Il simulatore di guida per le “due ruote” - DoRS
Il simulatore di guida per le “due ruote” - DoRS
Il simulatore di guida per le “due ruote” - DoRS
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Educazione alla Salute<br />
Progetto Incidenti Stradali<br />
<strong>Il</strong> <strong>simulatore</strong> <strong>di</strong> <strong>guida</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> <strong>“due</strong> <strong>ruote”</strong><br />
Manua<strong>le</strong> <strong>per</strong> l’utilizzo del <strong>simulatore</strong> <strong>di</strong> <strong>guida</strong> <strong>per</strong><br />
veicoli a due ruote <strong>per</strong> <strong>le</strong> attività <strong>di</strong>dattiche<br />
e qualche dato sugli incidenti stradali.<br />
Gennaio 2007<br />
1
Introduzione<br />
Gli incidenti stradali costituiscono la prima causa <strong>di</strong> morte tra i giovani, soprattutto tra i maschi.<br />
L’incremento dei veicoli in circolazione, l’utilizzo <strong>di</strong> nuove tecnologie <strong>di</strong> comunicazione (te<strong>le</strong>fono cellulare,<br />
navigatore satellitare), l’uso <strong>di</strong> sostanze (alcool, droghe) possono contribuire notevolmente a rendere<br />
sempre più insicuro il rapporto con la “strada”.<br />
Sebbene il fenomeno dell’uso del cellulare sia recente ed ancora in crescita, una recente ricerca australiana<br />
condotta su ricoverati <strong>per</strong> incidente strada<strong>le</strong> nel <strong>per</strong>iodo 2002-2005 ha evidenziato un rischio <strong>di</strong> incidente<br />
quattro volte su<strong>per</strong>iore tra chi usa il te<strong>le</strong>fonino durante la <strong>guida</strong>.<br />
Altre indagini condotte in Inghilterra mostrano che i <strong>guida</strong>tori <strong>di</strong> SUV (<strong>le</strong> auto gran<strong>di</strong> e robuste) rispettano<br />
ancor meno <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza alla <strong>guida</strong> sentendosi al sicuro nel<strong>le</strong> loro auto: usano meno <strong>le</strong> cinture,<br />
utilizzano il te<strong>le</strong>fono cellulare alla <strong>guida</strong> (te<strong>le</strong>fonate fuori<strong>le</strong>gge) senza auricolare quattro volte in più dei<br />
<strong>guida</strong>tori del<strong>le</strong> auto “normali” ed eccedono più facilmente nella velocità.<br />
La <strong>di</strong>sattenzione alla <strong>guida</strong> costituisce la causa principa<strong>le</strong> degli incidenti stradali ma non sono da trascurare<br />
altri e<strong>le</strong>menti quali il mancato rispetto del<strong>le</strong> rego<strong>le</strong>, dei segnali stradali, l’attitu<strong>di</strong>ne a considerare la <strong>guida</strong><br />
rea<strong>le</strong> alla stregua <strong>di</strong> un videogioco.<br />
Assieme al<strong>le</strong> altre iniziative che l’Educazione alla Salute della Azienda Sanitaria Loca<strong>le</strong> 11 porta avanti da<br />
tempo, viene proposto l’uso del “<strong>simulatore</strong> <strong>di</strong> <strong>guida</strong>” <strong>per</strong> veicoli a due ruote, iniziativa che verrà<br />
s<strong>per</strong>imentata nel 2007 all’interno dei <strong>per</strong>corsi <strong>di</strong>dattici del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> me<strong>di</strong>e inferiori e su<strong>per</strong>iori.<br />
Questo strumento, già utilizzato in alcune iniziative del 2006, ha mostrato un impatto <strong>di</strong>screto sui ragazzi se<br />
non altro <strong>per</strong> l’interesse suscitato.<br />
<strong>Il</strong> <strong>simulatore</strong>, che non ha <strong>le</strong> prerogative <strong>di</strong> un videogioco, ripropone alcune con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> traffico reali dove è<br />
necessaria l’attenzione non solo <strong>per</strong> se stesso ma anche verso <strong>le</strong> <strong>di</strong>strazioni o scorrettezze degli altri mezzi,<br />
inclusi pedoni e ciclisti.<br />
Dopo una serie <strong>di</strong> sondaggi <strong>di</strong> mercato altre iniziative che si sono poi rivelate troppo costose, abbiamo<br />
trovato e scelto il <strong>simulatore</strong> Ri<strong>di</strong>ng Trainer della Honda che poteva costituire lo strumento con i requisiti più<br />
adatti specialmente nella relazione tra prezzo, ingombro e prestazioni.<br />
Con il <strong>simulatore</strong> inserito in un <strong>per</strong>corso <strong>di</strong>dattico pensiamo sia possibi<strong>le</strong> evocare nei giovani<br />
quell’atteggiamento che va sotto il nome <strong>di</strong> “<strong>guida</strong> <strong>di</strong>fensiva”, ovvero una serie <strong>di</strong> accortezze che portano ad<br />
una consapevo<strong>le</strong>zza maggiore <strong>di</strong> <strong>guida</strong> sviluppando <strong>le</strong> capacità <strong>di</strong> “immaginare” gli scenari possibili che<br />
potrebbero verificarsi da lì a poco.<br />
La crescita della capacità <strong>di</strong> osservazione e immaginazione può condurre a una maggior cautela nella <strong>guida</strong>,<br />
ad una concentrazione maggiore nella conduzione del mezzo, una attitu<strong>di</strong>ne a non rischiare inutilmente e ad<br />
essere sempre pronti ad interagire con <strong>le</strong> situazioni inaspettate (auto che girano all’improvviso senza<br />
segnalare, che frenano inaspettatamente ed altro, un pedone che attraversa la strada <strong>di</strong>stratto da una<br />
te<strong>le</strong>fonata sul cellulare).<br />
Per favorire l’ingresso del <strong>simulatore</strong> nei programmi <strong>di</strong>dattici del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> è stato prodotto anche un<br />
ca<strong>le</strong>ndario <strong>per</strong> l’anno 2007 “Non <strong>per</strong><strong>di</strong>amoci la vita <strong>per</strong> strada” che vuol costituire un e<strong>le</strong>mento <strong>di</strong> ulteriore<br />
sensibilizzazione sul prob<strong>le</strong>ma degli incidenti stradali proponendo l’attenzione, l’osservazione e la <strong>guida</strong><br />
“<strong>di</strong>fensiva” come e<strong>le</strong>menti base <strong>per</strong> limitare il numero <strong>di</strong> incidenti.<br />
Di seguito troverete alcune sezioni utili all’impiego del <strong>simulatore</strong> a partire da come si installa, come si<br />
accende, come funziona; par<strong>le</strong>remo anche <strong>di</strong> “incidenti” e atteggiamenti <strong>di</strong> <strong>guida</strong>, dati e informazioni utili <strong>per</strong><br />
fare due chiacchiere con gli studenti sul tema della sicurezza strada<strong>le</strong> e dell’importanza <strong>di</strong> “non <strong>per</strong>dere la<br />
vita nel traffico”.<br />
In<strong>di</strong>ce degli argomenti<br />
<strong>Il</strong> <strong>simulatore</strong> – gli e<strong>le</strong>menti – il montaggio – funzionamento genera<strong>le</strong><br />
