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Maggio 2009 - Universitinforma

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UNIVERSITINFORMA<br />

www.universitinforma.it<br />

Mensile di informazione universitaria - maggio <strong>2009</strong><br />

ateneo<br />

RICERCATORI/<br />

Quei posti<br />

“virtuali”<br />

time out<br />

IL PERSONAGGIO/<br />

Libro e dj set<br />

arriva Morgan<br />

città<br />

REPORTAGE/<br />

Parco Gioeni, “casa”<br />

degli skaters catanesi<br />

con il patrocinio di<br />

E.R.S.U.<br />

Catania<br />

PFM<br />

«Cantiamo De André<br />

per i più giovani (e non solo)»<br />

ALL’INTERNO / Ricerca, sensori per vedere oltre / Teatro Stabile, in scena all’aperto / Centro Zo, nel segno<br />

dell’audiovisivo / Mascalucia, Sete sóis sete luas / Marta sui tubi in concerto / Ame, il ritmo dei tamburi sufi


Latte Belli Snelli<br />

Fresco o UHT.<br />

per una alimentazione<br />

leggera<br />

ed equilibrata<br />

Da sempre<br />

la Sicilia<br />

di qualità


INFORMA<br />

in questo numero...<br />

ateneo<br />

LAVORO / Posti “virtuali” per i ricercatori pag 6/7<br />

RICERCA / Sensori per vedere oltre pag 9<br />

SIAMO IN...TESI / Il significato del diverso pag 10<br />

città<br />

REPORTAGE / Anima da skaters pag 12/13<br />

diritto allo studio<br />

ERSU / Obiettivo, posti letto entro settembre pag 14/15<br />

lavorare<br />

STAGE / Le opportunità di Job Orienta <strong>2009</strong> pag 16<br />

SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese pag 17<br />

time out-time in<br />

TEATRO STABILE / In scena all’aperto pag 18/19<br />

CENTRO ZO / Nel segno dell’audiovisivo pag 20<br />

MARTE A/R / In auto da Berlino a Catania pag 22<br />

BLOW - UP / Back to Catania pag 23<br />

PFM / «Il nostro rock e la musica di Faber» pag 24-25<br />

NUOVO DISCO / La Quarta dimensione jazz pag 26<br />

MASCALUCIA / Sete sòis sete luas pag 27<br />

AME / Il ritmo dei tamburi Sufi pag 28<br />

L’ARTISTA / Morgan, libro e djset pag 30<br />

IL CONCERTO / Arrivano i Marta sui tubi pag 31<br />

ITALICA / La Famiglia Sound e MonkeyMan pag 32<br />

CLUB&DJSET/ Ritmica dal substrato pag 34<br />

APPUNTAMENTI / Madrid de los Austrias pag 35<br />

BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi pag 36/37<br />

agenda<br />

Gli appuntamenti del mese pag 38<br />

3<br />

PREPARAZIONE UNIVERSITARIA.<br />

CATANIA, PIAZZA VERGA 25<br />

tel 095 539927


unimix<br />

SCIENZE POLITICHE/<br />

Corsi per mediatori<br />

familiari Ial-Cisl<br />

L’Ial-Cisl promuove due corsi di<br />

formazione gratuiti da 900 ore<br />

per mediatore familiare ed<br />

esperto<br />

in relazionisociali,<br />

che<br />

si svolgeranno<br />

a<br />

Scienze<br />

politiche,<br />

e destinati<br />

a<br />

giovani e adulti disoccupati o<br />

inoccupati, in possesso di laurea<br />

magistrale o di vecchio ordinamento.<br />

A tutti i partecipanti<br />

che avranno frequentato<br />

almeno il 20% delle ore, sarà riconosciuta<br />

un’indennità di frequenza<br />

giornaliera pari a 4,13<br />

euro, oltre al rimborso delle<br />

spese di trasporto. Alla fine dei<br />

corsi, previo superamento dell’esame<br />

di idoneità, sarà rilasciato<br />

un certificato di qualifica<br />

professionale. Per informazioni,<br />

contattare il Laposs (via Dusmet,<br />

163), dal lunedì al venerdì,<br />

dalle 8 alle 14<br />

(laposs@unict.it).<br />

AICUN /<br />

Un premio per tesi<br />

sulla comunicazione<br />

L’Associazione italiana comunicatori<br />

d’Università (Aicun) promuove<br />

la sesta edizione del concorso<br />

che premia tesi di laurea<br />

triennale, biennale, di master o<br />

di dottorato in “Comunicazione<br />

delle organizzazioniuniversitarie<br />

e di ricerca”.<br />

Il concorso è riservato<br />

ai laureati<br />

dei due livelli,<br />

o diplomati<br />

nei master o nei<br />

dottorati, delle<br />

università italiane nell’anno accademico<br />

2007/08. Il premio, pari<br />

a 1.500 euro, intende valorizzare<br />

le tematiche della comunicazione<br />

e del marketing istituzionale.<br />

Le domande di ammissione<br />

al concorso dovranno pervenire<br />

entro il 31 dicembre<br />

<strong>2009</strong>. Il bando del concorso è<br />

scaricabile dal sito dell’Aicun<br />

www.aicun.it.<br />

CONCORSO DI IDEE / Progettare un’aula<br />

multimediale per la scuola D’Annunzio<br />

Progettare una moderna e funzionale aula multimediale all’interno di<br />

un edificio scolastico tradizionale. È quanto saranno chiamati a fare gli<br />

studenti della facoltà di Ingegneria, iscritti ai corsi di laurea in Ingegneria<br />

Edile-Architettura, Edile, del Recupero edilizio e ambientale<br />

(Rea) ed Edile del Recupero e dell’Ambiente (Iera), singolarmente o<br />

riuniti in gruppi di massimo tre componenti, che raccoglieranno la<br />

sfida lanciata dall’istituto scolastico “Gabriele D’Annunzio” di<br />

via Riccardo Quartararo 19, a Catania, e dal Dipartimento di Architettura<br />

e urbanistica dell’Università, attraverso un concorso<br />

di idee denominato “Entropia negativa” i cui termini scadranno<br />

l’8 maggio.<br />

Lo spazio progettuale è un ambiente<br />

di forma rettangolare attualmente<br />

suddiviso da un tramezzo,<br />

che dev’essere ristrutturato<br />

per poter ospitare, in alternativa e a<br />

scelta dei concorrenti, il deposito<br />

dei libri della biblioteca d’istituto, la<br />

sala di lettura della stessa biblioteca<br />

o un’aula informatica per lezioni tradizionali.<br />

Sul sito Internet<br />

www.ing.unict/concorsodiidee è disponibile<br />

il testo del regolamento, insieme<br />

con la pianta degli ambienti<br />

oggetto del concorso, alcune foto degli spazi attualmente adibiti a biblioteca-sala<br />

lettura e ad aula informatica e ad un format per la relazione,<br />

e la tavola grafica. Gli studenti avranno inoltre la possibilità di<br />

prendere direttamente visione dei luoghi.<br />

Per la competizione non sono previsti premi in denaro, ma alcuni riconoscimenti<br />

per i vincitori, messi a disposizione dagli sponsor che hanno<br />

accettato di sostenere l’iniziativa (deLetteraeditore, Il Lunario, Remedia).<br />

4<br />

UNIVERSIT<br />

MEDICINA /<br />

Specializzazioni:<br />

on line i bandi<br />

È disponibile sul portale internet<br />

dell’Università di Catania<br />

(www.unict.it), il bando di concorso<br />

per<br />

l’ammissione<br />

al<br />

primo<br />

anno<br />

delle<br />

scuole<br />

di specializzazione<br />

(anno accademico 2008/09) riservate<br />

ai laureati in Medicina<br />

e Chirurgia, i cui termini di<br />

partecipazione scadono il 26<br />

maggio.<br />

Il numero di medici da ammettere<br />

è specificato nelle tabelle<br />

distinte per Scuole attivate a<br />

Catania, Scuole aventi Catania<br />

come università capofila e<br />

Scuole aventi Catania come<br />

università federata. Tutte le domande<br />

di partecipazione al concorso<br />

dovranno essere presentate,<br />

o inviate per vie postali,<br />

entro i termini indicati esclusivamente<br />

alla segreteria Scuole<br />

di Specializzazione che ha sede<br />

a Catania in via Landolina 51.<br />

CINAP / Iscrizioni aperte ai laboratori creativi di musicoterapia, cartapesta e teatro organizzati<br />

dal Centro per l’integrazione attiva e partecipata (Cinap). Informazioni su www.unict.it/csd<br />

MISSISSIPPI UNIVERSITY / Iscrizioni al via<br />

al seminario internazionale di architettura<br />

Iscrizioni aperte al 3° seminario di studio internazionale promosso da<br />

College of Architecture, Art and Design, Social Science Research Center<br />

e Mississippi State University in collaborazione con l’Università di<br />

Catania che si svolgerà negli Stati Uniti nel mese di ottobre.<br />

L’iniziativa si rivolge questa volta a tutti gli studenti del 3° anno del<br />

corso di laurea triennale in Architettura e agli studenti del 4° e 5° anno<br />

del corso di laurea quinquennale, ai dottori e agli studiosi<br />

che intendono implementare la conoscenza delle scienze dell’architettura<br />

e delle società.<br />

Per informazioni e per l’iscrizione si può inviare un’e-mail al<br />

prof. Giorgio Carlo Cappello (g.cappello@unict.it) con in allegato<br />

il file word del modulo d’iscrizione compilato (scaricabile<br />

dal sito della Facoltà www.unict.it/farch), oppure rivolgersi alla<br />

segreteria di presidenza di Architettura dove il docente sarà<br />

disponibile il mercoledì. Il modulo d’iscrizione compilato in<br />

ogni campo deve essere<br />

presentato in busta chiusa alla<br />

segreteria di presidenza entro<br />

mercoledì 13 maggio.<br />

La partecipazione al seminario internazionale<br />

dà diritto al riconoscimento<br />

dell’esperienza come<br />

tirocinio esterno (60 ore),<br />

all’acquisizione di 3 Cfu per<br />

esperienze all’estero, e può inoltre<br />

rappresentare titolo utile per<br />

una valutazione d’eccellenza in<br />

sede di laurea.<br />

GIURISPRUDENZA /<br />

Al via i lavori per il<br />

Polo “Roccaromana”<br />

Entro la fine del 2010 gli studenti<br />

di Giurisprudenza avranno<br />

finalmente a disposizione<br />

una nuova sede. Almeno questo<br />

è l’augurio, visto l’avvio dei lavori<br />

di quello che<br />

sarà il futuro “polo<br />

didattico di via<br />

Roccaromana”. L’edificio<br />

di circa<br />

3.875 mq si trova<br />

tra le vie Fiorentino<br />

e Lago di Nicito.<br />

«È un momento<br />

di grande sollievo e grande<br />

aspettativa al tempo stesso - ha<br />

dichiarato il preside Di Cataldo<br />

-. Insieme con gli altri progetti<br />

attualmente in itinere, riguardanti<br />

la ristrutturazione dell’ex<br />

clinica dermosifilopatica, e i locali<br />

della Purità e di S. Agata<br />

la Vetere, contiamo di avere<br />

presto nella nostra disponibilità<br />

quegli spazi che da decenni<br />

attendiamo».


ateneo<br />

Posti “virtuali”<br />

per i ricercatori<br />

di Liliana Rosano<br />

Il futuro dei ricercatori dell’ateneo<br />

di Catania è sempre<br />

più incerto, minacciato dalla<br />

scure dei tagli che si abbatte<br />

sul mondo dei finanziamenti<br />

universitari, sospeso nell’incertezza<br />

di leggi poco chiare ed<br />

incomplete. E non basta a sollevare<br />

l’animo dei giovani ricercatori,<br />

la notizia che l’università<br />

etnea ha messo a disposizione<br />

per il <strong>2009</strong> circa 2,5<br />

milioni di euro per nuove assunzioni,<br />

di cui 1,5 milioni riservati<br />

a posti per nuovi ricercatori:<br />

29 in tutto che vanno<br />

ad aggiungersi ai 24 posti di<br />

ricercatore cofinanziati in precedenza,<br />

le cui procedure di selezione<br />

sono state quasi ultimate.<br />

Una notizia che non fa luce<br />

sullo stato buio in cui si trova<br />

il mondo della ricerca, almeno<br />

per ora, visto che il Senato accademico<br />

deve ancora decidere<br />

come distribuire i 29 posti a<br />

disposizione fra le varie facoltà,<br />

le quali, a loro volta, sentiti<br />

i corsi di laurea e i dipartimenti,<br />

procederanno alla distribuzione<br />

interna fra i vari settori<br />

disciplinari. Un iter, che per<br />

potersi completare deve attendere<br />

l’intervento del Ministero<br />

attraverso i nuovi criteri di valutazione<br />

per i ricercatori, altrimenti,<br />

ultimato l’iter d’ate-<br />

LAVORO / A più di cinque mesi<br />

dalla legge Gelmini mancano ancora<br />

i regolamenti per la valutazione<br />

dei ricercatori. Così l’università ha<br />

i fondi per bandire 29 nuovi posti,<br />

ma non si sa ancora come distribuirli<br />

neo e di facoltà, non possono<br />

emanarsi i bandi.<br />

È proprio sui nuovi criteri di<br />

valutazione, parte integrante<br />

della tanto contestata legge<br />

180/2008, che il dibattito si fa<br />

più acceso, alimentando le polemiche<br />

che hanno accompagnato<br />

sin dall’inizio la legge<br />

Gelmini. Già, perché dal decreto<br />

Gelmini sull’università sono<br />

passati più di cinque mesi, ma<br />

delle regole ministeriali per valutare<br />

titoli e pubblicazioni nei<br />

concorsi da ricercatore non c’è<br />

ancora traccia.<br />

La valutazione dei titoli e delle<br />

pubblicazioni, attraverso parametri<br />

anche internazionali, è<br />

solo l’ultimo tassello mancante<br />

all’attuazione delle nuove regole<br />

scritte a novembre con decretazione<br />

d’urgenza per riformare<br />

i concorsi e smantellare<br />

il meccanismo baronale. Senza<br />

questo provvedimento i posti<br />

6<br />

da ricercatore rimangono bloccati.<br />

Se, dove e come saranno<br />

distribuiti questi 29 posti a<br />

disposizione dell’ateneo di Catania,<br />

nessuno lo sa, neanche i<br />

ricercatori del Coordinamento<br />

precari di Catania, che in questi<br />

ultimi mesi si sono attivati<br />

per portare avanti un dibattito<br />

sullo stato attuale dell’università<br />

statale.<br />

«Fino a quando non arriverà il<br />

decreto ministeriale che stabilisce<br />

i parametri di valutazione<br />

dei titoli e delle pubblicazioni -<br />

dice Chiara Rizzica, assegnista<br />

precaria della facoltà di Architettura<br />

-, nessuno è in grado di<br />

sapere cosa succederà nelle facoltà<br />

dell’ateneo di Catania. Nei<br />

dipartimenti universitari non<br />

si fa cenno, per ora, a questi<br />

probabili posti per ricercatore<br />

che interessano tutti noi». Intanto,<br />

il Coordinamento dei ricercatori<br />

di Catania porta<br />

UNIVERSIT<br />

avanti la propria battaglia contro<br />

i tagli ai finanziamenti universitari.<br />

«Non è ammissibile riformare<br />

il sistema universitario - continua<br />

Chiara Rizzica - partendo<br />

dalla politica dei tagli. Il sistema<br />

universitario è troppo complesso,<br />

troppe sono le figure<br />

inquadrate dal punto di vista<br />

accademico (professori ordinari,<br />

associati, ricercatori, assegnisti,<br />

borsisti, ndr), pertanto,<br />

non si può prevedere una soluzione<br />

unica, uno schema contrattuale<br />

unico, per profili così<br />

diversi».<br />

Ma l’aspetto della legge<br />

180/2008 che più solleva polemiche<br />

è quello che condiziona<br />

il finanziamento agli atenei alla<br />

cosiddetta “virtuosità”: le<br />

università italiane che spendono<br />

più del 90 per cento del<br />

Fondo di finanziamento ordinario<br />

(Ffo) in stipendi non potranno<br />

bandire concorsi per<br />

docenti, ricercatori o personale<br />

amministrativo. Se l’intento<br />

della norma è quello di porre<br />

un freno alle gestioni finanziarie<br />

non adeguate, di fatto, la<br />

stessa blocca la possibilità di<br />

reclutamento dei ricercatori.<br />

Come osserva Antonio Las Casas,<br />

membro del Coordinamento<br />

dei ricercatori di Catania: «A<br />

pagare per le gestioni irrazionali<br />

del passato sono sempre i<br />

ricercatori, veri capri espiatori».<br />

Se sui nuovi posti per ricercatori<br />

incombe un punto interrogativo,<br />

è certo invece che per il<br />

2010 il finanziamento all’università<br />

attraverso il Fondo di<br />

finanziamento ordinario dovrebbe<br />

subire un taglio di circa<br />

20 milioni di euro. Per questo,<br />

una delle soluzioni proposte<br />

dal coordinamento dei precari<br />

è quella di avviare il finanziamento<br />

straordinario, che l’ex<br />

ministro Mussi aveva stabilito,<br />

in modo da dare una boccata<br />

d’ossigeno al reclutamento dei<br />

ricercatori.<br />

«Occorrono azioni concrete nel<br />

mondo della ricerca a Catania -<br />

osserva Salvo Garozzo, ricercatore<br />

della facoltà di Scienze politiche<br />

di Catania -. Sono inutili<br />

tentativi, come quello della<br />

Commissione sul precariato<br />

dell’Università di Catania (da<br />

cui lo stesso Garozzo si è dimesso),<br />

per affrontare il problema.<br />

«La commissione, nata<br />

con il solo obiettivo di censire i<br />

precari dell’Ateneo, non ha mai<br />

avuto una visione programmatica<br />

né di ragionamento sulla<br />

disagiata condizione del precariato<br />

della ricerca». Ui


INFORMA<br />

7<br />

LA GIORNATA DEL PRECARIO/ La logica del reclutamento, la valutazione della ricerca, l’autonomia degli<br />

atenei. Questi i temi al centro della tavola rotonda indetta nel giorno delle elezioni del rettore<br />

