28.05.2013 Views

Aerre-Nov-All6 - Comune di Arezzo

Aerre-Nov-All6 - Comune di Arezzo

Aerre-Nov-All6 - Comune di Arezzo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ASL<br />

Come alimentarsi senza far ricorso al glutine<br />

Celiachia: l’intolleranza interessa un aretino ogni cento. Il glutine è un insieme <strong>di</strong> proteine che sono contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro e in altri cereali minori<br />

Tutti i numeri della celiachia<br />

Nella nostra città si stima ci siano tra i mille e i millecinquecento soggetti affetti da celiachia. Ma <strong>di</strong> questi pazienti solo una parte<br />

è consapevole della malattia, attorno ai duecento. In Italia ci sono oggi poco più <strong>di</strong> 70.000 celiaci noti, contro un numero reale<br />

valutato in almeno 500.000. I soggetti celiaci sono per due terzi donne. Ma cos'è la celiachia? È un’intolleranza permanente al<br />

glutine, un insieme <strong>di</strong> proteine contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro ed in altri cereali minori. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

malattia autoimmune che si manifesta in soggetti geneticamente pre<strong>di</strong>sposti (la sigla scientifica è HLA DQ2/DQ8).<br />

L’intolleranza al glutine genera danni alla mucosa intestinale e in particolare l’atrofia dei villi intestinali che comporta un<br />

malassorbimento. Sul piano clinico si manifesta con quadri estremamente <strong>di</strong>versi e polimorfi. La forma classica, che esor<strong>di</strong>sce<br />

solitamente nei primi 6-24 mesi <strong>di</strong> vita, poco dopo l’introduzione del glutine durante il <strong>di</strong>vezzamento, si manifesta con sintomi<br />

gastrointestinali quali <strong>di</strong>arrea, vomito, inappetenza. Questa forma sta <strong>di</strong>ventando ormai rara, mentre è in aumento l’incidenza della<br />

forma tar<strong>di</strong>va, caratterizzata da sintomi gastrointestinali atipici (meteorismo, stipsi, dolore addominale ricorrente) o da manifestazioni<br />

extraintestinali, quali: dermatite erpetiforme, anemia da carenza <strong>di</strong> ferro, bassa statura, infertilità e aborti ricorrenti, alopecia,<br />

osteoporosi, <strong>di</strong>sturbi neurologici, miocar<strong>di</strong>opatia <strong>di</strong>latativa e altri. Vi sono poi <strong>di</strong>verse malattie che si associano alla celiachia: <strong>di</strong>abete<br />

mellito insulino-<strong>di</strong>pendente, tiroi<strong>di</strong>te cronica autoimmune, sindrome <strong>di</strong> Siogren, sclerosi multipla, cirrosi biliare primitiva e altre.<br />

L’unica terapia attualmente <strong>di</strong>sponibile per i soggetti affetti da celiachia è la totale e permanente esclusione dalla <strong>di</strong>eta degli alimenti<br />

contenenti glutine.<br />

Celiachia: se la riconosci<br />

non fa più paura<br />

È appena partita la nuova campagna <strong>di</strong><br />

comunicazione dell'AIC, con lo slogan “Se lo<br />

riconosci lo puoi invitare a cena” si pone l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> far conoscere la celiachia, sottolineare l’importanza della <strong>di</strong>agnosi<br />

precoce e <strong>di</strong>mostrare che i celiaci, grazie ad una <strong>di</strong>eta appropriata,<br />

possono condurre una vita assolutamente normale. Oggi le persone<br />

celiache possono mangiare un gelato, uscire fuori a cena, prenotare<br />

una vacanza con la certezza <strong>di</strong> trovare gli alimenti per chi soffre <strong>di</strong><br />

celiachia.<br />

Anche Collina scende in campo<br />

Pierluigi Collina protagonista <strong>di</strong> uno spot televisivo e testimonial<br />

d’eccezione sulle pagine <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>ani e perio<strong>di</strong>ci insieme a Gaia De<br />

Laurentiis e Daniele Bossari. Obiettivo della campagna far conoscere<br />

la celiachia, sottolineare l'importanza della <strong>di</strong>agnosi precoce e<br />

<strong>di</strong>mostrare che i celiaci possono ormai condurre una vita normale<br />

grazie a una <strong>di</strong>eta appropriata.<br />

Un percorso assistenziale “de<strong>di</strong>cato”<br />

Intervista a Fabrizio Magnolfi, <strong>di</strong>rettore della U.O. Gastroenterologia<br />