L’accesso al programma <strong>di</strong> simulazione – la scelta del<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni – la simulazione – schema del manubrio<br />
e manopo<strong>le</strong> – esempi <strong>di</strong> <strong>per</strong>corsi <strong>di</strong> simulazione – la vista latera<strong>le</strong> – fine della simulazione – il Replay – la<br />
scheda <strong>di</strong> riepilogo genera<strong>le</strong>.<br />
Come si esce dal programma e come si spegne il computer.<br />
Prob<strong>le</strong>mi e chiarimenti – il computer entra in “attesa” – nel replay – blocco del programma<br />
Dati sugli incidenti stradali<br />
Educazione alla Salute - Azienda Asl 11 – Empoli<br />
A cura del dott.Alberto Silva Gennaio 2007<br />
2
<strong>Il</strong> <strong>simulatore</strong><br />
Questo strumento, costituito da un telaio <strong>di</strong> ciclomotore e da un programma <strong>di</strong> simulazione <strong>di</strong> <strong>guida</strong> in strada,<br />
rappresenta un vero <strong>simulatore</strong> <strong>di</strong> <strong>guida</strong> in grado <strong>di</strong> riproporre <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni tipiche della <strong>guida</strong> su strada.<br />
E’ possibi<strong>le</strong> scegliere <strong>di</strong>verse opzioni che riguardano <strong>le</strong> caratteristiche del veicolo ed i <strong>per</strong>corsi, nonché <strong>le</strong><br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> visibilità ma vedremo <strong>di</strong> che si tratta man mano che entreremo nella trattazione.<br />
Lo strumento non è un videogioco e non vince chi fa più morti ma chi riesce a riportare a casa sano e salvo<br />
il proprio corpo simulato (o quello rea<strong>le</strong>), ovvero chi riesce ad evitare incidenti.<br />
Ve<strong>di</strong>amo da cosa è costituito il “<strong>simulatore</strong>” e come si procede al suo montaggio ed utilizzo.<br />
Gli e<strong>le</strong>menti<br />
<strong>Il</strong> Montaggio<br />
<strong>Il</strong> ciclomotore ha un cavo <strong>di</strong> col<strong>le</strong>gamento USB <strong>per</strong> il computer<br />
<strong>Il</strong> video ha 4 cavi: tre <strong>per</strong> il col<strong>le</strong>gamento con il computer e uno <strong>per</strong> l’alimentazione e<strong>le</strong>ttrica<br />
La tastiera ha un solo cavo (ma con due spinotti)<br />
<strong>Il</strong> computer ha invece tutti i col<strong>le</strong>gamenti necessari, che sono 5 (escludendo <strong>le</strong> prese <strong>di</strong> alimentazione<br />
e<strong>le</strong>ttrica) ed un cavo <strong>di</strong> alimentazione e<strong>le</strong>ttrica.<br />
a) 1 col<strong>le</strong>gamento con la tastiera (cavo unico con 2 spinotti verde e viola)<br />
b) 3 col<strong>le</strong>gamenti: con il video e con l’altoparlante (USB, spinotto verde e Cavo blu)<br />
c) 1 col<strong>le</strong>gamento con i coman<strong>di</strong> del “ciclomotore” (USB)<br />
Nel caso si intenda col<strong>le</strong>gare l’uscita video anche ad un proiettore, <strong>per</strong> far partecipare anche gli altri ragazzi<br />
alla visione della simulazione, è necessario col<strong>le</strong>gare l’uscita del computer con l’ingresso del videoproiettore<br />
e l’uscita del videoproiettore con il video.<br />
Funzionamento genera<strong>le</strong><br />
Uno volta col<strong>le</strong>gati i componenti e posizionati correttamente i cavi si può accendere il computer e passare<br />
alla prima fase, la se<strong>le</strong>zione del<strong>le</strong> variabili (tipologia del mezzo e tipo <strong>di</strong> <strong>per</strong>corso).<br />
Dopo questa fase entriamo nel<strong>le</strong> vera e propria simulazione, <strong>guida</strong>ti da una voce; alla fine del <strong>per</strong>corso sarà<br />
possibi<strong>le</strong> rivedere tutte <strong>le</strong> fasi della simulazione effettuata con la possibilità <strong>di</strong> avere una osservazione<br />
esterna (viste laterali e dall’alto del ciclomotore) e ritornare in<strong>di</strong>etro nel <strong>per</strong>corso <strong>per</strong> soffermarci su alcuni<br />
punti critici del <strong>per</strong>corso <strong>per</strong> favorire gli aspetti <strong>di</strong>dattica.<br />
Alla fine il programma propone una tabella che riassume i punti salienti della “<strong>per</strong>formance” <strong>di</strong> <strong>guida</strong> che può<br />
anche essere stampata e consegnata allo studente o soggetto che ha eseguito la simulazione.<br />
Iniziamo adesso con i col<strong>le</strong>gamenti tra gli e<strong>le</strong>menti.<br />
3<br />
<strong>Il</strong> <strong>simulatore</strong> è costituito principalmente da:<br />
a) Computer e Video<br />
b) Struttura fisica del ciclomotore:<br />
b.1 – manubrio con coman<strong>di</strong><br />
b.2 – sella<br />
b.3 – coman<strong>di</strong> a peda<strong>le</strong><br />
c) Tastiera (non visibi<strong>le</strong>)<br />
e) Cavi <strong>di</strong> col<strong>le</strong>gamento (non visibili)
<strong>Il</strong> VIDEO, la TASTIERA e il CICLOMOTORE<br />
Nel <strong>di</strong>segno seguente si vedono chiaramente i col<strong>le</strong>gamenti dei cavi<br />
con il computer .<br />
<strong>Il</strong> Computer visto dal retro<br />
Col<strong>le</strong>gamenti nel caso <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> un Videoproiettore<br />
Precauzioni<br />
Prima <strong>di</strong> accendere il computer assicurarsi che tutti i cavi siano ben col<strong>le</strong>gati e <strong>le</strong> prese <strong>di</strong> rete e<strong>le</strong>ttrica<br />
inserite correttamente: fare in modo che il ciclomotore non oscilli ma che sia bene in piano anche <strong>per</strong> evitare<br />
cadute accidentali del video o degli altri componenti.<br />
4<br />
Dal Video si <strong>di</strong>partono 4 cavi:<br />
1) alimentazione e<strong>le</strong>ttrica<br />
2) spinotto verde au<strong>di</strong>o<br />
3) cavo blu video<br />
4) spinotto USB<br />
Dalla Tastiera invece soltanto un cavo con<br />
“doppio spinotto” (viola e verde).<br />
Anche dal Ciclomotore esce un unico cavo<br />
USB<br />
In questo schema del “retro” del<br />
computer si possono identificare i<br />
col<strong>le</strong>gamenti con video, tastiera e<br />
ciclomotore.<br />
E’ possibi<strong>le</strong> col<strong>le</strong>gare <strong>le</strong> immagini del video<br />
anche ad un videoproiettore in modo ta<strong>le</strong> da<br />
garantire una partecipazione più attiva dei<br />
ragazzi.<br />
E’ necessario col<strong>le</strong>gare l’uscita del computer alla<br />
presa “computer in” del Videoproiettore e<br />
col<strong>le</strong>gare la presa “computer out” al video del<br />
ciclomotore.<br />
In questo modo il pilota può guardare la<br />
simulazione <strong>di</strong>rettamente sul suo schermo video<br />
e gli altri sulla parete attraverso il videoproiettore.
