da troppotempo". Altro punto approvato all'unanimità dei presentila ricerca "della rappresentatività degli odontoiatrinei vari enti di previdenza, l'Enpam in primo luogo".Oggi gli odontoiatri non hanno il diritto di elettoratoné attivo né passivo nelle elezioni per il rinnovo degliorgani direttivi. Votano e sono votati solo i presidentidegli ordini. Quindi la rappresentatività della componenteodontoiatrica è "a discrezione" dei presidenti d'ordine.Due obiettivi che saranno ottenuti "se costretti,anche attraverso azioni di rivendicazione nelle forme enei termini consentiti dalla legge".Pesaro e UrbinoCorso sulla sicurezza sul lavoro D.lgs. 81/80Il D.Lgs.81/80 prevedeche il datore di lavoroche intenda svolgere icompiti del servizio diprevenzione e protezionedei rischi debba frequentarecorsi di formazionedella durata di 16ore (Rspp). L’Ordine deiMedici ha già organizzatolo scorso mese di gennaioun corso per Rsppal quale hanno partecipatocirca 15 medici. Imedici che devono ancoramettersi in regola conle attuali disposizioni dilegge e volessero fare tale Corso sono pregati di comunicarloanche telefonicamente alla segreteria dell’ordine.Si rammenta che l’apparato sanzionatorio previsto in casodi violazione delle disposizioni di cui sopra risulta essereparticolarmente pesante (arresto da 4 a 8 mesi o ammendada € 1.500,00 e € 6.000,00).BresciaAi colleghi interessati all’invio on-line dei certificatidi malattiaCari Colleghi,è stato segnalato all’ordine che a molti lavoratori nonviene consegnato da parte del medico di medicina generalela copia cartacea del certificato di malattia in-588 - 2010


VITA DEGLI ORDINIviato on-line. Tale comportamentoè al momentonon rispettoso diquanto previsto a livellolegislativo ove è previstol’obbligo del sanitariodi effettuare taleconsegna.È però da tener contoche ugualmente la leggedà la possibilità al datoredi lavoro di collegarsidirettamente all’Inpsper ottenere la suddettacopia; sarà pertanto impegno dello scrivente ordine e,si pensa dei sindacati medici, di fare valide pressionisulle aziende affinchè nel più breve tempo possibile siavvalgano della suddetta facoltà che avrà per esse unriscontro positivo abolendo transazioni cartacee, ufficidi ricevimento e ritardi.Il Presidente: Raffaello ManciniFirenzePerché vaccinare gliadulti?Gli adulti hanno bisognodella vaccinazioneperché: potrebberonon aver ricevutoi vaccini nell’infanzia;nuovi vaccini si sonoresi disponibili;l’immunità può decadere;gli anziani e/o imalati cronici possonoessere più suscettibilialle malattie prevenibilimediante vaccino.Vaccinazioni per proteggeregli adulti: epatite A; epatite B; papilloma virus(hpv); influenza (flu); morbillo, parotite, rosolia (mpr);malattie meningococciche (meningite, sepsi); malattiapneumococcica (polmonite, meningite); tetano difterite,pertosse (tdp), varicella, zoster.Chi ha bisogno di essere vaccinato?Tutti gli adulti: a posto con le vaccinazioni quali varicella,mpr e tdpa? Ricevuta una dose di vaccino influenzaleannuale?Gruppi speciali: rischio di esposozione al sangue sul lavoro?Sopra ai 50 anni? Malato cronico? Femmina?GenovaIl “falso” registro italiano dei mediciMettiamo in guardia i nostri iscrittidalla richiesta da parte del nonmeglio identificato “Registro italianodei medici” di fornire datiper un aggiornamento dello stesso.Il contesto assolutamente nontrasparente, fa credere di trovarsidi fronte ad un obbligo di legge, enon fa capire che l’operazione nonè gratuita. Molti medici ed odontoiatriche hanno incautamentesottoscritto la modulistica, infatti, si vedono ora recapitarela richiesta di un esoso pagamento. La Federazioneha già provveduto ad inviare una denunciaistanzaper