Rapporti ISTISAN 09/21 ii
INTRODUZIONE 1 Rapporti ISTISAN 09/21 I bac<strong>in</strong>i d’acqua dolce rappresentano una delle risorse più importanti per la vita dell’uomo, non solo per tutte le attività che vi ruotano <strong>in</strong>torno ma anche perché sono fonti idriche <strong>di</strong> riserva ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i <strong>di</strong>rettamente. Per <strong>il</strong> costante aumento del processo <strong>di</strong> <strong>in</strong>dustrializzazione e per l’<strong>in</strong>cremento delle attività agricole <strong>in</strong> Italia questi bac<strong>in</strong>i sono andati generalmente <strong>in</strong>contro ad un processo <strong>di</strong> “eutrofizzazione”, ovvero un aumento <strong>di</strong> sostanze <strong>in</strong>organiche caratterizzate da azoto e fosforo sotto forma <strong>di</strong> nitrati, nitriti, ammonio e fosfati <strong>in</strong>organici. Questa eccessiva “fert<strong>il</strong>izzazione” ha portato negli ultimi anni all’aumento <strong>della</strong> presenza <strong>di</strong> organismi come le alghe, che quando si moltiplicano oltre certi livelli danno luogo al fenomeno def<strong>in</strong>ito fioritura (o “bloom”) algale. Nei bac<strong>in</strong>i idrici maggiormente eutrofizzati dove l’ambiente acquatico è più degradato, prendono spesso <strong>il</strong> sopravvento specie “<strong>di</strong> frontiera”, capaci <strong>di</strong> produrre sostanze altamente tossiche che vengono ut<strong>il</strong>izzate nell’azione allelopatica o per la protezione dai predatori. Nel mondo è stato registrato un aumento nella frequenza <strong>di</strong> fioriture tossiche dal 1970 <strong>in</strong> poi, aumento dovuto anche alle r<strong>il</strong>evazioni più accurate e alla maggiore attenzione scientifica per le specie tossiche, capaci <strong>di</strong> causare concentrazione <strong>di</strong> toss<strong>in</strong>e nella fauna ittica con arrivo f<strong>in</strong>o all’uomo attraverso la catena alimentare (Christoffersen, 1996). Le fioriture algali <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni eutrofiche sono composizioni fitoplanctoniche <strong>in</strong> cui una o due specie rappresentano l’80-90% del totale, raggiungendo <strong>di</strong>mensioni tali da essere percepite anche ad occhio nudo, formando sulla superficie dell’acqua dei veri e propri tappeti dello spessore anche <strong>di</strong> 3-5 cm, e costituendo una situazione patologica per l’ambiente. La formazione del “bloom” è determ<strong>in</strong>ata da una comb<strong>in</strong>azione <strong>di</strong> fattori come la presenza <strong>di</strong> una certa quantità <strong>di</strong> cellule che <strong>in</strong>iziano la replicazione <strong>in</strong> concentrazioni adeguate <strong>di</strong> nutrienti, alta <strong>in</strong>tensità <strong>di</strong> luce, bassa torbi<strong>di</strong>tà e acque lievemente alcal<strong>in</strong>e. Le fioriture <strong>di</strong> alghe tossiche procariotiche appartenenti al phylum dei Cianobatteri, nelle acque dolci dest<strong>in</strong>ate al consumo umano stanno <strong>di</strong>ventando un problema crescente <strong>in</strong> tutto <strong>il</strong> mondo, anche a causa <strong>della</strong> con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> riscaldamento globale che aiuta la concentrazione dei nutrienti negli <strong>in</strong>vasi sfruttati e non ricaricati dalle <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uite precipitazioni. Le fioriture <strong>di</strong> specie come Microcystis aerug<strong>in</strong>osa, Planktothrix rubescens, Anabaena flosaquae e altri Cianobatteri, produttori <strong>di</strong> microcist<strong>in</strong>e, sono segnalate da decenni <strong>in</strong> tutto <strong>il</strong> mondo con frequenze alte <strong>in</strong> Stati come gli USA, l’Australia, <strong>il</strong> Giappone e <strong>il</strong> Sud Africa. In Italia esse ormai riguardano ogni anno gli <strong>in</strong>vasi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciannove regioni su venti e le toss<strong>in</strong>e più frequentemente riscontrate, le microcist<strong>in</strong>e, sono a tutti gli effetti nuove sostanze <strong>di</strong> rischio oncogeno da seguire nel loro “dest<strong>in</strong>o” ambientale e <strong>in</strong> tutti i passaggi <strong>della</strong> catena alimentare. Tra le <strong>di</strong>verse zone <strong>in</strong>teressate, r<strong>il</strong>evante per ampiezza, numero <strong>di</strong> laghi co<strong>in</strong>volti e completezza degli usi umani serviti è <strong>il</strong> complesso dei laghi del Fiastrone-Chienti a sud <strong>di</strong> Macerata, che ormai da più anni presentano imponenti fioriture del cianobatterio tossico Planktothrix rubescens (Komarek Anagnosti<strong>di</strong>s). Questo cianobatterio d’acqua dolce produce microcist<strong>in</strong>e e <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fioritura determ<strong>in</strong>a <strong>il</strong> colore rosso e l’aspetto torbido delle acque.