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Aerre-Nov-All6 - Comune di Arezzo

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REZZO<br />

anno 2<br />

numero 09 / <strong>Nov</strong>embre 09<br />

investimenti per 32 milioni <strong>di</strong> euro


anno 2 numero 09 / novembre 2009<br />

Direttore responsabile<br />

Clau<strong>di</strong>o Repek<br />

Redazione:<br />

Cecilia Agostini / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Pierluigi Amorini / Asl 8<br />

Antonella Bacciarelli / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Marco Caneschi / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Giacomo Cherici / Aisa spa<br />

Antonella Di Tommaso / Fraternita dei Laici<br />

Francesco Falsini / Atam<br />

Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria<br />

Marzia Sandroni / Afm<br />

Martina Nun<strong>di</strong>ni / Beta<br />

Nicola Salemi / Koinè<br />

Grafica<br />

Stu<strong>di</strong>o: Settore8.it<br />

Stampa<br />

Nuova Cesat coop / Firenze<br />

Un ringraziamento particolare<br />

a Gino Perticai e al suo quoti<strong>di</strong>ano on line<br />

http://www.arezzonotizie.it/<br />

per le foto messe a <strong>di</strong>sposizione<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

E<strong>di</strong>tore:<br />

consorzio Isola che non c’è<br />

via Arno, 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103<br />

Registrazione Tribunale<br />

Tribunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

N° 7/08 del 16/04/2008<br />

SOMMARIO EDITORIALE<br />

PRIMO PIANO<br />

p. 4 Piuss, <strong>Arezzo</strong> è la prima città in Toscana<br />

AREZZO<br />

p. 8 Giù il muro, dentro i servizi<br />

SERVIZI SOCIALI<br />

p. 11 I servizi sociali del <strong>Comune</strong><br />

p. 12 Viaggio nei servizi sociali /1: i <strong>di</strong>versamente abili<br />

ACQUA<br />

p. 16 Ecco i numeri del servizio idrico: impianti e tariffe<br />

p. 12 Lavori pubblici per quasi 48 milioni <strong>di</strong> euro<br />

AREZZO<br />

p. 20 Rai 1, <strong>Arezzo</strong> da fiction<br />

AREZZO<br />

p. 21 I gran<strong>di</strong> appuntamenti della musica<br />

SALUTE<br />

p. 22 Come alimentarsi senza far ricorso al glutine<br />

AFM - EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

p. 26 Bambini e veleni, i pericoli sono all’interno della casa<br />

AREZZO<br />

p. 30 Un Consiglio teatrale<br />

STAGIONE TEATRALE<br />

p. 31 La stagione <strong>di</strong> prosa<br />

COOPERAZIONE SOCIALE<br />

p. 34 Adesso il nonno può andare nella “Casa <strong>di</strong> Michele”<br />

AREZZO<br />

p. 40 Il futuro <strong>di</strong> San Gemignano<br />

AREZZO<br />

p. 41 L’occhio sulle frazioni<br />

AREZZO<br />

p. 42 Sotto il segno <strong>di</strong> Galileo<br />

AISA<br />

p. 44 Per una migliore <strong>di</strong>fferenziazione dei rifiuti<br />

p. 45 Imitare la natura e ridurre i rifiuti<br />

p. 46 L’inciviltà costa<br />

p. 47 Non abbandonate il cartone<br />

FIERA ANTIQUARIA<br />

p. 48 Paolo Cocchi: “la Toscana è orgogliosa dell'Antiquaria”<br />

p. 50 Ministri, artisti, stu<strong>di</strong>osi: una Fiera che nessuno perde<br />

ENERGIA<br />

p. 52 <strong>Arezzo</strong>, Prato e Siena: una fusione a tutto gas<br />

ATAM<br />

p. 55 Parcheggio San Donato: il progetto <strong>di</strong> Atam<br />

MULTISERVIZI<br />

p. 58 <strong>Arezzo</strong> Multiservizi: aumenta il consenso sulla qualità<br />

AREZZO<br />

p. 61 <strong>Arezzo</strong> in Sudafrica<br />

Tenere il Vasari,<br />

riaprire il Petrarca<br />

L’autunno è iniziato con un viaggio nella storia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

attraverso due dei suoi nomi più celebri. La cattiva notizia: una<br />

fondazione russa avrebbe acquistato l’Archivio Vasari. Cifra<br />

non mo<strong>di</strong>ca: 150 milioni <strong>di</strong> euro. L’allarme è stato lanciato dal<br />

Sindaco Fanfani: “siamo <strong>di</strong> fronte ad un evento <strong>di</strong>sastroso e da<br />

scongiurare in ogni modo. Un paese civile non vende né la sua<br />

memoria né il suo patrimonio culturale”. Tutti d’accordo con<br />

il Sindaco. Con l’ovvia eccezione della famiglia proprietaria del<br />

prezioso incartamento. Il Governo ha assicurato che l’archivio<br />

non prenderà il volo per Mosca.<br />

E mentre <strong>Arezzo</strong> cerca <strong>di</strong> tenersi l’Archivio Vasari, sembra<br />

avere la possibilità <strong>di</strong> riottenere anche il teatro Petrarca. Anche<br />

in questo caso il Sindaco Fanfani ne ha fatto una “questione<br />

personale” e l’Accademia del Teatro Petrarca è orientata verso<br />

un accordo.<br />

Giorgio Vasari e Francesco Petrarca hanno contributo alla<br />

storia culturale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Contribuiranno anche al loro<br />

futuro.<br />

2<br />

AREZZO<br />

p. 62 “Io Conto”: dare significato alla partecipazione<br />

3


PRIMO PIANO<br />

Piuss, <strong>Arezzo</strong> è la prima città in Toscana<br />

La Regione Toscana ha giu<strong>di</strong>cato ammissibili 30 progetti sui 32 che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> aveva presentato. Un piano da 32 milioni <strong>di</strong> euro con un contributo <strong>di</strong> 16 milioni e mezzo<br />

È il più grande finanziamento <strong>di</strong> natura pubblica ottenuto<br />

dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Ed è stato acquisito sulla base del<br />

più importante progetto integrato mai elaborato dall’Ente.<br />

La Regione Toscana ha reso noto il 15 ottobre l’esito della<br />

graduatoria del Piuss: <strong>Arezzo</strong> è prima con 90,1 punti su 100.<br />

“Un risultato – commenta il Sindaco Giuseppe Fanfani –<br />

che non è giunto casualmente. È il frutto del grande lavoro<br />

condotto non solo dagli amministratori e dalla macchina<br />

comunale ma dall’intera città. Con il contribuito della<br />

Provincia, della Camera <strong>di</strong> Commercio, della Fraternita dei<br />

Laici, delle categorie economiche, degli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to<br />

(Banca Etruria, Monte dei Paschi, Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />

Firenze), dei citta<strong>di</strong>ni. Il Piuss ci consente <strong>di</strong> attivare lavori<br />

per quasi 32 milioni <strong>di</strong> euro. Punteremo sul turismo che<br />

ha ancora margini <strong>di</strong> forte potenzialità, sulla cultura, sulla<br />

riqualificazione del centro storico e sul sostegno al sistema<br />

produttivo”. A questo proposito il Sindaco ha citato alcuni<br />

progetti centrali quali il Palazzo dell’oro e della moda, la<br />

ristrutturazione delle Logge del Grano per la valorizzazione<br />

dei prodotti tipici, la Casa dell’Energia e il Polo Digitale.<br />

I finanziamenti per la cultura daranno una spinta decisiva<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> quel mosaico delle strutture culturali<br />

all'insegna della "Città Polifonica" che il sindaco Fanfani ha<br />

proposto e cioè Teatro Petrarca, Teatro Pietro Aretino, Sala <strong>di</strong><br />

Sant’Ignazio, Teatro della Logge Vasari. Più le strutture esterne<br />

al centro storico e che saranno il teatro tenda e l’au<strong>di</strong>torium<br />

del nuovo Centro Affari. L’assessore Franco Dringoli ha<br />

sottolineato lo sforzo della struttura tecnica dell’amministrazione<br />

con il sostegno della Facoltà <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Roma<br />

Tre. “Dal 1 novembre ci saranno da 4 a 6 mesi <strong>di</strong> tempo per la<br />

cantierabilità degli investimenti. Alcune opere le abbiamo già<br />

realizzate: Piazza Grande, Piazza Guido Monaco, una parte<br />

dei lavori della Fortezza. La Bastanzetti, Via Vittorio Veneto<br />

e Piazza Sant’Agostino li abbiamo già finanziati. Tutto questo<br />

ci consentirà <strong>di</strong> recuperare risorse per la parte d’investimento<br />

che è <strong>di</strong> nostra competenza”. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha infatti<br />

chiesto un contributo pari al 49,6%.<br />

Un elemento <strong>di</strong> particolarità è che la quasi totalità delle opere<br />

inserite nel Piuss <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> è imme<strong>di</strong>atamente finanziata. “Solo<br />

il polo <strong>di</strong>gitale – ricorda l’assessore Alessandro Caporali – rientra<br />

nelle cosiddette opere ‘funzionali’ e che saranno finanziate tra<br />

il 2010 e il 2011. Siamo risultati primi in Toscana sulla base <strong>di</strong><br />

una selezione condotta da una commissione tecnica regionale<br />

che ha applicato criteri europei e quin<strong>di</strong> estremamente<br />

selettivi”. Caporali ha ringraziato tutta la struttura comunale<br />

per il lavoro svolto, rappresentata in conferenza stampa dal<br />

Direttore Generale Marzia Giuliattini. Un ringraziamento<br />

esteso a tutti i soggetti esterni, a cominciare dalla Provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. “L’Amministrazione provinciale – sottolinea il<br />

Presidente Roberto Vasai – ha dato il suo contributo nella<br />

programmazione generale. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha svolto<br />

un lavoro particolarmente interessante che non ha puntato<br />

solo su opere e strutture ma sulla vivibilità complessiva della<br />

città”.<br />

I PROGETTI PER IL DISTRETTO URBANO<br />

DELLA CONOSCENZA<br />

Il Piuss contribuisce alla strategia <strong>di</strong> trasformazione della città<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> in “<strong>di</strong>stretto urbano della conoscenza” me<strong>di</strong>ante il<br />

riutilizzo <strong>di</strong> immobili pubblici inutilizzati e la riqualificazione<br />

complessiva dell’ambiente urbano inteso come sistema<br />

dell’accoglienza e della coesione sociale, adottando la<br />

sostenibilità ambientale come elemento che lega e caratterizza<br />

i <strong>di</strong>versi interventi. La strategia del programma viene infatti<br />

incentrata sul contenimento del consumo <strong>di</strong> suolo tramite<br />

la rifunzionalizzazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente, sulla<br />

sua ristrutturazione energetica, in alcuni casi con tecniche e<br />

strumenti propri della bioe<strong>di</strong>lizia, sull’utilizzo e riutilizzo <strong>di</strong><br />

materiali locali e tra<strong>di</strong>zionali.<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> punta su quattro <strong>di</strong>rettrici strategiche:<br />

la cultura, come insieme dei saperi locali accessibili sia sul<br />

piano del consumo che della produzione; la competitività,<br />

per sostenere imprese e territorio nel fronteggiare la mutata<br />

geografia economica e sistemica; la coesione sociale,<br />

in<strong>di</strong>spensabile per accompagnare i citta<strong>di</strong>ni in un momento<br />

<strong>di</strong> cambiamento; l’ambiente urbano, che si traduce nella<br />

promozione della città e <strong>di</strong>venta il collante funzionale per tutte<br />

le opere progettate.<br />

4 5


PRIMO PIANO<br />

Intervento Descrizione Costo totale<br />

dell'opera<br />

Opere <strong>di</strong> restauro del corridoio d'ingresso e<br />

camminamenti <strong>di</strong> coronamento nella Fortezza<br />

Me<strong>di</strong>cea<br />

Funzionale all'accessibilità degli ambienti interni della<br />

Fortezza<br />

1.000.000<br />

Mura della Fortezza Me<strong>di</strong>cea Consolidamento e restauro delle mura 2.582.503<br />

Fortezza spazi interni: bastioni Spina e Moschettiere Polo enogastronomico 900.000<br />

Fortezza spazi interni: bastioni Soccorso e Chiesa Spazi espositivi, palestra del folclore 1.613.000<br />

Fortezza spazi interni: Diacciaia Museo 587.000<br />

Area a prato e nicchie voltate interne alle mura Attività ricreative, eventi 3.100.000<br />

Piazza Grande Riqualificazione della pavimentazione <strong>di</strong> Piazza Grande,<br />

attività fieristiche e Giostra del Saracino<br />

1.439.998<br />

Palazzo <strong>di</strong> Fraternita, lotto 1 Spazi polivalenti per esposizione temporanea e ven<strong>di</strong>ta 1.612.745<br />

Palazzo <strong>di</strong> Fraternita, lotto 2 Città della musica 1.314.555<br />

Sant'Ignazio Sala espositiva 500.000<br />

Centro europeo attrattività talenti, lotto1 Attività finalizzate ad un turismo sotenibile e alla<br />

cooperazione<br />

573.061<br />

Restauro e riqualificazione dell'area tra via Pileati e<br />

Piazzeta del Praticino<br />

giar<strong>di</strong>no pubblico 464.810<br />

Logge del grano Mercato coperto 1.418.800<br />

Gold & Fashion Buil<strong>di</strong>ng Scuola del design con finalità legate al trasferimento delle<br />

conoscenze all'impresa<br />

1.620.684<br />

Caserme Cadorna (e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> fronte alle Caserme) Casa delle Culture per attività <strong>di</strong> intercultura 888.000<br />

Riqualificazione Piazza Guido Monaco Riqualificazione piazza 1.237.998<br />

Ex Bastanzetti Recupero dell'immobile a uso Casa dell'Energia e Urban<br />

Center<br />

1.999.995<br />

Ex mercato ortofrutticolo Polo <strong>di</strong>gitale 2.594.848<br />

Centro Servizi immigrati Centro servizi per l'integrazione 849.900<br />

Piazza Sant'Agostino, ex mercato del pesce Informagiovani 516.861<br />

Piazza Sant'Agostino Riqualificazione della pavimentazione funzionale al<br />

mercatale<br />

2.399.241<br />

Piano scenografia urbana Riqualificazione del centro commerciale naturale, immagine<br />

unitaria del centro storico<br />

1.958.850<br />

Palazzo Sabatini Museo delle telecomunicazioni 550.000<br />

Biblioteca civica Adeguamento alle normative e rimozione barriere<br />

architettoniche<br />

629.700<br />

Centro in via Garibal<strong>di</strong> Centro <strong>di</strong>urno, centro Alzheimer 661.000<br />

Ex Procura Spazio famiglia 200.000<br />

Asilo nido Bastione Adeguamento asilo nido 294.000<br />

Via Vittorio Veneto Ampliamento Centro commerciale naturale 450.000<br />

Accoglienza: asilo nido Masaccio Completamento asilo nido 200.000<br />

Via Masaccio 6 Centro Giovani 265.000<br />

6 7


AREZZO<br />

Giù il muro, dentro i servizi<br />

Abbattuto il muro della Cadorna e iniziato il trasferimento degli uffici nel nuovo Sportello Unico<br />

Sotto i colpi della ruspa, è crollato un piccolo pezzo <strong>di</strong> storia<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>: il muro che separava via Garibal<strong>di</strong> dal piazzale<br />

della ex caserma Cadorna. Un’apertura destinata a mettere<br />

in collegamento due parti importanti della città e facilitare<br />

l’accesso dei citta<strong>di</strong>ni che si recano al nuovo Sportello Unico<br />

nel complesso delle vecchie caserme.<br />

È la prima tappa <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> interventi che l’Amministrazione<br />

sta stu<strong>di</strong>ando per la progettazione complessiva <strong>di</strong> questa zona<br />

strategica della città e che riguarderà volumi, e<strong>di</strong>fici e funzioni.<br />

L’intervento ha un costo <strong>di</strong> circa 35.000 euro con i quali è<br />

prevista anche la riqualificazione e la sistemazione dell’area<br />

verde che si trova nell’area interna <strong>di</strong>etro il muro che è stato<br />

abbattuto e la realizzazione <strong>di</strong> un camminamento pedonale.<br />

È anche un “segno” <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> un’area rimasta<br />

rinchiusa per troppo tempo dentro le sue mura: questa apertura<br />

consentirà il collegamento tra la Cadorna, il parcheggio<br />

<strong>di</strong> piazza del Popolo e la parte alta della città e agevolerà la<br />

fruizione dei servizi a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni presso il nuovo<br />

sportello.<br />

Uno sportello polifunzionale che si sta gradualmente<br />

attivando per <strong>di</strong>ventare unica struttura de<strong>di</strong>cata a fornire<br />

servizi in tempi rapi<strong>di</strong> con l’obiettivo principale <strong>di</strong> “far girare<br />

le carte” e non le persone. È uno sportello che <strong>di</strong>venterà punto<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> interazione tra i <strong>di</strong>versi uffici comunali<br />

con iter procedurali semplificati, rapi<strong>di</strong>, trasparenti e con un<br />

unico referente per i citta<strong>di</strong>ni.<br />

Il percorso è già in atto e porterà entro fine anno alla completa<br />

attivazione <strong>di</strong> tutti i servizi previsti e a un orario <strong>di</strong> apertura<br />

continuato. Al momento i citta<strong>di</strong>ni potranno rivolgersi allo<br />

sportello tutte le mattine da lunedì al venerdì dalle 9 alle<br />

12,30, il sabato dalle 9 alle 12 e nei pomeriggi <strong>di</strong> martedì e<br />

giovedì dalle 15,15 alle 17,30. Sono già a <strong>di</strong>sposizione i servizi<br />

<strong>di</strong> anagrafe, stato civile, atti notori, numeri civici, permessi<br />

ztl e certificazioni relative alla scuola e al sociale. Nei mesi<br />

<strong>di</strong> novembre e <strong>di</strong>cembre verranno attivati anche i servizi al<br />

pubblico <strong>di</strong> commercio, tributi, e<strong>di</strong>lizia, casa, ambiente.<br />

8 9


SERVIZI SOCIALI<br />

I servizi sociali del <strong>Comune</strong><br />

Diversamente abili, anziani, minori e famiglia<br />

Iniziamo, con questo numero, un viaggio attraverso i servizi sociali del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Questo<br />

numero è de<strong>di</strong>cato ai <strong>di</strong>versamente abili. In quelli successivi ci occuperemo <strong>di</strong> anziani, minori e<br />

famiglia. Le politiche sociali sono al centro dell’attenzione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> come spiega, in<br />

questa nota, l’assessore Francesca Tavanti.<br />

Per arrivare realmente alla conoscenza dei fondamenti della<br />

“Salute”, intesa come benessere fisico e psichico della persona,<br />

è necessario comprendere la relazione tra genomica, ambiente,<br />

relazione sociale e comportamento.<br />

Questo “modello globale”, in cui la persona <strong>di</strong>venta unità<br />

bio-psico-sociale, rappresenta la matrice <strong>di</strong> riferimento che<br />

alimenta i nostri servizi sociosanitari.<br />

È un approccio sistemico che ci permette <strong>di</strong> produrre benefici<br />

alla persona e alla società.<br />

Quando si parla <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, <strong>di</strong> bisogni non<br />

dobbiamo mai temere <strong>di</strong> investire il tempo nel “confronto”,<br />

nel mettersi continuamente in <strong>di</strong>scussione rispetto alle<br />

necessità del citta<strong>di</strong>no e contemporaneamente dobbiamo<br />

perseguire e costruire una “relazione empatica” con chi soffre,<br />

una relazione che ci permetta <strong>di</strong> comprendere la sofferenza<br />

