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Carta dei Servizi Day Surgery Multidisciplinare Valdagno - ULSS5

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Osp. A V<br />

<strong>Day</strong> –<strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong><br />

AREA 1<br />

GENER02.AC1.7<br />

AC.2.5<br />

AC.2.6<br />

AC.2.7<br />

ELABORAZIONE<br />

APPROVAZIONE<br />

AUTORIZZAZIONE<br />

DIFFUSIONE<br />

REVISIONE<br />

Responsabile Organizzativo<br />

<strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong><br />

CARTA SERVIZI<br />

Firma<br />

Firma:<br />

Direzione Medica Firma:<br />

Data:<br />

Data: Modifiche:<br />

Data 1° stesura<br />

1


Regione del Veneto<br />

Azienda Azienda Azienda Unità Unità Locale Locale<br />

Locale<br />

Socio Socio Sanitaria<br />

Sanitaria<br />

OVEST<br />

VICENTINO<br />

CARTA SERVIZI<br />

DAY SURGERY MULTIDISCIPLINARE<br />

Direttore Medico Ospedaliero<br />

Dr. Luigi Dal Sasso<br />

A cura di: Sperman Vania – Borga Daniela – Albiero Laura<br />

Ipponi Maria Teresa – Sella Stefania<br />

2


INFORMAZIONI GENERALI<br />

Selezione del paziente<br />

Interventi eseguibili<br />

Orari apertura e contatti<br />

Struttura del servizio<br />

ATTIVITA’ SVOLTA<br />

<strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong><br />

<strong>Day</strong> Service<br />

SERVIZI COINVOLTI (U.O.S)<br />

ACCESSO AL SERVIZIO<br />

INDICE<br />

1. Gestione liste di attesa per intervento<br />

2. Gestione programmazione operatoria giornaliera e<br />

settimanale<br />

3. Chiamate per intervento<br />

4. Esecuzione accertamenti pre-operatori<br />

5. Assistenza peri-operatoria<br />

5.1 - Continuità assistenziale<br />

6. Ambulatorio medicazioni<br />

7. <strong>Day</strong> Service ORL<br />

8. Gestione accertamento post-ricovero (solo per chirurgia e<br />

ORL)<br />

3


9. Funzionigramma personale infermieristico<br />

10. Rapporto struttura-paziente<br />

11. Obiettivi<br />

12. Standard di qualità<br />

13. Principi fondamentali<br />

14. Organigramma equipes mediche<br />

15. U.O.A. Specifiche di riferimento<br />

U.O.S SPECIFICHE DI RIFERIMENTO<br />

CHIRURGIA GENERALE<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio) Pag 25<br />

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio) Pag 34<br />

ORL<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio) Pag 40<br />

OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio Pag 43<br />

4


INFORMAZIONI GENERALI<br />

Nella pratica medica internazionale con il termine <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> si<br />

intende la “possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di<br />

effettuare interventi chirurgici o anche procedure diagnostiche<br />

e/o terapeutiche invasive e semi-invasione in regime di ricovero<br />

limitate alle ore diurne e con eventuale pernottamento, in<br />

anestesia locale, loco-regionale o generale”.<br />

Questa modalità clinico-assistenziale nasce come risposta alle<br />

istanze specifiche promosse da una domanda di salute sempre<br />

più complessa e dalle pressioni che convergono sul sistema<br />

sanitario, come la riduzione della spesa sanitaria e il<br />

miglioramento della qualità delle prestazioni offerte.<br />

In tale ottica la <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> permette di ottimizzare le attività<br />

chirurgiche attraverso la razionalizzazione e la diversificazione<br />

del flusso <strong>dei</strong> pazienti apportando notevoli miglioramenti sul<br />

piano funzionale, gestionale, economico, oltre che sulla qualità<br />

di vita <strong>dei</strong> pazienti trattati.<br />

Il graduale incremento dell’età media comporta un carico<br />

assistenziale complesso e gravoso con la necessità di disporre<br />

di spazi dedicati alla riabilitazione, alla lungodegenza e alle<br />

patologie geriatriche a scapito di posti letto per acuti.<br />

I primi esempi di chirurgia con ricovero breve hanno origine già<br />

dal 1899 in Inghilterra; successivamente altri tentativi si sono<br />

avuti in America e in altri paesi.<br />

Ufficialmente la <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> è nata negli USA ed ha avuto<br />

rapida diffusione negli anni 70, visto il gradimento da parte <strong>dei</strong><br />

pazienti e la contemporanea ricaduta del contenimento delle<br />

liste di attesa.<br />

La Regione Veneto ha prodotto nel 1996 le “linee guida per la<br />

regolamentazione delle attività chirurgiche effettuabili in regime<br />

ambulatoriale ed in regime di chirurgia di giorno”; l’ULSS 5 -<br />

Ovest Vicentino con una circolare le ha adottate nello stesso<br />

anno.<br />

Nel 1997 una delibera del Direttore Generale dell’ ULSS 5 -<br />

Ovest Vicentino ha attivato la <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> presso l’ospedale di<br />

<strong>Valdagno</strong>.<br />

Grazie all’introduzione di nuove tecniche chirurgiche e<br />

anestesiologiche, alla formazione di personale dedicato, oggi la<br />

<strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> è largamente utilizzata con notevole successo.<br />

Tale successo è subordinato al fatto che i pazienti siano<br />

accuratamente selezionati.<br />

5


I punti forti della selezione del paziente sono:<br />

Età<br />

Stato di salute<br />

Situazione socio-anagrafica<br />

Tipo di intervento<br />

Età<br />

L’ età del paziente va valutata caso per caso; a volte anche<br />

pazienti molto anziani (oltre i 75 anni) o bambini possono<br />

essere sottoposti alla chirurgia in <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>. La<br />

possibilità di estendere il ricovero alla notte successiva<br />

all’intervento è una ulteriore garanzia di sicurezza.<br />

Stato di salute<br />

I pazienti candidati all’intervento vengono valutati<br />

dall’anestesista che attribuisce loro una classe di rischio; i<br />

pazienti ASA 1 e 2 sono idonei all’intervento in <strong>Day</strong><br />

<strong>Surgery</strong>, mentre quelli di classe ASA 3 vengono valutati in<br />

base a criteri anche organizzativi. Nella nostra realtà il<br />

<strong>Servizi</strong>o di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> è integrato ai reparti di degenza<br />

ordinaria, ragion per cui è semplice trasferire il paziente in<br />

caso di necessità.<br />

Situazione socio-anagrafica<br />

E’ un aspetto fondamentale da prendere in considerazione.<br />

Il candidato alla <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> deve:<br />

a – aver compreso il tipo di ricovero proposto<br />

b – essere in grado di osservare le prescrizioni mediche<br />

c – avere una persona disponibile all’assistenza nelle prime<br />

24 ore<br />

d – non distare più di un’ ora da una struttura ospedaliera<br />

e – poter comunicare con una struttura telefonicamente<br />

6


INTERVENTI ESEGUIBILI<br />

Per quanto riguarda gli interventi, essi devono essere<br />

eseguiti in giornata e devono dare le stesse garanzie<br />

dell’intervento eseguito in ricovero ordinario; inoltre devono<br />

rispondere a diversi requisiti (durata massima non<br />

superiore alle due ore, bassa incidenza di complicanze,<br />

decorso semplice e poco doloroso).<br />

La Regione Veneto ha provveduto a pubblicare l’ elenco<br />

degli interventi eseguibili in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> per le<br />

varie branche chirurgiche, in modo da evitare<br />

inappropriatezze.<br />

Un altro aspetto fondamentale per la buona riuscita della<br />

chirurgia di giorno è la continuità assistenziale a domicilio,<br />

aspetto sul quale la sanità si sta attualmente impegnando.<br />

La possibilità da parte del paziente di essere sottoposto<br />

all’intervento chirurgico limitando al minor tempo possibile<br />

la presenza in ospedale si è ulteriormente accentuata,<br />

tanto che attualmente alcuni interventi precedentemente<br />

eseguiti in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> stanno diventando<br />

semplici interventi ambulatoriali.<br />

7


Orari di apertura e contatti<br />

Il <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong> fa riferimento alla Direzione<br />

Medica Ospedaliera.<br />

Il <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong> è aperto dal lunedì al venerdì<br />

dalle ore 7.00 alle 20.12.<br />

Come contattarci<br />

Telefoni: 0445 484771 - 0445 484772 - 0445 484770<br />

Fax: 0445 484775<br />

E-mail: vaniamaria.sperman@ulss5.it<br />

Indirizzo: Via Galileo Galilei, 1 - 36078 <strong>Valdagno</strong>(VI)<br />

Ubicazione: Ospedale Nuovo - Secondo piano<br />

Per informazioni sulle liste di attesa di ortopedia chiamare<br />

il numero di telefono 0445 484775, dal lunedì al venerdì dalle<br />

ore 10.00 alle ore 12.00. Vedi pagina 34<br />

Per informazioni sulle liste di attesa di chirurgia e<br />

otorinolaringoiatria chiamare il numero di telefono 0445<br />

484772, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.<br />

Vedi pagina 25 - 40<br />

Per informazioni sulle liste di attesa di ginecologia<br />

chiamare il numero di telefono 0445 484112, dal lunedì al<br />

venerdì dalle ore 08.00 alle ore 12.00 Vedi pagina 43<br />

Il <strong>Servizi</strong>o svolge attività di tipo chirurgico sia attività di tipo<br />

medico. In base alla patologia presentata il paziente viene<br />

seguito dall' equipe medica di riferimento. Il paziente<br />

attraverso il trattamento in <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> ha la possibilità di<br />

usufruire dell'assistenza necessaria limitando al minimo<br />

l'assenza dal proprio domicilio e lo stravolgimento delle<br />

proprie abitudini. Inoltre, il paziente può avere accanto a sé un<br />

familiare durante la degenza se lo ritiene opportuno. Di norma<br />

la permanenza presso il reparto va da alcune ore a tutta la<br />

giornata, in base alla durata e alla complessità dell’intervento.<br />

Nel caso si renda necessario per particolari condizioni sociali,<br />

o il medico specialista lo ritenga opportuno in base alla<br />

situazione clinica, la degenza può essere prolungata anche<br />

per la notte successiva.<br />

8


Struttura del <strong>Servizi</strong>o<br />

Il reparto è dotato di questi ambienti:<br />

• Accettazione paziente<br />

• Sala di attesa con poltrone<br />

• Stanze a due letti con servizi<br />

• Ambulatorio medicazioni<br />

• Studio caposala<br />

• Studio infermieri<br />

9


ATTIVITA' SVOLTA<br />

• Gestione liste di attesa per intervento<br />

• Gestione liste operatorie giornaliere<br />

• Chiamate per intervento<br />

• Programmazione ed esecuzione accertamenti<br />

pre-operatori<br />

• Assistenza pre e post-operatoria<br />

• Cicli di terapia infusionale (<strong>Day</strong> Service ORL)<br />

• Gestione ambulatorio medicazioni<br />

• Gestione accertamenti post-ricovero<br />

Modalità operative<br />

• Attività di degenza<br />

• Prestazioni ambulatoriali<br />

• Prestazioni in <strong>Day</strong> Service<br />

10


1 - GESTIONE LISTE DI ATTESA PER INTERVENTO<br />

Il paziente sottoposto a visita specialistica che necessita di<br />

intervento chirurgico viene posizionato in lista di attesa.<br />

La lista risponde alle classi di priorità individuate dalla<br />

Regione Veneto (A = entro 30gg; B = entro 60 gg; C = entro<br />

180 gg; D = entro un anno o senza limiti di tempo).<br />

Le liste di attesa sono separate per tipologia di ricovero<br />

(ordinario, <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>, ambulatoriale), per branca<br />

chirurgica e per tipologia di intervento.<br />

2 - GESTIONE LISTE OPERATORIE GIORNALIERE<br />

Viene compilata una lista operatoria giornaliera separata per<br />

branca chirurgica e tipologia di intervento.<br />

Il giorno che precede l''intervento la lista viene firmata dal<br />

responsabile del reparto e controfirmata dal Dirigente<br />

medico ospedaliero. Successivamente viene distribuita copia<br />

della stessa alle strutture interessate (Blocco operatorio,<br />

<strong>Servizi</strong>o di Anestesia, Centrale di sterilizzazione, reparti di<br />

riferimento interessati, <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>).<br />

