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GLI ADDITIVI E LE AGGIUNTE PER IL CALCESTRUZZO Dott. LUIGI ...

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Le qualità più interessanti riguardano la possibilità di inglobare minor quantitativi d’aria, di<br />

ottenere un miglior faccia a vista, un leggero incremento delle resistenze, oltre ad un miglior<br />

comportamento in regimi invernali, rispetto agli additivi a base di naftalensolfonato.<br />

Questi ultimi hanno a loro favore, oltre alla pari lavorabilità ottenibile, un minor costo; inoltre<br />

sono da preferire nei periodi caldi perché prolungano i tempi di presa.<br />

Un terzo tipo di iperfluidificante è rappresentato dagli acrilici recentemente introdotti sul<br />

mercato.<br />

A tal proposito si rimanda alla relazione: “Il calcestruzzo a prolungato mantenimento della<br />

lavorabilità.”<br />

2.9 <strong>ADDITIVI</strong> <strong>PER</strong> CALCESTRUZZI A CONSISTENZA ASCIUTTA<br />

Per facilitare la produzione di piccoli manufatti in calcestruzzo realizzati con la tecnica della<br />

vibrocompressione sono stati formulati specifici additivi.<br />

L’additivo produce nell’impasto una duplice e benefica azione:<br />

- rapida movimentazione dei pezzi (beneficio produttivo) attraverso una maggiore prontezza<br />

nel raggiungimento delle resistenze meccaniche<br />

- aumento dell’impermeabilità (beneficio del prodotto).<br />

Quest’ultima conferisce al manufatto un comportamento idrofugo che permette di ridurre le<br />

efflorescenze, e l’assorbimento all’acqua ed incrementa le resistenze ai cicli gelo disgelo,<br />

all’abrasione, ed agli attacchi sia degli acidi che dei solfati.<br />

Nel caso particolare dei piccoli manufatti l’alto rapporto tra superficie esposta all’aria e la<br />

massa del pezzo comporta la possibilità di esaltare l’instabilità volumetrica (ritiro plastico e<br />

igrometrico), se non si utilizzano particolari procedimenti come la maturazione nelle apposite<br />

celle, e l’utilizzo di bassissimi rapporti acqua/cemento tramite l’uso di questi additivi.<br />

2.10 <strong>ADDITIVI</strong> RIGENERATORI<br />

Gli additivi rigeneratori sono sostanze chimiche a forte azione ritardante che consentono di<br />

recuperare il calcestruzzo fresco rimasto inutilizzato nell’autobetoniera.<br />

Sono di solito costituiti da una miscela di derivati organici di sintesi privi di cloruri e pertanto<br />

inoffensivi nei confronti delle armature metalliche.<br />

In altre parole si tratta di additivi chimici in grado di bloccare, per un periodo di tempo<br />

predeterminato, I’idratazione di tutti i componenti del cemento. Con l’aggiunta di additivo<br />

rigeneratore è possibile conservare il calcestruzzo fresco avanzato e riutilizzarlo a distanza di<br />

una notte o, quando necessario, di un fine settimana.<br />

Un ulteriore utilizzo dell’additivo rigenerato è il recupero totale delle acque di lavaggio delle<br />

autobetoniere garantendo allo stesso tempo una maggiore pulizia delle pareti interne delle<br />

stesse.<br />

Prove effettuate sui differenti tipi di cemento dal Portland ai compositi nelle varie classi di<br />

resistenza indicano che gli additivi esplicano sempre la loro azione, ritardando il tempo di<br />

presa del calcestruzzo.<br />

A titolo di esempio riportiamo nelle figure 29 e 30 due esempi pratici.<br />

esempio pratico fig 29

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