“dell'altro”.<br />

Tutto questo e il lavoro <strong>di</strong> equipe, che rappresenta una<br />

modalità operativa, una risorsa in<strong>di</strong>spensabile per una<br />

qualità dell’assistenza, ci permette <strong>di</strong> facilitare l’integrazione<br />

<strong>di</strong> competenze, <strong>di</strong> sviluppare appren<strong>di</strong>menti e <strong>di</strong> rispondere<br />

in maniera puntuale, efficiente ed efficace alle necessità della<br />

nostra comunità.<br />

Francesca Tavanti<br />

Assessore alle politiche sociali<br />

10 11


SERVIZI SOCIALI<br />

Viaggio nei servizi sociali/1: i <strong>di</strong>versamente abili<br />

Con questo numero iniziamo la pubblicazione dei principali servizi sociali messi a <strong>di</strong>sposizione dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Nei prossimi, minori e famiglia, anziani e inclusione sociale<br />

ACCOGLIENZA<br />

RESIDENZIALE<br />

La Casa <strong>di</strong> Elena<br />

Casa famiglia con 8 persone <strong>di</strong>sabili gestita da un’associazione<br />

<strong>di</strong> volontariato e convenzionata con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per<br />

4 posti e con la Zona sociosanitaria aretina per 1 posto per<br />

l’accoglienza <strong>di</strong> emergenza. Funziona in modo permanente<br />

nell’arco delle 24 ore per tutti i giorni dell’anno. Al suo<br />

interno si conduce un’esperienza <strong>di</strong> vita comunitaria, grazie<br />

alla presenza stabile <strong>di</strong> operatori professionali qualificati,<br />

presenti durante tutto l’arco della giornata. Le attività hanno<br />

lo scopo <strong>di</strong> offrire quoti<strong>di</strong>anamente agli ospiti gli stimoli e un<br />

sostegno per incrementare l’autonomia e la gestione della vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana, oltre che un supporto psicologico.<br />

Le chiavi <strong>di</strong> casa<br />

Il progetto nasce dall’esigenza <strong>di</strong> sperimentare, per un gruppo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili adulti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ritardo mentale <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a<br />

gravità, perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>pendenti finalizzati alla valutazione<br />

ed al potenziamento delle autonomie personali e sociali.<br />

L’obiettivo è quello <strong>di</strong> costruire percorsi <strong>di</strong> autonomia, prima<br />

che il <strong>di</strong>stacco dalla famiglia <strong>di</strong>venti inevitabile, attraverso<br />

perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> residenzialità temporanea e semi-residenzialità<br />

in strutture vicine alle <strong>di</strong>mensioni del nucleo familiare. Il<br />

progetto prevede quin<strong>di</strong>:<br />

la sperimentazione <strong>di</strong> brevi perio<strong>di</strong> definiti e programmati<br />

(week-end e infrasettimanali) in un luogo <strong>di</strong>verso dalla<br />

propria casa insieme ad un gruppo <strong>di</strong> pari, che consenta il<br />

mantenimento delle attività abituali <strong>di</strong> promozione delle<br />

autonomie, <strong>di</strong> socializzazione, <strong>di</strong> tirocinio.<br />

L’organizzazione <strong>di</strong> una fase <strong>di</strong> addestramento e verifica<br />

delle capacità dei soggetti inseriti <strong>di</strong> gestire il quoti<strong>di</strong>ano, dagli<br />

aspetti relativi alla cura del proprio spazio <strong>di</strong> vita a quelli più<br />

strettamente relazionali, al fine <strong>di</strong> comprendere le necessità <strong>di</strong><br />

ognuno in vista <strong>di</strong> ipotesi più stabili e <strong>di</strong> lunga durata.<br />

La costituzione <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> auto-aiuto finalizzato a<br />

sostenere le famiglie nel pre<strong>di</strong>sporre l’allontanamento del<br />

figlio in modo graduale e non traumatico.<br />

Il progetto è gestito da una cooperativa <strong>di</strong> tipo A, con<br />

contributo della Zona sociosanitaria aretina.<br />

CENTRI DIURNI<br />

DI SOCIALIZZAZIONE<br />

Falciai e Villa Chianini:<br />

entrambi ospitano 20 <strong>di</strong>sabili adulti con gravi <strong>di</strong>fficoltà<br />

(prevalentemente <strong>di</strong> natura cognitivo-comportamentale il<br />

primo e <strong>di</strong> natura motoria il secondo), sulla base <strong>di</strong> progetti<br />

personalizzati d’intervento socio-sanitario ed assistenziale. I<br />

centri prevedono anche un servizio <strong>di</strong> emergenza residenziale,<br />

con la possibilità <strong>di</strong> ospitare in forma assistita gli ospiti <strong>di</strong>urni,<br />

in caso <strong>di</strong> necessità familiari. Sono previste inoltre, secondo<br />

programmi annuali concordati tra gli enti, vacanze e soggiorni<br />

sia nei perio<strong>di</strong> estivi che in altri perio<strong>di</strong> dell’anno. I costi dei<br />

centri sono ripartiti tra USL8 e <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Istituto Medaglia Miracolosa:<br />

centro <strong>di</strong>urno <strong>di</strong> socializzazione per <strong>di</strong>sabili ad alta<br />

integrazione socio-sanitaria in cui si agisce per lo sviluppo ed il<br />

mantenimento delle capacità residue e dei livelli <strong>di</strong> autonomia<br />

raggiunti e <strong>di</strong> ogni possibile integrazione sociale dei soggetti<br />

portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap <strong>di</strong> rilevante entità attraverso interventi<br />

integrati: <strong>di</strong> assistenza (in attività <strong>di</strong> self-care, socializzazione,<br />

ballo, animazioni varie, giochi) e abilitativi e riabilitativi<br />

(nuoto, ginnastica, terapia occupazionale). L'Istituto riserva<br />

18 posti in regime semiresidenziale per gli ospiti residenti nella<br />

Zona Aretina.<br />

SOSTEGNO ALLA VITA DI<br />

RELAZIONE<br />

ConLaborAzione:<br />

il progetto è attualmente destinato a 31 soggetti portatori <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sabilità che necessitano <strong>di</strong> sperimentare particolari forme <strong>di</strong><br />

comunicazione. Il servizio propone: otto attività <strong>di</strong> laboratorio,<br />

otto tirocini <strong>di</strong> formazione in un contesto lavorativo protetto;<br />

un periodo residenziale, al termine del programma <strong>di</strong><br />

formazione annuale, per verificare le competenze acquisite<br />

dagli iscritti; un servizio <strong>di</strong> counseling destinato agli utenti ed<br />

alle loro famiglie. Il progetto è gestito da un’Associazione <strong>di</strong><br />

Promozione Sociale con il contributo della Zona sociosanitaria<br />

aretina.<br />

Interventi <strong>di</strong> socializzazione <strong>di</strong><br />

gruppo per <strong>di</strong>sabili mentali:<br />

il servizio si propone <strong>di</strong> stimolare, per quanto possibile,<br />

forme <strong>di</strong> autonomia in soggetti adulti portatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità<br />

mentale. Per mantenere attivi le relazioni e gli interessi sociali,<br />

vengono offerti agli utenti momenti <strong>di</strong> socializzazione e uscite<br />

<strong>di</strong> gruppo durante i fine settimana come vedere un film al<br />

cinema, assistere ad uno spettacolo teatrale, gare passeggiate<br />

e gite.<br />

Il progetto è gestito da un’Associazione <strong>di</strong> Promozione Sociale<br />

con il contributo della Zona sociosanitaria aretina.<br />

CENTRI DIURNI DI<br />

AGGREGAZIONE SOCIALE<br />

Centro Helios e Il Mosaico:<br />

due centri <strong>di</strong> socializzazione per <strong>di</strong>sabili con attività <strong>di</strong><br />

accoglienza <strong>di</strong>urna ed una vasta gamma <strong>di</strong> interventi integrati<br />

e assistenziali, educativi/ricreativi, abilitativi/riabilitativi e<br />

lu<strong>di</strong>co/ricreativi (attività <strong>di</strong> socializzazione, animazioni, giochi,<br />

attività sportive, ecc.) articolati secondo moduli flessibili.<br />

Il programma <strong>di</strong> attività tiene conto delle in<strong>di</strong>cazioni che<br />

emergono dai singoli progetti in<strong>di</strong>viduali ed è finalizzato allo<br />

sviluppo e al mantenimento delle capacità residue e dei livelli<br />

<strong>di</strong> autonomia raggiunti. Ciascun centro riserva a favore degli<br />

utenti assistiti dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> 13 posti. Entrambi i<br />

centri sono gestiti da Cooperative <strong>di</strong> tipo A.<br />

12 13


SERVIZI SOCIALI<br />

TRASPORTI<br />

Trasporto sociale:<br />

per consentire alle persone <strong>di</strong>sabili <strong>di</strong> raggiungere luoghi <strong>di</strong><br />

cura e <strong>di</strong> socializzazione, centri <strong>di</strong>urni. Risponde annualmente<br />

a circa 88 utenti. È gestito da associazioni <strong>di</strong> volontariato in<br />

convenzione con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Un taxi per tutti:<br />

buoni taxi a tariffa agevolata per i minorati della vista residenti<br />

nella città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per facilitare la loro mobilità e l’autonomia e<br />

conseguentemente l’attività lavorativa, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> relazione.<br />

Il servizio viene effettuato nel territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

ASSISTENZA<br />

DOMICILIARE<br />

Servizio Assistenza Domiciliare<br />

Assistenza Domiciliare Integrata:<br />

assistenza domiciliare e assistenza domiciliare integrata<br />

rivolta a persone <strong>di</strong>sabili adulte e anziani per garantire la loro<br />

permanenza quanto più a lungo possibile presso il proprio<br />

domicilio, unitamente al mantenimento del benessere<br />

psicofisico e <strong>di</strong> un buon livello della qualità della vita.<br />

Gestita da Cooperative <strong>di</strong> tipo A, in convenzione con il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Sostegno Minori Han<strong>di</strong>cap:<br />

sostegno a minori con han<strong>di</strong>cap con l’obiettivo <strong>di</strong> offrire<br />

concrete opportunità <strong>di</strong> socializzazione per favorire possibilità<br />

<strong>di</strong> sviluppo e crescita, anche appoggiando il minore portatore<br />

<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap in attività extrascolastiche nelle quali potrebbe<br />

trovare <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> inserimento.<br />

Gestita da Cooperative <strong>di</strong> tipo A, in convenzione con il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

SOSTEGNO ALL’INSERIMENTO<br />

NEL MONDO DEL LAVORO<br />

Inserimenti socio-terapeutici:<br />

inserimenti presso imprese, cooperative o altro. Vengono<br />

effettuati su progettazione in<strong>di</strong>vidualizzata da parte del servizio<br />

sociale professionale e gestiti <strong>di</strong>rettamente dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> con apposite convenzioni.<br />

Inserimento lavorativo soggetti<br />

tossico<strong>di</strong>pendenti:<br />

progetto <strong>di</strong> Zona gestito dal Sert per inserire nel contesto<br />

lavorativo presso cooperative <strong>di</strong> tipo B soggetti con<br />

problematiche <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza. Gli inserimenti vengono<br />

effettuati sulla base <strong>di</strong> progetti in<strong>di</strong>vidualizzati da parte del<br />

servizio sociale professionale.<br />

NUOVA PROGETTAZIONE:<br />

IL PROGETTO CAT<br />

Centro Ausili Territoriale<br />

Interistituzionale:<br />

sottoscritto da <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, AUSL 8, Provincia <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> e Ufficio Scolastico Provinciale è un protocollo per<br />

l’attivazione <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> consulenza sugli ausili per la<br />

<strong>di</strong>sabilità. La finalità è quella <strong>di</strong> unire gli sforzi e le risorse degli<br />

enti firmatari per sod<strong>di</strong>sfare un bisogno del citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong>sabile<br />

ed anziano relativamente agli ausili.<br />

Il CAT avrà quin<strong>di</strong> una funzione essenzialmente <strong>di</strong><br />

integrazione ed ottimizzazione delle risorse esistenti, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> migliorare il rapporto qualità/costo del servizio<br />

<strong>di</strong> fornitura ausili.<br />

L’equipe multiprofessionale del Centro consentirà <strong>di</strong> operare<br />

a tutto campo nell’ambito degli ausili, sia accompagnando<br />

l’utente in tutto il percorso dalla scelta dell’ausilio, alla sua<br />

personalizzazione e addestramento all’uso, che supportando<br />

gli enti fondatori nella formazione, organizzazione e<br />

ottimizzazione delle procedure <strong>di</strong> fornitura ausili.<br />

Gli utenti <strong>di</strong>sabili della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> potenzialmente<br />

destinatari dei servizi del centro sono circa 2600, <strong>di</strong> cui circa<br />

600 in età scolastica e circa 2000 nella fascia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità adulta.<br />

La stima esclude la popolazione degli anziani ed è stata ottenuta<br />

unendo dati provenienti da AUSL 8 <strong>Arezzo</strong> (Me<strong>di</strong>cina Legale,<br />

U.O. Farmaceutica, U.O. Sistemi informativi), Ufficio Scuola<br />

della Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e Ufficio Scolastico Provinciale.<br />

14 15


NUOVE ACQUE<br />

Ecco i numeri del servizio idrico: impianti e tariffe<br />

Aato 4: “le nostre tariffe sono sulla me<strong>di</strong>a regionale”. Nuove Acque: “l’aumento del livello del servizio determina anche un risparmio per i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> tutto l’ambito”<br />

Il seminario nazionale, promosso da Nuove Acque e Aato 4,<br />

sui 10 ani <strong>di</strong> gestione del servizio idrico è stato l’occasione per<br />

riepilogare le principali cifre che evidenziano sia la crescita della<br />

Società che del servizio. Jerome Douziech, Amministratore<br />

delegato <strong>di</strong> Nuove Acque: “operiamo in una realtà molto<br />

frammentata: talvolta abbiamo strutture a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> una<br />

decina <strong>di</strong> utenti. E frammentata è anche la 'fonte' del nostro<br />

servizio: non abbiamo solo Montedoglio ma una grande<br />

quantità <strong>di</strong> sorgenti montane e <strong>di</strong> falde”. Nuove Acque ha<br />

fatto molto e molto ha in programma. Ancora Douziech:<br />

“nel Piano 2009/2011 preve<strong>di</strong>amo 43 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> cui<br />

13 per fognatura e depurazione. Abbiamo in programma <strong>di</strong><br />

servire altri 2.000 utenti. Grande attenzione alla depurazione:<br />

abbiamo attivato 27 depuratori e alla fine del 2011 tutti gli<br />

agglomerati con più <strong>di</strong> 2.000 ‘abitanti equivalenti’ avranno il<br />

servizio <strong>di</strong> depurazione. Per solo questo settore l’investimento<br />

previsto è <strong>di</strong> 13 milioni <strong>di</strong> euro”.<br />

L’attenzione alla qualità dell’acqua è testimoniata dalla<br />

cosiddette “non conformità” rilevate dalle Autorità <strong>di</strong><br />

controllo: sono <strong>di</strong>minuite <strong>di</strong> ben 10 volte dal 1999 ad oggi.<br />

Dalla qualità alla quantità: nel 1999 si erano registrati 1.500<br />

utenti rimasti senz’acqua per più <strong>di</strong> 12 ore, nel 2004 erano scesi<br />

a 139 e quest’anno sono pari a zero. Douziech ha ricordato<br />

l’attenzione agli utenti con il fondo utenze deboli prima e con<br />

le tariffe agevolate oggi, i contributi per le famiglie numerose<br />

e la proroga dei termini per l’interruzione del servizio. Cresce<br />

in modo esponenziale il numero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che bevono<br />

l’acqua dei rubinetto. “Tutti gli elementi <strong>di</strong> maggiore qualità<br />

del servizio si traducono in un risparmio per l’intero ‘sistema’<br />

e quin<strong>di</strong> per le singole famiglie. Se pensiamo a quanto si<br />

risparmia bevendo l’acqua del rubinetto invece <strong>di</strong> quella in<br />

bottiglia che costa 100 volte <strong>di</strong> più, se calcoliamo i risparmi<br />

energetici che stiamo ottenendo grazie alle nuove tecnologie<br />

che attiviamo ed altri fattori <strong>di</strong> costo, possiamo vedere che<br />

la crescita <strong>di</strong> qualità del servizio è in grado <strong>di</strong> far risparmiare<br />

all’intero sistema circa 8 milioni <strong>di</strong> euro all’anno. Quin<strong>di</strong> circa<br />

65 euro a famiglia”.<br />

Ai costi e alle tariffe è stata de<strong>di</strong>cata la relazione <strong>di</strong> Massimiliano<br />

Refi, Direttore <strong>di</strong> Aato 4 che ha illustrato una dettagliata sintesi<br />

pubblicata anche sul sito dell’Autorità <strong>di</strong> ambito. La sintesi:<br />

“per le utenze domestiche, i livelli <strong>di</strong> spesa sono penalizzati<br />

dai bassi consumi e questo per la presenza della quota fissa.<br />

Per le utenze produttive e pubbliche siamo sui livelli me<strong>di</strong><br />

regionali”. Refi ha quin<strong>di</strong> contestato l’affermazione ricorrente<br />

che quelle aretine siano le tariffe più care d’Italia. Per i consumi<br />

da 100 e 150 metri cubi lo sono quelle <strong>di</strong> Aato 2, per quelle<br />

superiori lo sono quelle <strong>di</strong> Aato3. Il nostro Aato ha le più alte<br />

per i consumi fino a 50 metri cubi. E Refi ne ha spiegato la<br />

ragione non solo con la presenza della quota fissa ma anche<br />

con una serie <strong>di</strong> penalizzazioni che ha l’Ato 4 rispetto ad altri<br />

ambiti: “insieme all’Ato 6 ha il livello più basso <strong>di</strong> densità <strong>di</strong><br />

popolazione; rispetto agli altri ha una data <strong>di</strong> attivazione che è<br />

almeno <strong>di</strong> tre anni precedenti con tutte le conseguenze che ne<br />

derivano in termini <strong>di</strong> applicazione della tariffa. Se ‘simuliamo’<br />

le tariffe ad uno stesso anno <strong>di</strong> gestione, scopriamo che Aato<br />

4 scende molto più in basso nella classifica”. Il Direttore Refi<br />

ha infine sottolineato come “l’andamento del costo dell’acqua<br />

per famiglia sia percepito come superiore ad altri servizi.<br />

In realtà, il costo è equiparabile agli altri con l’esclusione<br />

del gas che occupa la fetta principale del bilancio familiare.<br />

Quando si parla <strong>di</strong> servizio idrico bisogna infina considerare<br />

la sua complessità e ricordare che l'analisi dei costi non va mai<br />

separata da quella dei risultati ottenuti”.<br />

16 17


DALL’ESPERIENZA DI 16 COOPERATIVE DI TIPO B<br />

DELLA NOSTRA PROVINCIA<br />

NASCE COOB<br />

Coob, un consorzio per il territorio/<br />

un consorzio per l’inclusione lavorativa<br />

ELIOS<br />

Montevarchi (ar)<br />

ACHILLE GRANDI<br />

Castiglion Fibocchi (ar)<br />

AL PLURALE<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

18 19<br />

FUTURA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IL CENACOLO<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IDEA 2000<br />

