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numero 3 - Piccole Serve

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La libertà religiosa secondo l’Islàm e i musulmani<br />

La Croce odiata dalla mezzaluna.<br />

Odio, violenza fisica e morale dei<br />

musulmani contro i cristiani<br />

La cronaca passata e recente ci ha informato<br />

impietosamente sulle stragi di cristiani<br />

compiuti da musulmani, quasi in tutto il<br />

pianeta.<br />

Si tratta di delitti compiuti da fanatici,<br />

oppure di un fatto ancora più grave: ossia i<br />

musulmani (ma prima ancora l’Islàm come<br />

religione e come cultura) accettano, oppure<br />

no, che gli altri gruppi religiosi abbiano il<br />

diritto di praticare, di professare pubblicamente,<br />

di diffondere la loro fede con scritti<br />

e la parola, anzi di convertire e fare seguaci,<br />

addirittura che si possa cambiare religione<br />

(per es. che un musulmano possa diventare<br />

cristiano)?<br />

Nel Corano e nell’Islàm non c’è posto<br />

per la libertà religiosa come è intesa<br />

dall’articolo 18 della Dichiarazione Universale<br />

dei Diritti dell’Uomo del 1948 e dalla<br />

dichiarazione Dignitatis humanae del Vaticano<br />

II del 7 dicembre 1965: la fede è una<br />

adesione libera; nessuno, in forza della sua<br />

dignità umana, può essere costretto o impedito<br />

a professare privatamente e pubblicamente<br />

la propria fede.<br />

Don Giuseppe TunIneTTI<br />

Lo Stato islamico ritiene di avere il diritto<br />

di restringere la libertà religiosa e le<br />

pratiche religiose entro l’impalcatura del<br />

proprio sistema religioso. Per questo, per<br />

esempio, l’Arabia Saudita, sede dei luoghi<br />

sacri dell’Islàm, si ritiene luogo sacro, per<br />

cui non è permesso non solo costruirvi chiese<br />

ma neppure qualsiasi atto di culto non<br />

islamico: eppure vi sono milioni di immigrati<br />

cristiani in Arabia.<br />

Al musulmano non è permesso cambiare<br />

religione: rischia la vita<br />

Quanto alla possibilità di un musulmano<br />

di convertirsi a un’altra religione, essa<br />

non esiste nel modo più assoluto: una simile<br />

conversione è considerata un’apostasia ed<br />

è punita dalla legge islamica con la pena<br />

di morte, anche se non sempre tale pena è<br />

applicata o è sostituita con il carcere.<br />

Il Corano da una parte afferma: “Non<br />

vi sia costrizione nella religione” (sura.3,<br />

In Arabia Saudita pur essendovi milioni di<br />

immigrati cristiani non è permesso costruire<br />

chiese e neppure pregare.<br />

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