3 - CHIAMATE PER INTERVENTO<br />

Entro i 30 gg che precedono l'intervento, i pazienti in lista di<br />

attesa vengono contattati telefonicamente dal <strong>Servizi</strong>o per<br />

programmare la data degli accertamenti pre-operatori.<br />

Nel caso un paziente non venga rintracciato, il personale del<br />

<strong>Servizi</strong>o riproverà in altri orari fino a tre volte. Gli esami preoperatori<br />

sono gratuiti e non richiedono l'impegnativa del<br />

proprio medico curante.<br />

Solo nel caso che il paziente, ad accertamenti eseguiti, per<br />

motivi personali rinunci all'intervento, dovrà corrispondere<br />

alla struttura l'importo del ticket sugli accertamenti stessi.<br />

11


4 - ESECUZIONE ACCERTAMENTI PRE-OPERATORI<br />

Il giorno stabilito il paziente si presenta alle ore 7.30, a<br />

digiuno dalla mezzanotte, presso l'ambulatorio degli<br />

accertamenti pre-operatori; non necessitano impegnative del<br />

medico curante.<br />

Deve portare con sé la tessera sanitaria vecchia e nuova, la<br />

documentazione clinica e radiologica relativa alla sua<br />

patologia, una provetta piccola contenente le urine del<br />

mattino, i farmaci che assume abitualmente, l’eventuale altra<br />

terapia assunta. Nella stessa mattinata il paziente viene<br />

sottoposto al prelievo di sangue, all’ ECG, alle radiografie<br />

previste e, se possibile, alla visita anestesiologica. Per gli<br />

interventi più complicati la visita anestesiologica viene<br />

eseguita nei giorni successivi.<br />

L’ambulatorio <strong>dei</strong> pre-operatori, attivato già nel 1996,<br />

funziona in modo ottimale perché sono consolidati i<br />

meccanismi di interazione fra i diversi servizi. Gli esami preoperatori<br />

sono gratuiti e vengono eseguiti senza ricovero del<br />

paziente. I servizi coinvolti sono:<br />

• poliambulatorio ospedaliero<br />

• le branche chirurgiche (CH –ORL-ORTOPEDIA- OGN)<br />

• dipartimento diagnostica e laboratorio<br />

• servizio di cardiologia<br />

• eventuali altre branche per consulenze particolari<br />

Gli operatori coinvolti nell’attività di accertamenti preoperatori<br />

collaborano tra loro coordinati dal servizio di <strong>Day</strong><br />

<strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong>.<br />

L’ ambulatorio <strong>dei</strong> pre-operatori è dislocato al n° 7 del piano<br />

terra dell’ospedale nuovo. L’attività dell’ambulatorio inizia<br />

alle 7.30 del mattino e lavora mattino e pomeriggio dal<br />

lunedì al venerdì. La mission dell’ambulatorio è la<br />

preparazione pre-operatoria di tutti i pazienti che verranno<br />

operati all’interno dell’ospedale di <strong>Valdagno</strong> per le diverse<br />

branche chirurgiche: chirurgia, ginecologia, ortopedia,<br />

otorinolaringoiatria, <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> e ambulatoriali che<br />

necessitino di esami.<br />

12


La fascia di attività del mattino prevede l’accettazione <strong>dei</strong><br />

pazienti, l’effettuazione del prelievo ematico, l’esecuzione<br />

dell’ ECG e l’invio alla radiologia per esecuzione delle<br />

radiografie necessarie.<br />

Questo avviene nella fascia oraria dalle 7.30 alle 11.00.<br />

Dalle 11.00 inizia l’attività di visita anestesiologica. Vengono<br />

visitati fino a 20 pazienti al giorno, così suddivisi:<br />

8 prime visite al mattino (fascia oraria dalle 11 alle 13)<br />

2 controlli al mattino<br />

8 prime visite al pomeriggio (fascia oraria dalle 16 alle 18)<br />

2 controlli al pomeriggio.<br />

L’ambulatorio degli accertamenti pre-operatori è una delle<br />

strutture annesse al <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong> ed il<br />

personale infermieristico è in condivisione.<br />

Questa peculiarità permette l’ottimizzazione nell’utilizzo delle<br />

risorse materiali ed umane.<br />

E’ il personale stesso del <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> che provvede a<br />

raccogliere la proposta d’intervento formulata dal medico<br />

specialista, inserisce il paziente in lista d’attesa, chiama lo<br />

stesso per l’intervento, prepara la cartellina con le richieste<br />

necessarie (esami, ECG, Rx, visita anestesiologica), prenota<br />

e invia le richieste stesse ai diversi servizi di diagnostica.<br />

Le infermiere dell’ambulatorio provvedono a consegnare al<br />

paziente la brochure informativa con la data ipotetica<br />

dell’intervento. La consegna dell’opuscolo è un momento<br />

importante del percorso pre-operatorio, poiché il paziente<br />

riceve informazioni sulla vita del reparto, sulle modalità di<br />

comportamento per l’intervento a cui sarà sottoposto (es.<br />

preparazione per la SO), sull’assistenza da parte <strong>dei</strong><br />

familiari. Il colloquio con il personale permette al paziente di<br />

familiarizzare con l’ambiente, di esporre eventuali quesiti,<br />

dubbi o necessità particolari durante il ricovero. Eventuali<br />

altre richieste potranno essere soddisfatte da un numero di<br />

telefono contenuto nella brochure.<br />

Il personale organizza, se possibile la visita anestesiologica<br />

nella stessa mattinata. In caso ciò non sia possibile (posti<br />

esauriti o interventi complessi) il paziente riceve un<br />

cartoncino con l’’appuntamento per la visita dall’anestesista<br />

nei giorni successivi. A questo punto il paziente può<br />

assumere liberamente la colazione.<br />

13


Prima delle 11 il personale del <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>, ad accertamenti<br />

eseguiti, provvede alla raccolta <strong>dei</strong> referti e all’invio della<br />

documentazione completa all’ambulatorio in modo che la<br />

stessa sia consultabile dal medico anestesista al momento<br />

della visita anestesiologica.<br />

A visita anestesiologia effettuata, il personale del <strong>Day</strong><br />

<strong>Surgery</strong> ritira la cartella, ne controlla il contenuto e provvede<br />

a richiedere eventuali accertamenti richiesti dall’anestesista<br />

o a programmare l’intervento, come da protocollo.<br />

Il paziente dichiarato operabile verrà contattato dal<br />

personale per la conferma della data dell’intervento.<br />

Il sopravvenire di<br />

INTERVENTI URGENTI<br />

può determinare il rinvio<br />

del suo intervento<br />

a un giorno successivo<br />

a quello concordato<br />

L’obiettivo del percorso è far arrivare il paziente all’intervento<br />

in maniera attuale sia in termini di sicurezza che di serenità<br />

garantendo una preparazione efficace ed efficiente nel minor<br />

tempo possibile e con il minor numero possibile di accessi.<br />

5 - ASSISTENZA PRE E POST-OPERATORIA<br />

Nel giorno concordato il paziente si presenta presso il <strong>Day</strong><br />

<strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong>, posto al 2° piano dell'O spedale<br />

nuovo, accompagnato. Sarà identificato e assistito dal<br />

personale del <strong>Servizi</strong>o fino alla dimissione.<br />

Nella data prevista per l’intervento il paziente viene<br />

convocato dal personale del servizio presso la sede del<br />

reparto. L’orario può essere diversificato nei casi in cui sia<br />

previsto che il paziente entri in sala operatoria in tarda<br />

mattinata, così da limitare al minimo la sua attesa in reparto.<br />

14


All’arrivo del paziente, l’infermiere lo identifica applicandogli<br />

un braccialetto che riporta nome, cognome, data di nascita e<br />

completa la documentazione predisposta.<br />

In base al tipo di intervento, alla complessità assistenziale e<br />

alle caratteristiche del paziente (sesso, età, ecc.) viene<br />

assegnato il posto letto (o eventuale barella e/o poltrona). In<br />

questo momento l’infermiere descrive la giornata di degenza<br />

e istruisce su come prepararsi per la sala operatoria.<br />

L’operando può rimanere con i propri abiti fino al momento in<br />

cui sarà chiamato in sala operatoria; dopo la chiamata<br />

indosserà gli indumenti specifici: slip monouso, camicia,<br />

calze e cuffia. Dovrà togliere monili, protesi dentarie e<br />

oculari, smalto, cosmetici e sarà invitato ad andare in bagno<br />

prima di partire per la sala operatoria. Eventuali oggetti<br />

personali potranno essere riposti negli armadietti di reparto o<br />

consegnati ai familiari che lo accompagnano.<br />

Il personale della sala operatoria viene a prelevare il<br />

paziente con la sua documentazione e la accompagna in<br />

sala operatoria. L’equipe operatoria procede all’esecuzione<br />

dell’anestesia e dell’intervento, successivamente il paziente<br />

viene ricondotto in reparto ed affidato all’infermiere che lo<br />

riprende in carico. Vengono controllati i parametri (PA-CP),<br />

la medicazione, la diuresi, i drenaggi, la posizione, la terapia<br />

infusionale in atto e applicato il ghiaccio, se necessario. Tali<br />

controlli vengono ripetuti durante la giornata per garantire<br />

una continuità assistenziale. A seconda del tipo di anestesia<br />

il paziente potrà essere alimentato ed eventualmente<br />

dimesso. Se necessario viene visto dal medico specialista o<br />

dall’anestesista, eventualmente medicato e preparato per la<br />

dimissione.<br />

Prima della dimissione il personale del servizio verifica se<br />

sono stati raggiunti gli obiettivi assistenziali:<br />

assenza di nausea e vomito<br />

assenza di dolore<br />

assenza di cefalea<br />

assenza di sanguinamento<br />

la ripresa delle funzioni elementari quali diuresi e<br />

deambulazione.<br />

15


Viene compilata una lettera di dimissione per il medico di<br />

base, consegnata al paziente insieme ai farmaci da utilizzare<br />

nelle 24 ore dopo la dimissione.<br />

5.1 CONTINUITA’ ASSISTENZIALE<br />

La continuità assistenziale del paziente dimesso è garantita<br />

attraverso modalità diverse:<br />

La lettera di dimissione, compilata dal medico che ha<br />

operato il paziente, contiene informazioni circa il tipo di<br />

intervento eseguito, le modalità di esecuzione, i farmaci<br />

da assumere a domicilio, il comportamento consigliato e i<br />

controlli previsti, la modalità di contatto con il servizio in<br />

caso di dubbi o problemi a domicilio.<br />

La consegna <strong>dei</strong> farmaci da assumere nelle prime 24<br />

ore. È garantita la copertura terapeutica nell’intervallo che<br />

intercorre tra la dimissione e il medico di base. Per<br />

quanto riguarda la terapia domiciliare antitrombotica con<br />

eparine sottocute, è iniziata la distribuzione diretta al<br />

paziente, da parte del servizio di Farmacia ospedaliera,<br />

della quantità necessaria a completare il trattamento.<br />

Educazione del paziente e <strong>dei</strong> familiari e/o<br />

accompagnatori sull’assistenza a domicilio, sulla gestione<br />

<strong>dei</strong> farmaci, sulle medicazioni e sull’uso di bendaggi o<br />

presidi (stampelle, calze elastiche, drenaggi, ecc.),<br />

alimentazione, esercizi, posture, uso <strong>dei</strong> servizi.<br />

Visita di controllo.<br />

6 - AMBULATORIO MEDICAZIONI (SOLO PER ORTO-<br />

PEDIA)<br />

E' in funzione presso il <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong> un<br />