Pratovecchio (ar)<br />

SO.DI.SER<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

2000 ONLUS<br />

CastelFocognano (ar)<br />

LA NUOVA IDEA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

LA TAPPA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

CASTIGLIONESE<br />

Castiglion Fiorentino (ar)<br />

COOB- Consorzio Cooperative Sociali Aretine <strong>di</strong> tipo B<br />

Piazza Andromeda, 8 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR) Tel 0575/370282 – Fax 0575/1824172 www.coob.it info@coob.it<br />

IL GIRASOLE<br />

Sansepolcro<br />

ALBATROS<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

BETA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

PRIMAVERA<br />

Capolona - Subbiano (ar)<br />

CO.LA.P<br />

Monte San Savino (ar)


AREZZO AREZZO<br />

Rai 1, <strong>Arezzo</strong> da fiction I gran<strong>di</strong> appuntamenti<br />

Con “Una sera d’ottobre” <strong>Arezzo</strong> è tornata protagonista su Rai 1 Sono quelli con la musica. Nuova e<strong>di</strong>zione del festival curato dall’Ente Filarmonico Italiano<br />

Tra la facoltosa studentessa <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina Giulia, proveniente<br />

da una ricca famiglia aretina, promessa sposa <strong>di</strong> un altrettanto<br />

ricco rampollo, e un bel tenebroso, incontrato per caso in<br />

treno e portatore <strong>di</strong> un inconfessabile segreto, scoppia una<br />

storia d’amore proibita.<br />

È la trama <strong>di</strong> “Una sera d’ottobre”, la fiction prodotta dalla<br />

società “Immagine e cinema” <strong>di</strong> Edwige Fenech le cui riprese<br />

si sono svolte tra Roma, Firenze e <strong>Arezzo</strong>, che ha riportato la<br />

nostra città in prima serata su Rai 1 domenica 18 e lunedì<br />

19 ottobre. Il film ha proposto al pubblico aretino “vecchie”<br />

conoscenze come il regista Vittorio Sindoni e gli attori Vanessa<br />

Hessler, Gabriele Greco, Ottavia Piccolo, Andrea Tidona,<br />

Luca Bastianello, alcuni protagonisti della fiction dello scorso<br />

anno “Per una sera d’amore” che ha avuto come sfondo la<br />

Giostra del Saracino.<br />

“Stavolta – ha sottolineato l’assessore alla cultura e al turismo<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Camillo Brezzi – è la città nel suo<br />

complesso che rafforza la sua presenza televisiva, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> Piazza<br />

Grande. L’intero centro storico <strong>di</strong>venta infatti protagonista, il<br />

Corso, Piazzetta della Madonna del Conforto, la Biblioteca,<br />

via Cavour, ma anche aspetti urbanistici più recenti come la<br />

‘Vela’ e il nuovo complesso giu<strong>di</strong>ziario. Ci sono città e regioni<br />

che investono molto nel cosiddetto ‘film-commission’, <strong>Arezzo</strong>,<br />

per sua fortuna, ha doti naturali che può mettere a frutto: la<br />

bellezza innanzitutto e la <strong>di</strong>sponibilità, sottolineata perfino<br />

a Roma nella conferenza stampa nazionale <strong>di</strong> presentazione<br />

della fiction, del personale dell’Ufficio comunale del Turismo<br />

che mette sempre le troupe in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> lavorare bene”.<br />

La Rai ha creduto molto in questa produzione che è, sì, una<br />

storia d’amore ma con risvolti thriller molto appassionanti<br />

in grado <strong>di</strong> coinvolgere un vasto pubblico come hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato le due serate <strong>di</strong> programmazione seguite da 12<br />

milioni e mezzo gli italiani.<br />

“E visto che non c’è due senza tre - conclude Brezzi - siamo<br />

pronti a ospitare Sindoni, Edwige Fenech, Vanessa Hessler,<br />

Ottavia Piccolo per un terzo film dove magari, come in questo,<br />

compaiano giovani attori aretini come Uberto Kovacevich e<br />

Samuele Boncompagni”.<br />

Nuova e<strong>di</strong>zione del Festival Internazionale I Gran<strong>di</strong><br />

Appuntamenti della Musica: un progetto musicale e culturale<br />

dell’Ente Filarmonico Italiano <strong>di</strong>retto da Giulia Ambrosio<br />

e dell’Assessorato alla Cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Un<br />

Festival che mescola i saperi artistici con quelli umanistici,<br />

la <strong>di</strong>vulgazione scientifica con la riflessione politica. Una<br />

miscela <strong>di</strong> artisti internazionali e il meglio degli artisti toscani,<br />

musiciste <strong>di</strong> grande charme e virtuosi ammaliatori, la scienziata<br />

Margherita Hack e la star internazionale Aziza Mustafa<br />

Zadeh. Questo Festival, che lo scrittore e critico musicale de<br />

“La Stampa” ha definito “umanista”, è un omaggio all’arte,<br />

alla musica, alla storia antica e a quella contemporanea, al<br />

buon gusto e al buon vivere che animerà l’autunno della<br />

città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e, per un evento in esclusiva nazionale, anche<br />

il delizioso teatro neoclassico <strong>di</strong> Anghiari. Il Festival, che con<br />

un programma molto denso si protrarrà fino al 19 <strong>di</strong>cembre,<br />

si svolge con il patrocinio e i contributi del Ministero per i<br />

Beni e le Attività Culturali e con il sostegno determinante<br />

dell’Assessorato alla Cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e della<br />

Fondazione Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena. Gli altri partner sono<br />

la Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Presidenze dei Consigli Provinciale e<br />

il soprano Sarah Pagin<br />

l'astrofisica Margherita Hack<br />

Comunale, Teatro Stabile <strong>di</strong> Anghiari, Facoltà <strong>di</strong> Lettere e<br />

Filosofia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Giovanni Raspini, Caffè River, Azienda <strong>di</strong><br />

Promozione Turistica <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Tenuta Sette Ponti.<br />

Il programma musicale del Festival comprenderà pagine<br />

sinfoniche celebri (un Concerto per violino e orchestra <strong>di</strong><br />

Mozart e la Settima <strong>di</strong> Beethoven, la polifonia cinquecentesca<br />

e il romanticismo più acceso <strong>di</strong> Mendelssohn, per concludersi<br />

con un Concerto <strong>di</strong> Natale <strong>di</strong> grande suggestione, tutto<br />

de<strong>di</strong>cato a Haydn e sigillato dalla “Theresienmesse” che farà<br />

vibrare con profonda interiorità gli spazi sacri del tempio<br />

pierfrancescano della Chiesa <strong>di</strong> San Francesco).<br />

L’anima contemporanea del Festival I Gran<strong>di</strong> Appuntamenti<br />

della Musica ancora una volta è rappresentata dai gran<strong>di</strong><br />

autori che quest’anno hanno dato alle stampe libri importanti<br />

e illuminanti che vanno da una tragica storia d’amore<br />

omosessuale (Sandro Lombar<strong>di</strong> presentato da Sergio Givone,<br />

l’8 novembre al Teatro Pietro Aretino) a una <strong>di</strong>vertita quanto<br />

amara serie <strong>di</strong> racconti <strong>di</strong> viaggiatori (Sandro Cappelletto con<br />

gli interventi musicali <strong>di</strong> Marco Scolastra, l’11 novembre al<br />

Dopolavoro Ferroviario della stazione <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>), a un’amara<br />

riflessione sugli intellettuali (Alberto Asor Rosa e Simonetta<br />

Fiori presentati da Guido Barbieri, il 19 <strong>di</strong>cembre al Teatro<br />

Pietro Aretino); da una storia d’Italia attraverso un grande<br />

del giornalismo (Arrigo Levi, presentato da Andrea Scanzi,<br />

il 25 novembre al Teatro Pietro Aretino) ai turbamenti della<br />

fede (Roberto Vecchioni, il 26 novembre al Teatro Pietro<br />

Aretino); dalla riflessione sulla caduta del muro <strong>di</strong> Berlino<br />

(Enzo Bettiza, il 3 <strong>di</strong>cembre al Teatro Pietro Aretino, con<br />

Piero Melograni) a un incontro eccezionale per storia e<br />

significato (Umberto Ambrosoli e Nando Dalla Chiesa,<br />

presentati da Camillo Brezzi, il 9 <strong>di</strong>cembre nel Salone della<br />

Prefettura); da una conferenza sul tema “Dal sistema solare<br />

ai confini dell’universo“ (Margherita Hack, il 12 <strong>di</strong>cembre<br />

al Teatro Pietro Aretino) sino a una presentazione che si<br />

annuncia pirotecnica (Giordano Bruno Guerri parlerà del<br />

“suo” Marinetti, il 17 <strong>di</strong>cembre nella Sala dei Gran<strong>di</strong> della<br />

Provincia). Tutti gli incontri con gli autori saranno a ingresso<br />

gratuito.<br />

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:<br />

Ente Filarmonico Italiano<br />

Via Cesalpino 19<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Telefono e fax: 0575 353215<br />

info@entefilarmonicoitaliano.it<br />

www.entefilarmonicoitaliano.it<br />

20 21


ASL<br />

Come alimentarsi senza far ricorso al glutine<br />

Celiachia: l’intolleranza interessa un aretino ogni cento. Il glutine è un insieme <strong>di</strong> proteine che sono contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro e in altri cereali minori<br />

Tutti i numeri della celiachia<br />

Nella nostra città si stima ci siano tra i mille e i millecinquecento soggetti affetti da celiachia. Ma <strong>di</strong> questi pazienti solo una parte<br />

è consapevole della malattia, attorno ai duecento. In Italia ci sono oggi poco più <strong>di</strong> 70.000 celiaci noti, contro un numero reale<br />

valutato in almeno 500.000. I soggetti celiaci sono per due terzi donne. Ma cos'è la celiachia? È un’intolleranza permanente al<br />

glutine, un insieme <strong>di</strong> proteine contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro ed in altri cereali minori. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

malattia autoimmune che si manifesta in soggetti geneticamente pre<strong>di</strong>sposti (la sigla scientifica è HLA DQ2/DQ8).<br />

L’intolleranza al glutine genera danni alla mucosa intestinale e in particolare l’atrofia dei villi intestinali che comporta un<br />

malassorbimento. Sul piano clinico si manifesta con quadri estremamente <strong>di</strong>versi e polimorfi. La forma classica, che esor<strong>di</strong>sce<br />

solitamente nei primi 6-24 mesi <strong>di</strong> vita, poco dopo l’introduzione del glutine durante il <strong>di</strong>vezzamento, si manifesta con sintomi<br />

gastrointestinali quali <strong>di</strong>arrea, vomito, inappetenza. Questa forma sta <strong>di</strong>ventando ormai rara, mentre è in aumento l’incidenza della<br />

forma tar<strong>di</strong>va, caratterizzata da sintomi gastrointestinali atipici (meteorismo, stipsi, dolore addominale ricorrente) o da manifestazioni<br />

extraintestinali, quali: dermatite erpetiforme, anemia da carenza <strong>di</strong> ferro, bassa statura, infertilità e aborti ricorrenti, alopecia,<br />

osteoporosi, <strong>di</strong>sturbi neurologici, miocar<strong>di</strong>opatia <strong>di</strong>latativa e altri. Vi sono poi <strong>di</strong>verse malattie che si associano alla celiachia: <strong>di</strong>abete<br />

mellito insulino-<strong>di</strong>pendente, tiroi<strong>di</strong>te cronica autoimmune, sindrome <strong>di</strong> Siogren, sclerosi multipla, cirrosi biliare primitiva e altre.<br />

L’unica terapia attualmente <strong>di</strong>sponibile per i soggetti affetti da celiachia è la totale e permanente esclusione dalla <strong>di</strong>eta degli alimenti<br />

contenenti glutine.<br />

Celiachia: se la riconosci<br />

non fa più paura<br />

È appena partita la nuova campagna <strong>di</strong><br />

comunicazione dell'AIC, con lo slogan “Se lo<br />

riconosci lo puoi invitare a cena” si pone l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> far conoscere la celiachia, sottolineare l’importanza della <strong>di</strong>agnosi<br />

precoce e <strong>di</strong>mostrare che i celiaci, grazie ad una <strong>di</strong>eta appropriata,<br />

possono condurre una vita assolutamente normale. Oggi le persone<br />

celiache possono mangiare un gelato, uscire fuori a cena, prenotare<br />

una vacanza con la certezza <strong>di</strong> trovare gli alimenti per chi soffre <strong>di</strong><br />

celiachia.<br />

Anche Collina scende in campo<br />

Pierluigi Collina protagonista <strong>di</strong> uno spot televisivo e testimonial<br />

d’eccezione sulle pagine <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>ani e perio<strong>di</strong>ci insieme a Gaia De<br />

Laurentiis e Daniele Bossari. Obiettivo della campagna far conoscere<br />

la celiachia, sottolineare l'importanza della <strong>di</strong>agnosi precoce e<br />

<strong>di</strong>mostrare che i celiaci possono ormai condurre una vita normale<br />

grazie a una <strong>di</strong>eta appropriata.<br />

Un percorso assistenziale “de<strong>di</strong>cato”<br />

Intervista a Fabrizio Magnolfi, <strong>di</strong>rettore della U.O. Gastroenterologia<br />

Con la celiachia si può convivere, ma è necessario essere<br />

seguiti dagli specialisti. La Asl ha un proprio percorso<br />

assistenziale de<strong>di</strong>cato esclusivamente al paziente celiaco.<br />

Perchè questa scelta?<br />

Innanzitutto perché la celiachia è una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> grande<br />

impatto sociale con una prevalenza elevata,<br />

colpendo circa l’1% della popolazione, che<br />

incide profondamente e persistentemente<br />

nello stile <strong>di</strong> vita dei pazienti e dei<br />

loro familiari, i quali corrono il rischio<br />

<strong>di</strong> una marginalizzazione sociale (fra<br />

l’altro la necessità <strong>di</strong> assumere alimenti<br />

specificamente de<strong>di</strong>cati impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong><br />

frequentare ristoranti, pizzerie, case<br />

<strong>di</strong> amici, gli spostamenti risultano<br />

più <strong>di</strong>fficoltosi e tutto ciò interferisce<br />

pesantemente nella vita sociale).<br />

In secondo luogo perché la celiachia dura<br />

tutta la vita ed i pazienti necessitano <strong>di</strong><br />

perio<strong>di</strong>ci controlli me<strong>di</strong>ante un approccio<br />

multi<strong>di</strong>sciplinare basato su protocolli <strong>di</strong>agnostici e <strong>di</strong><br />

sorveglianza preor<strong>di</strong>nati e non lasciati all’improvvisazione del<br />

singolo operatore.<br />

Come sarà organizzato il percorso per la celiachia?<br />

Saranno coinvolti vari attori con competenze <strong>di</strong>verse dai<br />

me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base e pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta a molteplici specialisti<br />

(gastroenterologo, pe<strong>di</strong>atra, endoscopista, anatomo-patologo,<br />

laboratorista, <strong>di</strong>etista, nutrizionista, endocrinologo,<br />

<strong>di</strong>abetologo).<br />

I me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia e i pe<strong>di</strong>atri sono chiamati all’in<strong>di</strong>viduazione<br />

dei quadri clinici sospetti e allo screening dei soggetti a<br />

rischio. Gli specialisti intervengono presso l’ambulatorio<br />

multi<strong>di</strong>sciplinare per la celiachia che ha sede presso l’ospedale<br />

San Donato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e comprende l’attività per i pazienti <strong>di</strong><br />

età superiore a 16 anni, <strong>di</strong> cui si farà carico il gastroenterologo<br />

e quella per i pazienti <strong>di</strong> età inferiore a 16 anni garantita dal<br />

pe<strong>di</strong>atra. Sia il gastroenterologo che il pe<strong>di</strong>atra potranno<br />

contare su una rete <strong>di</strong> altri specialisti<br />

preventivamente in<strong>di</strong>viduati e quin<strong>di</strong> su<br />

riferimenti certi, per tutte le necessità del<br />

singolo paziente. Fra i compiti <strong>di</strong> questo<br />

ambulatorio de<strong>di</strong>cato ricordo: la <strong>di</strong>agnosi<br />

e l’inquadramento iniziale, il follow-up<br />

e la sorveglianza riguardo l’insorgenza <strong>di</strong><br />

malattie correlate (tiroi<strong>di</strong>te autoimmune,<br />

<strong>di</strong>abete, steatoepatite non alcolica,<br />

linfoma), l’educazione alimentare ai<br />

pazienti e alle loro famiglie, lo screening<br />

dei parenti <strong>di</strong> primo grado, iniziative <strong>di</strong><br />

aggiornamento, rapporti <strong>di</strong> collaborazione<br />

con l’Associazione Italiana Celiachia.<br />

Qual è il rapporto con l’Associazione Italiana Celiachia?<br />

È un rapporto ottimo, <strong>di</strong> grande collaborazione, quello che<br />

personalmente coltivo da anni con l’Associazione provinciale<br />

dei celiaci e con il loro Presidente. Si tratta <strong>di</strong> un’associazione<br />

molto attiva, viva e vitale che rappresenta uno stimolo positivo<br />

per tutti gli operatori coinvolti nel percorso. Oltretutto<br />

l’associazione si è resa <strong>di</strong>sponibile ad affiancare i nostri<br />

operatori nell’attività dell’ambulatorio multi<strong>di</strong>sciplinare, in<br />

modo tale da rendere ancora più personalizzato e imme<strong>di</strong>ato<br />

il rapporto con i pazienti celiaci e i loro familiari.<br />

22 23


ASL<br />

Aumentano le possibilità <strong>di</strong><br />

approvvigionamento degli<br />

alimenti senza glutine<br />

L'azienda sanitaria fornisce un quantitativo in chilogrammi<br />

<strong>di</strong> biscotti, dolci, farine, pasta, alimentari privi <strong>di</strong> glutine ai<br />

soggetti affetti da celiachia. In ogni zona la Asl 8 ha un punto<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retto, al quale si aggiungono le farmacie<br />

convenzionate.<br />

Assieme all'associazione che riunisce i soggetti celiaci, l'azienda<br />

ha portato avanti un progetto per dare ulteriori risposte a queste<br />

esigenze. Sono cresciute le imprese che producono alimenti<br />

senza glutine. E ci sono fra i fornitori che si sono iscritti<br />

nell'apposito registro regionale anche parafarmacie e alcuni<br />

gran<strong>di</strong> reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione (Coop, Ipercoop, Esselunga).<br />

È nata così l'esigenza <strong>di</strong> garantire ai soggetti la possibilità <strong>di</strong><br />

acquistare prodotti anche in strutture <strong>di</strong>verse. Si trattava a<br />

quel punto <strong>di</strong> mettere in atto una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti che<br />

garantissero trasparenza e regolarità delle operazioni. Infatti a<br />

ogni soggetto viene riconosciuto un buono che può <strong>di</strong> essere <strong>di</strong><br />

