16In tivvù... <strong>di</strong> tutto,<strong>di</strong>ppiù?Mentre scrivo, un occhio allatastiera, l’orecchio alle ultimenotizie dall’Iraq, provoun senso <strong>di</strong> inutilità misto a rabbia esconcerto. Avvenire <strong>di</strong> questa mattina,20 marzo <strong>2003</strong>, riporta nella paginaOGGIspettacoli la notizia <strong>di</strong> un neonatomaccartismo negli USA, che nellesettimane precedenti si è manifestatocon “liste nere” pubblicate su quoti<strong>di</strong>ani,quali il New York Post,<strong>di</strong>uominie donne <strong>di</strong> spettacolo, pacifisti <strong>di</strong>Hollywood, con l’invito a boicottarne ifilmeiconcerti.E,tenutoconto<strong>di</strong>quanto filoamericanismo serpeggianelle nostre strade e nei nostri parlamentigran<strong>di</strong> e piccoli, non mi meravigliereise qualche genio della cartastampata non prendesse ad imitarequell’indegna caccia alle streghe.Intantoappren<strong>di</strong>amoconsollievocheè stata rimandata la sentenza circa lapossibilità <strong>di</strong> sequestro del Gabibbo eche il tribunale <strong>di</strong> Lugo <strong>di</strong> Romagnasoltanto l’un<strong>di</strong>ci luglio <strong>di</strong>rà se il Gabibboha copiato o no il pupazzo BigRed, mascotte dell’università del Kentuckydal 1982. Registriamo poi laconclusione <strong>di</strong> una telenovela iniziatanel lontano novembre 2002 e proseguitasenza colpi <strong>di</strong> scena particolarifino alla nomina <strong>di</strong> Mieli e alla suasdegnosa rinuncia: Lucia Annunziata,ex <strong>di</strong>rettrice del Tg3, votata alla presidenzadatuttiiconsiglieri,hapresopossesso della Rai proprio ieri, 19marzo <strong>2003</strong>, con una <strong>di</strong>chiarazione laconicae significativa, “parlerò poco elavorerò tanto”, mentre sul caso BiagieSantoro,<strong>di</strong>versamentedaMieli,nonsi sbilancia... “deciderà il Consiglio <strong>di</strong>Amministrazione”. Resta incerta ancorala nomina del <strong>di</strong>rettore generale,anche se la relazione del <strong>di</strong>missionarioSaccà su come la Rai intende affrontarel’emergenza bellica dal punto <strong>di</strong> vistadell’informazione è stata apprezzatadal nuovo C.d.A. Io voglio sperareche, al <strong>di</strong> là dell’emergenza bellica,il nuovo gruppo <strong>di</strong>rigente dal qualetanto ci si attende, voglia finalmentechiedere una legislazione che garantiscaun servizio utile alla comunitàcivile.Quale potrà essere il futuro della Tvnegli anni a venire è <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>rlo, se èvero che un esperto come Aldo Grasso,nel suo recente saggio sulla “Storiadella Rai”, si domanda perché da unatv idealista, quale fu quella degli anni’50, e da una tv realista, che furoreggiòdagli anni del boom economico allacrisi petrolifera del ’74, si sia passati inquesti ultimi vent’anni ad una tv semprepiù brutta e che oggi più brutta nonpotrebbe essere. Insomma avremmotoccato il fondo e forse questo ci potrebbeaiutare a trovare il modo <strong>di</strong> risalirein superficie. Ma come? SecondoJacobelli non si risalirà, se non conun nuovo patto “costituente” che nascadal potere legislativo e che metta albando, almeno in Rai, la logica della tvconcorrenziale, che si è sempre più impostaa partire dagli anni ’80, e che fa<strong>di</strong>pendere le sue fortune dai risultatidell’Au<strong>di</strong>tel, mentre non si preoccupa<strong>di</strong> valutare il ritorno in termini <strong>di</strong> educazionepermanente al senso civico esociale che l’avevano permeata nei primivent’anni <strong>di</strong> vita.Si continua a ripetere che la Rai deverilanciarsi nel segno del servizio pubblicoe recuperare la sua finalità civica,ma ciò è possibile? Se i giornali <strong>di</strong> ogniestrazione e colore continuano a parlaredel successo dei programmi, confrontandoliquasi esclusivamente sulgra<strong>di</strong>mento, sulla cosiddetta au<strong>di</strong>ence,quali criteri <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio verranno fornitiallo spettatore, se non quelli che premianosolo e soltanto chi