Agenda Liturgica - Provincia di San Michele Arcangelo
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Tempo <strong>di</strong> Avvento<br />
Quella <strong>di</strong>cotomia, estranea alla Bibbia, tende però a ritornare sul piano personale. Ci<br />
sono cristiani che vivono i momenti liturgici in un clima sacrale totalmente sganciato dalla<br />
loro esperienza viva. I ritmi reali della vita si snodano invece in un clima totalmente profano<br />
ed estraneo al rapporto con Cristo. Sacro e profano come zone <strong>di</strong>stinte e senza rapporti.<br />
La liturgia quasi un abito che si mette alla festa, e ci si affretta a togliere per prendere la<br />
tuta da lavoro. S. Paolo faceva esattamente il rovescio: «La vita che vivo, la vivo nella fede»:<br />
cioè tutte le realtà vive che popolano la mia esperienza confluiscono nel rapporto <strong>di</strong> fede<br />
(e la liturgia è un momento forte dell’esperienza <strong>di</strong> fede) e viceversa: la luce e la grazia <strong>di</strong><br />
Cristo che fluiscono dai sacramenti si riversano sulla vita e la trasfigurano. Allora si può<br />
parlare <strong>di</strong> fede viva e <strong>di</strong> liturgia viva.<br />
Ed ecco ora un altro punto fondamentale: il tempo liturgico è una continuazione della<br />
storia della salvezza. La grande storia è tutta ritmata dai gran<strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> Dio, chiamati<br />
dalla Bibbia magnalia. I gran<strong>di</strong> magnalia del tempo presente sono i sacramenti. Sono la<br />
replica sul piano sacramentale dei gran<strong>di</strong> gesti che Dio ha compiuto per la salvezza.<br />
Non sono più gesti eclatanti, come il mare che si separa per fare passare il popolo verso<br />
la liberazione, ma meraviglie <strong>di</strong> grazia che si svolgono nel segreto dei cuori, e sotto il velo<br />
dei segni. Quando il mistero <strong>di</strong> Cristo si incontra con i singoli in<strong>di</strong>vidui e con le singole<br />
comunità, esso si attua su un piano personale, che non è meno reale dell’acca<strong>di</strong>mento<br />
durante l’impero <strong>di</strong> Tiberio Cesare. L’oggi <strong>di</strong> Cristo <strong>di</strong>venta l’oggi del cristiano. E il momento<br />
liturgico <strong>di</strong>venta kairòs: tempo propizio <strong>di</strong> salvezza.<br />
E’ questo lo specifico della morale cristiana: permettere a Cristo <strong>di</strong> rivivere in noi la sua<br />
vicenda <strong>di</strong> salvezza. Così ancora una volta esso «si fa carne». Gli altri lo vedono e tu <strong>di</strong>venti<br />
una «epifania» <strong>di</strong> Cristo. Come in concreto? Volta a volta te lo <strong>di</strong>ce la liturgia con le sue<br />
letture bibliche, con le sue formule <strong>di</strong> preghiera. Non hai che da ascoltare e da ubbi<strong>di</strong>re.