60, 90, 130 euro al mese secondo la fascia <strong>di</strong> età.<br />

Sono state così allineate le procedure <strong>di</strong> acquisto con i relativi<br />

controlli dell'azienda. Oltre alle questioni normative e<br />

amministrative è stato costruito un iter tecnico, attraverso i buoni<br />

con i co<strong>di</strong>ci per la lettura ottica. Buoni acquisto che le casse <strong>di</strong><br />

supermercati, farmacie e parafarmacie riescono a riconoscere e a<br />

mettere in relazione a prodotti che a loro volta hanno i co<strong>di</strong>ci a<br />

barre che segnalano prodotti specifici per celiaci.<br />

I buoni spen<strong>di</strong>bili sono in tagli da <strong>di</strong>eci e venti euro. C'è tutta<br />

una procedura legata alla scelta del proprio piano terapeutico, le<br />

cui modalità sono <strong>di</strong>sponibili presso i punti <strong>di</strong> rifornimento. Una<br />

grande opportunità <strong>di</strong> scelta che aumenta la libertà <strong>di</strong> scelta.<br />

Ovviamente resta intatto il sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta della<br />

Asl, che molti preferiscono perché non è valutato in buoni, ma in<br />

peso. Vale a <strong>di</strong>re che sono previste quantità in chilogrammi, senza<br />

tener conto delle fluttuazioni del mercato. E questo rimane<br />

un grande vantaggio perchè la Asl, acquistando queste merci<br />

<strong>di</strong>rettamente dai produttori, con convenzioni che riducono<br />

fortemente il loro costo, riesce a dare quantità superiori rispetto<br />

a quelle acquisibili nei supermercati o nelle parafarmacie. Ma<br />

ognuno ha poi la libertà <strong>di</strong> scegliere i proprio percorso.<br />

A chi rivolgersi:<br />

Servizio Farmaceutica Territoriale Azienda Usl 8<br />

Viale Citta<strong>di</strong>ni 33/27 – <strong>Arezzo</strong> (area ex O.P)<br />

Tel. 0575.254312<br />

Orario <strong>di</strong> servizio: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13, il<br />

sabato dalle 8,30 alle 12. Il martedì e giovedì pomeriggio, dalle<br />

14,30 alle 16,30.<br />

Unico documento da presentare è la certificazione <strong>di</strong> celiachia<br />

rilasciata da un qualsiasi reparto <strong>di</strong> Gastroenterologia.<br />

Corsi gratuiti per<br />

preparare alimenti<br />

specifici<br />

La celiachia può essere tenuta sotto controllo seguendo poche<br />

elementari regole <strong>di</strong> alimentazione. Queste regole consentono<br />

<strong>di</strong> vivere una vita assolutamente normale, ma hanno il loro<br />

punto debole nella necessità <strong>di</strong> consumare pasti del tutto privi<br />

<strong>di</strong> glutine. Se questo è normalmente possibile nella propria<br />

abitazione, può <strong>di</strong>ventare complicato quando si va a mangiare<br />

fuori.<br />

Per questo motivo la Asl, in collaborazione con l'AIC<br />

(Associazione Italiana Celiachia), ha promosso l'organizzazione<br />

<strong>di</strong> corsi gratuiti <strong>di</strong> formazione, rivolti a ristoratori ed altri<br />

operatori del settore alimentare, per insegnare loro le corrette<br />

modalità per la preparazione <strong>di</strong> pasti privi <strong>di</strong> glutine. Lo scopo<br />

è quello <strong>di</strong> estendere al maggior numero <strong>di</strong> attività alimentari<br />

possibile la consapevolezza e la capacità <strong>di</strong> preparare alimenti<br />

destinati alle persone affette da celiachia, in modo tale da<br />

consentire loro <strong>di</strong> avere una vita sociale assolutamente identica<br />

a quella <strong>di</strong> qualsiasi altro citta<strong>di</strong>no.<br />

Attualmente è in svolgimento il corso autunnale, mentre il<br />

prossimo prenderà il via nel mese <strong>di</strong> febbraio. Informazioni<br />

si trovano nel sito web all'in<strong>di</strong>rizzo: www.usl8.toscana.it -<br />

sezione Centro Didattico Formativo.<br />

I due<br />

ambulatori<br />

della Asl<br />

Fino a ora i pazienti affetti da celiachia, venivano “gestiti”<br />

nell'ambito della gastroenterologia. La necessità <strong>di</strong> offrire<br />

un servizio de<strong>di</strong>cato e specializzato ha indotto l'azienda<br />

a organizzare due specifici ambulatori multi<strong>di</strong>sciplinari,<br />

destinati ad adulti e bambini.<br />

La nuova organizzazione è attiva dal 18 novembre. Sarà<br />

funzionante una volta al mese (il terzo martedì) con orario 11<br />

- 13. A ogni seduta può ricevere fino a otto pazienti.<br />

Quello per adulti (pazienti oltre i 16 anni <strong>di</strong> età) si trova presso<br />

il “Centro Servizi Me<strong>di</strong>cina Specialistica”.<br />

Per i pazienti celiaci <strong>di</strong> età inferiore ai 16 anni l'ambulatorio<br />

de<strong>di</strong>cato è attivo dalle ore 16 alle 18, ogni terzo giovedì del<br />

mese presso il Day Hospital ambulatorio <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria.<br />

Per accedere a questi due ambulatori è necessaria la<br />

prenotazione tramite Cup, da effettuarsi <strong>di</strong>etro presentazione<br />

della richiesta del Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale o del Pe<strong>di</strong>atra<br />

<strong>di</strong> Libera Scelta (secondo l'età), o <strong>di</strong> uno specialista specifico,<br />

su ricettario regionale.<br />

Regione Toscana<br />

Diritti Valori Innovazione Sostenibilità<br />

Virus AH1N1.<br />

come proteggerti e come non <strong>di</strong>ffonderlo<br />

Cos’è Il nuovo virus influenzale A H1N1 provoca una sintomatologia simile alla classica influenza stagionale, però con alta contagiosità.<br />

Come l’influenza stagionale può causare complicazioni, in particolare respiratorie.<br />

Come si<br />

trasmette La trasmissione da persona a persona si verifica per via aerea attraverso le gocce <strong>di</strong> saliva <strong>di</strong> chi tossisce e starnutisce,<br />

ma anche per via in<strong>di</strong>retta, cioè attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.<br />

Utilizza un fazzoletto <strong>di</strong> carta davanti a naso e bocca quando tossisci o starnutisci<br />

e gettalo nel cestino dei rifiuti.<br />

Tieni a <strong>di</strong>sposizione una piccola scorta <strong>di</strong> mascherine igieniche e indossale in caso <strong>di</strong> malattia<br />

o <strong>di</strong> assistenza ad una persona malata.<br />

Mantieni pulite le superfici (interruttori, telefoni, tastiere, maniglie, rubinetti, pulsantiere dei citofoni o dell’ascensore,<br />

tavoli e scrivanie) perché possono venire contaminate dal virus attraverso il contatto con persone infette.<br />

Arieggia spesso i luoghi dove vivi e lavori.<br />

Resta a casa e telefona al me<strong>di</strong>co o al pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> famiglia e, una volta guarito atten<strong>di</strong> almeno 24 ore prima <strong>di</strong> tornare alla normale attività.<br />

Non andare imme<strong>di</strong>atamente al pronto soccorso.<br />

Non assumere farmaci antivirali <strong>di</strong> tua iniziativa.<br />

www.regione.toscana.it/influenza<br />

24 25<br />

Come<br />

proteggerti<br />

Cosa fare<br />

e cosa<br />

non fare<br />

La Toscana<br />

si è già<br />

organizzata<br />

È un’influenza<br />

Contatta il tuo me<strong>di</strong>co o il pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> famiglia<br />

per avere in<strong>di</strong>cazioni sulla malattia e sui<br />

farmaci da utilizzare.<br />

Lavati le mani con cura, più volte al giorno, con acqua e sapone o con detergenti a base <strong>di</strong> alcool,<br />

in particolare dopo aver tossito, starnutito, esserti soffiato il naso.<br />

Quali sono<br />

i sintomi febbre improvvisa oltre i 38°C, <strong>di</strong>sturbi respiratori come tosse secca, mal <strong>di</strong> gola e raffreddore, brivi<strong>di</strong> o emicrania,<br />

dolori muscolari o articolari, talora associati a sensazioni <strong>di</strong> vertigini, mal <strong>di</strong> pancia, <strong>di</strong>arrea o vomito.<br />

I servizi sanitari, territoriali e ospedalieri, sono stati potenziati e attrezzati per affrontare l’eventuale epidemia.<br />

Per ulteriori informazioni<br />

Stampa Centro stampa Giunta Regione Toscana<br />

Locan<strong>di</strong>na Influenza.indd 1 07/10/2009 14.11.15


AFM - EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

Bambini e veleni, i pericoli sono all’interno della casa<br />

I potenziali pericoli nell’ambito domestico. Quali sono le sostanze alle quali fare attenzione e i possibili interventi d’urgenza in caso <strong>di</strong> ingerimento<br />

Molte sostanze che si trovano in casa e che un adulto sa<br />

usare possono essere un reale pericolo per i più piccoli. Tutti<br />

sappiamo che i bambini in casa girano, toccano, assaggiano<br />

e ingoiano. La maggioranza delle intossicazioni avviene fra<br />

le mura domestiche ed è uno dei problemi più importanti<br />

quando si prende in esame la loro sicurezza. Gli incidenti<br />

non si verificano in bambini molto piccoli, ma quando questi<br />

incominciano a sviluppare la loro autonomia <strong>di</strong> movimento<br />

cioè nella fascia <strong>di</strong> età fra 1 e 4 anni.<br />

Quando un bambino comincia a gattonare o a camminare<br />

<strong>di</strong>venta un piccolo e temerario esploratore dell’ambiente che<br />

lo circonda e la bocca è lo strumento più importante con cui<br />

cerca <strong>di</strong> scoprire il mondo che lo circonda: in questo modo<br />

impara a riconoscere i sapori e <strong>di</strong>stingue quelli buoni da quelli<br />

cattivi, determina la morbidezza e la robustezza degli oggetti,<br />

e così via. Quando il bambino è sorvegliato gli incidenti sono<br />

meno frequenti. Gli orari a rischio sono: dalle 11 alle 13 e<br />

dalle 19 alle 21 cioè quando gli adulti sono impegnati nella<br />

preparazione dei pasti o a fine giornata quando sono più<br />

stanchi.<br />

I potenziali veleni<br />

In ogni casa sono presenti<br />

•Farmaci<br />

•Detersivi e prodotti per la pulizia (candeggina,<br />

trielina, smacchiatori, <strong>di</strong>sgorganti)<br />

•Insettici<strong>di</strong> (antiformiche, antizanzare)<br />

•Colla, vernici solventi e altri prodotti per i<br />

lavoretti fai da te<br />

I farmaci sono al primo posto nelle statistiche <strong>di</strong> intossicazione<br />

acuta rappresentando all’incirca il 50% dei casi <strong>di</strong><br />

avvelenamento. Vanno conservati in arma<strong>di</strong>etti ad altezze<br />

inaccessibili a un bambino, meglio se sotto chiave. I tappi<br />

e le chiusure <strong>di</strong> sicurezza sicuramente non facili da aprire<br />

non sono valide se gli adulti trovano più comodo lasciare le<br />

confezioni aperte, magari sul como<strong>di</strong>no oppure usare piccole<br />

scatole portapillole che tengono nelle borse o nelle tasche delle<br />

giacche, facilitando così enormemente il rischio <strong>di</strong> una loro<br />

assunzione da parte del bambino.<br />

Al secondo posto nelle casistiche degli avvelenamenti si<br />

trovano tutti i prodotti per la pulizia (detersivi <strong>di</strong> ogni<br />

genere, detergenti, candeggianti, <strong>di</strong>sincrostanti, smacchiatori,<br />

deodoranti, cere, lucidanti) e per la manutenzione (ammoniaca,<br />

soda caustica, colle, vernici, solventi), ma anche altri prodotti<br />

potenzialmente pericolosi (insettici<strong>di</strong> e antitarme, concimi<br />

per le piante). Non vanno mai tenuti a portata <strong>di</strong> bambino<br />

evitando, come in genere si fa per como<strong>di</strong>tà e per praticità, <strong>di</strong><br />

riporli nei sottolavan<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> bagni e cucine.<br />

Mantenere i prodotti nelle loro confezioni originali, perché su<br />

<strong>di</strong> esse sono riportati i segnali <strong>di</strong> pericolo e le in<strong>di</strong>cazioni sulle<br />

sostanze tossiche presenti (elemento questo in<strong>di</strong>spensabile<br />

da conoscere per la terapia da seguire nel malaugurato caso<br />

<strong>di</strong> ingestione), evitare il travaso del contenuto in contenitori<br />

normalmente destinati ad altro.<br />

Esiste in casa un’altra sostanza tossica a cui raramente si pensa:<br />

è la nicotina contenuta nelle sigarette. Già due-tre centimetri <strong>di</strong><br />

una sigaretta, se ingeriti da un bambino, possono racchiudere<br />

abbastanza nicotina da costituire un serio pericolo. Le sigarette<br />

non vanno perciò mai lasciate per casa o in borsa o in tasche <strong>di</strong><br />

indumenti, ma ben chiuse o in scatole con chiusure a prova <strong>di</strong><br />

bimbo. Attenzione anche ai mozziconi <strong>di</strong> sigaretta, da gettare<br />

imme<strong>di</strong>atamente e da non lasciare nei portacenere.<br />

Anche alcune piante da appartamento possono rappresentare<br />

un pericolo come la stella <strong>di</strong> natale, l’oleandro, il lauroceraso<br />

o la <strong>di</strong>ffembachia.<br />

La cucina, il bagno e il ripostiglio sono i luoghi della casa più<br />

pericolosi per i nostri piccoli.<br />

CORROSIVO IRRITANTE TOSSICO NOCIVO FACILMENTE<br />

INFIAMMABILE<br />

Se un bambino ingerisce<br />

una sostanza tossica<br />

COSA NON FARE<br />

non farlo vomitare<br />

non fargli bere latte<br />

niente panico, potrebbe spaventare ancora <strong>di</strong> più il bambino<br />

non cercare rime<strong>di</strong> casalinghi<br />

COSA FARE<br />

cercare <strong>di</strong> scoprire che cosa è stato ingerito e in che quantità<br />

quanto tempo è trascorso dall’ingestione<br />

se il bambino si lamenta, piange o sembra strano, se ha la bocca arrossata<br />

Chiamare l’emergenza sanitaria 118<br />

26 27


28 29


Aperta da Vincenzo Cerami<br />

la stagione <strong>di</strong> prosa al<br />

Pietro Aretino<br />

Vincenzo Cerami, con “Italia mia”, ha aperto la stagione <strong>di</strong><br />

prosa 2009/2010 organizzata dall’assessorato alla cultura<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con il contributo <strong>di</strong> BancaEtruria,<br />

Estra-Coingas, Consorzio Cooperative Acli. Questa quarta<br />

stagione durerà fino al 26 marzo 2010 ma non mancheranno<br />

le oramai tra<strong>di</strong>zionali, e apprezzate, appen<strong>di</strong>ci della Linea<br />

Cabaret e della Linea Giovani che interesseranno il successivo<br />

mese <strong>di</strong> aprile. Un avvicendarsi <strong>di</strong> attori e artisti che faranno<br />

del Pietro Aretino ancora una volta “un piccolo teatro con una<br />

grande anima”.<br />

“Anche quest’anno – sottolinea l’assessore alla cultura del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Camillo Brezzi – copriamo 7 mesi<br />

garantendo agli spettatori 36 spettacoli. Gli abbonati ne<br />

potranno usufruire uno in più rispetto al 2008 allo stesso<br />

prezzo. E questo grazie agli sponsor che hanno deciso <strong>di</strong><br />

impegnarsi in un momento <strong>di</strong>fficile sia in termini economici<br />

generali sia per i teatri ad <strong>Arezzo</strong>. Come anno scorso con<br />

Ascanio Celestini, anche questa stagione <strong>di</strong> prosa è iniziata<br />

con uno scrittore e sceneggiatore, Vincenzo Cerami, legato ad<br />

<strong>Arezzo</strong> fin dal tempo del film <strong>di</strong> Roberto Benigni ‘La vita è<br />

bella’. Nel corso dei mesi proporremo spettacoli in cui il Pietro<br />

Aretino è anche produttore, a <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> un impegno<br />

a 360 gra<strong>di</strong>, e chiuderemo con ‘Rosa Lullaby’ <strong>di</strong> Gianni<br />

Micheli che trae origine da una storia molto aretina, quella<br />

dell’ospedale psichiatrico dei Tetti Rossi”.<br />

“Per un istituto con un'identità popolare come BancaEtruria<br />

– afferma Paolo Conticini responsabile <strong>di</strong>rezione territoriale<br />

città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> – dare sostegno alla stagione teatrale significa<br />

proseguire il percorso <strong>di</strong> attenzione nei confronti del territorio<br />

perseguito ormai da anni”.<br />

“È la nostra filosofia – <strong>di</strong>chiara Riccardo La Ferla vicepresidente<br />

<strong>di</strong> Coingas – promuovere e aiutare le realtà culturali della<br />

provincia. Posso solo <strong>di</strong>re che il contributo alla stagione<br />

teatrale aretina va proprio nella giusta <strong>di</strong>rezione vista la qualità<br />

del programma, ricco e in grado <strong>di</strong> accontentare tutti i gusti,<br />

anche per i costi contenuti dei biglietti che denotano una<br />

particolare attenzione ‘sociale’ da parte degli organizzatori”. E<br />

Marco Coleschi della “consorella” Estra ha voluto riprendere<br />

“un pensiero <strong>di</strong> Giorgio Strehler sul teatro <strong>di</strong> utilità: il teatro è<br />

un servizio pubblico come il gas e la luce. Come poteva restare<br />

fuori una società energetica interamente formata da capitale<br />

pubblico”?<br />

Per Sabata Bucci del Consorzio Cooperative Acli “il teatro è<br />

un momento <strong>di</strong> aggregazione e <strong>di</strong> apertura mentale in grado<br />

<strong>di</strong> dare il là a una crescita comunitaria. Perciò, con piacere,<br />

abbiamo deciso <strong>di</strong> fare la nostra parte affinché il sipario si<br />

apra”.<br />

“Nelle botti piccole sta il vino buono – conclude il <strong>di</strong>rettore<br />

artistico Andrea Biagiotti. Il Teatro Pietro Aretino sarà pure<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ridotte ma nei 4 anni <strong>di</strong> esperienza abbiamo<br />

potuto notare una crescita <strong>di</strong> pubblico tale che ogni spettacolo<br />

vede il tutto esaurito, 130 posti, e non è stato né facile né<br />

scontato raggiungere questo risultato”.<br />

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STAGIONE TEATRALE<br />

STAGIONE 2009/2010 TEATRO PIETRO ARETINO<br />

giovedì 22 ottobre 2009 – ore 21 (fuori abbonamento)<br />

venerdì 23 ottobre 2009 – ore 21 (fuori abbonamento)<br />

ITALIA MIA<br />

uno spettacolo <strong>di</strong> Vincenzo Cerami<br />

con Aisha e Vincenzo Cerami<br />

tastiera: Emiliano Begni<br />

consulenza musicale: Nicola Piovani<br />

<strong>di</strong>rezione artistica: Matteo Cerami e Norma Martelli<br />

venerdì 6 novembre 2009 – ore 21 (turno A)<br />

sabato 7 novembre 2009 – ore 21 (fuori abbonamento)<br />

TUTTO QUELLO CHE<br />

LE DONNE (NON) DICONO<br />

<strong>di</strong> Francesca Reggiani, Valter Lupo, Gianluca Giugliarelli<br />

con Francesca Reggiani<br />

giovedì 12 novembre 2009 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 13 novembre 2009 – ore 21 (turno B)<br />