Precari a caccia<br />

di democrazia<br />

Il giorno scelto dal Coordinamento<br />

precari della ricerca<br />

per discutere il tema<br />

Università e democrazia non è<br />

stato casuale, così come non<br />

lo è stata la scelta degli intervenuti<br />

alla tavola rotonda coordinata<br />

da Letizia Ferlito,<br />

mirata a garantire un dibattito<br />

tra tutte le componenti dell’università.<br />

Il 27 aprile, giorno in cui l’Ateneo<br />

catanese è stato chiamato<br />

alla scelta della sua massima<br />

carica, i ricercatori precari,<br />

istituitisi in un Coordinamento<br />

a ottobre, hanno deciso<br />

di discutere di un tema tanto<br />

rilevante con gli studenti del<br />

Movimento studentesco, e con<br />

i professori Granozzi (facoltà<br />

di Lingue), Priolo (facoltà di<br />

Scienze), Cucinotta (facoltà di<br />

Scienze) e Caserta (facoltà di<br />

Economia). Diversi e ampi sono<br />

state le tematiche trattate,<br />

che hanno risposto alle sollecitazioni<br />

iniziali poste da due<br />

dei membri del Coordinamento,<br />

Maria Merlini, dottoranda<br />

di ricerca della facoltà di<br />

Scienze politiche e Antonio<br />

Las Casas, assegnista di ricerca<br />

alla facoltà di Giurisprudenza.<br />

Sempre coerenti, però,<br />

i punti cardine intorno a cui<br />

questi temi ruotavano, ossia il<br />

problema della logica del reclutamento,<br />

reso sempre più<br />

complesso dal blocco del turnover<br />

imposto dai tagli della<br />

recente riforma universitaria;<br />

gli aspetti legati alla valutazione<br />

della ricerca; l’autonomia<br />

e l’autogoverno degli atenei;<br />

il rapporto tra la funzione<br />

pubblica dell’università e i<br />

finanziamenti privati, così come<br />

quello tra le università e i<br />

centri d’eccellenza.<br />

Come è stato sottolineato sin<br />

dall’inizio, la volontà dei ricercatori<br />

precari non è mai<br />

stata quella di difendere lo<br />

status quo dai tagli imposti<br />

dalla nuova gestione, ma<br />

quello di analizzare le disfunzioni<br />

del sistema universitario,<br />

che vengono semmai solo<br />

aggravate dalla riforma, ad<br />

esempio con la concorrenza<br />

tra gli atenei “virtuosi” e<br />

quelli che invece non lo sono,<br />

con una valutazione dei criteri<br />

di tipo prettamente aziendale.<br />

Il tema di cosa debba intendersi<br />

effettivamente per democrazia<br />

è stato al centro dell’intervento<br />

del professore Lu-<br />

✎<br />

Recca rettore<br />

al primo turno<br />

Il professore Antonino Recca,<br />

ordinario di Materiali macromolecolari<br />

alla facoltà<br />

d’Ingegneria e rettore<br />

uscente, è<br />

stato riconfermato<br />

al primo<br />

turno di elezioni<br />

nella carica di<br />

rettore dell’Università<br />

di Catania per il<br />

quadriennio accademico<br />

<strong>2009</strong>/10-2012/13. Il professore<br />

Recca ha ricevuto da docenti,<br />

rappresentanti degli<br />

studenti e personale tecnicoamministrativocomplessivamente<br />

1172 preferenze, superando<br />

così il quorum di<br />

1008 voti richiesto per la votazione<br />

nei primi tre turni. Altissima<br />

l’affluenza alle urne.<br />

Tra docenti e studenti si sono<br />

recati a votare 1669 aventi<br />

diritto, il 90,41 per cento. Tra<br />

gli altri quattro candidati Vincenzo<br />

Albanese ha ottenuto<br />

74 voti, 94 sono andati a Zaira<br />

Dato, 229 per Antonio Licata<br />

e 31 al professore Carmelo<br />

Strano.<br />

ateneo<br />

ciano Granozzi.<br />

Non si sono affrontati temi<br />

cruciali per l’Ateneo, come la<br />

qualità dell’offerta didattica,<br />

specie per quel che riguarda<br />

le lauree di secondo livello,<br />

oggi sacrificate; o la natura<br />

dei Dipartimenti, all’interno<br />

dei quali i ricercatori precari<br />

potrebbero efficacemente avere<br />

una presenza istituzionale;<br />

o ancora, il reale censimento<br />

del fabbisogno dell’Ateneo,<br />

che dovrebbe partire da riflessioni<br />

sulla natura e sull’età<br />

del corpo docente, e su una<br />

programmazione del suo rinnovamento.<br />

Questi gli spunti<br />

di maggior rilievo.<br />

Sulla democrazia del sistema<br />

universitario si è ampiamente<br />

soffermato anche il professore<br />

Cucinotta, rilevando come<br />

«sia essenziale mettere in crisi<br />

il modello dell’autogoverno<br />

per poter avere un reale dibattito<br />

all’interno dell’ateneo». Il<br />

tema della ricerca, poi, è stato<br />

al centro dell’intervento del<br />

professore Francesco Priolo:<br />

«Una ricerca - ha detto Priolo<br />

- per la quale oggi in Italia<br />

sono stanziati troppi pochi<br />

fondi, ma la cui funzione e<br />

importanza all’interno dell’università<br />

vanno anche ripensate,<br />

se è vero che essa troppo<br />

spesso è vista come un ingrediente<br />

essenziale per i passaggi<br />

di carriera, salvo poi poter<br />

essere considerata alla stregua<br />

di una passione privata,<br />

quasi un “hobby”, dai professori<br />

all’apice della professione».<br />

Spunti interessanti per la discussione<br />

sono poi provenuti<br />

dal professore Maurizio Caserta,<br />

docente di economia politica<br />

a Economia, che ha sottolineato<br />

la centralità della<br />

funzione pubblica dell’università<br />

rilevando che «di per sé,<br />

l’assolvimento di tale funzione<br />

non è necessariamente in<br />

contraddizione con forme di<br />

finanziamento privato».<br />

Agli interventi dei relatori è<br />

poi seguito un dibattito al<br />

quale hanno preso parte anche<br />

i rappresentanti del Movimento<br />

studentesco. Un primo<br />

importante momento di confronto<br />

e discussione fra le varie<br />

componenti dell’Ateneo<br />

che ha gettato, negli intenti<br />

dichiarati dai partecipanti, le<br />

basi per l’avvio di un progetto<br />

di rinnovamento comune e<br />

condiviso. Ui


INFORMA<br />

di Michele Spalletta<br />

Ricerca, sviluppo, progettazione<br />

e realizzazione<br />

di sensori e sistemi di rivelazione<br />

per molteplici applicazioni,<br />

da quello industriale a<br />

quello medico. Di questo si occupa<br />

la Microsensor s.r.l. l’ultima<br />

società, nel nostro percorso,<br />

nata in seno all’Università<br />

di Catania e che si è proposta<br />

nel mondo dell’imprenditoria<br />

divenendo spin off grazie al<br />

Liaison Office d’Ateneo. «La ricerca<br />

di base - ci spiega il professore<br />

Gaetano Palumbo, uno<br />

dei proponenti - è nata diversi<br />

anni fa, grazie all’attività di ricerca<br />

di diverse realtà, dal dipartimento<br />

di elettronica all’Istituo<br />

nazionale di fisica nucleare<br />

e l’Istituto nazionale di<br />

astronomia e i laboratori del<br />

Cnr». Grazie al Liaison office<br />

quindi e allo staff di docenti e<br />

ricercatori è nato quindi questo<br />

spin off che, adifferenza degli<br />

altri che abbiamo analizzato, è<br />

universitario. Ciò significa che<br />

l’Università di Catania è entrata<br />

in quota sociale nella società.<br />

In questo caso l’Ateneo lo<br />

ha fatto attarverso la Scuola<br />

Superiore di Catania.<br />

Professore Palumbo, cosa comporta<br />

il fatto che la Scuola Superiore<br />

abbia investito nella vostra<br />

società?<br />

La nostra sede sociale è innanzitutto<br />

all’interno della Ssc. L’obiettivo<br />

principale è quello di<br />

creare una sinergia tra gli studenti<br />

di eccellenza della scuola<br />

e l’interfaccia verso il mercato<br />

come può essere la nostra<br />

azienda.<br />

Cosa significa questo dal punto<br />

di vista degli studenti?<br />

Prima di tutto essendo noi fisi-<br />

9<br />

L’IDEA / Dai braccialetti per rilevare i segni vitali<br />

ai rivelatori di radiazioni. Il progetto Microsensor<br />

Sensori<br />

per vedere<br />

oltre<br />

camente dentro la Scuola si<br />

realizzerà un naturale contatto<br />

con gli studenti, che per tesi o<br />

per stage potranno vedere il<br />

nostro lavoro e interagire con<br />

noi. Siamo una società in crescita<br />

e già abbiamo in programma<br />

di acquisire nuove<br />

professionalità dal mondo universitario,<br />

con laurea specialistica<br />

o di vecchio ordinamento.<br />

Inoltre, secondo gli accordi presi<br />

con l’Università, avranno diritto<br />

di prelazione gli studenti<br />

che usciranno dalla Scuola Superiore.<br />

Di cosa si occupa Microsensor?<br />

All’interno della nostra compagine<br />

societaria ci sono competenze<br />

molteplici e diversificate,<br />

tali da “aggredire” diversi settori.<br />

La nostra attività principale<br />

e relativa alla sensoristica,<br />

con l’impiego di sensori ottici<br />

innovativi, come i rivelatori di<br />

singolo fotone o le matrici<br />

di sensori. Su questo tipo<br />

di progettazione e<br />

sviluippo abbiamo iniziato<br />

un dialogo molto<br />

stretto con la St Microelectronics.<br />

Con quali applicazioni?<br />

L’utilizzo di questi<br />

✎ Intesa<br />

tra Fidapa, Ateneo ed Ersu<br />

per i ragazzi meritevoli senza famiglia<br />

Regalare la possibilità di un<br />

sogno a chi non se lo può permettere.<br />

Con questo fine la sezione<br />

Riviera dei Ciclopi della<br />

Federazione italiana delle donne<br />

nelle arti, professioni e affari<br />

(Fidapa) lo scorso 22 aprile<br />

ha firmato un primo, rivoluzionario<br />

protocollo d’intesa con<br />

l’Università di Catania e l’Ersu<br />

per permettere ad una ragazza<br />

senza famiglia di proseguire<br />

gli studi universitari. Un progetto<br />

non di poco conto, se si<br />

considera che la legge attualmente<br />

in vigore si prende cura<br />

dei giovani senza famiglia e<br />

permette loro il proseguimento<br />

degli studi fino al compimento<br />

della maggiore età. Così, Deborah,<br />

una ragazza iscritta al<br />

secondo anno della facoltà di<br />

Economia, potrà concludere gli<br />

studi. «Grazie a questo protocollo<br />

d’intesa - ci spiega Rosa<br />

Lo Re Munzone, presidente<br />

della sezione Riviera dei Ciclopi<br />

della Fidapa - la nostra associazione<br />

appoggerà economicamente<br />

la ragazza, mentre<br />

l’Ateneo si farà carico delle<br />

tasse universitarie e l’Ersu offrirà<br />

vitto e alloggio nelle Case<br />

dello Studente». Il progetto,<br />

re utilizzato negli esperimenti<br />

di fisica nucleare. Un secondo<br />

oggetto sarà un tipo di radar<br />

che utilizza la luce. Un progetto<br />

molto interessante che abbiamo<br />

in programma e che partirà<br />

fra qualche mese riguarda la<br />

realizzazione di un portale (fisico,<br />

non informatico, ndr) per<br />

monitorare il materiale radioattivo<br />

presente sui veicoli.<br />

Questo portale rivelatore<br />

potrebbe essere installato<br />

all’ingresso di porti ed<br />

aeroporti per controlalre<br />

il passaggio di materiale<br />

radioattivo.<br />

Per spiegarci meglio?<br />

Si tratta di un’evoluzione<br />

di quello che si sta<br />

vedendo negli ultimi<br />

apparati è molto vario.<br />

Dall’ambito me- In apertura una matrice di sen-<br />

anni come optional per<br />

sori (Sipm). Sopra, il professodicale<br />

a quello delre<br />

Gaetano Palumbo<br />

i veicoli, ovvero i sensol’industria<br />

all’analisi<br />

ri per il parcheggio. A<br />

ambientale. Tanto per fare solo differenza di questi, che sub-<br />

alcuni esempi, in questo moiscono interferenze nel momenmento<br />

stiamo portando avanti to in cui se ne trovano diversi<br />

un progetto, cofinanziato dal nello stesso luogo, il radar che<br />

Ministero dell’Università e della andiamo a sviluppare noi uti-<br />

Ricerca, per la realizzazione di lizza i fasci di luce come meto-<br />

tre prototipi: un sistema condo di rilevamento, eliminando<br />

nesso per monitorare le emis- il problema delle interferenze.<br />

sioni di radioattività dei fusti E il terzo prototipo?<br />

radioattivi. Questo stesso siste- Sarà un analizzatore di spettro,<br />

ma di sensori può inoltre esse- anche questo realizzato in ma-<br />

ateneo<br />

intitolato “Diritto agli studi<br />

universitari per ragazzi meritevoli<br />

senza famiglia”, è stato<br />

portato avanti dall’associazione<br />

che, dopo la realizzazione<br />

della prima fase, procede con<br />

l’ambizioso progetto coinvolgendo<br />

tutte le associazioni e<br />

gli enti, pubblici e privati, per<br />

far sì che altri ragazzi, meritevoli<br />

e senza famiglia, possano<br />

usufruire dei vantaggi dell’intesa,<br />

potendo così proseguire<br />

gli studi. Al progetto hanno già<br />

aderito alcune associazioni ,<br />

come il Rotary, che si prenderanno<br />

in carico altri ragazzi<br />

che il Tribunale dei minori ha<br />

dichiarato adottabili. Lo scopo<br />

ultimo del progetto è quello di<br />

arrivare a formulare una proposta<br />

di legge in Parlamento,<br />

affinchè lo Stato si occupi di<br />

questa categoria di ragazzi<br />

che, dimostrando merito e voglia<br />

di realizzarsi negli studi,<br />

rappresenta una risorsa per<br />

l’intera società. A tale scopo,<br />

la Fidapa si muove per allargare<br />

il progetto in tutte le sedi<br />

universitarie italiane, per dare<br />

un futuro a questi ragazzi.<br />

(M.S.)<br />

niera del tutto innovativa rispetto<br />

agli altri esemplari attualmente<br />

utilizzati. Tutti questi<br />

sistemi verranno sviluppati<br />

utilizzando un nuovo tipo di<br />

sensore, chiamato Sipm, che, in<br />

poche parole, è una matrice di<br />

rivelatori di singolo fotone. Si<br />

tratta di un’applicazione innovativa<br />

e abbastanza nuova. basti<br />

pensare che solo due aziende<br />

attualmente producono questa<br />

tecnologia.<br />

Quali i vantaggi dello sviluppo<br />

di queste tecnologie?<br />

Innanzitutto un vantaggio pratico.<br />

Quello che noi portiamo<br />

avanti è una serie di ricerche<br />

su sensori estremamente nuovi,<br />

per i quali ancora non si<br />

hanno grandi applicazioni, ma<br />

che potrebbero ad esempio sostituire<br />

i fotomoltiplicatori, che<br />

sono molto grossi. In altri casi<br />

i nuovi sensori potrebbero essere<br />

utilizzati per molte altre applicazioni,<br />

viste le dimensioni<br />

enormemente inferiori rispetto<br />

agli apparati per ora in commercio.<br />

Si parla di alcuni millimetri<br />

quadrati rispetto alle dimensioni<br />

dei vecchi fotomoltiplicatori,<br />

grandi quanto le valvole<br />

di un tempo. Ui


ateneo<br />

Siamo in .TESI?<br />

di Rosalba Di Perna<br />

Il diverso, un limite<br />

o una possibilità?<br />

Scrittura pulp, romanzi gotici,<br />

cinema delle mostruosità,<br />

sosia, mostri, “diversi”.<br />

Un inno alla mostruosità<br />

innocente contro la normalità<br />

colpevole, questo il fil rouge<br />

che segue la tesi di laurea di<br />

Chiara Licciardello. Adesso vive<br />

a Roma, ma si è laureata all’Università<br />

di Catania in Lettere<br />

Moderne, con una tesi triennale<br />

dal titolo “Tra letteratura e cinema:<br />

il diverso come limite e<br />

possibilità”.<br />

Quanto tempo hai impiegato<br />

per il tuo lavoro?<br />

«A occhio e croce ho impiegato<br />

quattro mesi».<br />

Come ti sei trovata con il relatore<br />

e con i correlatori della tesi?<br />

«Molto bene. I correlatori sono<br />

stati Anna Carta e Rosario Castelli.<br />

Con il relatore, Antonio<br />

Di Grado, invece, c’è stato un<br />

rapporto davvero particolare.<br />

Quando diedi la materia con il<br />

professore, fu lui che mi chiese<br />

di fare la tesi, ma mi lasciò assolutamente<br />

libera. Allora pensai<br />

di unire il cinema e i libri,<br />

cose molto distanti tra loro, e di<br />

metterci qualcosa di mio. Solo<br />

con il professore Di Grado avrei<br />

potuto scrivere una tesi di questo<br />

tipo».<br />

Che mi dici della bibliografia?<br />

«Non è stato difficile. Il professore<br />

mi ha lasciato libera di<br />

spaziare con la bibliografia,<br />

perciò ho cercato materiale di<br />

tipo sociologico e psicologico».<br />

La tesi ti ha aiutato a trovare<br />

lavoro?<br />

«No, ma mi ha aiutato a capire<br />

cosa mi piace».<br />

Il tuo rapporto con il cinema è<br />

buono?<br />

«Direi di si. Io faccio cinema, ho<br />

fatto 12 anni di teatro, come attrice,<br />

ho fatto l’aiuto regista. E<br />

adesso lavoro nel mondo del cinema».<br />

Secondo te qual è il rapporto<br />

fra l’Italia e il cinema di confine?<br />

«Credo che il nostro Paese pos-<br />

✎<br />

La tesi? Un vero e proprio genere letterario,<br />

forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio.<br />

Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it<br />

sieda delle grosse potenzialità.<br />

In fondo il neorealismo parlava<br />

di piccoli mostri quotidiani, di<br />

realtà di confine. Adesso la situazione<br />

è cambiata, forse perché<br />

si investe meno, però la nostra<br />

tradizione è una tradizione<br />

coraggiosa. Il nostro cinema<br />

non è quello spettacolare americano,<br />

ma quello del cuore e della<br />

strada».<br />

Pensi che la tua tesi si possa definire<br />

“diversa”?<br />

«Penso di sì, anche se non vorrei<br />

avere la presunzione di dire<br />

che si tratta di una tesi “diversa”.<br />

E comunque non lo è per i<br />

contenuti, ma per l’impostazione<br />

e la gestazione».<br />

Nel tuo lavoro premetti che non<br />

intendi occuparti di sirene e<br />

vampiri, i classici personaggi<br />

legati un po’ anche all’erotismo.<br />

Perché?<br />

«Perché sono mostri categorizzati<br />

e definiti in cui c’è poco da<br />

scandagliare».<br />

Che cosa intendi per “diverso<br />

come limite e possibilità”?<br />

Istituto “V. Bellini”/ Borsa di studio<br />

ex aequo a due soprano<br />

E’ stato Marcello Giordani, tenore<br />

di fama mondiale, in scena al<br />

Teatro Massimo di Catania con<br />

l’Ernani di Verdi, l’ospite d’eccezione<br />

all’Istituto Superiore di studi<br />

musicali “Vincenzo Bellini”, in occasione<br />

della consegna di una<br />

borsa di studio di 2500 euro ai<br />

migliori allievi di canto lirico della<br />

scuola. A vincere la borsa sono<br />

stati, ex aequo, i due soprano Da-<br />

10<br />

Il tenore Marcello Giordani (a destra) con il<br />

presidente dell’Istituto, Angelo Munzone e<br />

le due studentesse premiate<br />

niela Pedi ed Emanuela Cucuccio, dopo una selezione che ha<br />

visto coinvolti, lo scorso 27 aprile, numerosi studenti accompagnati<br />

al pianoforte dai maestri Alberto Alibrandi, Elda Laro<br />

e Stefano Sanfilippo. La commissione, con Marcello Giordani,<br />

Rosario Cicero e il Presidente dell’Istituto Angelo Munzone, ha<br />

valutato i giovani artisti durante un concerto in cui ogni partecipante<br />

ha eseguito tre arie d’opera, due a piacere e uno a<br />

scelta della commissione in base al programma presentato.<br />

UNIVERSIT<br />

«Intendo un po’ tutto: lo straniero,<br />

l’alternativo, un certo tipo<br />

di musica, come quella di Richard<br />

Wagner o il genere<br />

Punk. La diversità è un limite<br />

perché ti blocca, ma se la sai<br />

sfruttare ti aiuta. Forse in questa<br />

tesi parlo anche di me, di<br />

persone che non si sentono capite<br />

o non sanno farsi capire».<br />

Perché il diverso è ghettizzato<br />

secondo te?<br />

«A causa dell’ipocrisia, della<br />

stupidità e del falso moralismo<br />

della società moderna. Si richiede<br />

uno sforzo di comprensione<br />

da entrambe le parti, che però<br />

viene disatteso».<br />

C’è anche un tipo di mostro che<br />

non spaventa, ma piace. Penso<br />

ai personaggi di Tim Burton, a<br />

mostri come Edward mani di<br />

forbice. Come mai?<br />

«Perché i personaggi di Tim<br />

Burton sono onirici e sono molto<br />

interessanti per questo. Si<br />

tratta però di favole, quindi c’è<br />

molta tristezza e malinconia.<br />

Sono dei personaggi irrisolti e<br />

vanno bene per un’impostazione<br />

favolistica».<br />

Nella tesi parli anche del “doppio”.<br />

Cosa c’entra con il mostro?<br />

«Il doppio in pratica è il dentro<br />

e il fuori. Anche l’impostazione<br />

della mia tesi è basata sul doppio,<br />

perché questo lavoro tende<br />

a mettere insieme cose anche<br />

molto diverse fra loro. Il doppio<br />

è il diverso che hai dentro, le<br />

pulsioni che reprimi o che lasci<br />

andare e che quindi ti sopraffanno,<br />

esplodono».<br />

Nella tua tesi parli anche di<br />

“suicidati della società”.<br />

«Sì, in effetti, il mostro non è<br />

solo fisico o sociale, ma è anche<br />

ciò che non viene accettato. Il<br />

Van Gogh di Antonin Artaud<br />

oppure la sorella di William<br />

Shakespeare di cui parla Virginia<br />

Woolf sono “suicidati della<br />

società”».<br />

Si dice che ciò che non si capisce<br />

sconvolge, scandalizza, e<br />

che per questo sembra brutto.<br />

Tu come la vedi?<br />

«Credo che ciò che non si conosce<br />

o non si capisce può spaventare<br />

o affascinare. È come una<br />

vertigine: non è paura di un<br />

salto nel vuoto, ma desiderio<br />

dell’ignoto bloccato dall’istinto<br />

di conservazione».<br />

Si può definire il tuo lavoro come<br />

una “storia della bruttezza”?<br />

«No, si può definire una storia<br />

della difficoltà di vivere, in generale».<br />

Ui


città<br />

12<br />

REPORTAGE / Prima si allenavano in giro per la città, ma da circa un anno si ritrovano<br />

Testi e foto di Rocco Rossito<br />

Ernesto alza lo sguardo,<br />

sorride, il cielo è grigio,<br />

si gira e poi giù<br />

dall’half pipe, quella rampa<br />

con una parte centrale piana<br />

e le due salite che sembra un<br />

mezzo tubo. Nel frattempo<br />

dall’altra parte Mauro scende<br />

da un quaterpipe e fa un<br />

trick sul funbox. Ancora:<br />

Alex guarda tutti, si sistema<br />

il cappello, ora è il suo turno,<br />

parte e accarezza il bank con<br />

la tavola e ricade come se nulla<br />

fosse. Gli altri, in coro, decretano<br />

con un urlo il successo<br />

o la caduta dello skater di<br />

turno. Ernesto Carta, Mauro<br />

Caruso, Alex Migliorino sono<br />

solo tre dei ragazzi che il sabato<br />

pomeriggio si ritrovano<br />

al Parco Gioeni, nell’unico<br />

skatepark fisso in Sicilia: sono<br />

giovanissimi, ma hanno<br />

già stile e personalità.<br />

Ernesto ha 22 anni e qui è<br />

uno dei più grandi, è al terzo<br />

anno di Giurisprudenza e, a<br />

differenza degli altri ragazzi,<br />

non sembra neanche uno skater,<br />

eppure ci va giù di brutto.<br />

Ha iniziato a 16 anni comprando<br />

la prima tavola e non<br />

ha smesso più. Lui è stato<br />

uno di quelli che questa pista<br />

l’ha vista nascere.<br />

«Prima - racconta - andavamo<br />

in piazza Europa. Da quando<br />

piazza Europa non esiste più,<br />

siamo stati al parco Falcone,<br />

a Vulcania, allo Squib e in giro<br />

per la città. Ma da quasi<br />

un anno, dallo scorso agosto,<br />

abbiamo questo skatepark che<br />

UNIVERSIT<br />

ogni sabato allo skatepark di Parco Gioeni, l’unico in Sicilia. Non considerano lo skate<br />

uno sport ma uno stile di vita e tra loro c’è anche il campione italiano in carica<br />

