Maggio 2009 - Universitinforma
Maggio 2009 - Universitinforma
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UNIVERSITINFORMA<br />
www.universitinforma.it<br />
Mensile di informazione universitaria - maggio <strong>2009</strong><br />
ateneo<br />
RICERCATORI/<br />
Quei posti<br />
“virtuali”<br />
time out<br />
IL PERSONAGGIO/<br />
Libro e dj set<br />
arriva Morgan<br />
città<br />
REPORTAGE/<br />
Parco Gioeni, “casa”<br />
degli skaters catanesi<br />
con il patrocinio di<br />
E.R.S.U.<br />
Catania<br />
PFM<br />
«Cantiamo De André<br />
per i più giovani (e non solo)»<br />
ALL’INTERNO / Ricerca, sensori per vedere oltre / Teatro Stabile, in scena all’aperto / Centro Zo, nel segno<br />
dell’audiovisivo / Mascalucia, Sete sóis sete luas / Marta sui tubi in concerto / Ame, il ritmo dei tamburi sufi
Latte Belli Snelli<br />
Fresco o UHT.<br />
per una alimentazione<br />
leggera<br />
ed equilibrata<br />
Da sempre<br />
la Sicilia<br />
di qualità
INFORMA<br />
in questo numero...<br />
ateneo<br />
LAVORO / Posti “virtuali” per i ricercatori pag 6/7<br />
RICERCA / Sensori per vedere oltre pag 9<br />
SIAMO IN...TESI / Il significato del diverso pag 10<br />
città<br />
REPORTAGE / Anima da skaters pag 12/13<br />
diritto allo studio<br />
ERSU / Obiettivo, posti letto entro settembre pag 14/15<br />
lavorare<br />
STAGE / Le opportunità di Job Orienta <strong>2009</strong> pag 16<br />
SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese pag 17<br />
time out-time in<br />
TEATRO STABILE / In scena all’aperto pag 18/19<br />
CENTRO ZO / Nel segno dell’audiovisivo pag 20<br />
MARTE A/R / In auto da Berlino a Catania pag 22<br />
BLOW - UP / Back to Catania pag 23<br />
PFM / «Il nostro rock e la musica di Faber» pag 24-25<br />
NUOVO DISCO / La Quarta dimensione jazz pag 26<br />
MASCALUCIA / Sete sòis sete luas pag 27<br />
AME / Il ritmo dei tamburi Sufi pag 28<br />
L’ARTISTA / Morgan, libro e djset pag 30<br />
IL CONCERTO / Arrivano i Marta sui tubi pag 31<br />
ITALICA / La Famiglia Sound e MonkeyMan pag 32<br />
CLUB&DJSET/ Ritmica dal substrato pag 34<br />
APPUNTAMENTI / Madrid de los Austrias pag 35<br />
BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi pag 36/37<br />
agenda<br />
Gli appuntamenti del mese pag 38<br />
3<br />
PREPARAZIONE UNIVERSITARIA.<br />
CATANIA, PIAZZA VERGA 25<br />
tel 095 539927
unimix<br />
SCIENZE POLITICHE/<br />
Corsi per mediatori<br />
familiari Ial-Cisl<br />
L’Ial-Cisl promuove due corsi di<br />
formazione gratuiti da 900 ore<br />
per mediatore familiare ed<br />
esperto<br />
in relazionisociali,<br />
che<br />
si svolgeranno<br />
a<br />
Scienze<br />
politiche,<br />
e destinati<br />
a<br />
giovani e adulti disoccupati o<br />
inoccupati, in possesso di laurea<br />
magistrale o di vecchio ordinamento.<br />
A tutti i partecipanti<br />
che avranno frequentato<br />
almeno il 20% delle ore, sarà riconosciuta<br />
un’indennità di frequenza<br />
giornaliera pari a 4,13<br />
euro, oltre al rimborso delle<br />
spese di trasporto. Alla fine dei<br />
corsi, previo superamento dell’esame<br />
di idoneità, sarà rilasciato<br />
un certificato di qualifica<br />
professionale. Per informazioni,<br />
contattare il Laposs (via Dusmet,<br />
163), dal lunedì al venerdì,<br />
dalle 8 alle 14<br />
(laposs@unict.it).<br />
AICUN /<br />
Un premio per tesi<br />
sulla comunicazione<br />
L’Associazione italiana comunicatori<br />
d’Università (Aicun) promuove<br />
la sesta edizione del concorso<br />
che premia tesi di laurea<br />
triennale, biennale, di master o<br />
di dottorato in “Comunicazione<br />
delle organizzazioniuniversitarie<br />
e di ricerca”.<br />
Il concorso è riservato<br />
ai laureati<br />
dei due livelli,<br />
o diplomati<br />
nei master o nei<br />
dottorati, delle<br />
università italiane nell’anno accademico<br />
2007/08. Il premio, pari<br />
a 1.500 euro, intende valorizzare<br />
le tematiche della comunicazione<br />
e del marketing istituzionale.<br />
Le domande di ammissione<br />
al concorso dovranno pervenire<br />
entro il 31 dicembre<br />
<strong>2009</strong>. Il bando del concorso è<br />
scaricabile dal sito dell’Aicun<br />
www.aicun.it.<br />
CONCORSO DI IDEE / Progettare un’aula<br />
multimediale per la scuola D’Annunzio<br />
Progettare una moderna e funzionale aula multimediale all’interno di<br />
un edificio scolastico tradizionale. È quanto saranno chiamati a fare gli<br />
studenti della facoltà di Ingegneria, iscritti ai corsi di laurea in Ingegneria<br />
Edile-Architettura, Edile, del Recupero edilizio e ambientale<br />
(Rea) ed Edile del Recupero e dell’Ambiente (Iera), singolarmente o<br />
riuniti in gruppi di massimo tre componenti, che raccoglieranno la<br />
sfida lanciata dall’istituto scolastico “Gabriele D’Annunzio” di<br />
via Riccardo Quartararo 19, a Catania, e dal Dipartimento di Architettura<br />
e urbanistica dell’Università, attraverso un concorso<br />
di idee denominato “Entropia negativa” i cui termini scadranno<br />
l’8 maggio.<br />
Lo spazio progettuale è un ambiente<br />
di forma rettangolare attualmente<br />
suddiviso da un tramezzo,<br />
che dev’essere ristrutturato<br />
per poter ospitare, in alternativa e a<br />
scelta dei concorrenti, il deposito<br />
dei libri della biblioteca d’istituto, la<br />
sala di lettura della stessa biblioteca<br />
o un’aula informatica per lezioni tradizionali.<br />
Sul sito Internet<br />
www.ing.unict/concorsodiidee è disponibile<br />
il testo del regolamento, insieme<br />
con la pianta degli ambienti<br />
oggetto del concorso, alcune foto degli spazi attualmente adibiti a biblioteca-sala<br />
lettura e ad aula informatica e ad un format per la relazione,<br />
e la tavola grafica. Gli studenti avranno inoltre la possibilità di<br />
prendere direttamente visione dei luoghi.<br />
Per la competizione non sono previsti premi in denaro, ma alcuni riconoscimenti<br />
per i vincitori, messi a disposizione dagli sponsor che hanno<br />
accettato di sostenere l’iniziativa (deLetteraeditore, Il Lunario, Remedia).<br />
4<br />
UNIVERSIT<br />
MEDICINA /<br />
Specializzazioni:<br />
on line i bandi<br />
È disponibile sul portale internet<br />
dell’Università di Catania<br />
(www.unict.it), il bando di concorso<br />
per<br />
l’ammissione<br />
al<br />
primo<br />
anno<br />
delle<br />
scuole<br />
di specializzazione<br />
(anno accademico 2008/09) riservate<br />
ai laureati in Medicina<br />
e Chirurgia, i cui termini di<br />
partecipazione scadono il 26<br />
maggio.<br />
Il numero di medici da ammettere<br />
è specificato nelle tabelle<br />
distinte per Scuole attivate a<br />
Catania, Scuole aventi Catania<br />
come università capofila e<br />
Scuole aventi Catania come<br />
università federata. Tutte le domande<br />
di partecipazione al concorso<br />
dovranno essere presentate,<br />
o inviate per vie postali,<br />
entro i termini indicati esclusivamente<br />
alla segreteria Scuole<br />
di Specializzazione che ha sede<br />
a Catania in via Landolina 51.<br />
CINAP / Iscrizioni aperte ai laboratori creativi di musicoterapia, cartapesta e teatro organizzati<br />
dal Centro per l’integrazione attiva e partecipata (Cinap). Informazioni su www.unict.it/csd<br />
MISSISSIPPI UNIVERSITY / Iscrizioni al via<br />
al seminario internazionale di architettura<br />
Iscrizioni aperte al 3° seminario di studio internazionale promosso da<br />
College of Architecture, Art and Design, Social Science Research Center<br />
e Mississippi State University in collaborazione con l’Università di<br />
Catania che si svolgerà negli Stati Uniti nel mese di ottobre.<br />
L’iniziativa si rivolge questa volta a tutti gli studenti del 3° anno del<br />
corso di laurea triennale in Architettura e agli studenti del 4° e 5° anno<br />
del corso di laurea quinquennale, ai dottori e agli studiosi<br />
che intendono implementare la conoscenza delle scienze dell’architettura<br />
e delle società.<br />
Per informazioni e per l’iscrizione si può inviare un’e-mail al<br />
prof. Giorgio Carlo Cappello (g.cappello@unict.it) con in allegato<br />
il file word del modulo d’iscrizione compilato (scaricabile<br />
dal sito della Facoltà www.unict.it/farch), oppure rivolgersi alla<br />
segreteria di presidenza di Architettura dove il docente sarà<br />
disponibile il mercoledì. Il modulo d’iscrizione compilato in<br />
ogni campo deve essere<br />
presentato in busta chiusa alla<br />
segreteria di presidenza entro<br />
mercoledì 13 maggio.<br />
La partecipazione al seminario internazionale<br />
dà diritto al riconoscimento<br />
dell’esperienza come<br />
tirocinio esterno (60 ore),<br />
all’acquisizione di 3 Cfu per<br />
esperienze all’estero, e può inoltre<br />
rappresentare titolo utile per<br />
una valutazione d’eccellenza in<br />
sede di laurea.<br />
GIURISPRUDENZA /<br />
Al via i lavori per il<br />
Polo “Roccaromana”<br />
Entro la fine del 2010 gli studenti<br />
di Giurisprudenza avranno<br />
finalmente a disposizione<br />
una nuova sede. Almeno questo<br />
è l’augurio, visto l’avvio dei lavori<br />
di quello che<br />
sarà il futuro “polo<br />
didattico di via<br />
Roccaromana”. L’edificio<br />
di circa<br />
3.875 mq si trova<br />
tra le vie Fiorentino<br />
e Lago di Nicito.<br />
«È un momento<br />
di grande sollievo e grande<br />
aspettativa al tempo stesso - ha<br />
dichiarato il preside Di Cataldo<br />
-. Insieme con gli altri progetti<br />
attualmente in itinere, riguardanti<br />
la ristrutturazione dell’ex<br />
clinica dermosifilopatica, e i locali<br />
della Purità e di S. Agata<br />
la Vetere, contiamo di avere<br />
presto nella nostra disponibilità<br />
quegli spazi che da decenni<br />
attendiamo».
ateneo<br />
Posti “virtuali”<br />
per i ricercatori<br />
di Liliana Rosano<br />
Il futuro dei ricercatori dell’ateneo<br />
di Catania è sempre<br />
più incerto, minacciato dalla<br />
scure dei tagli che si abbatte<br />
sul mondo dei finanziamenti<br />
universitari, sospeso nell’incertezza<br />
di leggi poco chiare ed<br />
incomplete. E non basta a sollevare<br />
l’animo dei giovani ricercatori,<br />
la notizia che l’università<br />
etnea ha messo a disposizione<br />
per il <strong>2009</strong> circa 2,5<br />
milioni di euro per nuove assunzioni,<br />
di cui 1,5 milioni riservati<br />
a posti per nuovi ricercatori:<br />
29 in tutto che vanno<br />
ad aggiungersi ai 24 posti di<br />
ricercatore cofinanziati in precedenza,<br />
le cui procedure di selezione<br />
sono state quasi ultimate.<br />
Una notizia che non fa luce<br />
sullo stato buio in cui si trova<br />
il mondo della ricerca, almeno<br />
per ora, visto che il Senato accademico<br />
deve ancora decidere<br />
come distribuire i 29 posti a<br />
disposizione fra le varie facoltà,<br />
le quali, a loro volta, sentiti<br />
i corsi di laurea e i dipartimenti,<br />
procederanno alla distribuzione<br />
interna fra i vari settori<br />
disciplinari. Un iter, che per<br />
potersi completare deve attendere<br />
l’intervento del Ministero<br />
attraverso i nuovi criteri di valutazione<br />
per i ricercatori, altrimenti,<br />
ultimato l’iter d’ate-<br />
LAVORO / A più di cinque mesi<br />
dalla legge Gelmini mancano ancora<br />
i regolamenti per la valutazione<br />
dei ricercatori. Così l’università ha<br />
i fondi per bandire 29 nuovi posti,<br />
ma non si sa ancora come distribuirli<br />
neo e di facoltà, non possono<br />
emanarsi i bandi.<br />
È proprio sui nuovi criteri di<br />
valutazione, parte integrante<br />
della tanto contestata legge<br />
180/2008, che il dibattito si fa<br />
più acceso, alimentando le polemiche<br />
che hanno accompagnato<br />
sin dall’inizio la legge<br />
Gelmini. Già, perché dal decreto<br />
Gelmini sull’università sono<br />
passati più di cinque mesi, ma<br />
delle regole ministeriali per valutare<br />
titoli e pubblicazioni nei<br />
concorsi da ricercatore non c’è<br />
ancora traccia.<br />
La valutazione dei titoli e delle<br />
pubblicazioni, attraverso parametri<br />
anche internazionali, è<br />
solo l’ultimo tassello mancante<br />
all’attuazione delle nuove regole<br />
scritte a novembre con decretazione<br />
d’urgenza per riformare<br />
i concorsi e smantellare<br />
il meccanismo baronale. Senza<br />
questo provvedimento i posti<br />
6<br />
da ricercatore rimangono bloccati.<br />
Se, dove e come saranno<br />
distribuiti questi 29 posti a<br />
disposizione dell’ateneo di Catania,<br />
nessuno lo sa, neanche i<br />
ricercatori del Coordinamento<br />
precari di Catania, che in questi<br />
ultimi mesi si sono attivati<br />
per portare avanti un dibattito<br />
sullo stato attuale dell’università<br />
statale.<br />
«Fino a quando non arriverà il<br />
decreto ministeriale che stabilisce<br />
i parametri di valutazione<br />
dei titoli e delle pubblicazioni -<br />
dice Chiara Rizzica, assegnista<br />
precaria della facoltà di Architettura<br />
-, nessuno è in grado di<br />
sapere cosa succederà nelle facoltà<br />
dell’ateneo di Catania. Nei<br />
dipartimenti universitari non<br />
si fa cenno, per ora, a questi<br />
probabili posti per ricercatore<br />
che interessano tutti noi». Intanto,<br />
il Coordinamento dei ricercatori<br />
di Catania porta<br />
UNIVERSIT<br />
avanti la propria battaglia contro<br />
i tagli ai finanziamenti universitari.<br />
«Non è ammissibile riformare<br />
il sistema universitario - continua<br />
Chiara Rizzica - partendo<br />
dalla politica dei tagli. Il sistema<br />
universitario è troppo complesso,<br />
troppe sono le figure<br />
inquadrate dal punto di vista<br />
accademico (professori ordinari,<br />
associati, ricercatori, assegnisti,<br />
borsisti, ndr), pertanto,<br />
non si può prevedere una soluzione<br />
unica, uno schema contrattuale<br />
unico, per profili così<br />
diversi».<br />
Ma l’aspetto della legge<br />
180/2008 che più solleva polemiche<br />
è quello che condiziona<br />
il finanziamento agli atenei alla<br />
cosiddetta “virtuosità”: le<br />
università italiane che spendono<br />
più del 90 per cento del<br />
Fondo di finanziamento ordinario<br />
(Ffo) in stipendi non potranno<br />
bandire concorsi per<br />
docenti, ricercatori o personale<br />
amministrativo. Se l’intento<br />
della norma è quello di porre<br />
un freno alle gestioni finanziarie<br />
non adeguate, di fatto, la<br />
stessa blocca la possibilità di<br />
reclutamento dei ricercatori.<br />
Come osserva Antonio Las Casas,<br />
membro del Coordinamento<br />
dei ricercatori di Catania: «A<br />
pagare per le gestioni irrazionali<br />
del passato sono sempre i<br />
ricercatori, veri capri espiatori».<br />
Se sui nuovi posti per ricercatori<br />
incombe un punto interrogativo,<br />
è certo invece che per il<br />
2010 il finanziamento all’università<br />
attraverso il Fondo di<br />
finanziamento ordinario dovrebbe<br />
subire un taglio di circa<br />
20 milioni di euro. Per questo,<br />
una delle soluzioni proposte<br />
dal coordinamento dei precari<br />
è quella di avviare il finanziamento<br />
straordinario, che l’ex<br />
ministro Mussi aveva stabilito,<br />
in modo da dare una boccata<br />
d’ossigeno al reclutamento dei<br />
ricercatori.<br />
«Occorrono azioni concrete nel<br />
mondo della ricerca a Catania -<br />
osserva Salvo Garozzo, ricercatore<br />
della facoltà di Scienze politiche<br />
di Catania -. Sono inutili<br />
tentativi, come quello della<br />
Commissione sul precariato<br />
dell’Università di Catania (da<br />
cui lo stesso Garozzo si è dimesso),<br />
per affrontare il problema.<br />
«La commissione, nata<br />
con il solo obiettivo di censire i<br />
precari dell’Ateneo, non ha mai<br />
avuto una visione programmatica<br />
né di ragionamento sulla<br />
disagiata condizione del precariato<br />
della ricerca». Ui
INFORMA<br />
7<br />
LA GIORNATA DEL PRECARIO/ La logica del reclutamento, la valutazione della ricerca, l’autonomia degli<br />
atenei. Questi i temi al centro della tavola rotonda indetta nel giorno delle elezioni del rettore<br />
Precari a caccia<br />
di democrazia<br />
Il giorno scelto dal Coordinamento<br />
precari della ricerca<br />
per discutere il tema<br />
Università e democrazia non è<br />
stato casuale, così come non<br />
lo è stata la scelta degli intervenuti<br />
alla tavola rotonda coordinata<br />
da Letizia Ferlito,<br />
mirata a garantire un dibattito<br />
tra tutte le componenti dell’università.<br />
Il 27 aprile, giorno in cui l’Ateneo<br />
catanese è stato chiamato<br />
alla scelta della sua massima<br />
carica, i ricercatori precari,<br />
istituitisi in un Coordinamento<br />
a ottobre, hanno deciso<br />
di discutere di un tema tanto<br />
rilevante con gli studenti del<br />
Movimento studentesco, e con<br />
i professori Granozzi (facoltà<br />
di Lingue), Priolo (facoltà di<br />
Scienze), Cucinotta (facoltà di<br />
Scienze) e Caserta (facoltà di<br />
Economia). Diversi e ampi sono<br />
state le tematiche trattate,<br />
che hanno risposto alle sollecitazioni<br />
iniziali poste da due<br />
dei membri del Coordinamento,<br />
Maria Merlini, dottoranda<br />
di ricerca della facoltà di<br />
Scienze politiche e Antonio<br />
Las Casas, assegnista di ricerca<br />
alla facoltà di Giurisprudenza.<br />
Sempre coerenti, però,<br />
i punti cardine intorno a cui<br />
questi temi ruotavano, ossia il<br />
problema della logica del reclutamento,<br />
reso sempre più<br />
complesso dal blocco del turnover<br />
imposto dai tagli della<br />
recente riforma universitaria;<br />
gli aspetti legati alla valutazione<br />
della ricerca; l’autonomia<br />
e l’autogoverno degli atenei;<br />
il rapporto tra la funzione<br />
pubblica dell’università e i<br />
finanziamenti privati, così come<br />
quello tra le università e i<br />
centri d’eccellenza.<br />
Come è stato sottolineato sin<br />
dall’inizio, la volontà dei ricercatori<br />
precari non è mai<br />
stata quella di difendere lo<br />
status quo dai tagli imposti<br />
dalla nuova gestione, ma<br />
quello di analizzare le disfunzioni<br />
del sistema universitario,<br />
che vengono semmai solo<br />
aggravate dalla riforma, ad<br />
esempio con la concorrenza<br />
tra gli atenei “virtuosi” e<br />
quelli che invece non lo sono,<br />
con una valutazione dei criteri<br />
di tipo prettamente aziendale.<br />
Il tema di cosa debba intendersi<br />
effettivamente per democrazia<br />
è stato al centro dell’intervento<br />
del professore Lu-<br />
✎<br />
Recca rettore<br />
al primo turno<br />
Il professore Antonino Recca,<br />
ordinario di Materiali macromolecolari<br />
alla facoltà<br />
d’Ingegneria e rettore<br />
uscente, è<br />
stato riconfermato<br />
al primo<br />
turno di elezioni<br />
nella carica di<br />
rettore dell’Università<br />
di Catania per il<br />
quadriennio accademico<br />
<strong>2009</strong>/10-2012/13. Il professore<br />
Recca ha ricevuto da docenti,<br />
rappresentanti degli<br />
studenti e personale tecnicoamministrativocomplessivamente<br />
1172 preferenze, superando<br />
così il quorum di<br />
1008 voti richiesto per la votazione<br />
nei primi tre turni. Altissima<br />
l’affluenza alle urne.<br />
Tra docenti e studenti si sono<br />
recati a votare 1669 aventi<br />
diritto, il 90,41 per cento. Tra<br />
gli altri quattro candidati Vincenzo<br />
Albanese ha ottenuto<br />
74 voti, 94 sono andati a Zaira<br />
Dato, 229 per Antonio Licata<br />
e 31 al professore Carmelo<br />
Strano.<br />
ateneo<br />
ciano Granozzi.<br />
Non si sono affrontati temi<br />
cruciali per l’Ateneo, come la<br />
qualità dell’offerta didattica,<br />
specie per quel che riguarda<br />
le lauree di secondo livello,<br />
oggi sacrificate; o la natura<br />
dei Dipartimenti, all’interno<br />
dei quali i ricercatori precari<br />
potrebbero efficacemente avere<br />
una presenza istituzionale;<br />
o ancora, il reale censimento<br />
del fabbisogno dell’Ateneo,<br />
che dovrebbe partire da riflessioni<br />
sulla natura e sull’età<br />
del corpo docente, e su una<br />
programmazione del suo rinnovamento.<br />
Questi gli spunti<br />
di maggior rilievo.<br />
Sulla democrazia del sistema<br />
universitario si è ampiamente<br />
soffermato anche il professore<br />
Cucinotta, rilevando come<br />
«sia essenziale mettere in crisi<br />
il modello dell’autogoverno<br />
per poter avere un reale dibattito<br />
all’interno dell’ateneo». Il<br />
tema della ricerca, poi, è stato<br />
al centro dell’intervento del<br />
professore Francesco Priolo:<br />
«Una ricerca - ha detto Priolo<br />
- per la quale oggi in Italia<br />
sono stanziati troppi pochi<br />
fondi, ma la cui funzione e<br />
importanza all’interno dell’università<br />
vanno anche ripensate,<br />
se è vero che essa troppo<br />
spesso è vista come un ingrediente<br />
essenziale per i passaggi<br />
di carriera, salvo poi poter<br />
essere considerata alla stregua<br />
di una passione privata,<br />
quasi un “hobby”, dai professori<br />
all’apice della professione».<br />
Spunti interessanti per la discussione<br />
sono poi provenuti<br />
dal professore Maurizio Caserta,<br />
docente di economia politica<br />
a Economia, che ha sottolineato<br />
la centralità della<br />
funzione pubblica dell’università<br />
rilevando che «di per sé,<br />
l’assolvimento di tale funzione<br />
non è necessariamente in<br />
contraddizione con forme di<br />
finanziamento privato».<br />
Agli interventi dei relatori è<br />
poi seguito un dibattito al<br />
quale hanno preso parte anche<br />
i rappresentanti del Movimento<br />
studentesco. Un primo<br />
importante momento di confronto<br />
e discussione fra le varie<br />
componenti dell’Ateneo<br />
che ha gettato, negli intenti<br />
dichiarati dai partecipanti, le<br />
basi per l’avvio di un progetto<br />
di rinnovamento comune e<br />
condiviso. Ui
INFORMA<br />
di Michele Spalletta<br />
Ricerca, sviluppo, progettazione<br />
e realizzazione<br />
di sensori e sistemi di rivelazione<br />
per molteplici applicazioni,<br />
da quello industriale a<br />
quello medico. Di questo si occupa<br />
la Microsensor s.r.l. l’ultima<br />
società, nel nostro percorso,<br />
nata in seno all’Università<br />
di Catania e che si è proposta<br />
nel mondo dell’imprenditoria<br />
divenendo spin off grazie al<br />
Liaison Office d’Ateneo. «La ricerca<br />
di base - ci spiega il professore<br />
Gaetano Palumbo, uno<br />
dei proponenti - è nata diversi<br />
anni fa, grazie all’attività di ricerca<br />
di diverse realtà, dal dipartimento<br />
di elettronica all’Istituo<br />
nazionale di fisica nucleare<br />
e l’Istituto nazionale di<br />
astronomia e i laboratori del<br />
Cnr». Grazie al Liaison office<br />
quindi e allo staff di docenti e<br />
ricercatori è nato quindi questo<br />
spin off che, adifferenza degli<br />
altri che abbiamo analizzato, è<br />