reato di truffa (art. 640 cod. pen.) alla competenteProcura della Repubblica e alla Polizia Postale.Consigliamo, pertanto, agli iscritti che si vedessero recapitarerichieste di pagamento in conseguenza alla sottoscrizionedella modulistica, di provvedere ad inviare,immediatamente, una diffida, sottolineando la nullitàdella sottoscrizione carpita in danno della buonafede dei destinatari.CataniaNuova commissione dell’ordinesu salute e sicurezza del lavoroIn seguito all’approvazione daparte del Consiglio Direttivo, giovedì29 aprile si è insediata la nuovaCommissione dell’Ordine chedovrà occuparsi dei temi legati allatutela della salute e della sicurezzanei luoghi di lavoro il cui coordinamentoè stato affidato alprof. Giansalvo Sciacchitano, vice-presidentedell’Ordine di Catania,è costituita dai colleghi: dr.Ernesto Ramistella, dr. Santo De Luca, dr. GiuseppePollaci, prof.ssa Lidia Proietti, dr. Nando Rapisarda,dr. Giuseppe Saffioti, dr. Carlo Sciacchitano e dr. AlfonsoTerrasi.Si tratta di una commissione tecnica che vede la presenzadi numerosi colleghi, specialisti in Medicina delLavoro e altri esperti della materia, provenienti dai varisettori sanitari pubblici e privati della provincia.8 - 201059


LETTERE AL PRESIDENTEDEVO CHIEDERELA RICONGIUNZIONEDEI CONTRIBUTI?Egregio Presidente,vorrei, se possibile, alcune delucidazioni.Nato nel ‘45, laureato nel ‘72,specializzato nel ‘76, assistente ospedalierodapprima incaricato poi di ruolo, convenzionato (medicinagenerale) con le varie Inadel-Enpas-Inam per poi passarenel ‘79 alla attuale convenzione del Ssn, riscattati i 6anni di laurea, attività libero professionale dal ‘73. Devo chiederela ricongiunzione dei contributi? O esistono altri istituti(es. totalizzazione) più convenienti per il mio caso? Allostato attuale potrei andare in pensione? Quando devo faredomanda di pensione (vecchiaia e/o anzianità)? In ognicaso quale trattamento pensionistico percepirò mensilmente(specificando, se possibile, l’importo lordo e il netto)? Alcompimento del 65° anno di età? Da pensionato, posso proseguirela mia attività professionale (al contempo in convenzionee libera)? Fino a che età? Se la pensione è compatibilecon la prosecuzione dell’attività, quando percepirò lapensione, la mia retribuzione per l’attività convenzionata subiràconseguenze? In ultimo, mi merita chiedere la pensioneal 65° anno di età o più tardi?Con mille ringraziamenti porgo distinti saluti.(lettera firmata)Caro Collega,in esito alle richieste informazioni, ti rappresento quantosegue.Sulla posizione previdenziale in essere presso il Fondo deiMedici di Medicina Generale risultano accreditati contributi,dal febbraio ‘74 al novembre 2009, pari ad €222.823,61.Sulla scorta dei suesposti dati ti informo, preliminarmente,che potresti collocarti a riposo per anzianità da subito, avendomaturato tutti i prescritti requisiti.Tuttavia ti suggerisco di attendere il compimento del 65°anno di età, nel mese di novembre p.v., presentando la domandadi pensione nell’imminenza di quella data al fine dipoter usufruire del trattamento di quiescenza per vecchiaiaa decorrere dal successivo mese di dicembre. Nel merito,è stata effettuata una stima che ne ha determinatol’entità in circa € 2.700,00 lordi mensili.Ti faccio presente, inoltre, che risultano contabilizzati a tuonome i contributi versati al Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale,sia quelli emessi annualmente a mezzo di ruoli esattorialied affluenti alla Quota A, sia quelli dovuti alla Quota B perl’esercizio dell’attività libero-professionale. Nella fattispecietale ultima contribuzione viene versata con l’aliquota ridottadel 2%, avendone tu chiesto l’ammissione