I DOLORI DEL GIOVANE<br />

WERTMÜLLER – Fregnacce e musica<br />

<strong>di</strong> Gianni Clementi<br />

con Massimo Wertmüller<br />

e con Stefano Bari, Gianluca Mancini, Giorgio Marsili, Piergiorgio Pirro,<br />

Giovanni Todaro<br />

regia <strong>di</strong> Gianni Clementi e Massimo Wertmüller<br />

musiche <strong>di</strong> Marco Sutera e Giorgio Marsili<br />

sabato 21 novembre 2009 – ore 21 (turno A)<br />

domenica 22 novembre 2009 – ore 21 (turno B)<br />

IL BERRETTO A SONAGLI<br />

<strong>di</strong> Luigi Pirandello<br />

con Sebastiano Lo Monaco e Maria Rosaria Carli<br />

e con Clelia Piscitello, Rosario Petix, Franca Maresa, Ylenia Vasile<br />

con la partecipazione <strong>di</strong> Viviana Larice<br />

regia <strong>di</strong> Mauro Bolognini ripresa da Sebastiano Lo Monaco<br />

sabato 5 <strong>di</strong>cembre 2009 – ore 21 (turno A)<br />

domenica 6 <strong>di</strong>cembre 2009 – ore 21 (turno B)<br />

BEN HUR<br />

<strong>di</strong> Gianni Clementi<br />

con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito<br />

regia <strong>di</strong> Nicola Pistoia<br />

martedì 15 <strong>di</strong>cembre 2009 – ore 21 (turno A)<br />

mercoledì 16 <strong>di</strong>cembre 2009 – ore 21 (turno B)<br />

IL DIARIO DI UN PAZZO<br />

<strong>di</strong> Nikolaj Gogol<br />

traduzione <strong>di</strong> Tommaso Landolfi<br />

con Dario Cantarelli<br />

voci recitate <strong>di</strong> Gisella Bein e Giorgio Lanza<br />

regia <strong>di</strong> Lino Spadaro<br />

lunedì 11 gennaio 2010 – ore 21 (fuori abbonamento)<br />

VENTI ANNI TRA DUE SECOLI.<br />

DALLE CANDELE<br />

ALLA LUCE ELETTRICA – Un vaudeville<br />

progetto Laura Naef, Giovanna Uzzani, Paolo Zampini<br />

drammaturgia Giovanna Uzzani<br />

interpretazione Daria Deflorian<br />

esecuzione musicale Laura Naef (pianoforte), Paolo Zampini (flauto traverso)<br />

giovedì 21 gennaio 2010 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 22 gennaio 2010 – ore 21 (turno B)<br />

LIBRI DA ARDERE<br />

<strong>di</strong> Amélie Nothomb<br />

traduzione <strong>di</strong> Alessandro Grilli<br />

con Elio De Capitani, Elena Russo Arman, Corrado Accor<strong>di</strong>no<br />

regia <strong>di</strong> Cristina Crippa<br />

giovedì 4 febbraio 2010 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 5 febbraio 2010 – ore 21 (turno B)<br />

OTELLO & IAGO<br />

testo e regia <strong>di</strong> Massimo Schuster<br />

con Alessandra Be<strong>di</strong>no e Massimo Schuster<br />

luci e <strong>di</strong>rezione tecnica: Silvio Martini<br />

giovedì 18 febbraio 2010 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 19 febbraio 2010 – ore 21 (fuori abbonamento)<br />

IL DIARIO DI EVA – O come Darwin ci cacciò<br />

dall’Eden<br />

uno spettacolo <strong>di</strong> Angelo Savelli liberamente ispirato agli scritti <strong>di</strong> Mark Twain<br />

e Charles Darwin<br />

con Lucia Poli, Stefano Gragnani, Simone Faucci<br />

giovedì 25 febbraio 2010 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 26 febbraio 2010 – ore 21 (turno B)<br />

HONOUR<br />

<strong>di</strong> Joanna Murray-Smith<br />

traduzione <strong>di</strong> Masolino D’Amico<br />

con Paola Pitagora e Roberto Alpi<br />

e con Viola Graziosi e Evita Ciri<br />

regia <strong>di</strong> Franco Però<br />

giovedì 4 marzo 2010 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 5 marzo 2010 – ore 21 (turno B)<br />

BUONANOTTE BRIVIDO<br />

<strong>di</strong> Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Kejiser, Giovanni Calò<br />

con Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Kejiser<br />

regia <strong>di</strong> Giovanni Calò<br />

giovedì 11 marzo 2010 – ore 21 (turno A)<br />

ITALIANI CINCALI! – Parte prima: minatori in Belgio<br />

<strong>di</strong> Nicola Bonazzi e Mario Perrotta<br />

interpretato e <strong>di</strong>retto da Mario Perrotta<br />

voci amichevolmente registrate da Peppe Barra, Fer<strong>di</strong>nando Bruni, Ascanio<br />

Celestini, Laura Curino, Elio De Capitani<br />

venerdì 12 marzo 2010 – ore 21 (fuori abbonamento)<br />

LA TURNÁTA – Italiani cincali parte seconda<br />

<strong>di</strong> Nicola Bonazzi e Mario Perrotta<br />

interpretato e <strong>di</strong>retto da Mario Perrotta<br />

giovedì 18 marzo 2010 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 19 marzo 2010 – ore 21 (turno B)<br />

FABULA ALCESTI<br />

da Euripide e Marguerite Yourcenar<br />

<strong>di</strong> e con Simona Arrighi, Alessandra Be<strong>di</strong>no, Sandra Garuglieri<br />

movimenti <strong>di</strong> scena <strong>di</strong> Laura Simi<br />

maschere <strong>di</strong> Lino Spadaro<br />

giovedì 25 marzo 2010 – ore 21 (turno A)<br />

venerdì 26 marzo 2010 – ore 21 (fuori abbonamento)<br />

ROSA LULLABY – Racconto dai Tetti Rossi<br />

<strong>di</strong> Gianni Micheli<br />

regia <strong>di</strong> Francesca Barbagli<br />

con Andrea Biagiotti, Massimo Ferri, Luca Bal<strong>di</strong>ni, Gianni Micheli<br />

e con Paolo Benvegnù<br />

LINEA GIOVANI<br />

(fuori abbonamento - ingresso € 10,00)<br />

sabato 27 marzo 2010 – ore 21<br />

LA MANDRAGOLA<br />

Un magico decotto per un’assai volgare beffa aretina<br />

libero adattamento da Niccolò Machiavelli<br />

con Federico Caneschi, Remo Magi, Michele Salvi, Barbara<br />

Bianco, Pamela Fabianelli, Sergio Tavanti, Lucia del Lama,<br />

Alessandra Monci, Marco Buccichini<br />

con la partecipazione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> Santi Mazzini<br />

regia Attilio Vergni<br />

sabato 10 aprile 2010 – ore 21<br />

GRAND TOUR.<br />

MOMENTI DI GLORIA<br />

<strong>di</strong> Luca Baglioni<br />

con Luca Baglioni, Alice Cartocci, Lucio Casini, Riccardo<br />

Vannelli<br />

sabato 17 aprile 2010 – ore 21<br />

SIGNORE E SIGNORI<br />

<strong>di</strong> Alan Bennet<br />

con Francesca Acquisti, Giovanni Biga, Jessica Caneschi,<br />

Laura Capaccioli, Marco Ciabatti, Marco Cucciniello, Filippo<br />

Giani, Gianni Mutarelli, Valentina Nibbi, Clau<strong>di</strong>a Pennucci,<br />

Clau<strong>di</strong>a Pigliapochi, Francesco Scaccioni, Carla Veneri,<br />

Simone Zacchi, Silvia Zamponi<br />

regia Marco Cucciniello<br />

LINEA CABARET<br />

(fuori abbonamento - ingresso € 5,00)<br />

venerdì 9, venerdì 16, venerdì 23, venerdì<br />

30 aprile 2010 – ore 21<br />

SOS AREZZO CABARET<br />

IN TOUR – Quando ridere è un’emergenza!<br />

Selezione del Concorso Nazionale per comici emergenti<br />

INFORMAZIONI<br />

Assessorato alla Cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Ufficio Cultura<br />

Via della Bicchieraia, 26 - <strong>Arezzo</strong><br />

tel. 0575 377503 - 0575 377504 - 0575 377505<br />

fax 0575 323521<br />

e-mail: teatro@comune.arezzo.it<br />

InForma<strong>Comune</strong><br />

Piazza della Libertà - <strong>Arezzo</strong><br />

tel. 0575 377777 - 0575 377666 - fax 0575 377766<br />

e-mail: informacomune@comune.arezzo.it<br />

Teatro Comunale Pietro Aretino<br />

(nei giorni <strong>di</strong> apertura della biglietteria)<br />

Via della Bicchieraia, 32<br />

tel. 0575 302258<br />

Notizie sugli spettacoli ed informazioni sul sito:<br />

www.comune.arezzo.it/spettacoli<br />

32 33


COOPERAZIONE<br />

Adesso il nonno può andare nella “Casa <strong>di</strong> Michele”<br />

Alloggio collettivo temporaneo per anziani non autosufficienti. L’innovativa struttura è stata progettata e gestita da Koinè nel quartiere Pescaiola. Permanenza tra 7 e 90 giorni<br />

Un nuovo servizio per anziani nel quartiere <strong>di</strong> Pescaiola.<br />

In via Concini apre la “Casa <strong>di</strong> Michele”, un servizio socio<br />

assistenziale e <strong>di</strong> cura <strong>di</strong> nuovo tipo rivolto ad anziani non<br />

autosufficienti che, a <strong>di</strong>verso titolo, necessitano <strong>di</strong> assistenza<br />

tutelare, cura sanitaria e riabilitativa al <strong>di</strong> fuori della propria,<br />

abituale, sede <strong>di</strong> residenza. E questo per perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> durata<br />

determinata.<br />

La “casa” costituisce una integrazione funzionale dei servizi<br />

<strong>di</strong> assistenza domiciliare e semiresidenziale rivolti ad anziani<br />

non autosufficienti esistenti nella città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. È infatti<br />

strutturato come alloggio collettivo temporaneo e assicura alle<br />

persone anziane ospitalità residenziale per perio<strong>di</strong> limitati <strong>di</strong><br />

durata compresa tra i 7 ed i 90 giorni, a seconda delle esigenze<br />

personali e dei piani in<strong>di</strong>vidualizzati <strong>di</strong> assistenza.<br />

La Casa <strong>di</strong> Michele ha 9 posti letto e vengono assicurate,<br />

secondo le esigenza specifiche <strong>di</strong> ognuno e in coerenza con<br />

i piani <strong>di</strong> assistenza già adottati dagli specialisti <strong>di</strong> riferimento<br />

delle singole persone, prestazioni <strong>di</strong> assistenza tutelare,<br />

assistenza infermieristica, fisiokinesiterapia, sostegno alla vita<br />

<strong>di</strong> relazione.<br />

L’alloggio collettivo è <strong>di</strong> proprietà della Cooperativa sociale<br />

Koiné <strong>di</strong> tipo A che lo gestisce in associazione temporanea<br />

<strong>di</strong> imprese con l’Associazione <strong>di</strong> Promozione Sociale La Valle<br />

ed è parte integrante della offerta pubblica della Zona Socio<br />

Sanitaria Aretina.<br />

Nella casa<br />

L’alloggio collettivo offre per perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> durata determinata<br />

compresa tra i 7 ed i 90 giorni, ad anziani non autosufficienti<br />

una risposta residenziale <strong>di</strong> tipo socio assistenziale, sanitario<br />

e relazionale. Nella casa, che si propone <strong>di</strong> integrare l’offerta<br />

dei servizi domiciliari semi residenziali, sono esclusi accessi a<br />

tempo indeterminato.<br />

Nell’alloggio, che per brevi e transitori perio<strong>di</strong> <strong>di</strong>viene la casa<br />

dell’anziano, le prestazioni me<strong>di</strong>che vengono assicurate dal<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale <strong>di</strong> ciascuno.<br />

Trasparenza e coinvolgimento attivo degli utenti e degli enti<br />

locali<br />

In considerazione della natura <strong>di</strong> bene pubblico del servizio,<br />

Koinè si prefigge <strong>di</strong> dare conto, in modo trasparente, dei<br />

risultati conseguiti nella gestione. Annualmente verrà<br />

pre<strong>di</strong>sposto un “Rapporto sociale sulla gestione” che offrirà<br />

all’insieme dei portatori <strong>di</strong> interesse dati e strumenti utili a<br />

valutare criticamente l’effettivo grado <strong>di</strong> conseguimento degli<br />

obiettivi assunti dal servizio.<br />

Nel processo valutativo, me<strong>di</strong>ante appositi strumenti ed entro<br />

procedure esplicitate dal Manuale Qualità <strong>di</strong> Koinè, verranno<br />

attivamente coinvolti gli Enti Locali del territorio, gli utenti e<br />

tutti i gruppi <strong>di</strong> portatori <strong>di</strong> interesse.<br />

“Un potenziamento dei servizi<br />

per anziani non autosufficienti”<br />

A partire dal luglio 2008 la Zona Aretina ha inaugurato la<br />

sperimentazione del Fondo per la non autosufficienza con<br />

il quale la Regione Toscana ha inteso realizzare un insieme <strong>di</strong><br />

servizi capace <strong>di</strong> rispondere ai bisogni accertati, per migliorare<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita e l’autonomia delle persone non<br />

autosufficienti.<br />

Il modello toscano ha come priorità strategica la permanenza del<br />

soggetto non autosufficiente nel contesto familiare, attraverso<br />

l’incremento del sostegno domiciliare ma anche con interventi<br />

volti ad inserimenti temporanei o <strong>di</strong> sollievo in RSA.<br />

Rispetto agli inserimenti temporanei in RSA, la Zona Aretina<br />

è in grado <strong>di</strong> assorbire in tutti i mesi dell’anno le richieste ed i<br />

bisogni <strong>di</strong> accoglienza residenziale <strong>di</strong> sollievo.<br />

In alcuni casi, però, l’RSA non è una struttura adeguata.<br />

Si sta così introducendo un nuovo servizio, proposto dalla<br />

Cooperativa Koinè, che si prefigge <strong>di</strong> incrementare e <strong>di</strong>fferenziare<br />

l’offerta <strong>di</strong> servizi alle persone anziane non autosufficienti della<br />

Zona Socio Sanitaria Aretina avviando la sperimentazione <strong>di</strong><br />

un domicilio con<strong>di</strong>viso da un massimo <strong>di</strong> 8/9 persone ove dar<br />

luogo, in forma temporanea e come alloggio <strong>di</strong> sollievo, ad<br />

interventi <strong>di</strong> assistenza socio sanitaria comunitaria.<br />

La Zona Socio Sanitaria Aretina, alla luce delle caratteristiche<br />

innovative del servizio rispondenti alle linee programmatiche<br />

regionali per la domiciliarità, ha deliberato <strong>di</strong> procedere, in via<br />

sperimentale, al convenzionamento per 5 posti stabilendo, tra<br />

l’altro:<br />

a) <strong>di</strong> privilegiare la Casa <strong>di</strong> Michele per gli inserimenti temporanei<br />

<strong>di</strong> sollievo <strong>di</strong> livello 2 e 3, liberando pertanto sistematicamente<br />

posti letto presso RSA da destinarsi a inserimenti definitivi <strong>di</strong><br />

livelli <strong>di</strong> isogravità superiori ai fini dello smaltimento della lista<br />

<strong>di</strong> attesa;<br />

b) <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la Casa <strong>di</strong> Michele come risposta territoriale <strong>di</strong><br />

qualità nel passaggio sempre traumatico da RA a RSA;<br />

c) <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare sistematicamente la Casa <strong>di</strong> Michele come<br />

eventuale risorsa per le famiglie con contratti assistenti familiari,<br />

quando queste si allontanano temporaneamente per la fruizione<br />

delle ferie ovvero nei casi <strong>di</strong> passaggio da una precedente ad una<br />

nuova assistente.<br />

Il progetto sarà finanziato pertanto in parte con il Fondo per la<br />

non autosufficienza e in parte con risorse aggiuntive del fondo<br />

Regionale destinate a progetti innovativi e buone pratiche sulla<br />

non autosufficienza.<br />

Francesca Tavanti<br />

Assessore alle politiche sociali del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

34 35


COOPERAZIONE<br />

Collegamento con la rete<br />

dei servizi del territorio<br />

La Casa <strong>di</strong> Michele persegue il collegamento organico e<br />

funzionale con la rete dei servizi territoriali e, in particolare, con<br />

l’offerta <strong>di</strong> servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali a<br />

titolarità pubblica. Particolarmente rilevante è il collegamento<br />

funzionale con la RSA Pionta, che <strong>di</strong>sta pochi minuti dalla<br />

Casa <strong>di</strong> Michele e da cui viene assicurato – me<strong>di</strong>ante il<br />

ricorso all’istituto della reperibilità – l’intervento del secondo<br />

operatore in caso <strong>di</strong> emergenza notturna.<br />

La struttura<br />

L’alloggio <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> 268 metri quadrati, tutti <strong>di</strong>sposti su<br />

un piano e totalmente privi <strong>di</strong> barriere architettoniche.<br />

La zona a<strong>di</strong>bita a spazi collettivi e <strong>di</strong> vita comunitaria è <strong>di</strong><br />

87 metri quadrati, quella a<strong>di</strong>bita a camere è <strong>di</strong> 90 e quella<br />

a servizi è anch’essa <strong>di</strong> 90 metri, includenti anche le zone <strong>di</strong><br />

collegamento. Le camere, che hanno standards <strong>di</strong>mensionali<br />

maggiori rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente per<br />

le strutture socio assistenziali residenziali, sono 5, <strong>di</strong> cui 4<br />

doppie e 1 singola.<br />

I bagni sono 3, <strong>di</strong> cui 1 assistito e dotato <strong>di</strong> vasca doccia<br />

assistita.<br />

La zona de<strong>di</strong>cata alla vita comunitaria consta <strong>di</strong> quasi 10 metri<br />

quadrati ad utente ed è articolata nella zona soggiorno e nella<br />

tisaneria/zona pranzo.<br />

Arre<strong>di</strong> e<br />

standard abitativi<br />

L’alloggio collettivo è stato allestito come una normale<br />

abitazione civile, per conferire familiarità e vivibilità alle<br />

persone che la abitano, ma <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> arre<strong>di</strong> tecnici specifici<br />

per agevolare la vita dei residenti e degli operatori, come letti<br />

attrezzati o sollevatori.<br />

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COOPERAZIONE<br />

Modalità <strong>di</strong> accesso<br />

L’alloggio collettivo Casa <strong>di</strong> Michele è rivolto ad anziani<br />

non autosufficienti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> gravità residenti<br />

nei Comuni della Zona Socio Sanitaria Aretina. Per<br />

accedere, occorre presentare domanda a Koinè o, per i<br />

posti convenzionati, alle amministrazioni comunali della<br />

Zona Socio Sanitaria Aretina. La domanda va pre<strong>di</strong>sposta<br />

nell’apposito modulo, che può essere ritirato presso la segreteria<br />

<strong>di</strong> Koinè, ad <strong>Arezzo</strong>, in Via Arno 11, prelevato dal sito internet<br />

www.koine.org/casa<strong>di</strong>michele o richiesto telefonicamente al<br />

numero 0039.575.90.03.09.<br />

Ove la domanda venga accolta, si procederà alla stipula <strong>di</strong><br />

uno specifico contratto <strong>di</strong> servizio la cui bozza può essere<br />

richiesta presso la segreteria <strong>di</strong> Koinè, ad <strong>Arezzo</strong>, in Via Arno<br />

