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Bilancio Sociale 2010 - CO&SO Firenze

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I DATI DELL’AREA<br />

CURA<br />

«Sostanzialmente, noi che dall’alto della nostra roccia assistiamo al naufragio<br />

ci aspettiamo che i soccorsi siano puntuali, efficaci, risolutivi: ma i soccorsi<br />

hanno sempre un’andatura claudicante, imprecisa, oscillante, insufficiente. E<br />

allora cerchiamo di capire la loro debolezza intrinseca, il senso incompiuto delle<br />

relazioni di aiuto, la loro «sintassi» intesa proprio come arte del comporre, come<br />

capacità di ordinare insieme le parti di un discorso, di un possibile processo. C’è<br />

un’affermazione che ripeto con insistenza, sapendo che può risultare irriguardosa<br />

e svalutante: «Il benessere dei cittadini è affidato solo alle mani degli esperti»…..<br />

Ripeto queste ovvietà perché penso alla cura come ad una coperta multicolore,<br />

fatta utilizzando più stoffe, con trame e spessori differenti: un patchwork che<br />

connette gesti diversi tesi a moltiplicare le chance di vita, le opportunità di salute<br />

e i rimedi per la nostra umana vulnerabilità».<br />

da “Perdere, perdersi” Claudio Renzetti – Animazione <strong>Sociale</strong> 03 -2000<br />

DAL CURARE AL PRENDERSI CURA,<br />

INDIVIDUARE I BI<strong>SO</strong>GNI PER DARE<br />

RISPOSTE.<br />

L’area della cura, di cui fanno parte<br />

Cooperative di tipo A, si occupa di servizi<br />

rivolti ai disabili, ai pazienti psichiatrici e<br />

agli anziani. Le azioni intraprese nel <strong>2010</strong><br />

hanno avuto come obiettivo prioritario<br />

quello della riorganizzazione del settore,<br />

sia in termini di ridefinizione dei bisogni,<br />

che in termini di revisione della tipologia<br />

della proposta. Il percorso, che ha visto<br />

il Consorzio e le Cooperative impegnati<br />

in attività di approfondimento e confronto<br />

con le Istituzioni e con gli stessi fruitori<br />

dei servizi, ha portato ad evidenziare<br />

l’urgenza di operare cambiamenti radicali<br />

nell’erogazioni delle azioni di cura sia per<br />

il modificarsi delle necessità dell’utenza<br />

e delle famiglie che per le criticità del<br />

momento economico. In tal senso appare<br />

chiaro che l’orientamento deve essere<br />

quello di proporre interventi sempre<br />

più specializzati, ma nello stesso tempo<br />

flessibili, anche a fronte di risposte sempre<br />

più parziali e non esaustive dei servizi<br />

esistenti.<br />

Tra le tipologie di servizi attualmente in atto<br />

segnaliamo:<br />

• Residenze Sanitarie Assistenziali per<br />

anziani<br />

• Servizi sperimentali di sostegno anziani<br />

fragili (SAF)<br />

• Servizi diurni per anziani autosufficienti<br />

• Servizi diurni per anziani con iniziali<br />

disturbi cognitivi<br />

• Residenze per disabili<br />

• Centri diurni per disabili<br />

• Servizi sperimentali per disabili<br />

• Residenza per pazienti con disagio<br />

mentale<br />

• Servizi di Assistenza Domiciliare privata<br />

con attività assistenziali, infermieristici<br />

e riabilitativi.<br />

39<br />

area della<br />

cura

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