in quantogià titolare di copertura previdenziale obbligatoria pressol’Inpdap.Il Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale, in ottemperanza alla normativavigente, eroga solo le prestazioni di vecchiaia a decorreredal 65° anno di età. Nel tuo caso, in costanza di contribuzione,garantirà un rateo mensile stimato, complessivamente,in circa € 320,00 lordi mensili.Anche per tale gestione è richiesta la preventiva presentazionedella domanda di pensione, all’approssimarsi dei65 anni.Ti rappresento che i trattamenti pensionistici erogati dallaFondazione Enpam sono assoggettati alla ritenuta fiscale determinatadall’Inps, nella sua qualità di gestore del casellariopensionistico. Non è possibile, pertanto, determinare in questasede l’aliquota da applicare agli importi lordi ipotizzati edarti conto di quelli netti che scaturiranno.Corre l’obbligo di precisarti che, a fronte di eventuali modifichedella normativa previdenziale di riferimento, le ipotesisopra rappresentate potrebbero subire variazioni.È pertanto opportuno che tu proceda, prima della cessazionedel rapporto professionale, ad una ulteriore verifica pressoil Servizio competente all’erogazione della pensione.Ne consegue che la presente informativa non deve ritenersiimpegnativa per la Fondazione.In ordine agli ulteriori quesiti da te posti, ti rendo noto cheil pensionamento presso il Fondo dei Medici di MedicinaGenerale deve essere anticipato dalla definitiva cessazionedell’attività in convenzione. Tuttavia, l’iscritto può sceglieredi proseguire l’attività di specie fino al compimentodel 70° anno di età senza ulteriori proroghe, e godere deltrattamento di quiescenza a seguire.Presso il Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale, invece, al medicoviene erogato mensilmente il rateo di pensione dall’età di65 anni.Egli può poi decidere di continuare a versare i contributi allaQuota A, fino, al massimo, al 70° anno di età, e/o di proseguirel’attività libero-professionale, senza limiti temporali,versando, obbligatoriamente, i corrispondenti contributi608 - 2010


LETTERE AL PRESIDENTEalla Quota B con l’aliquotadel 2%, salvo espressa richiestadi elevarla al 12,50%.Ogni triennio gli viene riconosciuto,d’ufficio, un supplementodi pensione.In merito ai contributi versatiper l’attività di dipendenteospedaliero, ti suggerisco diinterrogare l’Inpdap circa laloro destinazione e, nellospecifico, assumere informazionisull’effettiva possibilità,anche in considerazionedel riscatto effettuato, ditrarne una rendita all’etàpensionabile.In caso di negativo esito diquesto accertamento, ti consigliodi presentare a questaFondazione la domanda perricongiungere i contributi dispecie presso il Fondo deiMedici di Medicina Generale.Una volta effettuati i dovuticalcoli, ti verrà inviata unaproposta, non vincolante, riportantele modalità di trasferimentodei contributi(eventuali oneri da sostenereovvero operazione senzacosti) e connessi beneficiprevidenziali.Qualora, ulteriormente, l’operazionedovesse rivelarsi nonvantaggiosa potrai, in alternativa,accedere alla totalizzazionedei periodi contributivi,istituto fruibile al verificarsidelle seguenti condizioni:cessazione dell’attivitàlavorativa; non essere titolaredi alcun trattamentopensionistico;aver compiuto 65 anni di etàe 20 di anzianità contributivacumulativa; aver maturato,in alternativa, 40 anni dianzianità contributiva a prescinderedall’età anagrafica.In presenza dei citati requisitiè possibile totalizzare, atitolo gratuito, gli spezzonicontributivi giacenti pressodifferenti gestioni previdenziali.Ogni Ente versa, proquota, la prestazione di spettanzaall’Inps, istituto incaricatoex lege dell’erogazionedel