11, prelevata dal sito internet www.koine.org/casa<strong>di</strong>michele o<br />

richiesto telefonicamente al numero 0039.575.90.03.09.<br />

Priorità<br />

Per l’accesso al servizio hanno priorità gli anziani residenti nel<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e nei Comuni della Zona Socio Sanitaria<br />

Aretina, posto che la Conferenza dei Sindaci <strong>di</strong> tale Zona<br />

ha sostenuto l’avvio della sperimentazione e deliberato il<br />

convenzionamento sperimentale per 5 posti letto.<br />

A chi è rivolto<br />

Il residence è prioritariamente rivolto ad anziani soli che a<br />

seguito <strong>di</strong> traumi, malattie, problemi <strong>di</strong> natura psicologica,<br />

pur essendo fisicamente autosufficienti o al limite della<br />

autosufficienza, non possono, per perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> durata<br />

determinata, vivere da soli al proprio domicilio.<br />

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AREZZO<br />

Il futuro <strong>di</strong> San Gemignano<br />

Scuola, attività sociali, alloggi agevolati: il lavoro congiunto della Chiesa e degli enti pubblici<br />

Le suore della Congregazione Santa Maria Consolatrice sono<br />

a San Gemignano, svolgendo attività educativa, dal 1948.<br />

La scuola è stata elemento determinante per la formazione<br />

<strong>di</strong> moltissimi giovani. Il venir meno delle vocazioni non<br />

ha impe<strong>di</strong>to alle Suore della Congregazione <strong>di</strong> Maria SS.<br />

Consolatrice <strong>di</strong> continuare il loro lavoro e <strong>di</strong> mantenere<br />

sal<strong>di</strong> i rapporti con <strong>Arezzo</strong>. Ecco quin<strong>di</strong> che, grazie alla<br />

ristrutturazione del complesso immobiliare, accanto alla<br />

scuola cattolica verranno realizzati 19 alloggi sociali, locali per<br />

l’aggregazione, mensa, au<strong>di</strong>torium, un giar<strong>di</strong>no accessibile<br />

ai <strong>di</strong>versamente abili. Un grande ed innovativo progetto<br />

che, come ha sottolineato il Sindaco Giuseppe Fanfani, “è<br />

il risultato <strong>di</strong> tanta buona volontà e tanta pazienza. Tutti<br />

hanno dato un contributo determinante ed i risultati non<br />

sono soltanto nuovi servizi ma anche la riqualificazione <strong>di</strong><br />

una parte importante della città”. Il Vicario Generale della<br />

Diocesi, Don Giovacchino Dallara, ha evidenziato l’aspetto<br />

“metodologico” dell’operazione portata a termine: “ci siamo<br />

integrati, ognuno per le proprie competenze e sensibilità. Il<br />

ricavato dell’alienazione rimane ad <strong>Arezzo</strong> e <strong>di</strong> questo vorrei<br />

ringraziare la Congregazione Maria SS. Consolatrice. E un<br />

apprezzamento particolare a tutti i soggetti pubblici che<br />

hanno partecipato attivamente a questa iniziativa”.<br />

Che si è concretizzata in un protocollo d’intesa firmato<br />

da <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> (Assessore alle politiche della casa,<br />

Alessandro Caporali e Assessore alle politiche sociali,<br />

Francesca Tavanti), <strong>Arezzo</strong> Casa S.p.a. (Presidente Gilberto<br />

Dindalini), Polo Scolastico Maria SS. Consolatrice, “La città<br />

dell’Educazione” ed Azienda Farmaceutica Municipalizzata<br />

(Presidente Marzia Sandroni). L’obiettivo è la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un’esperienza <strong>di</strong> “housing sociale” in partenariato. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> riqualificazione urbana che prevede<br />

l’acquisto e recupero del complesso ex scuola San Gemignano:<br />

1.683 metri quadrati <strong>di</strong> superficie totale oltre a 400 metri<br />

quadrati <strong>di</strong> piazzale e 400 <strong>di</strong> lastrico acquistati per complessivi<br />

1.971.200 euro.<br />

Verranno realizzati 19 alloggi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>mensioni ed in<br />

particolare 10 mini alloggi da 30 metri quadrati, 4 alloggi <strong>di</strong><br />

45 metri quadrati e 5 alloggi <strong>di</strong> 55 metri quadrati a cui vanno<br />

aggiunti una serie <strong>di</strong> ambienti comuni (mensa, cucina, sala<br />

polivalente, lavanderia e stireria, cortile attrezzato e giar<strong>di</strong>no<br />

pensile.<br />

AREZZO<br />

L’occhio sulle frazioni<br />

Il futuro dell’area In<strong>di</strong>catore, Battifolle, Ruscello, San Giuliano, Poggiola<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha un occhio <strong>di</strong> riguardo per le frazioni.<br />

“La zona extraurbana che dal casello autostradale abbraccia<br />

una serie <strong>di</strong> paesi fino a In<strong>di</strong>catore – sottolinea il consigliere<br />

comunale Licio Bernar<strong>di</strong>ni – è un comprensorio che necessita<br />

particolare attenzione per tutta una serie <strong>di</strong> problemi che<br />

possono tuttavia essere riassunti con un termine preciso:<br />

viabilità. È per questo che sto sollecitando l’elaborazione <strong>di</strong><br />

un nuovo assetto stradale, assieme ad Anas e Provincia, che<br />

dall’interporto conduca a Battifolle nella maniera più agevole<br />

possibile”. Questo per il futuro. Ma già varie realizzazioni sono<br />

state fatte o stanno per partire nelle frazioni interessate. Le<br />

riassume l’assessore ai lavori pubblici del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Franco Dringoli: “L’ampliamento del cimitero delle Poggiola<br />

con contestuale restyling, la passerella pedonale, il <strong>di</strong>stretto<br />

sanitario con marciapie<strong>di</strong> e attraversamenti a San Giuliano, la<br />

sistemazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> velocità all’ingresso delle frazioni<br />

per <strong>di</strong>ssuadere gli automobilisti dal correre troppo all’interno<br />

<strong>di</strong> centri abitati che si sviluppano lungo strada. Opere per le<br />

quali abbiamo lavorato in sintonia con l’assessore alla mobilità<br />

Roberto Banchetti e la circoscrizione Saione”.<br />

“Il futuro invece – precisa Bernar<strong>di</strong>ni – possiamo coniugarlo<br />

con scadenze più o meno imme<strong>di</strong>ate: nel 2010 partiranno<br />

i lavori per la rotatoria della Crocina, all’altezza dell’attuale<br />

svincolo per Ruscello, Battifolle, San Giuliano e Pieve al<br />

Toppo, snodo importante anche per l’accesso al raccordo, per<br />

raggiungere il casello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e la stessa Fano-Grosseto. Per il<br />

2011 è in programma la palestra nella scuola elementare San<br />

Giuliano, una struttura pensata sia come pertinenza del plesso<br />

scolastico sia come luogo fruibile a tutti, dove organizzare<br />

attività sociali quali, ad esempio, corsi <strong>di</strong> ginnastica per anziani<br />

ma non solo”.<br />

E guardando ancora oltre? Il Regolamento Urbanistico ha<br />

in<strong>di</strong>viduato 20 Aree <strong>di</strong> Trasformazione Strategica (ATS),<br />

quando gli interventi si riferiscono a operazioni complesse<br />

che pongono come obiettivo prioritario e strategico la<br />

riqualificazione del tessuto urbano. Le ATS corrispondono<br />

alle frazioni del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, da dotare tutte <strong>di</strong><br />

luoghi centrali e in particolare <strong>di</strong> una nuova piazza pubblica.<br />

In<strong>di</strong>catore, Chiani, San Giuliano, Poggiola si presenteranno<br />

dotate <strong>di</strong> nuova viabilità <strong>di</strong> ambito generale e all’interno dei<br />

rispettivi centri abitati, <strong>di</strong> ristrutturati centri <strong>di</strong> aggregazione<br />

e <strong>di</strong> ulteriori spazi aperti <strong>di</strong> interesse e uso collettivo. (mc)<br />

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FIERA ANTIQUARIA<br />

Paolo Cocchi: “la Toscana è orgogliosa dell'Antiquaria”<br />

L'assessore regionale plaude alla Fiera per la salvaguar<strong>di</strong>a della propria identità<br />

Alla prima esperienza come assessore regionale, Paolo Cocchi<br />

è un politico <strong>di</strong> lungo corso.<br />

Nato a Barberino (Firenze) ha mantenuto la sua residenza<br />

nell’antico comune mugellese, dove la famiglia de’ Me<strong>di</strong>ci<br />

trascorreva i mesi dell’estate nella villa <strong>di</strong> Cafaggiolo e<br />

passeggiava lungo le rive del lago Bilancino. Laureato in<br />

filosofia morale con una tesi su psicanalisi e marxismo, un<br />

passato da giornalista enogastronomico, ha sempre militato<br />

nel Partito Comunista Italiano seguendone le varie svolte, nel<br />

Partito Democratico della Sinistra prima, poi nei Democratici<br />

<strong>di</strong> Sinistra ed infine nel Partito Democratico.<br />

Eletto nel consiglio regionale nel 2005, nel 2007 è stato<br />

nominato assessore regionale alla cultura, al turismo e al<br />

commercio.<br />

Singolari deleghe le sue. Cultura, turismo e… commercio.<br />

Da molti anni non si vedeva un assessore che riunisse le deleghe<br />

della cultura, del turismo e del commercio. Ho impostato<br />

il mio lavoro cercando <strong>di</strong> integrare le politiche <strong>di</strong> questi tre<br />

settori e <strong>di</strong> farli convergere verso lo stesso obiettivo: lo sviluppo<br />

della qualità e della competitività dei centri storici della<br />

regione. Il commercio rappresenta da sempre un elemento<br />

<strong>di</strong> valorizzazione della Toscana, molti dei suoi borghi sono<br />

ancora oggi caratterizzati dalla presenza <strong>di</strong> imprese artigiane e<br />

commerciali con una lunga tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> attività.<br />

Il legame tra commercio e turismo è necessario, ma ci pone <strong>di</strong><br />

fronte ad una sfida <strong>di</strong> qualità.<br />

Solo se sapremo migliorare la qualità dei nostri servizi <strong>di</strong><br />

accoglienza avremo correttamente interpretato questa<br />

opportunità <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Dal suo punto <strong>di</strong> vista cosa significa la Fiera Antiquaria <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>?<br />

La Fiera Antiquaria ha svolto un’azione <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione delle<br />

conoscenze culturali legate al nostro patrimonio storico<br />

artistico che <strong>di</strong>fficilmente avrebbero potuto <strong>di</strong>ventare<br />

appannaggio del grande pubblico. Le opere e soprattutto<br />

il sapere <strong>di</strong> antiquari e collezionisti sono scesi in piazza. Ha<br />

contribuito così ad alimentare interesse e sensibilità, che sono<br />

i primi motori <strong>di</strong> ogni percorso <strong>di</strong> arricchimento culturale. Si<br />

è trattato, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> un evento che è riuscito ad andare ben al<br />

<strong>di</strong> là del suo originario ambito mercantile.<br />

La Fiera ha poi riproposto, con particolare evidenza, un dato<br />

che è costitutivo della nostra storia e del nostro patrimonio<br />

culturale e <strong>di</strong> cui spesso non siamo pienamente consapevoli:<br />

la straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong>ffusione sul territorio dei beni culturali. Si<br />

può <strong>di</strong>re che abbia efficacemente condensato questo dato nella<br />

piazza che è un altro elemento <strong>di</strong>stintivo della nostra cultura.<br />

Il successo della Fiera Antiquaria <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha creato senza<br />

dubbio un modello per tante altre iniziative analoghe e,<br />

talvolta, come succede in questi casi, gli emuli tra<strong>di</strong>scono un<br />

po’, e non certo in meglio, l’originale.<br />

La Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> è il più grande mercato italiano<br />

dell’antiquariato all’aperto. E certo il più antico. Oggi,<br />

in Toscana, non vi sono troppi mercati dell’antiquariato?<br />

Non rischiano <strong>di</strong> farsi concorrenza l’uno con l’altro?<br />

La Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha una storia tutta sua, che in parte la tutela<br />

e ne preserva l’identità.<br />

Dal mio punto <strong>di</strong> vista i mercati non sono mai troppi, perché<br />

– laddove si crea un’opportunità <strong>di</strong>stributiva – si genera<br />

un’economia che fa bene a tutti.<br />

La riflessione dovrebbe spostarsi non sul numero dei mercati,<br />

quanto sulla loro rappresentatività.<br />

Se un mercato – così come è quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> – esprime una<br />

cultura, una identità, delle tra<strong>di</strong>zioni, un folklore nel senso più<br />

alto del termine, credo che faccia solo del bene alla comunità<br />

che lo esprime, <strong>di</strong>versamente è uno dei tanti mercati che<br />

esistono nelle nostre città.<br />

Faccio un esempio banale: se nei banchi <strong>di</strong> un mercato<br />

fiorentino troviamo le stesse magliette con <strong>di</strong>etro scritto<br />

Zidane, così come le troviamo nei banchi del mercato<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> o <strong>di</strong> Siena o <strong>di</strong> Lucca, che mercato possiamo<br />

rappresentare? Quale identità territoriale propone? Nessuna,<br />

tutto è uguale, in<strong>di</strong>fferenziato, anonimo. La Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

invece si <strong>di</strong>stingue e questa unicità va <strong>di</strong>fesa.<br />

A chi spetta vigilare su questa tutela dell’identità?<br />

Senz’altro al <strong>Comune</strong>. È l’Amministrazione comunale che<br />

concede lo spazio pubblico, che provvede alle concessioni<br />

decennali dei banchi. Quando si parla <strong>di</strong> mercati particolari<br />

come quello dell’antiquariato, l’Amministrazione comunale<br />

deve fare una netta scelta <strong>di</strong> campo: se vuole il mercato<br />

all’aperto deve dare – attraverso il regolamento – una serie<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni certe a favore del mantenimento e dell’identità<br />

<strong>di</strong> quel mercato; <strong>di</strong>versamente, se sceglie <strong>di</strong> farlo <strong>di</strong>ventare<br />

una mostra (magari al chiuso), come avviene in altre realtà,<br />

scattano altri meccanismi dove l’Ente pubblico, salvo rari casi,<br />

ha minor potere decisionale.<br />

Il professor Paolucci, che ha presieduto il comitato per il<br />

Quarantennale della Fiera Antiquaria, ha proposto la sua<br />

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FIERA ANTIQUARIA<br />

Ministri, artisti, stu<strong>di</strong>osi: una Fiera che nessuno perde<br />

Tra i moltissimi visitatori della Fiera dell’Antiquariato <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> anche volti molto noti. Tra gli altri Renato Brunetta, Giovanna Melandri, Massimo Garavaglia, Renzo Arbore<br />

I più esperti, che già la conoscono, si muovono con decisione,<br />

sanno dove andare, cosa cercare e a chi rivolgersi. Altri, quelli<br />

che vengono per la prima volta, rimangono colpiti, talvolta<br />

sopraffatti dall’ingente numero degli espositori e dalla quantità<br />

enorme <strong>di</strong> oggetti proposti.<br />

Giocando un po’, si può arrivare a <strong>di</strong>re che nei soggetti più<br />

sensibili e pre<strong>di</strong>sposti può provocare perfino un attacco<br />

all’aperto della sindrome <strong>di</strong> Stendhal. Di certo, la visione della<br />

Fiera Antiquaria non lascia in<strong>di</strong>fferenti.<br />

Ne sa qualcosa Giovanna Melandri che pure ne aveva sentito<br />

parlare quando, nel 2000, allora ministro per i Beni Culturali<br />

nel I governo D’Alema, inaugurò il restauro degli affreschi<br />

pierfrancescani del Ciclo della Vera Croce “Conoscevo la<br />

fama della Fiera Antiquaria, ma pensavo ad una fiera come<br />

ce ne sono tante in Italia; questa è davvero unica per quantità<br />

<strong>di</strong> espositori, per ricchezza <strong>di</strong> proposta e perché si snoda nel<br />

centro storico. È bellissima”.<br />

Una sorpresa senza steccati politici, che ha fatto esclamare<br />

al senatore della Lega Nord, Massimo Garavaglia: “È<br />

stupefacente sapere e vedere con i propri occhi una realtà<br />

economica come quella della Fiera. Sapere che esiste da<br />

quaranta anni e che si ripete tutti i mesi con questo numero<br />

<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> operatori e vedere la quantità considerevole<br />

<strong>di</strong> oggetti proposti, è interessante per non <strong>di</strong>re straor<strong>di</strong>nario da<br />

un punto <strong>di</strong> vista economico oltreché culturale”.<br />

DALLA PAGINA PRECEDENTE<br />

personale ricetta per rilanciare la Fiera: ovvero, “massimo<br />

rigore in entrata, massima libertà in uscita”. Quin<strong>di</strong> una<br />

maggiore severità nel controllo dei pezzi che dovranno<br />

essere venduti in Fiera (per mantenere alta la qualità), ma<br />

poi il commercio dovrà essere libero. Libertà assoluta per<br />

tutti: per gli espositori e per gli acquirenti. Che ne pensa?<br />

Con<strong>di</strong>vido. Mi sembra un’impostazione molto acuta e<br />

lungimirante. La severità nel momento dell’accesso alla Fiera<br />

non deve essere vissuta come un momento repressivo, ma al<br />

contrario darà ancora più autorevolezza a questa Fiera che, mi<br />

piace ricordarlo e non è piaggeria, è davvero la più bella della<br />

Toscana e, forse, d’Italia.<br />

Le piace l’antiquariato?<br />

Si, certo. Ma non sono né esperto né inten<strong>di</strong>tore. Non so<br />

Passano gli anni, e<strong>di</strong>zione dopo e<strong>di</strong>zione, ma la Fiera<br />

mantiene il suo fascino, inalterato.<br />

Lo testimonia Renzo Arbore con parole che hanno il<br />

sapore rétro della nostalgia, “La Fiera è un’emozione, una<br />

ricerca, un passato, un pezzetto <strong>di</strong> te che riaffiora quando<br />

pren<strong>di</strong> in mano la copertina <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sco, una fotografia o<br />

un'immagine”. E Arbore la Fiera la conosce bene, da tempi<br />

assolutamente non sospetti. “Girare per la Fiera mi <strong>di</strong>verte<br />

molto. Mi h sempre <strong>di</strong>vertito fin da quando venivo con<br />

Gianni Boncompagni a cercare oggetti curiosi, strani: in<br />

qualche modo la mia passione per il modernariato ha preso<br />

consistenza anche grazie all’antiquaria che non delude mai.<br />

riconoscere un pezzo <strong>di</strong> epoca barocca da un bric-à-brac.<br />

Nel prossimo regolamento della Fiera non è escluso che<br />

appaia la figura dell’esperto, capace anche <strong>di</strong> consigliare il<br />

pubblico all’acquisto…<br />

Questa sarebbe un’ottima notizia per tutti coloro che, come<br />

me, non hanno il coraggio <strong>di</strong> avvicinarsi all’antiquariato perché<br />

non hanno le competenze tecniche per poterlo fare. Credo che<br />

sia, comunque, una scelta molto intelligente e opportuna per<br />

tenere e mantenere alta la qualità della merce proposta, anche<br />

nei confronti <strong>di</strong> coloro che frequentano la Fiera con occhio<br />

esperto e competente. (eg)<br />

Qualcosa si riesce sempre a trovare”.<br />

Un altro grande habituè della Fiera è il ministro della Funzione<br />

Pubblica, Renato Brunetta (“da almeno vent’anni la visito<br />

almeno un paio <strong>di</strong> volte l’anno, e la trovo ogni volta più bella<br />

ed interessante”). Dichiarazione <strong>di</strong> maniera e <strong>di</strong> bon vivant<br />

istituzionale? Macchè. Il ministro è uno che compra davvero.<br />

Ogni volta che viene (“qui si trovano sempre cose interessanti<br />

ad ottimi prezzi”).<br />

Un altro amante della Fiera, che la visita puntualmente alla<br />

chetichella, è il console francese già <strong>di</strong> stanza a Firenze, Bernard<br />

