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IL THEREMIN di Corona - Istituto Istruzione Superiore Maserati

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Una volta finito il <strong>di</strong>segno bisogna stampare il circuito, per farlo si possono usare <strong>di</strong>verse tecniche,<br />

io ho usato quella cosiddetta dello sviluppo. Si stampano i vari <strong>di</strong>segni su dei luci<strong>di</strong> da proiezioni<br />

che vengono sovrapposti a delle basette <strong>di</strong> vetronite con del rame presensibilizzato grazie ad un<br />

fotoresist che è una pellicola sensibile alla luce. Con uno strumento chiamato bromografo si<br />

impressionano le basette <strong>di</strong> rame mettendole sotto delle lampade ai raggi ultravioletti che grazie alla<br />

loro lunghezza d’onda polimerizzano velocemente il fotoresist solo nel punto in cui la pista sul<br />

lucido non è presente. Successivamente si passa la basetta in un bagno <strong>di</strong> soda caustica che elimina<br />

il fotoresist che polimerizzato lascia il rame puro allo scoperto solo negli spazi vuoti. Il passaggio<br />

successivo consiste nell’eliminare il rame in eccesso che è quello in corrispondenza degli spazi<br />

dove il fotoresist è venuto via, infatti le piste con sopra il fotoresist non polimerizzato sono protette<br />

da qualsiasi attacco acido. Per fare l’incisione si usa una macchina che scalda e ossigena il cloruro<br />

ferrico che è il sale <strong>di</strong> ferro dell’acido cloridrico (quin<strong>di</strong> non è un vero e proprio acido) ed è una<br />

sostanza corrosiva nei confronti del rame, la sua corrisività raggiunge il massimo alla temperatura<br />

<strong>di</strong> circa 35-40 gra<strong>di</strong> centigra<strong>di</strong> e con una forte ossigenazione.<br />

Figura 14 incisione con il cloruro ferrico<br />

Finita l’incisione avremo il nostro circuito stampato con le piste e le piazzole pronto per essere<br />

forato. Per forare la nostra basetta in corrispondenza delle piazzole dove andranno inseriti i<br />

componenti è necessario usare un trapano con delle punte fini <strong>di</strong> varie misure, più comodo è il<br />

trapano a colonna che permette <strong>di</strong> effettuare dei fori passanti perfettamente perpen<strong>di</strong>colari rispetto<br />

alla orizzontale della basetta. Per saldare i componenti si deve usare un buon saldatore non<br />

necessariamente con temperatura regolabile a con<strong>di</strong>zione che non superi i 40W <strong>di</strong> potenza, dello<br />

stagno per elettronica ed infine tanta pazienza e precisione.<br />

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