Aspetti igienico-sanitari in apicoltura - Istituto Zooprofilattico ...
Aspetti igienico-sanitari in apicoltura - Istituto Zooprofilattico ...
Aspetti igienico-sanitari in apicoltura - Istituto Zooprofilattico ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
2. LE MALATTIE DELLE API<br />
2.1 LE BUONE PRASSI DI ALLEVAMENTO IN APIARIO<br />
A cura di Giovanni Formato1 e Duccio Pradella2 1<strong>Istituto</strong> <strong>Zooprofilattico</strong> Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana - Co.V.A.L.<br />
2Agronomo, Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani<br />
Contact mail: giovanni.formato@izslt.it<br />
La comparsa delle malattie nelle api è legata fondamentalmente a tre fattori:<br />
1) “APE” (patrimonio genetico): la resistenza alle diverse malattie varia da colonia a colonia <strong>in</strong> base al patrimonio<br />
genetico posseduto dalle reg<strong>in</strong>e fecondate;<br />
2) “PATOGENO” (presenza, carica <strong>in</strong>fettante e virulenza): è <strong>in</strong>dispensabile <strong>in</strong>fatti la presenza dell’agente<br />
responsabile della malattia perché questa si manifesti, ma è anche importante la quantità con cui l’agente<br />
<strong>in</strong>teressa gli alveari, come pure la sua capacità di diffondersi (virulenza) da ape ad ape, dando quadri più<br />
o meno gravi della patologia;<br />
3) “AMBIENTE” (temperatura, umidità relativa, presenza di piante poll<strong>in</strong>ifere e nettarifere, ecc.): le condizioni<br />
ambientali e stagionali <strong>in</strong>fluenzano fortemente l’andamento (aggravamento o attenuazione) delle<br />
malattie, risultando <strong>in</strong> molti casi fattori scatenanti o mitiganti della s<strong>in</strong>tomatologia delle malattie.<br />
Nel rispetto del proverbio che recita: “la prevenzione è la miglior cura”, le buone prassi di allevamento <strong>in</strong><br />
apiario (BPA) implicano una corretta gestione degli alveari posseduti; realizzando <strong>in</strong> tal modo una prevenzione<br />
delle malattie delle api.<br />
Al tempo stesso, l’applicazione delle buone pratiche apistiche permettono anche di ottenere prodotti dell’alveare<br />
di qualità, nel rispetto della salute del consumatore.<br />
Le buone prassi che normalmente dovrebbero essere adottate <strong>in</strong> apiario sono:<br />
• ubicare gli apiari <strong>in</strong> zone facilmente raggiungibili anche con la macch<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> luoghi soleggiati <strong>in</strong> <strong>in</strong>verno,<br />
ombreggiati <strong>in</strong> estate, non umidi, non esposti ai venti freddi e non soggetti a fonti di <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento ambientale<br />
(come, ad esempio, zone fortemente vocate per l’agricoltura <strong>in</strong>tensiva o fortemente <strong>in</strong>dustrializzate);<br />
• non superare il numero di 40-50 alveari/apiario;<br />
• distanziare gli alveari tra loro di 30-40 cm per favorire riunioni delle famiglie e dim<strong>in</strong>uire l’esposizione<br />
agli agenti atmosferici;<br />
• <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>are leggermente verso l’avanti le arnie per favorire la fuoriuscita di acqua eventualmente entrata;<br />
• sollevare da terra le arnie di circa 40 cm per evitare l’entrata di <strong>in</strong>setti/animali/acqua e per consentire una<br />
posizione più comoda dell’apicoltore durante la visita <strong>in</strong> apiario;<br />
• orientare la portic<strong>in</strong>a di volo delle api a sud/sud-est per evitare l’esposizione a venti freddi;<br />
• alternare arnie di colore diverso e/o realizzare disegni/forme/colori diversi sul frontal<strong>in</strong>o ed evitare di posizionare<br />
troppe arnie su una stessa fila, per dim<strong>in</strong>uire i fenomeni di deriva;<br />
• effettuare una selezione dei fornitori;<br />
• rispettare un periodo di quarantena per tutte le <strong>in</strong>troduzioni di nuovi sciami e famiglie <strong>in</strong> apiario;<br />
• identificare gli alveari mediante codice aziendale e numerazione progressiva;<br />
• verificare costantemente, nel corso dell’anno, lo stato di salute degli alveari (ogni volta che si visitano) e<br />
registrare le eventuali anomalie ricercandone la causa;<br />
15