Arrivano i Partigiani - ANPI - Savona
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I^ Brigata<br />
“Silvano Belgrano”<br />
SILVANO BELGRANO “Silvano”<br />
Nato ad Imperia il<br />
5 agosto 1924, appartenente<br />
al Distaccamento<br />
“ Volante”.<br />
All’alba del 19 giugno<br />
1944 il distaccamento<br />
di Silvio<br />
Bonfante “Cion”<br />
,di stanza ad Evigno<br />
(nota1), viene<br />
attaccato da forze<br />
nemiche, numericamente<br />
di gran lunga superiori, che ne tentano<br />
l’accerchiamento. I partigiani si portano sulle<br />
alture e combattono strenuamente a lungo: i<br />
tedeschi non passano che a sera. I garibaldini,<br />
protetti dai loro compagni , si mettono in salvo;<br />
tutti ad eccezione di Silvano Belgrano. In seguito<br />
si appurerà che a causarne la morte sia stata<br />
una spia infiltratasi tra le fila dei garibaldini.<br />
A Silvano Belgrano è intitolata la I^ Brigata<br />
della Divisione d’assalto Garibaldi “Silvio<br />
Bonfante”.<br />
FRANCESCO AGNESE “Socrate”<br />
Nato a Diano Marina<br />
il 29 luglio 1923.<br />
Il 25 marzo 1944 di<br />
ritorno da Genova<br />
viene arrestato alla<br />
stazione di Diano<br />
Marina da un reparto<br />
di fascisti della<br />
famigerata compagnia<br />
O.P. del capitano<br />
Ferraris; prima<br />
dell’arresto riesce a<br />
consegnare al fratello<br />
Mario un rotolo di volantini “Stella Rossa”.<br />
Trascinato al comando fascista di Diano Marina,<br />
quindi alla caserma Muti di Porto Maurizio,<br />
infine intorno al 4 aprile è rinchiuso nelle carceri<br />
di Oneglia subendo numerosi interrogatori<br />
e bastonature. Avendo lui ed altri prigionieri la<br />
possibilità di evadere, grazie all’azione di un<br />
tenente fascista (in contatto con i partigiani),<br />
non approfitta dell’occasione, per timore di<br />
rappresaglie nei confronti dei parenti. Uscirà<br />
dal carcere a fine maggio.<br />
Nel luglio 1944 prende contatto con Giuseppe<br />
Saguato “Bill” e concorre a formare uno dei<br />
primi distaccamenti garibaldini nella vallata di<br />
Diano Marina che, raggiunto il numero di ottanta<br />
unità, andrà a costituire la “Volantina” di<br />
“Mancen”. “Socrate” è molto intraprendente:<br />
con Saguato disarma due carabinieri e partecipa<br />
agli assalti alle caserme per il recupero<br />
di armi; con il suo distaccamento partecipa<br />
alle battaglie di Cesio (mettendo in fuga i<br />
tedeschi);di Rezzo, combattendo per sei ore<br />
e conquistando Monte Alto. E’ in missione a<br />
Diano Marina, liberando la città dalla presenza<br />
del brigatista nero Enrico Papone. Rientrato<br />
al comando è promosso Commissario<br />
di battaglione e passa con Germano Tronville<br />
“Germano” presso Upega, in Val Tanaro. Il 17<br />
ottobre è tra coloro che tentano di sottrarre<br />
“Cion”,(immobilizzato perché ferito a Vessalico<br />
l’8 ottobre) al fuoco tedesco, trasportandolo<br />
in barella. E’ colpito da una raffica, cade, e<br />
muore dissanguato nel bosco (nota4).<br />
A Francesco Agnese è intitolato un Distaccamento<br />
della Brigata “Silvano Belgrano”<br />
– Divisione d’assalto Garibaldi “Silvio Bonfante”.<br />
MARCO AGNESE “Marco”<br />
Nato a Villanova d’<br />
Albenga il 16 Luglio<br />
1925; già componente<br />
della squadra<br />
di Felice Cascione,<br />
fa parte della prima<br />
“Volante” di “Cion” e<br />
“Mancen”, operante<br />
in Valle Steria e nel<br />
Dianese. Con i compagni<br />
garibaldini<br />
Alessandro Carminati,<br />
Celestino Rossi<br />
e Carlo Lombardi, reduce da una missione si<br />
ferma a dormire in un casone adibito a fienile nei<br />
pressi di Riva Faraldi, in Val Steria. Una delatrice<br />
segnala la presenza dei partigiani e all’alba del<br />
10 giugno 1944 sono sorpresi nel sonno da una<br />
squadra della GNR comandata da A.C. detto<br />
“capitan Paella”. Legato e torturato, è trascinato<br />
presso la carrozzabile della borgata Molino del<br />
Fico e, dopo un sommario interrogatorio, viene