Mauro e gli altri<br />

skaters nell’anima<br />

è l’unico della Sicilia. A Palermo,<br />

ad esempio, hanno solo<br />

una mini rampa fissa. Durante<br />

la costruzione, venivamo<br />

qui ogni giorno e siccome gli<br />

operai non avevano idea di cosa<br />

stessero facendo siamo intervenuti<br />

dandogli dei consigli,<br />

chiedendo ad esempio che<br />

il funbox non fosse solo un<br />

blocco di cemento all’interno<br />

della pista, ma che avesse i<br />

quattro lati per salire e scendere».<br />

Quando parla, quando è sulla<br />

tavola, quando dà consigli<br />

agli altri skater, traspare<br />

chiaramente come per lui lo<br />

skate «non è solo uno sport,<br />

ma uno stile di vita. Tutti ora<br />

indossano scarpe da skate,<br />

ma quelle servono per skatare,<br />

e non per andarci in giro».<br />

E quando vede i suoi amici<br />

scendere giù dalle rampe, insiste<br />

«Claudio, Adriano, Arturo,<br />

per citare solo alcuni, e<br />

tutta la scena qui a Catania è


INFORMA<br />

in crescita, sia in quantità<br />

che in qualità. Ogni sabato ci<br />

sono circa 50 ragazzi che vengono<br />

alla pista, non tutti con<br />

assiduità, ma comunque c’è<br />

movimento. La vittoria di<br />

Mauro poi ci ha dato una visibilità<br />

maggiore».<br />

Già, Mauro. Lo vedi in faccia<br />

e capisci subito che i suoi 19<br />

anni li dimostra tutti: sguardo<br />

spensierato, sorriso, capelli<br />

scapigliati con qualche<br />

ciuffo che copre la fronte.<br />

Poi però lo vedi sulla tavola,<br />

elegante, morbido, senza<br />

sbavature. Lo vedi fare i<br />

suoi trick (le manovre con<br />

la tavola) e capisci che qualcosa<br />

non torna. Quel qualcosa<br />

è che lui è il campione italiano<br />

in carica. Lo scorso dicembre<br />

al Cis, Campionato Italiano<br />

Skateboard, organizzato<br />

dalla Skateboard Society e<br />

tenutosi Milano, li ha<br />

stracciati tutti.<br />

«In quella run di un minuto,<br />

è andato tutto bene e ho<br />

vinto - spiega -. Comunque,<br />

non è detto che vinca sempre<br />

il migliore. Ci vuole anche<br />

molta fortuna».<br />

E qui, quando parla, ritorna<br />

il ragazzo di 19 anni, anche<br />

un po’ timido e modesto. Poi<br />

continua a raccontare: «C’erano<br />

un centinaio di iscritti e,<br />

batteria dopo batteria, sono<br />

rimasti solo quelli che in pista<br />

eseguivano le migliori<br />

performance». La categoria è<br />

quella senior, poi c’è la junior<br />

e per la prima volta quella<br />

femminile. In pratica la cosa<br />

funziona così: in una run di<br />

un minuto circa lo skater può<br />

fare quello che vuole in pista,<br />

l’esecuzione, la spregiudicatezza,<br />

e il fatto di fare tutto<br />

bene e senza errori permettono<br />

di andare avanti e vincere.<br />

«E io ho vinto», aggiunge<br />

Mauro ridendo.<br />

Sullo skate c’è salito a undici<br />

anni chiedendo al padre una<br />

tavola. Ha iniziato a Motta<br />

Sant’Anastasia, dove è nato e<br />

dove vive, e ora invece lo chiamano<br />

un po’ ovunque per manifestazioni<br />

e sponsorizzazioni.<br />

L’estate infatti è il periodo<br />

migliore per skatare. «Quando<br />

piove - precisa Ernesto - è<br />

impossibile andare sullo skate».<br />

Intanto gli altri vanno su e<br />

giù a turno dalle rampe, qualcuno<br />

cade, qualcuno fa qualcosa<br />

che gli riesce bene e par-<br />

✎<br />

13<br />

In alto, Alex<br />

Migliorini.<br />

A sinistra,<br />

Ernesto Carta.<br />

Sotto e nella<br />

pagina accanto,<br />

il campione<br />

italiano Mauro<br />

Caruso<br />

te l’applauso.<br />

Capita qualche<br />

scontro, ma il<br />

tutto va avanti<br />

con movimenti che<br />

sembrano coordinati.<br />

Sulle loro facce le smorfie<br />

quando cadono,<br />

o l’esaltazione<br />

quando la tavola<br />

resta incollata ai<br />

piedi in un salto.<br />

Lo skate è uno<br />

“sport” individuale,<br />

ma guardandoli<br />

ci si rende conto<br />

che è dalla condivisione<br />

che questi<br />

ragazzi traggono<br />

le soddisfazioni<br />

più importanti.<br />

Tra loro c’è Alex,<br />

15 anni, all’attivo<br />

Il vocabolario per chi vuole cominciare<br />

Se siete agli inizi e non sapete bene che parole usare,<br />

su www.stmweb.it/skate/vocabolario.php trovate un vero e<br />

proprio vocabolario. Ad esempio: Trick, “Un trick è qualsiasi<br />

manovra effettuata su uno skate”. Funbox, “Ogni varietà di<br />

box con superfici grindabili e slideabili”. Half pipe, “Una<br />

rampa con la parte centrale piana e due salite che diventano<br />

verticali. Una specie di mezzo tubo”. Quater pipe, “Una rampa<br />

con una sola salita, che se ne avesse un’altra di fronte sarebbe<br />

un half pipe o mini ramp”. Ollie, “È la manovra base<br />

dello skate e la più importante. Facendo leva sul tail, premendolo<br />

con il piede di dietro e portando quello anteriore in<br />

avanti si ottiene l0elevazione totale dello skate”. Bank, “Una<br />

superficie inclinata su cui salire”.<br />

città<br />

✎<br />

I negozi<br />

a Catania<br />

Tavole, accessori, magliette,<br />

cappelli e quant’altro<br />

per skatare? A Catania<br />

potete andare da:<br />

“Ivory Shop”, sia nel nuovo<br />

negozio di via Croficeri<br />

79, sia nell’outlet di via<br />

Vittorio Emanuele 237;<br />

“Dna Shock”, in via Morosoli<br />

21; “Skate” in via Caronda<br />

44/46. “Windsurf<br />

Center” in<br />

via Milano<br />

4; “W<br />

Point”, in<br />

via Vittorio<br />

Emanuele<br />

Orlando<br />

15. “Spin<br />

Out”, in<br />

via Francesco<br />

Riso,<br />

52/54.<br />

due piedi rotti grazie allo skate.<br />

Faccia pulita, sguardo timido<br />

che nasconde sotto il<br />

cappello messo un po’ storto,<br />

pantaloni strappati, una maglietta<br />

bianca con scritto “I<br />

Love London” e una serie di<br />

evoluzioni sulla tavola da far<br />

girare la testa. Poi si ferma e<br />

racconta: «Il mio trick preferito<br />

e fare un 180° dalle scale.<br />

Ho iniziato tre o quattro anni<br />

fa ad Acireale, ma le mie origini<br />

sono inglesi e forse è per<br />

questo che lo skate mi piace<br />

moltissimo, lì ci sono molti<br />

più spazi. Prima dello skatepark<br />

di Parco Gioeni andavamo<br />

in giro per Catania. I miei<br />

posti preferiti erano i portici<br />

di via Vincenzo Giuffrida e un<br />

posto vicino Vulcania che noi<br />

chiamiamo “3spazio3” perchè<br />

ci sono tre scale molto interessanti<br />

da usare». Quando<br />

gli chiediamo chi sia il più<br />

forte tra gli skater di Parco<br />

Gioeni, non esita un secondo<br />

e indica Mauro perché «lui è<br />

su un altro livello».<br />

Intanto sempre più ragazzi<br />

arrivano, il cielo è ancora più<br />

grigio e c’è anche qualche<br />

bambino accompagnato dai<br />

genitori, con le protezioni ben<br />

messe, piano piano prova, cade,<br />

si rialza. Guarda verso di<br />

loro, gli skater, poi guarda la<br />

mamma e dice: «Diventerò<br />

mai così bravo?».


ersu<br />

di Maria Enza Giannetto<br />

Protocolli di intesa, convenzioni,<br />

ristrutturazioni<br />

e amministrazione ordinaria.<br />

Nel mese di maggio,<br />

l’Ersu di Catania mette a punto<br />

alcune tra le attività più importanti<br />

di cui si occupa. Si comincia,<br />

ad esempio, a predisporre il<br />

prossimo bando unico di concorso<br />

per l’assegnazione delle<br />

borse e degli alloggi (che quest’anno<br />

verrà probabilmente<br />

pubblicato prima del solito, già<br />

a fine giugno). «Il nostro intento<br />

è quello di riuscire a far entrare<br />

gli studenti assegnatari<br />

di alloggio nelle loro residenze<br />

già dall’inizio dell’anno accademico.<br />

Per questo dovremmo riuscire<br />

ad anticipare tutta la<br />

trafila di almeno un mese».<br />

Inoltre, si continua a lavorare<br />

14 UNIVERSIT<br />

Obiettivo: posti letto<br />

entro settembre<br />

Oltre a 65 posti letto in più,<br />

queste residenze offriranno<br />

nuovi spazi per tutti gli studenti<br />

di Catania: sale internet, aule<br />

studio e un centro multimediale<br />

molto attrezzato. Sempre sul<br />

fronte alloggi, da segnalare, gli<br />

interventi di accertamento e di<br />

messa in sicurezza di un’ala<br />

della residenza Oberdan che<br />

comprende la mensa. Accertamenti<br />

che provocano qualche<br />

disagio per chi usufruisce abitualmente<br />

del servizio di ristorazione,<br />

ma a cui si sta ovvian-<br />

do con l’attivazione di un “punto<br />

distribuzione pasti” nella<br />

mensa Costa e la preparazione<br />

dei pasti nell’istituto Cavour.<br />

Per quanto riguarda le altre attività<br />

dell’Ente, in questi giorni<br />

il Consiglio di Amministrazione<br />

si riunirà per l’approvazione<br />

del bilancio e del piano di gestione<br />

(annuale e triennale).<br />

Si tratta di documenti programmatici<br />

che permettono di<br />

seguire, punto dopo punto, tutte<br />

le azioni che l’Ersu intende<br />

perseguire.<br />

I servizi on-line per gli studenti<br />

✎<br />

Rimborso spese<br />

di trasporto<br />

In queste settimane<br />

sono in pagamento i contributi<br />

a rimborso delle spese di trasportoextraurbanorelativi<br />

all’anno<br />

2007/2008.<br />

Gli studenti<br />

beneficiari<br />

potranno riscuotere<br />

gli<br />

importi spettanti<br />

in una<br />

qualsiasi agenzia dell’Istituto<br />

di Credito “Monte dei Paschi<br />

di Siena”, esibendo un documento<br />

di riconoscimento e comunicando<br />

i numeri di mandato:<br />

827, 828 e 829 del<br />

17.04.<strong>2009</strong>, Codice Ente 76.<br />

BANDO / Tra ristrutturazioni e amministrazione ordinaria, l’Ente procede alla predisposizione del nuovo bando<br />

di concorso <strong>2009</strong>/2010. Lo scopo: pubblicare entro giugno per assegnare gli alloggi entro l’inizio dell’anno<br />

per incrementare il pacchetto<br />

alloggi dell’Ente: nuovi contatti<br />

con privati e con istituti ecclesiastici<br />

per aggiungere un<br />

maggior numero di posti letto<br />

a quelli già in possesso e gestiti<br />

dall’ente. Entro poche settimane,<br />

ad esempio, grazie a una<br />

convenzione con l’Università,<br />

l’Ersu gestirà le tre nuove residenze<br />

dell’Ateneo catanese: l’immobile<br />

di via Caronda n. 99-<br />

107, con ingresso anche in via<br />

Etnea n. 436-444, quello in vico<br />

Carrata n. 28-32 e quello in vico<br />

Carrata al civico 24.<br />

Tra le altre novità, ricordiamo,<br />

l’apertura a Caltanissetta di un<br />

ufficio dell’Ente che sarà presto<br />

abilitato a tutte le attività degli<br />

uffici centrali.<br />

E infine, le attività ricreative<br />

che vengono costantemente annunciate<br />

nell’apposita sezione<br />

del sito www.ersu.unict.it. Tra i<br />

prossimi avvisi in programma,<br />

quelli per partecipare ai nuovi<br />

corsi di lingue che l’ente avviarà<br />

“in loco” insieme con il Centro<br />

Linguistico Multimediale<br />

dell’Università e quelli all’estero.<br />

Ui<br />

✎ www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell’Ente. Nelle pagine del sito si trovano<br />

tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente<br />

aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e<br />

partecipazione ai Saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come<br />

punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli studenti. Il portale offre a tutti gli studenti<br />

dell'Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “Cerco Alloggio” e di consultare tutte<br />

le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche<br />

assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie<br />

a questo servizio l’Ente offre un altro canale di comunicazione con lo studente accessibile in qualsiasi momento<br />

e in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall’Ente a portata di telefonino.<br />

Sms & mms list: iscriviti al servizio sms & mms list dell’Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette<br />

di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l’Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che<br />

ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.


INFORMA 15 ersu<br />

FESTIVAL / Il 31 maggio la rassegna “Per vocem, instrumenta et organum” si sposta a Palermo<br />

Protagonisti del concerto: il Coro Sancte Joseph, l’organista Mauro Visconti, l’oboe di Salvatore Ferreroil<br />

Un percorso culturale<br />

nel segno della tradizione<br />

Dopo il successo del concerto<br />

inaugurale, la<br />

quarta edizione del Festival<br />

organistico “Per vocem,<br />

instrumenta et organum”, organizzato<br />

dall’Ersu con la direzione<br />

artistica di Antonella<br />

Fiorino, continua con proposte<br />

interessanti e originali.<br />

«La novità di questa quarta<br />

edizione - spiega direttore artistico<br />

- è il coinvolgimento di<br />

giovani compositori che per<br />

l’occasione hanno creato brani<br />

che verranno eseguiti in<br />

prima assoluta».<br />

Il percorso artistico-culturale<br />

si sposta, il 31 maggio, nella<br />

Cattedrale di Palermo (ore<br />

19.30), per il concerto di organo,<br />

oboe e coro.<br />

L’organo della Cattedrale si<br />

presenta strutturalmente in<br />

due distinti corpi d’organo, ed<br />

è composto da quattro tastiere<br />

manuali (61 note), pedaliera<br />

(32 note) e 56 registri reali.<br />

Protagonista del concerto<br />

sarà il coro “Sancte Joseph”<br />

di Bagheria, diretto e preparato<br />

dal maestro Mauro Visconti<br />

(organo / direttore).<br />

Il coro è un gruppo polifonico<br />

che dall’anno della sua fondazione<br />

ha tenuto centinaia di<br />

concerti, riscuotendo particolari<br />

apprezzamenti e riconoscimenti<br />

da parte del pubblico<br />

e della critica. Co-protagonista<br />

del recital sarà l’oboe di<br />

Salvatore Ferraro.<br />

Il repertorio proposto spazia<br />

dai classici della polifonia rinascimentale<br />

sino alle composizioni<br />

di ispirazione sacra<br />

dei compositori contemporanei.<br />

Il concerto sarà l’occasione<br />

per apprezzare l’abilità dell’interprete<br />

nella scelta dei registri<br />

idonei a ricreare, attraverso<br />

le varietà degli impasti<br />

sonori, la suggestione e l’atmosfera<br />

sottointesa dal pensiero<br />

musicale, evidenziando e<br />

caratterizzando ogni singola<br />

variazione con effetti colori-<br />

✎<br />

L’orchestra<br />

al Cortile<br />

Platamone<br />

Mercoledì 6 maggio, l’Orchestra<br />

dell’Ersu, diretta<br />

dalla professoressa Antonella<br />

Fiorino sarà in concerto al<br />

Palazzo della Cultura (Cortile<br />

Platamone) assieme al Coro<br />

dell’Università di Macerata,<br />

diretto dal maestro Aldo Cicconofri.<br />

Il Coro, nato come<br />

Coro del Dipartimento di Filosofia<br />

e Scienze Umane nel<br />

1993, è composto da circa<br />

40 studenti, provenienti da<br />

tutte le facoltà e i corsi di<br />

laurea dell’Ateneo. Il repertorio<br />

spazia dalla polifonia<br />

cinquecentesca fino ai canti<br />

popolari e ai gospel.<br />

stici differenti e appropriati.<br />

Durante la serata saranno<br />

eseguiti, tra gli altri, l’Adagio<br />

– Vivace, Andante di Johann<br />

Sebastian Bach, la Sonata in<br />

A Minor di George Philipp Telemann;<br />

Sonata per oboe di<br />

Francesco Geminiani; O sacramentum<br />

pietati di Johann<br />

Michael Haydn, il Vox organalis<br />

di Accursio Antonio<br />

Cortese; l’Inno crux fidelis di<br />

Mauro Visconti, il Jubilate<br />

Deo di Domenico Bartolucci.<br />

Un nuovo appuntamento che<br />

promette di riprendere il percorso<br />

artistico culturale intrapreso<br />

dal Festival, proponendo<br />

brani famosi della tradizione<br />

organaria e pezzi inediti<br />

arrangiati che si prestano a<br />

differenti abbinamenti strumentali<br />

dove l’organo viene<br />

utilizzato anche in funzione di<br />

accompagnamento. (meg) Ui<br />

✎<br />

Concerti<br />

e incontri<br />

al Museion<br />

Continua fittissimo il programma<br />

dei concerti e degli incontri<br />

musicali al Museion di via<br />

Oberdan. Giovedì 7 maggio<br />

alle ore 20.30, spettacolo<br />

“Nel folle mio cuore…” di<br />

Salvo Valentino, Elena Ragaglia<br />

(attori), Denis Marino<br />

(chitarrista). Sabato 9 maggio,<br />

ore 18 il concerto per violino<br />

e arpa, con Emilia Belfiore<br />

(violino) e Cristina La Bruna<br />

(arpa) su musiche di J. B.<br />

Krumpholtz, C. Saint-Saens,<br />

Bernard Andrè, Marcel Tournier.<br />

Giovedì 14 maggio, ore<br />

20.30 il Trio violino - chitarra<br />

- tenore, Di Pasquale, Martinez,<br />

Adamo, musiche di Giuliani.<br />

Giovedì 21 maggio, ore<br />

20.30 il recital pianistico di<br />

Vincenzo Pavone, su musiche<br />

di L. van Beethoven, R. Schumann,<br />

J. Brahms.<br />

Visita alla<br />

Grotta del Gelo<br />

✎<br />

L’Ersu organizza, in<br />

collaborazione con l’Ente Parco<br />

dell'Etna, una visita guidata<br />

alla Grotta del Gelo. La visita,<br />

avrà luogo mercoledì 20<br />

e 27 maggio <strong>2009</strong>. La partenza,<br />

con pullman dell’Ersu è<br />

prevista per le ore 7,45 da<br />

piazza Cavour. Per informazioni<br />

relative al programma di visita<br />

e per l’iscrizione, gli interessati<br />

possono rivolgersi all’Ufficio<br />

per le Attività Culturali<br />

dell’Ersu, dal lunedì al venerdì<br />

ore 9-12,30 e mercoledì<br />

anche alle ore 16-18, dove<br />

potranno presentare domanda<br />

di prenotazione, utilizzando il<br />

modulo scaricabile anche dal<br />

sito dell’Ente<br />

(www.ersu.unict.it), entro il<br />

18 maggio.


lavorare<br />

POLITECNICO<br />

DI MILANO /<br />

Alta formazione<br />

in “Type Design”<br />

Prende il via a settembre la quarta edizione<br />

del corso di alta formazione in<br />

Type Design del POLI.design, il Consorzio<br />

del Politecnico di Milano.<br />

Il corso forma designer della comunicazione<br />

capaci di gestire il progetto di famiglie<br />

di caratteri tipografici. Si articola<br />

in lezioni frontali, project work e seminari.<br />

In particolare<br />

sono previsti<br />

moduli di<br />

teoria sulla tipografiatradizionale<br />

e contemporanea,<br />

moduli<br />

per l’apprendimento<br />

del software<br />

per il disegno<br />

dei caratteri<br />

FontLab e delle metodologie per il controllo<br />

dello specifico processo progettuale.<br />

A tali moduli sono affiancati<br />

quelli di preparazione e sviluppo del<br />

project work, ma anche comunicazioni<br />

seminariali relative a casi studio di interesse<br />

culturale e pratico e incontri con<br />

esperti e type designer.<br />

Informazioni allo 02.2399 5864 (email:<br />

formazione@polidesign.net).<br />

Web: www.polidesign.net - www.polidesign.net/type.<br />

✎<br />

JOB ORIENTA <strong>2009</strong> / Da giovedì 7 a sabato 9 maggio, dalle 9 alle 18.30 (Le<br />

Ciminiere di Catania), le opportunità del Salone dell’orientamento al lavoro<br />

CONCORSO INTERNAZIONALE /<br />

Progettare “low cost & low energy”<br />

BolognaFiere, con l’ausilio di Archi-Europe e il patrocinio del Consiglio<br />

nazionale degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori,<br />

ha lanciato un concorso internazionale per selezionare progetti<br />

che presentino “soluzioni abitative sostenibili a basso costo e<br />

a basso consumo energetico” (low cost & low<br />

energy) da presentare a<br />

“Saie”, nell’ambito<br />

di una mostra<br />

dedicata dal 28 al<br />

31 ottobre <strong>2009</strong>, di<br />

cui la selezione<br />

sarà l’evento portante.<br />

Saie Selection è<br />

un concorso articolato<br />

in due sezioni,<br />

una dedicata agli<br />

studenti e una ai<br />

giovani progettisti che vogliono presentare le loro idee e/o progetti<br />

sull’abitare “sostenibile”. Il concorso viene lanciato e gestito attraverso<br />

il portale europeo di ArchiEurope su cui si trova anche il<br />

regolamento e tutte le indicazioni per partecipare: www.archi-europe.com/archi-saie-awards.<br />

16<br />

PARIGI / Il 26 maggio al Cus Catania<br />

le selezioni per lavorare a EuroDisney<br />

Il dipartimento dello Spettacolo di Disneyland Resort<br />

Paris seleziona ragazzi e ragazze di età maggiore di<br />

18 anni per interpretare in costume i ruoli dei suoi<br />

personaggi più famosi e/o interpretare i ruoli di principi<br />

e principesse e/o partecipare alle parate nella qualità<br />

di ballerini.<br />

Le selezioni si terranno a Catania martedì 26 maggio<br />

dalle 9 alle 19.30 nelle sale del Cus (Cittadella Universitaria).<br />

Le domande dovranno pervenire entro domenica<br />

10 maggio esclusivamente via email a: massimo.floridia@regione.sicilia.it<br />

inviando i documenti indicati<br />

sul sito www.regione.sicilia.it/lavoro/uffici/eures<br />

(specificare nell’oggetto “selezioni CASTING<br />

SPETTACOLO EURODISNEY”). Nella stessa pagina sono<br />

indicati i requisiti richiesti e le condizioni contrattuali<br />

offerte (disponibilità richiesta: da settembre-ottobre<br />

<strong>2009</strong> a dicembre <strong>2009</strong>).<br />

UNIVERSIT<br />

LABORATORIO<br />

OPENLAB /<br />

Progetti open-source richieste<br />

di supporto entro<br />

il 15 maggio<br />

L’Università di Catania, con il contributo<br />

finanziario della Regione<br />

Siciliana, sulla base di una convenzione<br />

stipulata per la realizzazione<br />

del “Piano Ict per l’eccellenza del<br />

settore hi-tech nel territorio catanese”,<br />

bandisce la selezione di progetti<br />

open-source ad elevato contenuto<br />

tecnologico che verranno<br />

supportati attraverso la fruizione<br />

gratuita dei servizi offerti in seno<br />

alle attrezzature del Laboratorio<br />

OpenLab. È possibile presentare la<br />

richiesta fino alle 13 del 15 maggio<br />

alla segreteria del Dipartimento<br />

di Ingegneria Informatica e delle<br />

Telecomunicazioni (5° piano,<br />

Edificio polifunzionale c/o Cittadella<br />

Universitaria, viale Andrea Doria<br />

6, Catania) dal lunedì al venerdì,<br />

dalle 9 alle 13. Il bando è disponibile<br />

su www.bda.unict.it alla sezione<br />

“Atti amministrativi”.<br />

UNISU<br />

Università telematica delle Scienze Umane<br />

NICCOLÒ CUSANO<br />

Università pubblica non statale istituita dal Miur con D.M. del 10/05/2006


INFORMA 17 lavorare<br />

le opportunità del mese<br />

dove<br />

cosa requisiti info<br />

NEOLAUREATI PER BOSCH<br />

Il Gruppo Bosch ricerca<br />

neolaureati per posizioni in<br />

ambito tecnico, commerciale<br />

e organizzativo da inserire<br />

con contratti di stage,<br />

a progetto e a tempo<br />

indeterminato.<br />

INFERMIERI PROFESSIONALI<br />

L’agenzia per il lavoro Gi<br />

Group seleziona infermieri<br />

professionali da inserire in<br />

un’azienda ospedaliera statale<br />

(sedi di Gorgonzola,<br />

Melzo, Cernusco Sul Naviglio<br />

e Melegnano).<br />

OTTICO OPTOMETRISTA<br />

La catena di ottica monomarca<br />

Nau ricerca ottici diplomati<br />

o studenti in ottica,<br />

per prossime aperture in<br />

Piemonte, Liguria, Lombardia<br />

e Veneto.<br />

STAGE PER NEOLAUREATI<br />

IN FARMACIA O CHIMICA<br />

Le Terme di Salsomaggiore<br />

ricercano brillanti neolaureati/laureandi<br />

da inserire<br />

come tirocinanti per 6 mesi<br />

(con rimborso spese).<br />

STAGISTI PER JOHNSON &<br />

JOHNSON MEDICAL<br />

Johnson & Johnson Medical<br />

ricerca una risorsa da<br />

inserire in stage nel team<br />

del Credit Collection (all’interno<br />

della direzione Finance<br />

di J&J Medical).<br />

I profili richiesti sono: ingegneri<br />

meccanici, elettronici<br />

e gestionali; laureati in<br />

economia e laureati in aree<br />

umanistiche. Per tutte le<br />

posizioni è richiesta ottima<br />

conoscenza dell’inglese<br />

(gradito il tedesco).<br />

Si desidera entrare in contatto<br />

con laureati in campo<br />

infermieristico o in possesso<br />

di diploma di infermiere<br />

professionale. È necessaria<br />

pregressa esperienza ma<br />

vengono valutate anche<br />

candidature di neolaureati.<br />

I candidati devono essere<br />

ottici diplomati o studenti<br />

in ottica, con orientamento<br />

alla moda e alla consulenza<br />

estetica.<br />

I requisiti richiesti sono<br />

laurea in Farmacia, CTF,<br />

Chimica, Scienze biologiche,<br />

ottima dimestichezza<br />

con il pacchetto Office e<br />

applicativi web, buona conoscenza<br />

della lingua inglese.<br />

Requisiti: laurea, anche<br />

triennale, in discipline economiche<br />

o giuridiche; buona<br />

conoscenza del pacchetto<br />

Office; discreta conoscenza<br />

della lingua inglese.<br />

BANDI EUROPEI / Misterbianco, un convegno<br />

su imprenditoria femminile e giovanile<br />

Sabato 16 maggio alle 18, al Teatro Comunale di Misterbianco, si<br />

terrà un convegno su “Imprenditoria giovanile e femminile. Opportunità<br />

per il territorio” organizzato dalle Acli di Misterbianco,<br />

Circolo Acli Don Bosco, al quale interverrà Marco Corsaro, referente<br />

AcliInformagiovani per il territorio di Misterbianco. L’iniziativa<br />

proviene per così dire dal basso, forte è stata infatti la richiesta<br />

da parte di giovani e di moltissime donne di ricevere informazioni<br />

in merito ai bandi che mettono a disposizione finanziamenti<br />

europei, vere opportunità di investimento e di sviluppo<br />

per i piccoli imprenditori del territorio. Ai lavori<br />

- oltre al sindaco di Misterbianco Ninella Caruso<br />

e agli l’assessori comunali alle Politiche giovanili<br />

(Angela Privitera) e allo Sviluppo economico<br />

(Angelo Guarnaccia) - interverrà inoltre<br />

la presidente del Circolo Acli Don Bosco<br />

Giovanna Privitera, il presidente provinciale<br />

Acli Catania Luca Franco, il presidente regionale<br />

Acli Santino Scirè e i consulenti di<br />

impresa Fabrizio Faja e Saverio Leanza.<br />

✎<br />

Per candidarsi inviare cv<br />

tramite il sito www.boschcareer.it:<br />

riferimento<br />

Bosch_09.<br />

Per candidarsi inserire il<br />

proprio curriculum vitae<br />

nella banca dati di Gi<br />

Group attraverso il sito Internet<br />

www.gigroup.it (riferimeno<br />

IP MI).<br />

Per candidarsi inserire il<br />

proprio curriculum sul sito<br />

www.nauottica.com alla<br />

sezione “lavora con noi”.<br />

I candidati interessati possono<br />

inviare il curriculum<br />

vitae alla casella di posta<br />

selezione@termedisalsomaggiore.it,<br />

citando come<br />

riferimento STAGE LAUREA-<br />

TI FARMACIA/ CTF.<br />

Per candidarsi è necessario<br />

cliccare lo specifico annuncio<br />

sul sito www.jjmedicalcareers.it:<br />

Lavora con noi ><br />

Offerte di Lavoro > Amministrazione<br />

Finanza e controllo<br />

> Stage Credit Collection.<br />

✎<br />

DANZATORI /<br />

Audizioni<br />

per Zappalà<br />

Si svolgono il 31 maggio anche<br />

a Catania (oltre che a<br />

Milano, Amsterdam, Barcellona<br />

e Roma), le selezioni di<br />

9 giovani danzatori di età<br />

compresa tra i 18 e i 26 anni,<br />

per il progetto “atelier a<br />

domicilio_laboratori e creazioni<br />

su misura per giovani<br />

danzatori” del coreografo catanese<br />

di Roberto Zappalà,<br />

in collaborazione con Compagnia<br />

Zappalà Danza, Modem<br />

studio atelier, Pergine<br />

spettacolo aperto, ArtEZ<br />

Dansacademie. Il periodo lavorativo<br />

sarà compreso tra il<br />

16 giugno e il 18 luglio, con<br />

contratto di stage, per una<br />

nuova creazione di Roberto<br />

Zappalà dal titolo “cage<br />

sculpture” che debutterà il<br />

17 e 18 luglio. L’audizione<br />

sarà anche valida per l’anno<br />

accademico <strong>2009</strong>/10 di modem<br />

studio atelier (corso di<br />

perfezionamento della compagnia<br />

zappalà danza) per<br />

un massimo di 20 studenti.<br />

Per partecipare alle audizioni<br />

inviare cv e fototessera<br />

(no foto danza) all’indirizzo<br />

email: info@compagniazappala.it.<br />

MANI TESE / Vacanze di volontariato:<br />

“La cooperazione. Fatta così”<br />

Durante il periodo estivo Mani Tese offre ai giovani fra i<br />

18 e i 30 anni un modo alternativo di trascorrere le proprie vacanze<br />

proponendo campi di volontariato in varie località italiane.<br />

Per la prossima estate propone 8 campi rivolti ai giovani e<br />

due campi per famiglie.<br />

I partecipanti realizzano pratiche di vita sostenibili e solidali, finanziano<br />

