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6-Decisamente morto - only fantasy

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tubature nuove e i vicini), ma non c’era niente di paragonabile all’essere a<br />

casa propria.<br />

Il nuovo piano di cottura era già installato, quindi potevo cucinare, e<br />

avevo sistemato un’asse di compensato sopra gli armadietti, in modo da<br />

usarla come piano di lavoro per cucinare.<br />

Il nuovo frigorifero emetteva un ronzio sommesso, del tutto diverso<br />

dal fragore di quello vecchio di trent’anni posseduto dalla nonna. L’aria di<br />

nuovo di quella cucina mi colpiva tutte le volte che attraversavo il portico<br />

posteriore, ora più grande e racchiuso, per aprire la nuova porta più<br />

massiccia, dotata di spioncino e di chiavistello di sicurezza.<br />

– Qui comincia la parte vecchia della casa – spiegai, precedendolo<br />

fuori della cucina e nel corridoio. Nel resto della casa era stato necessario<br />

sostituire solo poche assi del pavimento, e tutto era pulito e ridipinto di<br />

fresco; pareti e soffitto non erano stati i soli a essere macchiati dal fumo, il<br />

cui odore era stato la cosa più difficile da sradicare. Avevo sostituito<br />

alcune tende, gettato un paio di tappeti e pulito, pulito e ancora pulito, cosa<br />

che per parecchio tempo aveva occupato ogni mio momento libero.<br />

– Un buon lavoro – commentò Quinn, osservando come fossero state<br />

unite le due parti della casa.<br />

– Venga in salotto – suggerii, compiaciuta. Mi piaceva mostrare la<br />

casa a qualcuno, adesso che i divani erano puliti, che non c’erano gomitoli<br />

di polvere in giro e che i vetri dei quadri brillavano; le tende del salotto<br />

erano state sostituite, cosa che avevo avuto intenzione di fare da quasi un<br />

anno.<br />

Benedetta fosse l’assicurazione, e anche il denaro che mi ero<br />

guadagnata nascondendo Eric al suo nemico. Certo, avevo aperto un bel<br />

buco nei miei risparmi, ma al momento del bisogno avevo avuto a<br />

disposizione il denaro necessario, e questa era una cosa di cui potevo<br />

essere grata.<br />

Nel camino, tutto era pronto per accendere il fuoco, ma faceva<br />

ancora troppo caldo per questo. Quinn sedette su una poltrona e io presi<br />

posto di fronte a lui.<br />

– Posso offrirle da bere... una birra, un po’ di caffè, o un tè freddo? –<br />

chiesi, conscia del mio ruolo di padrona di casa.<br />

– No, grazie – rispose con un sorriso. – È da quando l’ho incontrata a<br />

Shreveport che desideravo rivederla.<br />

Cercai di continuare a fissarlo, nonostante il sopraffacente impulso di<br />

abbassare lo sguardo sui miei piedi, o sulle mani. I suoi occhi erano in<br />

realtà di un color porpora molto, molto scuro.

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