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18 <strong>L'Azione</strong> 20 MARZO 2010<br />
La<br />
chiesa<br />
Una scena ripresa<br />
dal film "La Passione"<br />
La VIA CRUCIS cittadina<br />
Il tema è: "Cristo, sacerdote: testimone della nostra gioia"<br />
Anche quest’anno, alle porte della Settimana Santa, la Consulta<br />
delle aggregazioni laicali organizza la oramai classica<br />
Via Crucis cittadina; un appuntamento, previsto per venerdì<br />
26 marzo con inizio alle 21, caro a molti nostri concittadini<br />
che attendono questa occasione per vivere un momento di<br />
raccoglimento e di meditazione in preparazione alla Pasqua,<br />
facendo strada insieme a tanti altri amici delle varie associazioni<br />
cattoliche. La partenza avverrà dalla parrocchia della<br />
Sacra Famiglia ancora mai toccata da questa bella iniziativa<br />
(seppure il suo ex parroco, don Nicola, ne sia stato uno dei<br />
più convinti organizzatori) per poi svilupparsi verso le vie<br />
del centro, passando per l’Ospedale (luogo caro e ricorrente<br />
anche negli scorsi anni) e giungere poi in Cattedrale ove<br />
seguirà la breve testimonianza di un sacerdote.<br />
Lo stile sarà quello della “Via Crucis di Giovanni Paolo II°”,<br />
con 12 stazioni. La preparazione dei commenti alle stazioni<br />
è stata curata da don Andrea Simone l’ultimo sacerdote consacrato<br />
in diocesi, mentre le intenzioni di preghiera sono<br />
state affidate alla creatività dei Movimenti.<br />
Quest’anno la riflessione avrà come tema generale: “Cristo,<br />
sacerdote: testimone della nostra gioia” in sintonia con quanto<br />
proposto nella lettera pastorale del Vescovo ed in occasione<br />
dell’anno sacerdotale.<br />
Nel dettaglio l’itinerario sarà il seguente:<br />
partenza: Chiesa della Sacra Famiglia – esterno (I^ staz.) -<br />
Parco Merloni (II^ staz.) – vecchio campo sportivo (III^<br />
staz.) – Ospedale ingresso principale (IV^ e V^ staz.) – via<br />
Marconi, Saffi – p.zza Manin (VI^ e VII^ staz.) – via Gentile<br />
– piazzetta del Podestà (VIII^ staz.) –p.zza del Comune (IX<br />
^ e X^ staz.) – p.zza A. di Savoia (XI^ staz.) – sagrato della<br />
Cattedrale di S. Venanzio (XII^ staz.); conclusione con la<br />
breve testimonianza di un sacerdote e la benedizione del<br />
Il seminario regionale visita S. Teresa<br />
Domenica 14 marzo si è celebrata liturgicamente la<br />
“domenica laetare”: una breve sosta nel cammino quaresimale<br />
in cui la Chiesa abbandona i paramenti viola,<br />
tipici di questo tempo, per indossare il rosa che, pur<br />
rimanendo legato al viola della penitenza, simbolicamente<br />
è alleviato dal bianco dell’imminente solennità<br />
pasquale. Nella Chiesa di Santa Teresa l’esultanza non<br />
è stata soltanto un segno liturgico ma si è manifestata<br />
anche attraverso i volti dei ragazzi del biennio del seminario<br />
regionale di Ancona, venuti in visita per celebrare,<br />
in laetare, l’eucarestia insieme ai parrocchiani.<br />
Così i fedeli, accanto a Don Vincenzo Bracci “in casula<br />
rosa”, hanno visto sull’altare tre giovani seminaristi<br />
(tra cui due proprio della nostra diocesi: Francesco<br />
di Matelica e Ruben di Fabriano) ed il vice-rettore del<br />
seminario regionale, don Gabriele. Il resto dei giovani<br />
seminaristi era disseminato tra i banchi ma la compostezza<br />
dell’atteggiamento e la partecipazione assorta<br />
con cui seguivano la celebrazione ne tradiva la provenienza.<br />
Dopo l’omelia Andrea, seminarista di 25 anni,<br />
ha portato la sua testimonianza: la storia della ricerca<br />
di un Dio che nessuno gli ha fatto conoscere da bambino<br />
(la sua famiglia, atea, coerentemente non lo ha fatto<br />
battezzare né fatto entrare in chiesa), e che ha poi suc-<br />
S. Messa<br />
Crismale<br />
nell’Anno<br />
Sacerdotale<br />
Mercoledì 31 marzo<br />
Mercoledì 31 marzo, ore 18, nella Cattedrale:<br />
concelebrazione della S. Messa Crismale<br />
con il rinnovamento delle promesse<br />
sacerdotali.<br />
Il Consiglio Presbiterale ha proposto di<br />
solennizzare la celebrazione in questo anno<br />
sacerdotale.<br />
All’offertorio i parroci presenteranno le offerte<br />
della Quaresima di Carità, per aiutare<br />
Haiti e le nostre famiglie in difficoltà a causa<br />
della mancanza di lavoro.<br />
Nel pomeriggio di mercoledì tutte le celebrazioni<br />
saranno sospese in tutta la Diocesi.<br />
cessivamente scoperto nel volto dei poveri incontrati operando<br />
come volontario in una missione. Andrea, di fronte<br />
al dolore per la perdita del padre e all’impotenza davanti<br />
alle situazioni di povertà che ha sperimentato, non si è<br />
limitato a domandarsi dove fosse Dio, ma è entrato in<br />
seminario per incontrarlo da vicino e servirlo. Un esempio<br />
