24 Il mondo dell’ebook QUATTRO PASSI NEL FENOMENO DEL SOCIAL READING I libri, da sempre fulcro di conversazioni e scambi d’idee, amplificano il loro raggio d’azione grazie ai social network. Da Twitter a Pottermore, ecco i circoli letterari nell’era del web 2.0. di Roberto Dessì pretesti| Febbraio 2012
25 Cosa c’è di più sociale di un libro? Quante amicizie, amori, discussioni e idee sono nate attorno a una storia ben scritta? Quanti volumi abbiamo visto passare di mano, sottolineati o annotati qua e là su margini fino ad allora immacolati? E ora i terribili eBook vorrebbero portarci via questa magia, ingabbiandola in fredde sequenze binarie? Non sia mai. Il libro si evolve, ma la sua anima è immortale. Parafrasando Shakespeare, cambia la materia di cui sono fatti, ma non i sogni che contengono, divenuti liquidi e condivisibili in tempo reale grazie ai social network, declinati nel social reading. Tredici semplici lettere che al loro interno nascondono un intero universo, gravitante attorno ai libri e alla Rete, popolato di avatar virtuali dietro i quali si celano lettori, scrittori, case editrici e addetti ai lavori, che trovano in Rete un fertile terreno di discussione. Nell’era Avanti Web 2.0, per entrare in contatto con un autore o si assisteva alla presentazione del suo ultimo romanzo ‒ cercando di agganciarlo nella pausa aperitivo ‒ o gli si scriveva un’email, attendendo speranzosi una risposta. Oggi è sufficiente fare un giro tra i social network, ed ecco spuntare come funghi scampoli della quotidianità di chi, fino a poco tempo prima, era un’irraggiungibile Twitter offre a tante penne più o meno celebri un rifugio e un podio da cui arringare i propri follower, a patto di rimanere entro il limite di 140 caratteri icona letteraria. Twitter è l’emblema dell’anima socialletteraria della Rete. Il servizio di microblogging, ormai celebre anche nel nostro Paese, offre a tante penne più o meno celebri un rifugio e un podio da cui arringare i propri follower, a patto di rimanere entro il limite dei 140 caratteri. Tra i più social Paulo Coelho, che dispensa benedizioni virtuali e pillole dei suoi celebri aforismi, Patricia Cornwell, che cinguetta per sé e per il proprio alter ego letterario Kay Scarpetta, e William Gibson, papà del cyberpunk e non a caso appassionato di in novazionitecnologiche. Rimanendo nei patri confini, ecco tra i tanti Alessandro Baricco (che posta solo in spagnolo) , Michela Murgia (che a volte lo fa anche in sardo), pretesti| Febbraio 2012