ambulatorio destinato alle medicazioni post-operatorie di<br />

pazienti trattati in <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> per patologie di tipo<br />

ortopedico.<br />

Le medicazioni vengono concentrate durante la mattinata,<br />

eseguite dal personale infermieristico con la eventuale<br />

supervisione del medico (se necessaria).<br />

A seconda della branca chirurgica e del tipo di intervento<br />

subito il paziente esce dall’ospedale con il programma e le<br />

modalità di accesso per le medicazioni. Viene specificato se<br />

necessaria o meno la prenotazione presso il CUP. Il<br />

16


controllo e/o medicazione viene effettuato in ambulatorio<br />

dedicato presentando la lettera di dimissione; non è soggetto<br />

a pagamento di ticket poiché rientra nelle prestazioni<br />

dell’intervento stesso purchè sia effettuato entro i 30 giorni.<br />

7 - DAY-SERVICE ORL<br />

CICLI DI TERAPIA INFUSIONALE<br />

Per i pazienti affetti da patologie otorinolaringoiatriche che<br />

necessitino di cicli di terapia infusionale (neuronite<br />

vestibolare, acufeni improvvisi), viene aperto il percorso in<br />

<strong>Day</strong>-Service presso il <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> <strong>Multidisciplinare</strong> al 2°<br />

piano dell'Ospedale nuovo.<br />

I pazienti accedono a questo tipo di ricovero previa visita e<br />

richiesta formulata dallo specialista ORL.<br />

La somministrazione inizia al mattino alle ore 7.30 e si<br />

conclude nel primo pomeriggio; di solito il paziente viene<br />

posizionato in poltrona negli spazi stabiliti.<br />

Le prestazioni in regime di <strong>Day</strong>-Service seguono il percorso<br />

del paziente esterno e sono soggette al pagamento del<br />

ticket, se dovuto.<br />

8 - GESTIONE ACCERTAMENTI POST-RICOVERO<br />

SOLO PER CHIRURGIA E OTORINOLARINGOIATRIA<br />

Gli accertamenti da effettuare entro i 30 gg dalla dimissione<br />

non sono soggetti al pagamento del ticket ed hanno un<br />

percorso preferenziale.<br />

Per i pazienti dimessi dall' U.O.A. di Chirurgia/ORL di<br />

<strong>Valdagno</strong> che necessitino di questi accertamenti postricovero,<br />

il <strong>Servizi</strong>o di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>, in collaborazione col<br />

reparto, provvede a programmare gli stessi, a richiamare il<br />

paziente e ad organizzare la visita di controllo per la visione<br />

<strong>dei</strong> referti. Nel caso sia necessaria una preparazione<br />

specifica all’esame sarà il servizio stesso a fornire i farmaci<br />

necessari (es. colonscopia).<br />

17


FUNZIONIGRAMMA PERSONALE INFERMIERISTICO<br />

ACCERTAMENTI<br />

PRE-OPERATORI<br />

LORENZI CARLA BORGA DANIELA<br />

SANDRI GIANNIVA GONZATO LAURA<br />

TESS MIRELLA SPERMAN VANIA<br />

GESTIONE<br />

AMBULATORIO<br />

MEDICAZIONI<br />

LORENZI VALENTINA<br />

PIANALTO STEFANIA<br />

SANDRI GIANNIVA<br />

GONZATO LAURA PIANALTO STEFANIA<br />

PIANA LIDIA SAVEGNAGO FRANCA<br />

ZUCCON ROBERTO ZUCCON ROBERTO<br />

LORENZI CARLA<br />

PIANALTO STEFANIA<br />

GESTIONE<br />

CARTELLE E<br />

ARCHIVIO<br />

GESTIONE LISTE ATTESA E<br />

NOTA OPERATORIA ORTO-<br />

PEDIA<br />

GESTIONE LISTE ATTESA<br />

CHIRURGIA E NOTA<br />

OPERATORIA<br />

POST - RICOVERO<br />

GESTIONE SCORTE<br />

ALBIERO LAURA DALLA VALLE ADELINA<br />

BORGA DANIELA GALANTE MARIANGELA<br />

ZUCCON ROBERTO<br />

GESTIONE LISTE ATTESA<br />

GINECOLOGIA E NOTA<br />

OPERATORIA<br />

IPPONI MARIA TERESA<br />

SELLA STEFANIA<br />

18


LA CARTA SERVIZI DAY SURGERY:<br />

IL RAPPORTO STRUTTURA PAZIENTE<br />

PRINCIPI FONDAMENTALI<br />

1 - INFORMAZIONE<br />

• Ogni paziente viene informato correttamente sulle proprie<br />

condizioni fisiche, la patologia e le prospettive di guarigione,<br />

secondo modalità adeguate alla sua cultura, emotività e<br />

capacità di comprensione.<br />

• I pazienti, prima di essere sottoposti a prestazioni<br />

diagnostico-terapeutiche e/o chirurgiche, vengono informati<br />

dal personale medico ed infermieristico sulle motivazioni,<br />

modalità ed eventuali rischi al esse connessi. Qualora il<br />

paziente non fosse in grado di valutare in prima persona,<br />

saranno contattate le persone che lo rappresentano.<br />

• Tutto il personale del reparto è impegnato a garantire<br />

l’ascolto e l’accoglienza da parte degli utenti ai fini della<br />

corretta informazione e dell’orientamento nell’utilizzo <strong>dei</strong><br />

servizi forniti.<br />

• Per tutti i pazienti è disponibile un opuscolo contenente<br />

informazioni sulle attività del reparto e suggerimenti utili alla<br />

degenza.<br />

2 – EGUAGLIANZA<br />

Il rapporto tra sanitario e paziente si basa sul principio<br />

dell’eguaglianza e del rispetto indipendentemente dalla<br />

razza, dal sesso, dalla lingua, dalla religione e dalle idee<br />

politiche.<br />

3 – IMPARZIALITÀ<br />

La struttura si impegna ad erogare prestazioni e a fornire<br />

servizi in modo obiettivo, giusto ed equo.<br />

19


4 – EFFICACIA ED EFFICIENZA<br />

La struttura si impegna a qualificare i servizi, ad individuarne<br />

altri idonei per raggiungere gli obiettivi di efficacia ed<br />

efficienza e ad elaborare progetti tesi a migliorare la qualità<br />

<strong>dei</strong> servizi, cercando di soddisfare le aspettative del<br />

paziente, nel rispetto degli obiettivi strategici della struttura.<br />

5 – CONTINUITÀ<br />

• I pazienti in dimissione che necessitano di controlli<br />

successivi e completamento del ciclo assistenziale<br />

ospedaliero (medicazioni) ricevono comunicazione della<br />

data, ora, luogo in cui presentarsi in modo chiaro e preciso.<br />

• Presso la struttura il paziente viene attentamente<br />

controllato dal medico di guardia e dal personale<br />

infermieristico; è auspicabile che la prima notte che segue<br />

l’intervento il paziente sia assistito da una persona in grado<br />

di avvisare l’èquipe in caso insorgessero problemi.<br />

• L’ èquipe è rintracciabile telefonicamente per qualsiasi<br />

dubbio o problema che possono insorgere a domicilio dopo<br />

la dimissione dalla struttura.<br />

OBIETTIVI E STANDARD DI QUALITA’<br />

1 – RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTESA E PRESTAZIONE<br />

• La presa in carico da parte del personale infermieristico<br />

avviene entro 10 minuti dall’arrivo.<br />

• L’èquipe garantisce tutto il tempo necessario affinché il<br />

paziente possa prepararsi adeguatamente all’entrata in sala<br />

operatoria.<br />

• I tempi della ripresa ottimale delle condizioni di salute<br />

variano a seconda dell’anestesia impiegata e della modalità<br />

di intervento utilizzata; tuttavia, non appena questo di<br />

verifichi, il paziente viene istruito a riprendere l’autonomia<br />

preesistente (deambulazione, alimentazione).<br />

20


2- PROFESSIONALITÀ DEGLI OPERATORI<br />

• L’ èquipe aiuta il paziente ad affrontare l’intervento con<br />

tranquillità, serenità e sicurezza.<br />

• Il percorso assistenziale che attuerà il personale<br />

infermieristico è individualizzato e appropriato.<br />

• Ogni operatore è riconoscibile tramite un tesserino di<br />

identificazione.<br />

• Il personale di servizio garantisce la corretta preparazione<br />

fisica all’intervento chirurgico, favorendo in questo modo le<br />

procedure assistenziali e chirurgiche più efficienti possibile e<br />

il buon esito dell’intervento.<br />

3 – COMFORT<br />

• I pazienti vengono ricoverati in stanze a due letti con bagno<br />

in ogni stanza, dotate di luce individuale e dispositivo di<br />

chiamata.<br />

• Ogni letto della struttura presenta biancheria pulita e/o<br />

monouso, così come le camicie ed il materiale utile<br />

all’ingresso in sala operatoria.<br />

• Non appena le condizioni fisiche postoperatorie si sono<br />

stabilizzate, il personale infermieristico provvede<br />

all’alimentazione con dieta leggera (possibilità di scelta tra<br />

biscotti, yogurt, panino, thè o caffè d’orzo, budino,<br />

marmellata).<br />

• Ogni stanza è dotata di tavolo con sedie ed ogni letto ha il<br />

proprio comodino personale, mobile, nel caso il paziente non<br />

possa ancora deambulare.<br />

• I pazienti ed i familiari hanno la possibilità di usufruire di<br />

una sala di attesa con poltrone e TV.<br />

4 – GARANZIA E TUTELA<br />

• Tutti gli operatori sono impegnati ad indirizzare coloro che<br />

intendono effettuare reclami o apprezzamenti fornendo tutta<br />

l’assistenza necessaria.<br />

• Ogni paziente è tutelato da una serie di diritti e doveri che<br />

non sono evitabili e rispecchiano l’efficienza, l’efficacia, la<br />

qualità, la legittimità e la trasparenza <strong>dei</strong> servizi offerti.<br />