Accen<strong>di</strong>amo il computer.<br />
L’accesso al programma <strong>di</strong> simulazione - prima videata<br />
La scelta del<strong>le</strong> “con<strong>di</strong>zioni” - a) Le caratteristiche del veicolo<br />
Dopo aver premuto il comando RUN avremo una successione <strong>di</strong> videate che hanno lo scopo <strong>di</strong> se<strong>le</strong>zionare<br />
<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> simulazione, ovvero quel<strong>le</strong> <strong>le</strong>gate al tipo <strong>di</strong> mezzo e al tipo <strong>di</strong> <strong>per</strong>corso.<br />
La prima videata è <strong>per</strong> la scelta del tipo <strong>di</strong> cambio del mezzo, se automatico o manua<strong>le</strong>.<br />
<strong>Il</strong> susseguirsi del<strong>le</strong> “videate” <strong>di</strong> scelta del<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni è in<strong>di</strong>cato sulla prima riga in alto dove si in<strong>di</strong>viduano <strong>le</strong><br />
se<strong>le</strong>zioni possibili e necessarie: Cambio, Dimensione veicolo, Tipo <strong>di</strong> <strong>per</strong>corso e Sfondo.<br />
Secondo il tipo <strong>di</strong> cambio scelto c’è la necessità <strong>di</strong><br />
posizionare l’interruttore posizionato <strong>di</strong>etro al blocco del<br />
manubrio: se il cambio è manua<strong>le</strong> l’interruttore va<br />
posizionato come nella figura,<br />
altrimenti si posiziona in vertica<strong>le</strong>.<br />
L’interruttore commutatore attribuisce <strong>le</strong> funzioni <strong>di</strong> freno e cambio al manubrio ed ai pedali.<br />
Confermata la scelta con il pulsante <strong>di</strong> “avvio” si passa alla videata seguente, quella <strong>per</strong> la scelta della<br />
Dimensione del veicolo.<br />
5<br />
Dopo qualche decina <strong>di</strong> secon<strong>di</strong> (il<br />
tempo che occorre <strong>per</strong> la messa in<br />
o<strong>per</strong>a del computer ed il caricamento<br />
del software <strong>di</strong> “simulazione”) si giunge<br />
alla prima “videata” dove si trova una<br />
“mascherina” in alto a sinistra dove ci<br />
sono alcuni coman<strong>di</strong>, tra i quali RUN.<br />
RUN serve a far iniziare il programma<br />
<strong>di</strong> simulazione e si attiva con il piccolo<br />
“mouse a pallina” che si trova sulla<br />
tastiera.<br />
Ci si porta quin<strong>di</strong> su RUN e si preme<br />
invio (o il tasto sinistro del mouse a<br />
pallina).<br />
In questo sede si sceglie quin<strong>di</strong> il Cambio.<br />
Se il cambio è automatico i coman<strong>di</strong> sono tutti sul<br />
manubrio, se invece si sceglie il cambio “manua<strong>le</strong>” alcuni<br />
coman<strong>di</strong> sono spostati sui pedali, come nel<strong>le</strong> moto (il<br />
peda<strong>le</strong> a destra è il freno posteriore, quello a sinistra è<br />
invece il cambio, che in questo caso è a 6 marce)<br />
La se<strong>le</strong>zione si fa ruotando a destra e sinistra il manubrio<br />
e confermando la scelta con il pulsante <strong>di</strong> “avvio”<br />
posizionato sul manubrio.<br />
Allo stesso modo, utilizzando il manubrio, si<br />
sceglie la <strong>di</strong>mensione del veicolo (<strong>per</strong> i ragazzi<br />
neopatentati è meglio se<strong>le</strong>zionare “ciclomotore”).<br />
Se vo<strong>le</strong>ssimo tornare in<strong>di</strong>etro nel<strong>le</strong> videata<br />
precedenti si può premere sul pulsante del<br />
“clacson” posizionato (come in tutti i mezzi a due<br />
ruote) accanto alla manopola sinistra.<br />
Con il pulsante <strong>di</strong> “avvio” si se<strong>le</strong>ziona la scelta e<br />
si passa alla videata successiva, ovvero “tipo <strong>di</strong><br />
<strong>per</strong>corso”.
La scelta del<strong>le</strong> “con<strong>di</strong>zioni” - b) <strong>Il</strong> tipo <strong>di</strong> <strong>per</strong>corso e <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> visibilità<br />
Nel Tipo <strong>di</strong> <strong>per</strong>corso <strong>le</strong> opzioni più interessanti dal<br />
punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>dattico sono “Via Principa<strong>le</strong>” e<br />
“Via secondaria”.<br />
L’ultima se<strong>le</strong>zione da effettuare è quella dello<br />
Sfondo, o del<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> visibilità: Giorno,<br />
Sera o Nebbia. Meglio se<strong>le</strong>zionare Giorno.<br />
L’ultima videata, prima <strong>di</strong> iniziare con la simulazione, fornisce alcune informazioni <strong>di</strong> “ripasso” sul<strong>le</strong> funzioni,<br />
in<strong>di</strong>cando anche il pulsante <strong>di</strong> “fine”, <strong>per</strong> interrom<strong>per</strong>e la simulazione e ricominciare da capo.<br />
Ovviamente è meglio arrivare alla fine della simulazione, come vedremo tra poco.<br />
6<br />
Una volta se<strong>le</strong>zionato ad esempio Via Principa<strong>le</strong>, con il<br />
tasto “avvio” (o avanti) si passa alla scelta del<br />
<strong>per</strong>corso secondo una mappa genera<strong>le</strong> con 6 opzioni<br />
Ultima videata <strong>di</strong> istruzione
La Simulazione - uno degli scenari possibili<br />
<strong>Il</strong> soggetto si trova sul ciclomotore spento a lato <strong>di</strong> una strada: una voce ci <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> accendere il veicolo e ci<br />
in<strong>di</strong>cherà successivamente il <strong>per</strong>corso che si deve seguire.<br />
In genera<strong>le</strong> i coman<strong>di</strong> saranno del tipo “gira a destra al prossimo segna<strong>le</strong>” (che significa “gira a destra al<br />
prossimo semaforo") oppure es. “gira a sinistra alla prossima curva” (ovvero, "gira a sinistra alla prossima<br />
curva").<br />
Sul video è visibi<strong>le</strong> al centro il cruscotto essenzia<strong>le</strong> del mezzo con il contachilometri, la spia dell’olio, dei fari,<br />
del<strong>le</strong> frecce).<br />
Schema del manubrio<br />
Tasto specia<strong>le</strong> <strong>per</strong><br />
“sfareggiare”<br />
Controllo<br />
abbaglianti<br />
anabbaglianti<br />
Leva freno posteriore o “frizione”<br />
(in caso <strong>di</strong> cambio manua<strong>le</strong>)<br />
Comando<br />
“frecce”<br />
Clacson<br />
Pulsante<br />
<strong>di</strong> FINE<br />
<strong>Il</strong> manubrio è lo stesso dei motocicli o dei ciclomotori “reali”: con la manopola destra si da “gas”, con la <strong>le</strong>va<br />
destra si attiva il freno anteriore, con quella sinistra il freno posteriore: se si è se<strong>le</strong>zionato il cambio<br />
“manua<strong>le</strong>” la <strong>le</strong>va sinistra assume la funzione <strong>di</strong> “frizione”.<br />
Sui coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> sinistra si trova il Clacson, il comando <strong>per</strong> <strong>le</strong> frecce, il controllo del<strong>le</strong> luci (abbaglianti e<br />
anabbaglianti) e il tasto (denominato “specia<strong>le</strong>”) <strong>per</strong> “sfareggiare”.<br />
Accanto alla manopola destra c’è il pulsante FINE che può interrom<strong>per</strong>e la simulazione e che serve <strong>per</strong><br />
ritornare al menu principa<strong>le</strong>.<br />
<strong>Il</strong> Dispositivo <strong>di</strong> sicurezza sulla manopola destra è tipico dei ciclomotori; in caso <strong>di</strong> caduta interrompe il<br />
flusso <strong>di</strong> corrente al<strong>le</strong> cande<strong>le</strong> e blocca il motore; questo interruttore deve sempre essere posizionato nella<br />
posizione <strong>di</strong> “moto”, altrimenti il ciclomotore virtua<strong>le</strong> non parte.<br />
7<br />
A destra e sinistra si trovano gli specchietti<br />
retrovisori.<br />
I coman<strong>di</strong> al manubrio fisico (e non<br />
virtua<strong>le</strong>) sono gli stessi <strong>di</strong> un mezzo rea<strong>le</strong>.<br />
A destra c’è la manopola del gas e il<br />
comando <strong>di</strong> accensione: la <strong>le</strong>va a destra<br />
aziona il freno anteriore<br />
Sulla sinistra invece si trovano una serie <strong>di</strong><br />