universitario. Ciò significa che<br />
l’Università di Catania è entrata<br />
in quota sociale nella società.<br />
In questo caso l’Ateneo lo<br />
ha fatto attarverso la Scuola<br />
Superiore di Catania.<br />
Professore Palumbo, cosa comporta<br />
il fatto che la Scuola Superiore<br />
abbia investito nella vostra<br />
società?<br />
La nostra sede sociale è innanzitutto<br />
all’interno della Ssc. L’obiettivo<br />
principale è quello di<br />
creare una sinergia tra gli studenti<br />
di eccellenza della scuola<br />
e l’interfaccia verso il mercato<br />
come può essere la nostra<br />
azienda.<br />
Cosa significa questo dal punto<br />
di vista degli studenti?<br />
Prima di tutto essendo noi fisi-<br />
9<br />
L’IDEA / Dai braccialetti per rilevare i segni vitali<br />
ai rivelatori di radiazioni. Il progetto Microsensor<br />
Sensori<br />
per vedere<br />
oltre<br />
camente dentro la Scuola si<br />
realizzerà un naturale contatto<br />
con gli studenti, che per tesi o<br />
per stage potranno vedere il<br />
nostro lavoro e interagire con<br />
noi. Siamo una società in crescita<br />
e già abbiamo in programma<br />
di acquisire nuove<br />
professionalità dal mondo universitario,<br />
con laurea specialistica<br />
o di vecchio ordinamento.<br />
Inoltre, secondo gli accordi presi<br />
con l’Università, avranno diritto<br />
di prelazione gli studenti<br />
che usciranno dalla Scuola Superiore.<br />
Di cosa si occupa Microsensor?<br />
All’interno della nostra compagine<br />
societaria ci sono competenze<br />
molteplici e diversificate,<br />
tali da “aggredire” diversi settori.<br />
La nostra attività principale<br />
e relativa alla sensoristica,<br />
con l’impiego di sensori ottici<br />
innovativi, come i rivelatori di<br />
singolo fotone o le matrici<br />
di sensori. Su questo tipo<br />
di progettazione e<br />
sviluippo abbiamo iniziato<br />
un dialogo molto<br />
stretto con la St Microelectronics.<br />
Con quali applicazioni?<br />
L’utilizzo di questi<br />
✎ Intesa<br />
tra Fidapa, Ateneo ed Ersu<br />
per i ragazzi meritevoli senza famiglia<br />
Regalare la possibilità di un<br />
sogno a chi non se lo può permettere.<br />
Con questo fine la sezione<br />
Riviera dei Ciclopi della<br />
Federazione italiana delle donne<br />
nelle arti, professioni e affari<br />
(Fidapa) lo scorso 22 aprile<br />
ha firmato un primo, rivoluzionario<br />
protocollo d’intesa con<br />
l’Università di Catania e l’Ersu<br />
per permettere ad una ragazza<br />
senza famiglia di proseguire<br />
gli studi universitari. Un progetto<br />
non di poco conto, se si<br />
considera che la legge attualmente<br />
in vigore si prende cura<br />
dei giovani senza famiglia e<br />
permette loro il proseguimento<br />
degli studi fino al compimento<br />
della maggiore età. Così, Deborah,<br />
una ragazza iscritta al<br />
secondo anno della facoltà di<br />
Economia, potrà concludere gli<br />
studi. «Grazie a questo protocollo<br />
d’intesa - ci spiega Rosa<br />
Lo Re Munzone, presidente<br />
della sezione Riviera dei Ciclopi<br />
della Fidapa - la nostra associazione<br />
appoggerà economicamente<br />
la ragazza, mentre<br />
l’Ateneo si farà carico delle<br />
tasse universitarie e l’Ersu offrirà<br />
vitto e alloggio nelle Case<br />
dello Studente». Il progetto,<br />
re utilizzato negli esperimenti<br />
di fisica nucleare. Un secondo<br />
oggetto sarà un tipo di radar<br />
che utilizza la luce. Un progetto<br />
molto interessante che abbiamo<br />
in programma e che partirà<br />
fra qualche mese riguarda la<br />
realizzazione di un portale (fisico,<br />
non informatico, ndr) per<br />
monitorare il materiale radioattivo<br />
presente sui veicoli.<br />
Questo portale rivelatore<br />
potrebbe essere installato<br />
all’ingresso di porti ed<br />
aeroporti per controlalre<br />
il passaggio di materiale<br />
radioattivo.<br />
Per spiegarci meglio?<br />
Si tratta di un’evoluzione<br />
di quello che si sta<br />
vedendo negli ultimi<br />
apparati è molto vario.<br />
Dall’ambito me- In apertura una matrice di sen-<br />
anni come optional per<br />
sori (Sipm). Sopra, il professodicale<br />
a quello delre<br />
Gaetano Palumbo<br />
i veicoli, ovvero i sensol’industria<br />
all’analisi<br />
ri per il parcheggio. A<br />
ambientale. Tanto per fare solo differenza di questi, che sub-<br />
alcuni esempi, in questo moiscono interferenze nel momenmento<br />
stiamo portando avanti to in cui se ne trovano diversi<br />
un progetto, cofinanziato dal nello stesso luogo, il radar che<br />
Ministero dell’Università e della andiamo a sviluppare noi uti-<br />
Ricerca, per la realizzazione di lizza i fasci di luce come meto-<br />
tre prototipi: un sistema condo di rilevamento, eliminando<br />
nesso per monitorare le emis- il problema delle interferenze.<br />
sioni di radioattività dei fusti E il terzo prototipo?<br />
radioattivi. Questo stesso siste- Sarà un analizzatore di spettro,<br />
ma di sensori può inoltre esse- anche questo realizzato in ma-<br />
ateneo<br />
intitolato “Diritto agli studi<br />
universitari per ragazzi meritevoli<br />
senza famiglia”, è stato<br />
portato avanti dall’associazione<br />
che, dopo la realizzazione<br />
della prima fase, procede con<br />
l’ambizioso progetto coinvolgendo<br />
tutte le associazioni e<br />
gli enti, pubblici e privati, per<br />
far sì che altri ragazzi, meritevoli<br />
e senza famiglia, possano<br />
usufruire dei vantaggi dell’intesa,<br />
potendo così proseguire<br />
gli studi. Al progetto hanno già<br />
aderito alcune associazioni ,<br />
come il Rotary, che si prenderanno<br />
in carico altri ragazzi<br />
che il Tribunale dei minori ha<br />
dichiarato adottabili. Lo scopo<br />
ultimo del progetto è quello di<br />
arrivare a formulare una proposta<br />
di legge in Parlamento,<br />
affinchè lo Stato si occupi di<br />
questa categoria di ragazzi<br />
che, dimostrando merito e voglia<br />
di realizzarsi negli studi,<br />
rappresenta una risorsa per<br />
l’intera società. A tale scopo,<br />
la Fidapa si muove per allargare<br />
il progetto in tutte le sedi<br />
universitarie italiane, per dare<br />
un futuro a questi ragazzi.<br />
(M.S.)<br />
niera del tutto innovativa rispetto<br />
agli altri esemplari attualmente<br />
utilizzati. Tutti questi<br />
sistemi verranno sviluppati<br />
utilizzando un nuovo tipo di<br />
sensore, chiamato Sipm, che, in<br />
poche parole, è una matrice di<br />
rivelatori di singolo fotone. Si<br />
tratta di un’applicazione innovativa<br />
e abbastanza nuova. basti<br />
pensare che solo due aziende<br />
attualmente producono questa<br />
tecnologia.<br />
Quali i vantaggi dello sviluppo<br />
di queste tecnologie?<br />
Innanzitutto un vantaggio pratico.<br />
Quello che noi portiamo<br />
avanti è una serie di ricerche<br />
su sensori estremamente nuovi,<br />
per i quali ancora non si<br />
hanno grandi applicazioni, ma<br />
che potrebbero ad esempio sostituire<br />
i fotomoltiplicatori, che<br />
sono molto grossi. In altri casi<br />
i nuovi sensori potrebbero essere<br />
utilizzati per molte altre applicazioni,<br />
viste le dimensioni<br />
enormemente inferiori rispetto<br />
agli apparati per ora in commercio.<br />
Si parla di alcuni millimetri<br />
quadrati rispetto alle dimensioni<br />
dei vecchi fotomoltiplicatori,<br />
grandi quanto le valvole<br />
di un tempo. Ui
ateneo<br />
Siamo in .TESI?<br />
di Rosalba Di Perna<br />
Il diverso, un limite<br />
o una possibilità?<br />
Scrittura pulp, romanzi gotici,<br />
cinema delle mostruosità,<br />
sosia, mostri, “diversi”.<br />
Un inno alla mostruosità<br />
innocente contro la normalità<br />
colpevole, questo il fil rouge<br />
che segue la tesi di laurea di<br />
Chiara Licciardello. Adesso vive<br />
a Roma, ma si è laureata all’Università<br />
di Catania in Lettere<br />
Moderne, con una tesi triennale<br />
dal titolo “Tra letteratura e cinema:<br />
il diverso come limite e<br />
possibilità”.<br />
Quanto tempo hai impiegato<br />
per il tuo lavoro?<br />
«A occhio e croce ho impiegato<br />
quattro mesi».<br />
Come ti sei trovata con il relatore<br />
e con i correlatori della tesi?<br />
«Molto bene. I correlatori sono<br />
stati Anna Carta e Rosario Castelli.<br />
Con il relatore, Antonio<br />
Di Grado, invece, c’è stato un<br />
rapporto davvero particolare.<br />
Quando diedi la materia con il<br />
professore, fu lui che mi chiese<br />
di fare la tesi, ma mi lasciò assolutamente<br />
libera. Allora pensai<br />
di unire il cinema e i libri,<br />
cose molto distanti tra loro, e di<br />
metterci qualcosa di mio. Solo<br />
con il professore Di Grado avrei<br />
potuto scrivere una tesi di questo<br />
tipo».<br />
Che mi dici della bibliografia?<br />
«Non è stato difficile. Il professore<br />
mi ha lasciato libera di<br />
spaziare con la bibliografia,<br />
perciò ho cercato materiale di<br />
tipo sociologico e psicologico».<br />
La tesi ti ha aiutato a trovare<br />
lavoro?<br />
«No, ma mi ha aiutato a capire<br />
cosa mi piace».<br />
Il tuo rapporto con il cinema è<br />
buono?<br />
«Direi di si. Io faccio cinema, ho<br />
fatto 12 anni di teatro, come attrice,<br />
ho fatto l’aiuto regista. E<br />
adesso lavoro nel mondo del cinema».<br />
Secondo te qual è il rapporto<br />
fra l’Italia e il cinema di confine?<br />
«Credo che il nostro Paese pos-<br />
✎<br />
La tesi? Un vero e proprio genere letterario,<br />
forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio.<br />
Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it<br />
sieda delle grosse potenzialità.<br />
In fondo il neorealismo parlava<br />
di piccoli mostri quotidiani, di<br />
realtà di confine. Adesso la situazione<br />
è cambiata, forse perché<br />
si investe meno, però la nostra<br />
tradizione è una tradizione<br />
coraggiosa. Il nostro cinema<br />
non è quello spettacolare americano,<br />
ma quello del cuore e della<br />
strada».<br />
Pensi che la tua tesi si possa definire<br />
“diversa”?<br />
«Penso di sì, anche se non vorrei<br />
avere la presunzione di dire<br />
che si tratta di una tesi “diversa”.<br />
E comunque non lo è per i<br />
contenuti, ma per l’impostazione<br />
e la gestazione».<br />
Nel tuo lavoro premetti che non<br />
intendi occuparti di sirene e<br />
vampiri, i classici personaggi<br />
legati un po’ anche all’erotismo.<br />
Perché?<br />
«Perché sono mostri categorizzati<br />
e definiti in cui c’è poco da<br />
scandagliare».<br />
Che cosa intendi per “diverso<br />
come limite e possibilità”?<br />
Istituto “V. Bellini”/ Borsa di studio<br />
ex aequo a due soprano<br />
E’ stato Marcello Giordani, tenore<br />
di fama mondiale, in scena al<br />
Teatro Massimo di Catania con<br />
l’Ernani di Verdi, l’ospite d’eccezione<br />
all’Istituto Superiore di studi<br />
musicali “Vincenzo Bellini”, in occasione<br />
della consegna di una<br />
borsa di studio di 2500 euro ai<br />
migliori allievi di canto lirico della<br />
scuola. A vincere la borsa sono<br />
stati, ex aequo, i due soprano Da-<br />
10<br />
Il tenore Marcello Giordani (a destra) con il<br />
presidente dell’Istituto, Angelo Munzone e<br />
le due studentesse premiate<br />
niela Pedi ed Emanuela Cucuccio, dopo una selezione che ha<br />
visto coinvolti, lo scorso 27 aprile, numerosi studenti accompagnati<br />
al pianoforte dai maestri Alberto Alibrandi, Elda Laro<br />
e Stefano Sanfilippo. La commissione, con Marcello Giordani,<br />
Rosario Cicero e il Presidente dell’Istituto Angelo Munzone, ha<br />
valutato i giovani artisti durante un concerto in cui ogni partecipante<br />
ha eseguito tre arie d’opera, due a piacere e uno a<br />
scelta della commissione in base al programma presentato.<br />
UNIVERSIT<br />
«Intendo un po’ tutto: lo straniero,<br />
l’alternativo, un certo tipo<br />
di musica, come quella di Richard<br />
Wagner o il genere<br />
Punk. La diversità è un limite<br />
perché ti blocca, ma se la sai<br />
sfruttare ti aiuta. Forse in questa<br />
tesi parlo anche di me, di<br />
persone che non si sentono capite<br />
o non sanno farsi capire».<br />
Perché il diverso è ghettizzato<br />
secondo te?<br />
«A causa dell’ipocrisia, della<br />
stupidità e del falso moralismo<br />
della società moderna. Si richiede<br />
uno sforzo di comprensione<br />
da entrambe le parti, che però<br />
viene disatteso».<br />
C’è anche un tipo di mostro che<br />
non spaventa, ma piace. Penso<br />
ai personaggi di Tim Burton, a<br />
mostri come Edward mani di<br />
forbice. Come mai?<br />
«Perché i personaggi di Tim<br />
Burton sono onirici e sono molto<br />
interessanti per questo. Si<br />
tratta però di favole, quindi c’è<br />
molta tristezza e malinconia.<br />
Sono dei personaggi irrisolti e<br />
vanno bene per un’impostazione<br />
favolistica».<br />
Nella tesi parli anche del “doppio”.<br />
Cosa c’entra con il mostro?<br />
«Il doppio in pratica è il dentro<br />
e il fuori. Anche l’impostazione<br />
della mia tesi è basata sul doppio,<br />
perché questo lavoro tende<br />
a mettere insieme cose anche<br />
molto diverse fra loro. Il doppio<br />
è il diverso che hai dentro, le<br />
pulsioni che reprimi o che lasci<br />
andare e che quindi ti sopraffanno,<br />
esplodono».<br />
Nella tua tesi parli anche di<br />
“suicidati della società”.<br />
«Sì, in effetti, il mostro non è<br />
solo fisico o sociale, ma è anche<br />
ciò che non viene accettato. Il<br />
Van Gogh di Antonin Artaud<br />
oppure la sorella di William<br />
Shakespeare di cui parla Virginia<br />
Woolf sono “suicidati della<br />
società”».<br />
Si dice che ciò che non si capisce<br />
sconvolge, scandalizza, e<br />
che per questo sembra brutto.<br />
Tu come la vedi?<br />
«Credo che ciò che non si conosce<br />
o non si capisce può spaventare<br />
o affascinare. È come una<br />
vertigine: non è paura di un<br />
salto nel vuoto, ma desiderio<br />
dell’ignoto bloccato dall’istinto<br />
di conservazione».<br />
Si può definire il tuo lavoro come<br />
una “storia della bruttezza”?<br />
«No, si può definire una storia<br />
della difficoltà di vivere, in generale».<br />
Ui
città<br />
12<br />
REPORTAGE / Prima si allenavano in giro per la città, ma da circa un anno si ritrovano<br />
Testi e foto di Rocco Rossito<br />
Ernesto alza lo sguardo,<br />
sorride, il cielo è grigio,<br />
si gira e poi giù<br />
dall’half pipe, quella rampa<br />
con una parte centrale piana<br />
e le due salite che sembra un<br />
mezzo tubo. Nel frattempo<br />
dall’altra parte Mauro scende<br />
da un quaterpipe e fa un<br />
trick sul funbox. Ancora:<br />
Alex guarda tutti, si sistema<br />
il cappello, ora è il suo turno,<br />
parte e accarezza il bank con<br />
la tavola e ricade come se nulla<br />
fosse. Gli altri, in coro, decretano<br />
con un urlo il successo<br />
o la caduta dello skater di<br />
turno. Ernesto Carta, Mauro<br />
Caruso, Alex Migliorino sono<br />
solo tre dei ragazzi che il sabato<br />
pomeriggio si ritrovano<br />
al Parco Gioeni, nell’unico<br />
skatepark fisso in Sicilia: sono<br />
giovanissimi, ma hanno<br />
già stile e personalità.<br />
Ernesto ha 22 anni e qui è<br />
uno dei più grandi, è al terzo<br />
anno di Giurisprudenza e, a<br />
differenza degli altri ragazzi,<br />
non sembra neanche uno skater,<br />
eppure ci va giù di brutto.<br />
Ha iniziato a 16 anni comprando<br />
la prima tavola e non<br />
ha smesso più. Lui è stato<br />
uno di quelli che questa pista<br />
l’ha vista nascere.<br />
«Prima - racconta - andavamo<br />
in piazza Europa. Da quando<br />
piazza Europa non esiste più,<br />
siamo stati al parco Falcone,<br />
a Vulcania, allo Squib e in giro<br />
per la città. Ma da quasi<br />
un anno, dallo scorso agosto,<br />
abbiamo questo skatepark che<br />
UNIVERSIT<br />
ogni sabato allo skatepark di Parco Gioeni, l’unico in Sicilia. Non considerano lo skate<br />
uno sport ma uno stile di vita e tra loro c’è anche il campione italiano in carica<br />
Mauro e gli altri<br />
skaters nell’anima<br />
è l’unico della Sicilia. A Palermo,<br />
ad esempio, hanno solo<br />
una mini rampa fissa. Durante<br />
la costruzione, venivamo<br />
qui ogni giorno e siccome gli<br />
operai non avevano idea di cosa<br />
stessero facendo siamo intervenuti<br />
dandogli dei consigli,<br />
chiedendo ad esempio che<br />
il funbox non fosse solo un<br />
blocco di cemento all’interno<br />
della pista, ma che avesse i<br />
quattro lati per salire e scendere».<br />
Quando parla, quando è sulla<br />
tavola, quando dà consigli<br />
agli altri skater, traspare<br />
chiaramente come per lui lo<br />
skate «non è solo uno sport,<br />
ma uno stile di vita. Tutti ora<br />
indossano scarpe da skate,<br />
ma quelle servono per skatare,<br />
e non per andarci in giro».<br />
E quando vede i suoi amici<br />
scendere giù dalle rampe, insiste<br />
«Claudio, Adriano, Arturo,<br />
per citare solo alcuni, e<br />
tutta la scena qui a Catania è
INFORMA<br />
in crescita, sia in quantità<br />
che in qualità. Ogni sabato ci<br />
sono circa 50 ragazzi che vengono<br />
alla pista, non tutti con<br />
assiduità, ma comunque c’è<br />
movimento. La vittoria di<br />
Mauro poi ci ha dato una visibilità<br />
maggiore».<br />
Già, Mauro. Lo vedi in faccia<br />
e capisci subito che i suoi 19<br />
anni li dimostra tutti: sguardo<br />
spensierato, sorriso, capelli<br />
scapigliati con qualche<br />
ciuffo che copre la fronte.<br />
Poi però lo vedi sulla tavola,<br />
elegante, morbido, senza<br />
sbavature. Lo vedi fare i<br />
suoi trick (le manovre con<br />
la tavola) e capisci che qualcosa<br />
non torna. Quel qualcosa<br />
è che lui è il campione italiano<br />
in carica. Lo scorso dicembre<br />
al Cis, Campionato Italiano<br />
Skateboard, organizzato<br />
dalla Skateboard Society e<br />
tenutosi Milano, li ha<br />
stracciati tutti.<br />
«In quella run di un minuto,<br />
è andato tutto bene e ho<br />
vinto - spiega -. Comunque,<br />
non è detto che vinca sempre<br />
il migliore. Ci vuole anche<br />
molta fortuna».<br />
E qui, quando parla, ritorna<br />
il ragazzo di 19 anni, anche<br />
un po’ timido e modesto. Poi<br />
continua a raccontare: «C’erano<br />
un centinaio di iscritti e,<br />
batteria dopo batteria, sono<br />
rimasti solo quelli che in pista<br />
eseguivano le migliori<br />
performance». La categoria è<br />
quella senior, poi c’è la junior<br />
e per la prima volta quella<br />
femminile. In pratica la cosa<br />
funziona così: in una run di<br />
un minuto circa lo skater può<br />
fare quello che vuole in pista,<br />
l’esecuzione, la spregiudicatezza,<br />
e il fatto di fare tutto<br />
bene e senza errori permettono<br />
di andare avanti e vincere.<br />
«E io ho vinto», aggiunge<br />
Mauro ridendo.<br />
Sullo skate c’è salito a undici<br />
anni chiedendo al padre una<br />
tavola. Ha iniziato a Motta<br />
Sant’Anastasia, dove è nato e<br />
dove vive, e ora invece lo chiamano<br />
un po’ ovunque per manifestazioni<br />
e sponsorizzazioni.<br />
L’estate infatti è il periodo<br />
migliore per skatare. «Quando<br />
piove - precisa Ernesto - è<br />
impossibile andare sullo skate».<br />
Intanto gli altri vanno su e<br />
giù a turno dalle rampe, qualcuno<br />
cade, qualcuno fa qualcosa<br />
che gli riesce bene e par-<br />
✎<br />
13<br />
In alto, Alex<br />
Migliorini.<br />
A sinistra,<br />
Ernesto Carta.<br />
Sotto e nella<br />
pagina accanto,<br />
il campione<br />
italiano Mauro<br />
Caruso<br />
te l’applauso.<br />
Capita qualche<br />
scontro, ma il<br />
tutto va avanti<br />
con movimenti che<br />
sembrano coordinati.<br />
Sulle loro facce le smorfie<br />
quando cadono,<br />
o l’esaltazione<br />
quando la tavola<br />
resta incollata ai<br />
piedi in un salto.<br />
Lo skate è uno<br />
“sport” individuale,<br />
ma guardandoli<br />
ci si rende conto<br />
che è dalla condivisione<br />
che questi<br />
ragazzi traggono<br />
le soddisfazioni<br />
più importanti.<br />
Tra loro c’è Alex,<br />
15 anni, all’attivo<br />
Il vocabolario per chi vuole cominciare<br />
Se siete agli inizi e non sapete bene che parole usare,<br />
su www.stmweb.it/skate/vocabolario.php trovate un vero e<br />
proprio vocabolario. Ad esempio: Trick, “Un trick è qualsiasi<br />
manovra effettuata su uno skate”. Funbox, “Ogni varietà di<br />
box con superfici grindabili e slideabili”. Half pipe, “Una<br />
rampa con la parte centrale piana e due salite che diventano<br />
verticali. Una specie di mezzo tubo”. Quater pipe, “Una rampa<br />
con una sola salita, che se ne avesse un’altra di fronte sarebbe<br />
un half pipe o mini ramp”. Ollie, “È la manovra base<br />
dello skate e la più importante. Facendo leva sul tail, premendolo<br />
con il piede di dietro e portando quello anteriore in<br />
avanti si ottiene l0elevazione totale dello skate”. Bank, “Una<br />
superficie inclinata su cui salire”.<br />
città<br />
✎<br />
I negozi<br />
a Catania<br />
Tavole, accessori, magliette,<br />
cappelli e quant’altro<br />
per skatare? A Catania<br />
potete andare da:<br />
“Ivory Shop”, sia nel nuovo<br />
negozio di via Croficeri<br />
79, sia nell’outlet di via<br />
Vittorio Emanuele 237;<br />
“Dna Shock”, in via Morosoli<br />
21; “Skate” in via Caronda<br />
44/46. “Windsurf<br />
Center” in<br />
via Milano<br />
4; “W<br />
Point”, in<br />
via Vittorio<br />
Emanuele<br />
Orlando<br />
15. “Spin<br />
Out”, in<br />
via Francesco<br />
Riso,<br />
52/54.<br />
due piedi rotti grazie allo skate.<br />
Faccia pulita, sguardo timido<br />
che nasconde sotto il<br />
cappello messo un po’ storto,<br />
pantaloni strappati, una maglietta<br />
bianca con scritto “I<br />
Love London” e una serie di<br />
evoluzioni sulla tavola da far<br />
girare la testa. Poi si ferma e<br />
racconta: «Il mio trick preferito<br />
e fare un 180° dalle scale.<br />
Ho iniziato tre o quattro anni<br />
fa ad Acireale, ma le mie origini<br />
sono inglesi e forse è per<br />
questo che lo skate mi piace<br />
moltissimo, lì ci sono molti<br />
più spazi. Prima dello skatepark<br />
di Parco Gioeni andavamo<br />
in giro per Catania. I miei<br />
posti preferiti erano i portici<br />
di via Vincenzo Giuffrida e un<br />
posto vicino Vulcania che noi<br />
chiamiamo “3spazio3” perchè<br />
ci sono tre scale molto interessanti<br />
da usare». Quando<br />
gli chiediamo chi sia il più<br />
forte tra gli skater di Parco<br />
Gioeni, non esita un secondo<br />
e indica Mauro perché «lui è<br />
su un altro livello».<br />
Intanto sempre più ragazzi<br />
arrivano, il cielo è ancora più<br />
grigio e c’è anche qualche<br />
bambino accompagnato dai<br />
genitori, con le protezioni ben<br />
messe, piano piano prova, cade,<br />
si rialza. Guarda verso di<br />
loro, gli skater, poi guarda la<br />
mamma e dice: «Diventerò<br />
mai così bravo?».
