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giudizi individuali e collegiali - Università degli studi di Salerno

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lingua straniera) quanto nella proposta <strong>di</strong> una nuova, originale grammatica comunicativa. A questo proposito, se<br />

colpisce l’entità dello sforzo <strong>di</strong> ripensare le strutture profonde del funzionamento della lingua, lasciano sovente<br />

perplessi le motivazioni delle proposte <strong>di</strong> nuove categorizzazioni e la carica polemica che accompagna la revoca in<br />

dubbio delle passate. Quel che si vuol <strong>di</strong>re è che lo sforzo rifondativo categoriale in una materia così intrinsecamente<br />

opinabile dovrebbe –a <strong>giu<strong>di</strong>zi</strong>o <strong>di</strong> chi scrive- essere convalidato da un netto e in<strong>di</strong>scutibile incremento <strong>di</strong> perspicuità,<br />

economicità, fungibilità o applicabilità delle nuove proposte. Si vorrebbe comprendere insomma in cosa consiste il<br />

saldo positivo della collocazione dell’uso del verbo tener e <strong>degli</strong> aggettivi e pronomi possessivi sotto la categoria<br />

“possesso”. O del “numero” (plurale dei nomi et similia) sotto la rubrica In<strong>di</strong>vidui e quantità. Detto questo, va<br />

apprezzata l’assoluta padronanza della materia da parte del can<strong>di</strong>dato nonché la non comune capacità <strong>di</strong> astrazione<br />

concettuale, i soli<strong>di</strong> fondamenti epistemologici che nel complesso assistono una proposta così ambiziosa. Nel<br />

complesso il <strong>giu<strong>di</strong>zi</strong>o <strong>di</strong> chi scrive –al <strong>di</strong> là delle riserve espresse- è positivo. Il can<strong>di</strong>dato sembra insomma più che<br />

meritevole <strong>di</strong> ricoprire un posto <strong>di</strong> professore <strong>di</strong> prima fascia <strong>di</strong> Spagnolo. Lingua e traduzione.<br />

Giu<strong>di</strong>zio del prof. Giovanbattista De Cesare:<br />

In una “relazione sull’attività scientifica e <strong>di</strong>dattica” inviata ai commissari, il can<strong>di</strong>dato Francisco Matte Bon in<strong>di</strong>ca i<br />

criteri <strong>di</strong> indagine adottati presentandoli quali caratteri <strong>di</strong> genuinità nell’esercizio della <strong>di</strong>dattica e nella definizione del<br />

percorso scientifico.<br />

Nel curriculum elenca i titoli <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o conseguiti, la partecipazione e gli interventi ai molti<br />

convegni e seminari, le conferenze svolte, altre attività ed organizzazioni culturali nonché l’attività<br />

<strong>di</strong> insegnante in alcune istituzioni.<br />

Tra le pubblicazioni presentate per la presente valutazione comparativa, i vari testi riguardanti un Corso<br />

comunicativo <strong>di</strong> italiano per stranieri (in collaborazione) non sono pertinenti, anche se testimoniano gli interessi<br />

linguistici del can<strong>di</strong>dato. Pertinenti e metodologicamente interessanti, benché non sempre convincenti in quanto fondati<br />

su talune ovvietà metodologiche, sono invece la sua Gramática comunicativa del español e una serie <strong>di</strong> altri saggi ed<br />

approcci riguardanti il congiuntivo spagnolo, gli strumenti della traduzione, lo spagnolo specialistico per l’impresa, lo<br />

spagnolo come lingua straniera, l’analisi della lingua e bi-logica, l’analisi della lingua e l’insegnamento dello spagnolo<br />

in Italia, la grammatica, la traduzione multime<strong>di</strong>ale, la <strong>di</strong>dattica dello spagnolo.<br />

Sorprende nei testi del can<strong>di</strong>dato il tono ostentatamente compiaciuto delle proprie tesi, cui <strong>di</strong> rado s’affianca la<br />

problematicità dell’indagine scientifica. Dall’insieme dei suoi lavori emerge comunque una vocazione decisa e<br />

convinta, e pertanto assai apprezzabile, per l’indagine nel settore specifico della lingua spagnola<br />