coman<strong>di</strong> tipici, accanto alla manopola: <strong>le</strong><br />
frecce, il comando dei fari, il clacson e un<br />
tasto specia<strong>le</strong> (che sul<strong>le</strong> moto ha la<br />
funzione <strong>di</strong> attivare gli “abbaglianti” <strong>per</strong><br />
“sfareggiare”) che serve a attivare la<br />
visione latera<strong>le</strong> (<strong>di</strong> cui par<strong>le</strong>remo tra poco).<br />
Dispositivo <strong>di</strong><br />
sicurezza<br />
Pulsante <strong>di</strong><br />
“avvio”<br />
Leva freno anteriore
Particolare della manopola sinistra<br />
Particolare della manopola destra<br />
Interruttore del<br />
<strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong><br />
sicurezza<br />
Tasto<br />
SPECIALE<br />
Comando <strong>per</strong> <strong>le</strong> FRECCE<br />
destra e sinistra<br />
Pulsante <strong>di</strong> FINE o<br />
<strong>di</strong> interruzione della<br />
simulazione<br />
Posizione <strong>di</strong> blocco<br />
del motore<br />
Posizione<br />
<strong>di</strong> marcia<br />
Esempi <strong>di</strong> <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> simulazione<br />
Leva del freno posteriore<br />
o “frizione”<br />
In questo caso stiamo <strong>per</strong>correndo una strada principa<strong>le</strong> alla velocità <strong>di</strong> 26 km l’ora: si nota un cartello con il<br />
limite <strong>di</strong> velocità, una macchina avanti e un camion che viene in <strong>di</strong>rezione contraria.<br />
Nel successivo ci troviamo a 22 km/ora vicino ad un passaggio pedona<strong>le</strong> con un bambino che attraversa.<br />
Negli specchietti retrovisori si vede quel che accade <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> noi.<br />
Utilizzando il tasto “specia<strong>le</strong>” invece possiamo attivare la visione “latera<strong>le</strong>”.<br />
8<br />
Comando luci<br />
Abbaglianti e<br />
Anabbaglianti<br />
Pulsante del<br />
CLACSON<br />
Leva del freno<br />
anteriore<br />
Pulsante <strong>di</strong> “avvio”<br />
del motore<br />
Per <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
norma<strong>le</strong> “marcia” del<br />
motociclo l’interruttore <strong>di</strong><br />
sicurezza deve essere<br />
posizionato sulla<br />
“posizione <strong>di</strong> marcia”
La visione latera<strong>le</strong><br />
Con questo tipo <strong>di</strong> <strong>simulatore</strong> non è ovviamente possibi<strong>le</strong> la vista latera<strong>le</strong>. Quando ci si trova ad esempio ad<br />
un incrocio non siamo in grado <strong>di</strong> vedere se sopraggiungono veicolo da destra o da sinistra.<br />
Per ovviare a questo limite si può azionare il comando “abbaglianti <strong>per</strong> sfareggiare” (o Tasto SPECIALE)<br />
posizionato nel blocco coman<strong>di</strong> della manopola sinistra.<br />
Tenendo premuto il tasto si attivano due finestrel<strong>le</strong> (a destra e sinistra) che danno la visiona latera<strong>le</strong>: in<br />
queste con<strong>di</strong>zioni non si vedono più gli specchietti retrovisori.<br />
L’utilizzo del tasto specia<strong>le</strong> “vista latera<strong>le</strong>”<br />
Nel caso che accada un incidente il programma si interrompe e ripropone l’evento.<br />
9<br />
Ad un certo punto del <strong>per</strong>corso ci<br />
troviamo ad un quadrivio con o senza<br />
in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> precedenza: ci fermiamo<br />
(ve<strong>di</strong> velocità 0) e premiamo il tasto<br />
specia<strong>le</strong>.<br />
Tenendo premuto ta<strong>le</strong> comando, sul<br />
video si formano due picco<strong>le</strong> finestre<br />
che rappresentano la visione latera<strong>le</strong>.<br />
Alla finestrella <strong>di</strong> sinistra si vede la<br />
strada latera<strong>le</strong> a sinistra e su quella <strong>di</strong><br />
destra la strada latera<strong>le</strong> a destra.<br />
In questo casi possiamo accertarci se<br />
<strong>le</strong> strade sono libere da traffico e<br />
passare senza incorrere in incidenti.<br />
In questo caso un auto uscita da<br />
un <strong>di</strong>stributore è entrata in<br />
mezzo alla strada senza<br />
accertarsi del<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni sella<br />
strada: il motociclo infatti ha<br />
urtato l’auto ed è stato coinvolto<br />
in un incidente.<br />
Variando l’angolazione del<br />
manubrio e ruotando la<br />
manopola del “gas” è possibi<strong>le</strong><br />
rivedere l’incidente da varie<br />
angolazioni.<br />
In questo “replay” della scena<br />
dell’incidente il passeggero della<br />
moto si vede in terza <strong>per</strong>sona.
Fine della simulazione – il REPLAY<br />
Alla fine del <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> simulazione, annunciato dalla “voce”, arriviamo alla videata seguente che offre due<br />
possibilità <strong>di</strong> scelta: la fine della sessione (premendo il tasto FINE) o il “replay” del <strong>per</strong>corso appena<br />
affrontato (premendo Start o pulsante <strong>di</strong> “avvio”)<br />
Esempi <strong>di</strong> visioni <strong>di</strong> “replay”<br />
10<br />
Se vogliamo vedere il “replay” si<br />
preme quin<strong>di</strong> “start” e si può<br />
rivedere tutto il <strong>per</strong>corso ma non<br />
più in “soggettiva”: si segue il<br />
<strong>per</strong>corso da un “occhio esterno” e<br />
ci ve<strong>di</strong>amo dall’alto o in <strong>di</strong>verse<br />
angolazioni.<br />
Muovendo il manubrio a destra e<br />
sinistra si cambia l’angolazione<br />
del<strong>le</strong> visua<strong>le</strong> e girando la<br />
manopola del gas ci si sposta in<br />
alto.<br />
Da questo momento in poi anche il<br />
Clacson assume una funzione<br />
<strong>di</strong>versa andando a funzionare<br />
come un comando <strong>di</strong> “rewind” o <strong>di</strong><br />
“riavvolgimento”, ovvero tornare<br />
in<strong>di</strong>etro.<br />
Durante questa fase il programma<br />
offre alcuni messaggi riferiti a quel<br />
che è successo nella simulazione: in<br />
questo schema infatti il messaggio<br />
richiama all’attenzione del rispetto<br />
dei limiti <strong>di</strong> velocità.<br />
In questo ambiente è possibi<strong>le</strong>, come<br />
si vede dal<strong>le</strong> in<strong>di</strong>cazioni, riavvolgere<br />
(con il tasto “clacson”) e rivedere<br />
l’evento: <strong>per</strong> far ripartire il replay<br />
della simulazione è necessario<br />
premere “avvio” (o “start”).<br />
Per interrom<strong>per</strong>e questa fase <strong>di</strong><br />
replay della simulazione basta<br />
premere il pulsante FINE.
Fine della simulazione<br />
11<br />
In quest’altra immagine <strong>di</strong> “replay” si vede il<br />
soggetto dall’alto e da una angolazione<br />
sinistra.<br />
In replay è possibi<strong>le</strong>, come abbiano già<br />
detto, avere una visione esterna.<br />
In questa immagine si vede il camion che<br />
sorpassa un veicolo fermo e un auto in<br />
procinto <strong>di</strong> sorpassarne un’altra.<br />
In questo caso il motociclista (ovvero il<br />
soggetto alla <strong>guida</strong> <strong>di</strong> simulazione) aveva<br />
deciso <strong>di</strong> fermarsi <strong>per</strong> capire che cosa<br />
stesse succedendo (ve<strong>di</strong> velocità 0<br />
km/ora).<br />
In questa il motociclista a 33 km/ora<br />
ha affrontato una curva a sinistra.<br />
In questo caso appare il messaggio<br />
“ci si era accorti <strong>di</strong> uno scooter<br />
apparso da <strong>di</strong>etro un camion?” e poi<br />
alcune raccomandazioni quali<br />
“controllare sempre <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni del<br />
traffico anche dopo il sorpasso <strong>di</strong><br />
uno scooter”.<br />
In effetti era appena passato uno<br />
scooter e una moto sta sorpassando<br />
da destra il camion.<br />
Alla fine del Replay della<br />
simulazione appare un<br />
messaggio <strong>di</strong> “suggerimento”<br />
che da una valutazione genera<strong>le</strong><br />
della prova <strong>di</strong> <strong>guida</strong> sostenuta<br />
richiamando concetti <strong>di</strong> prudenza<br />
generali e particolari.