ersu<br />
di Maria Enza Giannetto<br />
Protocolli di intesa, convenzioni,<br />
ristrutturazioni<br />
e amministrazione ordinaria.<br />
Nel mese di maggio,<br />
l’Ersu di Catania mette a punto<br />
alcune tra le attività più importanti<br />
di cui si occupa. Si comincia,<br />
ad esempio, a predisporre il<br />
prossimo bando unico di concorso<br />
per l’assegnazione delle<br />
borse e degli alloggi (che quest’anno<br />
verrà probabilmente<br />
pubblicato prima del solito, già<br />
a fine giugno). «Il nostro intento<br />
è quello di riuscire a far entrare<br />
gli studenti assegnatari<br />
di alloggio nelle loro residenze<br />
già dall’inizio dell’anno accademico.<br />
Per questo dovremmo riuscire<br />
ad anticipare tutta la<br />
trafila di almeno un mese».<br />
Inoltre, si continua a lavorare<br />
14 UNIVERSIT<br />
Obiettivo: posti letto<br />
entro settembre<br />
Oltre a 65 posti letto in più,<br />
queste residenze offriranno<br />
nuovi spazi per tutti gli studenti<br />
di Catania: sale internet, aule<br />
studio e un centro multimediale<br />
molto attrezzato. Sempre sul<br />
fronte alloggi, da segnalare, gli<br />
interventi di accertamento e di<br />
messa in sicurezza di un’ala<br />
della residenza Oberdan che<br />
comprende la mensa. Accertamenti<br />
che provocano qualche<br />
disagio per chi usufruisce abitualmente<br />
del servizio di ristorazione,<br />
ma a cui si sta ovvian-<br />
do con l’attivazione di un “punto<br />
distribuzione pasti” nella<br />
mensa Costa e la preparazione<br />
dei pasti nell’istituto Cavour.<br />
Per quanto riguarda le altre attività<br />
dell’Ente, in questi giorni<br />
il Consiglio di Amministrazione<br />
si riunirà per l’approvazione<br />
del bilancio e del piano di gestione<br />
(annuale e triennale).<br />
Si tratta di documenti programmatici<br />
che permettono di<br />
seguire, punto dopo punto, tutte<br />
le azioni che l’Ersu intende<br />
perseguire.<br />
I servizi on-line per gli studenti<br />
✎<br />
Rimborso spese<br />
di trasporto<br />
In queste settimane<br />
sono in pagamento i contributi<br />
a rimborso delle spese di trasportoextraurbanorelativi<br />
all’anno<br />
2007/2008.<br />
Gli studenti<br />
beneficiari<br />
potranno riscuotere<br />
gli<br />
importi spettanti<br />
in una<br />
qualsiasi agenzia dell’Istituto<br />
di Credito “Monte dei Paschi<br />
di Siena”, esibendo un documento<br />
di riconoscimento e comunicando<br />
i numeri di mandato:<br />
827, 828 e 829 del<br />
17.04.<strong>2009</strong>, Codice Ente 76.<br />
BANDO / Tra ristrutturazioni e amministrazione ordinaria, l’Ente procede alla predisposizione del nuovo bando<br />
di concorso <strong>2009</strong>/2010. Lo scopo: pubblicare entro giugno per assegnare gli alloggi entro l’inizio dell’anno<br />
per incrementare il pacchetto<br />
alloggi dell’Ente: nuovi contatti<br />
con privati e con istituti ecclesiastici<br />
per aggiungere un<br />
maggior numero di posti letto<br />
a quelli già in possesso e gestiti<br />
dall’ente. Entro poche settimane,<br />
ad esempio, grazie a una<br />
convenzione con l’Università,<br />
l’Ersu gestirà le tre nuove residenze<br />
dell’Ateneo catanese: l’immobile<br />
di via Caronda n. 99-<br />
107, con ingresso anche in via<br />
Etnea n. 436-444, quello in vico<br />
Carrata n. 28-32 e quello in vico<br />
Carrata al civico 24.<br />
Tra le altre novità, ricordiamo,<br />
l’apertura a Caltanissetta di un<br />
ufficio dell’Ente che sarà presto<br />
abilitato a tutte le attività degli<br />
uffici centrali.<br />
E infine, le attività ricreative<br />
che vengono costantemente annunciate<br />
nell’apposita sezione<br />
del sito www.ersu.unict.it. Tra i<br />
prossimi avvisi in programma,<br />
quelli per partecipare ai nuovi<br />
corsi di lingue che l’ente avviarà<br />
“in loco” insieme con il Centro<br />
Linguistico Multimediale<br />
dell’Università e quelli all’estero.<br />
Ui<br />
✎ www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell’Ente. Nelle pagine del sito si trovano<br />
tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente<br />
aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e<br />
partecipazione ai Saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come<br />
punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli studenti. Il portale offre a tutti gli studenti<br />
dell'Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “Cerco Alloggio” e di consultare tutte<br />
le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche<br />
assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie<br />
a questo servizio l’Ente offre un altro canale di comunicazione con lo studente accessibile in qualsiasi momento<br />
e in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall’Ente a portata di telefonino.<br />
Sms & mms list: iscriviti al servizio sms & mms list dell’Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette<br />
di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l’Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che<br />
ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.
INFORMA 15 ersu<br />
FESTIVAL / Il 31 maggio la rassegna “Per vocem, instrumenta et organum” si sposta a Palermo<br />
Protagonisti del concerto: il Coro Sancte Joseph, l’organista Mauro Visconti, l’oboe di Salvatore Ferreroil<br />
Un percorso culturale<br />
nel segno della tradizione<br />
Dopo il successo del concerto<br />
inaugurale, la<br />
quarta edizione del Festival<br />
organistico “Per vocem,<br />
instrumenta et organum”, organizzato<br />
dall’Ersu con la direzione<br />
artistica di Antonella<br />
Fiorino, continua con proposte<br />
interessanti e originali.<br />
«La novità di questa quarta<br />
edizione - spiega direttore artistico<br />
- è il coinvolgimento di<br />
giovani compositori che per<br />
l’occasione hanno creato brani<br />
che verranno eseguiti in<br />
prima assoluta».<br />
Il percorso artistico-culturale<br />
si sposta, il 31 maggio, nella<br />
Cattedrale di Palermo (ore<br />
19.30), per il concerto di organo,<br />
oboe e coro.<br />
L’organo della Cattedrale si<br />
presenta strutturalmente in<br />
due distinti corpi d’organo, ed<br />
è composto da quattro tastiere<br />
manuali (61 note), pedaliera<br />
(32 note) e 56 registri reali.<br />
Protagonista del concerto<br />
sarà il coro “Sancte Joseph”<br />
di Bagheria, diretto e preparato<br />
dal maestro Mauro Visconti<br />
(organo / direttore).<br />
Il coro è un gruppo polifonico<br />
che dall’anno della sua fondazione<br />
ha tenuto centinaia di<br />
concerti, riscuotendo particolari<br />
apprezzamenti e riconoscimenti<br />
da parte del pubblico<br />
e della critica. Co-protagonista<br />
del recital sarà l’oboe di<br />
Salvatore Ferraro.<br />
Il repertorio proposto spazia<br />
dai classici della polifonia rinascimentale<br />
sino alle composizioni<br />
di ispirazione sacra<br />
dei compositori contemporanei.<br />
Il concerto sarà l’occasione<br />
per apprezzare l’abilità dell’interprete<br />
nella scelta dei registri<br />
idonei a ricreare, attraverso<br />
le varietà degli impasti<br />
sonori, la suggestione e l’atmosfera<br />
sottointesa dal pensiero<br />
musicale, evidenziando e<br />
caratterizzando ogni singola<br />
variazione con effetti colori-<br />
✎<br />
L’orchestra<br />
al Cortile<br />
Platamone<br />
Mercoledì 6 maggio, l’Orchestra<br />
dell’Ersu, diretta<br />
dalla professoressa Antonella<br />
Fiorino sarà in concerto al<br />
Palazzo della Cultura (Cortile<br />
Platamone) assieme al Coro<br />
dell’Università di Macerata,<br />
diretto dal maestro Aldo Cicconofri.<br />
Il Coro, nato come<br />
Coro del Dipartimento di Filosofia<br />
e Scienze Umane nel<br />
1993, è composto da circa<br />
40 studenti, provenienti da<br />
tutte le facoltà e i corsi di<br />
laurea dell’Ateneo. Il repertorio<br />
spazia dalla polifonia<br />
cinquecentesca fino ai canti<br />
popolari e ai gospel.<br />
stici differenti e appropriati.<br />
Durante la serata saranno<br />
eseguiti, tra gli altri, l’Adagio<br />
– Vivace, Andante di Johann<br />
Sebastian Bach, la Sonata in<br />
A Minor di George Philipp Telemann;<br />
Sonata per oboe di<br />
Francesco Geminiani; O sacramentum<br />
pietati di Johann<br />
Michael Haydn, il Vox organalis<br />
di Accursio Antonio<br />
Cortese; l’Inno crux fidelis di<br />
Mauro Visconti, il Jubilate<br />
Deo di Domenico Bartolucci.<br />
Un nuovo appuntamento che<br />
promette di riprendere il percorso<br />
artistico culturale intrapreso<br />
dal Festival, proponendo<br />
brani famosi della tradizione<br />
organaria e pezzi inediti<br />
arrangiati che si prestano a<br />
differenti abbinamenti strumentali<br />
dove l’organo viene<br />
utilizzato anche in funzione di<br />
accompagnamento. (meg) Ui<br />
✎<br />
Concerti<br />
e incontri<br />
al Museion<br />
Continua fittissimo il programma<br />
dei concerti e degli incontri<br />
musicali al Museion di via<br />
Oberdan. Giovedì 7 maggio<br />
alle ore 20.30, spettacolo<br />
“Nel folle mio cuore…” di<br />
Salvo Valentino, Elena Ragaglia<br />
(attori), Denis Marino<br />
(chitarrista). Sabato 9 maggio,<br />
ore 18 il concerto per violino<br />
e arpa, con Emilia Belfiore<br />
(violino) e Cristina La Bruna<br />
(arpa) su musiche di J. B.<br />
Krumpholtz, C. Saint-Saens,<br />
Bernard Andrè, Marcel Tournier.<br />
Giovedì 14 maggio, ore<br />
20.30 il Trio violino - chitarra<br />
- tenore, Di Pasquale, Martinez,<br />
Adamo, musiche di Giuliani.<br />
Giovedì 21 maggio, ore<br />
20.30 il recital pianistico di<br />
Vincenzo Pavone, su musiche<br />
di L. van Beethoven, R. Schumann,<br />
J. Brahms.<br />
Visita alla<br />
Grotta del Gelo<br />
✎<br />
L’Ersu organizza, in<br />
collaborazione con l’Ente Parco<br />
dell'Etna, una visita guidata<br />
alla Grotta del Gelo. La visita,<br />
avrà luogo mercoledì 20<br />
e 27 maggio <strong>2009</strong>. La partenza,<br />
con pullman dell’Ersu è<br />
prevista per le ore 7,45 da<br />
piazza Cavour. Per informazioni<br />
relative al programma di visita<br />
e per l’iscrizione, gli interessati<br />
possono rivolgersi all’Ufficio<br />
per le Attività Culturali<br />
dell’Ersu, dal lunedì al venerdì<br />
ore 9-12,30 e mercoledì<br />
anche alle ore 16-18, dove<br />
potranno presentare domanda<br />
di prenotazione, utilizzando il<br />
modulo scaricabile anche dal<br />
sito dell’Ente<br />
(www.ersu.unict.it), entro il<br />
18 maggio.
lavorare<br />
POLITECNICO<br />
DI MILANO /<br />
Alta formazione<br />
in “Type Design”<br />
Prende il via a settembre la quarta edizione<br />
del corso di alta formazione in<br />
Type Design del POLI.design, il Consorzio<br />
del Politecnico di Milano.<br />
Il corso forma designer della comunicazione<br />
capaci di gestire il progetto di famiglie<br />
di caratteri tipografici. Si articola<br />
in lezioni frontali, project work e seminari.<br />
In particolare<br />
sono previsti<br />
moduli di<br />
teoria sulla tipografiatradizionale<br />
e contemporanea,<br />
moduli<br />
per l’apprendimento<br />
del software<br />
per il disegno<br />
dei caratteri<br />
FontLab e delle metodologie per il controllo<br />
dello specifico processo progettuale.<br />
A tali moduli sono affiancati<br />
quelli di preparazione e sviluppo del<br />
project work, ma anche comunicazioni<br />
seminariali relative a casi studio di interesse<br />
culturale e pratico e incontri con<br />
esperti e type designer.<br />
Informazioni allo 02.2399 5864 (email:<br />
formazione@polidesign.net).<br />
Web: www.polidesign.net - www.polidesign.net/type.<br />
✎<br />
JOB ORIENTA <strong>2009</strong> / Da giovedì 7 a sabato 9 maggio, dalle 9 alle 18.30 (Le<br />
Ciminiere di Catania), le opportunità del Salone dell’orientamento al lavoro<br />
CONCORSO INTERNAZIONALE /<br />
Progettare “low cost & low energy”<br />
BolognaFiere, con l’ausilio di Archi-Europe e il patrocinio del Consiglio<br />
nazionale degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori,<br />
ha lanciato un concorso internazionale per selezionare progetti<br />
che presentino “soluzioni abitative sostenibili a basso costo e<br />
a basso consumo energetico” (low cost & low<br />
energy) da presentare a<br />
“Saie”, nell’ambito<br />
di una mostra<br />
dedicata dal 28 al<br />
31 ottobre <strong>2009</strong>, di<br />
cui la selezione<br />
sarà l’evento portante.<br />
Saie Selection è<br />
un concorso articolato<br />
in due sezioni,<br />
una dedicata agli<br />
studenti e una ai<br />
giovani progettisti che vogliono presentare le loro idee e/o progetti<br />
sull’abitare “sostenibile”. Il concorso viene lanciato e gestito attraverso<br />
il portale europeo di ArchiEurope su cui si trova anche il<br />
regolamento e tutte le indicazioni per partecipare: www.archi-europe.com/archi-saie-awards.<br />
16<br />
PARIGI / Il 26 maggio al Cus Catania<br />
le selezioni per lavorare a EuroDisney<br />
Il dipartimento dello Spettacolo di Disneyland Resort<br />
Paris seleziona ragazzi e ragazze di età maggiore di<br />
18 anni per interpretare in costume i ruoli dei suoi<br />
personaggi più famosi e/o interpretare i ruoli di principi<br />
e principesse e/o partecipare alle parate nella qualità<br />
di ballerini.<br />
Le selezioni si terranno a Catania martedì 26 maggio<br />
dalle 9 alle 19.30 nelle sale del Cus (Cittadella Universitaria).<br />
Le domande dovranno pervenire entro domenica<br />
10 maggio esclusivamente via email a: massimo.floridia@regione.sicilia.it<br />
inviando i documenti indicati<br />
sul sito www.regione.sicilia.it/lavoro/uffici/eures<br />
(specificare nell’oggetto “selezioni CASTING<br />
SPETTACOLO EURODISNEY”). Nella stessa pagina sono<br />
indicati i requisiti richiesti e le condizioni contrattuali<br />
offerte (disponibilità richiesta: da settembre-ottobre<br />
<strong>2009</strong> a dicembre <strong>2009</strong>).<br />
UNIVERSIT<br />
LABORATORIO<br />
OPENLAB /<br />
Progetti open-source richieste<br />
di supporto entro<br />
il 15 maggio<br />
L’Università di Catania, con il contributo<br />
finanziario della Regione<br />
Siciliana, sulla base di una convenzione<br />
stipulata per la realizzazione<br />
del “Piano Ict per l’eccellenza del<br />
settore hi-tech nel territorio catanese”,<br />
bandisce la selezione di progetti<br />
open-source ad elevato contenuto<br />
tecnologico che verranno<br />
supportati attraverso la fruizione<br />
gratuita dei servizi offerti in seno<br />
alle attrezzature del Laboratorio<br />
OpenLab. È possibile presentare la<br />
richiesta fino alle 13 del 15 maggio<br />
alla segreteria del Dipartimento<br />
di Ingegneria Informatica e delle<br />
Telecomunicazioni (5° piano,<br />
Edificio polifunzionale c/o Cittadella<br />
Universitaria, viale Andrea Doria<br />
6, Catania) dal lunedì al venerdì,<br />
dalle 9 alle 13. Il bando è disponibile<br />
su www.bda.unict.it alla sezione<br />
“Atti amministrativi”.<br />
UNISU<br />
Università telematica delle Scienze Umane<br />
NICCOLÒ CUSANO<br />
Università pubblica non statale istituita dal Miur con D.M. del 10/05/2006
INFORMA 17 lavorare<br />
le opportunità del mese<br />
dove<br />
cosa requisiti info<br />
NEOLAUREATI PER BOSCH<br />
Il Gruppo Bosch ricerca<br />
neolaureati per posizioni in<br />
ambito tecnico, commerciale<br />
e organizzativo da inserire<br />
con contratti di stage,<br />
a progetto e a tempo<br />
indeterminato.<br />
INFERMIERI PROFESSIONALI<br />
L’agenzia per il lavoro Gi<br />
Group seleziona infermieri<br />
professionali da inserire in<br />
un’azienda ospedaliera statale<br />
(sedi di Gorgonzola,<br />
Melzo, Cernusco Sul Naviglio<br />
e Melegnano).<br />
OTTICO OPTOMETRISTA<br />
La catena di ottica monomarca<br />
Nau ricerca ottici diplomati<br />
o studenti in ottica,<br />
per prossime aperture in<br />
Piemonte, Liguria, Lombardia<br />
e Veneto.<br />
STAGE PER NEOLAUREATI<br />
IN FARMACIA O CHIMICA<br />
Le Terme di Salsomaggiore<br />
ricercano brillanti neolaureati/laureandi<br />
da inserire<br />
come tirocinanti per 6 mesi<br />
(con rimborso spese).<br />
STAGISTI PER JOHNSON &<br />
JOHNSON MEDICAL<br />
Johnson & Johnson Medical<br />
ricerca una risorsa da<br />
inserire in stage nel team<br />
del Credit Collection (all’interno<br />
della direzione Finance<br />
di J&J Medical).<br />
I profili richiesti sono: ingegneri<br />
meccanici, elettronici<br />
e gestionali; laureati in<br />
economia e laureati in aree<br />
umanistiche. Per tutte le<br />
posizioni è richiesta ottima<br />
conoscenza dell’inglese<br />
(gradito il tedesco).<br />
Si desidera entrare in contatto<br />
con laureati in campo<br />
infermieristico o in possesso<br />
di diploma di infermiere<br />
professionale. È necessaria<br />
pregressa esperienza ma<br />
vengono valutate anche<br />
candidature di neolaureati.<br />
I candidati devono essere<br />
ottici diplomati o studenti<br />
in ottica, con orientamento<br />
alla moda e alla consulenza<br />
estetica.<br />
I requisiti richiesti sono<br />
laurea in Farmacia, CTF,<br />
Chimica, Scienze biologiche,<br />
ottima dimestichezza<br />
con il pacchetto Office e<br />
applicativi web, buona conoscenza<br />
della lingua inglese.<br />
Requisiti: laurea, anche<br />
triennale, in discipline economiche<br />
o giuridiche; buona<br />
conoscenza del pacchetto<br />
Office; discreta conoscenza<br />
della lingua inglese.<br />
BANDI EUROPEI / Misterbianco, un convegno<br />
su imprenditoria femminile e giovanile<br />
Sabato 16 maggio alle 18, al Teatro Comunale di Misterbianco, si<br />
terrà un convegno su “Imprenditoria giovanile e femminile. Opportunità<br />
per il territorio” organizzato dalle Acli di Misterbianco,<br />
Circolo Acli Don Bosco, al quale interverrà Marco Corsaro, referente<br />
AcliInformagiovani per il territorio di Misterbianco. L’iniziativa<br />
proviene per così dire dal basso, forte è stata infatti la richiesta<br />
da parte di giovani e di moltissime donne di ricevere informazioni<br />
in merito ai bandi che mettono a disposizione finanziamenti<br />
europei, vere opportunità di investimento e di sviluppo<br />
per i piccoli imprenditori del territorio. Ai lavori<br />
- oltre al sindaco di Misterbianco Ninella Caruso<br />
e agli l’assessori comunali alle Politiche giovanili<br />
(Angela Privitera) e allo Sviluppo economico<br />
(Angelo Guarnaccia) - interverrà inoltre<br />
la presidente del Circolo Acli Don Bosco<br />
Giovanna Privitera, il presidente provinciale<br />
Acli Catania Luca Franco, il presidente regionale<br />
Acli Santino Scirè e i consulenti di<br />
impresa Fabrizio Faja e Saverio Leanza.<br />
✎<br />
Per candidarsi inviare cv<br />
tramite il sito www.boschcareer.it:<br />
riferimento<br />
Bosch_09.<br />
Per candidarsi inserire il<br />
proprio curriculum vitae<br />
nella banca dati di Gi<br />
Group attraverso il sito Internet<br />
www.gigroup.it (riferimeno<br />
IP MI).<br />
Per candidarsi inserire il<br />
proprio curriculum sul sito<br />
www.nauottica.com alla<br />
sezione “lavora con noi”.<br />
I candidati interessati possono<br />
inviare il curriculum<br />
vitae alla casella di posta<br />
selezione@termedisalsomaggiore.it,<br />
citando come<br />
riferimento STAGE LAUREA-<br />
TI FARMACIA/ CTF.<br />
Per candidarsi è necessario<br />
cliccare lo specifico annuncio<br />
sul sito www.jjmedicalcareers.it:<br />
Lavora con noi ><br />
Offerte di Lavoro > Amministrazione<br />
Finanza e controllo<br />
> Stage Credit Collection.<br />
✎<br />
DANZATORI /<br />
Audizioni<br />
per Zappalà<br />
Si svolgono il 31 maggio anche<br />
a Catania (oltre che a<br />
Milano, Amsterdam, Barcellona<br />
e Roma), le selezioni di<br />
9 giovani danzatori di età<br />
compresa tra i 18 e i 26 anni,<br />
per il progetto “atelier a<br />
domicilio_laboratori e creazioni<br />
su misura per giovani<br />
danzatori” del coreografo catanese<br />
di Roberto Zappalà,<br />
in collaborazione con Compagnia<br />
Zappalà Danza, Modem<br />
studio atelier, Pergine<br />
spettacolo aperto, ArtEZ<br />
Dansacademie. Il periodo lavorativo<br />
sarà compreso tra il<br />
16 giugno e il 18 luglio, con<br />
contratto di stage, per una<br />
nuova creazione di Roberto<br />
Zappalà dal titolo “cage<br />
sculpture” che debutterà il<br />
17 e 18 luglio. L’audizione<br />
sarà anche valida per l’anno<br />
accademico <strong>2009</strong>/10 di modem<br />
studio atelier (corso di<br />
perfezionamento della compagnia<br />
zappalà danza) per<br />
un massimo di 20 studenti.<br />
Per partecipare alle audizioni<br />
inviare cv e fototessera<br />
(no foto danza) all’indirizzo<br />
email: info@compagniazappala.it.<br />
MANI TESE / Vacanze di volontariato:<br />
“La cooperazione. Fatta così”<br />
Durante il periodo estivo Mani Tese offre ai giovani fra i<br />
18 e i 30 anni un modo alternativo di trascorrere le proprie vacanze<br />
proponendo campi di volontariato in varie località italiane.<br />
Per la prossima estate propone 8 campi rivolti ai giovani e<br />
due campi per famiglie.<br />
I partecipanti realizzano pratiche di vita sostenibili e solidali, finanziano<br />
progetti di sviluppo nel<br />
Sud del mondo attraverso la raccolta<br />
di materiale usato, ma soprattutto<br />
hanno l’occasione per approfondire<br />
le conoscenze sui Paesi del Sud del<br />
mondo e confrontarsi con esperti ed<br />
esponenti della società civile locale.<br />
È possibile ottenere informazioni<br />
scrivendo all’indirizzo e-mail volontari@manitese.it,<br />
telefonando al numero<br />
024075165 o collegandosi al<br />
sito www.manitese.it.
