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supply chain management nel settore aeronautico civile

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manager dei piani di produzione, <strong>nel</strong>le facility dei partner in Europa e Giappone e ad inizio 2009 acquisì in parte le<br />

business unit dei due suoi terzisti in difficoltà: pagò 580 milioni di dollari per il controllo delle lavorazioni in South<br />

Carolina di Vought Aircraft Industries, la compagnia che lavorava sulla sezione posteriore della fusoliera del 787, e<br />

acquistò la metà di Global Aeronautica LLC, di proprietà di Alenia North America, che faceva l’assemblaggio in South<br />

Carolina della fusoliera del 787. Dovendo rispettare le date di consegna però accadeva che i subfornitori si<br />

consegnassero l’un l’altro dei pezzi incompleti lasciando al ricevente del lavoro da finire. Questo effetto si riverbera<br />

lungo la <strong>supply</strong> <strong>chain</strong> e arrivano pezzi allo stabilimento di assemblaggio a Everett incompleti <strong>nel</strong>le lavorazioni<br />

costringendo Boeing a dover subire ulteriori ritardi a causa del lavoro extra da ultimare. Nel Marzo 2009 il motore<br />

Rolls-Royce Trent 1000 riceve la certificazione di adeguatezza ma ulteriori ritardi si ebbero a causa di problemi<br />

riguardanti una debolezza strutturale <strong>nel</strong> punto di unione tra la sezione centrale della fusoliera e le ali del 787<br />

riscontrata <strong>nel</strong> Giugno 2009. A Luglio lo ZA001 (Il primo prototipo di Dreamliner) cominciava a percorrere alcuni tratti<br />

di pista prima a bassa e poi ad alta velocità. La fusoliera è stata testata a circa 15 psi di pressione, circa il 150% della<br />

massima pressione che subisce un aereo commerciale alla massima altitudine di crociera. Finalmente il 15 dicembre<br />

2009 il 787 fece il primo test di volo. Tutto sembrava andare verso il meglio sebbene il peso degli aerei prototipo fosse<br />

superiore a quello di listino di almeno due ton<strong>nel</strong>late e una stima prevedeva che il peso pubblicizzato sarebbe stato<br />

ottenuto solo intorno al ventesimo aereo prodotto. Quest’ultimo “difetto” fu la causa della volontà di molte<br />

compagnie aeree di cancellare gli ordini o ritardarli per ottenere aeromobili con le caratteristiche di qualità per le<br />

quali li avevano pagati. Nonostante le cose stessero pian piano migliorando, meno di un anno dopo, ad Agosto 2010,<br />

Boeing dovette posticipare ancora la previsione delle prime spedizioni ad inizio 2011 a causa di un ritardo <strong>nel</strong>la<br />

disponibilità di un motore Rolls-Royce necessario per le fasi finali dei test di volo. Nell’ Ottobre del 2010 Boeing si<br />

trovò costretta a richiedere ai suoi terzisti di fermare le spedizioni di sezioni del suo 787 per due settimane a causa di<br />

ritardi di Alenia, che produceva lo stabilizzatore orizzontale per la coda del Dreamliner [in figura 3.8. Alenia Aermacchi,<br />

2012, viene mostrato il test di carico finale]. Il 9 novembre i piani del Dreamliner subirono un ulteriore “singhiozzo”<br />

quando un principio di incendio dovuto a cause elettriche su un 787 che stava facendo un test di volo costrinse<br />

quest’ultimo ad un atterraggio di emergenza a Laredo, in Texas (Il maggior supplier del sistema elettrico sul<br />

Dreamliner è l’unità Hamilton Sundstrand della United Technologies Corp). Boeing dovette quindi fermare i piani dei<br />

test di volo per determinare le cause dell’incendio a bordo, che fu poi attribuito a detriti estranei che erano rimasti<br />

dentro ad un armadietto con attrezzature elettriche. I test di volo ripartirono a fine dicembre dopo rigorose analisi e<br />

con una versione provvisoria di un sistema di distribuzione dell’energia aggiornato.<br />

La decisione di Boeing di realizzare sei aerei per i test di volo [in figura 3.9. Boeing, 2012, l’assemblaggio finale di alcuni<br />

aerei prototipo per i test] piuttosto che<br />

i quattro in prima intenzione annunciati<br />

era volta a raggiungere le 120 ore di<br />

volo al mese contro le 70-80 prima<br />

preventivate. Questo periodo di<br />

continui test è stato molto intenso per<br />

Boeing in quanto durante il giorno<br />

venivano effettuati i test, di sera<br />

venivano fatte le analisi sui dati raccolti<br />

e di notte veniva effettuata la<br />

manutenzione degli aeromobili. Tutto<br />

ciò era in funzione dell’ottenimento<br />

entro nove mesi delle certificazioni di<br />

validità dell’aereo FAA, EASA e JCAB<br />

rispettivamente americana, europea e Figura 3.8. fonte: copiato da Alenia Aermacchi (2012)<br />

giapponese. L’intenzione di Boeing è di<br />

realizzare almeno 10 aerei al mese <strong>nel</strong> 2013.<br />

Come possiamo vedere dalla figura 3.5. l’andamento delle azioni di Boeing ha seguito l’oscillazione dell’intero <strong>settore</strong><br />

<strong>aeronautico</strong> in questo periodo a causa della recessione economica del 2008-2009 con il raggiungimento del valore<br />

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