progetti di sviluppo nel<br />

Sud del mondo attraverso la raccolta<br />

di materiale usato, ma soprattutto<br />

hanno l’occasione per approfondire<br />

le conoscenze sui Paesi del Sud del<br />

mondo e confrontarsi con esperti ed<br />

esponenti della società civile locale.<br />

È possibile ottenere informazioni<br />

scrivendo all’indirizzo e-mail volontari@manitese.it,<br />

telefonando al numero<br />

024075165 o collegandosi al<br />

sito www.manitese.it.


time out<br />

abbonamenti e uno sbigliettamento<br />

che tocca le 170-180 mila<br />

unità».<br />

Quali sono gli spettacoli che<br />

hanno avuto più successo?<br />

«“Il birraio di Preston” e “Pipino<br />

il breve”, sicuramente. Ma<br />

anche “Macbeth”, “Un bellissimo<br />

novembre” e “Faust”. Insomma,<br />

devo ammettere che<br />

siamo veramente molto orgogliosi<br />

dei risultati».<br />

Il Teatro Stabile non risente<br />

della crisi economica, dunque.<br />

«Esatto. In controtendenza rispetto<br />

al momento storico e<br />

anche rispetto ad altri teatri, il<br />

18<br />

pubblico non rinuncia al suo<br />

abbonamento. Credo che sia<br />

anche merito del “contenimento”<br />

dei prezzi dei biglietti. Purtroppo,<br />

però, la crisi la viviamo<br />

con i tagli economici: il<br />

Fus (Fondo unico per lo spettacolo)<br />

è stato ancora una volta<br />

ridimensionato e ormai siamo<br />

almeno al 30% in meno in<br />

due anni. Tagli con cui dobbiamo,<br />

certamente, fare i conti<br />

nella gestione del nostro ente».<br />

Una delle soddisfazioni più<br />

grandi di questa stagione?<br />

«Una tra tutte: il cartellone<br />

“Del comico o del popolare” ha<br />

UNIVERSIT<br />

TEATRO STABILE /Soddisfatto degli ottimi risultati della stagione, il direttore Giuseppe Dipasquale annuncia<br />

il cartellone estivo al Cortile Platamone: «Ci spostiamo all’aperto per offrire un servizio culturale permanente»<br />

Il teatro della gioia<br />

non va in vacanza<br />

di Maria Enza Giannetto<br />

Il “teatro della gioia” ha colto<br />

nel segno. Mancano poche<br />

settimane alla “chiusura”<br />

della stagione (solo teorica,<br />

visto che a breve la programmazione<br />

si sposterà al Cortile<br />

Platamone per il cartellone<br />

“estivo”) e il bilancio tracciato<br />

dal direttore del Teatro Stabile,<br />

Giuseppe Dipasquale, non può<br />

che essere “in attivo”.<br />

«I dati sono assolutamente positivi.<br />

Il consuntivo conferma<br />

le previsioni, sia in termini di<br />

gradimento da parte del pubblico,<br />

sia in termini di numeri.<br />

Innanzitutto, abbiamo riscontrato<br />

quanto gli spettatori abbiano<br />

apprezzato gli spettacoli<br />

proposti e soprattutto la scelta<br />

di dividere la programmazione<br />

in quattro filoni ben identificabili<br />

(“Tradizione e identità”,<br />

“Del comico o del popolare”,<br />

“Echi del novecento” e “Te.St.altro<br />

teatro”) che hanno dato a<br />

ognuno la possibilità di scegliere<br />

consapevolmente cosa<br />

andare a vedere».<br />

Ha accennato a un successo<br />

anche in termini di numeri.<br />

«Esattamente. Abbiamo avuto<br />

un incremento del 25% sugli<br />

✎<br />

Edipo<br />

da Sofocle<br />

Dal 15 al 28 maggio<br />

al Cortile Platamone<br />

va in scena Edipo di<br />

Sofocle, diretto dal<br />

maestro Lluìs Pasqual.<br />

Alcuni anni<br />

Pasqual realizzò per<br />

gli anfiteatri spagnoli<br />

una personalissima<br />

versione di Edipo, in<br />

cui venivano fuse, da<br />

Sofocle, la trama di<br />

“Edipo a Colono” e di<br />

“Edipo re” e inseriti<br />

altri materiali drammaturgici<br />

di Eschilo, Euripide. Il finale<br />

ricorreva poi a un frammento<br />

di Jean Genet. I Teatri Stabili<br />

di Catania e del Veneto<br />

(in collaborazione con il 61°<br />

Ciclo di Spettacoli Classici<br />

del Teatro Olimpico di Vicenza)<br />

hanno deciso di produrre<br />

un allestimento italiano di<br />

questo lavoro. In scena, oltre<br />

a Pippo Pattavina, Massimo<br />

Popolizio e Gaia Aprea, Anita<br />

Bartolucci, Enzo Turrin, Alberto<br />

Fasoli, Piergiorgio Fasolo,<br />

Max Malatesta, Stefano<br />

Scandaletti, Paolo Serra.


INFORMA 19 time out<br />

raggiunto l’obiettivo che ci<br />

eravamo preposti: mettere in<br />

scena spettacoli della nostra<br />

tradizione con una compagnia<br />

di “giovani”. I tre spettacoli<br />

proposti hanno ricreato quel<br />

senso del teatro popolare che<br />

si era un po’ perso. Per troppo<br />

tempo, il repertorio popolare è<br />

stato considerato di second’ordine<br />

e appannaggio delle compagnie<br />

dilettantistiche».<br />

Anche Te.St., il filone dedicato<br />

al teatro più innovativo, ha dato<br />

ottimi risultati.<br />

«Assolutamente sì. Oltre a proposte<br />

di sicuro piglio come “Il<br />

festino” di Emma Dante, siamo<br />

molto soddisfatti delle nostre<br />

due produzioni: “Terra<br />

matta” e di “Come spiegare la<br />

storia del comunismo ai malati<br />

di mente”, tanto che li proporremo<br />

nella prossima stagione<br />

per un pubblico più ampio».<br />

A proposito della prossima<br />

stagione, possiamo dare qualche<br />

altra anticipazione?<br />

«Posso solo dire che apriremo<br />

con una co-produzione realizzata<br />

assieme al Teatro Stabile<br />

Biondo di Palermo, “Il berretto<br />

a sonagli”, diretto da me, Pino<br />

Caruso protagonista. Aggiungo<br />

che riconfermeremo i filoni,<br />

con una nuova variante<br />

che permetterà al pubblico di<br />

scegliere ancora più consapevolmente<br />

cosa vedere. L’idea è<br />

quella di impaginare il cartellone<br />

come se si trattasse di un<br />

percorso tematico».<br />

Un po’ come il teatro della<br />

gioia di quest’anno?<br />

«Esattamente. Quest’anno, volutamente,<br />

tutte le proposte<br />

alimentavano un messaggio di<br />

rinnovamento e positività. Anche<br />

negli spettacoli più cupi,<br />

in cui il senso della tragedia<br />

era preponderante, in realtà<br />

c’era il tema del rilancio. L’anno<br />

prossimo il cartellone avrà<br />

una veste editoriale che se-<br />

Sopra “Il birraio di Preston” e “Come<br />

spiegare la storia del comunismo ai malati<br />

di mente”; nella pagina a fianco una scena<br />

da “Terra matta” e il direttore del Teatro<br />

Stabile Giuseppe Dipasquale<br />

guendo un filo conduttore sarà<br />

già di per sé un messaggio».<br />

A breve partiranno anche le<br />

proposte estive al Cortile Platamone.<br />

«Il cartellone, in pratica, comincia<br />

a cavallo con questa<br />

stagione, con la messinscena<br />

di “Edipo” di Lluìs Pasqual.<br />

Continueremo con altri spettacoli<br />

della nostra tradizione, tra<br />

cui “L’eredità dello zio canonico”<br />

le cui repliche, dopo il<br />

successo al teatro Musco,<br />

riprenderanno all’aperto».<br />

Quale sarà l’idea alla base del<br />

cartellone estivo?<br />

«Vogliamo veicolare l’idea di<br />

un teatro che non va in vacanza<br />

in estate ma si trasferisce<br />

nei teatri “a cielo aperto”. Catania<br />

può veramente permettersi<br />

di essere una “città teatrale”<br />

e attraverso la collaborazione<br />

con l’amministrazione<br />

comunale vogliamo offrire un<br />

servizio culturale che prescinda<br />

dalla stagione. In questo<br />

modo, sono convinto, migliorerà<br />

la qualità delle offerte e riusciremo<br />

anche a eliminare le<br />

riserve mentali per cui si pensa<br />

che in estate si possano<br />

mandare in scena anche proposte<br />

di scarsa qualità». Ui<br />

✎<br />

✎<br />

Centro Zo/ “Io ho fatto tutto questo”<br />

un tributo a Goliarda Sapienza<br />

Un percorso legato alla biografia<br />

di Goliarda Sapienza. Prodotto da<br />

Zo centro culture contemporanee<br />

(con il sostegno di Antonio Presti,<br />

Fondazione Fiumara D’arte),<br />

“Io ho fatto tutto questo” ha come<br />

fulcro la formazione della<br />

scrittrice catanese che si compie<br />

attraverso i testi autobiografici<br />

che precedono “L’arte della<br />

gioia”. Si tratta di un testo a più voci, una partitura<br />

in cui le suggestioni sonore e vocali, la performance e i video<br />

s’intessono creando una trama non narrativa dalle tinte forti.<br />

Carmen Consoli si è unita al progetto e ha composto le musiche<br />

che scandiscono questo itinerario. Rosaria Lo Russo dà ritmo<br />

poetico sulla scena a un reading incalzante che si intreccia<br />

alla voce dalle sottili sfumature di Emanuela Villagrossi. La performance<br />

e le scene curate da Daniela Orlando, cariche del suo<br />

suggestivo temperamento, si incontrano con le visioni oniriche<br />

dei video realizzati dalla regista Maria Arena che ha ideato questo<br />

lavoro nell’intenzione di far coesistere diversi elementi con<br />

tutta la loro complessità. La scena mette a fuoco un momento di<br />

profonda inquietudine vissuto dalla scrittrice intorno ai suoi 40<br />

anni e ci conduce attraverso un viaggio a ritroso tra i frammenti<br />

di se stessa sparpagliati e disordinati a causa di sette elettroshock<br />

subiti dopo una crisi depressiva. Da questa ricostruzione<br />

compiuta anche grazie all’analisi prendono corpo e parola i fantasmi<br />

di un passato da ripercorrere per poter andare avanti. L’intenzione<br />

è quella di catturare il cuore di un'esistenza: riscoprire<br />

Goliarda Sapienza sulla scena trasponendo quell’eco che la sua<br />

biografia e la lettura dei suoi testi suscitano.<br />

SIRACUSA / Riflessioni sullo straniero<br />

con Edipo a Colono e Medea<br />

Nel segno dello straniero Edipo, della barbara Medea,<br />

delle Danaidi supplici sugli altari di Argo. Il tema dello<br />

straniero declinato in diversi modi è il fil<br />

rouge del XLV Ciclo di Rappresentazioni<br />

Classiche al Teatro Greco di Siracusa,<br />

che andranno in scena da<br />

sabato 9 maggio al 21 giugno. L’inaugurazione<br />

è affidata a Medea<br />

di Euripide. La figlia del sole, la<br />

maga, la barbara in terra greca<br />

bandita dalla città, sarà interpretata<br />

da Elisabetta Pozzi<br />

per la regia di Krzystof Zanussi. Il tema dello straniero torna<br />

nell’Edipo a Colono di Sofocle, in scena dal 10 maggio.<br />

La tragedia ha inizio vicino al bosco consacrato alle Eumenidi<br />

(quelle dell'Orestea, rappresentata durante il XLIV Ciclo).<br />

Con un Edipo mendico e cieco accompagnato dalla figlia<br />

Antigone, in un paesaggio pieno di allori, ulivi, viti -<br />

siamo nel cuore del Mediterraneo - , in una atmosfera costantemente<br />

sospesa tra realtà e sogno, vita e morte, umano<br />

e divino. Edipo a Colono è l'ultimo dramma scritto da<br />

Sofocle, rappresentato postumo, nel 401 a.C. Uno straordinario<br />

testamento spirituale, non a caso ambientato a Colono,<br />

nel demo ateniese in cui nacque il grande drammaturgo.<br />

Per la stagione <strong>2009</strong> Edipo sarà interpretato dal grande<br />

attore Giorgio Albertazzi.<br />

Ancora, la stagione <strong>2009</strong> prevede uno spettacolo itinerante,<br />

Le Supplici di Eschilo. In unità tematica con gli altri due<br />

drammi, sono rifugiate in cerca d'asilo le protagoniste di<br />

questa tragedia, il coro di Danaidi che chiede aiuto al re argivo<br />

Pelasgo perché prometta di accoglierle nella sua città.


time out<br />

CENTRO ZO / Tre appuntamenti tra corti digitali, film d’autore e videoarte. Il 19 maggio Hot Flowing<br />

pixel festival; il 27 omaggio di Fuoricircuito a Interfilm Berlin. E a giugno torna Limmaginecontinua<br />

dell’audiovisivo<br />

Nel segno<br />

di Paola Pasetti<br />

Un mese nel segno dell’audiovisivo<br />

al Centro<br />

Culture contemporanee<br />

Zo, tra festival di corti digitali,<br />

film d’autore e rassegne<br />

di videoarte.<br />

Si parte martedi 19<br />

maggio con il mini festival<br />

di opere digitali<br />

Hot Flowing pixels festival.<br />

Gli “short digital<br />

movie” proposti,<br />

messi a disposizione<br />

gratuitamente dagli<br />

artisti, sono stati selezionati<br />

in base alla<br />

qualità tecnica e ai<br />

contenuti artistici<br />

dal responsabile scientifico<br />

prof. Giovanni Gallo, titolare<br />

della cattedra di Computer<br />

Grafica dell’Università<br />

di Catania e docente incaricato<br />

di Informatica e nuove tecnologie<br />

per l’arte dell’Accademia<br />

delle Belle Arti di Catania.<br />

la rassegna, sponsorizzata<br />

da IPLab Catania, DMI,<br />

Università degli Studi di Catania,<br />

con il patrocinio delle associazioni<br />

“Marcello Anile” e<br />

“Erbematte”, prevede tre cicli<br />

di proiezioni, che avranno inizio<br />

rispettivamente alle 16.30,<br />

alle 20.30 e alle 22.30. L’ingresso<br />

è gratuito.<br />

Giovedì 27 maggio la sesta<br />

stagione di Fuoricircuito, rassegna<br />

di cinema d’autore realizzata<br />

in collaborazione con<br />

la facoltà di Lettere, si chiude<br />

al Centro Zo con un omaggio<br />

all’Interfilm Berlin, il festival<br />

internazionale del cortometraggio<br />

della capitale tedesca,<br />

punto di riferimento tra i festival<br />

europei per la produzione<br />

cine-video sperimentale e<br />

d’autore di breve durata. Il direttore<br />

Heinz Hermanns presenterà<br />

una selezione dei migliori<br />

cortometraggi dell’ultima<br />

edizione del festival. Martedì<br />

26, alla facoltà di Lettere,<br />

all’interno del programma del<br />

Festival del Mito, sarà proiettata<br />

invece “Subversive strate-<br />

gies between underground<br />

and<br />

Secret Service”,<br />

selezione a cura<br />

di Cornelia<br />

Klauss (Interfilm<br />

Berlin) sulle<br />

produzioni indipendenti<br />

della<br />

Germania dell’Est negli anni<br />

precedenti la caduta del muro.<br />

A giugno ritorna la rassegna<br />

itinerante Limmaginecontinua,<br />

cooproduzione dell’Acca-<br />

✎<br />

20<br />

demia di Belle Arti di Catania<br />

e del Centro Zo, con le nuove<br />

produzioni di videoarte monocanale<br />

(visibili su schermo,<br />

monitor o video-proiettore)<br />

provenienti da tutta Italia. Varie<br />

le categorie delle sezioni<br />

in concorso, riservate<br />

agli studenti delle Accademie<br />

di Belle Arti<br />

italiane, e di quelle<br />

fuori concorso: videoarte,videodocumento,videoanimazione,<br />

videoweb e videocomunque<br />

(videocmq,<br />

altri generi). Il 2 giugno<br />

alle 21, durante<br />

la prima serata di<br />

proiezioni, la giuria proclamerà<br />

i vincitori delle categorie<br />

in concorso. Le date del<br />

tour saranno pubblicate sul<br />

sito della rassegna www.immaginecontinua.it.<br />

Blur.id.er, festival mixed-media<br />

prima edizione al via il 4 giugno<br />

Il 4 e 5 giugno, al Centro Zo, si terrà la prima edizione del festival<br />

Blur.id.er. La manifestazione propone progetti audiovisivi<br />

di artisti che esplorano lo spazio tra percezione uditiva (The<br />

Ear) e percezione visiva (The Eye), lavori nei quali suono e<br />

immagine si trovano in relazione interdipendente e reciproca<br />

stimolazione.<br />

Blur.id.er - nome che rimanda esplicitamente al Blue rider di<br />

Kandinskij, che agli inizi del secolo precedente teorizzava e<br />

praticava una sinestetica relazione tra arti visive e musica -<br />

esplora l’oscura dimensione “tra” acustico e visivo. Per farlo,<br />

il festival (prodotto da Core Design e Kataman in collaborazione<br />

con Zo) ospiterà artisti provenienti da differenti aree geografiche<br />

e rappesentativi del panorama artistico internazionale,<br />

monitorando allo stesso tempo la produzione artistica siciliana,<br />

sempre più attenta alla evoluzione dei linguaggi artistici<br />

contemporanei.<br />

✎<br />

✎<br />

UNIVERSIT<br />

“Cinema<br />

(in)visibile”<br />

al CineStar<br />

Al via la seconda edizione<br />

di “Cinema (in)visibile”.<br />

Al CineStar di San Giovanni<br />

La Punta, in collaborazione<br />

con il Comune di<br />

Valverde, quattro serate<br />

culturali tra proiezioni e<br />

incontri con registi e protagonisti<br />

dei film. Questo<br />

il programma, curato da<br />

Franco La Magna: giovedì<br />

7 maggio (h. 20.30) “Un<br />

amore di Gide”. Ospiti il<br />

regista Diego Ronsivalle e<br />

l’attore Pippo Provvidenti.<br />

Il 14 maggio “Valzer”<br />

(2008); presente il regista<br />

Salvatore Maira; il 21<br />

maggio “La matassa”, di<br />

Ficarra e Picone. Ospiti Pino<br />

Caruso, Tuccio Musumeci,<br />

Mariella Lo Giudice,<br />

Gino Astorina, Turi Giuffrida.<br />

Infine il 28 maggio “La<br />

Terramadre”; in sala il regista<br />

Nello La Marca.<br />

Nove giorni<br />

e tre minuti<br />

per l’ambiente<br />

Si terrà dal 9 al 17 maggio<br />

il workshop-filmfestival<br />

“Nove giorni e tre<br />

minuti per l’ambiente”,<br />

promosso dall’associazione<br />

“La casa dei Santi”.<br />

I corsisti avranno<br />

nove giorni per realizzare<br />

un proprio film digitale.<br />

Domenica 17 maggio,<br />

alla Galleria d’arte<br />

moderna di Paternò, la<br />

proiezione dei corti,<br />

aperta al pubblico. Vari<br />

gli incontri in programma;<br />

da segnalare quelli<br />

con il regista Vincenzo<br />

Pirrotta (10 maggio) e<br />

con i giornalisti Pietrangelo<br />

Buttafuoco e Domenico<br />

Liggieri (15 e 16<br />

maggio). Il programma<br />

su www.myspace.com/<br />

novegiornitreminuti.