time out<br />
abbonamenti e uno sbigliettamento<br />
che tocca le 170-180 mila<br />
unità».<br />
Quali sono gli spettacoli che<br />
hanno avuto più successo?<br />
«“Il birraio di Preston” e “Pipino<br />
il breve”, sicuramente. Ma<br />
anche “Macbeth”, “Un bellissimo<br />
novembre” e “Faust”. Insomma,<br />
devo ammettere che<br />
siamo veramente molto orgogliosi<br />
dei risultati».<br />
Il Teatro Stabile non risente<br />
della crisi economica, dunque.<br />
«Esatto. In controtendenza rispetto<br />
al momento storico e<br />
anche rispetto ad altri teatri, il<br />
18<br />
pubblico non rinuncia al suo<br />
abbonamento. Credo che sia<br />
anche merito del “contenimento”<br />
dei prezzi dei biglietti. Purtroppo,<br />
però, la crisi la viviamo<br />
con i tagli economici: il<br />
Fus (Fondo unico per lo spettacolo)<br />
è stato ancora una volta<br />
ridimensionato e ormai siamo<br />
almeno al 30% in meno in<br />
due anni. Tagli con cui dobbiamo,<br />
certamente, fare i conti<br />
nella gestione del nostro ente».<br />
Una delle soddisfazioni più<br />
grandi di questa stagione?<br />
«Una tra tutte: il cartellone<br />
“Del comico o del popolare” ha<br />
UNIVERSIT<br />
TEATRO STABILE /Soddisfatto degli ottimi risultati della stagione, il direttore Giuseppe Dipasquale annuncia<br />
il cartellone estivo al Cortile Platamone: «Ci spostiamo all’aperto per offrire un servizio culturale permanente»<br />
Il teatro della gioia<br />
non va in vacanza<br />
di Maria Enza Giannetto<br />
Il “teatro della gioia” ha colto<br />
nel segno. Mancano poche<br />
settimane alla “chiusura”<br />
della stagione (solo teorica,<br />
visto che a breve la programmazione<br />
si sposterà al Cortile<br />
Platamone per il cartellone<br />
“estivo”) e il bilancio tracciato<br />
dal direttore del Teatro Stabile,<br />
Giuseppe Dipasquale, non può<br />
che essere “in attivo”.<br />
«I dati sono assolutamente positivi.<br />
Il consuntivo conferma<br />
le previsioni, sia in termini di<br />
gradimento da parte del pubblico,<br />
sia in termini di numeri.<br />
Innanzitutto, abbiamo riscontrato<br />
quanto gli spettatori abbiano<br />
apprezzato gli spettacoli<br />
proposti e soprattutto la scelta<br />
di dividere la programmazione<br />
in quattro filoni ben identificabili<br />
(“Tradizione e identità”,<br />
“Del comico o del popolare”,<br />
“Echi del novecento” e “Te.St.altro<br />
teatro”) che hanno dato a<br />
ognuno la possibilità di scegliere<br />
consapevolmente cosa<br />
andare a vedere».<br />
Ha accennato a un successo<br />
anche in termini di numeri.<br />
«Esattamente. Abbiamo avuto<br />
un incremento del 25% sugli<br />
✎<br />
Edipo<br />
da Sofocle<br />
Dal 15 al 28 maggio<br />
al Cortile Platamone<br />
va in scena Edipo di<br />
Sofocle, diretto dal<br />
maestro Lluìs Pasqual.<br />
Alcuni anni<br />
Pasqual realizzò per<br />
gli anfiteatri spagnoli<br />
una personalissima<br />
versione di Edipo, in<br />
cui venivano fuse, da<br />
Sofocle, la trama di<br />
“Edipo a Colono” e di<br />
“Edipo re” e inseriti<br />
altri materiali drammaturgici<br />
di Eschilo, Euripide. Il finale<br />
ricorreva poi a un frammento<br />
di Jean Genet. I Teatri Stabili<br />
di Catania e del Veneto<br />
(in collaborazione con il 61°<br />
Ciclo di Spettacoli Classici<br />
del Teatro Olimpico di Vicenza)<br />
hanno deciso di produrre<br />
un allestimento italiano di<br />
questo lavoro. In scena, oltre<br />
a Pippo Pattavina, Massimo<br />
Popolizio e Gaia Aprea, Anita<br />
Bartolucci, Enzo Turrin, Alberto<br />
Fasoli, Piergiorgio Fasolo,<br />
Max Malatesta, Stefano<br />
Scandaletti, Paolo Serra.
INFORMA 19 time out<br />
raggiunto l’obiettivo che ci<br />
eravamo preposti: mettere in<br />
scena spettacoli della nostra<br />
tradizione con una compagnia<br />
di “giovani”. I tre spettacoli<br />
proposti hanno ricreato quel<br />
senso del teatro popolare che<br />
si era un po’ perso. Per troppo<br />
tempo, il repertorio popolare è<br />
stato considerato di second’ordine<br />
e appannaggio delle compagnie<br />
dilettantistiche».<br />
Anche Te.St., il filone dedicato<br />
al teatro più innovativo, ha dato<br />
ottimi risultati.<br />
«Assolutamente sì. Oltre a proposte<br />
di sicuro piglio come “Il<br />
festino” di Emma Dante, siamo<br />
molto soddisfatti delle nostre<br />
due produzioni: “Terra<br />
matta” e di “Come spiegare la<br />
storia del comunismo ai malati<br />
di mente”, tanto che li proporremo<br />
nella prossima stagione<br />
per un pubblico più ampio».<br />
A proposito della prossima<br />
stagione, possiamo dare qualche<br />
altra anticipazione?<br />
«Posso solo dire che apriremo<br />
con una co-produzione realizzata<br />
assieme al Teatro Stabile<br />
Biondo di Palermo, “Il berretto<br />
a sonagli”, diretto da me, Pino<br />
Caruso protagonista. Aggiungo<br />
che riconfermeremo i filoni,<br />
con una nuova variante<br />
che permetterà al pubblico di<br />
scegliere ancora più consapevolmente<br />
cosa vedere. L’idea è<br />
quella di impaginare il cartellone<br />
come se si trattasse di un<br />
percorso tematico».<br />
Un po’ come il teatro della<br />
gioia di quest’anno?<br />
«Esattamente. Quest’anno, volutamente,<br />
tutte le proposte<br />
alimentavano un messaggio di<br />
rinnovamento e positività. Anche<br />
negli spettacoli più cupi,<br />
in cui il senso della tragedia<br />
era preponderante, in realtà<br />
c’era il tema del rilancio. L’anno<br />
prossimo il cartellone avrà<br />
una veste editoriale che se-<br />
Sopra “Il birraio di Preston” e “Come<br />
spiegare la storia del comunismo ai malati<br />
di mente”; nella pagina a fianco una scena<br />
da “Terra matta” e il direttore del Teatro<br />
Stabile Giuseppe Dipasquale<br />
guendo un filo conduttore sarà<br />
già di per sé un messaggio».<br />
A breve partiranno anche le<br />
proposte estive al Cortile Platamone.<br />
«Il cartellone, in pratica, comincia<br />
a cavallo con questa<br />
stagione, con la messinscena<br />
di “Edipo” di Lluìs Pasqual.<br />
Continueremo con altri spettacoli<br />
della nostra tradizione, tra<br />
cui “L’eredità dello zio canonico”<br />
le cui repliche, dopo il<br />
successo al teatro Musco,<br />
riprenderanno all’aperto».<br />
Quale sarà l’idea alla base del<br />
cartellone estivo?<br />
«Vogliamo veicolare l’idea di<br />
un teatro che non va in vacanza<br />
in estate ma si trasferisce<br />
nei teatri “a cielo aperto”. Catania<br />
può veramente permettersi<br />
di essere una “città teatrale”<br />
e attraverso la collaborazione<br />
con l’amministrazione<br />
comunale vogliamo offrire un<br />
servizio culturale che prescinda<br />
dalla stagione. In questo<br />
modo, sono convinto, migliorerà<br />
la qualità delle offerte e riusciremo<br />
anche a eliminare le<br />
riserve mentali per cui si pensa<br />
che in estate si possano<br />
mandare in scena anche proposte<br />
di scarsa qualità». Ui<br />
✎<br />
✎<br />
Centro Zo/ “Io ho fatto tutto questo”<br />
un tributo a Goliarda Sapienza<br />
Un percorso legato alla biografia<br />
di Goliarda Sapienza. Prodotto da<br />
Zo centro culture contemporanee<br />
(con il sostegno di Antonio Presti,<br />
Fondazione Fiumara D’arte),<br />
“Io ho fatto tutto questo” ha come<br />
fulcro la formazione della<br />
scrittrice catanese che si compie<br />
attraverso i testi autobiografici<br />
che precedono “L’arte della<br />
gioia”. Si tratta di un testo a più voci, una partitura<br />
in cui le suggestioni sonore e vocali, la performance e i video<br />
s’intessono creando una trama non narrativa dalle tinte forti.<br />
Carmen Consoli si è unita al progetto e ha composto le musiche<br />
che scandiscono questo itinerario. Rosaria Lo Russo dà ritmo<br />
poetico sulla scena a un reading incalzante che si intreccia<br />
alla voce dalle sottili sfumature di Emanuela Villagrossi. La performance<br />
e le scene curate da Daniela Orlando, cariche del suo<br />
suggestivo temperamento, si incontrano con le visioni oniriche<br />
dei video realizzati dalla regista Maria Arena che ha ideato questo<br />
lavoro nell’intenzione di far coesistere diversi elementi con<br />
tutta la loro complessità. La scena mette a fuoco un momento di<br />
profonda inquietudine vissuto dalla scrittrice intorno ai suoi 40<br />
anni e ci conduce attraverso un viaggio a ritroso tra i frammenti<br />
di se stessa sparpagliati e disordinati a causa di sette elettroshock<br />
subiti dopo una crisi depressiva. Da questa ricostruzione<br />
compiuta anche grazie all’analisi prendono corpo e parola i fantasmi<br />
di un passato da ripercorrere per poter andare avanti. L’intenzione<br />
è quella di catturare il cuore di un'esistenza: riscoprire<br />
Goliarda Sapienza sulla scena trasponendo quell’eco che la sua<br />
biografia e la lettura dei suoi testi suscitano.<br />
SIRACUSA / Riflessioni sullo straniero<br />
con Edipo a Colono e Medea<br />
Nel segno dello straniero Edipo, della barbara Medea,<br />
delle Danaidi supplici sugli altari di Argo. Il tema dello<br />
straniero declinato in diversi modi è il fil<br />
rouge del XLV Ciclo di Rappresentazioni<br />
Classiche al Teatro Greco di Siracusa,<br />
che andranno in scena da<br />
sabato 9 maggio al 21 giugno. L’inaugurazione<br />
è affidata a Medea<br />
di Euripide. La figlia del sole, la<br />
maga, la barbara in terra greca<br />
bandita dalla città, sarà interpretata<br />
da Elisabetta Pozzi<br />
per la regia di Krzystof Zanussi. Il tema dello straniero torna<br />
nell’Edipo a Colono di Sofocle, in scena dal 10 maggio.<br />
La tragedia ha inizio vicino al bosco consacrato alle Eumenidi<br />
(quelle dell'Orestea, rappresentata durante il XLIV Ciclo).<br />
Con un Edipo mendico e cieco accompagnato dalla figlia<br />
Antigone, in un paesaggio pieno di allori, ulivi, viti -<br />
siamo nel cuore del Mediterraneo - , in una atmosfera costantemente<br />
sospesa tra realtà e sogno, vita e morte, umano<br />
e divino. Edipo a Colono è l'ultimo dramma scritto da<br />
Sofocle, rappresentato postumo, nel 401 a.C. Uno straordinario<br />
testamento spirituale, non a caso ambientato a Colono,<br />
nel demo ateniese in cui nacque il grande drammaturgo.<br />
Per la stagione <strong>2009</strong> Edipo sarà interpretato dal grande<br />
attore Giorgio Albertazzi.<br />
Ancora, la stagione <strong>2009</strong> prevede uno spettacolo itinerante,<br />
Le Supplici di Eschilo. In unità tematica con gli altri due<br />
drammi, sono rifugiate in cerca d'asilo le protagoniste di<br />
questa tragedia, il coro di Danaidi che chiede aiuto al re argivo<br />
Pelasgo perché prometta di accoglierle nella sua città.
time out<br />
CENTRO ZO / Tre appuntamenti tra corti digitali, film d’autore e videoarte. Il 19 maggio Hot Flowing<br />
pixel festival; il 27 omaggio di Fuoricircuito a Interfilm Berlin. E a giugno torna Limmaginecontinua<br />
dell’audiovisivo<br />
Nel segno<br />
di Paola Pasetti<br />
Un mese nel segno dell’audiovisivo<br />
al Centro<br />
Culture contemporanee<br />
Zo, tra festival di corti digitali,<br />
film d’autore e rassegne<br />
di videoarte.<br />
Si parte martedi 19<br />
maggio con il mini festival<br />
di opere digitali<br />
Hot Flowing pixels festival.<br />
Gli “short digital<br />
movie” proposti,<br />
messi a disposizione<br />
gratuitamente dagli<br />
artisti, sono stati selezionati<br />
in base alla<br />
qualità tecnica e ai<br />
contenuti artistici<br />
dal responsabile scientifico<br />
prof. Giovanni Gallo, titolare<br />
della cattedra di Computer<br />
Grafica dell’Università<br />
di Catania e docente incaricato<br />
di Informatica e nuove tecnologie<br />
per l’arte dell’Accademia<br />
delle Belle Arti di Catania.<br />
la rassegna, sponsorizzata<br />
da IPLab Catania, DMI,<br />
Università degli Studi di Catania,<br />
con il patrocinio delle associazioni<br />
“Marcello Anile” e<br />
“Erbematte”, prevede tre cicli<br />
di proiezioni, che avranno inizio<br />
rispettivamente alle 16.30,<br />
alle 20.30 e alle 22.30. L’ingresso<br />
è gratuito.<br />
Giovedì 27 maggio la sesta<br />
stagione di Fuoricircuito, rassegna<br />
di cinema d’autore realizzata<br />
in collaborazione con<br />
la facoltà di Lettere, si chiude<br />
al Centro Zo con un omaggio<br />
all’Interfilm Berlin, il festival<br />
internazionale del cortometraggio<br />
della capitale tedesca,<br />
punto di riferimento tra i festival<br />
europei per la produzione<br />
cine-video sperimentale e<br />
d’autore di breve durata. Il direttore<br />
Heinz Hermanns presenterà<br />
una selezione dei migliori<br />
cortometraggi dell’ultima<br />
edizione del festival. Martedì<br />
26, alla facoltà di Lettere,<br />
all’interno del programma del<br />
Festival del Mito, sarà proiettata<br />
invece “Subversive strate-<br />
gies between underground<br />
and<br />
Secret Service”,<br />
selezione a cura<br />
di Cornelia<br />
Klauss (Interfilm<br />
Berlin) sulle<br />
produzioni indipendenti<br />
della<br />
Germania dell’Est negli anni<br />
precedenti la caduta del muro.<br />
A giugno ritorna la rassegna<br />
itinerante Limmaginecontinua,<br />
cooproduzione dell’Acca-<br />
✎<br />
20<br />
demia di Belle Arti di Catania<br />
e del Centro Zo, con le nuove<br />
produzioni di videoarte monocanale<br />
(visibili su schermo,<br />
monitor o video-proiettore)<br />
provenienti da tutta Italia. Varie<br />
le categorie delle sezioni<br />
in concorso, riservate<br />
agli studenti delle Accademie<br />
di Belle Arti<br />
italiane, e di quelle<br />
fuori concorso: videoarte,videodocumento,videoanimazione,<br />
videoweb e videocomunque<br />
(videocmq,<br />
altri generi). Il 2 giugno<br />
alle 21, durante<br />
la prima serata di<br />
proiezioni, la giuria proclamerà<br />
i vincitori delle categorie<br />
in concorso. Le date del<br />
tour saranno pubblicate sul<br />
sito della rassegna www.immaginecontinua.it.<br />
Blur.id.er, festival mixed-media<br />
prima edizione al via il 4 giugno<br />
Il 4 e 5 giugno, al Centro Zo, si terrà la prima edizione del festival<br />
Blur.id.er. La manifestazione propone progetti audiovisivi<br />
di artisti che esplorano lo spazio tra percezione uditiva (The<br />
Ear) e percezione visiva (The Eye), lavori nei quali suono e<br />
immagine si trovano in relazione interdipendente e reciproca<br />
stimolazione.<br />
Blur.id.er - nome che rimanda esplicitamente al Blue rider di<br />
Kandinskij, che agli inizi del secolo precedente teorizzava e<br />
praticava una sinestetica relazione tra arti visive e musica -<br />
esplora l’oscura dimensione “tra” acustico e visivo. Per farlo,<br />
il festival (prodotto da Core Design e Kataman in collaborazione<br />
con Zo) ospiterà artisti provenienti da differenti aree geografiche<br />
e rappesentativi del panorama artistico internazionale,<br />
monitorando allo stesso tempo la produzione artistica siciliana,<br />
sempre più attenta alla evoluzione dei linguaggi artistici<br />
contemporanei.<br />
✎<br />
✎<br />
UNIVERSIT<br />
“Cinema<br />
(in)visibile”<br />
al CineStar<br />
Al via la seconda edizione<br />
di “Cinema (in)visibile”.<br />
Al CineStar di San Giovanni<br />
La Punta, in collaborazione<br />
con il Comune di<br />
Valverde, quattro serate<br />
culturali tra proiezioni e<br />
incontri con registi e protagonisti<br />
dei film. Questo<br />
il programma, curato da<br />
Franco La Magna: giovedì<br />
7 maggio (h. 20.30) “Un<br />
amore di Gide”. Ospiti il<br />
regista Diego Ronsivalle e<br />
l’attore Pippo Provvidenti.<br />
Il 14 maggio “Valzer”<br />
(2008); presente il regista<br />
Salvatore Maira; il 21<br />
maggio “La matassa”, di<br />
Ficarra e Picone. Ospiti Pino<br />
Caruso, Tuccio Musumeci,<br />
Mariella Lo Giudice,<br />
Gino Astorina, Turi Giuffrida.<br />
Infine il 28 maggio “La<br />
Terramadre”; in sala il regista<br />
Nello La Marca.<br />
Nove giorni<br />
e tre minuti<br />
per l’ambiente<br />
Si terrà dal 9 al 17 maggio<br />
il workshop-filmfestival<br />
“Nove giorni e tre<br />
minuti per l’ambiente”,<br />
promosso dall’associazione<br />
“La casa dei Santi”.<br />
I corsisti avranno<br />
nove giorni per realizzare<br />
un proprio film digitale.<br />
Domenica 17 maggio,<br />
alla Galleria d’arte<br />
moderna di Paternò, la<br />
proiezione dei corti,<br />
aperta al pubblico. Vari<br />
gli incontri in programma;<br />
da segnalare quelli<br />
con il regista Vincenzo<br />
Pirrotta (10 maggio) e<br />
con i giornalisti Pietrangelo<br />
Buttafuoco e Domenico<br />
Liggieri (15 e 16<br />
maggio). Il programma<br />
su www.myspace.com/<br />
novegiornitreminuti.