21


PRINCIPI FONDAMENTALI<br />

DIRITTI E DOVERI DEL PAZIENTE<br />

1 – Il paziente ha il diritto di:<br />

• essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel<br />

rispetto della dignità umana, <strong>dei</strong> propri diritti e convinzioni<br />

religiose;<br />

• essere sempre identificato mediante un braccialetto<br />

contenente nome, cognome e data di nascita;<br />

• essere chiamato per nome, evitando l’utilizzo di<br />

numerazioni;<br />

• ottenere informazioni complete ed esaurienti riguardanti la<br />

struttura sanitaria relative alle prestazioni erogate e alle<br />

modalità di accesso;<br />

• ricevere, salvo casi di emergenza-urgenza che possono<br />

comportare pericolo di vita, le notizie che gli permettano di<br />

esprimere il consenso informato prima di essere sottoposto<br />

a terapie o interventi;<br />

• tutelare la propria privacy (L. 675/96), assicurando che i<br />

dati relativi alla propria malattia e ad ogni circostanza che<br />

lo riguardi rimangano riservati;<br />

• essere garantito che tutto ciò che viene eseguito sulla sua<br />

persona rispecchia ciò che è stato detto e spiegato;<br />

• essere soddisfatto circa tutti i dubbi e chiarimenti durante<br />

tutto il tempo del ricovero;<br />

• essere assistito e vigilato durante tutto l’iter terapeutico,<br />

dall’accoglienza alla dimissione.<br />

22


2 – Il paziente ha il dovere di:<br />

• mantenere un comportamento che sia responsabile in ogni<br />

momento del percorso, nella compressione e nel rispetto<br />

<strong>dei</strong> diritti degli ammalati;<br />

• collaborare con tutta l’èquipe sanitaria, per favorire così il<br />

corretto iter terapeutico;<br />

• rispettare gli appuntamenti dati per i controlli, riaccertamenti,<br />

medicazioni;<br />

• informare tempestivamente l’ èquipe sulla propria<br />

intenzione e rinunciare, secondo la propria volontà, a cure<br />

o prestazioni precedentemente programmate;<br />

• provvedere al pagamento degli accertamenti pre-operatori<br />

se sono stati eseguiti, nel caso esso rifiuti l’intervento<br />

programmato;<br />

• rispettare gli ambienti, attrezzature e persone che lo<br />

circondano, ritenendo gli stessi patrimonio di tutti e quindi<br />

anche propri;<br />

• evitare qualsiasi comportamento che possa creare<br />

situazioni di disturbo e disagio;<br />

• rispettare le disposizioni date ed i divieti affissi nella<br />

struttura (divieto di fumare, di portare animali, di usare il<br />

telefono cellulare…);<br />

• avere a disposizione una persona che lo assista soprattutto<br />

dopo le prime 24 ore dalla dimissione, pronta a segnalare<br />

al personale infermieristico eventuali complicanze legate<br />

all’intervento;<br />

• segnalare all’èquipe l’assenza di persone che possano<br />

assisterlo a domicilio;<br />

• rispettare le disposizioni date per quanto riguarda la<br />

preparazione del giorno dell’intervento (tricotomia, digiuno,<br />

astinenza da fumo ed alcool, sospensione di particolari<br />

farmaci….).<br />

23


•<br />

•<br />

DIREZIONE MEDICA OSPEDALIERA<br />

Dr. Casti Paolo Dr. Faccin Stefano<br />

UNITA’ AUTONOMA UNITA’<br />

AGGREGATA<br />

ORTOPEDIA CHIRURGIA ORL OGN<br />

DR.<br />

COLOMBINI<br />

DR<br />

FINCO<br />

DR.<br />

GONELLA (FF)<br />

Dr. Crocco Mariano<br />

Dr. Cazzola Flavio Dr. Gianesini Raffaele Dr. Mattiello Laura D.ssa Guaraldi Claudia<br />

Dr. Rossato Carlo Dr. Mion Emanuele Dr. Tescari Paolo D.ssa Bragantini Chiara<br />

Dr. Ricciardi Salvatore Dr. Lo Russo Michele Dssa Sebastiani Simona<br />

D.ssa Puntin Annalisa Dr. Segato Massimo<br />

Dr. Minniti Consolato D.ssa Gaianigo Elena<br />

D.ssa Di Iorio Paola<br />

EQUIPE INFERMIERISTICA<br />

Caposala<br />

SPERMAN VANIA<br />

Borga Daniela IP<br />

Dalla Valle Adelina<br />

OSS<br />

Galante Mariangela<br />

IP<br />

Gonzato Laura IP<br />

Lorenzi Carla IG<br />

Lorenzi Valentina IP<br />

Piana Lidia IP<br />

Pianalto Stefania IP<br />

Sandri Gianniva IP<br />

Savegnago Franca IP<br />

Tess Mirella IP<br />

Zuccon Roberto IP<br />

Albiero Laura Segretaria<br />

24<br />

DR.<br />

MARTINI


U.O.S SPECIFICHE DI RIFERIMENTO<br />

CHIRURGIA GENERALE<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio)<br />

ORL<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio)<br />

ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio)<br />

OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di<br />

riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione<br />

servizio<br />

E’ prevista revisione annuale del documento.<br />

Ultima revisione 09-02-2010<br />

25


Ospedale di <strong>Valdagno</strong><br />

U.O.C. CHIRURGIA GENERALE<br />

Equipe medica<br />

Responsabile Dott. Cristiano Finco<br />

Dirigente Medico Dott. Raffaele Gianesini Resp. <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong><br />

Dirigente Medico Dott. Stefano Faccin<br />

Dirigente Medico Dott. Emanuele Mion<br />

Dirigente Medico Dott. Salvatore Ricciardi<br />

Dirigente Medico Dott. Minniti Consolato<br />

Dirigente Medico D.ssa Puntin Annalisa<br />

Numeri telefonici di riferimento <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> Chirurgia<br />

Capo sala <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> AFD Sperman Vania 0445-484770<br />

Liste di attesa (ore 10.00-13.00) 0445-484772<br />

Infermieri del <strong>Servizi</strong>o (ore 7.00-20.00) 0445-484771<br />

Segreteria 0445-484752<br />

Numero di riferimento notturno: Chirurgia degenze 0445-484786<br />

26


CHIRURGIA GENERALE<br />

Vengono trattate in regime di <strong>Day</strong>-<strong>Surgery</strong> (<strong>Day</strong> hospital chirurgico) tutte<br />

le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione della<br />

sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio<br />

è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in<br />

collaborazione con il <strong>Servizi</strong>o di Anestesia e Rianimazione, aderisce al<br />

Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida della<br />

Regione Veneto.<br />

Interventi eseguibili presso il servizio.<br />

Le ernie<br />

Le varici degli arti inferiori<br />

Malattie urologiche (fimosi, varicocele, idrocele, cisti<br />

dell’epididimo, cistoscopie diagnostiche e operative<br />

Malattie della mammella (cisti, fibroadenomi, papillomi, mastiti,<br />

ginecomastie, nodi mammari)<br />

Malattie dell’ano (ragadi, ascessi, fistole, cisti pilonidali, emorroidi,<br />

condilomi, marische)<br />

Dispositivi venosi per terapie oncologiche<br />

Tumori maligni cutanei<br />

Visita chirurgica<br />

Il primo incontro specialistico è con il chirurgo che sottoporrà il paziente<br />

ad un esame clinico completo allo scopo di evidenziare contestualmente<br />

eventuali problemi concomitanti che sconsiglino l’intervento in regime di<br />

<strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>. Il paziente dovrà riferire su tutte le patologie pregresse e gli<br />

interventi chirurgici subiti segnalando in particolare problemi cardiocircolatori,<br />

broncopneumonici, terapie in corso e trattamenti per malattie<br />

nervose o mentali, possibili allergie descrivendo inoltre l’ambiente in cui<br />

abita e le persone con cui vive.<br />

Lo specialista lo informerà sul tipo di intervento previsto e compilerà la<br />

scheda di inserimento in lista di attesa completa della classe di priorità e<br />

del tipo di anestesia richiesta.<br />

Al paziente verranno consegnati una copia della scheda di inserimento e<br />

un modulo contenente i recapiti telefonici del <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> per i riferimenti<br />

sulle liste di attesa.<br />

27


L’intervento per ernia della regione inguinale<br />

L’ernia si forma per una lacerazione o rilassamento della parete<br />

addominale e si manifesta con la comparsa di un rigonfiamento<br />

all’esterno. Normalmente, quando si rende evidente in parti più “a rischio”<br />

come l’inguine si riduce spontaneamente o con qualche manovra<br />

manuale; se l’ernia diventa irriducibile si impone l’intervento chirurgico in<br />

urgenza. Tale eventualità deve essere assolutamente evitata in quanto ci<br />

può essere anche il rischio di mortalità. Poiché questa evenienza non è<br />

prevedibile, al paziente portatore di ernia viene sempre consigliato<br />

l’intervento chirurgico, che nella maggior parte <strong>dei</strong> casi può essere<br />

proposto in regime ambulatoriale.<br />

Nel corso dell’operazione è frequente l’impiego dell’anestesia locale che<br />

permette al paziente di collaborare con il chirurgo e consente sia una più<br />

agevole individuazione <strong>dei</strong> difetti parietali che la verifica della solidità ed<br />

efficacia della riparazione.<br />

Attualmente vengono proposti diversi tipi di intervento, quello<br />

maggiormente impiegato consiste nella riparazione del difetto mediante<br />

una protesi (rete) attraverso un’incisione in sede inguinale. E’ un<br />

intervento ampiamente sperimentato che garantisce una significativa<br />

riduzione del dolore post-operatorio consentendo al paziente di riprendere<br />

velocemente a camminare. Accanto alla chirurgia “tradizionale” oggi viene<br />

adottata la cosiddetta chirurgia “minI-invasiva laparoscopica”.<br />

Questa moderna metodica, indicata in casi selezionati (ernie bilaterali,<br />

ernie recidive) consiste in una correzione del difetto mediante<br />

l’applicazione di una rete protesica che viene posizionata con l’utilizzo di<br />

uno strumentario che riduce in maniera considerevole il taglio chirurgico<br />

risultando perciò molto meno aggressiva, è però richiesta l’ anestesia<br />

generale. I risultati sono analoghi a quelli della chirurgia tradizionale, ma<br />

l’inserimento sociale è più immediato come pure l’ attività lavorativa. Le<br />

complicanze post-operatorie della chirurgia erniaria sono le infezioni della<br />

ferita, gli ematomi, l’orchite (infiammazione con aumento di volume del<br />

testicolo), le atrofie testicolari, i danni alle strutture nervose o agli<br />

elementi del funicolo. I danni al dotto deferente e ai vasi spermatici sono<br />

rari.<br />

Con queste nuove tecniche chirurgiche il rischio di ricomparsa (recidiva) è<br />

al di sotto dell’1% <strong>dei</strong> casi.<br />

28


L’intervento per malattia varicosa<br />

Il sangue venoso è spinto dalle estremità verso il cuore. A livello degli arti<br />

inferiori si distingue un sistema venoso superficiale meno importante ed<br />

uno profondo che è essenziale per la circolazione. La progressiva<br />

dilatazione e allungamento delle vene superficiali e il deterioramento del<br />

sistema valvolare, che consente al sangue di scorrere in un’unica<br />

direzione, determinano la malattia varicosa. Il sangue refluendo in<br />

superficie ristagna e provoca inizialmente gonfiore, tensione, crampi agli<br />

arti e con il progredire di tale fenomeno possono comparire complicanze<br />

più gravi quali lesioni cutanee, ulcere, emorragie, infiammazione <strong>dei</strong> vasi.<br />

