Il suono : generalità - Istituto Istruzione Superiore Maserati
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Dal risultato della compressione audio con perdita non si può più ottenere un <strong>suono</strong> identico<br />
all'originale ma la riduzione ottenibile è molto spinta: con rapporti di compressione di 10 a 1, il<br />
risultato è quasi indistinguibile dall'originale ma ci si può spingere anche oltre a discapito della<br />
qualità.<br />
Gli studi di psicoacustica (la psicoacustica è lo studio della percezione soggettiva umana dei suoni,<br />
più precisamente è lo studio della psicologia della percezione acustica) hanno permesso di<br />
accertare che l'uomo non è sensibile nello stesso modo a tutte le frequenze e che un <strong>suono</strong> ad alta<br />
intensità ne maschera uno con frequenza vicina ma intensità più bassa. Sfruttando queste ed altre<br />
considerazioni, si può pensare di eliminare l'informazione che non verrebbe comunque percepita ed<br />
ottenere quindi un buon rapporto di compressione.<br />
Occorre distinguere fra segnali vocali e segnali musicali.<br />
Per i segnali musicali lo standard è il CD audio con una frequenza di campionamento di 44,1<br />
KHz e una profondità di bit di 16<br />
Esempi di compressori sono:<br />
• MP3 (MPEG-1 Layer III) è stato introdotto negli anni '80 ed è il più popolare. Essendo il più<br />
antico, è anche il meno efficiente e spesso il peggiore in termini di qualità.<br />
• Windows Media Audio (WMA) è molto diffuso sui sistemi Windows.<br />
• VORBIS è un codec più efficiente dell'mp3 ed è open source (ossia liberamente distribuibile<br />
e modificabile)<br />
• AAC è stato reso popolare dalla Apple. Apple's (iTunes Music Store)<br />
Per i segnali vocali lo standard è il sistema telefonico con una frequenza di campionamento di<br />
8 KHz e una profondità di bit di 8<br />
<strong>Il</strong> Global System for Mobile Communications (GSM) è attualmente lo standard di telefonia<br />
mobile più diffuso del mondo. Utilizza un bitrate di 9,6Kbit/sec con un tasso di compressione di<br />
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Bitrate<br />
I file multimediali sono per loro natura connessi al tempo che scorre. In altri termini ad ogni<br />
secondo è associato un certo contenuto informativo e quindi una certa sequenza di cifre binarie. <strong>Il</strong><br />
numero di cifre binarie che compongono queste sequenze è detto bitrate. In altre parole il bitrate è<br />
il numero di cifre binarie impiegate per immagazzinare un secondo di informazione. Questo<br />
può essere costante per tutta la durata del file o variare all'interno di esso. Ad esempio i cd musicali<br />
vengono campionati (registrati) ad una frequenza pari a 44,1KHz. Da ciò deriva che ad ogni<br />
secondo si hanno 44.100 valori registrati dall'ipotetico microfono che vanno poi moltiplicati per i 2<br />
canali del <strong>suono</strong> stereo che vanno a loro volta moltiplicati per 16 (poiché la registrazione avviene a<br />
16 bit) Quindi avremo:<br />
Bitrate= 44,1 x 2 x16= 1411kbit/sec=1,4Mbit/sec<br />
Questo significa che lo spazio necessario per registrare un minuto di audio è<br />
Bitrate x 60= 84 Mbit<br />
Per trovarlo in byte divido per 8 quindi ottengo circa 10 MByte<br />
La compressione, diminuendo la lunghezza globale del file, diminuirà di conseguenza la lunghezza<br />
media delle sottosequenze ossia diminuirà il bitrate medio. <strong>Il</strong> bitrate medio diventa dunque in<br />
questi casi l'indice dell'entità della compressione. Ad esempio se il file di origine possedesse un<br />
bitrate di 1411 Kbit/s e il file compresso possedesse un bitrate medio di 320 Kbit/s, allora avremmo<br />
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