Scheda <strong>di</strong> riepilogo genera<strong>le</strong><br />
L’ultima videata della simulazione è costituita da una scheda <strong>di</strong> valutazione della <strong>per</strong>formance che riassume<br />
i punti salienti del <strong>per</strong>corso appena effettuato: col<strong>le</strong>gando il computer ad una stampante è possibi<strong>le</strong> ottenere<br />
la scheda cartacea da consegnare allo studente.<br />
Come si esce dal programma e si spegne il computer<br />
12<br />
Premendo il contemporanea 3 coman<strong>di</strong>,<br />
cioè il tasto “FINE” e i pulsanti della<br />
manopola destra “Tasto specia<strong>le</strong>” e<br />
“Clacson” il programma presenta la<br />
videata inizia<strong>le</strong> dove è possibi<strong>le</strong> “cliccare”<br />
su Arresta il sistema utilizzando il<br />
mouse a pallina della tastiera.<br />
In questo modo il programma <strong>di</strong><br />
interrompe ed il computer si spegne.
Prob<strong>le</strong>mi e chiarimenti<br />
Prob<strong>le</strong>mi – il computer entra in attesa (o stand by)<br />
Se il computer rimane inattivo <strong>per</strong> un certo <strong>per</strong>iodo si <strong>di</strong>sconnette ed entra in attesa, a basso consumo.<br />
In genere si spenge anche il video (<strong>per</strong> risparmiare energia).<br />
Nel REPLAY – Tempi <strong>di</strong> attesa lunghi? Blocco del programma?<br />
Durante il “replay” della simulazione il programma propone tutto quello che è successo inclusi i tempi; se ad<br />
esempio prima <strong>di</strong> partire si attende qualche minuto <strong>per</strong> provare <strong>le</strong> frecce, mettere in moto, s<strong>per</strong>imentare la<br />
visione latera<strong>le</strong>, nel replay i tempi <strong>di</strong> attesa sono gli stessi anche nel “replay” e si potrebbe pensare che il<br />
computer si possa essere bloccato.<br />
Aspettare e provare a ricordarsi della prova appena sostenuta.<br />
Blocco del programma<br />
Nel caso che il programma non vada avanti, che lo schermo non fornisca nessuna immagine, che anche<br />
premendo il tasto FINE non succeda niente, si può pensare ad un “blocco” del programma.<br />
In questi casi, se non si vedono vie <strong>di</strong> uscita, bisogna spegnere il computer premendo <strong>per</strong> alcuni secon<strong>di</strong> il<br />
tasto <strong>di</strong> avvio fino a che il computer non si spegne.<br />
Riaccendendolo <strong>di</strong> nuovo si ripristinano tutte <strong>le</strong> funzioni.<br />
13<br />
Per riattivare il programma basta<br />
premere un tasto (esempio ESC) e<br />
il video si riaccende dopo pochi<br />
secon<strong>di</strong> con questa videata.<br />
Per tornare alla simulazione è<br />
necessario cliccare su<br />
“Administrator”, utilizzando il<br />
“mouse a pallina” della tastiera.<br />
Se invece vo<strong>le</strong>ssimo interrom<strong>per</strong>e<br />
la simulazione e spegnere il<br />
computer basta cliccare su “spegni<br />
computer”.
Qualche dato – Incidenti Stradali: la situazioni naziona<strong>le</strong><br />
Fonte: ACI-Istat<br />
Valore in<strong>di</strong>ce<br />
Incidenti e Feriti<br />
5,5<br />
5,0<br />
4,5<br />
4,0<br />
3,5<br />
3,0<br />
2,5<br />
2,0<br />
1,5<br />
1,0<br />
Andamento nel tempo del numero <strong>di</strong> incidenti,<br />
feriti e morti - fonte Aci-Istat<br />
incid feriti morti<br />
350.000<br />
325.000<br />
300.000<br />
275.000<br />
250.000<br />
225.000<br />
200.000<br />
175.000<br />
150.000<br />
8.537<br />
222.873<br />
163.770<br />
313.727<br />
7.000<br />
225.078<br />
6.500<br />
5.426<br />
1980 1985 1991 1995 2000 2005<br />
In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Mortalità e Gravità nel tempo -<br />
fonte Aci-Istat<br />
5,2<br />
3,7<br />
Ind.Mortalità<br />
Ind.Gravità<br />
2,4<br />
1,7<br />
1980 1985 1991 1995 2000 2005<br />
9.000<br />
8.500<br />
8.000<br />
7.500<br />
Morti<br />
6.000<br />
5.500<br />
5.000<br />
Dati Aci - Istat<br />
In genera<strong>le</strong> <strong>le</strong> morti ed i feriti riguardano soprattutto i maschi generalmente in giovane età.<br />
Num<br />
Conducenti MORTI <strong>per</strong> classe <strong>di</strong><br />
età e sesso - Italia anno 2004<br />
500<br />
450<br />
400<br />
Maschi<br />
350<br />
Femmine<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
0-5<br />
10-13<br />
16-17<br />
21-24<br />
30-34<br />
40-44<br />
Classi<br />
50-54<br />
60-64<br />
70-74<br />
80-84<br />
nr<br />
14<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
Num<br />
10.000<br />
5.000<br />
Conducenti FERITI <strong>per</strong> classe <strong>di</strong><br />
età e sesso - Italia anno 2004<br />
-<br />
Dal 1990 al 2005 si assiste ad un<br />
incremento ri<strong>le</strong>vante del numero dei feriti<br />
che da 228.873 sono passati a circa<br />
320.000 nel 2005.<br />
Anche il numero <strong>di</strong> incidenti è<br />
sensibilmente aumentato nel tempo<br />
raggiungendo il valore <strong>di</strong> 225.000 nel<br />
2005<br />
<strong>Il</strong> numero dei morti, pur sempre e<strong>le</strong>vato,<br />
mostra una tendenza alla <strong>di</strong>minuzione<br />
(dagli 8.537 decessi del 1980 ai 5.426<br />
del 2004).<br />
Facendo il rapporto tra numero <strong>di</strong> morti e numero<br />
incidenti e moltiplicando <strong>per</strong> 100 si ottiene il valore<br />
dell’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Mortalità che in<strong>di</strong>ca quanti decessi si<br />
hanno ogni 100 incidenti stradali.<br />
Dividendo invece il numero dei morti <strong>per</strong> la somma<br />
dei morti più feriti e moltiplicando ancora <strong>per</strong> 100 si<br />
ottiene l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Gravità, ovvero il numero <strong>di</strong> morti<br />
ogni 100 soggetti coinvolti in incidenti stradali.<br />
I valori <strong>di</strong> questi in<strong>di</strong>ci sono in <strong>di</strong>minuzione nel tempo,<br />
ovvero <strong>di</strong>minuisce la mortalità e la gravità<br />
0-5<br />
10-13<br />
Classi<br />
16-17<br />
21-24<br />
30-34<br />
40-44<br />
50-54<br />
Maschi<br />
Femmine<br />
E’ evidente come la mortalità <strong>per</strong> incidente strada<strong>le</strong> dei conducenti riguar<strong>di</strong> soprattutto i maschi: nella classe<br />
<strong>di</strong> età 25-33 anni il numero in<strong>di</strong>ca 450 maschi contro 50 femmine decedute alla <strong>guida</strong> <strong>di</strong> un mezzo.<br />
Per i feriti invece i maschi fanno ri<strong>le</strong>vare oltre il doppio dei casi.<br />
60-64<br />
70-74<br />
80-84<br />
nr
Una indagine sul territorio sugli stili <strong>di</strong> <strong>guida</strong><br />
Alla fine del 2004 è stata effettuata dall’Educazione alla Salute una indagine tramite questionario sul<br />
comportamento <strong>di</strong> <strong>guida</strong> <strong>di</strong>chiarato dagli studenti del<strong>le</strong> me<strong>di</strong>e inferiori e su<strong>per</strong>iori del territorio.<br />
Gli studenti hanno fatto compilare il questionario anche tra familiari, amici e conoscenti in modo ta<strong>le</strong> da<br />
avere informazioni anche sullo sti<strong>le</strong> <strong>di</strong> <strong>guida</strong> degli adulti.<br />