time out<br />

Così come l’associazione<br />

Erbematte, nata per promuovere<br />

l’arte contemporanea<br />

in luoghi non specifichi,<br />

rappresenta una realtà<br />

geograficamente e logisticamente<br />

marginale all’interno<br />

del sistema dell’arte,<br />

da una riflessione<br />

sulla marginalità nasce<br />

il progetto “Sud Km 0” -<br />

in collaborazione con il<br />

centro Uqbar di Berlino.<br />

Dal 1° al 25 giugno le<br />

artiste Maria Domenica<br />

Rapicavoli e Janne<br />

Schaefer intraprederanno<br />

un viaggio in furgone<br />

da Berlino a Catania,<br />

documentando in diversi<br />

modi la loro esperienza<br />

di viaggio.<br />

Il Sud Italia, come il Sud<br />

del mondo, è spesso tenuto<br />

fuori dal grande<br />

circuito dell’arte contemporanea,<br />

e il titolo del<br />

progetto - Sud km 0 -<br />

vuole far riflettere sulla<br />

possibilità di concepire il<br />

Sud come punto di arrivo<br />

di un percorso artistico e<br />

culturale in antitesi con la tendenza<br />

che vede i nostri artisti<br />

andare e via e identificare con<br />

la loro terra un posto da cui<br />

partire e non<br />

certo arrivare.<br />

Le due artiste<br />

saranno ospitate<br />

da diverse<br />

realtà sparse<br />

sul territorio<br />

che attraverseranno,<br />

tante<br />

tappe, tante associazioni<br />

tante<br />

città: Berlino,<br />

Monaco, Graz,<br />

Venezia, Torino,<br />

Milano, Roma,<br />

Reggio Calabria,<br />

Palermo, Riesi e<br />

Catania. È un lavoro<br />

sull’identità<br />

dei territori e dei<br />

suoi abitanti; il<br />

territorio, che<br />

per uno dei due<br />

sarà sempre e comunque straniero,<br />

verrà filtrato dalla presenza<br />

dell’altro e rappresenta<br />

il loro site specific e grazie al<br />

loro lavoro dovranno trovare<br />

un modo per interagire con esso,<br />

lasciando o portandosi dietro<br />

delle tracce.<br />

Le due artiste si faranno portavoce<br />

di un unico messaggio: il<br />

Sud è una tappa irrinunciabile.<br />

La condivisione dello spazio<br />

tra persone di culture diverse,<br />

la necessità di integrazione<br />

22<br />

UNIVERSIT<br />

MARTE A/R<br />

i segni del contemporaneo di Raffaela Leone<br />

Sud Km 0<br />

in viaggio<br />

da Berlino<br />

alla Sicilia<br />

VISIONI / Video e fotografie da Nord a Sud. Il viaggio<br />

di due donne alla scoperta dell’arte e cultura del territorio<br />

con il territorio in cui si vive o<br />

in cui si è costretti a trascorrere<br />

parte della propria vita, la<br />

cultura che nasce e si sviluppa<br />

nei luoghi come naturale rappresentazione<br />

dell’identità di<br />

un popolo - ma che deve diventare<br />

un bene da condividere (il<br />

concetto di identità viene ancora<br />

percepito? E come?), la voglia<br />

di sperimentare e d’avventura,<br />

sono tutti concetti che<br />

vogliono trovare un loro zu<br />

Hause in questo progetto di<br />

In alto, Maria DomenicaRapicavoli,<br />

con alle spalle<br />

alcune fotografie<br />

tratte dal lavoro a<br />

Corleone (Pa):<br />

A fianco, una delle<br />

opere di Janne<br />

Shaefer.<br />

convivenza artistica nomade.<br />

Un viaggio reale ma anche<br />

ideale, un viaggio filtrato dalla<br />

sensibilità di due artiste che<br />

sono chiamate a documentare<br />

tutto quello che ritengono sia<br />

importante, utilizzando vari<br />

mezzi, dai più tradizionali ai<br />

meno: diario, foto, video, blog,<br />

comunicazioni alla radio ma<br />

anche installazioni e quant’altro.<br />

Le due artiste sono profondamente<br />

diverse tra di loro, Ma-<br />

ria Domenica Rapicavoli svolge<br />

da anni una ricerca personale<br />

che la porta ad indagare<br />

tutto quello che si cela intorno<br />

agli stereotipi - di genere o<br />

culturali - e lavora sia con il<br />

video che con le fotografie, ricordiamo<br />

il suo lavoro “A<br />

sunny day” presentato in occasione<br />

dello scambio tra artisti<br />

siciliani e lituani Kataunas,<br />

notevole anche il suo studio<br />

svolto su e a Corleone, presentato<br />

dal gallerista Gianluca<br />

Collica a Miart e che ha riscosso<br />

un notevole successo.<br />

Janne Schaefer è un’artista<br />

che lavora solitamente in un<br />

duo e che crea delle interazioni<br />

con i miti e l'archeologia<br />

creando mix suggestivi e dissacranti.<br />

Ricordiamo che il<br />

progetto è stato in parte finanziato<br />

dalla Provincia Regionale<br />

di Catania ma che è sostenuto<br />

dai seguenti sponsor: Farm del<br />

Notaio Andrea Bartoli di Riesi,<br />

Artegiovane Torino, Associazione<br />

El Barrio, Asic Catania,<br />

Associazione Evento Area di<br />

Reggio Calabria, Succo Acido<br />

Palermo. Da giugno ci saranno<br />

collegamenti quotidiani con<br />

le due artiste in viaggio. Ui


INFORMA<br />

Ha scattato a Milano, New<br />

York e non solo. Ora Valerio<br />

D’Urso è tornato dividendosi<br />

tra fotogiornalismo e<br />

pubblicità. Le sue foto sono<br />

esplosioni di colore, non sempre<br />

però...<br />

Pellicola o digitale?<br />

«È certo che i risultati che offre<br />

l’uso della pellicola sono molto<br />

più suggestivi e romantici. Il digitale<br />

è obiettivamente<br />

più veloce e comodo<br />

e, a suo modo, economico».<br />

B/n o colore?<br />

«Il colore e il bianconero<br />

sono uno strumento<br />

del linguaggio,<br />

della comunicazione,<br />

che portano<br />

ognuno un segno diverso.<br />

In linea di<br />

massima, non esiste<br />

la cosa migliore in<br />

assoluto, tutto dipende<br />

dal fine, da cosa e<br />

da come voler raccontare<br />

una storia, oltre<br />

che dal gusto soggettivo».<br />

Che macchina usi<br />

ora?<br />

«Una Canon Eos 1D<br />

Mark II del 2005, un<br />

ottimo prodotto».<br />

Quando hai iniziato a<br />

scattare e con quale macchina?<br />

«Ho iniziato nell’89-90 utilizzando<br />

una Zenith di mio padre,<br />

completamente manuale. Era<br />

quasi una sfida all’inizio, visto<br />

che la fotocamera era priva di<br />

esposimetro e il fuoco era solo<br />

metrico. Così mi divertivo a far<br />

prove segnandomi<br />

le combinazioni<br />

di<br />

tempi e diaframmi<br />

per<br />

ogni singolo<br />

scatto e le diversesituazioni<br />

di luce,<br />

per poi verificare<br />

se erano<br />

corretti o<br />

no, una volta<br />

sviluppati i rullini».<br />

Che studi hai fatto?<br />

«Il primo corso di fotografia di<br />

base che ho frequentato è stato<br />

qui a Catania, presso un’associazione<br />

fotografica ed era tenuto<br />

da Donatella Polizzi. Nel ‘94<br />

ho avuto un contatto con il<br />

117Studios di Milano, una delle<br />

maggiori sale posa e attrezzatura<br />

fotografica a noleggio, così<br />

dopo un primo colloquio mi sono<br />

trasferito, per lavorare come<br />

assistente di studio. Nel ‘95 ho<br />

frequentato presso la Società<br />

Umanitaria il Centro di formazione<br />

professionale della Regio-<br />

time out<br />

23<br />

BLOW-UP<br />

Nuova generazione di fotografi siciliani di Rocco Rossitto<br />

Back to Catania<br />

VALERIO D’URSO / Dal capoluogo etneo a<br />

Milano, New York e ritorno. Una passione<br />

per la fotografia che non conosce confini, oggi<br />

divisa tra fotogiornalismo e pubblicità<br />

A sinistra, Valerio<br />

D’Urso. In<br />

alto, due scatti<br />

del fotografo catanese,<br />

realizzati<br />

per Roy Paci e<br />

per un servizio di<br />

moda<br />

ne Lombardia “Riccardo Bauer”,<br />

il corso biennale di Fotografia».<br />

Raccontaci del tuo periodo fuori<br />

Catania.<br />

«La mattina lavoravo nelle sale<br />

di posa, dove si realizzavano<br />

pubblicità, campagne, copertine<br />

di magazine sia nazionali che<br />

internazionali, e la sera ero al<br />

corso. Nel ‘97 ho fatto domanda<br />

insieme ad altri amici all’International<br />

Center of Photography<br />

per frequentare un WorkShop<br />

di tre mesi sul linguaggio fotografico<br />

e a settembre mi sono<br />

trasferito a New York City. Ho<br />

lavorato con la Moda negli studi<br />

Pier59 per campagne pubblicitarie,<br />

come quella volta per la<br />

“Prescriptives”, linea di make<br />

up, con il fotografo Michelangelo<br />

Di Battista in Polaroid formato<br />

20x25 per 24H filate. Nel<br />

2000 sono tornato a Milano, ho<br />

ripreso a lavorare come assistente<br />

fotografo e come responsabile<br />

per i noleggi della Exit,<br />

la maggiore società di attrezzatura<br />

fotografica, luci macchine<br />

e varie, viaggiando in Italia e all’estero.<br />

Ho collaborato anche<br />

con un agenzia di production e<br />

locations che si occupa della organizzazione<br />

e la pianificazione<br />

dei servizi per la realizzazione<br />

di campagne fotografiche. Con<br />

loro in due mesi abbiamo realizzato<br />

in Sicilia, forse uno dei lavori<br />

più importanti a cui abbia<br />

partecipato, la campagna pub-<br />

blicitaria internazionale<br />

e americana<br />

per la Porsche».<br />

Che combini in<br />

questo periodo?<br />

«Vivo a Catania<br />

da due anni e<br />

mezzo, pur mantenendo<br />

i contatti<br />

con Milano con<br />

cui continuo a<br />

lavorare; di recente<br />

ho realizzato<br />

dei servizi<br />

commissionati<br />

sulla rivista<br />

“IL” del Sole24ore.<br />

Qui<br />

pubblico mensilmente<br />

i miei<br />

servizi su “I<br />

Love Sicilia”. Collaboro<br />

con diverse agenzie<br />

di comunicazione<br />

per la pubblicità, realizzo<br />

reportage di<br />

eventi, book fotografici».<br />

Un fotografo morto<br />

che ti piace e uno vivo.<br />

«Ghirri o Giacomelli,<br />

del passato. Un fotografo<br />

attuale che mi piace su<br />

tutti non c’è, alcuni: Sarah<br />

Moon, Giovanni Gastel e Rankin,<br />

ed i lavori di Maurizio Galimberti».<br />

Dove possiamo vedere le tue foto?<br />

«Nome e cognome su Google,<br />

oppure www.valeriodurso.it. Attualmente<br />

sono in una bella location<br />

dove ho il mio ufficio e lo<br />

studio, in condivisione una con<br />

un architetto e una scenografa,<br />

Studio Pistenuove, che hanno<br />

realizzato “La Fonderia Art<br />

Context”».<br />

Hai un progetto in corso che ci<br />

puoi anticipare?<br />

«Sto realizzando una selezione<br />

di ritratti di personaggi fotografati<br />

nel corso degli anni, per<br />

farne delle stampe di grandi dimensioni<br />

e realizzare una mostra».<br />

Se dico Blow-up tu rispondi...<br />

«Inquadrature, colore e musica».<br />

Ui


time out<br />

di Riccardo Marra<br />

Sono trascorsi dieci anni<br />

dalla morte di Fabrizio<br />

De Andrè, un anniversario<br />

che non è passato inosservato.<br />

Tante le celebrazioni,<br />

molti i ricordi e, soprattutto,<br />

buonissima la scusa per tornare<br />

nei luoghi della sua musica<br />

e della sua poesia. Anche la<br />

Premiata Forneria Marconi<br />

non è stata da meno. La band<br />

che a fianco di Faber girò l’Italia<br />

in quel tour del biennio<br />

1978/1979 che rappresentò<br />

una delle pagine più importanti<br />

della musica italiana. Il cantautore<br />

e i rockettari, il singolo<br />

e il collettivo, la poesia e le<br />

chitarre elettriche: quelli di De<br />

Andrè e della Pfm furono due<br />

mondi musicali che si incontrarono<br />

improvvisamente con<br />

risultati stupefacenti.<br />

«Uno spartiacque musicale per<br />

la carriera di De Andrè e per la<br />

nostra», come ricorda Franz Di<br />

Cioccio. A trent’anni da quella<br />

magica tournée e per celebrare<br />

Fabrizio, Di Cioccio e compagni<br />

hanno intrapreso il “PFM<br />

canta De Andrè”, un tour che<br />

farà tappa il 14 maggio al<br />

Teatro Metropolitan di<br />

Catania.<br />

“PFM canta De Andrè”<br />

è uno spettacolo “per<br />

chi non c’era trent’anni<br />

fa”. Un concerto, dunque,<br />

per legare le generazioni?<br />

«Hai colto nel segno - dice - .<br />

La nostra intenzione è creare<br />

un ponte generazionale per ricordare<br />

le cose belle che abbiamo<br />

avuto. Spesso questo paese<br />

ha la memoria corta e allora<br />

serve resettare l’hard disk del<br />

ricordo. Le versioni dei pezzi di<br />

De Andrè suonate da noi in<br />

quel famoso tour sono considerate,<br />

dai giovani, spesso le versioni<br />

originali, quasi le uniche.<br />

I ragazzi hanno trovato quei<br />

dischi in casa e hanno così scoperto<br />

De Andrè. Ora noi cerchiamo<br />

di fare rivivere quell’esperienza<br />

live, un po’ come è<br />

successo a Sanremo nel tributo<br />

che abbiamo fatto con Stefano<br />

Accorsi e Claudio Santamaria:<br />

la gente si è scatenata perché<br />

si è ritrovata in un’attualità<br />

che però ha radici profonde».<br />

Dagli scatti in<br />

bianco e nero di<br />

Guido Harari che<br />

vi seguì in tour, è<br />

nato il libro “Evaporati<br />

in una nuvola<br />

rock”. Nelle foto<br />

c’è un Faber ora compagnone,<br />

ora solitario. Quale anima<br />

prevaleva tra le due?<br />

«Dalla sua musica non veniva<br />

mai fuori l’entusiasmo che aveva<br />

per la vita. I suoi testi erano<br />

sempre legati a temi forti e all’amore<br />

con tutti i suoi drammi,<br />

vedi “La canzone di Marinella”,<br />

ispirata a un fatto di<br />

cronaca cruento. Però Fabrizio<br />

amava la vita e con noi ha anche<br />

scoperto il piacere di andare<br />

on the road, il gusto di viaggiare<br />

con una banda di amici.<br />

D’altra parte la tournée per un<br />

gruppo rock, ha un sapore<br />

particolare perché permette di<br />

esibirsi tutte le sere come fa<br />

un attore di teatro. Si ha un<br />

contatto diretto con la gente, si<br />

capisce la natura di chi ti viene<br />

ad ascoltare. Credo che Faber<br />

24<br />

cambiò il suo rapporto con i<br />

palchi dopo quell’esperienza.<br />

Poi gli piaceva ritrovarsi con<br />

quella banda di amici a fare<br />

quello che non aveva mai fatto<br />

prima. Veniva da un’educazione<br />

borghese molto chiusa, ristretta<br />

ed era incuriosito dalla<br />

borderline di Genova: gli emarginati,<br />

i carrugi, i vicoli. Mentre<br />

con noi, in tour, aveva quell’umanità<br />

a portata di mano<br />

ogni sera, sul palco come in<br />

platea».<br />

De Andrè ammise di avere avuto<br />

una “fifa matta” a suonare<br />

con voi. C’era nella Pfm il timore<br />

di risultare “invadenti”<br />

rispetto alle sue canzoni?<br />

«Devo dire di no. Abbiamo cercato<br />

di rivestire i pezzi di Faber<br />

con tutto ciò che andava<br />

osato per esaltare i suoi testi,<br />

la sua vocalità e la musicalità<br />

della sua scrittura. Lui ci ha<br />

lasciato totale indipendenza,<br />

non ci ha posto nessun limite,<br />

e non si è mai permesso di dire<br />

“questo mi piace, questo no”.<br />

Poi non dimenticare che noi<br />

UNIVERSIT<br />

INTERVISTA / Il 14 maggio arriva a Catania “PFM canta De Andrè”, un tributo<br />

ispirato al tour che la band fece insieme al cantautore genovese nel 1978. Il cantante<br />

Franz Di Cioccio: «Ci diede fiducia e con noi scoprì il bello di andare on the road»<br />

Pfm<br />

«Il nostro rock cambiò<br />

la musica di Faber»<br />

venivamo da una formazione<br />

di session men, abituati dunque<br />

a confezionare musica altrui.<br />

Lui sapeva bene come<br />

suonavamo perché avevamo<br />

già lavorato assieme a “La<br />

Buona Novella”. Posso permettermi<br />

di dire che riuscimmo<br />

davvero, con i nostri arrangiamenti,<br />

a fare uscire, ancor di<br />

più, la grande voce di De Andrè.<br />

Una voce inserita in un<br />

contesto forse alle volte troppo<br />

pentecostale, minimale. Noi<br />

scavammo all’interno delle melodie,<br />

costruendo intorno arrangiamenti<br />

pieni di contrasti<br />

e colpi di scena. “La canzone di<br />

Marinella”, ad esempio, era un<br />

funerale e s’è trasformata in<br />

una bellissima favola d’amore;<br />

“Bocca di rosa” è divenuto un<br />

pezzo palpitante: il correre del<br />

treno, i carabinieri che accompagnano<br />

la protagonista alla<br />

stazione trascinati da un assolo<br />

scoppiettante, pieno di ritmo.<br />

Sembra proprio che una<br />

telecamera accompagni i personaggi<br />

in queste sceneggiatu-


INFORMA<br />

re. Faber, dopo quella esperienza,<br />

iniziò a considerare la scrittura<br />

musicale come mai aveva<br />

fatto in precedenza, cominciando<br />

a pensare alla musica come<br />

fonte d’ispirazione per il testo.<br />

Ritornando alla tua domanda,<br />

quindi, nessuna sensazione di<br />

invadenza, perché Fabrizio ci<br />

ha dato una fiducia totale che<br />

è stata poi la chiave di volta di<br />

quel tour. Una fiducia che<br />

spesso andò anche contro ciò<br />

che tutti gli consigliavano. Gli<br />

dicevano di non rischiare, di<br />

non partire con un gruppo<br />

rock che avrebbe “rovinato” la<br />

sua musica. Lui ebbe coraggio<br />

e, nelle scelte coraggiose, spesso,<br />

si celano le grandi novità.<br />

Nelle note di copertina del libro<br />

di Harari, c’è un virgolettato<br />

di Faber che dice che la<br />

PFM gli diede “una spinta verso<br />

il futuro e uno stimolo a<br />

creare per non morire”».<br />

In molti gli contestarono di essersi<br />

snaturato, però…<br />

✎<br />

25<br />

«Ai concerti del ’78 e ’79, le tifoserie<br />

erano tre: c’era chi veniva<br />

agli show perché era fan dela<br />

Pfm e mal sopportava di vedere<br />

il cantautore con la chitarrina.<br />

C’erano i fan di De Andrè<br />

che volevano sentire le sue ballate,<br />

la sua chitarra<br />

triste e dicevano<br />

“adesso arriva la<br />

Pfm e copre tutto<br />

con la musica progressiva”.<br />

E invece<br />

il risultato fu incredibile,<br />

vedi “Amico<br />

Fragile” suonata in<br />

bilico tra un cosa<br />

molto intima e un’esplosione<br />

di psichedelia. Poi c’era<br />

anche il terzo pubblico, una<br />

sparuta minoranza, che non veniva<br />

per il concerto, ma per<br />

contestare e basta. Voleva solo<br />

salire su un palcoscenico personale<br />

e dimostrare la propria<br />

diffidenza verso le istituzioni.<br />

Erano gli anni di piombo, anni<br />

difficili, De Andrè era visto co-<br />

time out<br />

me il borghese di Genova e, allora<br />

“dalle al borghese!”. Nonostante<br />

tutto lui difendeva<br />

quelli che lo criticavano. Quando<br />

il resto del pubblico se la<br />

prendeva con i contestatori, lui<br />

li difendeva. Era nella sua natura<br />

prendere la<br />

parte delle minoranze».<br />

E poi c’era quella<br />

sua sorta di scaramanzia.<br />

Non volle<br />

mai conoscere il<br />

suo idolo Brassens<br />

per evitare di deludere<br />

le sue aspettative.<br />

«Credo che, più che altro, fosse<br />

pudore. Era talmente amante<br />

della poesia di Brassens o di<br />

Bob Dylan che quando gli capitò<br />

l’occasione di poterli conoscere,<br />

non volle farlo per paura<br />

di trovarsi di fronte a certe debolezze.<br />

Non voleva scoprire un<br />

lato del loro carattere che l’avrebbe<br />

deluso e preferì mante-<br />

nere la conoscenza “intellettuale”.<br />

È una scelta. Diciamo che<br />

non pensava che, conoscere di<br />

persona quegli artisti, gli<br />

avrebbe dato di più di quanto<br />

avesse fatto l’ascolto della loro<br />

musica».<br />

In “PFM canta De Andrè” sei tu<br />

“la voce”. Come cambia la percezione<br />

delle canzoni al microfono?<br />

«Cantare i pezzi di Fabrizio non<br />

è stato facile. La tonalità non è<br />

la mia, li ha scritti lui, li aveva,<br />

ho dovuto fare un lavoro di interiorizzazione<br />

dei testi un po’<br />

come fa l’attore quando entra<br />

in una parte. Man mano ho superato<br />

il problema di cantare<br />

Fabrizio come canta le sue canzoni.<br />

Le ho fatte un po’ mie,<br />

magari un pochino più ironiche,<br />

alla Di Cioccio, più rock,<br />

da palco. Non sono intime come<br />

le originali del maestro, ma<br />

le interpreto da story teller, da<br />

narratore».<br />

C’è stato qualcosa che ti sarebbe<br />

piaciuto dire a Faber, ma<br />

che non sei riuscito a fare prima<br />

della sua scomparsa?<br />

«Devo dire di no. Con Fabrizio<br />

ci siamo detti tutto quello che<br />

avevamo dentro. Io sono uno<br />

spirito estremamente combattivo<br />

e molto schietto, un po’ per<br />

la mia natura abruzzese, un po’<br />

per il fatto di essere un acquario...<br />

testardo e determinato. Lo<br />

era pure lui un acquario e<br />

quindi non le mandava a dire.<br />

Immaginati gli scontri! Eravamo<br />

due capi tribù e quindi era<br />

giusto ci confrontassimo, anche<br />

litigando duramente, su<br />

quello che ci passava per la testa<br />

e per difendere le nostre posizioni.<br />

Era un confronto molto<br />

bello e corretto». Ui<br />

KITESURF / Mini guida alle tavole “giuste”<br />

Ecco una “miniguida” con qualche indicazione sui modelli di tavole da kitesurfing. Chi si avvicina a questo sport è tenuto ad acquistare con<br />

criterio la tavola affinché sia adatta alle proprie esigenze. Le tavole si dividono in due tipologie: tavole bi-direzionali e direzionali.<br />

Tavole bi-direzionali. Queste tavole, dette anche twin tip (a doppia punta), derivano dai kitesurfer che provengono dal wakeboard o dallo<br />

snowboard. Si tratta di tavole molto sottili, che galleggiano appena sulla superficie del mare e fanno uso di straps per inserire i piedi del<br />

kitesurfer. Queste tavole sono perfette per i salti e per figure esotiche e spettacolari in aria con vento forte e per la normale navigazione.<br />

Sono lunghe da 125 cm a 160 cm e larghe da 30 cm a 45 cm. Chi usa queste tavole non ha bisogno di spostare i piedi nelle straps della<br />

tavola per cambiare direzione di marcia, perché si inverte direzione passando da un’andatura normale a una in switch, grazie appunto al<br />

fatto che si tratta di tavole simmetriche con un doppio nose, una doppia prua che permette di andare in entrambe le direzioni. Grazie alla<br />

maggior facilità di utilizzo, il miglior controllo e leggerezza nel jumping, le bidirezionali hanno quasi dominato il mercato delle tavole da<br />

kitesurf e sono quelle che più facilmente vi verranno consigliate in un negozio di kitesurf, per di più facilitano il principiante nell'apprendimento.<br />