La malattia può venire curata ma non guarita e l’obiettivo del trattamento<br />

è di arrestare la progressione delle varici prevenendo le complicanze,<br />

sopprimendo con l’intervento le più importanti vie di reflusso di sangue<br />

dalla profondità alla superficie.<br />

Prima dell’intervento chirurgico è di estrema importanza evidenziare con<br />

una matita demografica (indelebile) tutte le vene da asportare. Si procede<br />

poi con un’incisione, di circa 5 cm, alla piega inguinale o al cavo popliteo<br />

ed una al malleolo interno od esterno di ca. 1 cm., si completa poi il<br />

trattamento con microincisioni di qualche millimetro lungo il decorso delle<br />

varici più significative. Le complicanze secondarie all’intervento sono per<br />

lo più di modesta entità: ematomi, lesione <strong>dei</strong> nervi superficiali, edemi ,<br />

infezioni delle ferite chirurgiche. Possono però intervenire complicanze<br />

molto gravi ma di rarissimo riscontro dovute per lo più ad un errore<br />

chirurgico: lesioni venose, arteriose, nervose e le trombosi venose<br />

profonde con secondaria embolia polmonare. Il trattamento non è privo di<br />

rischi!<br />

L’esperienza del chirurgo, tuttavia, riduce enormemente tale<br />

inconvenienti.<br />

L’intervento per malattie urologiche<br />

La fimosi<br />

Si verifica quando il prepuzio non consente di scoprire il glande. Nel<br />

lattante si tratta di un fatto fisiologico sino alla fine del 3° anno che ha lo<br />

scopo di proteggere il glande in via di sviluppo. Dopo tale periodo se la<br />

retrazione del prepuzio è difficoltosa e non consente di vedere bene il<br />

meato uretrale è opportuna la correzione chirurgica. I pazienti diabetici e<br />

anziani ne sono frequentemente portatori. L’intervento è tecnicamente<br />

semplice e viene eseguito in anestesia locale e ha lo scopo di eliminare il<br />

restringimento e il prepuzio esuberante. I risultati sono in genere<br />

soddisfacenti.<br />

29


Il varicocele<br />

E’ la dilatazione varicosa delle vene del cordone spermatico che si<br />

apprezzano alla palpazione della borsa scrotale come formazioni mollicce<br />

formate da cordoni sanguigni posti al di sopra e dietro al testicolo; tale<br />

tumefazione tende a ridursi se il paziente giace disteso. In generale è ben<br />

sopportato benché possa essere responsabile di una sensazione<br />

gravativa di tensione continua alla regione testicolare. E’ ben stabilito che<br />

un varicocele può influire negativamente sulla funzione di produzione<br />

degli spermatozoi e quindi sulla fertilità. Pertanto è opportuno dopo la<br />

pubertà il trattamento chirurgico nel caso si documenti una riduzione nel<br />

numero e nella motilità degli spermatozoi. Nelle forme mono-laterali<br />

l’intervento, in anestesia locale, consiste in una piccola incisione in sede<br />

inguinale e nella legatura della vena spermatica a livello dell’anello<br />

inguinale interno.<br />

Nelle forme bilaterali si preferisce l’intervento, in anestesia generale, per<br />

via laparoscopica con tre piccole incisioni addominali e la legatura alta<br />

delle vene spermatiche. Il risultato è quasi sempre molto buono.<br />

L’idrocele<br />

E’ costituito da un versamento di liquido attorno al testicolo e si presenta<br />

come una tumefazione in sede scrotale. Il trattamento è chirurgico. La<br />

semplice aspirazione del liquido è inefficace perché questo si riforma più<br />

o meno rapidamente;<br />

In anestesia loco-regionale, con un’incisione a livello scrotale, si asporta<br />

gran parte della sacca. I risultati sono soddisfacenti.<br />

Cisti del funicolo<br />

Sono delle cisti situate nel canale inguinale e lungo il cordone spermatico<br />

e contenuto liquido.<br />

Il trattamento è chirurgico, in anestesia locale, e consiste<br />

nell’asportazione.<br />

La cistoscopia diagnostica e operativa<br />

E’ un’indagine che consente di esaminare l’uretra e la cavità vescicale<br />

attraverso un tubo cilindrico di varie dimensioni in cui scorre un sistema<br />

ottico fornito di lenti e di luce. Si esegue distendendo la vescica con<br />

soluzione fisiologica; inoltre, attraverso il cistoscopio può essere<br />

introdotto un apposito strumento (recettore endoscopico) che viene<br />

utilizzato per la disostruzione del collo vescicale in caso di sclerosi, di<br />

ipertrofia prostatica o in alcuni casi di neoplasia prostatica.<br />

30


L’intervento per malattie della mammella<br />

La donna è spesso in grado di percepire nel proprio seno tumefazioni più<br />

piccole di quanto non possa fare il medico. Pertanto l’auto esame<br />

rappresenta un ottimo mezzo per la diagnosi precoce di nodo mammario.<br />

Anche in questo campo la messa a punto di metodiche di indagine quali<br />

la termografia, la diafonoscopia, l’ecografia, la mammografia e il prelievo<br />

citologico (agoaspirato) hanno consentito di definire tempestivamente la<br />

diagnosi delle affezioni della mammella, permettendo in tal modo di<br />

programmare ed eseguire la terapia più adeguata. In ambulatorio<br />

possono essere curate con interventi molte delle malattie che più<br />

frequentemente si presentano.<br />

Cisti (gonfiori tondeggianti)<br />

L’asportazione è indicata quando il suo contenuto all’agoaspirato risultati<br />

ematico (di sangue) oppure quando la cisti si riforma più volte nella<br />

stessa sede o se permane la sensazione di un nodulo dubbio.<br />

Tumori benigni (fibroadenomi-papillomi)<br />

Per il fibroadenoma l’asportazione è indicata nell’incertezza diagnostica o<br />

di fronte a lesioni a rapido accrescimento e di diametro superiore ai 3 cm.<br />

I papillomi, che sono caratterizzati da fuoriuscita di liquido serioso e<br />

sieroematico dal capezzolo, vanno curati mediante asportazione.<br />

Le mastiti (infiammazioni della mammella)<br />

Quando si trasformano in ascesso richiedono il trattamento chirurgico. I<br />

nodi dubbi impongono l’asportazione chirurgica per una diagnosi<br />

definitiva.<br />

Le ginecomastie<br />

(aumenti di volume delle ghiandole mammarie maschili)<br />

Possono essere trattate soprattutto quando il paziente sottolinea problemi<br />

estetici o sintomi dolorosi e in ogni caso nel sospetto di malignità.<br />

Negli interventi ambulatoriali le incisioni cutanee vengono praticate<br />

preferibilmente nelle zone non esposte per ottenere un risultato estetico<br />

ottimale. Per le suture si usano fili che si riassorbono a brevissimo tempo<br />

ed evitano la rimozione <strong>dei</strong> punti.<br />

31


L’intervento per malattie dell’ano<br />

Il trattamento ambulatoriale può essere indicato in presenza di ragadi,<br />

ascessi e fistole anali, cisti pilonidali, emorroidi, conditomi, marasche. Le<br />

lesioni asportate richiedono sempre un riscontro istologico.<br />

L’anestesia impiegata in genere è locale o loco-regionale.<br />

La ragade<br />

E’ una piccola ferita, di solito dolorosa, della parte esterna del canale<br />

anale che difficilmente guarisce spontaneamente.<br />

La terapia chirurgica consiste nella sezione di una parte del muscolo<br />

sfintere interno. La ferita guarisce dopo 1 – 2 settimane e il dolore cessa<br />

dopo circa 1 giorno. Rare sono le complicanze post-operatorie;<br />

emorragia, ascesso, ricomparsa (recidiva), incontinenza (perdita<br />

involontaria di feci o gas).<br />

L’ascesso<br />

E’ una sacca di pus che deriva da un’infezione delle ghiandole anali. I<br />

sintomi dell’ ascesso sono la comparsa di un gonfiore (tumefazione)<br />

arrossato, dolente tra cute e canale anale, in genere accompagnata da<br />

febbre elevata.<br />

Il trattamento chirurgico consiste in un ampio svuotamento e drenaggio<br />

per permettere l’evacuazione del pus e se possibile nell’identificazione<br />

della sede di partenza del focolaio infettivo, che andrà trattato in modo<br />

opportuno.<br />

La fistola<br />

E’ un condotto che si forma tra la pelle attorno all’ano e il canale anale e<br />

si presenta come un foruncolo che non guarisce con fuoriuscita continua<br />

o intermittente di pus.<br />

Le fistole anali<br />

Possono essere asportate completamente con un piccolo intervento, o<br />

con due o più interventi nei casi più complessi. La ferita chirurgica può<br />

essere molto ampia, ma ciò non deve impressionare perché si richiuderà<br />

completamente. La cicatrizzazione avviene gradualmente dalla profondità<br />

in superficie e per la guarigione sono necessarie da 4 a 5 settimane per le<br />

fistole più semplici e da 12 a 16 settimane per quelle più complesse.<br />

Bagni locali ed irrigazioni ripetute sono le tecniche migliori per mantener<br />

ben pulite le pareti della ferita in via di guarigione. Complicanze nel<br />

trattamento chirurgico possono essere la ricomparsa (recidiva) e<br />

l’incontinenza.<br />

32


Le cisti pilonidali<br />

Sono infezioni che si formano nella zona al di sopra dell’osso sacro e si<br />

manifestano con la comparsa di un nodo, di un ascesso o di una fistola.<br />

La terapia consiste nell’asportazione in blocco della parte malata.<br />

La ferita potrà essere chiusa con punti o lasciata ampiamente aperta a<br />

seconda delle situazioni. La guarigione avviene nel primo caso in pochi<br />

giorni, nel secondo caso per progressiva cicatrizzazione in sei settimane<br />

circa e richiede alcune medicazioni ambulatoriali. Le complicanze<br />

consistono nella ricomparsa (recidiva) della cisti pilonidale.<br />

Le emorroidi<br />

Sono delle vene varicose che si manifestano nel canale anale e che<br />

tendono a uscire all’esterno. Possono manifestarsi con sanguinamento,<br />

dolore o infiammazione.<br />

Il trattamento chirurgico prevede l’asportazione <strong>dei</strong> noduli lasciando delle<br />

ferite aperte che in genere guariscono dopo 5 settimane o l’asportazione<br />

della mucosa che fuoriesce dal canale anale con un particolare<br />

dispositivo meccanico circolare che esegue contemporaneamente la<br />

sezione e sutura. Nel post-operatorio vengono consigliati bagni locali<br />

tiepidi di pulizia, medicazioni con soluzione disinfettante e<br />

regolarizzazione dell’alvo. Le complicanze secondarie all’intervento sono<br />

piuttosto rare e possono essere il dolore, l’emorragia, la stitichezza, le<br />

infezioni e la loro ricomparsa (recidive).<br />

I condilomi<br />

Sono lesioni altamente infettanti che si trasmettono facilmente per<br />

contatto. Si presentano come piccole escrescenze localizzate nella zona<br />

intorno all’ano e nel canale anale. L’intervento è tassativo e prevede la<br />

bonifica radicale.<br />

Le marische<br />

Sono piccole pieghe cutanee presenti nella maggior parte delle persone e<br />

in genere non indicano alcuna malattia. Talvolta accompagnano una<br />

ragade o sono residui di una crisi di emorroidi mai risolta.<br />

E’ possibile eseguirne l’asportazione con un intervento in anestesia<br />

locale.<br />

33


Dispositivi venosi per terapie oncologiche<br />

La somministrazione di farmaci antitumorali per via venosa spesso<br />

comporta l’insorgenza di flebiti alle vene degli arti superiori.<br />

Per evitare queste complicanze e rendere più agevoli le frequenti<br />

somministrazioni di farmaci sono stati messi a punto <strong>dei</strong> particolari<br />

dispositivi impiantabili denominati “port” formati da un serbatoio che viene<br />

collegato ad un catetere posizionato in un grosso vaso venoso. In<br />

anestesia locale si esegue una incisione di circa 5 cm in sede pettorale, si<br />

