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L'intervista completa a Maria Belli - Spi-Cgil Emilia-Romagna

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ti ha dato una grossa spinta ad appianare ostacoli e rendere più gestibile per le donne<br />

l’impegno dei figli?<br />

R - “Quando sei mamma e vivi quotidianamente questa realtà, senti il bisogno di fare e<br />

di organizzare anche per le altre e non solo per te. Nel ’70 c’erano dei bambini che non<br />

avevano mai visto il mare.<br />

Insieme alla delega dei problemi dell’infanzia, avevo anche la quella per gli anziani.<br />

Questa fu un’altra palestra di cultura.<br />

All’epoca gli anziani non superavano il numero dei giovani come avviene adesso;<br />

avevano, però, bisogno di assistenza. L’idea dei pasti per gli anziani l’avemmo noi, per<br />

primi, anzi io.<br />

Fu così: casualmente incontrai un ex partigiano di Barisano, che conoscevo; si mise a<br />

piangere perché gli era morta la moglie e lui, che non sapeva prepararsi neanche un uovo,<br />

si sentiva costretto ad andare nella casa di riposo. Io lo incoraggiai a non abbandonare la<br />

sua casa”.<br />

D - Eri ancora assessore al comune?<br />

R - “Si, ci rimasi fino al 1986, attualmente non sarebbe più possibile per legge. Parlai<br />

con i responsabili della casa di riposo, ci mettemmo d’accordo per preparare 4 pasti in più<br />

e partimmo. Avevamo trovato quattro anziani che accettarono di provare. Facevamo<br />

pagare il costo reale del pasto con esclusione del rimborso-macchina che davamo ai loro<br />

vicini di casa, i quali si prendevano l’incarico di portar loro i pasti a domicilio. Adesso<br />

vengono preparati 500 coperti al giorno.<br />

L’idea era valida, fummo i primi in Italia; l’esperimento fu imitato da molte altre città”.<br />

D - Un’ idea senza dubbio rivoluzionaria, come quella delle vacanze anziani.<br />

R - “ La nostra amministrazione fu la prima ad avere anche questa idea.<br />

Facevamo pagare 5 mila lire ciascuno perché sostenni che se noi li avessimo mandati<br />

gratis, loro non avrebbero avuto alcun diritto di protesta, dato che a caval donato…; se<br />

avessimo, invece, fatto pagare un piccolo contributo, avrebbero avuto una loro dignità.<br />

Cinque mila lire per un periodo di 12 giorni era una sciocchezza, un segno. E da lì<br />

partirono le vacanze anziani, ormai una conquista.<br />

Allo stesso modo e nello stesso periodo, fine anni ’70, per questa fascia di età partì<br />

l’assistenza domiciliare. Mi rivolsi a due persone, che conoscevo bene e che lavoravano per<br />

il comune come bambinaie negli asili. Chiesi loro se fossero disposte a svolgere un lavoro<br />

di assistenza a domicilio agli anziani (fare loro il bagno, rassettare la casa,ecc…) invece di<br />

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