time out<br />
Così come l’associazione<br />
Erbematte, nata per promuovere<br />
l’arte contemporanea<br />
in luoghi non specifichi,<br />
rappresenta una realtà<br />
geograficamente e logisticamente<br />
marginale all’interno<br />
del sistema dell’arte,<br />
da una riflessione<br />
sulla marginalità nasce<br />
il progetto “Sud Km 0” -<br />
in collaborazione con il<br />
centro Uqbar di Berlino.<br />
Dal 1° al 25 giugno le<br />
artiste Maria Domenica<br />
Rapicavoli e Janne<br />
Schaefer intraprederanno<br />
un viaggio in furgone<br />
da Berlino a Catania,<br />
documentando in diversi<br />
modi la loro esperienza<br />
di viaggio.<br />
Il Sud Italia, come il Sud<br />
del mondo, è spesso tenuto<br />
fuori dal grande<br />
circuito dell’arte contemporanea,<br />
e il titolo del<br />
progetto - Sud km 0 -<br />
vuole far riflettere sulla<br />
possibilità di concepire il<br />
Sud come punto di arrivo<br />
di un percorso artistico e<br />
culturale in antitesi con la tendenza<br />
che vede i nostri artisti<br />
andare e via e identificare con<br />
la loro terra un posto da cui<br />
partire e non<br />
certo arrivare.<br />
Le due artiste<br />
saranno ospitate<br />
da diverse<br />
realtà sparse<br />
sul territorio<br />
che attraverseranno,<br />
tante<br />
tappe, tante associazioni<br />
tante<br />
città: Berlino,<br />
Monaco, Graz,<br />
Venezia, Torino,<br />
Milano, Roma,<br />
Reggio Calabria,<br />
Palermo, Riesi e<br />
Catania. È un lavoro<br />
sull’identità<br />
dei territori e dei<br />
suoi abitanti; il<br />
territorio, che<br />
per uno dei due<br />
sarà sempre e comunque straniero,<br />
verrà filtrato dalla presenza<br />
dell’altro e rappresenta<br />
il loro site specific e grazie al<br />
loro lavoro dovranno trovare<br />
un modo per interagire con esso,<br />
lasciando o portandosi dietro<br />
delle tracce.<br />
Le due artiste si faranno portavoce<br />
di un unico messaggio: il<br />
Sud è una tappa irrinunciabile.<br />
La condivisione dello spazio<br />
tra persone di culture diverse,<br />
la necessità di integrazione<br />
22<br />
UNIVERSIT<br />
MARTE A/R<br />
i segni del contemporaneo di Raffaela Leone<br />
Sud Km 0<br />
in viaggio<br />
da Berlino<br />
alla Sicilia<br />
VISIONI / Video e fotografie da Nord a Sud. Il viaggio<br />
di due donne alla scoperta dell’arte e cultura del territorio<br />
con il territorio in cui si vive o<br />
in cui si è costretti a trascorrere<br />
parte della propria vita, la<br />
cultura che nasce e si sviluppa<br />
nei luoghi come naturale rappresentazione<br />
dell’identità di<br />
un popolo - ma che deve diventare<br />
un bene da condividere (il<br />
concetto di identità viene ancora<br />
percepito? E come?), la voglia<br />
di sperimentare e d’avventura,<br />
sono tutti concetti che<br />
vogliono trovare un loro zu<br />
Hause in questo progetto di<br />
In alto, Maria DomenicaRapicavoli,<br />
con alle spalle<br />
alcune fotografie<br />
tratte dal lavoro a<br />
Corleone (Pa):<br />
A fianco, una delle<br />
opere di Janne<br />
Shaefer.<br />
convivenza artistica nomade.<br />
Un viaggio reale ma anche<br />
ideale, un viaggio filtrato dalla<br />
sensibilità di due artiste che<br />
sono chiamate a documentare<br />
tutto quello che ritengono sia<br />
importante, utilizzando vari<br />
mezzi, dai più tradizionali ai<br />
meno: diario, foto, video, blog,<br />
comunicazioni alla radio ma<br />
anche installazioni e quant’altro.<br />
Le due artiste sono profondamente<br />
diverse tra di loro, Ma-<br />
ria Domenica Rapicavoli svolge<br />
da anni una ricerca personale<br />
che la porta ad indagare<br />
tutto quello che si cela intorno<br />
agli stereotipi - di genere o<br />
culturali - e lavora sia con il<br />
video che con le fotografie, ricordiamo<br />
il suo lavoro “A<br />
sunny day” presentato in occasione<br />
dello scambio tra artisti<br />
siciliani e lituani Kataunas,<br />
notevole anche il suo studio<br />
svolto su e a Corleone, presentato<br />
dal gallerista Gianluca<br />
Collica a Miart e che ha riscosso<br />
un notevole successo.<br />
Janne Schaefer è un’artista<br />
che lavora solitamente in un<br />
duo e che crea delle interazioni<br />
con i miti e l'archeologia<br />
creando mix suggestivi e dissacranti.<br />
Ricordiamo che il<br />
progetto è stato in parte finanziato<br />
dalla Provincia Regionale<br />
di Catania ma che è sostenuto<br />
dai seguenti sponsor: Farm del<br />
Notaio Andrea Bartoli di Riesi,<br />
Artegiovane Torino, Associazione<br />
El Barrio, Asic Catania,<br />
Associazione Evento Area di<br />
Reggio Calabria, Succo Acido<br />
Palermo. Da giugno ci saranno<br />
collegamenti quotidiani con<br />
le due artiste in viaggio. Ui
INFORMA<br />
Ha scattato a Milano, New<br />
York e non solo. Ora Valerio<br />
D’Urso è tornato dividendosi<br />
tra fotogiornalismo e<br />
pubblicità. Le sue foto sono<br />
esplosioni di colore, non sempre<br />
però...<br />
Pellicola o digitale?<br />
«È certo che i risultati che offre<br />
l’uso della pellicola sono molto<br />
più suggestivi e romantici. Il digitale<br />
è obiettivamente<br />
più veloce e comodo<br />
e, a suo modo, economico».<br />
B/n o colore?<br />
«Il colore e il bianconero<br />
sono uno strumento<br />
del linguaggio,<br />
della comunicazione,<br />
che portano<br />
ognuno un segno diverso.<br />
In linea di<br />
massima, non esiste<br />
la cosa migliore in<br />
assoluto, tutto dipende<br />
dal fine, da cosa e<br />
da come voler raccontare<br />
una storia, oltre<br />
che dal gusto soggettivo».<br />
Che macchina usi<br />
ora?<br />
«Una Canon Eos 1D<br />
Mark II del 2005, un<br />
ottimo prodotto».<br />
Quando hai iniziato a<br />
scattare e con quale macchina?<br />
«Ho iniziato nell’89-90 utilizzando<br />
una Zenith di mio padre,<br />
completamente manuale. Era<br />
quasi una sfida all’inizio, visto<br />
che la fotocamera era priva di<br />
esposimetro e il fuoco era solo<br />
metrico. Così mi divertivo a far<br />
prove segnandomi<br />
le combinazioni<br />
di<br />
tempi e diaframmi<br />
per<br />
ogni singolo<br />
scatto e le diversesituazioni<br />
di luce,<br />
per poi verificare<br />
se erano<br />
corretti o<br />
no, una volta<br />
sviluppati i rullini».<br />
Che studi hai fatto?<br />
«Il primo corso di fotografia di<br />
base che ho frequentato è stato<br />
qui a Catania, presso un’associazione<br />
fotografica ed era tenuto<br />
da Donatella Polizzi. Nel ‘94<br />
ho avuto un contatto con il<br />
117Studios di Milano, una delle<br />
maggiori sale posa e attrezzatura<br />
fotografica a noleggio, così<br />
dopo un primo colloquio mi sono<br />
trasferito, per lavorare come<br />
assistente di studio. Nel ‘95 ho<br />
frequentato presso la Società<br />
Umanitaria il Centro di formazione<br />
professionale della Regio-<br />
time out<br />
23<br />
BLOW-UP<br />
Nuova generazione di fotografi siciliani di Rocco Rossitto<br />
Back to Catania<br />
VALERIO D’URSO / Dal capoluogo etneo a<br />
Milano, New York e ritorno. Una passione<br />
per la fotografia che non conosce confini, oggi<br />
divisa tra fotogiornalismo e pubblicità<br />
A sinistra, Valerio<br />
D’Urso. In<br />
alto, due scatti<br />
del fotografo catanese,<br />
realizzati<br />
per Roy Paci e<br />
per un servizio di<br />
moda<br />
ne Lombardia “Riccardo Bauer”,<br />
il corso biennale di Fotografia».<br />
Raccontaci del tuo periodo fuori<br />
Catania.<br />
«La mattina lavoravo nelle sale<br />
di posa, dove si realizzavano<br />
pubblicità, campagne, copertine<br />
di magazine sia nazionali che<br />
internazionali, e la sera ero al<br />
corso. Nel ‘97 ho fatto domanda<br />
insieme ad altri amici all’International<br />
Center of Photography<br />
per frequentare un WorkShop<br />
di tre mesi sul linguaggio fotografico<br />
e a settembre mi sono<br />
trasferito a New York City. Ho<br />
lavorato con la Moda negli studi<br />
Pier59 per campagne pubblicitarie,<br />
come quella volta per la<br />
“Prescriptives”, linea di make<br />
up, con il fotografo Michelangelo<br />
Di Battista in Polaroid formato<br />
20x25 per 24H filate. Nel<br />
2000 sono tornato a Milano, ho<br />
ripreso a lavorare come assistente<br />
fotografo e come responsabile<br />
per i noleggi della Exit,<br />
la maggiore società di attrezzatura<br />
fotografica, luci macchine<br />
e varie, viaggiando in Italia e all’estero.<br />
Ho collaborato anche<br />
con un agenzia di production e<br />
locations che si occupa della organizzazione<br />
e la pianificazione<br />
dei servizi per la realizzazione<br />
di campagne fotografiche. Con<br />
loro in due mesi abbiamo realizzato<br />
in Sicilia, forse uno dei lavori<br />
più importanti a cui abbia<br />
partecipato, la campagna pub-<br />
blicitaria internazionale<br />
e americana<br />
per la Porsche».<br />
Che combini in<br />
questo periodo?<br />
«Vivo a Catania<br />
da due anni e<br />
mezzo, pur mantenendo<br />
i contatti<br />
con Milano con<br />
cui continuo a<br />
lavorare; di recente<br />
ho realizzato<br />
dei servizi<br />
commissionati<br />
sulla rivista<br />
“IL” del Sole24ore.<br />
Qui<br />
pubblico mensilmente<br />
i miei<br />
servizi su “I<br />
Love Sicilia”. Collaboro<br />
con diverse agenzie<br />
di comunicazione<br />
per la pubblicità, realizzo<br />
reportage di<br />
eventi, book fotografici».<br />
Un fotografo morto<br />
che ti piace e uno vivo.<br />
«Ghirri o Giacomelli,<br />
del passato. Un fotografo<br />
attuale che mi piace su<br />
tutti non c’è, alcuni: Sarah<br />
Moon, Giovanni Gastel e Rankin,<br />
ed i lavori di Maurizio Galimberti».<br />
Dove possiamo vedere le tue foto?<br />
«Nome e cognome su Google,<br />
oppure www.valeriodurso.it. Attualmente<br />
sono in una bella location<br />
dove ho il mio ufficio e lo<br />
studio, in condivisione una con<br />
un architetto e una scenografa,<br />
Studio Pistenuove, che hanno<br />
realizzato “La Fonderia Art<br />
Context”».<br />
Hai un progetto in corso che ci<br />
puoi anticipare?<br />
«Sto realizzando una selezione<br />
di ritratti di personaggi fotografati<br />
nel corso degli anni, per<br />
farne delle stampe di grandi dimensioni<br />
e realizzare una mostra».<br />
Se dico Blow-up tu rispondi...<br />
«Inquadrature, colore e musica».<br />
Ui
time out<br />
di Riccardo Marra<br />
Sono trascorsi dieci anni<br />
dalla morte di Fabrizio<br />
De Andrè, un anniversario<br />
che non è passato inosservato.<br />
Tante le celebrazioni,<br />
molti i ricordi e, soprattutto,<br />
buonissima la scusa per tornare<br />
nei luoghi della sua musica<br />
e della sua poesia. Anche la<br />
Premiata Forneria Marconi<br />
non è stata da meno. La band<br />
che a fianco di Faber girò l’Italia<br />
in quel tour del biennio<br />
1978/1979 che rappresentò<br />
una delle pagine più importanti<br />
della musica italiana. Il cantautore<br />
e i rockettari, il singolo<br />
e il collettivo, la poesia e le<br />
chitarre elettriche: quelli di De<br />
Andrè e della Pfm furono due<br />
mondi musicali che si incontrarono<br />
improvvisamente con<br />
risultati stupefacenti.<br />
«Uno spartiacque musicale per<br />
la carriera di De Andrè e per la<br />
nostra», come ricorda Franz Di<br />
Cioccio. A trent’anni da quella<br />
magica tournée e per celebrare<br />
Fabrizio, Di Cioccio e compagni<br />
hanno intrapreso il “PFM<br />
canta De Andrè”, un tour che<br />
farà tappa il 14 maggio al<br />
Teatro Metropolitan di<br />
Catania.<br />
“PFM canta De Andrè”<br />
è uno spettacolo “per<br />
chi non c’era trent’anni<br />
fa”. Un concerto, dunque,<br />
per legare le generazioni?<br />
«Hai colto nel segno - dice - .<br />
La nostra intenzione è creare<br />
un ponte generazionale per ricordare<br />
le cose belle che abbiamo<br />
avuto. Spesso questo paese<br />
ha la memoria corta e allora<br />
serve resettare l’hard disk del<br />
ricordo. Le versioni dei pezzi di<br />
De Andrè suonate da noi in<br />
quel famoso tour sono considerate,<br />
dai giovani, spesso le versioni<br />
originali, quasi le uniche.<br />
I ragazzi hanno trovato quei<br />
dischi in casa e hanno così scoperto<br />
De Andrè. Ora noi cerchiamo<br />
di fare rivivere quell’esperienza<br />
live, un po’ come è<br />
successo a Sanremo nel tributo<br />
che abbiamo fatto con Stefano<br />
Accorsi e Claudio Santamaria:<br />
la gente si è scatenata perché<br />
si è ritrovata in un’attualità<br />
che però ha radici profonde».<br />
Dagli scatti in<br />
bianco e nero di<br />
Guido Harari che<br />
vi seguì in tour, è<br />
nato il libro “Evaporati<br />
in una nuvola<br />
rock”. Nelle foto<br />
c’è un Faber ora compagnone,<br />
ora solitario. Quale anima<br />
prevaleva tra le due?<br />
«Dalla sua musica non veniva<br />
mai fuori l’entusiasmo che aveva<br />
per la vita. I suoi testi erano<br />
sempre legati a temi forti e all’amore<br />
con tutti i suoi drammi,<br />
vedi “La canzone di Marinella”,<br />
ispirata a un fatto di<br />
cronaca cruento. Però Fabrizio<br />
amava la vita e con noi ha anche<br />
scoperto il piacere di andare<br />
on the road, il gusto di viaggiare<br />
con una banda di amici.<br />
D’altra parte la tournée per un<br />
gruppo rock, ha un sapore<br />
particolare perché permette di<br />
esibirsi tutte le sere come fa<br />
un attore di teatro. Si ha un<br />
contatto diretto con la gente, si<br />
capisce la natura di chi ti viene<br />
ad ascoltare. Credo che Faber<br />
24<br />
cambiò il suo rapporto con i<br />
palchi dopo quell’esperienza.<br />
Poi gli piaceva ritrovarsi con<br />
quella banda di amici a fare<br />
quello che non aveva mai fatto<br />
prima. Veniva da un’educazione<br />
borghese molto chiusa, ristretta<br />
ed era incuriosito dalla<br />
borderline di Genova: gli emarginati,<br />
i carrugi, i vicoli. Mentre<br />
con noi, in tour, aveva quell’umanità<br />
a portata di mano<br />
ogni sera, sul palco come in<br />
platea».<br />
De Andrè ammise di avere avuto<br />
una “fifa matta” a suonare<br />
con voi. C’era nella Pfm il timore<br />
di risultare “invadenti”<br />
rispetto alle sue canzoni?<br />
«Devo dire di no. Abbiamo cercato<br />
di rivestire i pezzi di Faber<br />
con tutto ciò che andava<br />
osato per esaltare i suoi testi,<br />
la sua vocalità e la musicalità<br />
della sua scrittura. Lui ci ha<br />
lasciato totale indipendenza,<br />
non ci ha posto nessun limite,<br />
e non si è mai permesso di dire<br />
“questo mi piace, questo no”.<br />
Poi non dimenticare che noi<br />
UNIVERSIT<br />
INTERVISTA / Il 14 maggio arriva a Catania “PFM canta De Andrè”, un tributo<br />
ispirato al tour che la band fece insieme al cantautore genovese nel 1978. Il cantante<br />
Franz Di Cioccio: «Ci diede fiducia e con noi scoprì il bello di andare on the road»<br />
Pfm<br />
«Il nostro rock cambiò<br />
la musica di Faber»<br />
venivamo da una formazione<br />
di session men, abituati dunque<br />
a confezionare musica altrui.<br />
Lui sapeva bene come<br />
suonavamo perché avevamo<br />
già lavorato assieme a “La<br />
Buona Novella”. Posso permettermi<br />
di dire che riuscimmo<br />
davvero, con i nostri arrangiamenti,<br />
a fare uscire, ancor di<br />
più, la grande voce di De Andrè.<br />
Una voce inserita in un<br />
contesto forse alle volte troppo<br />
pentecostale, minimale. Noi<br />
scavammo all’interno delle melodie,<br />
costruendo intorno arrangiamenti<br />
pieni di contrasti<br />
e colpi di scena. “La canzone di<br />
Marinella”, ad esempio, era un<br />
funerale e s’è trasformata in<br />
una bellissima favola d’amore;<br />
“Bocca di rosa” è divenuto un<br />
pezzo palpitante: il correre del<br />
treno, i carabinieri che accompagnano<br />
la protagonista alla<br />
stazione trascinati da un assolo<br />
scoppiettante, pieno di ritmo.<br />
Sembra proprio che una<br />
telecamera accompagni i personaggi<br />
in queste sceneggiatu-
INFORMA<br />
re. Faber, dopo quella esperienza,<br />
iniziò a considerare la scrittura<br />
musicale come mai aveva<br />
fatto in precedenza, cominciando<br />
a pensare alla musica come<br />
fonte d’ispirazione per il testo.<br />
Ritornando alla tua domanda,<br />
quindi, nessuna sensazione di<br />
invadenza, perché Fabrizio ci<br />
ha dato una fiducia totale che<br />
è stata poi la chiave di volta di<br />
quel tour. Una fiducia che<br />
spesso andò anche contro ciò<br />
che tutti gli consigliavano. Gli<br />
dicevano di non rischiare, di<br />
non partire con un gruppo<br />
rock che avrebbe “rovinato” la<br />
sua musica. Lui ebbe coraggio<br />
e, nelle scelte coraggiose, spesso,<br />
si celano le grandi novità.<br />
Nelle note di copertina del libro<br />
di Harari, c’è un virgolettato<br />
di Faber che dice che la<br />
PFM gli diede “una spinta verso<br />
il futuro e uno stimolo a<br />
creare per non morire”».<br />
In molti gli contestarono di essersi<br />
snaturato, però…<br />
✎<br />
25<br />
«Ai concerti del ’78 e ’79, le tifoserie<br />
erano tre: c’era chi veniva<br />
agli show perché era fan dela<br />
Pfm e mal sopportava di vedere<br />
il cantautore con la chitarrina.<br />
C’erano i fan di De Andrè<br />
che volevano sentire le sue ballate,<br />
la sua chitarra<br />
triste e dicevano<br />
“adesso arriva la<br />
Pfm e copre tutto<br />
con la musica progressiva”.<br />
E invece<br />
il risultato fu incredibile,<br />
vedi “Amico<br />
Fragile” suonata in<br />
bilico tra un cosa<br />
molto intima e un’esplosione<br />
di psichedelia. Poi c’era<br />
anche il terzo pubblico, una<br />
sparuta minoranza, che non veniva<br />
per il concerto, ma per<br />
contestare e basta. Voleva solo<br />
salire su un palcoscenico personale<br />
e dimostrare la propria<br />
diffidenza verso le istituzioni.<br />
Erano gli anni di piombo, anni<br />
difficili, De Andrè era visto co-<br />
time out<br />
me il borghese di Genova e, allora<br />
“dalle al borghese!”. Nonostante<br />
tutto lui difendeva<br />
quelli che lo criticavano. Quando<br />
il resto del pubblico se la<br />
prendeva con i contestatori, lui<br />
li difendeva. Era nella sua natura<br />
prendere la<br />
parte delle minoranze».<br />
E poi c’era quella<br />
sua sorta di scaramanzia.<br />
Non volle<br />
mai conoscere il<br />
suo idolo Brassens<br />
per evitare di deludere<br />
le sue aspettative.<br />
«Credo che, più che altro, fosse<br />
pudore. Era talmente amante<br />
della poesia di Brassens o di<br />
Bob Dylan che quando gli capitò<br />
l’occasione di poterli conoscere,<br />
non volle farlo per paura<br />
di trovarsi di fronte a certe debolezze.<br />
Non voleva scoprire un<br />
lato del loro carattere che l’avrebbe<br />
deluso e preferì mante-<br />
nere la conoscenza “intellettuale”.<br />
È una scelta. Diciamo che<br />
non pensava che, conoscere di<br />
persona quegli artisti, gli<br />
avrebbe dato di più di quanto<br />
avesse fatto l’ascolto della loro<br />
musica».<br />
In “PFM canta De Andrè” sei tu<br />
“la voce”. Come cambia la percezione<br />
delle canzoni al microfono?<br />
«Cantare i pezzi di Fabrizio non<br />
è stato facile. La tonalità non è<br />
la mia, li ha scritti lui, li aveva,<br />
ho dovuto fare un lavoro di interiorizzazione<br />
dei testi un po’<br />
come fa l’attore quando entra<br />
in una parte. Man mano ho superato<br />
il problema di cantare<br />
Fabrizio come canta le sue canzoni.<br />
Le ho fatte un po’ mie,<br />
magari un pochino più ironiche,<br />
alla Di Cioccio, più rock,<br />
da palco. Non sono intime come<br />
le originali del maestro, ma<br />
le interpreto da story teller, da<br />
narratore».<br />
C’è stato qualcosa che ti sarebbe<br />
piaciuto dire a Faber, ma<br />
che non sei riuscito a fare prima<br />
della sua scomparsa?<br />
«Devo dire di no. Con Fabrizio<br />
ci siamo detti tutto quello che<br />
avevamo dentro. Io sono uno<br />
spirito estremamente combattivo<br />
e molto schietto, un po’ per<br />
la mia natura abruzzese, un po’<br />
per il fatto di essere un acquario...<br />
testardo e determinato. Lo<br />
era pure lui un acquario e<br />
quindi non le mandava a dire.<br />
Immaginati gli scontri! Eravamo<br />
due capi tribù e quindi era<br />
giusto ci confrontassimo, anche<br />
litigando duramente, su<br />
quello che ci passava per la testa<br />
e per difendere le nostre posizioni.<br />
Era un confronto molto<br />
bello e corretto». Ui<br />
KITESURF / Mini guida alle tavole “giuste”<br />
Ecco una “miniguida” con qualche indicazione sui modelli di tavole da kitesurfing. Chi si avvicina a questo sport è tenuto ad acquistare con<br />
criterio la tavola affinché sia adatta alle proprie esigenze. Le tavole si dividono in due tipologie: tavole bi-direzionali e direzionali.<br />
Tavole bi-direzionali. Queste tavole, dette anche twin tip (a doppia punta), derivano dai kitesurfer che provengono dal wakeboard o dallo<br />
snowboard. Si tratta di tavole molto sottili, che galleggiano appena sulla superficie del mare e fanno uso di straps per inserire i piedi del<br />
kitesurfer. Queste tavole sono perfette per i salti e per figure esotiche e spettacolari in aria con vento forte e per la normale navigazione.<br />
Sono lunghe da 125 cm a 160 cm e larghe da 30 cm a 45 cm. Chi usa queste tavole non ha bisogno di spostare i piedi nelle straps della<br />
tavola per cambiare direzione di marcia, perché si inverte direzione passando da un’andatura normale a una in switch, grazie appunto al<br />
fatto che si tratta di tavole simmetriche con un doppio nose, una doppia prua che permette di andare in entrambe le direzioni. Grazie alla<br />
maggior facilità di utilizzo, il miglior controllo e leggerezza nel jumping, le bidirezionali hanno quasi dominato il mercato delle tavole da<br />
kitesurf e sono quelle che più facilmente vi verranno consigliate in un negozio di kitesurf, per di più facilitano il principiante nell'apprendimento.<br />