Un altro tipo di twintip è detta “Mutant”. La Mutant è un tavola direzionale più piccola sempre con due straps ed è un tavola<br />

che ha la capacità di poter essere surfata a marcia indietro.<br />

Tavole direzionali. Sono leggermente più sottili di una normale tavola da surf da onda, con i bordi più vivi e con due straps tipo tavola<br />

da windsurf. Le direzionali sono lunghe tra i 140 cm e i 165 cm per una larghezza dai 35 cm ai 45 cm. Si tratta di tavole perfette per la<br />

velocità e per fare kitesurfing in condizioni di onda. Sono usate poco per fare salti e figure di freestyle, solitamente vengono impiegate<br />

per fare del divertente waveriding tra le onde, stile surf da onda. In condizioni di vento forte, a causa della loro larghezza e peso, sono<br />

più difficili da controllare rispetto alle twintip. Con queste tavole i kitesurfer quando cambiano andatura cambiano anche la posizione dei<br />

piedi come nelle virate o strambate del windsurf.<br />

Le Pinnette. Tutte i tipi di tavole possono fare uso di pinnette o essere senza pinnette (finless). Anche se le pinnette possono aiutare molto<br />

per le andature di bolina, cioè per risalire il vento, la funzione principale è quella di far andare la tavola diritta. In realtà, sopratutto nelle<br />

twintip, è il bordo sopravento a funzionare da pinnetta, fornendo resistenza allo scarroccio e permettendo di risalire il vento in bolina.<br />

Per approfondimenti: www.kite-tecnica.it (e-mail: info@kite-tecnica.it).<br />

Franco Russo Istruttore IKO di Kitesurf- Catania


INFORMA<br />

Il jazz, l’improvvisazione,<br />

l’influenza della musica elettronica,<br />

ma soprattutto la<br />

ricerca di un genere musicale<br />

nuovo. Così nasce “Even<br />

Eighth”, il primo lavoro discografico<br />

di Quarta Dimensione<br />

Trio, una formazione creata dall’incontro<br />

di tre musicisti siciliani<br />

molto attivi nel panorama<br />

musicale, Claudio Quartarone<br />

alla chitarra classica, Alberto<br />

Fidone al contrabbasso e Peppe<br />

Tringali alla batteria, che con<br />

questo progetto, edito da Rai-<br />

Trade/VideoRadio, arrivano ad<br />

una tappa matura nella loro<br />

carriera musicale.<br />

Il disco, parte da un tessuto<br />

compositivo libero da schemi e<br />

da qualsiasi forma stilistica<br />

predefinita, si muove attraverso<br />

elementi di standard jazz (nel<br />

cd sono stati inseriti due brani :<br />

Stella by Starlight, e Alone together),<br />

strizza l’occhio allo<br />

swing ma soprattutto da ampio<br />

spazio all’improvvisazione. Nasce<br />

un lavoro molto ben definito,<br />

equilibrato, compatto, che<br />

esplora nuove<br />

sonorità. L’approccio<br />

dei tre<br />

musicisti è dinamico,<br />

incisivo, autentico,<br />

così da dare<br />

vita ad un progetto<br />

d’insieme raffinato,<br />

colto nelle<br />

sue sfumature, che<br />

guarda al suono nella<br />

sua totalità.<br />

A Claudio Quartarone, che ha<br />

curato maggiormente l’aspetto<br />

compositivo, abbiamo chiesto da<br />

dove nasce questo progetto e<br />

perché la scelta del trio.<br />

«Il trio crea un equilibrio tale<br />

da permettermi di dare l’andamento<br />

che voglio al progetto.<br />

L’idea che sta alla base del lavoro<br />

è quella di vedere l’esplorazione<br />

di un nuovo genere musicale<br />

non come scelta stilistica<br />

ma come conseguenza naturale<br />

della mia formazione eterogenea.<br />

Non è stato esattamente<br />

uno stile o un musicista<br />

ad ispirarmi. Ogni pezzo racconta<br />

una parte di me, qualcosa<br />

che ho vissuto. “Elephant<br />

and Castle” ad esempio è nata<br />

sentendo e ascoltando il vento<br />

londinese. È la vita che compone,<br />

io sono il suo strumento».<br />

Alberto Fidone, il contrabbassista<br />

del gruppo, parla invece<br />

della realizzazione del disco:<br />

dalla registrazione alle aspetta-<br />

26<br />

tive future<br />

«Entrare in uno<br />

studio di registrazione<br />

ogni volta è<br />

per me come mettersi<br />

a nudo, affrontare<br />

i propri<br />

limiti, cercare di<br />

dare un po’ della<br />

mia anima, trasmettere<br />

il mio amore per<br />

la musica. L’arrangiamento di<br />

ogni singolo brano, per me, è<br />

stata un’occasione per prendere<br />

✎<br />

Teatro del Canovaccio / Dal 14 al 17<br />

maggio, “Cunfidenzi di Nino Martoglio”<br />

Il Teatro del Canovaccio chiude la stagione con lo spettacolo<br />

“Cunfidenzi di Nino Martoglio” di Eliana Esposito.<br />

Si tratta di una produzione del Teatro del Canovaccio,<br />

in scena dal 14 al 17 maggio, per la regia<br />

di Elio Gimbo, con Cosimo Coltraro.<br />

Lo spettacolo è tratto da più commedie di Nino<br />

Martoglio, commediografo, poeta, sceneggiatore<br />

e regista, vissuto a Catania tra l’Ottocento e<br />

il Novecento. «I personaggi delle sue opere -<br />

scrive Pirandello - sono volutamente testimoni<br />

di un mondo in costante evoluzione e mescolano<br />

difetti e qualità. È un universo, quello<br />

martogliano, ricco di archetipi collettivi, un microcosmo<br />

dove tutto viene descritto per mezzo di un<br />

tono molto semplice ed elementare, intento a svelare gli aspetti<br />

più peculiari e veri della sicilianità». Da questo universo trae<br />

spunto lo spettacolo (info e prenotazioni allo 095.530761).<br />

time out<br />

Quarta Dimensione Trio<br />

l’esordio “in studio”<br />

JAZZ / I catanesi Claudio Quartarone, Alberto Fidone e Peppe Tringali hanno pubblicato il loro<br />

primo cd “Even Eight”. Un lavoro libero da schemi prefissati che strizza l’occhio allo swing<br />

confidenza con le armonie inusuali<br />

e caratteristiche del modo<br />

di scrivere di Claudio, e per affinare<br />

l’intesa ritmica con Peppe,<br />

su pezzi in cui non bisognava<br />

solamente accompagnare<br />

swingando ma tessere un dialogo<br />

con la chitarra di Claudio,<br />

plasmando l’aspetto ritmico dell’arrangiamento.<br />

E’ un progetto<br />

su cui, tutti noi abbiamo investito<br />

tanto. Ora abbiamo solo<br />

voglia di fare conoscere la nostra<br />

musica».<br />

Cosa significa fare un disco<br />

jazz per i musicisti siciliani?<br />

Quali le difficoltà in un contesto<br />

come quello catanese? Lo<br />

chiediamo al batterista del<br />

Trio, Peppe Tringali.<br />

«Lavorare a questo disco ha<br />

significato mettersi a confronto<br />

con altri musicisti, cercando<br />

idee e soluzioni autentiche,<br />

che fossero originali, non<br />

per vana ostentazione fine a<br />

se stessa, ma al servizio della<br />

musica. La difficoltà più<br />

grande è stata quella di trovare<br />

il suono del trio e quindi<br />

del disco, un’unica sorgente<br />

sonora e non tre musicisti che<br />

suonano. Il suono della chitarra<br />

classica, strumento solista<br />

prevalente all’interno di<br />

questo lavoro, ha comportato<br />

per la sezione ritmica una ricerca<br />

timbrica e dinamica che<br />

contemperasse al tempo stesso<br />

esigenze di leggerezza ed<br />

incisività. Questo lavoro è però<br />

anche una sfida, soprattutto<br />

perché, siamo coscienti del<br />

fatto che fare jazz o musica in<br />

generale a Catania sia molto<br />

difficile. La città vive di fermento<br />

nascosto, talenti inespressi.<br />

Il lavoro musicale che<br />

abbiamo portato avanti in<br />

questo progetto è però pronto<br />

a varcare i confini». Ui


INFORMA<br />

di Maria Enza Giannetto<br />

Echi mediterranei e atmosfere<br />

del Sud. E soprattutto<br />

cultura e arte come elementi<br />

fondamentali per il dialogo interculturale<br />

tra i popoli. Questa,<br />

in sintesi, la mission del Festival<br />

Sete Sóis Sete Luas, giunto alla<br />

sua XVII edizione e promosso da<br />

una Rete Culturale di 30 città di<br />

piccole e medie dimensioni di 9 diversi<br />

Paesi: Capo Verde, Croazia,<br />

Francia, Grecia, Israele, Italia,<br />

Marocco, Portogallo e Spagna.<br />

Mascalucia, in provincia di Catania,<br />

è entrata nella Rete del Festival<br />

nel 2007 (unica città siciliana<br />

e dell’Italia del Sud) e da due anni<br />

ospita le “tappe” siciliane della<br />

manifestazione. Un inserimento<br />

importante che costituisce per la<br />

cittadina etnea un’occasione di<br />

crescita culturale e sviluppo su<br />

tutti i fronti (considerato anche il<br />

richiamo turistico della manifestazione).<br />

Il Festival Sete Sóis Sete<br />

Luas promuove progetti di musica<br />

popolare, teatro di strada, arti<br />

plastiche, con la partecipazione di<br />

27<br />

grandi figure della cultura europea<br />

e mediterranea. Un progetto<br />

importante che ha ricevuto il sostegno<br />

dell’Unione Europea e che<br />

è stato sposato dai Premi Nobel<br />

José Saramago e Dario Fo, presidenti<br />

onorari della Rete.<br />

Il Festival Sete Sóis Sete Luas, diretto<br />

da Marco Abbondanza, è nato<br />

nel 1993 con l’obiettivo di ricercare<br />

le radici di una comune identità<br />

culturale, rintracciando i percorsi<br />

musicali, le espressioni artistiche<br />

e letterarie che legano l’Europa<br />

meridionale all’Africa.<br />

In questi anni, la manifestazione<br />

ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti<br />

dalla Commissione Europea<br />

(tra cui tre volte il Programma<br />

Caleidoscopio, quattro volte il Programma<br />

Cultura2000, una volta il<br />

Programma Interreg III B Medocc).<br />

Inoltre, il 16 aprile scorso il<br />

Festival è stato insignito dell’XI<br />

Premio Caja Granada per la Cooperazione<br />

Internazionale per la<br />

costruzione del Centro Culturale<br />

Sete Sóis Sete Luas a Capo Verde<br />

(un premio che negli anni precedenti<br />

era stato attribuito a personaggi<br />

come Emma Bonino, Mu-<br />

time out<br />

MASCALUCIA / Il comune etneo è entrato nella Rete del Festival nel 2007. Il progetto promuove<br />

iniziative culturali con l’obiettivo di rintracciare le espressioni artistiche che legano Europa e Africa<br />

Sete Sóis Sete Luas<br />

per il Mediterraneo<br />

Sopra Dario Fo, presidente onorario di Sssl<br />

durante la cerimonia del 16 aprile scorso<br />

a Granata, per il ritiro del Premio Caja<br />

Granada per la Cooperazione Internazionale<br />

hammed Yunus, Carlinhos<br />

Brown, nonché alle Missioni di<br />

Pace delle Forze Armate Spagnole).<br />

Il Premio di 50.000 euro è stato<br />

ricevuto a Granada dai Presidenti<br />

Onorari del Festival, José<br />

Saramago e Dario Fo. Tra i principali<br />

obiettivi della Rete culturale<br />

c’è, soprattuto, riuscire a creare<br />

originali politiche culturali di coesione<br />

e di decentramento tra Paesi<br />

e Municipi del Sud Europa, veicolando<br />

il messaggio della cultura<br />

che non passa solo dalle grandi<br />

città. Inoltre la rete intende realizzare<br />

una politica di dialogo interculturale<br />

tra i Paesi delle due rive<br />

del bacino Mediterraneo, creando<br />

azioni culturali e artistiche che<br />

contribuiscano a una migliore<br />

comprensione dei problemi sociali,<br />

politici, culturali e demografici<br />

fonte di tensione tra l’Europa e i<br />

Paesi del bacino mediterraneo. Ui


time out<br />

Ultime due date, a maggio,<br />

per la XXXIV stagione<br />

dell’Associazione<br />

Musicale Etnea (www.ame.ct.it).<br />

Per il quarto appuntamento della<br />

sezione Tradizione/Innovazione,<br />

giovedì 7 maggio al Centro<br />

Zo, si vivrà l’incontro tra la tradizione<br />

classica della pianista<br />

giapponese Aki Kuroda e il progressive<br />

rock degli Emerson,<br />

Lake & Palmer. L’evento vivrà<br />

sull’alternanza di esecuzioni live<br />

e di video: l’artista giapponese<br />

eseguirà dal vivo al piano<br />

brani dei “Quadri di un’esposizione”<br />

di Modest Petrovic Musorgskij,<br />

mentre in video passerà<br />

il famoso concerto “Pictures<br />

at an exhibition” di Emerson,<br />

Lake & Palmer tenuto al<br />

Lyceum Theatre di Londra nel<br />

1970, live basato sulla stessa<br />

composizione del compositore<br />

russo rivisitata in chiave di<br />

rock progressive. Giovedì 7, in<br />

✎<br />

contemporanea con l’evento<br />

musicale, il Centro Zo ospita<br />

la mostra del pittore catanese<br />

Francesco Balsamo “Promenades,<br />

opere su carta”. La<br />

mostra di Balsamo proseguirà<br />

poi da<br />

giorno 9 fino<br />

al 16<br />

maggio nella<br />

Biblioteca<br />

del Comune<br />

di San Giovanni<br />

La<br />

Punta, che<br />

collabora allarealizzazionedell’evento.<br />

Per il quinto e ultimo appuntamento<br />

della sezione “Tradizione/Innovazione”,<br />

lunedì 18<br />

maggio, protagonisti, al Centro<br />

Zo, i fratelli pakistani Goonga e<br />

Mithu Sain portano in Italia per<br />

la prima volta la Cerimonia<br />

Jazz, Dine&Wine: il 28 maggio<br />

l’intensa vocalità di Chiara Civello<br />

Prosegue con successo la seconda stagione<br />

di “Jazz, Dine&Wine”, la rassegna dell’Hotel<br />

Sheraton di Aci Castello-Catania, con un calendario<br />

ormai davvero interessante: otto concerti<br />

di alcuni fra i più grandi interpreti jazz<br />

sulla scena mondiale.<br />

Il prossimo appuntamento, giovedì 28 maggio,<br />

è con l’intensa vocalità e lo straordinario carisma<br />

di Chiara Civello. La cantautrice romana,<br />

adottata dagli States, nei suoi brani unisce il<br />

jazz ai ritmi latini, la saudade brasiliana alla<br />

vena del filone cantautorale italiano. Partita<br />

da Roma all’età di 18 anni per andare a studiare musica a Boston<br />

e poi trasferitasi a New York dove tuttora vive, suona il pianoforte,<br />

la chitarra e scrive da sola le sue canzoni. E lo fa in<br />

quattro lingue: italiano, inglese, spagnolo e portoghese. Un talento<br />

maturato con l’esperienza con la band di Mario Raja e poi con<br />

il quintetto di Roberto Gatto. Poi la grande avventura americana,<br />

ossia la borsa di studio vinta ad Umbria Jazz nel ‘94, che la porta<br />

a studiare nel prestigioso Berklee College of Music di Boston.<br />

Un jazz tutto suo, quello di Chiara Civello, personale e caldo, capace<br />

di trasmettere emozioni. Per definirla bastano le parole che<br />

Burt Bacharach ha usato per lei: “È una cantante meravigliosa,<br />

che sa unire jazz e pop”, mentre Tony Bennet l’ha indicata come<br />

“la più grande cantante jazz della sua generazione”.<br />

La serata allo Sheraton ha inizio alle 21 (cena e concerto, 52 euro);<br />

sono disponibili anche posti limitati per il solo concerto (12<br />

euro). Per gli studenti universitari previste ulteriori riduzioni (cena<br />

e concerto, 45 euro; concerto, 10 euro). Info: www.sheratoncatania.com.<br />

28<br />

Dohl in omaggio del maestro<br />

sufi Baba Shah Jamal,<br />

vissuto nel XVII secolo. I<br />

Sain sono i più importanti<br />

musicisti pakistani della<br />

cultura Sufi. Una veste colorata<br />

lunga sino ai piedi il dohl,<br />

il tamburo rituale sufi, appeso<br />

al collo. Prima pochi tocchi delicati,<br />

poi un ritmo sempre più<br />

veloce, fino a quando Goonga si<br />

mette al centro della folla, seduta<br />

per terra, e comincia a ruota-<br />

✎<br />

SPIRITO LIBERO TOUR / Il 23 maggio<br />

Giorgia al Palacatania<br />

Unica tappa siciliana per Giorgia, in<br />

giro per i Palasport italiani con “Spirito<br />

libero tour <strong>2009</strong>”: la cantante romana<br />

sarà a Catania, al Palacatania di corso<br />

Indipendenza, sabato 23 maggio.<br />

Un concerto antologico in cui Giorgia<br />

propone il meglio del suo repertorio.<br />

Il tour fa parte della<br />

campagna “Io vado a scuola”<br />

promosso dalla fondazione<br />

“Aiutare i bambini” per garantire<br />

il diritto allo studio ai<br />

bimbi di ogni parte del mondo.<br />

UNIVERSIT<br />

ASSOCIAZIONE MUSICALE ETNEA / Ultimi appuntamenti della stagione al Centro Zo: il 7 maggio la pianista<br />

Aki Kuroda; lunedì 18 i percussionisti Goonga e Mithu Sain per una serata tra musica, danza e trance<br />

Dal Pakistan al ritmo dei tamburi Sufi<br />

Aki<br />

Kuroda<br />

Goonga e Mithu Sain<br />

✎<br />

re su se stesso, sempre<br />

più velocemente, continuando<br />

a percuotere il<br />

dohl. Nella seconda metà<br />

della serata il moto centrifugo<br />

della trance si capovolge<br />

infatti nel moto centripeto<br />

di Persephassa,<br />

opera del 1969 di Yannis<br />

Xenakis: sei percussionisti<br />

disposti a cerchio intorno<br />

al pubblico celebrano<br />

il mito ctonio della regina<br />

Persefone. Ai fratelli Sain<br />

si affianca la percussionista<br />

francese Françoise Rivalland<br />

collaboratrice del compositore<br />

greco Georges Aperghis di cui<br />

sarà eseguita Le Corps á corps<br />

del 1978. Alla performance si<br />

uniscono gli allievi delle classi<br />

di percussione dei Conservatori<br />

di Trapani e di Frosinone. La<br />

performance si arricchirà dei<br />

movimenti della performer catanese<br />

Daniela Orlando. Ui<br />

TIZIANO FERRO / Il 15 maggio<br />

concerto al palasport di Acireale<br />

Arriva Tiziano Ferro in Sicilia e<br />

sbarca al palasport di Acireale con<br />

un concerto in calndario il 15 maggio<br />

al Palasport di Acireale. Nella<br />

nuova tournée Tiziano Ferro presenta<br />

per la prima volta live i brani<br />

del suo nuovo album che dà anche<br />

il titolo al nuovo Tour, “Alla mia<br />

età” e che vanta anche alcune collaborazioni<br />

artistiche importanti,<br />

come quelle con Ivano Fossati e<br />

Franco Battiato.


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time out 30<br />

✎<br />

di Irene Alì<br />

Stecca<br />

e Previte<br />

Sabato 9 maggio il cantautore<br />

Stecca e Mel<br />

Previte (chitarrista di<br />

Ligabue) si esibiscono<br />

in acustico, in apertura<br />

del concerto degli Acoustick<br />

Synth Duo. A partire<br />

dalle 21, mega buffet free<br />

e ingresso libero a “Casa<br />

Brasil” di Catania. Gli<br />

Acoustick Synth Duo sono<br />

un mix tra il sound acustico<br />

e folk di Federica<br />

Jansen e la ricerca elettronica<br />

delle tastiere di<br />

Ernesto Randone, elementi<br />

che si fondono nella rivisitazione<br />

originale di<br />

cover che spaziano dagli<br />

Incognito a Jamiroquai.<br />

Doppio appuntamento<br />

a Catania con la star<br />

televisiva del momento.<br />

Morgan, alias Marco Castoldi,<br />

sbarca in città venerdì<br />

29 maggio, ma niente telecamere<br />

di “X Factor” per lui<br />

che questa volta arriva a Catania<br />

per presentare il suo libro<br />

“In pArte Morgan” all’Università<br />

e per “suonare” ai<br />

Mercati Generali. Non sarà<br />

un concerto, ma un djset<br />

quello che Morgan terrà a partire dalle<br />

23 (info biglietti<br />

www.mercatigenerali.org).<br />

Di Morgan, lo ricordiamo, è appena uscito<br />

inoltre il nuovo album da solista “Italian<br />

Songbook Vol.1” (Sony Music). In<br />

questo suo suo ultimo lavoro Morgan si<br />

dedica alla canzone italiana Anni 50 e 60<br />

riproponendo cover di grande spessore di<br />

autori italiani indimenticabili come Endrigo,<br />

Modugno e Paoli.<br />

E veniamo al libro. In queste imprevedibili<br />

“conversazioni a tre” - Marco Castoldi,<br />

il suo alter ego Morgan, incalzati dal<br />

giornalista tenace Mauro Garofalo, che<br />

firma con lui il volume - il musicista<br />

“spoglia” il personaggio e “veste” l’uomo:<br />

dai primi passi musicali, compiuti con<br />

l’impronunciabile pseudonimo di Kevin<br />

Møurmeöugh, all’esperienza<br />

dei Bluvertigo e alla<br />

musica d’autore, passando<br />

per i grandi musicisti,<br />

la poesia come scelta<br />

rivoluzionaria, l’anarchia<br />

delle piccole cose. Ma<br />

Marco-Morgan è anche<br />

una creazione della media-macchina<br />

che entra<br />

nei sistemi per scompaginarli.<br />

La “video star” conosce<br />

il potere condizionante<br />

dei media, eppure<br />

sceglie lo stesso di calcare<br />

i palchi, sempre pronto a sovvertire standard<br />

e scalette. Un libro dallo stile asciutto,<br />

che mette a nudo le riflessioni, i desideri<br />

e i progetti di un artista interessante<br />

e innovativo nell’attuale scena musicale<br />

e culturale italiana.<br />

Lo racconta bene il libro-intervista scritto<br />

o meglio raccontato assieme a Mauro Garofalo.<br />

Il cantante, ex di Asia Argento,<br />

svela la sua vera natura, le sue riflessioni,<br />

i suoi pensieri e persino le sue manie.<br />

Un dialogo fatto di poco più di centocinquanta<br />

pagine che svela qualche interessante<br />

curiosità sulla sua voglia di apparire.<br />

Così Morgan chiacchiera di arte, di<br />

creatività, ma anche di politica, di filosofia<br />

e di televisione, forse tentando di dimostrare<br />

che c’è qualcosa di più di quello<br />

che appare. Ui<br />

✎<br />

Golden Teeth party<br />

con dECABR e Yo<br />

UNIVERSIT<br />

Morgan, libro e djset<br />

DOPPIO APPUNTAMENTO /Marco Castoldi arriva a Catania venerdì 29 maggio. La mattina sarà<br />

all’Università per presentare il libro-intervista “In pArte Morgan”, la sera “selezioni musicali”<br />

Prosegue Golden Teeth, il party<br />

mensile organizzato da Doppiozero booking,<br />

Sabotage e Zo. Sabato 16 maggio tocca a<br />

dECABR:il veleno del popolo! e Yo!.<br />

Due live che spazie-<br />

dECABR<br />

Yo!<br />

ranno dall’avant folk,<br />

indie rock e blues explosion<br />

dei primi all’electro<br />

trash, post<br />

punk e funk dei secondi.<br />

Dj ospiti della serata<br />

(sala verde, la più<br />

grande) saranno dj tino<br />

giuffrida con un assortimento<br />

electro<br />

rock e funk e Graziano<br />

Strano che sparerà ritmi<br />

rock’n’roll convulsi<br />

e indie rock di estrema<br />

qualità e ricercatezza.<br />

Dj resident sa-<br />

ranno i Sabotage che spazieranno nella galassia<br />

nurave, techno ed electro house più<br />

sporca ed energetica e Scafidi.0 che proporrà<br />

una selezione punk, wave electro clash e<br />

rock di nuove band emergenti nel contesto<br />

musicale internazionale indipendente.<br />

Grande new entry saranno Trinacria Beat Box<br />

che faranno saltare in aria la sala grigia di<br />

Zo con il miglior indie pop, new punk e cross<br />

over in circolazione.


