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La corruzione nella Chiesa - Gesù e Maria

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LA CORRUZIONE NELLA CHIESA<br />

questi tempi, quindi, un linguaggio pagano, inconcludente e privo di Dio.<br />

<strong>La</strong> <strong>Chiesa</strong> dove si celebra la Santa Messa non è più tale per loro ma aula<br />

liturgica, la Santa Messa non è più il Sacrificio di <strong>Gesù</strong> ma la Cena, i Novissimi<br />

sono scomparsi addirittura dal loro linguaggio.<br />

In Italia nel 1961, l’81% era cattolico praticante; oggi, con la Messa in<br />

italiano e dopo una riforma liturgica voluta nel 1968 dalla Massoneria<br />

ecclesiastica per andare incontro al mondo profano e al mondo protestante<br />

in specie, la frequenza alla Messa è crollata sotto al 10%, ma all’estero,<br />

in Olanda per esempio, è scesa al 5%.<br />

Giuda e il modernismo<br />

Da diversi decenni, in quasi tutti i seminari e facoltà di Teologia, molti<br />

teologi insegnano che Giuda si è salvato, senza raccontare il modo di questa<br />

sublime rivelazione. Avranno avuto una apparizione di Giuda? È molto<br />

difficile che Giuda possa affacciarsi dal luogo in cui dimora, poi non ne<br />

sarei affatto felice per loro, nonostante tutto il loro impegno profuso per<br />

distorcere la Parola di Dio.<br />

Qui è <strong>Gesù</strong> stesso ad affermare la condizione disgraziata e irreversibile<br />

di Giuda: “Nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione,<br />

perché si compisse la Scrittura” (Gv 17,12).<br />

Non solamente i teologi, anche molti cattolici modernisti avanzano<br />

perplessità sulla dannazione di Giuda. Su quali basi, dove possono cogliere<br />

questo dubbio? Non è <strong>Gesù</strong> ad affermare che è andato perduto? Non è<br />

sufficiente la Parola di <strong>Gesù</strong> contenuta nel Vangelo?<br />

Intanto, ci sono anime belle che auspicano la salvezza del traditore Iscariota.<br />

È facile cogliere la paura di imitare Giuda dopo tutti i loro tradimenti<br />

commessi, così la salvezza dell’uomo perduto è una speranza anche<br />

per la loro salvezza. Ma i conti li fanno in modo sbagliato.<br />

Tutti possiamo sperare <strong>nella</strong> salvezza di Giuda, ma poi ci confrontiamo<br />

con la Parola di <strong>Gesù</strong> ed affermiamo che non si è salvato. Per la sua<br />

doppiezza e una superbia abbastanza sviluppata. Se <strong>Gesù</strong> non avesse detto<br />

quelle parole neanche in questo libro scriverei qualcosa di non certo, anzi,<br />

spererei fortemente nel suo pentimento e nel perdono sicuro del Signore.<br />

Ma <strong>Gesù</strong> chiarisce una volta per tutte che Giuda non si è salvato.<br />

Resta da capire come mai molti Prelati e teologi invece con molta sicurezza<br />

affermano che Giuda si è salvato. Ne sanno più di <strong>Gesù</strong>? Anche un<br />

famoso Cardinale ha sempre proposto questa tesi, senza spiegare la prove-<br />

“IL MALE È NELLA CHIESA” (PAPA BENEDETTO XVI)<br />

nienza della sua fonte, dell’intuizione, della sua certezza. Non vi sembra<br />

strano che dinanzi un’affermazione così chiara ed inconfutabile di <strong>Gesù</strong>,<br />

un Cardinale arrivi ad ignorare il Vangelo per sostenere l’esatto contrario?<br />

Prendiamo la versione di San Giovanni sul tradimento di Giuda. All’affermazione<br />

di <strong>Gesù</strong> sul tradimento di uno dei discepoli, un po’ tutti rispondono:<br />

“Sono forse io, Signore?”. Anche Giuda ripete: “Sono forse io?”.<br />

<strong>La</strong> domanda di Giuda è strana, non risponde così per mostrarsi innocente,<br />

è più veritiero affermare la sua convinzione di considerarsi innocente.<br />

È proprio così, i più grandi peccatori sono immersi nel fango e non distinguono<br />

nulla, nessun peccato lo considerano grave. Non si rendono conto<br />

di commettere continui peccati mortali. Ma sono pienamente colpevoli.<br />

Sono così accecati intellettualmente da giustificare tutti i loro crimini.<br />

Sono crudeli e si illudono di essere i migliori. Cosa li aspetta?<br />

Giuda non vive il tradimento come un’azione gravissima, sembra abituato<br />

ad agire così subdolamente, a mascherarsi dietro sorrisi e frasi buoniste.<br />

Non si sente un peccatore, <strong>nella</strong> sua mentalità malata è convinto di<br />

stare dalla parte della ragione.<br />

Tutti i grandi peccatori agiscono così, e più sono incalcolabili e sacrileghi<br />

i loro peccati più si sentono buoni e perfetti. Non riescono a guardarsi<br />

dentro per vedere la putrefazione, quanto c’era di buono (se c’era) è<br />

putrefatto, non c’è bene, amore, verità in essi. Per questo motivo i Prelati<br />

e i Sacerdoti depravati possono diventare come demoni incarnati. Lo<br />

affermava Santa Caterina da Siena a proposito di ben 13 Cardinali.<br />

Nella totale cecità intellettuale condannano gli altri e giustificano i loro<br />

crimini. Agiscono come assassini delle anime e nascondono negli armadi<br />

ogni perversione. Mostrano aria e supponenza di persone onorabili. “Guide<br />

cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!” (Mt 23,24).<br />

Questi che giustificano i loro crimini, assomigliano a Giuda, come lui<br />

si discolpano e si mostrano innocenti. Agli altri ostentano comportamenti<br />

virtuosi ma non aprono bocca sugli scheletri chiusi negli armadi.<br />

C’è una parte della <strong>Chiesa</strong> che vive nell’ipocrisia, nessuno di quanti<br />

tradiscono <strong>Gesù</strong> si considera colpevole, tutti hanno la convinzione di<br />

non sbagliare mai, additano sempre gli altri come colpevoli.<br />

<strong>La</strong> spiritualità cristiana in essi non esiste, pur essendo Prelati della gerarchia.<br />

C’è una forte mancanza di conoscenza personale e un’attitudine<br />

spiccata all’inganno e alla menzogna pur di gestire il potere.<br />

Tornando al Vangelo, gli Apostoli innocenti giustamente sono sorpresi<br />

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