isola la vena cefalica e si introduce il catetere spingendolo sotto guida<br />

radiologica sino in prossimità del cuore. Si raccorda tale catetere ad un<br />

piccolo serbatoio che viene alloggiato in prossimità dell’incisione nel<br />

sottocute in una sede facilmente accessibile ai trattamenti. Terminati i cicli<br />

di terapia antitumorale il dispositivo può essere facilmente rimosso con<br />

una piccola incisione chirurgica.<br />

Tumori maligni della pelle<br />

Il melanoma è un tumore maligno a frequente localizzazione cutanea che<br />

colpisce quasi esclusivamente la razza bianca e che ha dimostrato, negli<br />

ultimi 30 anni, un aumento proporzionalmente maggiore rispetto agli altri<br />

tipi di tumore.<br />

La diagnosi precoce di questo tipo di tumore è molto importante perché<br />

consente di curare questa malattia altamente aggressiva in una fase<br />

iniziale con buone possibilità di guarigione. Quando il tumore è limitato<br />

alla sola lesione cutanea il trattamento chirurgico di asportazione locale<br />

consente una sopravivenza a distanza di 10 anni che varia tra il 60-95%;<br />

quando il melanoma presenta segni d metastatizzazione linfonodale il<br />

trattamento chirurgico è sempre consigliato e la sopravvivenza varia a 10<br />

anni tra il 20-50%.<br />

Nel forme di malattia avanzata il trattamento è medico, con farmaci<br />

antitumorali, ma i risultati sono piuttosto deludenti.<br />

Nei pazienti in cui sia indicata l’asportazione <strong>dei</strong> linfonodi alla ricerca di<br />

eventuali metastasi oggi si è introdotta una nuova metodica<br />

(linfoscintigrafia con ricerca del linfonodo sentinella) che consente,<br />

attraverso la somministrazione di una sostanza radioattiva, di individuare<br />

con precisione la presenza e la sede di eventuali metastasi linfonodali<br />

così da poterne eseguire l’asportazione e lo studio istologico. Si tratta di<br />

una tecnica sicura, senza effetti collaterali, che comporta un reale<br />

vantaggio nel trattamento di questa malattia. L’intervento, a seconda della<br />

sede della lesione, viene eseguito in anestesia locale o loco-regionale e il<br />

paziente viene in genere dimesso in giornata.<br />

34


Ospedale di <strong>Valdagno</strong><br />

U.O.C. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA<br />

Equipe medica<br />

Responsabile Dott. Miraldo Colombini<br />

Dirigente Medico Dott. Flavio Cazzola<br />

Dirigente Medico Dott. Paolo Casti<br />

Dirigente Medico Dott. Alberto Malaguti<br />

Dirigente Medico Dott. Carlo Rossato Resp. Protesica<br />

Dirigente Medico Dott. Giovanni Sambo<br />

Numeri telefonici di riferimento<br />

Capo sala <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> AFD Sperman Vania 0445-484770<br />

Liste di attesa (ore 10.00-12.00) 0445-484775<br />

Infermieri del <strong>Servizi</strong>o (ore 7.00-20.00) 0445-484771<br />

Segreteria 0445-484752<br />

Numero di riferimento notturno: Ortopedia degenze 0445-484758<br />

35


ORTOPEDIA<br />

Gli interventi ortopedici eseguibili in <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> sono molteplici e<br />

permettono la rapida ripresa del paziente garantendogli la massima<br />

sicurezza.<br />

Vengono trattate in regime di <strong>Day</strong>-<strong>Surgery</strong> (<strong>Day</strong> hospital chirurgico) tutte<br />

le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione della<br />

sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio<br />

è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in<br />

collaborazione con il <strong>Servizi</strong>o di Anestesia e Rianimazione, aderisce al<br />

Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida della<br />

Regione Veneto.<br />

Gli interventi principalmente eseguiti in <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> sono:<br />

Artroscopie<br />

Dita a scatto<br />

Dita a martello<br />

Tunnel carpale<br />

Morbo di Dupuytren<br />

Morbo di De Quervain<br />

Neuroma di Morton<br />

Rimozione di cisti artrogene e di corpi estranei<br />

Unghia incarnita<br />

Fratture delle piccole ossa ( anche radio-ulna ridotte con sintesi–<br />

filo)<br />

Tenotomie – tenorrafie<br />

Biopsie <strong>dei</strong> tessuti molli<br />

Bursectomie<br />

Disarticolazione - amputazione di falangi<br />

Visita ortopedica<br />

Il paziente accede al <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> a seguito di visita del medico<br />

specialista ortopedico; nel caso si renda necessario l’intervento<br />

chirurgico il paziente viene posto in lista di attesa attraverso la<br />

compilazione della scheda di inserimento. Per gli interventi<br />

chirurgici eseguibili in anestesia locale,il paziente viene convocato<br />

dal servizio e si presenta direttamente il giorno previsto per<br />

l’intervento portando con sé la documentazione necessaria; per gli<br />

interventi che necessitano di anestesia plessica, epidurale o<br />

generale/sedazione i pazienti vengono convocati<br />

precedentemente per la preparazione pre-operatoria.<br />

36


Interventi di chirurgia della mano<br />

Sindrome del tunnel carpale:<br />

Patologia determinata dall’intrappolamento del nervo mediano in<br />

una struttura denominata tunnel carpale nella quale decorrono<br />

nove tendini insieme al nervo suddetto. Questo tunnel ha pareti<br />

rigide costituite dalle ossa carpali e dal legamento carpale<br />

traverso e qualsiasi processo morboso al suo interno ha<br />

ripercussioni sul nervo mediano che è la struttura più sensibile.<br />

Tra queste le infiammazioni, gli edemi, le malattie <strong>dei</strong> nervi<br />

periferici, il diabete, l’artrite reumatoide, l’ipotiroidismo, le<br />

patologie ormonali, le fratture di polso, la gravidanza. Il paziente<br />

presenta dolore intenso, formicolio della mano, soprattutto delle<br />

prime tre dita, specialmente durante la notte. Il trattamento è<br />

chirurgico, in anestesia locale, la durata del ricovero è di qualche<br />

ora e il regime può essere ambulatoriale o <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> a<br />

seconda delle condizioni del paziente e delle patologie correlate.<br />

Morbo di De Quervain<br />

Infiammazione aspecifica delle guaine, <strong>dei</strong> tendini del pollice<br />

all’interno del primo canale dorsale del carpo. Può essere causato<br />

da alcune artropatie (artrite reumatoide, gotta), a seguito di cause<br />

meccaniche o ormonali. Il paziente presenta dolore intenso a<br />

livello della stiloide radiale o livello laterale del polso. L’intervento<br />

chirurgico prevede la permanenza in <strong>Servizi</strong>o di qualche ora e<br />

l’anestesia è locale<br />

Dito a scatto<br />

Si definisce dito a scatto una infiammazione stenosante <strong>dei</strong><br />

tendini flessori a livello della articolazione metacarpofalangea<br />

(passaggio tra la mano ed il dito). Il paziente presenta all’inizio<br />

dolore e gonfiore con difficoltà al movimento; successivamente<br />

compare il blocco in flessione del dito correggibile<br />

spontaneamente fino alla fase cronica in cui non è più<br />

correggibile. La causa appare legata alle forze di compressione e<br />

frizione che si esercitano alla guaina tendinea con i movimenti<br />

continui della mano. Il paziente viene sottoposto all’intervento in<br />

anestesia locale e la permanenza presso il <strong>Servizi</strong>o è di qualche<br />

ora.<br />

37


Morbo di Dupuytren<br />

Consiste nella flessione permanente e progressiva di una o più<br />

dita della mano dovuta alla retrazione dell’aponeurosi palmare<br />

superficiale che normalmente è tesa a ventaglio e del legamento<br />

traverso del carpo fino alla radice delle dita. Generalmente inizia<br />

sul 4° e 5° dito e poi si estende alle altre dita. Il paziente non<br />

presenta dolore ma impedimento funzionale. L’intervento si<br />

esegue in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>, in anestesia locale o plessica a<br />

seconda dello stadio della malattia e conseguentemente della<br />

durata dell’intervento.<br />

Comportamento a domicilio dopo l’intervento<br />

Il paziente viene invitato a mantenere l’arto sollevato durante il<br />

riposo, a controllare la mobilità delle dita e a fare piccoli<br />

movimenti per migliorare il circolo e la ripresa funzionale.<br />

In presenza di formicolio persistente, sanguinamento o dolore che<br />

non regredisca con i comuni analgesici, è consigliato contattare il<br />

reparto direttamente con i numeri indicati sulla lettera di<br />

dimissione.<br />

38


Artroscopia di ginocchio<br />

L’artroscopia è una tecnica chirurgica eseguita inserendo uno<br />

strumento a fibre ottiche (artroscopio) all’interno della cavità<br />

articolare da trattare a scopo diagnostico o chirurgico. Questo<br />

permette di fare solo una o due piccole incisioni ai lati del<br />

ginocchio e di risolvere patologie come la rottura <strong>dei</strong> menischi, la<br />

presenza di pliche sinoviali sintomatiche, la presenza di corpi<br />

mobili, le lesioni cartilaginee di modesta entità.<br />

La diagnosi artroscopica di patologie più importanti permette di<br />

programmare ulteriori interventi (protesica, ricostruzioni<br />

legamentose, trasposizioni della rotula, osteotomie varizzanti o<br />

valgizzanti).<br />

L’intervento viene eseguito in anestesia locale, locale + sedazione<br />

o spinale a seconda della patologia e delle caratteristiche del<br />

paziente. In caso di anestesia locale il paziente rimane nel<br />

servizio per qualche ora, negli altri casi per tutta la giornata,<br />

prolungabile a una notte se necessario.<br />

Comportamento a domicilio dopo l’intervento<br />

A casa il paziente viene invitato a camminare utilizzando le<br />

stampelle per la prima settimana; l’arto deve essere sollevato<br />

durante il riposo e si devono eseguire gli esercizi appresi durante<br />

il ricovero. Per i primi giorni è consigliato mantenere la borsa del<br />

ghiaccio sul ginocchio trattato per una ventina di minuti, 2-3 volte<br />

al giorno. Vanno assunti i farmaci indicati al momento della<br />

dimissione (in particolare la terapia anti-tromboembolica).<br />

In presenza di incapacità funzionale, sanguinamento, gonfiore o<br />

dolore che non regredisca con i comuni analgesici, è consigliato<br />

contattare il reparto direttamente con i numeri indicati sulla lettera<br />

di dimissione.<br />

39


Interventi di chirurgia del piede<br />

Dito a martello<br />

E’ una deformazione permanente a martello delle dita del piede<br />

dovuta a contrattura in flessione. A volte è primitiva, altre volte è<br />

secondaria dovuta a deformazioni del piede come piede cavo o<br />

piatto, a paralisi, ad atteggiamenti viziati prolungati (uso di<br />

calzature improprie). Il paziente presenta dolore che nasce dal<br />

contatto della deformità con la calzatura.<br />

La chirurgia consente la correzione per mezzo di interventi che<br />

variano in base alla gravità: sezione di tendini che hanno perso la<br />

loro funzione, rimodellamento osseo, osteotomie.<br />

L’intervento si esegue in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>, in anestesia<br />

locale e la deambulazione è immediata con carico sul calcagno.<br />

Neuroma di Morton<br />

E’ una sindrome caratterizzata da un acutissimo dolore alla pianta<br />

del piede che inizialmente insorge improvviso per poi manifestarsi<br />

in modo continuo tale da rendere difficile la deambulazione.<br />

E’ dovuto alla cronica irritazione di uno <strong>dei</strong> nervi della pianta del<br />