L’analisi dei dati ha <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> avere informazioni sul<strong>le</strong> abitu<strong>di</strong>ni dei “piloti” <strong>di</strong> auto, moto e ciclomotore,<br />
bicic<strong>le</strong>tta <strong>di</strong>fferenziate anche <strong>per</strong> età e sesso.<br />
Riportiamo soltanto alcune informazioni utili ad inquadrare il prob<strong>le</strong>ma dei giovani motociclisti o<br />
ciclomotoristi.<br />
In genera<strong>le</strong> la <strong>di</strong>sattenzione e la <strong>le</strong>ggerezza nella <strong>guida</strong> costituiscono gli e<strong>le</strong>menti principali del verificarsi <strong>di</strong><br />
un incidente; tra i giovani si ri<strong>le</strong>vano <strong>di</strong>versi comportamenti poco responsabili (specialmente tra i maschi) e<br />
che possono contribuire a rendere insicuro lo sti<strong>le</strong> <strong>di</strong> <strong>guida</strong>.<br />
Ve<strong>di</strong>amo qualche dato riferito ai circa 2.800 questionari utilizzati nell’indagine<br />
Comportamenti<br />
Comportamento su strada 14-25 anni<br />
stanco<br />
stupefac<br />
alcolici<br />
te<strong>le</strong>fon<br />
n.r. pedoni<br />
andar in 2<br />
n.uso frecce<br />
n.r. precedenze<br />
n.r semafori<br />
n.r. sensi unici<br />
sorp.a dx<br />
2,2<br />
4,9<br />
4,5<br />
2,7<br />
11,0<br />
10,4<br />
9,9<br />
9,9<br />
14,6<br />
16,2<br />
17,9<br />
17,5<br />
20,8<br />
24,8<br />
21,7<br />
25,7<br />
29,2<br />
26,2<br />
Femmine<br />
Maschi<br />
15<br />
33,4<br />
35,3<br />
0 10 20 30 40<br />
<strong>per</strong>cent<br />
Giovani 14-27 anni <strong>per</strong> sesso: uso ciclomotore o moto % incidenti (negli ultimi 3 anni)<br />
sesso num<br />
Con<br />
cicloM<br />
% con<br />
cicloM N° inc.<br />
%Inc<br />
Femmine 305 157 51,5 53 33,8<br />
Maschi 255 179 70,2 117 65,4<br />
Tota<strong>le</strong> 560 336 60,0 170 50,6<br />
39,4<br />
39,4<br />
Violazioni e incidenti <strong>di</strong>chiarati – giovani ciclomotoristi 14-27 anni (valore me<strong>di</strong>o <strong>per</strong> sesso)<br />
sesso violazioni incidenti<br />
Femmine 1,00 0,18<br />
Maschi 1,83 0,48<br />
Comportamenti <strong>di</strong>chiarati <strong>per</strong><br />
strada dai giovani 14-25 anni<br />
ciclomotoristi e motociclisti<br />
<strong>Il</strong> 35% dei maschi <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non usare<br />
la freccia <strong>di</strong> segnalazione, il 40% usa<br />
sorpassare a destra, il 30% <strong>guida</strong> stanco,<br />
il 51.6% (16,2+17.9+17.5) ammette <strong>di</strong><br />
non rispettare semafori, precedenze,<br />
sensi unici.<br />
Abbastanza ri<strong>le</strong>vante un 14% <strong>di</strong> giovani<br />
maschi che <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> <strong>guida</strong>re dopo<br />
aver bevuto alcolici.<br />
La “trasgressione” agli stili <strong>di</strong> vita corretti<br />
è prerogativa dei maschi e si traduce poi<br />
in numero <strong>di</strong> incidenti, traumatismi e<br />
morti molto su<strong>per</strong>iore a quella della<br />
femmine (ve<strong>di</strong> dati nazionali).<br />
Sempre dal<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni raccolte nell’indagine risulta<br />
che il 70% dei giovani maschi possiede un ciclomotore<br />
contro il 51% del<strong>le</strong> femmine: che il 65% dei maschi ha<br />
avuto almeno un incidente negli ultimi 2-3 anni (contro<br />
il 33.8% del<strong>le</strong> femmine).<br />
Considerando tutti i soggetti intervistati (giovani ciclomotoristi 14-27<br />
anni) risulta che ogni maschio ha avuto 0.48 incidenti contro gli<br />
0.18 del<strong>le</strong> femmine ed ha effettuato quasi il doppio del<strong>le</strong> violazioni<br />
(1.83 contro 1,0).
Altri spunti sparsi sull’argomento<br />
Indagine CENSIS – novembre 2006<br />
I giovani e gli ado<strong>le</strong>scenti sono più esposti al rischio <strong>di</strong> incidente strada<strong>le</strong> con ciclomotore. Circa il 45% dei giovani usa il<br />
motorino. Alto livello <strong>di</strong> incidentalità tra i giovani ciclomotoristi. <strong>Il</strong> 40% dei giovani passa con il semaforo rosso <strong>per</strong><br />
consuetu<strong>di</strong>ne. Solo il 35% dei giovani conosce il significato <strong>di</strong> tutti i segnali stradali<br />
In breve sul te<strong>le</strong>fonino sul te<strong>le</strong>fonino<br />
<strong>Il</strong> focus del <strong>di</strong>battito riguarda la <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> concentrazione e <strong>di</strong> reattività nel corso <strong>di</strong> una te<strong>le</strong>fonata, poiché <strong>le</strong> risorse sono<br />
già impegnate in un'altra attività e la capacità cognitiva e <strong>per</strong>cettiva della mente è limitata.<br />
Cellulare alla <strong>guida</strong> - lo stu<strong>di</strong>o australiano<br />
Pochi, <strong>di</strong>cono i ricercatori, sono stati fino a oggi gli stu<strong>di</strong> epidemiologici mirati a definire il ruolo dell'uso dei te<strong>le</strong>foni<br />
cellulari sugli incidenti stradali. E <strong>di</strong> non grande aiuto sono i report della polizia, che <strong>di</strong>fficilmente si soffermano su dettagli<br />
<strong>di</strong> questo genere. <strong>Il</strong> risultato è che ad oggi mancano informazioni sull'effettivo rischio e sulla <strong>di</strong>fferenza esistente tra<br />
l'usare o meno l'auricolare. Lo stu<strong>di</strong>o ha così preso in considerazione 456 "autisti" <strong>di</strong> età su<strong>per</strong>iore a 17 anni che<br />
possedessero un te<strong>le</strong>fono cellulare e coinvolti in incidenti stradali che richiedessero cure ospedaliere tra l'apri<strong>le</strong> del 2002<br />
e il luglio del 2004. La ricerca ha cercato <strong>di</strong> definire, attraverso <strong>le</strong> interviste effettuate agli incidentati e i tabulati forniti<br />
dal<strong>le</strong> compagnie te<strong>le</strong>foniche, l'eventua<strong>le</strong> uso del cellulare al tempo stimato dell'impatto e l'uso nello stesso momento<br />
della giornata la settimana precedente l'incidente. I risultati? Chi utilizza il cellulare mentre <strong>guida</strong>, con o senza<br />
auricolari, <strong>di</strong>ce la responsabi<strong>le</strong> della ricerca, è soggetto a incidenti quattro volte <strong>di</strong> più rispetto a chi non ne fa<br />
uso. Lo stu<strong>di</strong>o afferma così esplicitamente che l'utilizzo del cellulare "a mani libere" non aiuta. Anzi. I <strong>guida</strong>tori si sentono<br />
autorizzati a effettuare più chiamate, <strong>di</strong>straendosi inevitabilmente, visto che il cervello non può rispondere in maniera<br />
efficace agli input visivi e u<strong>di</strong>tivi attivati nello stesso momento.<br />
In Australia, <strong>per</strong>altro, l'utilizzo del cellulare in macchina è vietato anche con gli auricolari.<br />
E se proprio si evitasse <strong>di</strong> parlare al te<strong>le</strong>fono?<br />
Guidare è <strong>per</strong>icoloso, non c’è dubbio; e ci sono e<strong>le</strong>menti che, pensati <strong>per</strong> ridurre la <strong>per</strong>icolosità, in realtà potrebbero<br />
aumentarla. Uno <strong>di</strong> questi è riassunto da una teoria, che si deve a Peltzman, secondo la qua<strong>le</strong> il <strong>guida</strong>tore attua una<br />