sta in testaagli ascolti? Che meraviglia se oggisono tutti d’accordo sulla consegna aFiorello dell’Oscar Tv <strong>2003</strong>? Provate asorbirvi in <strong>di</strong>retta Tv su Raiuno, ilprossimo 14 aprile, dal teatro Ariston<strong>di</strong> Sanremo, la manifestazione che incoronerà,oltre a Fiorello, i vincitoridei vari programmi e dei personaggitelevisivi, e poi traete le conclusioni.Intanto provo a passare in rassegnaqualche trasmissione che forse nonavrà gli onori degli Oscar e dei TelegattiTv, ma che può aiutarci a recuperareun giusto rapporto col mezzo televisivoe a stimolare una sana curiositàarricchendo il nostro patrimonio culturale.Parola mia, su Raitre dal lunedì al venerdìalle 13.30, (punta massima registratada Au<strong>di</strong>tel, 380.000 spettatori) ètornata dopo 17 anni in Rai con lo storicoconduttore Luciano Rispoli, affiancatodall’esperto linguista, professorGian Luigi Beccaria e da una giovanescrittrice, Chiara Gamberale.Ben lontano dallo stile quiz televisivo,che sforna eurodoni a tutto spiano, ilprogramma pone in gara due ragazzisulla conoscenza della lingua parlata escritta giocando magari su una sola parola,su un’espressione i<strong>di</strong>omatica, suun particolare linguaggio (comico,sportivo, politico…) e sviluppando il<strong>di</strong>scorso nelle più <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rezionisemantiche.Tv7, settimanale <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mentodel Tg1, in onda da quarant’anni ognivenerdì alle 23.10, ha conosciuto alti ebassi e ultimamente tenta <strong>di</strong> tornarealle sue gloriose origini, soprattuttoquando affronta con equilibrio i temidella povertà, dell’emigrazione e dellecontrad<strong>di</strong>zioni della società dei consumie si pone ad indagare la realtà, rimettendoin <strong>di</strong>scussione giu<strong>di</strong>zi giàpronunciati, confrontandoli con provee documenti originali. Attualmente sioccupa soprattutto <strong>di</strong> raccontare icambiamenti dell’Italia dei nostri giorni,avvalendosi della collaborazione <strong>di</strong>registi cinematografici come ErmannoOlmi e Lina Wertmuller.Grande storia in prima serata, che tornain aprile (ha fatto in passato puntemassime del 15% <strong>di</strong> share), fa partedel Progetto Storia <strong>di</strong> Raitre che comprendeanche programmi come Correval’anno e Enigma. Nel prossimo giugnoad arricchire il progetto storia arriveràIl mio Novecento, con intervisteesclusive a personaggi, testimoni oculari<strong>di</strong> vicende delle quali conservanomemoria e documentazione.Luciano CinquiniL’Angelo - <strong>Aprile</strong> <strong>2003</strong>
SCOUTSquadriglia,avventura nel tempostesso: «Là dove due o tre si riunirannonel mio nome, io sarò con loro». Siamocerti che, grazie al vostro entusiasmo edalla vostra voglia <strong>di</strong> giocarvi, all’aiuto edall’impegno dei capi ed alla presenza delSignore, vivrete una esperienza meravigliosache porterete con voi per tutta lavita.”A parte gli annunci formali… si avvicinaveramente questo grande evento,atteso da tanti anni (l’ultimo risale a 20anni or sono) che coinvolgerà circa17.000 ragazzi in quattro luoghi <strong>di</strong>versidal 28 luglio al 7 agosto <strong>2003</strong>. Possiamoanche rivelare dove andrà “il <strong>Chiari</strong>”:i <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Spoleto, in Umbria, ciospiteranno. Per adesso… continua, esi fa sempre più intenso, il lavoro e ilgioco in squadriglia per arrivare prontiall’appuntamento <strong>di</strong> questa estate chesi preannuncia molto, ma molto intensa!!Paolo FerrariReparto Andromeda <strong>Chiari</strong> 1Circa due settimane fa i ragazzidel Reparto <strong>di</strong> <strong>Chiari</strong> hannoricevuto una lettera dai CapiReparto ed Assistente Ecclesiasticod’Italia che, finalmente, dava l’attesissimanotizia: si va al Campo Nazionale!!Più o meno <strong>di</strong>ceva così:“Si <strong>di</strong>ffonda l’annuncio in tutta l’Italia,la vostra mitica Squadriglia parteciperàquest’estate al Campo Nazionale «Squadriglia:un’Avventura nel