trattamento all’avente diritto.Ti saluto cordialmente.Eolo ParodiQUESTI I TUOICONTRIBUTINEL FONDO DELLALIBERA PROFESSIONECaro Presidente,nata a Milano nel ‘55, e iviresidente, le chiedo gentilmente:un parere circa uneventuale ricongiunzione deicontributi diversi, un preventivoper ipotesi di riscattodi anni 3 di percorso studi,e un’ipotesi di importopensione al compimento del65° anno. Dal momento chelavorerò ancora come liberoprofessionista, proseguiròcon i versamenti Enpam; maqualora volessi anticiparel’età pensionabile avrebbesenso ipotizzare un trasferimentodei contributi Enpamsui Fondi Inps e se fosse possibilecosa dovrei fare e qualioneri dovrei sostenere? Cisono altre eventuali possibilità,visto che sulla previdenzaescono leggi frequenti?Qualora decidessi di riscattareda uno a tre anni del miocorso di laurea/specializzazione,sarebbe possibile avereun preventivo degli importida pagare e con qualerateizzazione? Qualora proseguissii versamenti come liberoprofessionista fino alcompimento del 65° annocon un importo annuo compresotra 5.500,00 e 6000,00euro, a quanto ammonterebbela pensione mensile a partiredal settembre 2020 (avreiraggiunto 37 anni di contributiquota A e 29 anni dicontributi quota B)?Distinti saluti.(lettera firmata)Cara Collega,in esito alle richieste informazioni,ti rappresento, innanzitutto,che i contributidovuti al Fondo di <strong>Previdenza</strong>Generale (sia quelli diQuota A, emessi a mezzo diruoli esattoriali, che quelli derivantidall’esercizio dell’attivitàlibero professionale, affluentialla Quota B) hanno,ex lege, natura obbligatoria.Non possono, pertanto, essereoggetto di ricongiunzionepassiva presso altregestioni previdenziali.Per quanto riguarda, in particolare,la tua posizione previdenziale,ti informo chepresso il Fondo della LiberaProfessione - Quota B risultanoaccreditati contributiper un totale di euro75.382,62, versati per redditidichiarati tra il 1990 ed il2008.Atteso che la gestione in parolanon contempla l’erogazionedi prestazioni di anzianità,in costanza di contribuzione,a partire dal compimentodel 65° anno di età tiverrà erogata la pensione divecchiaia, unitamente aquella riconosciuta dallaQuota A.Nel dettaglio, la stima effettuataha determinato, per laQuota A, un trattamentomensile lordo di circa euro300,00.Per quanto riguarda la QuotaB, i calcoli sono stati effettuatiipotizzando, come richiesto,una contribuzioneannua costante di euro5.500,00, con la vigente aliquota(12,50%), fino all’etàdel collocamento a riposo.Ne è scaturito un rateo di circaeuro 1.700,00 lordi mensili.Inoltre, qualora fossi interessataal riscatto di 3 annidel corso di laurea, dovrestiaffrontare un onere stimatoin circa euro 20.000,00, pagabiliin unica soluzione, ovverosecondo un piano diammortamento di tre, sei onove rate.In merito, ti rappresento chepuoi presentare la relativadomanda, reperibile sul sitoInternet www.enpam.it opresso l’Ordine provinciale.A seguire, gli uffici ti invierannouna proposta, non vincolante,con importi dettagliatie precisi piani rateali diversamento.Peraltro, ti ricordo che risultanoaccreditati a tuo nomecontributi sul Fondo degliSpecialisti Ambulatoriali pereuro 812,46.Tali versamenti, effettuaticomplessivamente tra il1989 ed il 1994, ti darannodiritto all’erogazione di un ulterioretrattamento pensionistico,sempre dal compimentodei 65 anni, di entitàcommisurata al montantecontributivo versato.Corre l’obbligo di precisartiche, a fronte di eventualimodifiche della normativaprevidenziale di riferimento,le ipotesi sopra rappresentatepotrebbero subire variazioni.