Un altro tipo di twintip è detta “Mutant”. La Mutant è un tavola direzionale più piccola sempre con due straps ed è un tavola<br />
che ha la capacità di poter essere surfata a marcia indietro.<br />
Tavole direzionali. Sono leggermente più sottili di una normale tavola da surf da onda, con i bordi più vivi e con due straps tipo tavola<br />
da windsurf. Le direzionali sono lunghe tra i 140 cm e i 165 cm per una larghezza dai 35 cm ai 45 cm. Si tratta di tavole perfette per la<br />
velocità e per fare kitesurfing in condizioni di onda. Sono usate poco per fare salti e figure di freestyle, solitamente vengono impiegate<br />
per fare del divertente waveriding tra le onde, stile surf da onda. In condizioni di vento forte, a causa della loro larghezza e peso, sono<br />
più difficili da controllare rispetto alle twintip. Con queste tavole i kitesurfer quando cambiano andatura cambiano anche la posizione dei<br />
piedi come nelle virate o strambate del windsurf.<br />
Le Pinnette. Tutte i tipi di tavole possono fare uso di pinnette o essere senza pinnette (finless). Anche se le pinnette possono aiutare molto<br />
per le andature di bolina, cioè per risalire il vento, la funzione principale è quella di far andare la tavola diritta. In realtà, sopratutto nelle<br />
twintip, è il bordo sopravento a funzionare da pinnetta, fornendo resistenza allo scarroccio e permettendo di risalire il vento in bolina.<br />
Per approfondimenti: www.kite-tecnica.it (e-mail: info@kite-tecnica.it).<br />
Franco Russo Istruttore IKO di Kitesurf- Catania
INFORMA<br />
Il jazz, l’improvvisazione,<br />
l’influenza della musica elettronica,<br />
ma soprattutto la<br />
ricerca di un genere musicale<br />
nuovo. Così nasce “Even<br />
Eighth”, il primo lavoro discografico<br />
di Quarta Dimensione<br />
Trio, una formazione creata dall’incontro<br />
di tre musicisti siciliani<br />
molto attivi nel panorama<br />
musicale, Claudio Quartarone<br />
alla chitarra classica, Alberto<br />
Fidone al contrabbasso e Peppe<br />
Tringali alla batteria, che con<br />
questo progetto, edito da Rai-<br />
Trade/VideoRadio, arrivano ad<br />
una tappa matura nella loro<br />
carriera musicale.<br />
Il disco, parte da un tessuto<br />
compositivo libero da schemi e<br />
da qualsiasi forma stilistica<br />
predefinita, si muove attraverso<br />
elementi di standard jazz (nel<br />
cd sono stati inseriti due brani :<br />
Stella by Starlight, e Alone together),<br />
strizza l’occhio allo<br />
swing ma soprattutto da ampio<br />
spazio all’improvvisazione. Nasce<br />
un lavoro molto ben definito,<br />
equilibrato, compatto, che<br />
esplora nuove<br />
sonorità. L’approccio<br />
dei tre<br />
musicisti è dinamico,<br />
incisivo, autentico,<br />
così da dare<br />
vita ad un progetto<br />
d’insieme raffinato,<br />
colto nelle<br />
sue sfumature, che<br />
guarda al suono nella<br />
sua totalità.<br />
A Claudio Quartarone, che ha<br />
curato maggiormente l’aspetto<br />
compositivo, abbiamo chiesto da<br />
dove nasce questo progetto e<br />
perché la scelta del trio.<br />
«Il trio crea un equilibrio tale<br />
da permettermi di dare l’andamento<br />
che voglio al progetto.<br />
L’idea che sta alla base del lavoro<br />
è quella di vedere l’esplorazione<br />
di un nuovo genere musicale<br />
non come scelta stilistica<br />
ma come conseguenza naturale<br />
della mia formazione eterogenea.<br />
Non è stato esattamente<br />
uno stile o un musicista<br />
ad ispirarmi. Ogni pezzo racconta<br />
una parte di me, qualcosa<br />
che ho vissuto. “Elephant<br />
and Castle” ad esempio è nata<br />
sentendo e ascoltando il vento<br />
londinese. È la vita che compone,<br />
io sono il suo strumento».<br />
Alberto Fidone, il contrabbassista<br />
del gruppo, parla invece<br />
della realizzazione del disco:<br />
dalla registrazione alle aspetta-<br />
26<br />
tive future<br />
«Entrare in uno<br />
studio di registrazione<br />
ogni volta è<br />
per me come mettersi<br />
a nudo, affrontare<br />
i propri<br />
limiti, cercare di<br />
dare un po’ della<br />
mia anima, trasmettere<br />
il mio amore per<br />
la musica. L’arrangiamento di<br />
ogni singolo brano, per me, è<br />
stata un’occasione per prendere<br />
✎<br />
Teatro del Canovaccio / Dal 14 al 17<br />
maggio, “Cunfidenzi di Nino Martoglio”<br />
Il Teatro del Canovaccio chiude la stagione con lo spettacolo<br />
“Cunfidenzi di Nino Martoglio” di Eliana Esposito.<br />
Si tratta di una produzione del Teatro del Canovaccio,<br />
in scena dal 14 al 17 maggio, per la regia<br />
di Elio Gimbo, con Cosimo Coltraro.<br />
Lo spettacolo è tratto da più commedie di Nino<br />
Martoglio, commediografo, poeta, sceneggiatore<br />
e regista, vissuto a Catania tra l’Ottocento e<br />
il Novecento. «I personaggi delle sue opere -<br />
scrive Pirandello - sono volutamente testimoni<br />
di un mondo in costante evoluzione e mescolano<br />
difetti e qualità. È un universo, quello<br />
martogliano, ricco di archetipi collettivi, un microcosmo<br />
dove tutto viene descritto per mezzo di un<br />
tono molto semplice ed elementare, intento a svelare gli aspetti<br />
più peculiari e veri della sicilianità». Da questo universo trae<br />
spunto lo spettacolo (info e prenotazioni allo 095.530761).<br />
time out<br />
Quarta Dimensione Trio<br />
l’esordio “in studio”<br />
JAZZ / I catanesi Claudio Quartarone, Alberto Fidone e Peppe Tringali hanno pubblicato il loro<br />
primo cd “Even Eight”. Un lavoro libero da schemi prefissati che strizza l’occhio allo swing<br />
confidenza con le armonie inusuali<br />
e caratteristiche del modo<br />
di scrivere di Claudio, e per affinare<br />
l’intesa ritmica con Peppe,<br />
su pezzi in cui non bisognava<br />
solamente accompagnare<br />
swingando ma tessere un dialogo<br />
con la chitarra di Claudio,<br />
plasmando l’aspetto ritmico dell’arrangiamento.<br />
E’ un progetto<br />
su cui, tutti noi abbiamo investito<br />
tanto. Ora abbiamo solo<br />
voglia di fare conoscere la nostra<br />
musica».<br />
Cosa significa fare un disco<br />
jazz per i musicisti siciliani?<br />
Quali le difficoltà in un contesto<br />
come quello catanese? Lo<br />
chiediamo al batterista del<br />
Trio, Peppe Tringali.<br />
«Lavorare a questo disco ha<br />
significato mettersi a confronto<br />
con altri musicisti, cercando<br />
idee e soluzioni autentiche,<br />
che fossero originali, non<br />
per vana ostentazione fine a<br />
se stessa, ma al servizio della<br />
musica. La difficoltà più<br />
grande è stata quella di trovare<br />
il suono del trio e quindi<br />
del disco, un’unica sorgente<br />
sonora e non tre musicisti che<br />
suonano. Il suono della chitarra<br />
classica, strumento solista<br />
prevalente all’interno di<br />
questo lavoro, ha comportato<br />
per la sezione ritmica una ricerca<br />
timbrica e dinamica che<br />
contemperasse al tempo stesso<br />
esigenze di leggerezza ed<br />
incisività. Questo lavoro è però<br />
anche una sfida, soprattutto<br />
perché, siamo coscienti del<br />
fatto che fare jazz o musica in<br />
generale a Catania sia molto<br />
difficile. La città vive di fermento<br />
nascosto, talenti inespressi.<br />
Il lavoro musicale che<br />
abbiamo portato avanti in<br />
questo progetto è però pronto<br />
a varcare i confini». Ui
INFORMA<br />
di Maria Enza Giannetto<br />
Echi mediterranei e atmosfere<br />
del Sud. E soprattutto<br />
cultura e arte come elementi<br />
fondamentali per il dialogo interculturale<br />
tra i popoli. Questa,<br />
in sintesi, la mission del Festival<br />
Sete Sóis Sete Luas, giunto alla<br />
sua XVII edizione e promosso da<br />
una Rete Culturale di 30 città di<br />
piccole e medie dimensioni di 9 diversi<br />
Paesi: Capo Verde, Croazia,<br />
Francia, Grecia, Israele, Italia,<br />
Marocco, Portogallo e Spagna.<br />
Mascalucia, in provincia di Catania,<br />
è entrata nella Rete del Festival<br />
nel 2007 (unica città siciliana<br />
e dell’Italia del Sud) e da due anni<br />
ospita le “tappe” siciliane della<br />
manifestazione. Un inserimento<br />
importante che costituisce per la<br />
cittadina etnea un’occasione di<br />
crescita culturale e sviluppo su<br />
tutti i fronti (considerato anche il<br />
richiamo turistico della manifestazione).<br />
Il Festival Sete Sóis Sete<br />
Luas promuove progetti di musica<br />
popolare, teatro di strada, arti<br />
plastiche, con la partecipazione di<br />
27<br />
grandi figure della cultura europea<br />
e mediterranea. Un progetto<br />
importante che ha ricevuto il sostegno<br />
dell’Unione Europea e che<br />
è stato sposato dai Premi Nobel<br />
José Saramago e Dario Fo, presidenti<br />
onorari della Rete.<br />
Il Festival Sete Sóis Sete Luas, diretto<br />
da Marco Abbondanza, è nato<br />
nel 1993 con l’obiettivo di ricercare<br />
le radici di una comune identità<br />
culturale, rintracciando i percorsi<br />
musicali, le espressioni artistiche<br />
e letterarie che legano l’Europa<br />
meridionale all’Africa.<br />
In questi anni, la manifestazione<br />
ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti<br />
dalla Commissione Europea<br />
(tra cui tre volte il Programma<br />
Caleidoscopio, quattro volte il Programma<br />
Cultura2000, una volta il<br />
Programma Interreg III B Medocc).<br />
Inoltre, il 16 aprile scorso il<br />
Festival è stato insignito dell’XI<br />
Premio Caja Granada per la Cooperazione<br />
Internazionale per la<br />
costruzione del Centro Culturale<br />
Sete Sóis Sete Luas a Capo Verde<br />
(un premio che negli anni precedenti<br />
era stato attribuito a personaggi<br />
come Emma Bonino, Mu-<br />
time out<br />
MASCALUCIA / Il comune etneo è entrato nella Rete del Festival nel 2007. Il progetto promuove<br />
iniziative culturali con l’obiettivo di rintracciare le espressioni artistiche che legano Europa e Africa<br />
Sete Sóis Sete Luas<br />
per il Mediterraneo<br />
Sopra Dario Fo, presidente onorario di Sssl<br />
durante la cerimonia del 16 aprile scorso<br />
a Granata, per il ritiro del Premio Caja<br />
Granada per la Cooperazione Internazionale<br />
hammed Yunus, Carlinhos<br />
Brown, nonché alle Missioni di<br />
Pace delle Forze Armate Spagnole).<br />
Il Premio di 50.000 euro è stato<br />
ricevuto a Granada dai Presidenti<br />
Onorari del Festival, José<br />
Saramago e Dario Fo. Tra i principali<br />
obiettivi della Rete culturale<br />
c’è, soprattuto, riuscire a creare<br />
originali politiche culturali di coesione<br />
e di decentramento tra Paesi<br />
e Municipi del Sud Europa, veicolando<br />
il messaggio della cultura<br />
che non passa solo dalle grandi<br />
città. Inoltre la rete intende realizzare<br />
una politica di dialogo interculturale<br />
tra i Paesi delle due rive<br />
del bacino Mediterraneo, creando<br />
azioni culturali e artistiche che<br />
contribuiscano a una migliore<br />
comprensione dei problemi sociali,<br />
politici, culturali e demografici<br />
fonte di tensione tra l’Europa e i<br />
Paesi del bacino mediterraneo. Ui
time out<br />
Ultime due date, a maggio,<br />
per la XXXIV stagione<br />
dell’Associazione<br />
Musicale Etnea (www.ame.ct.it).<br />
Per il quarto appuntamento della<br />
sezione Tradizione/Innovazione,<br />
giovedì 7 maggio al Centro<br />
Zo, si vivrà l’incontro tra la tradizione<br />
classica della pianista<br />
giapponese Aki Kuroda e il progressive<br />
rock degli Emerson,<br />
Lake & Palmer. L’evento vivrà<br />
sull’alternanza di esecuzioni live<br />
e di video: l’artista giapponese<br />
eseguirà dal vivo al piano<br />
brani dei “Quadri di un’esposizione”<br />
di Modest Petrovic Musorgskij,<br />
mentre in video passerà<br />
il famoso concerto “Pictures<br />
at an exhibition” di Emerson,<br />
Lake & Palmer tenuto al<br />
Lyceum Theatre di Londra nel<br />
1970, live basato sulla stessa<br />
composizione del compositore<br />
russo rivisitata in chiave di<br />
rock progressive. Giovedì 7, in<br />
✎<br />
contemporanea con l’evento<br />
musicale, il Centro Zo ospita<br />
la mostra del pittore catanese<br />
Francesco Balsamo “Promenades,<br />
opere su carta”. La<br />
mostra di Balsamo proseguirà<br />
poi da<br />
giorno 9 fino<br />
al 16<br />
maggio nella<br />
Biblioteca<br />
del Comune<br />
di San Giovanni<br />
La<br />
Punta, che<br />
collabora allarealizzazionedell’evento.<br />
Per il quinto e ultimo appuntamento<br />
della sezione “Tradizione/Innovazione”,<br />
lunedì 18<br />
maggio, protagonisti, al Centro<br />
Zo, i fratelli pakistani Goonga e<br />
Mithu Sain portano in Italia per<br />
la prima volta la Cerimonia<br />
Jazz, Dine&Wine: il 28 maggio<br />
l’intensa vocalità di Chiara Civello<br />
Prosegue con successo la seconda stagione<br />
di “Jazz, Dine&Wine”, la rassegna dell’Hotel<br />
Sheraton di Aci Castello-Catania, con un calendario<br />
ormai davvero interessante: otto concerti<br />
di alcuni fra i più grandi interpreti jazz<br />
sulla scena mondiale.<br />
Il prossimo appuntamento, giovedì 28 maggio,<br />
è con l’intensa vocalità e lo straordinario carisma<br />
di Chiara Civello. La cantautrice romana,<br />
adottata dagli States, nei suoi brani unisce il<br />
jazz ai ritmi latini, la saudade brasiliana alla<br />
vena del filone cantautorale italiano. Partita<br />
da Roma all’età di 18 anni per andare a studiare musica a Boston<br />
e poi trasferitasi a New York dove tuttora vive, suona il pianoforte,<br />
la chitarra e scrive da sola le sue canzoni. E lo fa in<br />
quattro lingue: italiano, inglese, spagnolo e portoghese. Un talento<br />
maturato con l’esperienza con la band di Mario Raja e poi con<br />
il quintetto di Roberto Gatto. Poi la grande avventura americana,<br />
ossia la borsa di studio vinta ad Umbria Jazz nel ‘94, che la porta<br />
a studiare nel prestigioso Berklee College of Music di Boston.<br />
Un jazz tutto suo, quello di Chiara Civello, personale e caldo, capace<br />
di trasmettere emozioni. Per definirla bastano le parole che<br />
Burt Bacharach ha usato per lei: “È una cantante meravigliosa,<br />
che sa unire jazz e pop”, mentre Tony Bennet l’ha indicata come<br />
“la più grande cantante jazz della sua generazione”.<br />
La serata allo Sheraton ha inizio alle 21 (cena e concerto, 52 euro);<br />
sono disponibili anche posti limitati per il solo concerto (12<br />
euro). Per gli studenti universitari previste ulteriori riduzioni (cena<br />
e concerto, 45 euro; concerto, 10 euro). Info: www.sheratoncatania.com.<br />
28<br />
Dohl in omaggio del maestro<br />
sufi Baba Shah Jamal,<br />
vissuto nel XVII secolo. I<br />
Sain sono i più importanti<br />
musicisti pakistani della<br />
cultura Sufi. Una veste colorata<br />
lunga sino ai piedi il dohl,<br />
il tamburo rituale sufi, appeso<br />
al collo. Prima pochi tocchi delicati,<br />
poi un ritmo sempre più<br />
veloce, fino a quando Goonga si<br />
mette al centro della folla, seduta<br />
per terra, e comincia a ruota-<br />
✎<br />
SPIRITO LIBERO TOUR / Il 23 maggio<br />
Giorgia al Palacatania<br />
Unica tappa siciliana per Giorgia, in<br />
giro per i Palasport italiani con “Spirito<br />
libero tour <strong>2009</strong>”: la cantante romana<br />
sarà a Catania, al Palacatania di corso<br />
Indipendenza, sabato 23 maggio.<br />
Un concerto antologico in cui Giorgia<br />
propone il meglio del suo repertorio.<br />
Il tour fa parte della<br />
campagna “Io vado a scuola”<br />
promosso dalla fondazione<br />
“Aiutare i bambini” per garantire<br />
il diritto allo studio ai<br />
bimbi di ogni parte del mondo.<br />
UNIVERSIT<br />
ASSOCIAZIONE MUSICALE ETNEA / Ultimi appuntamenti della stagione al Centro Zo: il 7 maggio la pianista<br />
Aki Kuroda; lunedì 18 i percussionisti Goonga e Mithu Sain per una serata tra musica, danza e trance<br />
Dal Pakistan al ritmo dei tamburi Sufi<br />
Aki<br />
Kuroda<br />
Goonga e Mithu Sain<br />
✎<br />
re su se stesso, sempre<br />
più velocemente, continuando<br />
a percuotere il<br />
dohl. Nella seconda metà<br />
della serata il moto centrifugo<br />
della trance si capovolge<br />
infatti nel moto centripeto<br />
di Persephassa,<br />
opera del 1969 di Yannis<br />
Xenakis: sei percussionisti<br />
disposti a cerchio intorno<br />
al pubblico celebrano<br />
il mito ctonio della regina<br />
Persefone. Ai fratelli Sain<br />
si affianca la percussionista<br />
francese Françoise Rivalland<br />
collaboratrice del compositore<br />
greco Georges Aperghis di cui<br />
sarà eseguita Le Corps á corps<br />
del 1978. Alla performance si<br />
uniscono gli allievi delle classi<br />
di percussione dei Conservatori<br />
di Trapani e di Frosinone. La<br />
performance si arricchirà dei<br />
movimenti della performer catanese<br />
Daniela Orlando. Ui<br />
TIZIANO FERRO / Il 15 maggio<br />
concerto al palasport di Acireale<br />
Arriva Tiziano Ferro in Sicilia e<br />
sbarca al palasport di Acireale con<br />
un concerto in calndario il 15 maggio<br />
al Palasport di Acireale. Nella<br />
nuova tournée Tiziano Ferro presenta<br />
per la prima volta live i brani<br />
del suo nuovo album che dà anche<br />
il titolo al nuovo Tour, “Alla mia<br />
età” e che vanta anche alcune collaborazioni<br />
artistiche importanti,<br />
come quelle con Ivano Fossati e<br />
Franco Battiato.
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time out 30<br />
✎<br />
di Irene Alì<br />
Stecca<br />
e Previte<br />
Sabato 9 maggio il cantautore<br />
Stecca e Mel<br />
Previte (chitarrista di<br />
Ligabue) si esibiscono<br />
in acustico, in apertura<br />
del concerto degli Acoustick<br />
Synth Duo. A partire<br />
dalle 21, mega buffet free<br />
e ingresso libero a “Casa<br />
Brasil” di Catania. Gli<br />
Acoustick Synth Duo sono<br />
un mix tra il sound acustico<br />
e folk di Federica<br />
Jansen e la ricerca elettronica<br />
delle tastiere di<br />
Ernesto Randone, elementi<br />
che si fondono nella rivisitazione<br />
originale di<br />
cover che spaziano dagli<br />
Incognito a Jamiroquai.<br />
Doppio appuntamento<br />
a Catania con la star<br />
televisiva del momento.<br />
Morgan, alias Marco Castoldi,<br />
sbarca in città venerdì<br />
29 maggio, ma niente telecamere<br />
di “X Factor” per lui<br />
che questa volta arriva a Catania<br />
per presentare il suo libro<br />
“In pArte Morgan” all’Università<br />
e per “suonare” ai<br />
Mercati Generali. Non sarà<br />
un concerto, ma un djset<br />
quello che Morgan terrà a partire dalle<br />
23 (info biglietti<br />
www.mercatigenerali.org).<br />
Di Morgan, lo ricordiamo, è appena uscito<br />
inoltre il nuovo album da solista “Italian<br />
Songbook Vol.1” (Sony Music). In<br />
questo suo suo ultimo lavoro Morgan si<br />
dedica alla canzone italiana Anni 50 e 60<br />
riproponendo cover di grande spessore di<br />
autori italiani indimenticabili come Endrigo,<br />
Modugno e Paoli.<br />
E veniamo al libro. In queste imprevedibili<br />
“conversazioni a tre” - Marco Castoldi,<br />
il suo alter ego Morgan, incalzati dal<br />
giornalista tenace Mauro Garofalo, che<br />
firma con lui il volume - il musicista<br />
“spoglia” il personaggio e “veste” l’uomo:<br />
dai primi passi musicali, compiuti con<br />
l’impronunciabile pseudonimo di Kevin<br />
Møurmeöugh, all’esperienza<br />
dei Bluvertigo e alla<br />
musica d’autore, passando<br />
per i grandi musicisti,<br />
la poesia come scelta<br />
rivoluzionaria, l’anarchia<br />
delle piccole cose. Ma<br />
Marco-Morgan è anche<br />
una creazione della media-macchina<br />
che entra<br />
nei sistemi per scompaginarli.<br />
La “video star” conosce<br />
il potere condizionante<br />
dei media, eppure<br />
sceglie lo stesso di calcare<br />
i palchi, sempre pronto a sovvertire standard<br />
e scalette. Un libro dallo stile asciutto,<br />
che mette a nudo le riflessioni, i desideri<br />
e i progetti di un artista interessante<br />
e innovativo nell’attuale scena musicale<br />
e culturale italiana.<br />
Lo racconta bene il libro-intervista scritto<br />
o meglio raccontato assieme a Mauro Garofalo.<br />
Il cantante, ex di Asia Argento,<br />
svela la sua vera natura, le sue riflessioni,<br />
i suoi pensieri e persino le sue manie.<br />
Un dialogo fatto di poco più di centocinquanta<br />
pagine che svela qualche interessante<br />
curiosità sulla sua voglia di apparire.<br />
Così Morgan chiacchiera di arte, di<br />
creatività, ma anche di politica, di filosofia<br />
e di televisione, forse tentando di dimostrare<br />
che c’è qualcosa di più di quello<br />
che appare. Ui<br />
✎<br />
Golden Teeth party<br />
con dECABR e Yo<br />
UNIVERSIT<br />
Morgan, libro e djset<br />
DOPPIO APPUNTAMENTO /Marco Castoldi arriva a Catania venerdì 29 maggio. La mattina sarà<br />
all’Università per presentare il libro-intervista “In pArte Morgan”, la sera “selezioni musicali”<br />
Prosegue Golden Teeth, il party<br />
mensile organizzato da Doppiozero booking,<br />
Sabotage e Zo. Sabato 16 maggio tocca a<br />
dECABR:il veleno del popolo! e Yo!.<br />
Due live che spazie-<br />
dECABR<br />
Yo!<br />
ranno dall’avant folk,<br />
indie rock e blues explosion<br />
dei primi all’electro<br />
trash, post<br />
punk e funk dei secondi.<br />
Dj ospiti della serata<br />
(sala verde, la più<br />
grande) saranno dj tino<br />
giuffrida con un assortimento<br />
electro<br />
rock e funk e Graziano<br />
Strano che sparerà ritmi<br />
rock’n’roll convulsi<br />
e indie rock di estrema<br />
qualità e ricercatezza.<br />
Dj resident sa-<br />
ranno i Sabotage che spazieranno nella galassia<br />
nurave, techno ed electro house più<br />
sporca ed energetica e Scafidi.0 che proporrà<br />
una selezione punk, wave electro clash e<br />
rock di nuove band emergenti nel contesto<br />
musicale internazionale indipendente.<br />
Grande new entry saranno Trinacria Beat Box<br />
che faranno saltare in aria la sala grigia di<br />
Zo con il miglior indie pop, new punk e cross<br />
over in circolazione.