piede su cui si forma con il tempo un ingrossamento affusolato,<br />

stadio finale di una prolungata irritazione.<br />

Quando le altre terapie non sono efficaci, si procede all’intervento<br />

chirurgico.<br />

L’intervento si esegue in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>, in anestesia<br />

locale e la deambulazione è immediata con carico sul calcagno.<br />

Unghia incarnita<br />

Frequente e dolorosa patologia che colpisce generalmente l’alluce<br />

a livello <strong>dei</strong> margini ungueali. Il paziente presenta cute<br />

infiammata, infetta con dolore acuto e a volte emissione di pus.<br />

Se le cure mediche e il trattamento locale non hanno avuto<br />

successo, si procede all’intervento di onicectomia selettiva, cioè<br />

l’asportazione di un piccolo lembo di unghia con la sua matrice, in<br />

anestesia locale.<br />

L’intervento è ambulatoriale e consente di camminare subito.<br />

Comportamento a domicilio dopo l’intervento<br />

Il paziente deve seguire i consigli dati alla dimissione, in<br />

particolare deve fare attenzione a mantenere pulita la<br />

medicazione, a non appoggiare l’avampiede, a controllare il colore<br />

e il gonfiore delle dita, ad assumere i farmaci consigliati.<br />

In caso di sanguinamenti, impedimento alla motilità, formicolio<br />

persistente, gonfiore persistente è opportuno contattare il servizio<br />

secondo le modalità indicate nella lettera di dimissione.<br />

40


Ospedale di <strong>Valdagno</strong><br />

U.O.C. OTORINOLARINGOIATRIA<br />

Equipe medica<br />

Responsabile ff Dott. Luigi Gonella<br />

Dirigente Medico D.ssa Annachiara Fasson<br />

Dirigente Medico D.ssa Laura Mattiello<br />

Dirigente Medico Dott. PaoloTescari<br />

Dirigente Medico Dott. Michele Lorusso<br />

Numeri telefonici di riferimento <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>/<strong>Day</strong> Service ORL<br />

Capo sala AFD Sperman Vania 0445-484770<br />

Liste di attesa (ore 10.00-13.00) 0445-484772<br />

Infermieri del <strong>Servizi</strong>o (ore 7.00-20.00) 0445-484771<br />

Segreteria 0445-484752<br />

Numero di riferimento notturno: Chirurgia/ORL 0445-484786<br />

41


OTORINOLARINGOIATRIA<br />

Vengono trattate in regime di <strong>Day</strong>-<strong>Surgery</strong> (<strong>Day</strong> hospital chirurgico)<br />

tutte le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione<br />

della sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio<br />

è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in<br />

collaborazione con il <strong>Servizi</strong>o di Anestesia e Rianimazione, aderisce al<br />

Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida<br />

della Regione Veneto.<br />

E’ opportuno segnalare che alcuni sintomi legati agli interventi di<br />

chirurgia ORL (emorragia, edema, dispnea) inducono a mantenere un<br />

controllo medico ed infermieristico più stretto ed efficace oltre le ore di<br />

ricovero previste dal regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong>. Pertanto l’elevato rischio<br />

nell’immediatezza post-operatoria ha indotto una restrizione<br />

nell’elencazione di tali procedure.<br />

Interventi eseguibili presso il nostro servizio<br />

Frenulotomia in età pediatrica<br />

Decongestione <strong>dei</strong> turbinati inferiori con laser o radiofrequenze<br />

Polipectomia con micro-debrider (grado I – II)<br />

Exeresi di lesioni cutanee cervico-facciali<br />

Asportazione di calcoli del dotto di Warthon per via endorale<br />

Marsupializzazione di cisti di ghiandole salivari<br />

Tonsillectomia senza adenoidectomia<br />

Adenoidectomia senza tonsillectomia<br />

Adeno-tonsillectomia<br />

Asportazione di residui tonsillari<br />

Plastica di chiusura del tracheostoma<br />

42


Visita ORL<br />

Il paziente accede al <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> a seguito di visita del medico<br />

specialista; nel caso si renda necessario l’intervento chirurgico il<br />

paziente viene posto in lista di attesa attraverso la compilazione<br />

della scheda di inserimento . Per gli interventi chirurgici eseguibili<br />

in anestesia locale, il paziente viene convocato dal servizio e si<br />

presenta direttamente il giorno previsto per l’intervento portando<br />

con sé la documentazione necessaria; per gli interventi che<br />

necessitano di anestesia plessica, epidurale o generale/sedazione<br />

i pazienti vengono convocati precedentemente per la<br />

preparazione pre-operatoria (vedi).<br />

Adenoidi e tonsille<br />

Le tonsilli e le adenoidi sono accumuli di tessuto linfatico, le prime<br />

situate in fondo alla gola (ai lati dell’ugola e della faringe) le<br />

seconde a livello della volta e della parte posteriore del rino-<br />

faringe, dietro le coane nasali.<br />

Il loro compito è di costituire una barriera protettiva contro i batteri<br />

ed i virus. Quando aumentano di volume possono insorgere<br />

diverse patologie legate all’ingombro del tessuto ipertrofico.<br />

Le adenoidi infiammate determinano difficoltà respiratoria, nasale,<br />

respiro russante, disturbi della crescita. Le indicazioni<br />

all’intervento possono essere legate a problemi di tipo ostruttivo<br />

e/o infettivo.<br />

Per quanto riguarda le tonsille è indicato l’intervento quando vi è<br />

una elevata ricorrenza di faringo-tonsilliti da streptococco beta<br />

emolitico di gruppo A e ascessi peri-tonsillari.<br />

Per quanto riguarda le adenoidi, la presenza di otiti ricorrenti<br />

legate all’ostruzione degli orefizi tubarici dell’orecchio può<br />

richiedere l’applicazione di drenaggio trans-timpanico o<br />

l’intervento di adenoidectomia.<br />

Comportamento a domicilio dopo l’intervento<br />

Dopo l’intervento il paziente deve mantenere il riposo per circa<br />

una settimana, evitare l’assunzione di bevande gassate, limitare<br />

al minimo i contatti con persone ammalate.<br />

La dieta deve essere liquida e pappona con alimenti freddi per il<br />

primo giorno. Nei giorni successivi si passa gradualmente ad<br />

alimenti frullati e tritati. In presenza di emorragia dopo l’intervento<br />

deve contattare il reparto di riferimento (vedi lettera di dimissione).<br />

.<br />

43


Ospedale di <strong>Valdagno</strong><br />

U.O.C. OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

Equipe medica<br />

Responsabile Dott. Giovanni Martini<br />

Dirigente Medico Dott. Mariano B. Crocco<br />

Dirigente Medico D.ssa Claudia Guaraldi<br />

Dirigente Medico D.ssa Claudia Brigantini<br />

Dirigente Medico D.ssa Simona Sebastiani<br />

Dirigente Medico Dott. Massimo Segato<br />

Numeri telefonici di riferimento Ostetricia e Ginecologia<br />

Capo sala AFD Ipponi M. Teresa 0445-484112<br />

Coordinatore Ostetrico Bianchini Guido 0445-484141<br />

Liste di attesa (ore 8.00-13.00) 0445-484112<br />

Reparto 0445-484701<br />

Sala parto 0445-484141<br />

a cura di Ipponi Maria Teresa – Sella Stefania<br />

44


OSTETRICIA E GINECOLOGIA<br />

Vengono eseguiti interventi di chirurgia ginecologica per patologia benigna e<br />

maligna dell’apparato genitale femminile sia in regime di ricovero ordinario che<br />

in <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> a seconda della patologia da trattare.<br />

In regime di ricovero ordinario si effettuano prevalentemente i seguenti<br />

interventi:<br />

• Isterectomia (laparoscopiche, per via vaginale e laparotomiche)<br />

• Chirurgia oncologica laparoscopica e laparotomica<br />

• Chirurgia dell’incontinenza urinaria e del prolasso genitale (disfunzioni<br />

del pavimento pelvico)<br />

• Chirurgia laparoscopica dell’endometriosi e delle altre patologie<br />

ginecologiche benigne (miomi, cisti ovariche)<br />

• Chirurgia laparotomia delle patologie ginecologiche benigne<br />

• Laparoscopie diagnostiche (sterilità)<br />

• Tagli cesarei<br />

• Altri interventi ostetrici (cerchiaggio cervicale)<br />

Fibromatosi uterina<br />

Vengono trattate in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> tutte le patologia che consentono<br />

ricoveri brevi senza diminuzione di sicurezza per la paziente.<br />

45


I principali interventi eseguiti sono:<br />

Revisione cavità uterina (aborto, metrorragia)<br />

Resettoscopie<br />

Laparoscopie per sterilizzazione tubarica<br />

Diatermocoagulazione per condilomatosi o per patologie displastiche<br />

della cervice<br />

Visita ginecologica<br />

La paziente accede al servizio a seguito di visita del medico specialista, visita<br />

che può essere effettuata in regime ambulatoriale divisionale, di libera<br />

professione o presso il pronto soccorso ginecologico; nel caso in cui si renda<br />

necessario l’intervento chirurgico la paziente viene posta in lista d’attesa in<br />

base alla priorità assegnata dal medico.<br />

Nel caso in cui il medico ritenga l’intervento urgente, la paziente viene inviata<br />

direttamente in reparto e ricoverata.<br />

Per gli interventi che necessitano di anestesia epidurale, generale o<br />

sedazione le paziente vengono convocate precedentemente per gli<br />

accertamenti pre-operatori.<br />

Per gli interventi eseguibili in anestesia locale, la paziente viene convocata dal<br />

servizio e si presenta direttamente il giorno previsto per l’intervento portando<br />

con sé la documentazione necessaria.<br />

Interventi ginecologici in regime di ricovero ordinario<br />

Indicazioni alla isterectomia sono:<br />

- Fibromatosi uterina<br />

- menometrorragie recidivanti che non rispondono alla terapia medica,<br />

con persistente stato di anemia<br />

- Prolasso utero-vaginale<br />

- Patologia maligna dell’apparato genitale<br />

46


Isterectomia vaginale o colpoisterectomia<br />

Il cedimento delle strutture di supporto dell'apparato genitale femminile<br />

comporta una serie di problemi, che inficiano la qualità di vita della donna.<br />

