supply chain management nel settore aeronautico civile
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terzo capitolo. Nel 2003 ci fu poi l’annuncio del sorpasso di Airbus ai danni di Boeing come maggior produttore di aerei<br />
commerciali al mondo con un numero di ordini richiesti superiore e con l’aereo più avanzato al mondo, l’A380, sempre<br />
più padrone della scena e allo stesso tempo ci furono anche le dimissioni di Condit legate anche ad uno scandalo di<br />
“contratti favorevoli” con il pentagono per la divisione militare di Boeing.<br />
Come abbiamo visto la vicenda 787 si è risolta con un successo e la strategia 2016 di Boeing di diventare un “large<br />
scale system integrator” ha cambiato la visione generale nei confronti del prodotto realizzato, cioè dell’aereo, visto,<br />
grazie all’integrazione spinta di tecnologie di IT sempre più avanzate, non più solo come un oggetto fisico finito ma<br />
come un set organico di sistemi integrati che produce un flusso continuo di valore per tutta la sua vita agli acquirenti e<br />
un derivante flusso continuo di introiti per Boeing [R.L.Nolan, 2012].<br />
Analisi di Airbus<br />
Airbus ha condotto varie ricerche per prevedere come sarà il mercato <strong>aeronautico</strong> mondiale <strong>nel</strong> 2050 e capire che tipo<br />
di aerei dovrà produrre per soddisfare le aspettative dei futuri clienti e poter competere ancora in qualità di leader<br />
globale del <strong>settore</strong>.<br />
I risultati sono proposti <strong>nel</strong>le figure 4.6. e 4.7. [Airbus, 2012].<br />
Dall’analisi emerge come [figura 4.6.] i nuovi paesi emergenti siano la chiave della crescita del <strong>settore</strong> <strong>aeronautico</strong>: la<br />
domanda di viaggi aerei di passeggeri provenienti dal Brasile aumenterà dell’84%, dall’India dell’89% e dalla Cina del<br />
69% con un 63% di persone intervistate che ritiene che <strong>nel</strong> 2050 il numero complessivo di viaggi aerei per persona<br />
aumenterà a causa della connessione sempre più elevata della popolazione globale.<br />
La stragrande maggioranza (il 96%) dei potenziali passeggeri si dice convinto che <strong>nel</strong> futuro gli aerei dovranno essere<br />
maggiormente eco-sostenibili.<br />
Gli obbiettivi logistici del <strong>settore</strong> da conseguire saranno creare un maggior numero di rotte dirette che non prevedano<br />
dunque scali aeroportuali ( come accade spesso <strong>nel</strong> caso dell’A380 che porta numerosissimi passeggeri in hub ma<br />
costringe chi deve andare da un’altra parte a dover prendere altri aerei per arrivare a destinazione) e ridurre di molto<br />
l’attesa del passeggero negli aeroporti per il proprio volo (evidenziamo questa richiesta soprattutto dai passeggeri di<br />
paesi quali Cina, India e Brasile e meno invece <strong>nel</strong> caso dell’Europa, degli USA, del Giappone e dell’Australia quasi a<br />
voler rimarcare come per i primi il tempo non sfruttato produttivamente sia sempre più importante) organizzando<br />
l’intricata rete di collegamenti mondiali con tecnologie certamente più avanzate di quelle attuali che la rendano il più<br />
fluida possibile.<br />
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