“compensazione del rischio” va<strong>le</strong> a <strong>di</strong>re che ogni volta che ci si mette al volante, si fa un bilancio tra <strong>le</strong> possibilità <strong>di</strong> un<br />
incidente e i vantaggi <strong>di</strong> una <strong>guida</strong> rischiosa: viaggio più rapido, più <strong>di</strong>vertimento (eccetera). E’ evidente, a questo punto,<br />
che qualsiasi e<strong>le</strong>mento che renda mano probabi<strong>le</strong> farsi ma<strong>le</strong>, <strong>per</strong> esempio l’arrivo del<strong>le</strong> cinture <strong>di</strong> sicurezza o dell’air bag,<br />
l’avere installato l’ABS o il <strong>guida</strong>re una specie <strong>di</strong> carro armato allontana (a torto o a ragione) la prospettiva <strong>di</strong> farsi ma<strong>le</strong><br />
e, quin<strong>di</strong>, si preme sull’acce<strong>le</strong>ratore. La teoria <strong>di</strong> Peltzman è stata contestata ma, come si riporta nell’introduzione <strong>di</strong> uno<br />
stu<strong>di</strong>o del British Me<strong>di</strong>cal Journal, ci sono e<strong>le</strong>menti a supporto. Per esempio, Oltremanica l’arrivo dell’obbligo del<strong>le</strong><br />
cinture <strong>per</strong> <strong>guida</strong>tore e passeggero a fianco ha coinciso con l’aumento del<strong>le</strong> morti da traffico tra pedoni, 8% in più, ciclisti,<br />
13%, e occupanti dei se<strong>di</strong>li posteriori (senza cinture, evidentemente) tra i quali la mortalità è salita del 28%.<br />
I ricercatori hanno cercato <strong>di</strong> capire se l’uso del<strong>le</strong> SUV, o comunque <strong>di</strong> grossi fuoristrada a quattro ruote motrici, ha un<br />
effetto analogo. Anche <strong>per</strong>ché c’è un precedente: nel 1993, il Ministero dei Trasporti britannico aveva <strong>di</strong>stribuito mezzo<br />
milione <strong>di</strong> opuscoli in cui si sosteneva la maggiore sicurezza del<strong>le</strong> vetture gran<strong>di</strong> rispetto al<strong>le</strong> picco<strong>le</strong>, riportando anche<br />
dati statunitensi che mostravano che i <strong>guida</strong>tori del<strong>le</strong> Suv, in caso <strong>di</strong> incidente, avevano minori probabilità <strong>di</strong> riportare<br />
danni, il che, nel paese che ha dato i natali alla Mini (quella origina<strong>le</strong>) suona un po’ come un tra<strong>di</strong>mento. Lo stu<strong>di</strong>o ha<br />
<strong>per</strong>tanto cercato <strong>di</strong> stabilire se l’uso <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> questi veicoli si associa a comportamenti <strong>per</strong>icolosi, come non indossare <strong>le</strong><br />
cinture o parlare al te<strong>le</strong>fono senza auricolare. Per farlo, sono stati piazzati strategicamente degli osservatori in tre punti<br />
della zona occidenta<strong>le</strong> <strong>di</strong> Londra con caratteristiche <strong>di</strong> viabilità <strong>di</strong>fferenti. Inoltre, i rilievi sono stati fatti sia nella fase <strong>di</strong><br />
introduzione della <strong>le</strong>gge che proibiva l’uso del te<strong>le</strong>fonino a mano durante la <strong>guida</strong>, in base alla qua<strong>le</strong> i tutori dell’or<strong>di</strong>ne si<br />
limitavano a un richiamo, sia nella fase successiva in cui fioccavano <strong>le</strong> multe.<br />
Che cosa si è visto, dunque? Intanto che un <strong>guida</strong>tore su sei non usa <strong>le</strong> cinture, e uno su 40 te<strong>le</strong>fona tranquillamente.<br />
Distinguendo <strong>per</strong> tipo <strong>di</strong> vettura, i <strong>guida</strong>tori <strong>di</strong> SUV e simili hanno una frequenza <strong>di</strong> te<strong>le</strong>fonate fuori <strong>le</strong>gge quattro<br />
volte su<strong>per</strong>iore agli altri, mentre in fatto <strong>di</strong> cinture <strong>di</strong>menticate, la frequenza è su<strong>per</strong>iore soltanto (si fa <strong>per</strong> <strong>di</strong>re)<br />
del 26%. Altro dato genera<strong>le</strong>, chi infrange una del<strong>le</strong> due <strong>le</strong>ggi più facilmente infrange anche l’altra, infatti tra coloro che<br />
usavano il te<strong>le</strong>fono quelli senza cinture erano il 22%, mentre tra coloro che non usavano il te<strong>le</strong>fono la <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> era<br />
pari al 15%. In pratica, anche questo stu<strong>di</strong>o confermerebbe l’ipotesi <strong>di</strong> Peltzman: se ci si sente più protetti, si ignorano<br />
alcune misure prudenziali, tanto la peggio ce l’ha il ciclista. Nella stessa occasione, il BMJ ha pubblicato anche un altro<br />
stu<strong>di</strong>o, de<strong>di</strong>cato a un fattore <strong>di</strong> rischio <strong>per</strong> gli incidenti: <strong>guida</strong>re quando ci si sente insonnoliti. Si tratta <strong>di</strong> un’indagine<br />
francese che ha coinvolto poco meno <strong>di</strong> 13000 <strong>per</strong>sone, tutte <strong>di</strong>pendenti o ex <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> un grande ente energetico<br />
francese. Si è visto che il rischio <strong>di</strong> incidenti gravi aumentava con il numero <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> in cui la <strong>per</strong>sona aveva <strong>guida</strong>to pur<br />
capendo <strong>di</strong> essere sull’orlo del sonno. Chi aveva <strong>di</strong>chiarato che negli ultimi 12 mesi lo aveva fatto “poche volte” aveva un<br />
rischio pari al 50% in più, ma <strong>per</strong> chi <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> aver <strong>guida</strong>to malgrado la sonno<strong>le</strong>nza almeno una volta al mese, il rischio<br />
praticamente triplicava. A qualcuno potrà sembrare una sco<strong>per</strong>ta dell’acqua calda, ma il dato veramente importante, non<br />
è l’aumento del rischio, scontato, ma il fatto che capire <strong>di</strong> non essere sufficientemente svegli non impe<strong>di</strong>sca a molti <strong>di</strong><br />
continuare a <strong>guida</strong>re. Se si ha sonno, ci si ferma, semplicemente.<br />
16
Qualche consiglio <strong>di</strong> “<strong>guida</strong> <strong>di</strong>fensiva” – ve<strong>di</strong> il ca<strong>le</strong>ndario 2007 “non <strong>per</strong><strong>di</strong>amoci la vita <strong>per</strong> strada” –<br />
della Educazione alla Salute Asl 11<br />
Trovandosi alla <strong>guida</strong> <strong>di</strong> un ciclomotore è necessario prestare molta attenzione non solo ai segnali o<br />
in<strong>di</strong>cazioni stradali ma anche agli altri mezzi che circolano.<br />
L’analisi “a vista” del <strong>guida</strong>tore e dell’andamento del mezzo può fornire molte informazioni utili alla<br />
prevenzione degli incidenti.<br />
Le scorrettezze alla <strong>guida</strong> degli altri mezzi costituiscono un <strong>per</strong>icolo e<strong>le</strong>vato: la <strong>di</strong>strazione è la principa<strong>le</strong><br />
causa.<br />
Possiamo incontrare mezzi che non mettono la freccia, che compiono manovre inaspettate, che vanno<br />
troppo forte, che non sentono se suoni il clacson o che non ti vedono passare anche se hai il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
precedenza.<br />