INFORMA<br />
Ancora Sushi&Coca<br />
per Marta sui Tubi<br />
Il loro ultimo disco è uscito<br />
a ottobre 2008, ed è il risultato<br />
di mesi di lavoro assieme<br />
a Taketo Gohara. Il tour di<br />
Sushi & Coca, cominciato lo<br />
scorso ottobre con grande<br />
successo, continua però per<br />
tutto il <strong>2009</strong> e sbarca anche a<br />
Catania il 15 maggio al Centro<br />
Zo, subito dopo il successo<br />
del concertone del 1° maggio<br />
a Roma.<br />
I Marta sui Tubi sono i siciliani<br />
Giovanni Gulino (voce) e<br />
Carmelo Pipitone (voce e chitarra),<br />
con Ivan Paolini (batteria)<br />
e Paolo Pischedda (tastiera),<br />
il tour di “Sushi & Coca”<br />
vede però sul palco una<br />
formazione a cinque, arricchita<br />
da Mattia Boschi al violoncello.<br />
Lanciato dal singolo e video<br />
di “Non lo sanno”, il disco ha<br />
riconfermato i Marta sui Tubi<br />
✎<br />
31<br />
DAL VIVO / Reduci dal concertone del 1° maggio, la band<br />
“ex sicula” suona dal vivo venerdì 15 maggio al Centro Zo<br />
Come annunciato alla fine<br />
di agosto, Catania<br />
ospita questo mese la<br />
prima mondiale del balletto<br />
“Summer of love” (Estate d’amore).<br />
Dopo la “prova generale”<br />
di New York, lo spettacolo<br />
commissionato dal Teatro<br />
Massimo Bellini, e realizzato<br />
dalla compagnia della<br />
celebre coreografa statunitense<br />
Karole Armitage (Armitage<br />
Gone! Dance Company)<br />
con il contributo del<br />
Ministero dei Beni culturali,<br />
sarà in scena al Bellini dal<br />
21 al 27 maggio. Lo spetta-<br />
I Madredeus<br />
I Madredeus per Catania Jazz<br />
Rita Marcotulli<br />
colo, che vede la partecipazione<br />
del celebre gruppo musicale<br />
di pop africano Burkina<br />
Lunedì 11 maggio i Madredeus<br />
e “a Banda Cosmica” saranno<br />
a Catania per l’unica tappa siciliana<br />
del tour. La band portoghese,<br />
ospite di Catania Jazz,<br />
si esibisce al Teatro Metropolitan.<br />
La musica del quintetto,<br />
ormai di rilievo internazionale,<br />
combina le influenze del fado<br />
con la musica folk moderna,<br />
grazie alla splendida voce di<br />
Teresa Salgueiro.<br />
Sempre per Catania Jazz, si<br />
conclude il 13 maggio la rassegna<br />
“Musicadonna”. Per l’ultimo<br />
appuntamento si esibiscono<br />
Rita Marcotulli e Danilo Rea in<br />
“Double Piano”. Appuntamento<br />
al Teatro Brancati di Catania.<br />
Electric, autore delle<br />
musiche, insieme con<br />
Lukas Ligeti, è un<br />
balletto di danza contemporanea<br />
che affonda<br />
nel mito<br />
greco, nei<br />
teatri classici della<br />
Sicilia di venticinque<br />
secoli fa, nella<br />
vicenda di<br />
Dioniso, dio<br />
del vino.<br />
Lo spettacolo<br />
sarà<br />
anticipato<br />
Karole Armitage<br />
time out<br />
come una delle band più originali<br />
del panorama italiano. Prodotto<br />
sotto l’etichetta Tamburi Usati<br />
(aperta a inizio 2008), che altro<br />
non è che l’anagramma di Marta<br />
sui Tubi, l’album è distribuito da<br />
Venus. Anche questa scelta testimonia<br />
l’assoluta indipendenza artistica<br />
della band.<br />
Strutture elaborate, in bilico tra<br />
folk, rock, cantautorato, uniti a<br />
uno sguardo diretto e ironico sulla<br />
società e i sentimenti, che testimoniano<br />
la loro incontestabile<br />
ascesa tra le migliori band del panorama<br />
italiano. Tra i singoli usciti,<br />
oltre a “Non lo sanno”, c’è anche<br />
“Cinestetica”; entrambi i brani<br />
sono usciti accompagnati da relativi<br />
video. È da poco uscito inoltre<br />
anche il video di “La spesa”, ultimo<br />
estratto dall’album, e diretto<br />
da Fabio Luongo (ir.al.) Ui<br />
SUMMER OF LOVE / Va in scena dal 21 al 27 maggio al Teatro Massimo Bellini il balletto<br />
della coreografa Karole Armitage. Per la sinfonica, il 15 e 16 maggio tocca a Will Humburg<br />
Un’Estate d’amore in prima mondiale<br />
Will Humburg<br />
da Preludi all’Operamercoledì<br />
20 maggio.Appuntamento<br />
alle 17<br />
nel foyer del<br />
Teatro per la<br />
conferenza di<br />
presentazione aperta agli studenti<br />
universitari con gli artisti<br />
del balletto.<br />
Per la stagione sinfonica invece,<br />
il 15 e 16 maggio il maestro<br />
Will Humburg dirigerà<br />
l’Orchestra del Bellini. In programma<br />
musiche di Anton<br />
Bruckner. (ir.al.) Ui
time out<br />
✎<br />
✎<br />
Lunedì catanesi<br />
tra musica<br />
e solidarietà<br />
Tutti i lunedì sera di maggio,<br />
a Catania, la musica<br />
incontra l’impegno sociale<br />
grazie all’iniziativa<br />
Do-re-mi-fa Sol-ida-rietà.<br />
Saranno La Chiave, il<br />
Barrique, l’Ixtland e l’Insonnia<br />
di Catania ad<br />
ospitare le serate di beneficenza,<br />
il cui ricavato<br />
sarà devoluto in favore<br />
delle vittime del terremoto<br />
in Abruzzo. Ad animare<br />
le serate alcuni noti artisti<br />
tra cui Massimiliano<br />
Vinci, Alfredo Longo, Antonio<br />
Ferlito.<br />
Dopo la serata di lunedì 4<br />
maggio alla Chiave, in<br />
via Landolina, l’iniziativa<br />
proseguirà l’11 maggio al<br />
Barrique in via Sangiuliano;<br />
il 18 maggio all’Ixtland<br />
di piazza Teatro<br />
Massimo e infine lunedì<br />
25 maggio all’Insonnia in<br />
piazza Teatro Massimo.<br />
Gli Ulan Bator<br />
l’8 maggio<br />
alla Lomax<br />
Dopo due<br />
anni di assenzatornano<br />
gli Ulan<br />
Bator, in<br />
tour per<br />
presentare<br />
il nuovo Ep<br />
“Soleils”. Venerdì 8<br />
maggio la band postrock<br />
francese, formata<br />
nel 1993 a Parigi, sarà<br />
alla Lomax di Catania<br />
(via Fornai, 44). Sul palco<br />
Amaury Cambuzat<br />
(canto, chitarra elettrica<br />
e chitarra elettroacustica),<br />
James Johnston (organo,<br />
chitarra, cori),<br />
Stéphane Pigneul (basso,<br />
cori) e Alessio Gioffredi<br />
(batteria). Prevendite<br />
disponibili solo alla<br />
Lomax, dal lunedì al venerdì<br />
(h. 18-21) e in occasione<br />
delle aperture<br />
serali; ingresso 7 euro.<br />
Freschi di mixtape,<br />
“Unchained” è scaricabilegratuitamente<br />
dal loro myspace<br />
(www.myspace.com/famigliasound),<br />
incontriamo i<br />
“catanisazzi” La Famiglia<br />
Sound e MonkeyMan, una<br />
delle realtà attive in città<br />
che unisce il reggae al rap.<br />
Per saperne un po’ di più<br />
della loro unione e del loro<br />
background.<br />
Perché La Famiglia Sound,<br />
e perché MonkeyMan?<br />
LFS: «Un gruppo di amici che<br />
grazie alle vibrazioni del reggae<br />
condividono per anni “la<br />
notte e il giorno” e si legano sino<br />
ad autodefinirsi una famiglia».<br />
MonkeyMan: «Il nome nasce<br />
dalla fissa per la “scimmia”».<br />
Chi siete e che suonate?<br />
LFS: «Siamo Bronx, Mr. Joe,<br />
Dema, Dani e Jahlex. La nostra<br />
backline è una coppia di 1200<br />
un Nemumark e un Sm58».<br />
MonkeyMan: «Sono Giovanni<br />
Piccione e con un microfono<br />
e una base faccio rap».<br />
Età media.<br />
LFS: «28 e mezzo, ma Jahlex<br />
alza la media».<br />
Da quanto suonate insieme?<br />
LFS: «Da quasi otto anni».<br />
MonkeyMan: «Dal ‘94 in varie<br />
formazioni e infine da solista».<br />
Quanti dischi all’attivo?<br />
MonkeyMan: «Tre dischi ufficiali<br />
e diversi mixtape».<br />
Quanta gente al primo concerto<br />
e dove?<br />
LFS: «Casa Nicolina nel dicembre<br />
del 2002, c’erano circa 500<br />
persone».<br />
MonkeyMan: «C.p.o Experia all’inizio<br />
degli Anni 90».<br />
Come nascono le vostre canzoni?<br />
MonkeyMan: «Solitamente scrivo<br />
io i testi delle canzoni, mentre<br />
per gli arrangiamenti colla-<br />
32<br />
boro con amici musicisti come<br />
Jonh Lui».<br />
Nascono prima i testi o la musica?<br />
MonkeyMan: «I testi ascoltando<br />
la musica».<br />
Campate di musica<br />
o fate altro nella vita,<br />
e cosa?<br />
LFS: «Per il momento<br />
non campiamo<br />
di musica,<br />
qualcuno studia,<br />
qualcuno lavora».<br />
MonkeyMan: «In questo<br />
momento non campo con la<br />
musica, ma mi arrangio come<br />
posso».<br />
Il disco che vi sarebbe piaciuto<br />
fare.<br />
LFS: «Babylon by Bus».<br />
MonkeyMan: «SXM - Sangue<br />
Misto».<br />
Cosa ascoltate in questo periodo?<br />
Fateci qualche nome.<br />
LFS: «Ci piace ascoltare tutta la<br />
roba vecchia e nuova che viene<br />
dalla Jamaica, da Garnet Silk<br />
all’attualissimo Busy Signal.<br />
Non disprezziamo l’hip hop, il<br />
soul e il funky e un po’ tutta la<br />
UNIVERSIT<br />
ITALICA<br />
Il nostro made in Italy musicale alza la testa! di Rocco Rossitto<br />
musica!».<br />
MonkeyMan: «Molto reggae,<br />
per capire nuovi<br />
flow».<br />
Il genere che proprio non<br />
riuscite ad ascoltare.<br />
LFS: «NaziMusic».<br />
MonkeyMan: «Mi associo».<br />
Un libro che avete letto<br />
di recente.<br />
LFS: «“Bass Culture” di<br />
Lloyd Bradley»<br />
MonkeyMan: «“Lucertola” di<br />
Banana Yoshimoto».<br />
Una mostra d’arte che avete<br />
visto di recente.<br />
LFS: «David LaChapelle,<br />
al Palazzo Reale di Milano».<br />
Quante ore al giorno passate<br />
davanti al pc?<br />
LFS: «La media fra tutti noi<br />
non supera la mezzora».<br />
Tra reggae, rap<br />
e buone vibrazioni<br />
MonkeyMan: «Molte».<br />
Il posto più lontano dove avete<br />
suonato.<br />
LFS: «Milano, due volte in Pergola<br />
e una al Leoncavallo».<br />
MonkeyMan: «Torino».<br />
Un posto in Italia in cui vorreste<br />
suonare.<br />
LFS: «TopATop al Brancaleone<br />
di Roma».<br />
MonkeyMan: «Al confine con<br />
la Svizzera».<br />
Una canzone delle vostre che<br />
consigliate a chi non vi ha mai<br />
ascoltato.<br />
LFS: «Bermuda e Borbuga».<br />
MonkeyMan: «Milidanz».<br />
Che giornali leggete?<br />
LFS: «Il Manifesto».<br />
MonkeyMan: «Il Manifesto».<br />
Un programma in tv.<br />
LFS: «Meglio joint che tv».<br />
MonkeyMan: «X Factor».<br />
Una canzone per il mattino,<br />
una per il giorno e una per la<br />
notte.<br />
LFS: «Sizzla con “Beatiful<br />
World”, Taurus Riley “Pull up<br />
Selecta” e di notte Damian Marley<br />
“Road to Zion”». Ui
Martedì 21 luglio, ore 22<br />
CALL OF THE MOUNTAIN (Israele)<br />
Mercoledì 22 luglio, ore 22<br />
TETE’ ALHINHO (Capo Verde)<br />
MASCALUCIA 21-25 luglio <strong>2009</strong><br />
Giovedì 23 luglio, ore 22<br />
NAVEGANTE (Portogallo)<br />
Venerdì 24 luglio, ore 22<br />
JUAN PINILLA (Andalusia)<br />
Sabato 25 luglio, ore 22<br />
7LUASORKESTRA (Mediterraneo)
time out 34<br />
di Rocco Rossitto<br />
Alessandro Daniele<br />
ha 31 e in giro è conosciuto<br />
come Substrate<br />
perché, dice «credo<br />
di vivere nel sottostrato<br />
delle cose, la mia vita è caratterizzata<br />
da questo<br />
aspetto e anche dalla musica<br />
che faccio. Inoltre il nome<br />
Substrate deriva dal<br />
progetto che da anni ho in<br />
mente di realizzare: una<br />
cassa acustica che emetta<br />
solo frequenze infrasoniche,<br />
per intenderci dai 40 Hz in<br />
giù, allo scopo di manifestare<br />
la grande forza dell’onda<br />
sonora!».<br />
Che fai oltre suonare?<br />
«La mia professione è quella<br />
di sound engineer, la mia<br />
utopia la performance audio».<br />
Da quanto tempo fai il dj?<br />
Ritmi e sonorità dal substrato<br />
CLUBBING & DJ /Alessandro Daniele, in arte Substrate, coltiva la passione per la drum’n’bass da quando<br />
aveva 16 anni. Ma nei suoi dj-set non mancano forti contaminazioni tekno e morbide atmosfere jazz<br />
«Ho cominciato ad avere rapporto<br />
col vinile tantissimi anni<br />
fa. Quando viaggiavo per<br />
rave party in giro per l’Italia<br />
e per l’Europa, la mia passione<br />
era quella di comprare i vinili<br />
prodotti dalle tribe stesse.<br />
Tutto ebbe inizio da lì. Purtroppo<br />
però, per diverso tempo,<br />
la mia dedizione all’arte<br />
del djing si è fermata. Ed è<br />
stato proprio grazie al mio definitivo<br />
trasferimento in Sicilia<br />
e all’ispirazione che mi ha<br />
dato questa terra che questa<br />
passione si è risvegliata.<br />
Quindi ti posso rispondere<br />
che effettivamente sono solo<br />
due anni che suono con i dischi,<br />
ma faccio il dj da molto<br />
tempo».<br />
Produci musica?<br />
«Sto lavorando a un progetto<br />
live drum’n’bass con il mio<br />
gruppo e il computer è il mio<br />
primo strumento, caricato<br />
con un software audio dedicato<br />
alla sintesi modulare. È da<br />
qui che, grazie alla collaborazione<br />
di musicisti del calibro<br />
di Matteo Balcone, Sergio<br />
Montemagno, Yuri Argentino,<br />
per citarne alcuni, nasce la<br />
produzione. A proposito di<br />
questo, proprio in questo periodo,<br />
si sta concretizzando<br />
sempre più la linea del progetto<br />
che io e Soggiu abbiamo<br />
chiamato “Drop Out Project”,<br />
che intende valorizzare l’aspetto<br />
strumentale della drum’n’bass,<br />
oltre a quello suonato<br />
con i dischi. Partendo da<br />
questo principio si riesce a<br />
evidenziare, grazie alla contaminazione<br />
di vari generi tra<br />
cui il funky e il jazz, l’hip<br />
hop, il raggae, il rock da cui<br />
✎<br />
la drum’n’bass trae origine, lo<br />
stretto legame che intercorre<br />
tra questi generi e la musica<br />
elettronica».<br />
Chi viene a una tua serata cosa<br />
deve aspettarsi? Hai un<br />
“genere”?<br />
«Ho comprato il mio primo cd<br />
drum’n’bass quando avevo<br />
circa 16 anni. Andai con il<br />
treno a Bologna al “Disco d’Oro”,<br />
l’unico negozio che conoscevo<br />
che avesse questo genere,<br />
perchè volevo ascoltare<br />
Mercati generali, il 22 maggio one night<br />
per il 3° compleanno di Mad in Sicily<br />
Venerdì 22 maggio alle 23, ai Mercati generali,<br />
Mad in Sicily, storica one night del clubbing italiano,<br />
in grande spolvero per festeggiare il suo terzo<br />
compleanno. Accanto ai resident Blatta e Inesha e<br />
Doc Trashz, a curare il warm up due live: We love<br />
mamas, nome nuovo della rinata scena rock catanese,<br />
e RQM, MC con un successo incredibile dentro e<br />
fuori la scena hip hop mondiale. We love mamas<br />
suonano rock mescolandolo con un tiro dance che li<br />
rende assolutamente originali.<br />
Il giovane RQM ha calcato il palco insieme a nomi del calibro di<br />
Missy Helliot, M.I.A., Rupture e Peter Kruder. Per informazioni: info@sodaelettrica.it.<br />
RQM<br />
UNIVERSIT<br />
quella musica a tutti i costi. Il<br />
cd era di Penny Black, ancora<br />
lo conservo. Comprai un cd e<br />
non un vinile per la praticità<br />
di poterlo ascoltare in qualsiasi<br />
momento. Lo consumai.<br />
Da quel momento la mia musica<br />
è stata quella, ho seguito<br />
eventi in tutta Europa, divagando<br />
certamente verso la<br />
tekno, che per anni mi ha accompagnato.<br />
E infatti il mio<br />
set drum’n’bass ha forti influenze<br />
tekno. Inoltre, avendo<br />
una grandissima passione per<br />
il jazz, mi piace spaziare verso<br />
quelle sonorità, in ambienti<br />
più tranquilli, e magari anche<br />
con l’interazione di qualche<br />
strumento acustico».<br />
Un pezzo per il risveglio, uno<br />
per il giorno, uno per la notte.<br />
Ti posso dire quello con cui<br />
mi sono svegliato oggi, “Snake”<br />
di Audio Bullys, quello<br />
che sto ascoltando ora, “The<br />
Sleepless” di Red Snapper, e<br />
quello che suonerò stasera,<br />
“Ignition” di Spor.<br />
Il tuo myspace?<br />
Myspace.com/thesubstrate,<br />
oppure myspace.com/dropoutproject.<br />
Ui
INFORMA 35 time in<br />
a cura di Kikko Solaris<br />
eventi / Madrid De Los Austrias<br />
Madrid De Los Austrias è il progetto austriaco firmato dal dj Heinz Tronigger insieme<br />
al polistrumentista Michael Kreiner aka Pogo, uno dei più ricercati musicisti<br />
della scena austriaca. L’album d’esordio Amor pubblicato nel 2001 dall’etichetta<br />
Sunshine Enterprises è un’organica miscela di flamenco, canti gitani e latin jazz, divenuto<br />
uno dei dischi di culto nella scena elettronica europea. Un successo che si<br />
ripete nell’estate 2005 con Mas Amor, il secondo album firmato MDLA, con cui il<br />
duo esplora un immaginario crocevia sonoro tra l’Havana, New York e Madrid. La<br />
loro ascesa artistica risulta travolgente soprattutto<br />
in virtù della collaborazione con Richard<br />
Dorfmeister (Kruder & Dorfmesiter),<br />
col quale realizzano una serie di avvincenti<br />
remix per Zero 7, Groove Armada, Pressure<br />
Drop, Koop e Willie Bobo. Negli ultimi anni,<br />
Heinz Tronigger collabora con un numero<br />
impressionante di artisti del calibro di Herbert,<br />
Goldie, Rainer Trueby, Jazzanova, Carl<br />
Craig e Francois Kevorkian, portando in giro<br />
per il mondo il suo dj set, un irresistibile<br />
miscela di house, disco, funky, afro ed electro.<br />
www.myspace.com/madriddelosaustrias -<br />
www.sunshine.at<br />
Sabato 9 maggio, Heinz Tronigger di Madrid<br />
De Los Austrias @ Mercati Generali<br />
MDLA, Heinz<br />
✎<br />
www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com<br />
i 10 cd del mese/<br />
01. zZz - Running with the Beast<br />
(ANTI)<br />
02. Zwicker - Songs Of Lucid<br />
Dreamers (Compost)<br />
03. Pete Philly & Perquisite<br />
Mistery Repeats<br />
(Unexpected Records)<br />
04. Alain Clark - Live It Out<br />
(Warner Bros)<br />
05. Compost Ambient Selection<br />
(Compost)<br />
Step 1 candidato “Blog dell’anno”<br />
al Premio Ischia <strong>2009</strong><br />
06. Henrik Schwarz, Âme & Dixon<br />
pres. The Grandfather Paradox<br />
(BBE)<br />
07. Nathan Fake - Hard Islands<br />
(Border Community)<br />
08. David Rodigan pres. Real<br />
Authentic Reggae Vol.2 (BBE)<br />
09. Damian Lazarus - Smoke The<br />
Monster Out (Get Physical)<br />
10. Ursula 1000 - Mystics (ESL)<br />
Step 1, il magazine online della facoltà di Lingue e Letterature<br />
straniere, è stato selezionato tra i primi 10 blog italiani<br />
per la XXX edizione del Premio Ischia dedicato al giornalismo.<br />
Il riconoscimento speciale “Blog dell’anno” è assegnato<br />
attraverso la votazione on-line sul sito ufficiale del Premio (www.premioischia.it),<br />
alla quale possono partecipare tutti, senza obbligo di registrazione. Un riconoscimento<br />
importante: i candidati sono stati selezionati tra i blog italiani che si<br />
sono distinti per le migliori news in esclusiva, tra i quali Voglio scendere di Marco<br />
Travaglio, Pino Corrias e Peter Gomez, e Dagospia di Roberto D’Agostino. Le votazioni<br />
on-line sono aperte fino al 25 giugno.<br />
radio<br />
zammu<br />
“/band”, spazio alla musica<br />
dei gruppi emergenti<br />
Si scrive<br />
“/BAND” e si<br />
legge “slash band”,<br />
il programma di<br />
Radio Zammù dedicato<br />
alle band<br />
emergenti. Condota<br />
da Orianza Mazzola<br />
e Sara Curcio Raiti,<br />
la trasmissione vuole<br />
essere un punto<br />
di incontro tra gli<br />
ascoltatori, sempre<br />
più curiosi, e i gruppi musicali che vogliono<br />
farsi conoscere ed esibirsi. “/BAND” ha come<br />
obiettivo quello di diventare un punto di riferimento<br />
per le band, per gli ascoltatori e le etichette<br />
discografiche in cerca di nuova linfa.<br />
Un agorà della musica a cui tutti possono partecipare,<br />
in onda il lunedì e il mercoledì sempre<br />
alle ore 18. Per contattare il programma:<br />
info@radiozammu.it<br />
✎<br />
FLORA FAJA / “Italian Songs”<br />
omaggio a jazz e bossanova<br />
Domenica 17 maggio<br />
arriva a Catania, al Teatro<br />
Abc, Flora Faja. Un<br />
concerto unico, con la<br />
partecipazione straordinaria<br />
del trombettista<br />
Fabrizio Bosso, in cui la<br />
cantante palermitana<br />
presenta “Italian<br />
Songs”, progetto che<br />
vede coinvolti tantissimi<br />
musicisti della scena<br />
jazzistica palermitana e<br />
non, tra i quali il giovane<br />
sassofonista Francesco<br />
Cafiso.<br />
Nato da un’idea di Flora Faja e Giovanni Mazzarino,<br />
“Italian songs” - già cd sotto l’etichetta Philology<br />
- mette insieme composizioni originali e<br />
brani tra i piu famosi del repertorio della canzone<br />
italiana (Senza fine, Parlami d’amore Mariù,<br />
Ma l’amore no, Donna, e altri) arrangiati in chiave<br />
jazz, con incursioni nella bossanova. Giovanni<br />
Mazzarino (piano e direttore), Fabrizio Bosso<br />
(tromba), Aldo Oliveri (tromba), Giovanni Calderone<br />
(tromba), Francesco Marchese (sax tenore),<br />
Orazio Maugeri (sax alto), Salvatore Pizzurro<br />
(trombone), Riccardo Lo Bue (contrabbasso), Fabrizio<br />
Giambanco (batteria) sono gli elementi che<br />
compongono la formazione che accompagnerà la<br />
cantante e docente di canto del Brass Group di<br />
Palermo. Inoltre, per l’occasione, salirà sul palco<br />
per suonare un brano anche il trombettista Vito<br />
Giordano.