È pertanto opportuno che tuproceda, prima della cessazionedel rapporto professionale,ad una ulteriore verificapresso il Servizio competenteall’erogazione dellapensione.Ne consegue che la presenteinformativa non deveritenersi impegnativa per laFondazione.Ti saluto cordialmente.E. 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FILATELIAdi Gian Piero Ventura (*)Il mondo filatelico stascaldando i motori perquesta nuova stagione,che è ripartita con molteemissioni dato che solo inquesto mese di ottobre nesono previste 15, specialmentenegli ultimi giorni inconcomitanza con la manifestazioneRomaFil, previstadal 29 al 31 presso il Palazzodei Congressi all’Eur.Quest’anno, tra l’altro,l’evento sarà ancora più importantedata la presenzatra i collezionisti in gara ditre squadre provenienti daGrecia, Regno Unito e Spagna.Così come internazionalesarà pure la giuria.Un dato di crescita che siva ad affiancare a quellipresentati nell’ultima relazionesemestrale di PosteItaliane, qui si evincono inumeri calanti del trafficopostale dove gli invii sonodiminuiti del 3,2%, passandoda 3.100 milioni dipezzi a 3.002, in modo dafar abbassare i ricavi del -1,6%, scendendo da 2.155milioni di euro a 2.121.Bisogna notare però che ildato economico comprendeanche il risultato del settorefilatelico che è inveceaumentato passando da 94milioni a 108 milioni. Undato decisamente in controtendenzae di certo un titolodi merito per la DivisioneFilatelia. In ogni caso,per chiudere con completezzal’informazione, ilgruppo Poste Italiane ha dimostratobuona salutecomplessiva, visto che i ricavitotali sono saliti a12.393 milioni di euro ri-Francobolli nella capitalealla fine di ottobreLa manifestazione si svolgerà dal 29 al 31 pressoil Palazzo dei Congressi all’Eur. La novità per i collezionisti in garaè la presenza di una giuria internazionale.I numeri dell’ultima relazione semestrale di Poste Italianespetto ai 9.373 milioni delprimo semestre 2009.Chi invece deve fare i conticon numeri certamenteinferiori, e con l’incubo difuture riduzioni è la lista dei232 Enti cosiddetti “inutili”,inseriti in un primo tempotra i tagli della Finanziariae in seguito stralciati,per essere successivamenterivalutati dal ministerodei Beni Culturali. DiGli stand di RomaFilquesto lungo elenco alcunili conosciamo abbastanzabene e sappiamo che operasvolgano; tra i tanti citiamoad esempio l’Istituto LuigiSturzo, la Fondazione LuigiEinaudi, l’Istituto CarloCattaneo e l’AccademiaAngelica Costantiniana. Neesiste poi uno che riguardapiù direttamente il mondoche ci appassiona, ovverol’Istituto di Studi Storici ePostali che ha sede nella cittàdi Prato.In una nota ufficiale infattiviene spiegato “Se l’Istitutosarà costretto a chiudereper i tagli alla cultura, ilsito www.issp.po.it verràdefinitivamente oscurato.Non sarà più possibile effettuarericerche bibliografichenella biblioteca dell’Istituto;non sarà più possibileeffettuare ricerche tramiteil database dell’Istituto;non sarà più possibileconsultare gratuitamenterare riviste specialistiche;non sarà più possibile leggereantiche guide postali edi viaggio; non sarà piùpossibile ascoltare le registrazionidelle lezioni tenutedai docenti nei passatiseminari «Scrittura e comunicazione»;non saràpiù possibile visionare cartestradali d’epoca e mappedi itinerari postali; nonsarà più possibile consultarecomodamente on-linel’inventario del fondo Postecustodito presso l’Archiviocentrale dello Statoa Roma per prenotare la visionedei documenti”.Non possiamo che augurarciche questa, di storia,possa trovare un lieto fine.(*) gp.ventura@enpam.it628 - 2010


