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LUGLIO - AGOSTO 2012 - Accademia geografica mondiale

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L’ingresso alla mostra<br />

DELEGAZIONI AGM<br />

Il grande pubblico ha la possibilità di<br />

ammirare opere d’arte in un unico contesto<br />

omogeneo. Inoltre, si possono contemplare<br />

veri e propri tesori dell’arte medievale e<br />

moderna, di grande qualità estetica ed alto<br />

valore culturale.<br />

L’esposizione corre sul filo della narrazione,<br />

raccontando per immagini, colori ed<br />

emozioni, attraverso le opere di artisti noti<br />

come il Fanzago, il Solimena, il Guarino,<br />

il Borghese, il Curia, o meno noti come<br />

il Cenatiempo, il D’Amato, il Ricciardi, o<br />

personalità riconosciute ma non individuate<br />

come il Maestro di Fontanarosa, il Maestro<br />

di Gesualdo, il Maestro dell’Agro Nolano,<br />

la storia dell’arte irpina così come inserita<br />

nell’ambito di quella meridionale ed italiana.<br />

Le immagini in esposizione sono di grande<br />

suggestione ed impatto iconico, connesse<br />

all’uomo, alla sua memoria, al suo sentimento<br />

religioso, alla sua sfera emozionale e<br />

devozionale.<br />

La mostra si apre con una sezione<br />

introduttiva dedicata alla conoscenza del<br />

patrimonio esposto, attraverso l’analisi dei<br />

luoghi simbolo della provincia di Avellino e<br />

dei protagonisti della sua storia dell’arte, a<br />

cavallo tra il IX e il XVIII secolo. La prima<br />

sala è dedicata ad introdurre il visitatore nel<br />

contesto ambientale di riferimento attraverso<br />

la presenza di un exhibit multimediale che<br />

consente l’immersione visiva nel territorio,<br />

con immagini catturate dai i luoghi di<br />

provenienza delle opere in mostra.<br />

DELEGAZIONI AGM<br />

Peraltro, alla mostra sono connessi una<br />

serie di servizi ed applicazioni per iPhone<br />

e Android, che permettono agli utenti di<br />

approfondire le conoscenze sulle singole<br />

opere, permettendo di navigarci dentro.<br />

Dopo questa sezione introduttiva, la mostra<br />

si sviluppa secondo un percorso cronologico<br />

suddiviso in Medioevo, Protorinascimento,<br />

Rinascimento, Maniera, Naturalismo,<br />

Barocco.<br />

La particolarità della struttura detentiva<br />

consiste nella sua perfetta simmetria centrale,<br />

che ha consentito l’espletamento della sua<br />

funzione carceraria in maniera efficiente e<br />

funzionale. Per rispondere all’esigenza di<br />

percepire gli spazi nella loro interezza, si è<br />

voluto riproporre un gioco di illusione ottica,<br />

molto caro a tutta la corrente del Barocco<br />

Ex carcere borbonico<br />

<strong>LUGLIO</strong> - <strong>AGOSTO</strong> - <strong>2012</strong> - GEOMONDO - 100 <strong>LUGLIO</strong> - <strong>AGOSTO</strong> - <strong>2012</strong> - GEOMONDO - 101<br />

italiano e d’Oltralpe.<br />

Al centro di ognuno dei lunghi bracci dei<br />

padiglioni è stato creato un nucleo isolato<br />

in grado di mantenere integro l’aspetto della<br />

sala, grazie al rivestimento delle sue pareti<br />

con un materiale riflettente, l’acrilico specchio.<br />

In questo modo il visitatore che guarda in<br />

direzione di questo spazio centrale vedrà<br />

riflessa nelle sue pareti la metà della sala<br />

all’interno della quale si trova, percependola<br />

come se si trattasse della metà “mancante”,<br />

occultata, in realtà, dalle pareti specchianti.<br />

Capolavori della terra di mezzo resterà aperta<br />

al pubblico fino al prossimo 30 novembre.

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