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Massimo Bonifazi - La pubblica libreria - Fondazione Cassa di ...

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avesse messo in pie<strong>di</strong>, nel corso <strong>di</strong> più anni, una<br />

cospicua collezione libraria (“fatta una gran raccolta<br />

<strong>di</strong> libri”), magari, per l’occasione, accresciuta<br />

durante il suo soggiorno fanese, la quale volle<br />

sistemare e rendere fruibile “à beneficio pubblico”<br />

proprio dentro i muri del convento fanese,<br />

<strong>di</strong> cui fu nominato guar<strong>di</strong>ano e dove esisteva già<br />

una biblioteca ad uso interno. Altra importante<br />

informazione, specialmente in riferimento alla<br />

storia ed allo sviluppo <strong>di</strong> questo nuovo pubblico<br />

istituto culturale, è il riferimento al fatto che<br />

l’originaria raccolta libraria del Cimarelli venisse<br />

nel tempo accresciuta grazie al lavoro “<strong>di</strong> altri religiosi”,<br />

magari gli stessi padri guar<strong>di</strong>ani che gli<br />

succedettero, nel tempo, nel suo stesso ufficio.<br />

Tuttavia notizie ancora più precise circa la data<br />

e le modalità della fondazione della “civica” biblioteca<br />

si possono estrapolare dalla celebre fatica<br />

dello storico locale Pier Maria Amiani ove,<br />

in riferimento all’anno 1621, si legge: “Nel me-<br />

desimo Consiglio delli 13 <strong>di</strong> Febbrajo <strong>di</strong>ede il<br />

Pubblico tutta la mano all’erezione della <strong>libreria</strong><br />

destinata in servigio comune della Città nel<br />

convento <strong>di</strong> Santa Maria Nuova col pagare cinquanta<br />

scu<strong>di</strong> al padre Bartolomeo Cimarelli, che<br />

<strong>di</strong> sì utile provve<strong>di</strong>mento fu l’autore”. 18 Quin<strong>di</strong><br />

una data: l’anno 1621, e una somma: cinquanta<br />

scu<strong>di</strong> equivalente all’adeguato sostegno profuso<br />

dalle autorità comunali in ausilio a quello già generosamente<br />

offerto dal suo fondatore.<br />

Ciò nonostante pare che la fondazione <strong>di</strong> detta<br />

<strong>libreria</strong> debba essere posticipata almeno <strong>di</strong><br />

un anno, ossia al 1622, da quanto si deduce da<br />

un altro manoscritto federiciano, ove nell’in<strong>di</strong>ce,<br />

sotto la lettera “M”, alla voce “Minori<br />

Osservanti”, tra i molteplici avvenimenti descritti<br />

in rigoroso or<strong>di</strong>ne cronologico, compare<br />

la seguente voce d’in<strong>di</strong>ce: “1622, scu<strong>di</strong> 50 per<br />

la libraria per accomodarsi pieno utile publico<br />

c. 169”; dal raffronto della citata carta si è poi<br />

LA PUBBLICA LIBRERIA<br />

Verbale del Consiglio del<br />

16 febbraio 1622 (ASP-<br />

SASF, ASC, Consigli,<br />

Libro dei Consigli n.<br />

139, nn.)<br />

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