Infatti, causa disagio quando la donna cammina, si siede o durante i rapporti<br />

sessuali, inoltre il prolasso interferisce con la funzione della vescica e del retto,<br />

comportando nel primo caso incontinenza urinaria, difficoltà alla minzione ed<br />

infezioni urinarie ricorrenti, e nel secondo caso alterazione dell'alvo, come<br />

stipsi cronica.<br />

Il prolasso uterovaginale (isterocele) è la discesa verso il basso dell'utero e<br />

spesso anche della vescica (cistocele) e del retto (rettocele). A seconda<br />

dell'entità della discesa del viscere si distinguono tre gradi di prolasso: 1°<br />

grado; quando l'organo è ancora contenuto nel canale vaginale; 2° grado,<br />

quando affiora all'introito vaginale; 3° grado, qua ndo sporge al di fuori<br />

dell'introito.<br />

La colpoisterectomia consiste nell’asportazione dell’utero per via vaginale<br />

associando, quando richiesto, la correzione del cistocele o del rettocele.<br />

Rispetto alla via laparotomica presenta minor morbosità e riduce la degenza<br />

ospedaliera.<br />

Isterectomia laparoscopica<br />

Nei casi in cui la patologia uterina non presenti prolasso si usa la tecnica<br />

laparoscopica che presenta indubbi vantaggi per la paziente (minor dolore<br />

post-operatorio, pronta ripresa della funzione intestinale con dimissione<br />

precoce).<br />

La laparoscopia è una tecnica che permette di “vedere” all’interno dell’addome<br />

attraverso uno strumento chiamato laparoscopio. Questo è un tubo rigido e<br />

sottile dotato di fibre ottiche, attraverso le quali viaggia la luce, che viene<br />

introdotto nell’addome mediante piccole incisioni: una livello dell’ombelico e<br />

altre due o tre a livello addominale (a seconda della diagnosi e del tipo di<br />

intervento proposto).<br />

Nei casi in cui è indicato (es. pazienti in menopausa) viene eseguita anche<br />

l’annessiectomia bilaterale.<br />

Laparoscopie operative<br />

Endometriosi<br />

E’ una patologia cronica originata dalla presenza anomala del tessuto<br />

endometriale in altri organi quali: ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino; la<br />

presenza di questo tessuto in sede anomala, provocando sanguinamenti<br />

interni determina uno stato di infiammazione cronica con formazione di tessuto<br />

cicatriziale, aderenze ed infertilità.<br />

47


L’endometriosi è spesso dolorosa con sintomi caratteristici: dolore pelvico<br />

cronico, dolore ovarico intermestruale, dolore all’evacuazione, dolore durante il<br />

rapporto sessuale (dispareunia), infertilità, stitichezza o diarrea. Inoltre si<br />

possono manifestare dismenorrea, menorragie.<br />

L’esame diagnostico è la laparoscopia, che permette inoltre di trattare la<br />

malattia, ma l’endometriosi può essere fortemente sospettata dopo esecuzione<br />

di visita ginecologica, ecografia tranvaginale e alterazione del dosaggio del<br />

Ca125 in presenza <strong>dei</strong> sintomi sovraesposti.<br />

Nei casi di piccoli focolai endometriosici si procederà alla semplice<br />

diatermocoagulazione, in altri casi potrà essere necessario liberare gli organi<br />

pelvici da aderenze spesso tenaci o l’asportazione di cisti ovariche di tipo<br />

endometriosico, fino a giungere talvolta all’asportazione dell’ovaio in toto.<br />

Miomi uterini<br />

I miomi uterini sono le neoformazioni benigne più frequentemente riscontrate<br />

nella patologia ginecologica. Si rileva un aumento della loro incidenza fino alla<br />

menopausa. L’eziologia <strong>dei</strong> miomi resta finora oscura, sembrano originare da<br />

una singola cellula miometriale, la loro composizione può essere varia:<br />

muscolatura liscia, elementi fibrosi. I miomi possono essere unici o multipli,<br />

variamente localizzati nell’utero e di diversa grandezza. I fibromi possiedono<br />

potenziale di crescita differente da caso a caso, alcuni tendono a crescere<br />

molto lentamente, altri si sviluppano rapidamente ed in poco tempo<br />

raggiungono notevoli dimensioni. Nel 50% delle pazienti è asintomatico, negli<br />

altri casi può causare metrorragie o menometrorragie con conseguente<br />

anemia e dolore pelvico. I miomi di piccola entità vanno monitorati nel tempo<br />

con controlli ecografici, mentre i miomi più importanti prevedono un trattamento<br />

chirurgico conservativo o radicale a seconda <strong>dei</strong> casi: miomectomia o<br />

isterectomia in laparoscopia.<br />

TOT<br />

Trans Otturatory Tape<br />

L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina attraverso l’uretra.<br />

Colpisce più frequentemente il sesso femminile, provocando un disagio fisico e<br />

psicologico. L’incontinenza può essere legata a problemi che insorgono a<br />

livello della vescica o dell’uretra. Esistono diversi tipi di incontinenza:<br />

- incontinenza da sforzo: si manifesta in occasione di uno sforzo fisico<br />

- incontinenza da urgenza: si manifesta con improvviso ed incontrollabile<br />

stimolo ad urinare<br />

- incontinenza mista: è la situazione in cui si presentano entrambi i<br />

sintomi.<br />

Per la diagnosi è necessario eseguire le prove urodinamiche.<br />

Si può ovviare in parte a tale problema modificando lo stile di vita e attuando<br />

una riabilitazione della muscolatura pelvica.<br />

Il trattamento dell’incontinenza da urgenza è farmacologico.<br />

48


Nei casi più importanti di incontinenza da sforzo dovuta ad ipermobilità uretrale<br />

è necessario l’intervento chirurgico di TOT.<br />

Questo si esegue tramite la sospensione trans-otturatoria dell’uretra per<br />

mezzo di una striscia di polipropilene di circa 1 cm di larghezza, che viene fatta<br />

passare bilateralmente attraverso i due forami otturatori e posizionata al disotto<br />

dell’uretra senza tensione (tension free) attraverso una minima incisione<br />

vaginale.<br />

L’intervento prevede una degenza breve (due giorni) e minimi disagi per la<br />

paziente.<br />

TAGLIO CESAREO<br />

E’ il più frequente intervento ostetrico che si esegue in regime di ricovero<br />

ordinario, quando viene eseguito come intervento programmato. Il taglio<br />

cesareo e’ un intervento chirurgico che permette di estrarre il feto tramite<br />

incisioni chirurgiche praticate sull’addome quando il parto per via vaginale è<br />

controindicato per la madre o per il feto. Diverse sono le indicazioni per un<br />

taglio cesareo, fra le più frequenti : pregresso taglio cesareo, presentazione<br />

podalica del feto o anomala, placenta previa, gravidanza gemellare ad<br />

esempio. Il cesareo deve avere un’indicazione da parte del medico ginecologo<br />

che visita la paziente in ambulatorio, la gravida esegue gli accertamenti<br />

preoperatori intorno alla 36° settimana ed il TC vi ene programmato in genere<br />

dalla Capo Ostetrica in accordo con la Caposala della Ginecologia intorno alla<br />

39° settimana, salvo altra indicazione medica.<br />

La degenza media è di 4 giorni, in prima giornata viene mantenuto il catetere<br />

vescicale e si instaura una terapia analgesica al bisogno e la ripresa della<br />

paziente è in genere pronta.<br />

I più frequenti interventi eseguiti in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> sono: la resttoscopia<br />

e la revisione di cavità uterina.<br />

RESETTOSCOPIA<br />

L’isteroscopia operativa o resettoscopia è una procedura chirurgia<br />

minimamente invasiva che consente di risolvere patologie della cervice e della<br />

cavità uterina per via endoscopica. Si utilizzano ottiche di piccole dimensioni<br />

introdotte all’interno dell’utero, attraverso cui si impiegano strumenti chirurgici<br />

ed elettrici miniaturizzati. Le ottiche sono collegate a una mini telecamera e ad<br />

una fonte luminosa che permettono di operare mediante monitor. Permette di<br />

eseguire interventi quali: asportazione di polipi, fibromi, correzioni di<br />

malformazioni uterine (setti), sinechie ed asportazione di corpi estranei (IUD).<br />

Questo intervento si esegue in regime di <strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> che prevede il ricovero<br />

di una giornata. Dopo la resettoscopia la paziente può presentare piccole<br />

perdite di sangue e lievi dolori addominali.<br />

49


REVISIONE CAVITA’ UTERINA<br />

E’ un intervento che permette di prelevare dall’utero frammenti di endometrio<br />

mediante appositi strumenti. Il prelievo di tessuto uterino può essere eseguito<br />

per determinare la causa di perdita di sangue anomalo dalla vagina, ma anche<br />

in caso di mestruazioni abbondanti, prolungate o irregolari. Può essere<br />

curativo, per far cessare una metrorragia e/o diagnostico per determinare<br />

tramite il prelievo la causa del sanguinamento anomalo. Un altro motivo per<br />

effettuare l’esame è quello di stabilire le possibili cause della sterilità,associato<br />

all’isteroscopia, per verificare con la biopsia dell’endometrio che vi sia<br />

concordanza fra il ciclo ovarico e le modificazioni cui il tessuto uterino va<br />

incontro sotto l’effetto degli ormoni.<br />

L’intervento ha una durata di circa dieci-quindici minuti e di regola viene<br />

effettuato in anestesia generale. Questo esame viene eseguito in regime di<br />

<strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> programmato o d’urgenza.<br />

Il raschiamento dell’utero può essere effettuato dopo aborto incompleto o<br />

ritenuto, o parto. Se il medico lo ritiene necessario viene inviato il materiale<br />

abortivo al Centro Toma per indagini citogenetiche in caso di aborti ripetuti. La<br />

Revisione di cavità uterina può essere seguito da piccole perdite di sangue e<br />

lievi dolori addominali che possono durare un paio di giorni.<br />

50


BIBLIOGRAFIA<br />

Tesi di laurea in infermieristica 2002-2003: “<strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong><br />

ortopedico: indagine su rapporto struttura-paziente” .<br />

Tesi di laurea in infermieristica 2003-2004: “La <strong>Carta</strong> <strong>Servizi</strong> come<br />

strumento essenziale per il miglioramento della qualità in una <strong>Day</strong><br />

<strong>Surgery</strong>. Il ruolo dell’infermiere” .<br />

Linee guida per la regolamentazione delle attività chirurgiche<br />

effettuabili in regime ambulatoriale ed in regime di Chirurgia di<br />

giorno (<strong>Day</strong> <strong>Surgery</strong> ) a cura del Gruppo di Studio Regionale DRG<br />

– Dipartimento <strong>dei</strong> <strong>Servizi</strong> Sociali.<br />

Deliberazione del Direttore Generale ULSS 5 n° 47 5 del 10.04.97<br />

avente per oggetto l’attivazione del <strong>Day</strong>-<strong>Surgery</strong> presso<br />

l’Ospedale di <strong>Valdagno</strong>.<br />

Linee guida per la regolamentazione delle attività chirurgiche<br />

effettuabili in regime ambulatoriale ed in regime di chirurgia di<br />

giorno emesse dalla Regione Veneto il 05-10-96.<br />

Circolare ULSS 5 n° 1221 del 13.10.96 avente per o ggetto “Invio<br />

regolamento dell’ ospedalizzazione diurna”.<br />

Disposizioni della Regione Veneto, prot. n° 1648/2 055 del<br />

23.07.96, adottate dall’ ULSS 5 il 01.08.96 e riconfermate con<br />

circolare interna dell’ ULSS 5 datata 26.11.96 n° 1 843<br />

relativamente alle prestazioni specialistiche pre-operatorie.<br />

Deliberazione del Direttore Generale dell’ULSS 5 n° 1201 del<br />

27.08.96 avente per oggetto l’attivazione del servizio di <strong>Day</strong>-<br />

Hospital nei presidi ospedalieri dell’ ULSS 5 inviata ai Primari con<br />

lettera del Dirigente Medico datata 05.09.96, prot. n° 1329<br />

Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n° 5272 del<br />

29.12.78 con oggetto<br />

“Legge regionale 39/93. Indirizzi per la regolamentazione delle<br />

attività effettuabili in regime di ricovero diurno (<strong>Day</strong>-Hospital -<br />

<strong>Day</strong>-<strong>Surgery</strong>).<br />

Bollettino Ufficiale della Regione Veneto 29.10.96 n° 96.<br />

Opuscolo “Chirurgia di un giorno” –<br />

Realizzato dall’ U.O.A. Chirurgia di <strong>Valdagno</strong><br />

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