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Testo - Antonio Ferrazzani

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Il battello era semplicemente lussuoso; alto sul pelo dell'acqua, e<br />

dai fianchi che emettevano lucenti bagliori marini per le infinite<br />

trasparenti squame che la liquida massa dell’acqua vi intesseva. Lo<br />

yacht sembrava conficcato per la chiglia in un immenso screziato<br />

cristallo, piuttosto che immerso nelle acque del lago. E tutto su di<br />

esso era d'un bianco candido che scivolava oltre il bordo e giù per le<br />

ripide fiancate. Unica macchia nel colore immacolato - che sempre<br />

più gli faceva apparire la clisterizzazione come una logica esigenza,<br />

se non una pratica necessità - l'intrico di ferraglia poppiera<br />

indispensabile all'attracco; che maggiormente si complicava per<br />

reggere con sottili verricelli un piccolo gommone rosso fiamma<br />

Altrimenti, ovunque l'abbacinante nitore degli smalti; e acqua verde<br />

e mutevole, a tratti finanche sanguigna delle alghe che scivolavano<br />

nella loro rotta.<br />

Quindi, non distanti, Harris scoprì le rovine dell’albergo. A quel<br />

punto, il Sereno Imperiale era un gigantesco nodo d'acciaio e altri<br />

materiali che - liquefacendosi nel rogo - avevano dato luogo a una<br />

sorta di enorme struttura caotica. Fumava ancora quella gigantesca<br />

groviera, pacificata e mai più pacifica; a eruttare con incandescente<br />

monotonia malinconici pensieri dalla colonia di fori di cui era<br />

costituita.<br />

Sedettero sui divanetti di coperta, i cui sedili intrecciati<br />

lasciavano scorgere vecchie gomene e sdrucite ciambelle di sughero<br />

stipate più sotto nell'essiccata intimità dei corpetti salvavita. Quindi<br />

l'uomo agganciò lo sguardo di Harris e prese a scrutarlo con tale<br />

fredda determinazione che questi decise di rompere il silenzio pur<br />

di sfuggire a una simile tortura.<br />

- Credo di doverle dei ringraziamenti per avermi salvato<br />

dall'incendio.<br />

- Non lo dica. - I grandi occhi iniettati di sangue, da inquisitivi<br />

divennero ilari. - Le cose non stanno proprio come lei immagina.<br />

Sono io che ho fatto saltare in aria l’albergo.<br />

Trascorse del tempo prima che la dichiarazione si scavasse<br />

un'adeguata sede nel cervello di Harris. Allorché era partito gli<br />

avevano parlato di disturbi politici - sempre l'Uomo Calvo dei<br />

frigoriferi, dalle maniche di camicia tenute su con elastici rosa -, ma<br />

non s'aspettava di trovarsi immerso nell'avventura. E improvvi-<br />

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