L’AVVOCATOA curadell’avv. Pasquale Dui (*)Negli ultimi decenni lesentenze emesse dagliorgani giudiziari(in particolar modo dallaCorte di Cassazione) unitamenteagli orientamentidottrinali dominanti in temadi colpa professionalehanno provveduto ad enunciareprincipi ed opinioniestremamente favorevolinei confronti degli esercentil’attività medica, nel sensoche solo di fronte ad errorimacroscopici si è ravvisatala sussistenza dellaresponsabilità penale.Un tale orientamento, conle debite eccezioni, si èmantenuto costante sin dallaprima metà del secoloscorso ma, per ragioni dibrevità, possiamo limitarel’indagine agli ultimi anni,in quanto è in tal periodopiù recente che vi èIl medico, vittima o arteficedel sistema giuridico italiano?stata una evoluzione di uncerto rilievo.Può cominciarsi col direche agli inizi degli anni ottantaancora si ribadisceche nell’esercizio della professionesanitaria costituiscecolpa penalmente rilevantenon qualsiasi erroreterapeutico o diagnostico,bensì l’errore inescusabile,conseguente alla violazionedelle regole generali e fondamentalidella scienza medicatenendosi peraltro presente,al momento della valutazionedi tale errore, chele nozioni di imperizia, negligenzaed imprudenzapresentano, nel campo medico,peculiari caratteristicheper il frequente insorgeredel rischio e del fortuito.Qualche tempo dopo i SupremiGiudici resero ancorapiù chiaro il loro pensieroaffermando a chiare lettereche la colpa professionaledeve essere valutatacon larghezza di vedute ecomprensione, sia perchéla scienza medica non determinain ordine allo stes-so male un unico criteriotassativo di cure, sia perchénell’arte medica l’errore diapprezzamento è semprepossibile. Successivamentela Suprema Corte introdussenella materia in esameil concetto di colpa graveconcetto mutuato dal dirittocivile e inserito con decisionenell’ambito dellenorme penali.Tale colpa è da riscontrarsinell’errore inescusabileche trova origine o nellamancata applicazione dellecognizioni generali efondamentali attinenti allaprofessione o nel difetto diquel minimo di abilità eperizia tecnica nell’uso deimezzi manuali o strumentaliadoperati o, infine, nellamancanza di prudenza ediligenza. Gli stessi principisono contenuti anche inaltre decisioni che, in più,hanno precisato il concettodi cognizioni fondamentalinel senso che questevanno rapportate allaspecializzazione del medico.Per cui, nel caso di specialista,non può prescindersidal valutare la sussistenzadelle cognizioni particolarie specifiche chequel sanitario deve necessariamentepossedere e chefanno parte del suo campodi azione.Da ricordare ancora unasentenza emessa di recentedalla Corte di Appello diMilano secondo la quale ladiscrezionalità del chirur-go nella scelta delle modalitàdi intervento non è insuscettibiledi controlli insede penale; la difficoltà edi rischi che comporta latecnica cui il chirurgo fa ricorso,mentre impone unparticolare rigore nell’esecuzionedell’intervento, soprattuttorende doverosauna particolare prudenzae diligenza. Il limite dellacolpa grave riguarda solol’imperizia e non anche lanegligenza e l’imprudenza.Nello stesso senso si è pronunciataanche la Cassazione:il prestatore di operaintellettuale è tenuto adosservare le comuni normedi diligenza, di prudenza edi perizia e a rispettare ledisposizioni di legge chedisciplinano l’esercizio dellasua attività professionale,con la conseguenza cheegli è chiamato a risponderedell’evento lesivo percolpa generica nel caso diuna condotta professionaleviolatrice dei principi innanzienunciati. Nell’ipotesiinvece che la prestazioneprofessionale implichila soluzione di problemitecnici di particolare difficoltàla legge (art. 2236C.C.) prevede un’attenuazionedella normale responsabilitànel senso cheil professionista rispondesoltanto per dolo o colpagrave. •(*) Avvocato del Forodi Milano, professoreall’Universitàdi Milano – Bicocca8 - 201063