tempo». Alcampo vi incontrerete con altri esploratorie guide come voi, che vestono la stessauniforme, credono negli stessi valori,ma con usanze e tra<strong>di</strong>zioni che vi sorprenderanno!Se arriverete al campocon il cuore aperto e <strong>di</strong>sponibile, riusciretea con<strong>di</strong>videre la vostra storia e il vostroentusiasmo con le migliaia <strong>di</strong> fratellie sorelle scout che con voi vivranno quest’avventura.Il Campo Nazionale è una occasione irripetibileper mettervi alla prova, per <strong>di</strong>mostrarela vostra lealtà, le vostre competenzeed il vostro valore come guide escout. Ma anche per far vedere a tutti chesiete una Squadriglia in gamba! Insommaper mostrare a tutti <strong>di</strong> che stoffa sietefatti. [...] Quando arriverete al Campola vostra Squadriglia si unirà ad altreSquadriglie per formare un nuovo Reparto…e nuovi compagni <strong>di</strong> avventure!Inoltre al Campo sarà presente anche unaltro amico: Gesù! Infatti lo ha detto luiScuola dell’infanzia Pedersoli - Elementari Martiri e PedersoliInsieme per la settimana della continuitàDa parecchi anni, per numerosi bambini <strong>di</strong> <strong>Chiari</strong>, si ripete la coinvolgenteesperienza della Settimana della continuità. Lescuoledell’infanzia statali sono gemellate con una o più scuole elementaridel territorio ed insieme gli insegnanti dei due or<strong>di</strong>ni scolastici elaboranoun progetto che coinvolge i bimbi dell’ultimo anno della scuola dell’infanziae gli alunni che già frequentano la prima elementare. La scuola dell’infanziaPedersoli, data la sua ubicazione, è gemellataconlevicinescuoleelementariMartiri e Pedersoli.Le finalità <strong>di</strong> tale progetto sono <strong>di</strong> permettere ai bambini <strong>di</strong> cinque anni unaprima conoscenza della struttura e dell’organizzazione della scuola elementare.I piccoli, accolti ed accompagnati dai loro “amichetti” <strong>di</strong> prima inizianoa dare risposta alle loro innumerevoli curiosità. Spesso, infatti, i bimbi <strong>di</strong> 5anni fantasticano sul come siano fatte le aule, i banchi, le se<strong>di</strong>e delle elementari…cosa sia necessario portare a scuola poi… “Si potrà giocare alleelementari?”…Il progetto si articola in varie giornate, anche i neoscolaretti portano a scuolalo zainetto contenente la meren<strong>di</strong>na che consumeranno al momento della ricreazione;sosta altrettanto fondamentale è quella del pranzo consumatonella mensa delle elementari, per scoprire la <strong>di</strong>fferenza dell’erogazione delservizio nei due or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> scuola.In seconda battuta si entra nel vivo delle attività: i bambini vengono <strong>di</strong>visi ingruppi misti (5 anni - prima elementare), insieme ascolteranno una storianarrata dagli insegnanti e la riprodurranno graficamente; non solo, realizzerannosemplici strumenti musicali, impareranno canti e costruiranno il fantocciodella “Vecchia” <strong>di</strong> metà Quaresima, che verrà bruciata nel cortile delleelementari, concludendo così il percorso e coinvolgendo anche tutti glialtri alunni.Una settimana davvero entusiasmante sia per i bimbi che accolgono, che sisentono <strong>di</strong> svolgere un ruolo <strong>di</strong> guida nei confronti dei compagni più piccoli,sia per i bimbi <strong>di</strong> 5 anni che si caricano <strong>di</strong> “responsabilità e d’orgoglio” perquesta esperienza che li fa sentire già gran<strong>di</strong>.Settimana intensa e <strong>di</strong> grande lavoro, soprattutto per gli insegnanti coinvoltinel progetto, ma che senz’altro darà i suoi frutti nel passaggio tra scuola dell’infanziae scuola elementare; non si pensa certo <strong>di</strong> risolvere tutte le problematichelegate all’inserimento, ma certamente si appianano alcune ansie e sicrea una forte motivazione nei bambini che il prossimo settembre inizierannocon entusiasmo la scuola elementare, forti dell’esperienza vissuta inprecedenza.Buon lavoro a tutti!Chiara17L’Angelo - <strong>Aprile</strong> <strong>2003</strong>