Micaud. Direttore dell’Institut français de Florence, storico<br />

dell’arte e da sempre cultore del mondo dell’antiquariato,<br />

racconta “che appena arrivato a Firenze, avendo necessità <strong>di</strong><br />

acquistare dei mobili per la mia casa, venni proprio ad <strong>Arezzo</strong><br />

e comprai degli arma<strong>di</strong> <strong>di</strong> provenienza francese. Trovo questa<br />

Fiera straor<strong>di</strong>naria perché unisce la bellezza degli oggetti la<br />

bellezza della città: in Francia abbiamo tante fiere ma nessuna<br />

ha la perio<strong>di</strong>cità <strong>di</strong> questa e il contesto artistico d’<strong>Arezzo</strong>”.<br />

Anche una signora del teatro e del cinema come l’elegante<br />

Isa Barzizza è una fan della Fiera: “Bella, bellissima<br />

manifestazione: si prova una grande emozione a passeggiare<br />

in questo straor<strong>di</strong>nario centro storico circondati da cose tanto<br />

belle, soprattutto mobili”. (eg)<br />

50 51


ENERGIA<br />

<strong>Arezzo</strong>, Prato e Siena: una fusione a tutto gas<br />

In fase finale l’aggregazione delle società per la <strong>di</strong>stribuzione del gas nelle province <strong>di</strong> Prato, Siena ed <strong>Arezzo</strong>. Il progetto illustrato dal Presidente Ciolfi in Commissione consiliare<br />

Nuovi mercati per la Coingas aretina che andrà ad “aggregarsi”<br />

con le società del gas <strong>di</strong> Prato e Siena: ha confermato questo<br />

percorso il Presidente Alberto Ciolfi durante l’au<strong>di</strong>zione in<br />

commissione consiliare Bilancio presieduta da Ulisse Domini.<br />

Ciolfi, accompagnato dal vice Presidente Riccardo La Ferla, ha<br />

riba<strong>di</strong>to che “l’ex-consorzio <strong>di</strong> 28 comuni-soci che costituisce<br />

Coingas è, insieme a Consiag <strong>di</strong> Prato e Intesa <strong>di</strong> Siena, l’unica<br />

società del settore del metano rimasta totalmente pubblica in<br />

Toscana. E adesso che è in vista l’aggregazione con le omologhe<br />

società <strong>di</strong> Prato e Siena, non pensiamo certo <strong>di</strong> allontanarci<br />

dal nostro territorio ma semmai <strong>di</strong> consolidare ulteriormente<br />

il nostro ra<strong>di</strong>camento: per questo parliamo <strong>di</strong> aggregazione e<br />

non <strong>di</strong> fusione”.<br />

Ciolfi ha sottolineato altresì che “la scelta strategica nasce dai 28<br />

sindaci - soci <strong>di</strong> Coingas, il cui primo azionista è il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>, che in due successive assemblee, 2008 e 2009, hanno<br />

invitato il CdA <strong>di</strong> Coingas e il suo Presidente a perseguire la<br />

strada dell’aggregazione con Prato e Siena per creare un polo<br />

totalmente pubblico in Toscana nel settore energetico e aperto<br />

all’ingresso <strong>di</strong> altre aziende anche <strong>di</strong> settori <strong>di</strong>versi”.<br />

“Con questo ‘salto’ <strong>di</strong> qualità – ha ricordato il presidente<br />

Ulisse Domini – Coingas andrà a competere in nuovi mercati,<br />

<strong>di</strong>mostrando nei fatti che la proprietà pubblica non nuoce, <strong>di</strong><br />

per sé, alla crescita e alla competitività in un mercato aperto<br />

come quello dell’energia e, nel nostro caso, si è <strong>di</strong>mostrata un<br />

valore in più. E la nuova aggregazione societaria metterà in<br />

campo una struttura <strong>di</strong> 500 <strong>di</strong>pendenti, oltre 300 milioni <strong>di</strong><br />

euro <strong>di</strong> fatturato, circa 450 milioni <strong>di</strong> patrimonio netto. Cifre<br />

e prospettive consistenti delle quali anche i sindacati hanno<br />

preso positivamente atto”.<br />

“L’aggregazione che condurremo a termine – ha concluso<br />

Alberto Ciolfi – è anche un contributo per uscire dalla crisi<br />

economica attuale, che colpisce in primo luogo le piccole<br />

e me<strong>di</strong>e imprese. La nuova società, alla quale Coingas, pur<br />

continuando a esistere, cederà alcuni rami aziendali, in<br />

primo luogo il servizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione del gas, si orienterà<br />

verso le telecomunicazioni e soprattutto le fonti energetiche<br />

rinnovabili, dove ci sono ampi margini <strong>di</strong> crescita, e ci<br />

consentirà <strong>di</strong> partecipare con buone carte da giocare nche<br />

un contributo per uscire dalla crisi economica attuale. a <strong>di</strong><br />

500 <strong>di</strong>pendenti, 300 milioni <strong>di</strong> fatturato e alle prossime gare<br />

europee per i servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione del gas previste nel 2011.<br />

E per il futuro, non esclu<strong>di</strong>amo l’ingresso <strong>di</strong> capitali privati<br />

o la Borsa”. Mantenendo assolutamente fermo il nostro<br />

impegno sul fronte dell'energia: stiamo infatti continuando la<br />

<strong>di</strong>stribuzione gratuita <strong>di</strong> 35.000 kit per il risparmio energetico.<br />

La commissione nel suo complesso ha espresso la propria<br />

sod<strong>di</strong>sfazione per quanto emerso dall’au<strong>di</strong>zione chiedendo ad<br />

Alberto Ciolfi <strong>di</strong> sottoporle il prossimo piano industriale della<br />

costituenda società appena esso sarà definito in concerto con<br />

Consiag e Intesa.<br />

I commenti <strong>di</strong> Del Pace,<br />

Cantaloni, Stella e Paolucci<br />

“L’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambiti territoriali ottimali – <strong>di</strong>chiara<br />

il consigliere comunale Giorgio Del Pace – porta sempre<br />

vantaggi nella gestione dei servizi al citta<strong>di</strong>no. Nel caso<br />

specifico della <strong>di</strong>stribuzione dell’energia, gas ed elettricità,<br />

i benefici <strong>di</strong> questo nuovo ambito ampliato a tre province<br />

toscane ricadranno sui citta<strong>di</strong>ni sia in merito alla qualità<br />

del servizio sia, ed è l’aspetto più sensibile, ai costi.<br />

Proposte interessanti sono già provenute da Estra per la<br />

ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> gas ed energia elettrica a prezzi competitivi sul<br />

mercato nazionale. Sono in<strong>di</strong>zi positivi che fanno ben<br />

sperare sulla futura operazione aggregativa. Per quanto<br />

riguarda i consiglieri comunali, monitoreremo affinché<br />

sia così”.<br />

“Coingas – per il consigliere comunale <strong>di</strong> Fi per il Pdl<br />

Gianni Cantaloni – è, tra le società del <strong>Comune</strong>, uno<br />

dei fiori all’occhiello. Credo che, nel caso specifico<br />

dell’operazione che la coinvolge insieme alle società <strong>di</strong><br />

Prato e Siena, sia stato opportuno impostare il <strong>di</strong>scorso<br />

in termini <strong>di</strong> aggregazione piuttosto che <strong>di</strong> fusione.<br />

Riconosco al presidente Ciolfi <strong>di</strong> portare avanti una<br />

visione manageriale importante e mi auguro che riesca<br />

a perpetuarla cercando comunque una progressiva<br />

<strong>di</strong>minuzione delle tariffe e un ulteriore miglioramento del<br />

servizio”.<br />

“L’operazione è certamente rilevante – sottolinea il<br />

consigliere comunale <strong>di</strong> An, Luca Stella – ma mi chiedo<br />

come si ci si regolerà nel caso in cui non venga condotta<br />

in porto. Con Nuove Acque non è stato possibile tornare a<br />

una gestione pubblica del servizio, come noto, a meno che<br />

il <strong>Comune</strong> non fosse <strong>di</strong>sposto a pagare penali salatissime.<br />

Poi c’è il problema della sede: <strong>Arezzo</strong>, Siena o Prato? Prato<br />

ha una realtà che è il doppio <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> in termini <strong>di</strong> clienti,<br />

Siena ha molti più chilometri <strong>di</strong> rete. Spero che non si<br />

arrivi a una scelta penalizzante per la nostra città”.<br />

“Credo che il lavoro che sta portando avanti Coingas –<br />

commenta il consigliere comunale del gruppo Sinistra<br />

Marco Paolucci – possa essere valutato positivamente e<br />

meriti <strong>di</strong> essere seguito con attenzione da parte dell’amministrazione<br />

comunale. In un regime <strong>di</strong> mercato<br />

come è quello in cui si trova, Coingas sta <strong>di</strong>mostrando<br />

che il pubblico non solo può reggere il confronto ma<br />

ad<strong>di</strong>rittura svolgere un ruolo trainante imponendosi a<br />

livello sovraprovinciale. Un’azienda pubblica dalle gran<strong>di</strong><br />

capacità impren<strong>di</strong>toriali rappresenta l’unica garanzia<br />

contro le privatizzazioni <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette <strong>di</strong> cui ancora<br />

oggi troppi sono infatuati nonostante <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> palesi<br />

fallimenti”.<br />

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per una comunicazione integrata<br />

http://www.bpuntoand.it/<br />

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ATAM<br />

Parcheggio San Donato: il progetto <strong>di</strong> Atam<br />

Pubblicato il bando <strong>di</strong> gara europea. Un investimento da quasi 8 milioni <strong>di</strong> euro per risolvere i problemi <strong>di</strong> sosta <strong>di</strong> chi deve recarsi all’ospedale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Capienza: 750 posti<br />

Il nuovo parcheggio dell'ospedale aretino <strong>di</strong> San Donato sarà<br />

presto una realtà. Atam Parcheggi ha già pubblicato il bando<br />

<strong>di</strong> gara europea per la realizzazione del nuovo multipiano<br />

nell'area che fiancheggia il complesso ospedaliero. Il bando<br />

prevede la progettazione definitiva ed esecutiva <strong>di</strong> una struttura<br />

composta da un piano terra e due piani in elevazione e relativi<br />

ascensori da realizzare nell'area tra via Laschi, via Nenni, via<br />

Uguccione della Faggiuola ed il parco del Foro Boario. Quella<br />

che attualmente è a<strong>di</strong>bita a parcheggio non regolamentato.<br />

La <strong>di</strong>tta aggiu<strong>di</strong>catrice avrà 40 giorni <strong>di</strong> tempo per presentare<br />

la progettazione esecutiva e 20 giorni per quella definitiva<br />

mentre ne avrà 360 lavorativi per la consegna dell'opera.<br />

L'importo della gara è <strong>di</strong> 7.719.688,51 euro. Il termine per<br />

la presentazione delle offerte scade alle ore 13 del 17 <strong>di</strong>cembre<br />

prossimo. "Il nuovo parcheggio - spiega Francesco Falsini,<br />

presidente <strong>di</strong> Atam parcheggi - sarà particolarmente curato<br />

anche nella realizzazione estetica per consentire il miglior<br />

inserimento possibile nel contesto <strong>di</strong> quell'area. Il parcheggio<br />

sarà infatti realizzato in due blocchi separati tra loro da un viale<br />

che si affaccerà sul parco e sarà in grado <strong>di</strong> offrire un eccellente<br />

colpo d'occhio. I piani saranno due e saranno collegati a terra<br />

con ascensori. In aggiunta ci saranno, a piano terra, alcuni locali<br />

<strong>di</strong> servizio. Particolare attenzione sarà rivolta all'ambiente. Il<br />

nuovo parcheggio avrà, infatti, una copertura che prevede<br />

l'installazione <strong>di</strong> un impianto fotovoltaico che sarà in grado <strong>di</strong><br />

produrre energia per il funzionamento dello stesso parcheggio.<br />

Così si otterrà un importante risparmio energetico e si darà un<br />

segno importante <strong>di</strong> attenzione alle problematiche ambientali.<br />

Il parcheggio avrà una capienza totale <strong>di</strong> 750 posti auto e<br />

potrà essere utilizzato per tutte le 24 ore". Con la realizzazione<br />

della struttura verrà messo or<strong>di</strong>ne in un'area particolarmente<br />

frequentata, togliendo le auto dalla sede stradale e verrà data<br />

una risposta positiva alle necessità <strong>di</strong> quanti si rivolgono alla<br />

struttura ospedaliera, ma anche a quanti abitano in una zona<br />

densamente popolata come quella <strong>di</strong> Pescaiola. "Proprio<br />

per venire incontro agli utenti del parcheggio, persone che a<br />

volte sono costrette a trattenersi per molte ore nella struttura<br />

sanitaria ed a ritornarvi per più giorni <strong>di</strong> seguito - chiarisce<br />

il presidente <strong>di</strong> Atam parcheggi Francesco Falsini - abbiamo<br />

ritenuto <strong>di</strong> praticare prezzi particolarmente bassi. Con 1 euro<br />

si potrà parcheggiare per l'intera giornata, eliminando così la<br />

tariffa oraria che tanto incide sulla tasca <strong>di</strong> chi, per motivi <strong>di</strong><br />

cura o <strong>di</strong> assistenza, è costretto a rimanere a lungo nei reparti<br />

del San Donato". Il parcheggio sarà collegato all'ingresso della<br />

struttura ospedaliera attraverso un sottopassaggio per rendere<br />

più agevole il tragitto anche in con<strong>di</strong>zioni metereologiche non<br />

favorevoli.<br />

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MULTISERVIZI<br />

<strong>Arezzo</strong> Multiservizi: aumenta il consenso sulla qualità<br />

Interventi <strong>di</strong> riorganizzazione e servizi innovativi: numerose le opere già realizzate e i progetti in cantiere per i cimiteri del territorio<br />

Segnali positivi per <strong>Arezzo</strong> Multiservizi la società che gestisce<br />

i cimiteri del territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Sono state<br />

numerose le opere realizzate in due anni e adesso gli utenti<br />

iniziano a recepire i miglioramenti.<br />

Sia gli operatori delle imprese funebri sia i citta<strong>di</strong>ni,<br />

sod<strong>di</strong>sfatti degli interventi portati a termine, hanno espresso<br />

apprezzamenti, tramite due <strong>di</strong>stinte lettere inviate al Sindaco<br />

Giuseppe Fanfani, su quanto fatto in questi anni da <strong>Arezzo</strong><br />

Multiservizi all’interno del cimitero monumentale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e<br />

nei cimiteri extraurbani.<br />

“Esprimiamo apprezzamento - si legge nella nota delle imprese<br />

funebri - per il lavoro svolto dalla Società <strong>Arezzo</strong> Multiservizi<br />

in riferimento ai molteplici progetti portati a termine in questi<br />

anni. Interventi <strong>di</strong> riorganizzazione e <strong>di</strong> introduzione <strong>di</strong> servizi<br />

innovativi che hanno contribuito ad agevolare e migliorare<br />

il servizio a favore dell’utenza rendendo più snello il lavoro<br />

anche per le nostre attività.<br />

Per ultimo - proseguono i firmatari delle aziende -<br />

particolarmente interessante ed efficiente si è rilevato il servizio<br />

on-line della prenotazione dei posti per i defunti. La possibilità<br />

<strong>di</strong> accedere al sito della società e <strong>di</strong> consultare, nella sezione<br />

riservata alle aziende funebri, l’elenco dei servizi, consente<br />

a noi operatori <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la <strong>di</strong>sponibilità dei loculi e<br />

conseguentemente prenotare in tempo reale, utilizzando le<br />

cosiddette griglie, orari e siti del servizio che il nostro cliente<br />

desidera; tutto questo senza creare inutili attese o qualsiasi altro<br />

genere <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgui<strong>di</strong>”.<br />

Infine gli operatori del settore funebre concludono<br />

sottolineando che negli ultimi perio<strong>di</strong>, è migliorato il<br />

rapporto con i <strong>di</strong>pendenti dell’azienda anche grazie alla<br />

continua e fattiva collaborazione fra le imprese e il personale<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Multiservizi che quoti<strong>di</strong>anamente si impegna per<br />

l’ottimizzazione del funzionamento del servizio cimiteriale.<br />

Nella lettera inviata dai citta<strong>di</strong>ni al Sindaco Fanfani si legge:<br />

“Gli utenti che da anni frequentano con cadenza giornaliera<br />

il cimitero <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> notano il miglioramento quoti<strong>di</strong>ano del<br />

cimitero stesso sia per quanto riguarda la qualità dei servizi<br />

offerti quali ascensore, illuminazione, manutenzione scale e<br />

rivestimenti, sia per quanto riguarda il servizio e la presenza<br />

continua del personale della società.<br />

Un miglioramento - continuano i citta<strong>di</strong>ni - avvertito anche<br />

nei cimiteri <strong>di</strong> periferia e nelle campagne. Ringraziamo il<br />

Presidente Vaccaro e tutto l’organico della Multiservizi per<br />

l’impegno quoti<strong>di</strong>ano”.<br />

“I giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> stima - ha detto Luciano Vaccaro, presidente <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> Multiservizi - ci spingono a continuare su questa strada<br />

per migliorare sempre più il servizio ai citta<strong>di</strong>ni”.<br />

LE GRANDI OPERE<br />

IL TEMPIO CREMATORIO<br />

Sono iniziati i lavori del tempio crematorio. Le opere stanno proseguendo celermente e nel pieno rispetto del crono programma<br />

previsto nel contratto <strong>di</strong> appalto.<br />

CALVARIO<br />

Fra il fine 2009 ed inizio 2010 saranno restaurate le facciate del Calvario già messe in sicurezza con la posa in opera <strong>di</strong> rete <strong>di</strong><br />

protezione che ha permesso l’ingresso e l’utilizzo del luogo agli utenti. All’interno del Calvario sono state messe in atto opere <strong>di</strong><br />

sicurezza per i visitatori; ad esempio la chiusura degli affacci della scala con la rete <strong>di</strong> protezione.<br />

ILLUMINAZIONE<br />

Per motivi <strong>di</strong> sicurezza, risparmio e decoro, la Società <strong>Arezzo</strong> Multiservizi ha avviato i lavori <strong>di</strong> sostituzione delle illuminazioni<br />

all’interno delle gallerie del cimitero <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