Giu<strong>di</strong>zi o del prof. Antonio Gargano:<br />

Il can<strong>di</strong>dato presenta ai fini della procedura <strong>di</strong> valutazione comparativa 18 pubblicazioni. Di esse i volumi Uno<br />

e Due, comprensivi dei relativi libri dello studente e <strong>degli</strong> esercizi, nonché della Guida per l’insegnante, non possono<br />

essere presi in considerazione, dal momento che non sono pertinenti rispetto al settore <strong>di</strong>sciplinare L17C (Linguistica<br />

spagnola). Per quel che riguarda le pubblicazioni intitolate Intercambio 1 e Intercambio 2, il contributo del can<strong>di</strong>dato è<br />

genericamente in<strong>di</strong>cato nel risvolto <strong>di</strong> copertina con la <strong>di</strong>zione “asesoría gramatical”, senza ulteriore precisazione delle<br />

parti la cui attribuzione spetterebbe al can<strong>di</strong>dato, né la <strong>di</strong>chiarazione del <strong>di</strong>rettore e<strong>di</strong>toriale, D. Wagner, fornisce un<br />

valido contributo a questo proposito; per tali ragioni, esse non possono essere prese in considerazione ai fini della<br />

procedura comparativa.<br />

Le restanti 14 pubblicazioni del prof. Matte Bon si articolano lungo linee <strong>di</strong> ricerca fortemente omogenee e, in<br />

tal senso, contribuiscono ad evidenziare il profilo <strong>di</strong> un maturo <strong>stu<strong>di</strong></strong>oso e linguista coerentemente orientato alle indagini<br />

sullo spagnolo, specie come lingua straniera. “En el marco de la enseñanza a extranjeros” (p. V) matura, <strong>di</strong>fatti, come<br />

sottolinea lo stesso can<strong>di</strong>dato, l’opera sua <strong>di</strong> maggiore rilievo, la Gramática Comunicativa del español, una vasta<br />

trattazione della lingua spagnola che tiene conto sia del sistema che <strong>degli</strong> usi e che, inoltre, non è affatto estranea sia<br />

alla <strong>di</strong>dattica della lingua per gli stranieri, sia a tematiche <strong>di</strong> tipo contrastivo. Criteri simili hanno ispirato anche i <strong>di</strong>versi<br />

e più puntuali contributi che il can<strong>di</strong>dato ha de<strong>di</strong>cato a numerosi e concreti fenomeni linguistici (“La gramática en un<br />

enfoque comunicativo”, “De nuevo la gramática”, “En busca de una gramática para comunicar”, “Gramática,<br />

pragmática y enseñanza del español como lengua extranjera”, “¿Cómo debe ser una gramática que aspire a generar<br />

autonomía y adquisición”), dove all’indagine sui singoli fenomeni linguistici <strong>di</strong> volta in volta esaminati si<br />

accompagnano spesso le reflessioni teoriche del can<strong>di</strong>dato sull’applicabilità <strong>degli</strong> approcci comunicativi con base<br />

“nocional-funcional”, come accade anche nel lavoro intitolato “Hacia una gramática de los porqués y de los cómos”. A<br />

tematiche <strong>di</strong> tipo contrastivo, con l’intento <strong>di</strong> classificare le “<strong>di</strong>ssimmetrie” tra spagnolo e italiano per tipologie <strong>di</strong><br />

problemi è de<strong>di</strong>cato il lavoro “Análisis de la lengua y enseñanza del español en Italia”.<br />

Un ulteriore ampliamento delle questioni e delle tematiche trattate dal prof. Matte Bon è evidente nel testo<br />

preparato per il corso <strong>di</strong> Lengua Española III della Universitat Oberta de Catalunya, e nel più breve scritto intitolato<br />

“Per una teoria unitaria del congiuntivo spagnolo”, dove il can<strong>di</strong>dato propone un interessante “reflexión sobre el<br />

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