Organi CollegialiCONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEProf. Eolo G. PARODI (Presidente)Dott. Alberto OLIVETI (Vice Presidente Vicario)Dott. Giovanni P. MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dott. Eliano MARIOTTI • Dott. Alessandro INNOCENTIDott. Arcangelo • LACAGNINA • Dott. Antonio D’AVANZO • Dott. LuigiGALVANO • Dott. Giacomo MILILLO • Dott. Francesco LOSURDODott. Salvatore Giuseppe ALTOMARE • Dott.ssa Anna Maria CALCAGNIDott. Malek MEDIATI • Dott. Stefano FALCINELLI • Dott. Roberto LALADott. Angelo CASTALDO • Dott. Giuseppe RENZO • Dott.ssa FrancescaBASILICO • Dott. Giovanni DE SIMONE • Dott. Edoardo GAMBACCIANIDott. Giuseppe FIGLINI • Dott. Francesco BUONINCONTIProf. Salvatore SCIACCHITANO • Dott. Pasquale PRACELLACOMITATO ESECUTIVOProf. Eolo G. PARODI (Presidente)Dott. Alberto OLIVETI (Vice Presidente Vicario)Dott. Giovanni P. MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dott. Eliano MARIOTTI • Dott. Alessandro INNOCENTIDott. Arcangelo LACAGNINA • Dott. Giacomo MILILLODott. Roberto LALACOLLEGIO SINDACALEDott. Ugo Venanzio GASPARI (Presidente)Dott.ssa Adriana BONANNI (Presidente supplente)Sindaci: Dott.ssa Laura BELMONTE • Dott. Francesco NOCE • Dott. LuigiPEPE • Dott. Mario ALFANI • Dott.ssa Anna Maria PAGLIONEDott. Marco GIONCADA • Dott. Giovanni SCARRONE • Dott. GiuseppeVARRINARegistrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999IL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAMEditore: Fondazione ENPAMDIREZIONE E REDAZIONEVia Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTOCarlo Ciocciemail: c.ciocci@enpam.itCULTURAClaudia Furlanettoemail: c.furlanetto@enpam.itCONGRESSI, CONVEGNI E CORSIARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAndrea Meconcelli:Tel. 06 48294513Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itDiscovery Smile è una Associazione Onlus intitolataa Monica Cappelletti, medico anestesista decedutanel marzo del 2008, a poco più di quaranta anni.Discovery Smile significa “alla scoperta di un sorriso”,non ha scopo di lucro, si pone esclusivamente finalità disolidarietà sociale, in particolare a favore dell’infanziaeconomicamente disagiata, abbandonata o priva di assistenza,in Italia e all’estero. L’intenzione è di soddisfareil più grande desiderio di Monica, quello di aiutare i bambini.Discovery Smile ha sposato il progetto per la costruzionedella scuola materna nel Denden Camp di Asmara.Ci saranno due aule spaziose, uffici per le insegnanti,magazzino, cucinotto, laboratorio, biblioteca, servizi igienici.Dare ai bambini delle aule pulite e confortevoli, serviziigienici collegati alle fognature, cibo caldo al momentodel pasto, rende più piacevole andare a scuola, imparare,prepararsi al futuro. Il nuovo asilo potrà ospitare160 bimbi su due turni, suddivisi in classi per fasce dietà; le maestre avranno l’opportunità di crescere professionalmentee usufruire di un posto di lavoro più salubre.Discovery Smile onlus - Via Germanico 96 00192 Roma,tel. 06 97619837 - www.discoverysmile.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: studio.sermonti@gmail.comSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itFoto: Archivio ENPAM - THINKSTOCKMENSILE - ANNO XV - N. 8DEL 21/09/2010Di questo numero sonostate tirate 431.370 copieL’autore è a disposizione degli aventi diritto con i qualinon è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissionio inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numeroStampa: COPTIP Industrie Grafiche41100 Modena (MO) - v. Gran Bretagna, 50tel: 059 312500 - fax: 059 312252email: centralino@coptip.it


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