A breve seguirà la posa in opera <strong>di</strong> illuminazioni esterne in alcuni cimiteri extraurbani <strong>di</strong>: Le Poggiola, Battifolle, Pratantico,<br />

Bagnoro, Santa Firmina, Monte Sopra Ron<strong>di</strong>ne, Tregozzano, Chiassa Superiore, Sant’Anastasio, Patrignone, Frassineto e Chiani.<br />

ASCENSORE E RAMPA PER DIVERSAMENTE ABILI<br />

Per abbattere le barriere architettoniche a tutela del personale <strong>di</strong>pendente e degli utenti, ad <strong>Arezzo</strong> è stato installato l’ascensore<br />

che collega parte dei piani del cimitero monumentale, a San Leo è stata realizzata una rampa <strong>di</strong> accesso per <strong>di</strong>versamente abili.<br />

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE<br />

E RISPARMIO ENERGETICO<br />

Sono state avviate le procedure per il progetto finalizzato all’emissione dei certificati TEE .<br />

In pratica saranno sostituite le lampade tra<strong>di</strong>zionali con quelle a tecnologia elettronica (LED), completando così la sostituzione<br />

già avvenuta in ben 15 siti cimiteriali comunali oltre ad alcune zone del cimitero <strong>di</strong> Fraternita, dove i Led sono ormai operativi.<br />

PRENOTAZIONE ON LINE<br />

Attivazione del servizio <strong>di</strong> prenotazione del funerale on line tramite accre<strong>di</strong>to delle imprese funebri che permette <strong>di</strong> organizzare<br />

il lavoro e <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong>sgui<strong>di</strong>. Sarà possibile inoltre, sempre on line cercare tramite mappe interattive, il sito del proprio defunto,<br />

in<strong>di</strong>viduandone il posto e tutte le informazioni necessarie. Questo permetterà anche al personale, che verrà fornito <strong>di</strong> piccoli<br />

computer, <strong>di</strong> intervenire celermente in caso <strong>di</strong> necessità, risolvendo eventuali <strong>di</strong>sfunzioni e garantendo un maggior servizio<br />

all’utenza.<br />

58 59


MULTISERVIZI<br />

AMPLIAMENTI<br />

In linea con quanto approvato nel piano <strong>di</strong> investimenti sono<br />

stati avviati i lavori nei siti cimiteriali <strong>di</strong>:<br />

• STAGGIANO<br />

• CHIASSA SUPERIORE<br />

• RIGUTINO<br />

ed è stato ottenuto il nulla osta da parte delle Soprintendenza<br />

per i lavori <strong>di</strong> ampliamento nei camposanti <strong>di</strong>:<br />

• SAN LEO<br />

• GIOVI<br />

• AGAZZI<br />

• BATTIFOLLE<br />

• LE POGGIOLA<br />

In progetto c’è anche l’ampliamento del sito del Bagnoro.<br />

Inoltre è stato aperto all’utenza il cimitero <strong>di</strong> Chiani, dopo<br />

aver portato a termine i lavori fermi da moltissimo tempo.<br />

MANUTENZIONE<br />

Per quanto riguarda le opere <strong>di</strong> manutenzione dei vari siti<br />

cimiteriali, sia urbani che extraurbani, <strong>Arezzo</strong> Multiservizi ha<br />

già avviato numerosi interventi con particolare attenzione alla<br />

sicurezza.<br />

In questa ottica ecco le opere realizzate:<br />

• adeguamento degli impianti elettrici <strong>di</strong> ben 23 cappelle<br />

cimiteriali<br />

• messa in sicurezza dell’impianto elettrico della Chiesa del<br />

cimitero <strong>di</strong> Fraternita<br />

• messa in opera <strong>di</strong> ringhiere e <strong>di</strong> balaustre sui <strong>di</strong>slivelli delle<br />

parti del cimitero <strong>di</strong> Fraternita e nei cimiteri <strong>di</strong> Molin Nuovo,<br />

Antria, Sant’Andrea a Pigli e Patrignone<br />

• messa in sicurezza <strong>di</strong> circa 1200 metri lineari <strong>di</strong> scalinate e <strong>di</strong><br />

alcuni viali del cimitero <strong>di</strong> Fraternita con l’applicazione degli<br />

antiscivolo e il posizionamento delle ringhiere corrimano<br />

• imbiancatura <strong>di</strong> alcuni siti all’interno del cimitero <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>,<br />

demolizione <strong>di</strong> intonaci pericolanti e rivestimento del secondo<br />

ripiano<br />

• sistemazione del gazebo del “fioraio” all’ingresso del cimitero<br />

monumentale<br />

• piastrellatura intorno alle tombe a terra nel cimitero <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>, e in quelli extraurbani <strong>di</strong> Giovi e Policiano<br />

• opere <strong>di</strong> manutenzione e restauro nel cimitero <strong>di</strong> Santa<br />

Maria alla Rassinata<br />

• installazione cancelli automatizzati nel cimitero <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

• <strong>di</strong>stribuzione agli utenti <strong>di</strong> annaffiatoi, sia nel cimitero<br />

urbano che in quelli extraurbani<br />

• servizio <strong>di</strong> vigilanza privata all’interno del cimitero <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

• manutenzione muro perimetrale cimitero <strong>di</strong> Policiano<br />

Le opere già programmate:<br />

• restauro e risanamento della pavimentazione in pietra del<br />

secondo e terzo ripiano del cimitero monumentale<br />

• sistemazione del viale <strong>di</strong> collegamento fra il cimitero<br />

comunale e quello <strong>di</strong> Fraternita<br />

• sistemazione dei viali del cimitero <strong>di</strong> Palazzo del Pero e <strong>di</strong><br />

Frassineto<br />

• sistemazione della Cappella del Cimitero <strong>di</strong> Staggiano<br />

• installazione <strong>di</strong> pannelli solari sulla copertura del sito detto<br />

cimitero “Carmassi”<br />

• copertura con pannelli fotovoltaici della terza galleria del<br />

cimitero <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> secondo lo schema <strong>di</strong> progetto realizzato<br />

dagli alunni dell’Istituto “V. Fossombroni”<br />

AREZZO<br />

<strong>Arezzo</strong> in Sudafrica<br />

Decentramento e partecipazione i temi del convegno internazionale <strong>di</strong> Pretoria<br />

L’esperienza <strong>di</strong> decentramento e partecipazione realizzata dal<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> è stato tra gli argomenti del seminario<br />

internazionale “Decentramento e politiche per lo sviluppo<br />

locale in Sudafrica – Enti locali toscani e sudafricani in<br />

rete” tenutosi a Pretoria. Un programma <strong>di</strong> cooperazione<br />

della durata <strong>di</strong> tre anni, che si avvale della collaborazione <strong>di</strong><br />

Ucodep e con il quale la regione Toscana intende costruire un<br />

partenariato con gli enti locali sudafricani sulla base delle loro<br />

priorità e i loro bisogni.<br />

È stata la Regione Toscana a scegliere <strong>Arezzo</strong>, un vero e<br />

proprio riconoscimento per l’impegno nell’introduzione <strong>di</strong><br />

metodologie partecipative nella gestione della cosa pubblica.<br />

In questi due anni e mezzo <strong>di</strong> mandato amministrativo, oltre<br />

alla valorizzazione delle Circoscrizioni, sono state sviluppate<br />

<strong>di</strong>verse formule <strong>di</strong> bilancio partecipativo (soprattutto per<br />

frazioni e periferie); inoltre progetti partecipativi per la<br />

riqualificazione <strong>di</strong> Piazza Sant’Agostino e il quartiere <strong>di</strong> Saione.<br />

A rappresentare il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> a Pretoria, il consigliere<br />

comunale Marco Tulli e il presidente della Circoscrizione<br />

Saione Renato Peloso.<br />

Partecipazione motore <strong>di</strong> sviluppo<br />

Il Sudafrica è un paese molto giovane, nato nel 1994 dopo<br />

aver subito uno dei peggiori regimi segregazionisti che la storia<br />

recente ricor<strong>di</strong>. La grande sofferenza <strong>di</strong> quel popolo e le gran<strong>di</strong><br />

contrad<strong>di</strong>zioni che contrad<strong>di</strong>stinguono quella terra, sono<br />

adesso il motore che spinge citta<strong>di</strong>ni ed amministratori verso<br />

una visione nuova <strong>di</strong> società, nella quale la partecipazione<br />

popolare gioca un ruolo centrale, tanto da essere inserita nella<br />

stessa Costituzione Sudafricana.<br />

Il fatto <strong>di</strong> utilizzare processi partecipativi e <strong>di</strong> rafforzamento<br />

del tessuto sociale, come strumenti fondamentali per superare<br />

povertà, <strong>di</strong>soccupazione, emarginazione, ci <strong>di</strong>cono che la via<br />

intrapresa anche nel nostro <strong>Comune</strong> in termini <strong>di</strong> bilancio<br />

partecipativo e progettazione partecipata, sono la strada<br />

giusta da percorrere per ricreare quel senso <strong>di</strong> comunità così<br />

importante per il benessere <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi.<br />

I due giorni <strong>di</strong> seminario a Pretoria, dove quaranta persone<br />

tra amministratori locali, consiglieri municipali, provinciali e<br />

regionali e rappresentanti dello stato sudafricano, ma anche <strong>di</strong><br />

altri paesi africani, esponenti <strong>di</strong> ONG e <strong>di</strong> varie associazioni,<br />

hanno potuto confrontarsi non solo sulle pratiche partecipative,<br />

ma anche sul senso stesso della partecipazione popolare, sono<br />

stati allora un momento importante <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento,<br />

ed anche e soprattutto uno sprone per me e per il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> a continuare con entusiasmo la nostra esperienza<br />

partecipativa, tentando <strong>di</strong> migliorarla sempre più.<br />

Colgo qui l'occasione per ringraziare gli amici sudafricani,<br />

la Regione Toscana ed Ucodep, per aver permesso questa<br />

esperienza, nella speranza che essa possa essere l'inizio <strong>di</strong> una<br />

lunga e proficua collaborazione.<br />

Marco Tulli,<br />

Presidente Commissione Consiliare tempi, <strong>di</strong>ritti,<br />

partecipazione, pari opportunità<br />

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AREZZO<br />

“Io Conto”: dare significato alla partecipazione<br />

I risultati del percorso che ha coinvolto oltre 600 citta<strong>di</strong>ni residenti in parte del territorio delle circoscrizioni Fiorentina e Giotto e dell’intero territorio <strong>di</strong> Palazzo del Pero<br />

Tre parti del territorio comunale, abitate complessivamente da<br />

circa 11.250 citta<strong>di</strong>ni, oltre 600 dei quali hanno partecipato<br />

attivamente alle attività previste, 8 opere iscritte nel bilancio<br />

comunale del 2010. Ecco alcuni numeri <strong>di</strong> Io Conto, il<br />

percorso <strong>di</strong> bilancio partecipativo fatto <strong>di</strong> assemblee e serate<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, concluso con le votazioni finali sulle opere<br />

ritenute prioritarie.<br />

“Il bilancio è uno degli atti fondamentali dell’amministrazione<br />

comunale - ricorda l’assessora alla partecipazione<br />

popolare del <strong>Comune</strong> Aurora Rossi. Abbiamo voluto aprire<br />

un reale spazio <strong>di</strong> confronto per la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> questo<br />

importante strumento <strong>di</strong> programmazione perché vogliamo<br />

instaurare e mantenere un rapporto <strong>di</strong> scambio e <strong>di</strong> reciproca<br />

fiducia con i citta<strong>di</strong>ni, che non si esaurisce al momento<br />

della delega elettorale, ma che continua durante il mandato<br />

amministrativo.”<br />

“Io Conto” ha avuto come bacino <strong>di</strong> riferimento parte delle<br />

Circoscrizioni Fiorentina e Giotto e l’intero territorio della<br />

Circoscrizione Palazzo del Pero, con circa il 7% del budget<br />

destinato ad interventi nei settori coinvolti, che verranno<br />

iscritti nel bilancio comunale 2010.<br />

L’assessora Rossi aggiunge: “L'esperienza <strong>di</strong> bilancio<br />

partecipativo comunale è stata un successo, migliorabile<br />

sicuramente, ma un successo. Nel suo insieme, il processo ha<br />

funzionato soprattutto per il suo aspetto più innovativo, cioè<br />

quello <strong>di</strong> utilizzare una parte del budget <strong>di</strong> alcuni assessorati<br />

in maniera partecipativa. Questo meccanismo fa dell'esempio<br />

aretino uno dei più avanzati. L'obiettivo che ci siamo dati è stato<br />

infatti quello <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni un budget<br />

certo, per far sì che le priorità scelte possano poi essere realmente<br />

finanziate. Ciò ci ha permesso <strong>di</strong> rendere vincolanti le scelte,<br />

<strong>di</strong>stinguendoci da tutti quei percorsi meramente consultivi. La<br />

sinergia tra gli uffici tecnici, le rappresentanze politiche ed i<br />

citta<strong>di</strong>ni, molto <strong>di</strong>fficile da raggiungere, è stata <strong>di</strong> buon livello<br />

e anche questo è un elemento <strong>di</strong> importanza fondamentale:<br />

processi partecipativi <strong>di</strong> questo tipo hanno la necessità <strong>di</strong> essere<br />

chiari ai citta<strong>di</strong>ni - e per questo è stata approntata una guida<br />

semplificata al bilancio comunale - ma impongono anche<br />

alla macchina comunale <strong>di</strong> aprirsi e <strong>di</strong> rendersi trasparente in<br />

ogni sua parte. Siamo convinti che soltanto con la continuità<br />

saremo in grado <strong>di</strong> migliorare i percorsi stessi, rendendoli<br />

prassi consolidate <strong>di</strong> gestione della cosa pubblica. A questo<br />

punto l’intento è quello che il bilancio partecipativo comunale<br />

appena concluso sia riproposto, ampliato e rinforzato anche<br />

per l'anno prossimo, con l'obiettivo <strong>di</strong> coinvolgere un sempre<br />

maggior numero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni. Questa è la sfida futura ed anche<br />

un’occasione unica per ricreare una comunità sempre più<br />

viva e responsabile, attenta al proprio territorio e alle proprie<br />

esigenze, un modo importante per dare voce <strong>di</strong>rettamente ai<br />

citta<strong>di</strong>ni e permettere loro <strong>di</strong> essere protagonisti.”<br />

Direttamente coinvolti nel progetto anche gli assessori ai lavori<br />

pubblici e manutenzione Franco Dringoli e all’innovazione<br />

ecologica e tecnologica Emiliano Cecchini che, insieme ai<br />

tecnici comunali, hanno partecipato alle varie assemblee.<br />

Dringoli: “la partecipazione è una scelta che valorizza un<br />

aspetto molto sentito dai citta<strong>di</strong>ni, quello della manutenzione.<br />

È un trasferimento <strong>di</strong> potere che mette tutti nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

decidere ma anche <strong>di</strong> misurarsi con le complessità dei problemi<br />

e sulle responsabilità conseguenti alle scelte. Alle assemblee<br />

hanno partecipato molti citta<strong>di</strong>ni e sono emerse moltissime<br />

richieste che rappresenteranno un punto <strong>di</strong> riferimento anche<br />

per gli interventi futuri”.<br />

E mentre la delega ai lavori pubblici e alla manutenzione ha<br />

fortemente coinvolto l’assessore Dringoli in tutte le realtà, il<br />

clou delle materie dell’assessore Emiliano Cecchini è stato a<br />

Palazzo del Pero, dove il verde e l’innovazione tecnologica sono<br />

temi particolarmente sentiti.<br />

“Gli incontri sono stati partecipati e vivaci - commenta<br />

Cecchini - e hanno fatto emergere la volontà <strong>di</strong> valorizzare<br />

le risorse naturali del territorio montano della Valcerfone,<br />

rendendolo maggiormente go<strong>di</strong>bile e accessibile ad un turismo<br />

<strong>di</strong> ampio raggio. Poiché gli interventi richiesti possono fruire <strong>di</strong><br />

finanziamenti regionali, parteciperemo ai vari ban<strong>di</strong> pubblici<br />

per consentirne la realizzazione”.<br />

Per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, i citta<strong>di</strong>ni<br />

GIOTTO<br />

INTERVENTO COSTI<br />

REALIZZAZIONE DEL MARCIAPIEDE IN VIA REDI<br />

(dalla pizzeria all'e<strong>di</strong>cola)<br />

MANUTENZIONE PROGRAMMATA DEGLI ARGINI<br />

DEI TORRENTI CASTRO E BICCHIERAIA<br />

25.000 euro<br />

100.000 euro<br />

REALIZZAZIONE DEL MARCIAPIEDE IN VIA PERELLI 20.000 euro<br />

RISTRUTTURAZIONE DEL PARCO IN VIA CURINA 85.000 euro<br />

FIORENTINA<br />

INTERVENTO COSTI<br />

PALLAIO DI SAN LEO: REALIZZAZIONE DI UNA COPERTURA,<br />

SERVIZIO IGIENICO E RIMESSA<br />

110.000 euro<br />

ZONA MONTIONE: ILLUMINAZIONE DELLA STRADA 70.000 euro<br />

RIPRISTINI LOCALIZZATI DI ASFALTO<br />

E MARCIAPIEDI IN ZONA CASELLE<br />

PALAZZO DEL PERO<br />

<strong>di</strong> Palazzo del Pero hanno formulato richieste per superare<br />

il <strong>di</strong>gital <strong>di</strong>vide, ovvero “emarginazione <strong>di</strong>gitale” del loro<br />

territorio, fisicamente lontano dal capoluogo e caratterizzato<br />

da fattori geografici che non hanno favorito, fino ad ora, le<br />

connessioni e le attività telematiche.<br />

“L’incontro <strong>di</strong>retto con intere comunità <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni costituisce<br />

un modo efficace - afferma Cecchini - per orientare l’azione<br />

dell’amministrazione sulle vere necessità del territorio.<br />

Partendo da un simile presupposto incontrare intere comunità<br />

a cui chiedere quali siano gli interventi più impellenti da<br />

attuare, non è solo esempio <strong>di</strong> democrazia <strong>di</strong>retta ma anche<br />

170.000 euro<br />

INTERVENTO COSTI<br />

MANUTENZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE 50.000 euro<br />

garanzia nelle scelte. Seguendo il percorso partecipativo <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> e osservando le centinaia <strong>di</strong> partecipanti, mi sono<br />

tornate alla mente due esperienze. Una, più recente, insieme<br />

a Marco Tulli e al Forum sociale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> a Porto Alegre in<br />

Brasile nel 2002: osservavamo questa straor<strong>di</strong>naria procedura<br />

per far decidere <strong>di</strong>rettamente i citta<strong>di</strong>ni. La seconda sono i<br />

racconti delle riunioni delle circoscrizioni degli anni settanta,<br />

in cui si decideva se <strong>Arezzo</strong> avrebbe aperto i manicomi nello<br />

spirito della legge Basaglia. Entrambe le esperienze sono state<br />

un successo”.<br />

62 63


PER INFORMAZIONI:<br />

Koiné cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo A Onlus<br />

via Arno 11, 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel 0575/900309 fax 0575/911103<br />

koine@koine.org - www.koine.org<br />

64<br />

DCOOS4214<br />

Aut. n” NAZ/381/2008

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