Analisi Settoriale del cluster produttivo - ResMar
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Progetto Strategico RES MAR - Sottoprogetto H<br />
Acqua<br />
Apicoltura e produzione <strong>del</strong> miele nel Parco Regionale Naturale <strong>del</strong> Beigua<br />
Fonte: CIA Lombardia<br />
L'acqua è una componente <strong>del</strong> miele molto importante, in quanto ne condiziona la<br />
conservabilità e di conseguenza la qualità. Il valore ottimale si aggira intorno al 17%,<br />
mentre in commercio si possono reperire mieli con percentuali d'acqua comprese tra il<br />
14 e il 17%.<br />
Nel caso la percentuale sia bassa si possono riscontrare problemi durante la<br />
lavorazione, mentre percentuali troppo alte provocano facilmente il verificarsi di<br />
fenomeni fermentativi che alterano le caratteristiche organolettiche, anche se dal punto<br />
di vista normativo è possibile la commercializzazione anche con valori di umidità fino al<br />
23%.<br />
Il tenore in acqua è legato all’origine botanica <strong>del</strong> miele e alle condizioni atmosferiche e<br />
ambientali che influenzano la stagione produttiva, senza tralasciare le condizioni<br />
operative adottate dall’apicoltore in fase di lavorazione.<br />
Zuccheri<br />
Gli zuccheri sono i principali componenti <strong>del</strong> miele. Rappresentano più <strong>del</strong> 95% <strong>del</strong>la<br />
sostanza secca. La presenza degli zuccheri caratterizza la viscosità, l’igroscopicità, lo<br />
stato fisico, il valore energetico e/o il potere dolcificante.<br />
I due zuccheri principali sono glucosio e fruttosio che insieme costituiscono circa il 90%<br />
degli zuccheri totali, anche se le proporzioni reciproche possono variare in funzione <strong>del</strong><br />
nettare di provenienza.<br />
Un elevato contenuto di glucosio, accompagnato da un aumento di temperatura,<br />
favorisce il naturale processo di cristallizzazione <strong>del</strong> miele.<br />
Oltre a questi due zuccheri si trovano in piccola proporzione anche altri zuccheri<br />
superiori (di- tri- e polisaccaridi) che non vanno ad influire, sostanzialmente, come<br />
glucosio e fruttosio, sulle proprietà dei singoli mieli.<br />
Nel miele si trovano disaccaridi come maltosio e isomaltosio ed altri zuccheri che<br />
derivano dalle trasformazioni enzimatiche operate dalle secrezioni ghiandolari <strong>del</strong>l'ape.<br />
Acidi Organici e sostanze minerali<br />
Il miele ha un valore di pH compreso tra il 3,5 e il 4,5%. La percentuale risulta più alta<br />
nei mieli di melata, mentre è più bassa nei mieli di nettare. La presenza degli acidi<br />
organici caratterizza ogni singolo miele, anche nell’aroma ma dal punto di vista<br />
quantitativo il più importante è l’acido gluconico.<br />
Le sostanze minerali variano dallo 0.02 all’ 1% a seconda <strong>del</strong> tipo di miele. La sostanza<br />
minerale che risulta maggiormente presente è il potassio, rappresenta circa i 3/4 <strong>del</strong>la<br />
quantità totale. Altri sali che vanno a completare il restante quarto sono: calcio, fosforo,<br />
magnesio, silicio, ferro, rame, manganese e molti altri in tracce. Essi provengono dal<br />
terreno in cui vive la pianta da cui le api raccolgono il nettare. I sali minerali influiscono<br />
sulla colorazione <strong>del</strong> miele; infatti mieli chiari risultano più poveri di sali minerali rispetto<br />
a quelli scuri.<br />
Proteine<br />
Sostanzialmente il miele è povero di sostanze azotate (0,2-0,3%). Le poche che si<br />
ritrovano derivano da secrezioni <strong>del</strong>le api, come alcuni aminoacidi, o sono dei<br />
costituenti <strong>del</strong>la melata e <strong>del</strong> nettare.<br />
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