luminoso che invita il giovane, in ascolto, a riflettere<br />
sulla propria vita. Queste persone si mettono in gioco per<br />
ricercare, come ha osservato Don Vincenzo citando Dostoevskij,<br />
quello che è il segreto di una vita riuscita: impegnarsi<br />
ad agire per ciò che ami e amare ciò per cui ti<br />
impegni. La Chiesa e la nostra società hanno bisogno di<br />
giovani così, sacerdoti e laici: persone che si impegnino<br />
con amore in ciò che fanno. I seminaristi hanno poi invitato<br />
tutti i giovani presenti alla veglia di mercoledì 24<br />
marzo alla Santa Casa di Loreto, dalle 21 in poi, per vivere,<br />
insieme a loro e a tutti i giovani della pastorale giovanile<br />
provenienti da tutta la regione, un momento di riflessione<br />
alla luce del sì. La celebrazione si è conclusa con<br />
l’intenzione di una preghiera, proposta da don Gabriele e<br />
da condividere con tutti, per suscitare nuove vocazioni:<br />
che il Signore mandi non “tanti” sacerdoti, ma “santi”<br />
sacerdoti, non “tante” famiglie, ma “sante” famiglie.<br />
s.b. & v.o.<br />
Il Vescovo<br />
all'incontro<br />
Avulss<br />
Lunedì 22 marzo alle 18 presso la<br />
sede dell'Avulss il Vescovo terrà un<br />
incontro sul tema "Come vivere in<br />
comunione nel sevizio del volontariato<br />
alle persone in difficoltà".<br />
Vescovo.<br />
Ad ogni stazione, ove sarà posto un braciere, una croce ed<br />
un cartello con il titolo della stazione, si effettuerà la sosta<br />
per la lettura del brano evangelico, del commento e di una<br />
intenzione di preghiera poi di nuovo in cammino; i canti<br />
saranno animati dai giovani di Aci e si alterneranno a momenti<br />
di preghiera e di silenzio.<br />
Ad ogni partecipante sarà distribuito il testo dei canti ed un<br />
lumino; alle famiglie chiediamo di esporre fuori casa, lungo<br />
il percorso, un drappo, una luce o dei fiori, sarà anche questo<br />
un modo di partecipare. L’invito è rivolto a tutti: giovani,<br />
adulti, anziani, famiglie, religiosi, sacerdoti, perché ripercorrendo<br />
simbolicamente, ma con forte adesione spirituale,<br />
la via della sofferenza calcata dal Dio fatto uomo, si possa<br />
essere testimoni di quella gioia vera che solo dall’incontro<br />
con Lui scaturisce.<br />
DOMENICA 21 MARZO<br />
(Gv 8,1-11)<br />
Una parola per tutti<br />
Ad una donna accusata di adulterio spettava, secondo la Legge di<br />
Mosè, la condanna a morte per lapidazione. Probabilmente quella<br />
descritta nel Vangelo di Giovanni è una vergine fidanzata, la cui<br />
punizione era prescritta nel libro del Deuteronomio (Dt 22,23).<br />
Per una moglie sorpresa in adulterio, invece, era comunque prevista<br />
la pena capitale, ma senza precisare il tipo di supplizio. Gesù mette<br />
i farisei, che volevano trarlo in inganno, davanti al loro stesso<br />
orgoglio di attenersi fedelmente alla Legge, in qualunque caso.<br />
Gesù non si pronuncia contro la Torah, ma offre un’altra prospettiva<br />
chiedendo loro: “Vi sentite veramente puliti per giudicare questa<br />
donna? Chi di voi è davvero a posto dia pure il via alla lapidazione!”.<br />
Queste parole sono molto forti e mettono ciascuno dinanzi alla<br />
propria coscienza. L’atto di scrivere per terra è indicativo del fatto<br />
che il nome di chi pecca verrà scritto nella polvere, non nel libro della<br />
vita, e quindi il suo destino sarà di rimanere nella polvere da cui è<br />
venuto. Gesù offre la possibilità di riscattarsi uscendo dalla condizione<br />
di peccatore col perdono. L’atteggiamento del Salvatore è di<br />
accoglienza verso i peccatori che si aprono alla sua Parola. Egli<br />
perdona la donna chiedendole la sincerità del pentimento ed aprendole<br />
le porte di una vita nuova.<br />
Come la possiamo vivere<br />
- Nella quinta domenica di Quaresima Gesù, con la Sua sapienza<br />
d’amore, ci insegna che l’uomo è più grande del suo peccato. Quante<br />
volte abbiamo giudicato, disprezzato e condannato il prossimo<br />
dimenticandoci dei nostri peccati e delle travi presenti nel nostro<br />
occhio?<br />
- Il cammino di conversione parte proprio dal riconoscere i nostri<br />
errori, non quelli degli altri. Siamo segno di grande scandalo e<br />
contraddizione quando commettiamo i medesimi sbagli che non<br />
tolleriamo nei fratelli.<br />
La misericordia e il perdono dovrebbero essere sempre il nostro modo<br />
di agire e di comportarci nei confronti di tutti.<br />
- Il pentimento delle nostre colpe è misurabile dall’intensità del<br />
desiderio di rinsaldare la <strong>prima</strong> e più importante relazione della<br />
nostra vita, quella con il Padre.<br />
- In queste ultime settimane di Quaresima cogliamo l’occasione di<br />
svegliare la nostra coscienza per una vera riconciliazione con Dio e<br />
con coloro che abbiamo allontanato.