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convenzione convenzione ciaa – zooplant lab

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ad aderire al progetto, pronti anche a viaggiare,<br />

ma con grande delusione e per ragioni logistiche<br />

ed economiche il progetto fu allora abbandonato.<br />

Molti, come me, hanno trovato i soggetti da soli,<br />

in fin dei conti quel progetto, anche se non porta-<br />

to a compimento, ha dato lo stimolo per iniziare<br />

ad allevarli.<br />

Il Taranta va allevato in gabbie singole, non è adat-<br />

to per l’allevamento in colonia, le femmine nel pe-<br />

riodo della riproduzione diventano aggressive tra<br />

loro, dando motivo di lotte territoriali, a discapito<br />

della riproduzione. Ho avuto occasione di visitare<br />

un allevamento in colonia, nel quale avevano inse-<br />

rito in una voliera di ottanta metri quadrati cinque<br />

coppie di Taranta che avevano a disposizione ac-<br />

qua corrente, cespugli di Piracanta, alberi, erbe<br />

prative messe appositamente a dimora. Era uno<br />

spettacolo vederli volare in quello spazio…Dal<br />

punto di vista riproduttivo, però, il risultato in due<br />

anni era stato di solo due pulli svezzati, tanto che<br />

l’allevatore è tornato ad allevarli in coppie singole<br />

ALIMENTI GRADITI E CONSIGLIATI<br />

11<br />

L’inseparabile d’Abissinia<br />

Altra cosa essenziale per avere successo con iT i Ta-<br />

ranta è farli adattare al nuovo ambiente, cercare<br />

di interagire con loro facendoci conoscere e fa-<br />

cendoli sentire sicuri.<br />

Come farlo? Facile, quando lo portiamo in alleva-<br />

mento non deve essere messo il nido per almeno<br />

un mese, dobbiamo farci sentire parlandogli in<br />

modo che colleghi la nostra voce con la nostra<br />

figura, evitando movimenti veloci e rumori forti..<br />

Per quanto riguarda l’alimentazione essa deve<br />

essere analoga a quella degli altri Agapornidi, ma<br />

con piccole aggiunte, come bacche di ginepro, es-<br />

senziali per il loro apporto di vitamina B, perilla e<br />

semi di Chia, fichi, frutta in genere. In cattività il<br />

Taranta tende ad avere carenze di vitamina B, è<br />

pertanto consigliato insistere molto con la frutta<br />

e, se non è molto gradita, con preparati a base di<br />

lieviti o complessi vitaminici.<br />

Le mutazioni nell’Agapornis taranta sono, per<br />

ora, verde scuro (giada) oliva, misty e fallow,<br />

quest’ultima ancora non fissata.<br />

Non devono mancare nella dieta:<br />

Perilla (Perilla frutescens). Ricca di vitamina A, B2, E, contiene inoltre calcio e ferro,<br />

acidi grassi polinsaturi, in particolare Omega 3, i più potenti tra gli antiossidanti vegetali<br />

che esercitano sull’organismo una funzione particolarmente benefica.<br />

Chia (Salvia ispanica). Il seme di Chia è ricchissimo di Omega 3 e possiede anche un<br />

tenore proteico elevato e più alto rispetto ad altri semi.<br />

Fichi: ricchi di vitamine A e B, proteine, zuccheri e sali minerali -potassio, magnesio, calcio<br />

- essenziali nello svezzamento dei pulli.

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