Massimo Bonifazi - La pubblica libreria - Fondazione Cassa di ...
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Altra data fondamentale per la storia culturale<br />
del convento <strong>di</strong> Santa Maria Nuova e per tutta<br />
la città <strong>di</strong> Fano è l’anno 1661, quando fu fatta<br />
richiesta <strong>di</strong> introdurre presso <strong>di</strong> loro lo Stu<strong>di</strong>o<br />
generale; ed è ancora lo storico fanese Pier Maria<br />
Amiani a raccontare come: “furono similmente<br />
accresciute le limosine dal nostro Consiglio<br />
alli Frati Minori Osservanti <strong>di</strong> S. Maria Nuova,<br />
perché s’introducesse in quel Convento lo stu<strong>di</strong>o<br />
generale, che il Magistrato con premurosi uffizi<br />
l’aveva ricercato al P. <strong>La</strong>nci Fanese, Procuratore<br />
Generale <strong>di</strong> quella Religione coll’interporvi la<br />
me<strong>di</strong>azione del car<strong>di</strong>nal Cibo, stato in quest’anno<br />
eletto Protettore della Città”. 24<br />
Notizie ancora più esaustive si evincono nel capitolo<br />
L’osservanza a Fano <strong>di</strong> padre Salvatore Tosti<br />
contenuto nelle Memorie Francescane Fanesi, il<br />
quale celebra così questo importante evento:<br />
“Nel 1661 il Consiglio accolse la supplica dei<br />
frati d’interporsi presso il Procuratore generale<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne Padre Nicolò <strong>La</strong>nci, fanese, per<br />
introdurre nel convento <strong>di</strong> Santa Maria Nuova<br />
lo Stu<strong>di</strong>o generale, onore che allora era tanto<br />
ambito dalle province e giustamente, perché in<br />
questi stu<strong>di</strong> insegnavano i migliori lettori e accedevano<br />
i migliori studenti. Il convento soltanto<br />
nel 1662 venne <strong>di</strong>chiarato Stu<strong>di</strong>o generale <strong>di</strong><br />
teologia ed ebbe una storia abbastanza gloriosa.<br />
Circa il 1764 v’insegnava il dotto e formidabile<br />
polemista, padre Flaminio Annibali da <strong>La</strong>tere;<br />
nel gennaio 1772 a Santa Maria Nuova si tennero<br />
i concorsi provinciali <strong>di</strong> filosofia e teologia;<br />
nel febbraio del 1773 i concorsi <strong>di</strong> teologia<br />
e similmente nel febbraio del 1789 quelli <strong>di</strong> filosofia<br />
e teologia. Lo Stu<strong>di</strong>o generale <strong>di</strong> Santa<br />
Maria Nuova dette in ogni tempo professori al<br />
Collegio Università Nolfi <strong>di</strong> Fano.” 25 Dalla lettura<br />
del brano appena riportato si evince come<br />
il neonato Stu<strong>di</strong>o generale eccellesse soprattutto<br />
nel campo degli stu<strong>di</strong> teologici e filosofici,<br />
ossia nelle <strong>di</strong>scipline particolarmente amate da<br />
fra’ Bartolomeo Cimarelli, delle quali scienze è<br />
possibile presupporre la presenza in biblioteca<br />
<strong>di</strong> una cospicua e preziosa raccolta libraria. E’<br />
quin<strong>di</strong> del tutto lecito immaginare l’esistenza <strong>di</strong><br />
un forte legame che univa saldamente la gloriosa<br />
vita dello Stu<strong>di</strong>o generale con la ricchezza della<br />
biblioteca a questo connessa 26 .<br />
A riprova <strong>di</strong> questo importante evento storico si<br />
conserva, ancora oggi, la supplica originale inviata<br />
dai frati <strong>di</strong> Santa Maria Nuova al civico<br />
fanese, nella quale si invitano i signori consiglieri<br />
a contattare il reveren<strong>di</strong>ssimo padre <strong>La</strong>nci,<br />
loro procuratore generale a Roma, affinché si<br />
adoperasse per creare presso <strong>di</strong> loro lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
Giubilazione 27 . Il fatto che nella supplica, non<br />
datata, si esplichi: “manutenenza <strong>di</strong> reputazione<br />
<strong>di</strong> questa illustrissima città come dello Stu<strong>di</strong>o<br />
che sino ad hora ha goduto simile privilegio”,<br />
lascia intendere che anche prima dell’anno 1661<br />
esisteva nel convento fanese uno Stu<strong>di</strong>o, che<br />
però desiderava essere promosso ad un livello<br />
“più cospicuo”, ossia <strong>di</strong> “Giubilazione”.<br />
Piena conferma <strong>di</strong> quanto richiesto nella supplica<br />
viene poi dal verbale <strong>di</strong> consiglio speciale<br />
redatto in data 10 settembre 1661 che recita:<br />
“Convocato Consilio Generale de mores cum<br />
assistentia Domini Nicolai a’ <strong>La</strong>ncis Officialis<br />
Maior Guar<strong>di</strong>ae et nondum adunato Generale<br />
et Convocato Speciale in numero 13 cum assitentia<br />
Magistrati D. Praetoris qui postea accessit.<br />
Lecta supplicatione fratruum Sanctae<br />
Mariae Novae petentium litteras favorabiles<br />
Reveren<strong>di</strong>ssimo Patri Procuratori Generali a’<br />
<strong>La</strong>ncis, ut faveat ipsis Patribus ad obtinendum<br />
stu<strong>di</strong>um huius Civitatis sit in honore Jubilationis<br />
[…] et posito partito obtinuit […] aliquam eleemosinam<br />
pro subsi<strong>di</strong>o suae familiae” 28 . Dalla<br />
lettura <strong>di</strong> entrambe queste fonti documentarie si<br />
è portati a escludere qualsiasi legame <strong>di</strong> parentela<br />
tra il procuratore generale Padre Nicolò <strong>La</strong>nci<br />
e la famiglia nobile fanese dei <strong>La</strong>nci 29 .<br />
Purtroppo neanche nelle pagine degli importantissimi<br />
Annali dell’Or<strong>di</strong>ne dei Frati Minori si<br />
sono potute ricavare notizie biografiche o storiche<br />
relative al “nostro” procuratore generale, del<br />
quale oltre al nome, conosciamo solamente la<br />
sua origine o citta<strong>di</strong>nanza fanese, come ha sug-<br />
LA PUBBLICA LIBRERIA<br />
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