time in<br />
webbing<br />
B&B card, con la carta<br />
paghi meno!<br />
http://www.bbcard.it<br />
Se la scelta è tra ostello e b&b<br />
adesso c’è una possibilità in<br />
più per spendere meno: una<br />
carta gratuita che ti permette di<br />
avere sconti in un circuito vastissimo<br />
di bed&breakfast. Le<br />
mosse sono semplici: andare<br />
sul sito, richiedere la card, e<br />
trovare le strutture che aderiscono.<br />
Studia in Spagna,<br />
lo spagnolo a...<br />
http://www.studiainspagna.com<br />
Lo spagnolo? Studialo in Spagna<br />
e per trovare il posto giusto<br />
di Rocco Rossitto<br />
e la soluzione giusta, questo sito<br />
ti offre molte possibilità sia<br />
come tipologia che come luogo<br />
in cui studiare. Si tratta di un<br />
gruppo di italiani che da anni<br />
vive in Spagna e ha fatto il lavoro<br />
inverso, ovvero mandare<br />
spagnoli in Italia. Ora, acquisita<br />
l’esperienza necessaria, accompagna<br />
gli italiani per i corsi<br />
di spagnolo.<br />
Freequency, freemagazine<br />
di musica e cinema<br />
www.freequency.it<br />
Freequency era un magazine<br />
musicale e cinematografico<br />
cartaceo che veniva gratuitamente<br />
spedito a chi lo richiedeva.<br />
Finita l’esperienza cartacea<br />
è approdato sul web con una<br />
nuova release grafica ma con<br />
la stessa curiosità con cui ha<br />
raccontato la musica e il cinema<br />
in questi anni.<br />
36 UNIVERSIT<br />
✎ La piazza ✎ Chi ha incastrato<br />
del Diamante<br />
Lou Sciortino?<br />
“Sono stata a Barcellona per la<br />
prima volta nella primavera<br />
dell’83. Mercè Rodoreda stava<br />
per morire, ma a quel tempo io<br />
non sapevo ancora nulla di lei”.<br />
Così Sandra Cisneros, una delle<br />
più affermate e brave scrittrici di<br />
letteratura chicana, conosciuta<br />
soprattutto per<br />
l’incantevole romanzo<br />
“La casa<br />
di Mango Street”<br />
(La Nuova Frontiera,<br />
2007), oggi<br />
nella prefazione<br />
alla nuova edizione<br />
del magistrale<br />
libro di Mercé Rodoreda<br />
“La piazza del Diamante”.<br />
Libro quest’ultimo di cui<br />
García Márquez ha detto «senza<br />
ombra di dubbio, il più bel romanzo<br />
pubblicato in Spagna dai<br />
tempi della guerra civile», e che<br />
accade in una Barcellona quasi<br />
scomparsa, fatta di balli in piazza<br />
e botteghe d’altri tempi. Una<br />
Barcellona che Sandra Cisneros<br />
opportunamente descrive in tre<br />
aggettivi (“arcaica, conservatrice,<br />
formale”), restandone tuttavia<br />
incantata al punto da ripercorrerne<br />
i luoghi, strada per<br />
strada, in cerca di un potere<br />
evocativo che riporti in vita le<br />
pagine di Mercé Rodoreda.<br />
La piazza del Diamante<br />
Mercé Rodoreda<br />
La Nuova Frontiera<br />
pp. 223, euro 15<br />
reading di Tiziana Lo Porto<br />
Avevamo lasciato Lou Sciortino<br />
poco più che caruso, esule in Sicilia<br />
per volontà della famiglia, in<br />
compagnia del nonno, don Lou,<br />
che nostalgicamente decretava<br />
“che i vecchi tempi non sono mai<br />
esistiti, che arrancammo aieri comu<br />
stamo arrancannu oggi, che<br />
adesso è uguale a<br />
prima, che la Sicilia<br />
ca ci cuntai<br />
esiste solo nel<br />
mio ciriveddu”.<br />
Avevamo lasciato<br />
Lou Sciortino nelle<br />
ultime pagine del<br />
primo romanzo<br />
dello scrittore catanese Ottavio<br />
Cappellani (Chi è Lou Sciortino?,<br />
Neri Pozza 2004). Lo ritroviamo<br />
adesso in quello che si presenta<br />
come parte seconda di una storia<br />
di mafia e di famiglia. “Chi ha incastrato<br />
Lou Sciortino?” il titolo<br />
di questo nuovo episodio della<br />
saga, che dalla Sicilia si sposta a<br />
Los Angeles, laddove sarà la mafia<br />
italoamericana a prendere il<br />
controllo dell’industria cinematografica<br />
indipendente. A cavallo tra<br />
1968 e 1972, la storia si evolve<br />
così tra set e anteprime di improbabili<br />
film di un giovanissimo (diciannovenne)<br />
regista affiliato e affidato<br />
(dalla nonna Jenny) alla famiglia<br />
Sciortino.<br />
Chi ha incastrato Lou Sciortino?<br />
Ottavio Cappellani<br />
Mondadori<br />
pp.305; euro 18,50
INFORMA<br />
✎<br />
listening<br />
THE SNIPPLERS / Nipple<br />
37<br />
Nipple suona molto come le cose stanno<br />
andando di questi tempi in ambito<br />
elettronico, ovvero una attitudine punk<br />
sorretta da fondamenta electro. In gergo<br />
viene definita Nu Disco. I due Snipplers,<br />
non a caso, provengono da ambienti<br />
come il rock, il metal e il rap. Se<br />
l'unione fa la forza le 15 tracce suonano ruvide e molto<br />
"trendy" pur facendo finta di non esserlo per niente. La cosa<br />
funziona bene e le 15 tracce si adattano tranquillamente a situazioni<br />
dance o da live show. myspace.com/thesnipplers<br />
PETRINA / In doma<br />
di Rocco Rossitto<br />
Mi sbilancio: tra Cristina Donà e Beatrice<br />
Antonili? Debora Petrina ci sta dentro. Al<br />
di là di tutto i riferimenti servono per capirci<br />
perché la nostra ci mette del suo e<br />
non scopiazza nessuno. Protagonisti? Quello strumento con tasti<br />
neri e bianchi nelle sue varie possibilità e la voce che giocherella<br />
lasciando tanti pallini colorati e nuvolette disegnate come<br />
quando si era bambini. Lei scrive e canta tutto da sola: in questo<br />
caso, veramente, chi fa per sé... mmyyssppaaccee..ccoomm//ddeebboorraappeettrriinnaa<br />
✎<br />
ANDREA POZZA TRIO /<br />
Drop this thing<br />
Mettiamola così: un disco jazz per chi<br />
non è uno “smanettone” del jazz. Ti si<br />
appiccica subito addosso, ti fa tenere il<br />
tempo con le dita, ti fa sentire in un<br />
club jazz tutto pieno di fumo... Drop this thing avanza, tra<br />
parti solo strumentali e parti cantante con la presenza del vocalist<br />
Alan Farrington. Magari non rivoluzionerà nulla, ma si<br />
fa masticare pizzicando il passato del jazz mentre tiene per<br />
mano atmosfere più contemporanee. andreapozza.it<br />
THE REVOLUTION /<br />
Revolution<br />
Questo è un disco strano che segnalo perché<br />
non tutto ciò che è interessante deve<br />
per forza incontrare i miei gusti. Dalla nota di stampa: nnaattoo ccoonn<br />
ll’’iiddeeaa ddii mmoossttrraarree aall mmoonnddoo iill mmeegglliioo ddeell ssoottttoobboossccoo uunnddeerr-ggrroouunndd<br />
ccuubbaannoo,, ttrrooppppoo ssppeessssoo aassssoocciiaattoo ssoolloo ee ssoollttaannttoo aallll’’iiddeeaa<br />
““ttuurriissttiiccaa”” ddeell ““BBuueennaa VViissttaa”” ssttyyllee. E così infatti suona, infarcito<br />
di sonorità “moderne” e “latinoamericane”. Il tutto con il contributo<br />
“occidentale” di Fatboy Slim, Roisin Murphy (membro<br />
dei Moloko) e Guy Sigsworth. rraappsstteerrrreeccoorrddss..ccoomm<br />
LIBRI / “Vòltati” è il primo romanzo di Rita Cocuzza<br />
Un percorso interiore segnato da incontri e avventure<br />
di Paola Pasetti<br />
Un romanzo che sa indagare<br />
più dimensioni,<br />
toccare corde intimistiche,<br />
ma anche seguire i<br />
ritmi avvincenti del giallo.<br />
È in libreria “Vòltati”,<br />
esordio come scrittrice<br />
della giornalista catanese<br />
Rita Cocuzza (Aracne editrice;<br />
pp 168; 12 euro).<br />
Ambientato in una realtà<br />
fortemente tradizionalista,<br />
il romanzo si articola<br />
lungo un tormentato<br />
sentiero di riconquista di sé.<br />
«È la storia di una donna<br />
qualunque - spiega l’autrice -<br />
che a un certo punto della sua<br />
vita non si riconosce più, si<br />
smarrisce, si rende conto di<br />
aver fatto scelte lontane dalle<br />
proprie motivazioni interiori.<br />
E allora decide di ritrovare se<br />
stessa». Inizia da qui il percorso<br />
interiore, difficile e doloroso,<br />
che costituisce la spina<br />
dorsale del romanzo. Un<br />
percorso che la protagonista<br />
time in<br />
Una donna qualunque<br />
alla riconquista di sé<br />
✎<br />
decide di non fare da sola: si<br />
susseguono così, sullo sfondo<br />
di una Sicilia borghese, tra<br />
ville sontuose e case barocche,<br />
gli incontri con una serie di<br />
personaggi-chiave<br />
nella vita della<br />
donna. Come il<br />
pittore da cui decide<br />
di farsi ritrarre,<br />
o il giovane<br />
che tanto la attrae<br />
e che la coinvolgerà,<br />
senza volerlo,<br />
in una serie<br />
di eventi imprevedibili<br />
e misteriosi.<br />
Corsi e ricorsi vanno a ricongiungersi<br />
come in un mosaico,<br />
finché la donna non riesce<br />
a trovare lontano dalla Sicilia,<br />
in Camargue, le risposte che<br />
cercava. «Non un lieto fine<br />
idillico - anticipa Rita Cocuzza<br />
- ma comunque il tentativo di<br />
aprire un spiraglio nel futuro,<br />
il raggiungimento della<br />
consapevolezza che. come<br />
scriveva Sciascia, è bello essere<br />
“utili” a questo pianeta».<br />
MONDADORI / Apre in Corso Sicilia<br />
la più grande libreria di Catania<br />
Una nuova libreria Mondadori apre a Catania. Di più: sarà la<br />
più grande libreria della città, nel cuore del centro storico, in corso Sicilia<br />
23. Il nuovo punto vendita, che si estende su una superficie<br />
di oltre 1000 metri quadrati con un’esposizione di<br />
52.000 titoli del panorama culturale italiano e mondiale,<br />
sarà inaugurato sabato 16 maggio.<br />
Le Librerie Mondadori offrono un catalogo di oltre trecento<br />
editori con un ampio assortimento di titoli. Ai libri<br />
si affiancano cartoleria, giochi didattici, cd musicali, dvd,<br />
gadget. Una particolare attenzione è riservata ai bambini<br />
con uno spazio dedicato, un vasto assortimento di libri ed eventi durante<br />
tutto l’anno. ma si potranno trovare anche i testi per coloro che vogliono<br />
approfondire le tematiche tribuarie, fiscali, giuridiche, tecniche ed economiche,<br />
in edizioni curate dalle migliori case editrici e commentate dagli<br />
specialisti del settore; i titoli più attuali per gli esperti di informatica e tutti<br />
coloro che desiderano addentrarsi nell'universo tecnologico di Internet e<br />
dei diversi sistemi operativi. È prevista, inoltre, un’ampia area promozionale<br />
dove il cliente potrà trovare sconti e offerte speciali che renderanno<br />
gli acquisti più convenienti. La nuova apertura, che segue quelle di Acireale<br />
(Corso Umberto 158/160) e Catania (via A. Di Sangiuliano, 223 -<br />
Catania c/o Upim via G. D'Annunzio - Centro Commerciale Etnapolis -<br />
Centro Commerciale Le Zagare - Parco Commerciale I Portali - Centro<br />
Commerciale Le Ginestre), è il coronamento dell’impegno che il Gruppo<br />
Brancato ha svolto sul territorio siciliano.
agenda<br />
08/05venerdì PROIEZIONI /<br />
Bambole e Demoni<br />
Venerdì 8 maggio alle 16:30,<br />
nel Coro di notte dei Benedettini,<br />
penultimo appuntamento<br />
della minirassegna<br />
sul cinema giapponese<br />
“Bambole e demoni” della facoltà<br />
di Lettere e Filosofia<br />
con la proiezione del film<br />
“Suna no Onna” (La donna<br />
della sabbia) di Hiroshi Teshigahara.<br />
Sabato 9 maggio,<br />
ultima giornata di proiezioni<br />
alle 9:30 (Coro di notte)<br />
con i film “Momobatake” (Il<br />
pescheto), episodio di “Yume”<br />
(Sogni) di Akira Kurosawa;<br />
“Yuki-onna” (La donna<br />
della neve), episodio di<br />
“Kwaidan” (Storie di spettri)<br />
di Masaki Kobayashi e “Paprika”<br />
di Satoshi Kon.<br />
Catania, Coro di Notte (Monastero<br />
dei Benedettini), ore 16:30<br />
11/05 lunedì<br />
LEARN BY MOVIES /<br />
Frost/Nixon<br />
Lunedì 11 maggio al Cinema<br />
Odeon prosegue “Learn<br />
by movies” con la proiezione<br />
del film “Frost/Nixon”<br />
(proiezioni alle 18, alle 20.30<br />
e alle 22.30). La rassegna cinematografica<br />
in lingua originale<br />
dell’Università di Catania<br />
prosegue lunedì 18<br />
maggio con il film “Milk”.<br />
L’ultimo film in calendario<br />
per quest’anno sarà proiettato<br />
invece il 25 maggio: “The<br />
Wrestler”.<br />
Catania, Cinema Odeon, ore 18,<br />
20.30 e 22.30<br />
12/05 martedì<br />
FILM /<br />
East is East<br />
Martedì 12 maggio alle<br />
18:30, all’Auditorium del<br />
Monastero dei Benedettini,<br />
terzo appuntamento della<br />
rassegna cinematografica “I<br />
matrimoni nel mondo”. Il<br />
prossimo film in calendario<br />
è “East is East” di Damien<br />
O’Donnell. La rassegna si<br />
conclude con “Sedotta e abbandonata”<br />
di Pietro Germi:<br />
martedì 19 maggio sempre<br />
alle 18:30 in Auditorium.<br />
Catania, Auditorium (Monastero<br />
dei Benedettini), ore 18.30<br />
14/05 giovedì<br />
INCONTRI /<br />
In volo senza confini<br />
Giovedì 14<br />
maggio alle<br />
18, nel Coro<br />
di notte del<br />
Monastero dei<br />
Benedettini, si<br />
presenta il libro<br />
di Laura<br />
Mancuso, la<br />
vedova di Angelo D’Arrigo,<br />
“In volo senza confini. Una<br />
storia d’amore di volo e di<br />
condor” alla facoltà di Lettere<br />
e Filosofia. Ne discutono<br />
con l’autrice Antonino Recca,<br />
Fiorenzo Galli, Luciano<br />
Granozzi, Giuseppe Lazzaro<br />
Danzuso e Elvira Seminara.<br />
Catania, Coro di Notte (Monastero<br />
dei Benedettini), ore 18<br />
17/05 domenica<br />
MERCATINO /<br />
Cactacee<br />
e altre succulente<br />
Domenica<br />
17 maggio<br />
(dalle<br />
9 alle 13<br />
e dalle 15<br />
alle 18)<br />
secondo<br />
appuntamento primaverile<br />
38<br />
Corsi di Kitesurf<br />
con “Cactacee e altre succulente”,<br />
il mercatino delle<br />
piante grasse all’Orto Botanico.<br />
La giornata prevede,<br />
alle 10, visita guidata; alle<br />
11:30 (Aula) convegno su<br />
“Paesaggi e meraviglie botaniche<br />
della Namibia” a cura<br />
di Alessandro Marletta.<br />
Catania, Orto Botanico, ore 9<br />
20/05 mercoledì<br />
CIRCOLO DI LETTURA /<br />
Don Chisciotte<br />
Mercoledì<br />
20 maggio<br />
alle<br />
18.30, alla<br />
Cappella<br />
Bonajuto,<br />
prosegue<br />
il ciclo<br />
<strong>2009</strong> del Circolo di lettura. Il<br />
quinto appuntamento è con<br />
la lettura del “Don Chisciotte”<br />
di Cervantes, a cura di<br />
Michele Branca. L’appuntamento<br />
successivo sarà invece<br />
con la lettura di “Faust” di<br />
Goethe, fissata per venerdì 5<br />
giugno, sempre alle 18:30 alla<br />
Cappella Bonajuto, interventi<br />
di Fernando Gioviale e<br />
Grazia Pulvirenti.<br />
Catania, Cappella Bonajuto, ore 18.30<br />
SPORT /<br />
Palio delle facoltà <strong>2009</strong><br />
Il Cus Catania e il Casr in<br />
collaborazione con i rappresentanti<br />
degli studenti negli<br />
organi collegiali dell’Università<br />
di Catania, organizzano<br />
la 6ª edizione del “Palio delle<br />
Facoltà” che si svolge mercoledì<br />
20 maggio agli impianti<br />
sportivi del<br />
Cus Catania<br />
- Città<br />
Universitaria.<br />
Catania, Cus (Città<br />
Universitaria)<br />
Il Kitesurf, la rivoluzione arriva verso al fine degli anni '90,<br />
quando due fratelli, i francesi Leganaux brevettano il famoso<br />
WIPIKA che sta per Wind Powered Inflatable Kite<br />
Aircraft, che altro non è che il sistema di gonfiaggio che<br />
permette al kite, oltre che a galleggiare, di ripartire dall'acqua<br />
con estrema semplicità.<br />
Oggi il kitesurf è diffuso con enorme successo anche in<br />
Europa grazie alla sua accessibilità ed alla possibilità di praticarlo in luoghi non particolarmente<br />
ventosi: con soli 10/12 nodi di vento il divertimento è assicurato.<br />
Franco Russo, esperto Kiters ed istruttore certificato IKO, propone a tutti coloro<br />
che vorranno avvicinarsi a questo meraviglioso sport, corsi di apprendimento<br />
vari livelli con il metodo certificato dalla International<br />
Kiteboarding Organization.<br />
Per INFO: Franco Russo: cell. 330-366987<br />
Sito Web: www.kite-tecnica.it - e-mail: info@kite-tecnica.it<br />
UNIVERSIT<br />
Gerenza<br />
“UNIVERSITINFORMA”<br />
Mensile<br />
di informazione universitaria<br />
www.universitinforma.it<br />
Registrazione Tribunale di Catania<br />
n. 21/2005 - del 23/05/2005<br />
Anno V - N.5 - maggio <strong>2009</strong><br />
EDITORE: Katamedia S.r.l.<br />
viale Alcide De Gasperi, 54<br />
Catania<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Patrizia Mazzamuto<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Gianluca Reale<br />
REALIZZAZIONE EDITORIALE<br />
Blu Media<br />
V.le Andrea Doria, 69 - Catania<br />
tel. 095 447250 - 095 432304<br />
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REDAZIONE CENTRALE<br />
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STAMPA: Litocon S.r.l.<br />
Zona Industriale - Catania<br />
TIRATURA: 15.000 copie<br />
DISTRIBUZIONE: Erremme<br />
Hanno collaborato<br />
a questo numero:<br />
Irene Alì, Maria Enza Giannetto,<br />
Rocco Rossitto, Michele Spalletta,<br />
Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra,<br />
Rita La Rocca, Giuseppe Valerio,<br />
Paola Pasetti, Liliana Rosano, Kikko<br />
Solaris, Rosalba Di Perna, Chiara<br />
Ventimiglia<br />
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6.490 euro.<br />
Con Offerta incentivi soggetta come da alla decreto richiesta legge approvato di un finanziamento il 06/02/<strong>2009</strong>. comprensivo Prezzo promozionale del servizio per rottamazione "C-Club" di (3 vetture anni usate di polizza euro 0, 1 furto o 2, immatricolate incendio e fino 3 anni al 31 di dicembre garanzia) 1999, e successiva esclusi IPT e approvazione bollo su dichiarazione di Citroën di conformità, Finanziaria al netto - dell'Incentivo Divisione Concessionarie di Banque Psa Citroën. Finance-Succursale Offerta soggetta alla d’Italia. richiesta di Fogli un finanziamento informativi comprensivo presso le del servizio<br />
"C-Club" Concessionarie. (3 anni di polizza Scade furto a fine incendio mese. e 3 anni Le foto di garanzia) sono inserite e successiva a titolo approvazione informativo. di Citroën Informazioni Finanziaria - Divisione ai sensi di della Banque dir. Psa 1999/94/CE: Finance-Succursale consumo d’Italia. Fogli su informativi percorso presso misto le Concessionarie. (l/100Km): da Scade 2,1 a fine a 4,6. mese. Emissioni Le foto sono di inserite CO2 a percorso titolo informativo. misto (g/Km): Informazioni da ai 106 sensi della a 109. dir. 1999/94/CE: Il record di vendite consumo e su riferito percorso alla misto quota<br />
(l/100Km): di mercato da delle 2,1 a immatricolazioni 4,6. Emissioni di CO2 di percorso C1 in Europa misto (g/Km): nel primo da 106 semestre a 109. Il record del 2008 di vendite messo e riferito a confronto alla quota di con mercato gli delle altri immatricolazioni modelli che hanno di C1 in emissioni Europa nel di primo CO2 semestre pari o del minori 2008 messo a 110 a confronto g/Km. con gli altri modelli che hanno emissioni di CO2 pari o minori a 110 g/Km.<br />
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10. TEL. 095/2160202 www.ctauto.it