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Arrivano i Partigiani - ANPI - Savona

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DIVISIONE AUTONOMA “EUGENIO FUMAGALLI”<br />

Costituita il 25 aprile 1945 con le Brigate:<br />

I^ BRIGATA VALBORMIDA “Antonio Giuliani”<br />

II^ BRIGATA VALLE UZZONE “Bruno Lichene”<br />

III^ BRIGATA SAVONA “Furio Sguerso”<br />

IV^ BRIGATA MONTENOTTE “Giovanni Chiarlone”<br />

Le Brigate erano inquadrate nella II^ DIVISIONE AUTONOMA LANGHE del GDA (Gruppo Divisioni<br />

Alpine) di Enrico Martini “Mauri”. EILN (Esercito Italiano di Liberazione Nazionale).<br />

Comandante: Dotta Giuseppe “Bacchetta”<br />

Vice Comandante: La Perna Ettore “Neni”<br />

Capo di Stato Maggiore: Drommi Carlo “Dinamico”<br />

I primi partigiani autonomi avevano costituito, poco dopo l’8 settembre 1943, il “Gruppo Bacchetta”<br />

(nome cospirativo del comandante Giuseppe Dotta) il cui comando era stato posto tra<br />

Rocchetta di Cairo e il Monte Bricco. Il gruppo Bacchetta agisce in provincia di <strong>Savona</strong> tra Piana<br />

Crixia, Santuario di <strong>Savona</strong>, Giusvalla e Varazze.<br />

A Giugno 1944 si aggiungono i gruppi comandati da “Tom” (Giuseppe Milano) da “Lince” (Giovanni<br />

Barberis) e da “Lupo” (Livio Ferraro) anch’essi operanti nella zona di Montenotte.<br />

Nel luglio 1944 da <strong>Savona</strong> si porta nei pressi di Ferrania, Furio Sguerso “Sergio” al fine di armare<br />

un gruppo di renitenti alla leva e di accorpare alcuni sbandati fuggiti dall’organizzazione Todt (Organizzazione<br />

tedesca del lavoro, soprattutto fortificazioni. Il nome deriva da Fritz Todt che ne fu<br />

l’ideatore).<br />

L’intesa con i GL dell’ Astengo (Tom-Lince-Lupo) non regge, il 7 ottobre 1944 il gruppo di Dotta e<br />

di Sguerso si uniscono per costituire la I^ Brigata <strong>Savona</strong> “Adriano Voarino”.<br />

Zona operativa: Lavagnola e Santuario a <strong>Savona</strong>, Ferrania, Cairo Montenotte, Rocchetta e ad est<br />

Giusvalla, Ellera e Stella San Giovanni.<br />

All’inizio del mese di ottobre un grande rastrellamento obbliga la brigata <strong>Savona</strong> a trasferirsi nella<br />

zona delle Langhe, precisamente nella Valle Uzzone, con sede di Comando a Pezzolo.<br />

Dopo il grande rastrellamento che ha investito le Langhe il 22 novembre 1944 la brigata si sbanda,<br />

si ricostituirà a gennaio 1945.<br />

Da”Eventi di libertà” di Maurizio Calvo<br />

“ ….La Brigata , attestatasi come retroguardia sulla linea Pezzolo-Belbo, ricevette l’ordine di sbandarsi<br />

dai comandi superiori.<br />

Solamente esigui, ma incisivi, gruppetti restarono in zona ad eseguire puntate offensive contro<br />

tedeschi e fascisti.<br />

Si arrivò così al primo febbraio 1945 quando vennero chiamati a raccolta i componenti dell’antica<br />

brigata.<br />

In onore della valle in cui avvenne la confluenza, la formazione assunse il nome di Brigata “Uzzone”,<br />

venendo articolata in tre compagnie: prima, seconda e terza.<br />

In pochissimo tempo le file si ingrossano talmente da permettere la formazione di tre brigate.<br />

Dalla 3° Compagnia nacque la Brigata “Montenotte” (chiamata “Giovanni Chiarlone” in onore del<br />

partigiano caduto il 10 ottobre 1944)<br />

La 2° Compagnia assurse al ruolo di Brigata, mantenendo il nome di Brigata “Uzzone” (in seguito<br />

divenne “Bruno Lichene” dal nome del partigiano altarese di 19 anni caduto a Vesime il 12 febbraio<br />

1945)<br />

Dalla 1° Compagnia discese la nuova Brigata “<strong>Savona</strong>”, che ebbe il nome di “Furio Sguerso”, a<br />

simbolo dei suoi numerosi caduti.<br />

Dalla stessa 1° Compagnia sorse la brigata “Valbormida”. Che nei giorni della Liberazione assunse<br />

il nome di “Antonio Giuliani”, un partigiano di Matera caduto a Monesiglio l’otto aprile del 1945.”

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