Con la celiachia si può convivere, ma è necessario essere<br />

seguiti dagli specialisti. La Asl ha un proprio percorso<br />

assistenziale de<strong>di</strong>cato esclusivamente al paziente celiaco.<br />

Perchè questa scelta?<br />

Innanzitutto perché la celiachia è una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> grande<br />

impatto sociale con una prevalenza elevata,<br />

colpendo circa l’1% della popolazione, che<br />

incide profondamente e persistentemente<br />

nello stile <strong>di</strong> vita dei pazienti e dei<br />

loro familiari, i quali corrono il rischio<br />

<strong>di</strong> una marginalizzazione sociale (fra<br />

l’altro la necessità <strong>di</strong> assumere alimenti<br />

specificamente de<strong>di</strong>cati impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong><br />

frequentare ristoranti, pizzerie, case<br />

<strong>di</strong> amici, gli spostamenti risultano<br />

più <strong>di</strong>fficoltosi e tutto ciò interferisce<br />

pesantemente nella vita sociale).<br />

In secondo luogo perché la celiachia dura<br />

tutta la vita ed i pazienti necessitano <strong>di</strong><br />

perio<strong>di</strong>ci controlli me<strong>di</strong>ante un approccio<br />

multi<strong>di</strong>sciplinare basato su protocolli <strong>di</strong>agnostici e <strong>di</strong><br />

sorveglianza preor<strong>di</strong>nati e non lasciati all’improvvisazione del<br />

singolo operatore.<br />

Come sarà organizzato il percorso per la celiachia?<br />

Saranno coinvolti vari attori con competenze <strong>di</strong>verse dai<br />

me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base e pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta a molteplici specialisti<br />

(gastroenterologo, pe<strong>di</strong>atra, endoscopista, anatomo-patologo,<br />

laboratorista, <strong>di</strong>etista, nutrizionista, endocrinologo,<br />

<strong>di</strong>abetologo).<br />

I me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia e i pe<strong>di</strong>atri sono chiamati all’in<strong>di</strong>viduazione<br />

dei quadri clinici sospetti e allo screening dei soggetti a<br />

rischio. Gli specialisti intervengono presso l’ambulatorio<br />

multi<strong>di</strong>sciplinare per la celiachia che ha sede presso l’ospedale<br />

San Donato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e comprende l’attività per i pazienti <strong>di</strong><br />

età superiore a 16 anni, <strong>di</strong> cui si farà carico il gastroenterologo<br />

e quella per i pazienti <strong>di</strong> età inferiore a 16 anni garantita dal<br />

pe<strong>di</strong>atra. Sia il gastroenterologo che il pe<strong>di</strong>atra potranno<br />

contare su una rete <strong>di</strong> altri specialisti<br />

preventivamente in<strong>di</strong>viduati e quin<strong>di</strong> su<br />

riferimenti certi, per tutte le necessità del<br />

singolo paziente. Fra i compiti <strong>di</strong> questo<br />

ambulatorio de<strong>di</strong>cato ricordo: la <strong>di</strong>agnosi<br />

e l’inquadramento iniziale, il follow-up<br />

e la sorveglianza riguardo l’insorgenza <strong>di</strong><br />

malattie correlate (tiroi<strong>di</strong>te autoimmune,<br />

<strong>di</strong>abete, steatoepatite non alcolica,<br />

linfoma), l’educazione alimentare ai<br />

pazienti e alle loro famiglie, lo screening<br />

dei parenti <strong>di</strong> primo grado, iniziative <strong>di</strong><br />

aggiornamento, rapporti <strong>di</strong> collaborazione<br />

con l’Associazione Italiana Celiachia.<br />

Qual è il rapporto con l’Associazione Italiana Celiachia?<br />

È un rapporto ottimo, <strong>di</strong> grande collaborazione, quello che<br />

personalmente coltivo da anni con l’Associazione provinciale<br />

dei celiaci e con il loro Presidente. Si tratta <strong>di</strong> un’associazione<br />

molto attiva, viva e vitale che rappresenta uno stimolo positivo<br />

per tutti gli operatori coinvolti nel percorso. Oltretutto<br />

l’associazione si è resa <strong>di</strong>sponibile ad affiancare i nostri<br />

operatori nell’attività dell’ambulatorio multi<strong>di</strong>sciplinare, in<br />

modo tale da rendere ancora più personalizzato e imme<strong>di</strong>ato<br />

il rapporto con i pazienti celiaci e i loro familiari.<br />

22 23

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!