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DOCUMENTAZIONE ARCHEOLOGICA, STANDARD E ... - Epoch

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Documentazione Archeologica, Standard e Trattamento Informatico<br />

Il dato si inserisce in una catena gerarchica<br />

costituita da relazioni tra concetti. Grafi camente<br />

questo processo può essere descritto in forma<br />

lineare (fi gura 5) o come una raggruppamento<br />

di tipo piramidale (fi gura 6).<br />

Nella catena della conoscenza il dato<br />

rappresenta l’unità minima di rilevazione<br />

che, secondo una prassi abituale e ricorrente,<br />

dovrebbe consistere nella registrazione e<br />

misurazione di ciò che si osserva a livello<br />

di dimensioni e caratteristiche dei suoi<br />

componenti costitutivi.<br />

Il dato nasce quindi da una esperienza<br />

sensoriale e, spesso, grazie all’esecuzione<br />

di test di laboratorio. Si tratta dunque di dati<br />

grezzi, oggettivi, non processati e soprattutto<br />

manipolabili. I dati non hanno struttura e relazioni<br />

con altri dati ed esistono al di fuori della nostra capacità di rappresentarli in modo concettuale.<br />

Se i dati possono essere visti come un fl usso continuo di oggetti che devono essere<br />

aggregati, le informazioni sono invece concetti che incorporano i dati dando loro un<br />

signifi cato. Possono anche essere visti come relazioni tra oggetti o come gruppi di oggetti.<br />

Il processo di attribuzione di signifi cato o di aggregazione dei dati avviene attraverso il<br />

ricorso alla conoscenza che in molti casi è implicita e quindi non codifi cabile. Le informazioni<br />

non esistono senza una specifi ca conoscenza. Ma solo la conoscenza esplicita può essere<br />

formalizzata, codifi cata e trasmessa.<br />

Date queste premesse, come passiamo da una conoscenza che possiamo defi nire di tipo<br />

strumentale ad una invece che, poggiando su competenze teoriche, ci consente di formulare<br />

ipotesi, interrogativi e sintesi?<br />

Il primo passaggio è dal dato all’informazione. Generalmente quando una larga quantità di<br />

dati viene raggruppata, secondo lo schema a piramide si realizza la trasformazione del dato in<br />

informazione. Ma proprio l’accumulo di informazioni genera conoscenza intesa semplicemente<br />

come l’espressione di relazioni tra i concetti e, quindi, come sapere strutturato e organizzato.<br />

Il ricercatore di frequente raggruppa, fi ltra e trasmette i dati che diventano informazioni nella<br />

conoscenza di base (knowledge base). L’aggregazione di queste informazioni, che ripetiamo<br />

incorporano il dato, in concetti e relazioni formano la conoscenza 1 .<br />

Al fi ne di esemplifi care i concetti espressi in questo capitolo verrà esaminato un caso di<br />

studio in cui la diversa codifi ca dei dati può condurre non solo a differenti conclusioni, ma<br />

anche a risultati inattesi; è il caso della seriazione impropria utilizzata nell’analisi quantitativa<br />

e qualitativa di un sepolcreto dell’Orientalizzante appartenente alla necropoli etrusca di<br />

Pontecagnano (CUOZZO 2003).<br />

Alla base del concetto di seriazione sono le operazioni di distinzione e classifi cazione<br />

degli oggetti archeologici (manufatti in ceramica o in metallo, quali fi bule, etc.) in repertori<br />

1 Il processo di elaborazione del sapere e di strutturazione della conoscenza verrà esaminato in<br />

dettaglio nel settimo capitolo.<br />

41<br />

Figura 6: La piramide della conoscenza<br />

(da J. Hey, The DIKW Chain:<br />

the Metaphorical Link, 2004, http://ioc.<br />

unesco.org/Ocean teacher /OceanTeacher2/02_<br />

InfTchSciCmm/DIKWchain.pdf)

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