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ICP-OES - IRSA

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METALLI E SPECIE METALLICHE<br />

litiche (taratura e analisi) in completa automazione, secondo programmi di elaborazione molto<br />

versatili. Si rimanda ai manuali operativi delle apparecchiature per ogni dettaglio in merito.<br />

I dati analitici vengono espressi in mg/L mediante confronto con le curve di taratura, tenendo<br />

conto delle eventuali diluizioni effettuate. Non riportare valori di concentrazione inferiori<br />

ai limiti di rivelabilità del metodo.<br />

9. Qualità del dato<br />

Le Tabb. 5a, 5b, 5c riportano, a titolo di esempio, i dati ottenuti in riferimento a campioni di<br />

acque naturali, potabili ed effluenti primari da impianti di trattamento. Per ciascuna matrice<br />

sono state campionate cinque aliquote, sottoposte ad analisi e le medie delle cinque determinazioni<br />

sono state acquisite per la valutazione delle concentrazioni per ciascun analita. Si riporta,<br />

inoltre, per ciascun analita, la concentrazione iniziale, la media del recupero percentuale,<br />

nonché lo scarto tipo del recupero percentuale, relativamente a 2 aggiunte note a concentrazione<br />

differenti per ogni campione.<br />

9.1 Controllo di qualità<br />

Si consiglia ai laboratori di attivare, in accordo con le norme internazionali più recenti, dei<br />

programmi di controllo formale sulla qualità dei dati prodotti. Ciò si può realizzare verificando<br />

le proprie prestazioni (vedi Appendice 1) attraverso analisi effettuate, ad intervalli regolari<br />

di tempo, su materiali di riferimento certificati prodotti da organismi internazionali e su materiali<br />

di riferimento non certificati tramite apposite carte di controllo. Informazioni sul tipo di<br />

materiali certificati e sugli organismi che li producono sono fornite nella Sezione 1040 “Qualità<br />

del dato analitico”.<br />

Caratterizzato il materiale di riferimento non certificato in termini di valore medio ed incertezza<br />

ad esso associata, è possibile verificare gli scostamenti di misure giornaliere condotte in parallelo<br />

con l’insieme dei campioni incogniti da determinare.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

APHA, AWWA, WEF (1998): “Standard Methods for the Examination of Water and Wastewater”,<br />

XXedition, (Washington, APHA).<br />

BETTINELLI M., DEL MONTE M.G. & ZAPPA G. (1993): “Impiego dell’<strong>ICP</strong>-AES nel Laboratorio<br />

Chimico: Criteri per la stesura di metodi normalizzati, in C. Minoia, M. Bettinelli, E. Sabbioni,<br />

“Applicazioni dell’<strong>ICP</strong>-AES nel laboratorio chimico e tossicologico”, Vol.1 Analisi industriali<br />

e alimentari, Morgan Edizioni Tecniche, Milano.<br />

BOSS C.B. & FREDEEN K.J. (1997): “Concept, Instrumentation and Techniques in Inductively<br />

Coupled Plasma Optical Emission Spectrometry”, Second Edition Perkin Elmer, USA.<br />

BOUMANS P.W.J.M. (1987): “Inductively coupled plasma emission spectroscopy. Part 1: Methodology<br />

instrumentation and performance”, Chapter 6, 343-357, J. Wiley e Sons, New York.<br />

GARBARINO J.R. & TAYLOR H.E. (1979): “An inductively coupled plasma atomic emission<br />

spectroscopy method for routine water quality testing”, Appl. Spectroscopy, 33-39.<br />

MARTIN T.D., BROCKHOFF C.A., CREED J.T. & LONG S.E. (1991): “Determination of trace<br />

elements in water and wastes by inductively coupled plasma-atomic emission spectroscopy”,<br />

U.S. EPA Method 200.7.<br />

MOORE G.L. (1989): “Introduction to Inductively Coupled Plasma Spettrometry”, Elsevier<br />

Science Publisher, New York.<br />

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