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Monica Grandi - Parrocchia Santi Angeli Custodi - Formica

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Il metodo che viene utilizzato dagli insegnati L2 è di tipo diretto,<br />

ovvero l’apprendimento avviene attraverso la lingua vissuta attraverso<br />

l’esperienza e la pratica.<br />

La presenza all’interno delle scuole di un insegnante L2 aiuta<br />

estremamente il rapporto scuola-famiglia, serve per inserire l’alunno<br />

nel nuovo ambiente rispondendo alle sue esigenze e aiutando anche la<br />

famiglia in un momento così delicato ed estraneo.<br />

Il mediatore interculturale e l’insegnate specializzato<br />

nell’insegnamento della seconda lingua agli stranieri sono solo due dei<br />

tanti strumenti che è possibile individuare all’interno delle scuole per<br />

sviluppare relazioni interculturali non distorte ma efficaci.<br />

Questi strumenti devono essere rivolti a tutti, non solo agli stranieri<br />

ma anche agli autoctoni.<br />

Il decentramento culturale 27 potrebbe essere un ottimo inizio; mettere<br />

da parte il proprio egocentrismo e riflettere anche sui punti di vista e<br />

sulle posizioni altrui prima di emettere giudizi. La capacità di mettersi<br />

al posto degli altri per capire le differenti realtà. Per riuscire a fare<br />

questo è necessario arrivare ad ottenere un buon dialogo tra le<br />

persone, paritario e reciproco. «Le conclusioni del dialogo devo essere<br />

parziali e devono essere ripensate e rimesse in discussione, devono<br />

avere un orizzonte sempre in movimento.» 28<br />

Questa riflessione continua, rappresenta uno sforzo non indifferente<br />

per la ragione umana che è consapevole dei propri limiti ermeneutici e<br />

relazionali, bisogna lasciarsi alle spalle le velleità del proselitismo e<br />

della conversione (altrui), per arrivare ad ottenere l’ottica della<br />

sperimentazione e della ricerca.<br />

Le parole precarietà, dubbio, incertezza, ricerca, impegno e<br />

disponibilità diventano gli elementi che accompagnano il cammino<br />

verso la reciprocità.<br />

27 I. BOLOGNESI, A. DI RIENZO Io non sono proprio uno straniero. Dalle parole<br />

dei bambini alla progettualità interculturale, Franco<strong>Angeli</strong>, Milano 2007. p.21.<br />

28 A. GENOVESE, Per una pedagogia interculturale, dalla stereotipia dei<br />

pregiudizi all’impegno dell’incontro, Bononia University Press, Bologna 2003,<br />

p.191.<br />

21

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