INFORMA<br />

Ancora Sushi&Coca<br />

per Marta sui Tubi<br />

Il loro ultimo disco è uscito<br />

a ottobre 2008, ed è il risultato<br />

di mesi di lavoro assieme<br />

a Taketo Gohara. Il tour di<br />

Sushi & Coca, cominciato lo<br />

scorso ottobre con grande<br />

successo, continua però per<br />

tutto il <strong>2009</strong> e sbarca anche a<br />

Catania il 15 maggio al Centro<br />

Zo, subito dopo il successo<br />

del concertone del 1° maggio<br />

a Roma.<br />

I Marta sui Tubi sono i siciliani<br />

Giovanni Gulino (voce) e<br />

Carmelo Pipitone (voce e chitarra),<br />

con Ivan Paolini (batteria)<br />

e Paolo Pischedda (tastiera),<br />

il tour di “Sushi & Coca”<br />

vede però sul palco una<br />

formazione a cinque, arricchita<br />

da Mattia Boschi al violoncello.<br />

Lanciato dal singolo e video<br />

di “Non lo sanno”, il disco ha<br />

riconfermato i Marta sui Tubi<br />

✎<br />

31<br />

DAL VIVO / Reduci dal concertone del 1° maggio, la band<br />

“ex sicula” suona dal vivo venerdì 15 maggio al Centro Zo<br />

Come annunciato alla fine<br />

di agosto, Catania<br />

ospita questo mese la<br />

prima mondiale del balletto<br />

“Summer of love” (Estate d’amore).<br />

Dopo la “prova generale”<br />

di New York, lo spettacolo<br />

commissionato dal Teatro<br />

Massimo Bellini, e realizzato<br />

dalla compagnia della<br />

celebre coreografa statunitense<br />

Karole Armitage (Armitage<br />

Gone! Dance Company)<br />

con il contributo del<br />

Ministero dei Beni culturali,<br />

sarà in scena al Bellini dal<br />

21 al 27 maggio. Lo spetta-<br />

I Madredeus<br />

I Madredeus per Catania Jazz<br />

Rita Marcotulli<br />

colo, che vede la partecipazione<br />

del celebre gruppo musicale<br />

di pop africano Burkina<br />

Lunedì 11 maggio i Madredeus<br />

e “a Banda Cosmica” saranno<br />

a Catania per l’unica tappa siciliana<br />

del tour. La band portoghese,<br />

ospite di Catania Jazz,<br />

si esibisce al Teatro Metropolitan.<br />

La musica del quintetto,<br />

ormai di rilievo internazionale,<br />

combina le influenze del fado<br />

con la musica folk moderna,<br />

grazie alla splendida voce di<br />

Teresa Salgueiro.<br />

Sempre per Catania Jazz, si<br />

conclude il 13 maggio la rassegna<br />

“Musicadonna”. Per l’ultimo<br />

appuntamento si esibiscono<br />

Rita Marcotulli e Danilo Rea in<br />

“Double Piano”. Appuntamento<br />

al Teatro Brancati di Catania.<br />

Electric, autore delle<br />

musiche, insieme con<br />

Lukas Ligeti, è un<br />

balletto di danza contemporanea<br />

che affonda<br />

nel mito<br />

greco, nei<br />

teatri classici della<br />

Sicilia di venticinque<br />

secoli fa, nella<br />

vicenda di<br />

Dioniso, dio<br />

del vino.<br />

Lo spettacolo<br />

sarà<br />

anticipato<br />

Karole Armitage<br />

time out<br />

come una delle band più originali<br />

del panorama italiano. Prodotto<br />

sotto l’etichetta Tamburi Usati<br />

(aperta a inizio 2008), che altro<br />

non è che l’anagramma di Marta<br />

sui Tubi, l’album è distribuito da<br />

Venus. Anche questa scelta testimonia<br />

l’assoluta indipendenza artistica<br />

della band.<br />

Strutture elaborate, in bilico tra<br />

folk, rock, cantautorato, uniti a<br />

uno sguardo diretto e ironico sulla<br />

società e i sentimenti, che testimoniano<br />

la loro incontestabile<br />

ascesa tra le migliori band del panorama<br />

italiano. Tra i singoli usciti,<br />

oltre a “Non lo sanno”, c’è anche<br />

“Cinestetica”; entrambi i brani<br />

sono usciti accompagnati da relativi<br />

video. È da poco uscito inoltre<br />

anche il video di “La spesa”, ultimo<br />

estratto dall’album, e diretto<br />

da Fabio Luongo (ir.al.) Ui<br />

SUMMER OF LOVE / Va in scena dal 21 al 27 maggio al Teatro Massimo Bellini il balletto<br />

della coreografa Karole Armitage. Per la sinfonica, il 15 e 16 maggio tocca a Will Humburg<br />

Un’Estate d’amore in prima mondiale<br />

Will Humburg<br />

da Preludi all’Operamercoledì<br />

20 maggio.Appuntamento<br />

alle 17<br />

nel foyer del<br />

Teatro per la<br />

conferenza di<br />

presentazione aperta agli studenti<br />

universitari con gli artisti<br />

del balletto.<br />

Per la stagione sinfonica invece,<br />

il 15 e 16 maggio il maestro<br />

Will Humburg dirigerà<br />

l’Orchestra del Bellini. In programma<br />

musiche di Anton<br />

Bruckner. (ir.al.) Ui


time out<br />

✎<br />

✎<br />

Lunedì catanesi<br />

tra musica<br />

e solidarietà<br />

Tutti i lunedì sera di maggio,<br />

a Catania, la musica<br />

incontra l’impegno sociale<br />

grazie all’iniziativa<br />

Do-re-mi-fa Sol-ida-rietà.<br />

Saranno La Chiave, il<br />

Barrique, l’Ixtland e l’Insonnia<br />

di Catania ad<br />

ospitare le serate di beneficenza,<br />

il cui ricavato<br />

sarà devoluto in favore<br />

delle vittime del terremoto<br />

in Abruzzo. Ad animare<br />

le serate alcuni noti artisti<br />

tra cui Massimiliano<br />

Vinci, Alfredo Longo, Antonio<br />

Ferlito.<br />

Dopo la serata di lunedì 4<br />

maggio alla Chiave, in<br />

via Landolina, l’iniziativa<br />

proseguirà l’11 maggio al<br />

Barrique in via Sangiuliano;<br />

il 18 maggio all’Ixtland<br />

di piazza Teatro<br />

Massimo e infine lunedì<br />

25 maggio all’Insonnia in<br />

piazza Teatro Massimo.<br />

Gli Ulan Bator<br />

l’8 maggio<br />

alla Lomax<br />

Dopo due<br />

anni di assenzatornano<br />

gli Ulan<br />

Bator, in<br />

tour per<br />

presentare<br />

il nuovo Ep<br />

“Soleils”. Venerdì 8<br />

maggio la band postrock<br />

francese, formata<br />

nel 1993 a Parigi, sarà<br />

alla Lomax di Catania<br />

(via Fornai, 44). Sul palco<br />

Amaury Cambuzat<br />

(canto, chitarra elettrica<br />

e chitarra elettroacustica),<br />

James Johnston (organo,<br />

chitarra, cori),<br />

Stéphane Pigneul (basso,<br />

cori) e Alessio Gioffredi<br />

(batteria). Prevendite<br />

disponibili solo alla<br />

Lomax, dal lunedì al venerdì<br />

(h. 18-21) e in occasione<br />

delle aperture<br />

serali; ingresso 7 euro.<br />

Freschi di mixtape,<br />

“Unchained” è scaricabilegratuitamente<br />

dal loro myspace<br />

(www.myspace.com/famigliasound),<br />

incontriamo i<br />

“catanisazzi” La Famiglia<br />

Sound e MonkeyMan, una<br />

delle realtà attive in città<br />

che unisce il reggae al rap.<br />

Per saperne un po’ di più<br />

della loro unione e del loro<br />

background.<br />

Perché La Famiglia Sound,<br />

e perché MonkeyMan?<br />

LFS: «Un gruppo di amici che<br />

grazie alle vibrazioni del reggae<br />

condividono per anni “la<br />

notte e il giorno” e si legano sino<br />

ad autodefinirsi una famiglia».<br />

MonkeyMan: «Il nome nasce<br />

dalla fissa per la “scimmia”».<br />

Chi siete e che suonate?<br />

LFS: «Siamo Bronx, Mr. Joe,<br />

Dema, Dani e Jahlex. La nostra<br />

backline è una coppia di 1200<br />

un Nemumark e un Sm58».<br />

MonkeyMan: «Sono Giovanni<br />

Piccione e con un microfono<br />

e una base faccio rap».<br />

Età media.<br />

LFS: «28 e mezzo, ma Jahlex<br />

alza la media».<br />

Da quanto suonate insieme?<br />

LFS: «Da quasi otto anni».<br />

MonkeyMan: «Dal ‘94 in varie<br />

formazioni e infine da solista».<br />

Quanti dischi all’attivo?<br />

MonkeyMan: «Tre dischi ufficiali<br />

e diversi mixtape».<br />

Quanta gente al primo concerto<br />

e dove?<br />

LFS: «Casa Nicolina nel dicembre<br />

del 2002, c’erano circa 500<br />

persone».<br />

MonkeyMan: «C.p.o Experia all’inizio<br />

degli Anni 90».<br />

Come nascono le vostre canzoni?<br />

MonkeyMan: «Solitamente scrivo<br />

io i testi delle canzoni, mentre<br />

per gli arrangiamenti colla-<br />

32<br />

boro con amici musicisti come<br />

Jonh Lui».<br />

Nascono prima i testi o la musica?<br />

MonkeyMan: «I testi ascoltando<br />

la musica».<br />

Campate di musica<br />

o fate altro nella vita,<br />

e cosa?<br />

LFS: «Per il momento<br />

non campiamo<br />

di musica,<br />

qualcuno studia,<br />

qualcuno lavora».<br />

MonkeyMan: «In questo<br />

momento non campo con la<br />

musica, ma mi arrangio come<br />

posso».<br />

Il disco che vi sarebbe piaciuto<br />

fare.<br />

LFS: «Babylon by Bus».<br />

MonkeyMan: «SXM - Sangue<br />

Misto».<br />

Cosa ascoltate in questo periodo?<br />

Fateci qualche nome.<br />

LFS: «Ci piace ascoltare tutta la<br />

roba vecchia e nuova che viene<br />

dalla Jamaica, da Garnet Silk<br />

all’attualissimo Busy Signal.<br />

Non disprezziamo l’hip hop, il<br />

soul e il funky e un po’ tutta la<br />

UNIVERSIT<br />

ITALICA<br />

Il nostro made in Italy musicale alza la testa! di Rocco Rossitto<br />

musica!».<br />

MonkeyMan: «Molto reggae,<br />

per capire nuovi<br />

flow».<br />

Il genere che proprio non<br />

riuscite ad ascoltare.<br />

LFS: «NaziMusic».<br />

MonkeyMan: «Mi associo».<br />

Un libro che avete letto<br />

di recente.<br />

LFS: «“Bass Culture” di<br />

Lloyd Bradley»<br />

MonkeyMan: «“Lucertola” di<br />

Banana Yoshimoto».<br />

Una mostra d’arte che avete<br />

visto di recente.<br />

LFS: «David LaChapelle,<br />

al Palazzo Reale di Milano».<br />

Quante ore al giorno passate<br />

davanti al pc?<br />

LFS: «La media fra tutti noi<br />

non supera la mezzora».<br />

Tra reggae, rap<br />

e buone vibrazioni<br />

MonkeyMan: «Molte».<br />

Il posto più lontano dove avete<br />

suonato.<br />

LFS: «Milano, due volte in Pergola<br />

e una al Leoncavallo».<br />

MonkeyMan: «Torino».<br />

Un posto in Italia in cui vorreste<br />

suonare.<br />

LFS: «TopATop al Brancaleone<br />

di Roma».<br />

MonkeyMan: «Al confine con<br />

la Svizzera».<br />

Una canzone delle vostre che<br />

consigliate a chi non vi ha mai<br />

ascoltato.<br />

LFS: «Bermuda e Borbuga».<br />

MonkeyMan: «Milidanz».<br />

Che giornali leggete?<br />

LFS: «Il Manifesto».<br />

MonkeyMan: «Il Manifesto».<br />

Un programma in tv.<br />

LFS: «Meglio joint che tv».<br />

MonkeyMan: «X Factor».<br />

Una canzone per il mattino,<br />

una per il giorno e una per la<br />

notte.<br />

LFS: «Sizzla con “Beatiful<br />

World”, Taurus Riley “Pull up<br />

Selecta” e di notte Damian Marley<br />

“Road to Zion”». Ui


Martedì 21 luglio, ore 22<br />

CALL OF THE MOUNTAIN (Israele)<br />

Mercoledì 22 luglio, ore 22<br />

TETE’ ALHINHO (Capo Verde)<br />

MASCALUCIA 21-25 luglio <strong>2009</strong><br />

Giovedì 23 luglio, ore 22<br />

NAVEGANTE (Portogallo)<br />

Venerdì 24 luglio, ore 22<br />

JUAN PINILLA (Andalusia)<br />

Sabato 25 luglio, ore 22<br />

7LUASORKESTRA (Mediterraneo)


time out 34<br />

di Rocco Rossitto<br />

Alessandro Daniele<br />

ha 31 e in giro è conosciuto<br />

come Substrate<br />

perché, dice «credo<br />

di vivere nel sottostrato<br />

delle cose, la mia vita è caratterizzata<br />

da questo<br />

aspetto e anche dalla musica<br />

che faccio. Inoltre il nome<br />

Substrate deriva dal<br />

progetto che da anni ho in<br />

mente di realizzare: una<br />

cassa acustica che emetta<br />

solo frequenze infrasoniche,<br />

per intenderci dai 40 Hz in<br />

giù, allo scopo di manifestare<br />

la grande forza dell’onda<br />

sonora!».<br />

Che fai oltre suonare?<br />

«La mia professione è quella<br />

di sound engineer, la mia<br />

utopia la performance audio».<br />

Da quanto tempo fai il dj?<br />

Ritmi e sonorità dal substrato<br />

CLUBBING & DJ /Alessandro Daniele, in arte Substrate, coltiva la passione per la drum’n’bass da quando<br />

aveva 16 anni. Ma nei suoi dj-set non mancano forti contaminazioni tekno e morbide atmosfere jazz<br />

«Ho cominciato ad avere rapporto<br />

col vinile tantissimi anni<br />

fa. Quando viaggiavo per<br />

rave party in giro per l’Italia<br />

e per l’Europa, la mia passione<br />

era quella di comprare i vinili<br />

prodotti dalle tribe stesse.<br />

Tutto ebbe inizio da lì. Purtroppo<br />

però, per diverso tempo,<br />

la mia dedizione all’arte<br />

del djing si è fermata. Ed è<br />

stato proprio grazie al mio definitivo<br />

trasferimento in Sicilia<br />

e all’ispirazione che mi ha<br />

dato questa terra che questa<br />

passione si è risvegliata.<br />

Quindi ti posso rispondere<br />

che effettivamente sono solo<br />

due anni che suono con i dischi,<br />

ma faccio il dj da molto<br />

tempo».<br />

Produci musica?<br />

«Sto lavorando a un progetto<br />

live drum’n’bass con il mio<br />

gruppo e il computer è il mio<br />

primo strumento, caricato<br />

con un software audio dedicato<br />

alla sintesi modulare. È da<br />

qui che, grazie alla collaborazione<br />

di musicisti del calibro<br />

di Matteo Balcone, Sergio<br />

Montemagno, Yuri Argentino,<br />

per citarne alcuni, nasce la<br />

produzione. A proposito di<br />

questo, proprio in questo periodo,<br />

si sta concretizzando<br />

sempre più la linea del progetto<br />

che io e Soggiu abbiamo<br />

chiamato “Drop Out Project”,<br />

che intende valorizzare l’aspetto<br />

strumentale della drum’n’bass,<br />

oltre a quello suonato<br />

con i dischi. Partendo da<br />

questo principio si riesce a<br />

evidenziare, grazie alla contaminazione<br />

di vari generi tra<br />

cui il funky e il jazz, l’hip<br />

hop, il raggae, il rock da cui<br />

✎<br />

la drum’n’bass trae origine, lo<br />

stretto legame che intercorre<br />

tra questi generi e la musica<br />

elettronica».<br />

Chi viene a una tua serata cosa<br />

deve aspettarsi? Hai un<br />

“genere”?<br />

«Ho comprato il mio primo cd<br />

drum’n’bass quando avevo<br />

circa 16 anni. Andai con il<br />

treno a Bologna al “Disco d’Oro”,<br />

l’unico negozio che conoscevo<br />

che avesse questo genere,<br />

perchè volevo ascoltare<br />

Mercati generali, il 22 maggio one night<br />

per il 3° compleanno di Mad in Sicily<br />

Venerdì 22 maggio alle 23, ai Mercati generali,<br />

Mad in Sicily, storica one night del clubbing italiano,<br />

in grande spolvero per festeggiare il suo terzo<br />

compleanno. Accanto ai resident Blatta e Inesha e<br />

Doc Trashz, a curare il warm up due live: We love<br />

mamas, nome nuovo della rinata scena rock catanese,<br />

e RQM, MC con un successo incredibile dentro e<br />

fuori la scena hip hop mondiale. We love mamas<br />

suonano rock mescolandolo con un tiro dance che li<br />

rende assolutamente originali.<br />

Il giovane RQM ha calcato il palco insieme a nomi del calibro di<br />

Missy Helliot, M.I.A., Rupture e Peter Kruder. Per informazioni: info@sodaelettrica.it.<br />

RQM<br />

UNIVERSIT<br />

quella musica a tutti i costi. Il<br />

cd era di Penny Black, ancora<br />

lo conservo. Comprai un cd e<br />

non un vinile per la praticità<br />

di poterlo ascoltare in qualsiasi<br />

momento. Lo consumai.<br />

Da quel momento la mia musica<br />

è stata quella, ho seguito<br />

eventi in tutta Europa, divagando<br />

certamente verso la<br />

tekno, che per anni mi ha accompagnato.<br />

E infatti il mio<br />

set drum’n’bass ha forti influenze<br />

tekno. Inoltre, avendo<br />

una grandissima passione per<br />

il jazz, mi piace spaziare verso<br />

quelle sonorità, in ambienti<br />

più tranquilli, e magari anche<br />

con l’interazione di qualche<br />

strumento acustico».<br />

Un pezzo per il risveglio, uno<br />

per il giorno, uno per la notte.<br />

Ti posso dire quello con cui<br />

mi sono svegliato oggi, “Snake”<br />

di Audio Bullys, quello<br />

che sto ascoltando ora, “The<br />

Sleepless” di Red Snapper, e<br />

quello che suonerò stasera,<br />

“Ignition” di Spor.<br />

Il tuo myspace?<br />

Myspace.com/thesubstrate,<br />

oppure myspace.com/dropoutproject.<br />

Ui


INFORMA 35 time in<br />

a cura di Kikko Solaris<br />

eventi / Madrid De Los Austrias<br />

Madrid De Los Austrias è il progetto austriaco firmato dal dj Heinz Tronigger insieme<br />

al polistrumentista Michael Kreiner aka Pogo, uno dei più ricercati musicisti<br />

della scena austriaca. L’album d’esordio Amor pubblicato nel 2001 dall’etichetta<br />

Sunshine Enterprises è un’organica miscela di flamenco, canti gitani e latin jazz, divenuto<br />

uno dei dischi di culto nella scena elettronica europea. Un successo che si<br />

ripete nell’estate 2005 con Mas Amor, il secondo album firmato MDLA, con cui il<br />

duo esplora un immaginario crocevia sonoro tra l’Havana, New York e Madrid. La<br />

loro ascesa artistica risulta travolgente soprattutto<br />

in virtù della collaborazione con Richard<br />

Dorfmeister (Kruder & Dorfmesiter),<br />

col quale realizzano una serie di avvincenti<br />

remix per Zero 7, Groove Armada, Pressure<br />

Drop, Koop e Willie Bobo. Negli ultimi anni,<br />

Heinz Tronigger collabora con un numero<br />

impressionante di artisti del calibro di Herbert,<br />

Goldie, Rainer Trueby, Jazzanova, Carl<br />

Craig e Francois Kevorkian, portando in giro<br />

per il mondo il suo dj set, un irresistibile<br />

miscela di house, disco, funky, afro ed electro.<br />

www.myspace.com/madriddelosaustrias -<br />

www.sunshine.at<br />

Sabato 9 maggio, Heinz Tronigger di Madrid<br />

De Los Austrias @ Mercati Generali<br />

MDLA, Heinz<br />

✎<br />

www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com<br />

i 10 cd del mese/<br />

01. zZz - Running with the Beast<br />

(ANTI)<br />

02. Zwicker - Songs Of Lucid<br />

Dreamers (Compost)<br />

03. Pete Philly & Perquisite<br />

Mistery Repeats<br />

(Unexpected Records)<br />

04. Alain Clark - Live It Out<br />

(Warner Bros)<br />

05. Compost Ambient Selection<br />

(Compost)<br />

Step 1 candidato “Blog dell’anno”<br />

al Premio Ischia <strong>2009</strong><br />

06. Henrik Schwarz, Âme & Dixon<br />

pres. The Grandfather Paradox<br />

(BBE)<br />

07. Nathan Fake - Hard Islands<br />

(Border Community)<br />

08. David Rodigan pres. Real<br />

Authentic Reggae Vol.2 (BBE)<br />

09. Damian Lazarus - Smoke The<br />

Monster Out (Get Physical)<br />

10. Ursula 1000 - Mystics (ESL)<br />

Step 1, il magazine online della facoltà di Lingue e Letterature<br />

straniere, è stato selezionato tra i primi 10 blog italiani<br />

per la XXX edizione del Premio Ischia dedicato al giornalismo.<br />

Il riconoscimento speciale “Blog dell’anno” è assegnato<br />

attraverso la votazione on-line sul sito ufficiale del Premio (www.premioischia.it),<br />

alla quale possono partecipare tutti, senza obbligo di registrazione. Un riconoscimento<br />

importante: i candidati sono stati selezionati tra i blog italiani che si<br />

sono distinti per le migliori news in esclusiva, tra i quali Voglio scendere di Marco<br />