Diffidate <strong>di</strong> alcune tipologie <strong>di</strong> “piloti” o <strong>di</strong> situazioni e potrete<br />
Le frecce <strong>di</strong> segnalazione<br />
Anche chi abita da anni in una certa zona e si sposta poco può essere <strong>per</strong>icoloso <strong>per</strong>ché può pensare che<br />
tutti quanti conoscano <strong>le</strong> sue abitu<strong>di</strong>ni, dove abita, dove accosta, dove curva, quando parte, quando fa<br />
inversione: <strong>per</strong> queste sue convinzioni può non porre nessuna attenzione alla <strong>guida</strong>, non mettere <strong>le</strong> frecce e<br />
compiere una infinità <strong>di</strong> manovre errate e rischiose <strong>per</strong> se e <strong>per</strong> gli altri.<br />
La <strong>di</strong>strazione da aggressività e altro<br />
Osservare che sta alla <strong>guida</strong> può farci capire anche il<br />
livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>sattenzione, <strong>di</strong> aggressività o comunque <strong>di</strong><br />
<strong>per</strong>icolosità del <strong>guida</strong>tore o pilota.<br />
Se trovate sulla vostra strada un pilota <strong>di</strong> formula uno<br />
lasciatelo “correre via”, non sorpassatelo e non state<br />
vicino alla sua auto (o moto).<br />
<strong>Il</strong> pilota <strong>di</strong> formula uno si può riconoscere anche dallo<br />
sti<strong>le</strong> <strong>di</strong> <strong>guida</strong> e non solo da cappello e dall’assetto<br />
dell’auto.<br />
In genera<strong>le</strong> chi ha il cappello in testa alla <strong>guida</strong> può<br />
essere più <strong>di</strong>stratto, più fanatico e comunque<br />
<strong>per</strong>icoloso.<br />
Anche chi va troppo piano <strong>per</strong>ché cerca un in<strong>di</strong>rizzo<br />
o un parcheggio può essere <strong>di</strong>stratto e compiere<br />
manovre improvvise senza segnalare.<br />
17<br />
Conoscere i cambiamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dei<br />
mezzi che ti precedono è importante <strong>per</strong><br />
evitare tamponamenti o comunque incidenti:<br />
anche un mezzo fermo può partire ed entrare<br />
in strada senza nessuna segnalazione<br />
mettendo a rischio la circolazione e<br />
favorendo gli incidenti.<br />
E’ necessaria molta prudenza e molta<br />
attenzione <strong>per</strong> potersi <strong>di</strong>fendere da chi non<br />
mette la freccia <strong>di</strong> segnalazione: questo può<br />
succedere a chi è <strong>di</strong>stratto (dal te<strong>le</strong>fonino, da<br />
una mappa strada<strong>le</strong>, da una conversazione,<br />
da una alterazione dell’umore) e osservare il<br />
comportamento degli altri <strong>guida</strong>tori può<br />
metterci in allarme e salvarci la vita.<br />
Anche chi è alla <strong>guida</strong> <strong>di</strong> un ciclomotore deve<br />
utilizzare correttamente la freccia <strong>di</strong><br />
segnalazione <strong>per</strong> in<strong>di</strong>care agli altri i cambi <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>rezione, <strong>le</strong> partenze, gli arrivi.
<strong>Il</strong> rischio della troppa sicurezza<br />
I te<strong>le</strong>fonini cellulari e la <strong>di</strong>strazione<br />
Te<strong>le</strong>fonare in situazioni <strong>di</strong> stress ed<br />
essere alla <strong>guida</strong> con la paura <strong>di</strong> far tar<strong>di</strong>,<br />
magari trasportando bambini non<br />
allacciati al<strong>le</strong> cinture non giova alla<br />
sicurezza <strong>di</strong> nessuno degli occupanti del<br />
mezzo; trovandosi alla <strong>guida</strong> <strong>di</strong> un<br />
ciclomotore non possiamo far niente <strong>per</strong><br />
“salvare” i <strong>di</strong>stratti ma possiamo<br />
comunque evitare noi il rischio <strong>di</strong><br />
incidente tentando <strong>di</strong> identificare “a vista”<br />
<strong>le</strong> situazioni.<br />
Poniamo maggior attenzione ai mezzi<br />
con piloti che te<strong>le</strong>fonano o <strong>di</strong>stratti da<br />
bambini o animali da compagnia “liberi”<br />
nell’abitacolo.<br />
18<br />
State attenti a chi ha<br />
fuoristrada o comunque<br />
auto gran<strong>di</strong>: in genere i<br />
piloti sono meno rispettosi<br />
del<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> <strong>di</strong> circolazione<br />
sentendosi più al sicuro<br />
nel loro carroarmato (ve<strong>di</strong><br />
teoria <strong>di</strong> Peltzman),<br />
possono essere più<br />
<strong>di</strong>stratti e più<br />
deresponsabilizzati degli<br />
altri anche non essendo<br />
dei “fanatici”.<br />
I danni possibili<br />
provocati dall’uso del<br />
te<strong>le</strong>fonino alla <strong>guida</strong><br />
sono ancora in stu<strong>di</strong>o<br />
ma con certezza<br />
te<strong>le</strong>fonare al “volante”<br />
pre<strong>di</strong>spone a un rischio<br />
<strong>di</strong> incidente quattro volte<br />
su<strong>per</strong>iore.
Nella grande rete si possono trovare infinite informazioni sul prob<strong>le</strong>ma degli incidenti stradali (o comunque<br />
sull’argomento della “sicurezza”), del rischio <strong>per</strong> i ciclomotori, del<strong>le</strong> attitu<strong>di</strong>ni al<strong>le</strong> <strong>guida</strong>, l’uso del casco, sul<strong>le</strong><br />
“buone pratiche” <strong>di</strong> <strong>guida</strong>, stu<strong>di</strong> sul rischio dell’uso del cellulare, gli effetti sull’attenzione a seguito <strong>di</strong> abuso <strong>di</strong><br />
alcolici e sostanze e una serie <strong>di</strong> informazioni interessanti ed aggiornate con infiniti “link” con altri siti tematici<br />
Alcuni Siti Web utili<br />
Ministero della Salute - http://www.ministerosalute.it<br />
http://www.ministerosalute.it/promozione/inc_stradali/incidenti_stradali.jsp<br />
Istituto Su<strong>per</strong>iore <strong>di</strong> Sanità - http://www.epicentro.iss.it<br />
http://www.epicentro.iss.it/focus/strada<strong>le</strong>/strada<strong>le</strong>-oms.asp<br />
ISTAT - Istituto Naziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Statistica - http://www.istat.it<br />
http://www.istat.it/dati/catalogo/20031023_00/<br />
ACI – Automobi<strong>le</strong> Clud d’Italia - http://www.aci.it<br />
http://www.aci.it/index.php?id=52<br />
CENSIS - Centro Stu<strong>di</strong> Investimenti Sociali<br />
http://www.censis.it – Con il motore <strong>di</strong> ricerca del sito è possibi<strong>le</strong> entrare nel<strong>le</strong> loro pubblicazioni e articoli<br />
sull’argomento degli incidenti stradali.<br />
Buon lavoro e buona <strong>guida</strong>.<br />
Educazione alla Salute<br />
Gennaio 2007<br />
19<br />
Trovarsi durante una<br />
conversazione al te<strong>le</strong>fonino<br />
cellulare durante la <strong>guida</strong> <strong>di</strong> auto,<br />
ciclomotori e a pie<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>spone<br />
comunque ad un rischio maggiore:<br />
la comunicazione te<strong>le</strong>fonica<br />
compromette l’u<strong>di</strong>to, l’attenzione e<br />
limita l’uso del<strong>le</strong> mani.<br />
L’incontro tra “<strong>di</strong>stratti” su vari<br />
mezzi <strong>di</strong> locomozione ovviamente<br />
può favorire maggiormente gli<br />
incidenti ed i danni.