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patologie del ginocchio - Federazione Italiana Tennis

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2.6 Lesioni dei legamenti collaterali mediale e laterale<br />

Il legamento collaterale mediale e collaterale laterale sono molto importanti per la<br />

stabilità <strong>del</strong> <strong>ginocchio</strong>. Essi decorrono ai lati <strong>del</strong> <strong>ginocchio</strong> ed il loro compito è di<br />

stabilizzare l’articolazione nei movimenti di traslazione laterale .<br />

Le lesioni legamentose <strong>del</strong> collaterale mediale sono assai comuni negli atleti. Nelle<br />

distorsioni di primo grado il legamento risulta stirato, in assenza di lacerazioni o con<br />

lacerazioni di grado minimo. Queste lesioni sono causa di lieve dolorabilità locali,<br />

scarso stravaso ematico e tumefazione. In corrispondenza <strong>del</strong>la regione dolente si può<br />

manifestare una soffusione ecchimotica che si risolve comunque entro 2 o 3 settimane<br />

dal trauma. Mancano i segni di lassità articolare e il trauma non determina alcuna<br />

significativa invalidità a lungo termine. Il trattamento prevede il riposo e la successiva<br />

riabilitazione muscolare. Le distorsioni di secondo grado sono caratterizzate dalla<br />

lacerazione parziale <strong>del</strong> legamento con conseguente lassità articolare, dolore<br />

localizzato, dolorabilità e tumefazione. Se durante l’esame clinico l’operatore esegue<br />

dei movimenti di stress, è possibile percepire con precisione una sensazione di “fine<br />

corsa” durante la manovra. Dato che la lesione legamentosa è parziale, l’articolazione<br />

si mantiene stabile e un’’intensa terapia riabilitativa può essere da sola sufficiente: Le<br />

distorsioni di terzo grado inducono la rottura completa <strong>del</strong> legamento, essendo<br />

quindi causa di instabilità articolare. I segni caratteristici di questo tipo di distorsione<br />

consistono nella dolorabilità, nell’instabilità, nell’assenza di sensazione di “fine corsa”<br />

alla manovra di stress e nella presenza di una vasta ecchimosi. Le lesioni di questo<br />

tipo richiedono talvolta il trattamento chirurgico.<br />

Gli strumenti <strong>del</strong> legamento collaterale mediale si verificano quando viene<br />

applicata al <strong>ginocchio</strong> una sollecitazione di tipo valgizzante. I pazienti riferiscono per<br />

lo più una sensazione di scatto o di lacerazione al versante mediale <strong>del</strong> <strong>ginocchio</strong>.<br />

Nelle lesioni isolate <strong>del</strong> legamento collaterale mediale il paziente è spesso in grado di<br />

deambulare e talvolta porta a termine l’attività durante la quale ha riportato il trauma.<br />

L’’esame clinico evidenzia una dolorabilità lungo il percorso <strong>del</strong> legamento<br />

collaterale tibiale; con un’attenta palpazione è possibile identificare il livello preciso<br />

<strong>del</strong>la lesione: all’inserzione <strong>del</strong> legamento, a livello <strong>del</strong> condilo femorale mediale,<br />

sulla rima articolare (tratto intermedio) o lungo l’estesa area di inserzione <strong>del</strong><br />

legamento al versante mediale <strong>del</strong>la tibia. Il paziente viene più agevolmente esaminato<br />

in decubito supino, con la coscia appoggiata al piano <strong>del</strong> lettino. Il medico afferra<br />

l’arto inferiore con entrambe le mani, portandolo oltre il bordo <strong>del</strong> lettino e<br />

successivamente sollecita il <strong>ginocchio</strong> in varismo o in valgismo (stress in varo-valgo).<br />

Quando il <strong>ginocchio</strong> è in estensione completa, la stabilità in senso medio-laterale è<br />

affidata principalmente al legamento crociato posteriore. Flettendo il <strong>ginocchio</strong> a 30°,<br />

il ruolo di stabilizzazione <strong>del</strong> crociato posteriore viene escluso e con lo stress in valgo<br />

diviene così possibile la valutazione <strong>del</strong> legamento collaterale mediale.<br />

Le distorsioni di terzo grado <strong>del</strong> legamento collaterale mediale possono<br />

richiedere la sutura chirurgica diretta: le distorsioni isolate di terzo grado possono<br />

essere trattate anche solo con il semplice controllo <strong>del</strong>la tumefazione e,<br />

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