Travaglio, Pino Corrias e Peter Gomez, e Dagospia di Roberto D’Agostino. Le votazioni<br />

on-line sono aperte fino al 25 giugno.<br />

radio<br />

zammu<br />

“/band”, spazio alla musica<br />

dei gruppi emergenti<br />

Si scrive<br />

“/BAND” e si<br />

legge “slash band”,<br />

il programma di<br />

Radio Zammù dedicato<br />

alle band<br />

emergenti. Condota<br />

da Orianza Mazzola<br />

e Sara Curcio Raiti,<br />

la trasmissione vuole<br />

essere un punto<br />

di incontro tra gli<br />

ascoltatori, sempre<br />

più curiosi, e i gruppi musicali che vogliono<br />

farsi conoscere ed esibirsi. “/BAND” ha come<br />

obiettivo quello di diventare un punto di riferimento<br />

per le band, per gli ascoltatori e le etichette<br />

discografiche in cerca di nuova linfa.<br />

Un agorà della musica a cui tutti possono partecipare,<br />

in onda il lunedì e il mercoledì sempre<br />

alle ore 18. Per contattare il programma:<br />

info@radiozammu.it<br />

✎<br />

FLORA FAJA / “Italian Songs”<br />

omaggio a jazz e bossanova<br />

Domenica 17 maggio<br />

arriva a Catania, al Teatro<br />

Abc, Flora Faja. Un<br />

concerto unico, con la<br />

partecipazione straordinaria<br />

del trombettista<br />

Fabrizio Bosso, in cui la<br />

cantante palermitana<br />

presenta “Italian<br />

Songs”, progetto che<br />

vede coinvolti tantissimi<br />

musicisti della scena<br />

jazzistica palermitana e<br />

non, tra i quali il giovane<br />

sassofonista Francesco<br />

Cafiso.<br />

Nato da un’idea di Flora Faja e Giovanni Mazzarino,<br />

“Italian songs” - già cd sotto l’etichetta Philology<br />

- mette insieme composizioni originali e<br />

brani tra i piu famosi del repertorio della canzone<br />

italiana (Senza fine, Parlami d’amore Mariù,<br />

Ma l’amore no, Donna, e altri) arrangiati in chiave<br />

jazz, con incursioni nella bossanova. Giovanni<br />

Mazzarino (piano e direttore), Fabrizio Bosso<br />

(tromba), Aldo Oliveri (tromba), Giovanni Calderone<br />

(tromba), Francesco Marchese (sax tenore),<br />

Orazio Maugeri (sax alto), Salvatore Pizzurro<br />

(trombone), Riccardo Lo Bue (contrabbasso), Fabrizio<br />

Giambanco (batteria) sono gli elementi che<br />

compongono la formazione che accompagnerà la<br />

cantante e docente di canto del Brass Group di<br />

Palermo. Inoltre, per l’occasione, salirà sul palco<br />

per suonare un brano anche il trombettista Vito<br />

Giordano.


time in<br />

webbing<br />

B&B card, con la carta<br />

paghi meno!<br />

http://www.bbcard.it<br />

Se la scelta è tra ostello e b&b<br />

adesso c’è una possibilità in<br />

più per spendere meno: una<br />

carta gratuita che ti permette di<br />

avere sconti in un circuito vastissimo<br />

di bed&breakfast. Le<br />

mosse sono semplici: andare<br />

sul sito, richiedere la card, e<br />

trovare le strutture che aderiscono.<br />

Studia in Spagna,<br />

lo spagnolo a...<br />

http://www.studiainspagna.com<br />

Lo spagnolo? Studialo in Spagna<br />

e per trovare il posto giusto<br />

di Rocco Rossitto<br />

e la soluzione giusta, questo sito<br />

ti offre molte possibilità sia<br />

come tipologia che come luogo<br />

in cui studiare. Si tratta di un<br />

gruppo di italiani che da anni<br />

vive in Spagna e ha fatto il lavoro<br />

inverso, ovvero mandare<br />

spagnoli in Italia. Ora, acquisita<br />

l’esperienza necessaria, accompagna<br />

gli italiani per i corsi<br />

di spagnolo.<br />

Freequency, freemagazine<br />

di musica e cinema<br />

www.freequency.it<br />

Freequency era un magazine<br />

musicale e cinematografico<br />

cartaceo che veniva gratuitamente<br />

spedito a chi lo richiedeva.<br />

Finita l’esperienza cartacea<br />

è approdato sul web con una<br />

nuova release grafica ma con<br />

la stessa curiosità con cui ha<br />

raccontato la musica e il cinema<br />

in questi anni.<br />

36 UNIVERSIT<br />

✎ La piazza ✎ Chi ha incastrato<br />

del Diamante<br />

Lou Sciortino?<br />

“Sono stata a Barcellona per la<br />

prima volta nella primavera<br />

dell’83. Mercè Rodoreda stava<br />

per morire, ma a quel tempo io<br />

non sapevo ancora nulla di lei”.<br />

Così Sandra Cisneros, una delle<br />

più affermate e brave scrittrici di<br />

letteratura chicana, conosciuta<br />

soprattutto per<br />

l’incantevole romanzo<br />

“La casa<br />

di Mango Street”<br />

(La Nuova Frontiera,<br />

2007), oggi<br />

nella prefazione<br />

alla nuova edizione<br />

del magistrale<br />

libro di Mercé Rodoreda<br />

“La piazza del Diamante”.<br />

Libro quest’ultimo di cui<br />

García Márquez ha detto «senza<br />

ombra di dubbio, il più bel romanzo<br />

pubblicato in Spagna dai<br />

tempi della guerra civile», e che<br />

accade in una Barcellona quasi<br />

scomparsa, fatta di balli in piazza<br />

e botteghe d’altri tempi. Una<br />

Barcellona che Sandra Cisneros<br />

opportunamente descrive in tre<br />

aggettivi (“arcaica, conservatrice,<br />

formale”), restandone tuttavia<br />

incantata al punto da ripercorrerne<br />

i luoghi, strada per<br />

strada, in cerca di un potere<br />

evocativo che riporti in vita le<br />

pagine di Mercé Rodoreda.<br />

La piazza del Diamante<br />

Mercé Rodoreda<br />

La Nuova Frontiera<br />

pp. 223, euro 15<br />

reading di Tiziana Lo Porto<br />

Avevamo lasciato Lou Sciortino<br />

poco più che caruso, esule in Sicilia<br />

per volontà della famiglia, in<br />

compagnia del nonno, don Lou,<br />

che nostalgicamente decretava<br />

“che i vecchi tempi non sono mai<br />

esistiti, che arrancammo aieri comu<br />

stamo arrancannu oggi, che<br />

adesso è uguale a<br />

prima, che la Sicilia<br />

ca ci cuntai<br />

esiste solo nel<br />

mio ciriveddu”.<br />

Avevamo lasciato<br />

Lou Sciortino nelle<br />

ultime pagine del<br />

primo romanzo<br />

dello scrittore catanese Ottavio<br />

Cappellani (Chi è Lou Sciortino?,<br />

Neri Pozza 2004). Lo ritroviamo<br />

adesso in quello che si presenta<br />

come parte seconda di una storia<br />

di mafia e di famiglia. “Chi ha incastrato<br />

Lou Sciortino?” il titolo<br />

di questo nuovo episodio della<br />

saga, che dalla Sicilia si sposta a<br />

Los Angeles, laddove sarà la mafia<br />

italoamericana a prendere il<br />

controllo dell’industria cinematografica<br />

indipendente. A cavallo tra<br />

1968 e 1972, la storia si evolve<br />

così tra set e anteprime di improbabili<br />

film di un giovanissimo (diciannovenne)<br />

regista affiliato e affidato<br />

(dalla nonna Jenny) alla famiglia<br />

Sciortino.<br />

Chi ha incastrato Lou Sciortino?<br />

Ottavio Cappellani<br />

Mondadori<br />

pp.305; euro 18,50


INFORMA<br />

✎<br />

listening<br />

THE SNIPPLERS / Nipple<br />

37<br />

Nipple suona molto come le cose stanno<br />

andando di questi tempi in ambito<br />

elettronico, ovvero una attitudine punk<br />

sorretta da fondamenta electro. In gergo<br />

viene definita Nu Disco. I due Snipplers,<br />

non a caso, provengono da ambienti<br />

come il rock, il metal e il rap. Se<br />

l'unione fa la forza le 15 tracce suonano ruvide e molto<br />

"trendy" pur facendo finta di non esserlo per niente. La cosa<br />

funziona bene e le 15 tracce si adattano tranquillamente a situazioni<br />

dance o da live show. myspace.com/thesnipplers<br />

PETRINA / In doma<br />

di Rocco Rossitto<br />

Mi sbilancio: tra Cristina Donà e Beatrice<br />

Antonili? Debora Petrina ci sta dentro. Al<br />

di là di tutto i riferimenti servono per capirci<br />

perché la nostra ci mette del suo e<br />

non scopiazza nessuno. Protagonisti? Quello strumento con tasti<br />

neri e bianchi nelle sue varie possibilità e la voce che giocherella<br />

lasciando tanti pallini colorati e nuvolette disegnate come<br />

quando si era bambini. Lei scrive e canta tutto da sola: in questo<br />

caso, veramente, chi fa per sé... mmyyssppaaccee..ccoomm//ddeebboorraappeettrriinnaa<br />

✎<br />

ANDREA POZZA TRIO /<br />

Drop this thing<br />

Mettiamola così: un disco jazz per chi<br />

non è uno “smanettone” del jazz. Ti si<br />

appiccica subito addosso, ti fa tenere il<br />

tempo con le dita, ti fa sentire in un<br />

club jazz tutto pieno di fumo... Drop this thing avanza, tra<br />

parti solo strumentali e parti cantante con la presenza del vocalist<br />

Alan Farrington. Magari non rivoluzionerà nulla, ma si<br />

fa masticare pizzicando il passato del jazz mentre tiene per<br />

mano atmosfere più contemporanee. andreapozza.it<br />

THE REVOLUTION /<br />

Revolution<br />

Questo è un disco strano che segnalo perché<br />

non tutto ciò che è interessante deve<br />

per forza incontrare i miei gusti. Dalla nota di stampa: nnaattoo ccoonn<br />

ll’’iiddeeaa ddii mmoossttrraarree aall mmoonnddoo iill mmeegglliioo ddeell ssoottttoobboossccoo uunnddeerr-ggrroouunndd<br />

ccuubbaannoo,, ttrrooppppoo ssppeessssoo aassssoocciiaattoo ssoolloo ee ssoollttaannttoo aallll’’iiddeeaa<br />

““ttuurriissttiiccaa”” ddeell ““BBuueennaa VViissttaa”” ssttyyllee. E così infatti suona, infarcito<br />

di sonorità “moderne” e “latinoamericane”. Il tutto con il contributo<br />

“occidentale” di Fatboy Slim, Roisin Murphy (membro<br />

dei Moloko) e Guy Sigsworth. rraappsstteerrrreeccoorrddss..ccoomm<br />

LIBRI / “Vòltati” è il primo romanzo di Rita Cocuzza<br />

Un percorso interiore segnato da incontri e avventure<br />

di Paola Pasetti<br />

Un romanzo che sa indagare<br />

più dimensioni,<br />

toccare corde intimistiche,<br />

ma anche seguire i<br />

ritmi avvincenti del giallo.<br />

È in libreria “Vòltati”,<br />

esordio come scrittrice<br />

della giornalista catanese<br />

Rita Cocuzza (Aracne editrice;<br />

pp 168; 12 euro).<br />

Ambientato in una realtà<br />

fortemente tradizionalista,<br />

il romanzo si articola<br />

lungo un tormentato<br />

sentiero di riconquista di sé.<br />

«È la storia di una donna<br />

qualunque - spiega l’autrice -<br />

che a un certo punto della sua<br />

vita non si riconosce più, si<br />

smarrisce, si rende conto di<br />

aver fatto scelte lontane dalle<br />

proprie motivazioni interiori.<br />

E allora decide di ritrovare se<br />

stessa». Inizia da qui il percorso<br />

interiore, difficile e doloroso,<br />

che costituisce la spina<br />

dorsale del romanzo. Un<br />

percorso che la protagonista<br />

time in<br />

Una donna qualunque<br />

alla riconquista di sé<br />

✎<br />

decide di non fare da sola: si<br />

susseguono così, sullo sfondo<br />

di una Sicilia borghese, tra<br />

ville sontuose e case barocche,<br />

gli incontri con una serie di<br />

personaggi-chiave<br />

nella vita della<br />

donna. Come il<br />

pittore da cui decide<br />

di farsi ritrarre,<br />

o il giovane<br />

che tanto la attrae<br />

e che la coinvolgerà,<br />

senza volerlo,<br />

in una serie<br />

di eventi imprevedibili<br />

e misteriosi.<br />

Corsi e ricorsi vanno a ricongiungersi<br />

come in un mosaico,<br />

finché la donna non riesce<br />

a trovare lontano dalla Sicilia,<br />

in Camargue, le risposte che<br />

cercava. «Non un lieto fine<br />

idillico - anticipa Rita Cocuzza<br />

- ma comunque il tentativo di<br />

aprire un spiraglio nel futuro,<br />

il raggiungimento della<br />

consapevolezza che. come<br />

scriveva Sciascia, è bello essere<br />

“utili” a questo pianeta».<br />

MONDADORI / Apre in Corso Sicilia<br />

la più grande libreria di Catania<br />

Una nuova libreria Mondadori apre a Catania. Di più: sarà la<br />

più grande libreria della città, nel cuore del centro storico, in corso Sicilia<br />

23. Il nuovo punto vendita, che si estende su una superficie<br />

di oltre 1000 metri quadrati con un’esposizione di<br />

52.000 titoli del panorama culturale italiano e mondiale,<br />

sarà inaugurato sabato 16 maggio.<br />

Le Librerie Mondadori offrono un catalogo di oltre trecento<br />

editori con un ampio assortimento di titoli. Ai libri<br />

si affiancano cartoleria, giochi didattici, cd musicali, dvd,<br />

gadget. Una particolare attenzione è riservata ai bambini<br />

con uno spazio dedicato, un vasto assortimento di libri ed eventi durante<br />

tutto l’anno. ma si potranno trovare anche i testi per coloro che vogliono<br />

approfondire le tematiche tribuarie, fiscali, giuridiche, tecniche ed economiche,<br />

in edizioni curate dalle migliori case editrici e commentate dagli<br />

specialisti del settore; i titoli più attuali per gli esperti di informatica e tutti<br />

coloro che desiderano addentrarsi nell'universo tecnologico di Internet e<br />

dei diversi sistemi operativi. È prevista, inoltre, un’ampia area promozionale<br />

dove il cliente potrà trovare sconti e offerte speciali che renderanno<br />

gli acquisti più convenienti. La nuova apertura, che segue quelle di Acireale<br />

(Corso Umberto 158/160) e Catania (via A. Di Sangiuliano, 223 -<br />

Catania c/o Upim via G. D'Annunzio - Centro Commerciale Etnapolis -<br />

Centro Commerciale Le Zagare - Parco Commerciale I Portali - Centro<br />

Commerciale Le Ginestre), è il coronamento dell’impegno che il Gruppo<br />

Brancato ha svolto sul territorio siciliano.


agenda<br />

08/05venerdì PROIEZIONI /<br />

Bambole e Demoni<br />

Venerdì 8 maggio alle 16:30,<br />

nel Coro di notte dei Benedettini,<br />

penultimo appuntamento<br />

della minirassegna<br />

sul cinema giapponese<br />

“Bambole e demoni” della facoltà<br />

di Lettere e Filosofia<br />

con la proiezione del film<br />

“Suna no Onna” (La donna<br />

della sabbia) di Hiroshi Teshigahara.<br />

Sabato 9 maggio,<br />

ultima giornata di proiezioni<br />

alle 9:30 (Coro di notte)<br />

con i film “Momobatake” (Il<br />

pescheto), episodio di “Yume”<br />

(Sogni) di Akira Kurosawa;<br />

“Yuki-onna” (La donna<br />

della neve), episodio di<br />

“Kwaidan” (Storie di spettri)<br />

di Masaki Kobayashi e “Paprika”<br />

di Satoshi Kon.<br />

Catania, Coro di Notte (Monastero<br />

dei Benedettini), ore 16:30<br />

11/05 lunedì<br />

LEARN BY MOVIES /<br />

Frost/Nixon<br />

Lunedì 11 maggio al Cinema<br />

Odeon prosegue “Learn<br />

by movies” con la proiezione<br />

del film “Frost/Nixon”<br />

(proiezioni alle 18, alle 20.30<br />

e alle 22.30). La rassegna cinematografica<br />

in lingua originale<br />

dell’Università di Catania<br />

prosegue lunedì 18<br />

maggio con il film “Milk”.<br />

L’ultimo film in calendario<br />

per quest’anno sarà proiettato<br />

invece il 25 maggio: “The<br />

Wrestler”.<br />

Catania, Cinema Odeon, ore 18,<br />

20.30 e 22.30<br />

12/05 martedì<br />

FILM /<br />

East is East<br />

Martedì 12 maggio alle<br />

18:30, all’Auditorium del<br />

Monastero dei Benedettini,<br />

terzo appuntamento della<br />

rassegna cinematografica “I<br />

matrimoni nel mondo”. Il<br />

prossimo film in calendario<br />

è “East is East” di Damien<br />

O’Donnell. La rassegna si<br />

conclude con “Sedotta e abbandonata”<br />

di Pietro Germi:<br />

martedì 19 maggio sempre<br />

alle 18:30 in Auditorium.<br />

Catania, Auditorium (Monastero<br />

dei Benedettini), ore 18.30<br />

14/05 giovedì<br />

INCONTRI /<br />

In volo senza confini<br />

Giovedì 14<br />

maggio alle<br />

18, nel Coro<br />

di notte del<br />

Monastero dei<br />

Benedettini, si<br />

presenta il libro<br />

di Laura<br />

Mancuso, la<br />

vedova di Angelo D’Arrigo,<br />

“In volo senza confini. Una<br />

storia d’amore di volo e di<br />

condor” alla facoltà di Lettere<br />

e Filosofia. Ne discutono<br />

con l’autrice Antonino Recca,<br />

Fiorenzo Galli, Luciano<br />

Granozzi, Giuseppe Lazzaro<br />

Danzuso e Elvira Seminara.<br />

Catania, Coro di Notte (Monastero<br />

dei Benedettini), ore 18<br />

17/05 domenica<br />

MERCATINO /<br />

Cactacee<br />

e altre succulente<br />

Domenica<br />

17 maggio<br />

(dalle<br />

9 alle 13<br />

e dalle 15<br />

alle 18)<br />

secondo<br />

appuntamento primaverile<br />

38<br />

Corsi di Kitesurf<br />

con “Cactacee e altre succulente”,<br />

il mercatino delle<br />

piante grasse all’Orto Botanico.<br />

La giornata prevede,<br />

alle 10, visita guidata; alle<br />

11:30 (Aula) convegno su<br />

“Paesaggi e meraviglie botaniche<br />

della Namibia” a cura<br />

di Alessandro Marletta.<br />

Catania, Orto Botanico, ore 9<br />

20/05 mercoledì<br />

CIRCOLO DI LETTURA /<br />

Don Chisciotte<br />

Mercoledì<br />

20 maggio<br />

alle<br />

18.30, alla<br />

Cappella<br />

Bonajuto,<br />

prosegue<br />

il ciclo<br />

<strong>2009</strong> del Circolo di lettura. Il<br />

quinto appuntamento è con<br />

la lettura del “Don Chisciotte”<br />

di Cervantes, a cura di<br />

Michele Branca. L’appuntamento<br />

successivo sarà invece<br />

con la lettura di “Faust” di<br />

Goethe, fissata per venerdì 5<br />

giugno, sempre alle 18:30 alla<br />

Cappella Bonajuto, interventi<br />

di Fernando Gioviale e<br />

Grazia Pulvirenti.<br />

Catania, Cappella Bonajuto, ore 18.30<br />

SPORT /<br />

Palio delle facoltà <strong>2009</strong><br />

Il Cus Catania e il Casr in<br />

collaborazione con i rappresentanti<br />

degli studenti negli<br />

organi collegiali dell’Università<br />

di Catania, organizzano<br />

la 6ª edizione del “Palio delle<br />

Facoltà” che si svolge mercoledì<br />

20 maggio agli impianti<br />

sportivi del<br />

Cus Catania<br />

- Città<br />

Universitaria.<br />

Catania, Cus (Città<br />

Universitaria)<br />

Il Kitesurf, la rivoluzione arriva verso al fine degli anni '90,<br />

quando due fratelli, i francesi Leganaux brevettano il famoso<br />

WIPIKA che sta per Wind Powered Inflatable Kite<br />

Aircraft, che altro non è che il sistema di gonfiaggio che<br />

permette al kite, oltre che a galleggiare, di ripartire dall'acqua<br />

con estrema semplicità.<br />

Oggi il kitesurf è diffuso con enorme successo anche in<br />

Europa grazie alla sua accessibilità ed alla possibilità di praticarlo in luoghi non particolarmente<br />

ventosi: con soli 10/12 nodi di vento il divertimento è assicurato.<br />

Franco Russo, esperto Kiters ed istruttore certificato IKO, propone a tutti coloro<br />

che vorranno avvicinarsi a questo meraviglioso sport, corsi di apprendimento<br />

vari livelli con il metodo certificato dalla International<br />

Kiteboarding Organization.<br />

Per INFO: Franco Russo: cell. 330-366987<br />

Sito Web: www.kite-tecnica.it - e-mail: info@kite-tecnica.it<br />

UNIVERSIT<br />

Gerenza<br />

“UNIVERSITINFORMA”<br />

Mensile<br />

di informazione universitaria<br />

www.universitinforma.it<br />

Registrazione Tribunale di Catania<br />

n. 21/2005 - del 23/05/2005<br />

Anno V - N.5 - maggio <strong>2009</strong><br />

EDITORE: Katamedia S.r.l.<br />

viale Alcide De Gasperi, 54<br />

Catania<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Patrizia Mazzamuto<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Gianluca Reale<br />

REALIZZAZIONE EDITORIALE<br />

Blu Media<br />

V.le Andrea Doria, 69 - Catania<br />

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STAMPA: Litocon S.r.l.<br />

Zona Industriale - Catania<br />

TIRATURA: 15.000 copie<br />

DISTRIBUZIONE: Erremme<br />

Hanno collaborato<br />

a questo numero:<br />

Irene Alì, Maria Enza Giannetto,<br />

Rocco Rossitto, Michele Spalletta,<br />

Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra,<br />

Rita La Rocca, Giuseppe Valerio,<br />

Paola Pasetti, Liliana Rosano, Kikko<br />

Solaris, Rosalba Di Perna, Chiara<br />

Ventimiglia<br />

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PRIMITIF<br />

ORA A 5.950 €<br />

6.490 euro.<br />

Con Offerta incentivi soggetta come da alla decreto richiesta legge approvato di un finanziamento il 06/02/<strong>2009</strong>. comprensivo Prezzo promozionale del servizio per rottamazione "C-Club" di (3 vetture anni usate di polizza euro 0, 1 furto o 2, immatricolate incendio e fino 3 anni al 31 di dicembre garanzia) 1999, e successiva esclusi IPT e approvazione bollo su dichiarazione di Citroën di conformità, Finanziaria al netto - dell'Incentivo Divisione Concessionarie di Banque Psa Citroën. Finance-Succursale Offerta soggetta alla d’Italia. richiesta di Fogli un finanziamento informativi comprensivo presso le del servizio<br />

"C-Club" Concessionarie. (3 anni di polizza Scade furto a fine incendio mese. e 3 anni Le foto di garanzia) sono inserite e successiva a titolo approvazione informativo. di Citroën Informazioni Finanziaria - Divisione ai sensi di della Banque dir. Psa 1999/94/CE: Finance-Succursale consumo d’Italia. Fogli su informativi percorso presso misto le Concessionarie. (l/100Km): da Scade 2,1 a fine a 4,6. mese. Emissioni Le foto sono di inserite CO2 a percorso titolo informativo. misto (g/Km): Informazioni da ai 106 sensi della a 109. dir. 1999/94/CE: Il record di vendite consumo e su riferito percorso alla misto quota<br />

(l/100Km): di mercato da delle 2,1 a immatricolazioni 4,6. Emissioni di CO2 di percorso C1 in Europa misto (g/Km): nel primo da 106 semestre a 109. Il record del 2008 di vendite messo e riferito a confronto alla quota di con mercato gli delle altri immatricolazioni modelli che hanno di C1 in emissioni Europa nel di primo CO2 semestre pari o del minori 2008 messo a 110 a confronto g/Km. con gli altri modelli che hanno emissioni di CO2 pari o minori a 110 g/Km.<br />

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