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AA.VV. - Il secondo libro delle metamorfosi - ctsbasilicata

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perfettamente conservati. Quasi tutti quegli strani congegni elettromeccanici avevano<br />

ripreso a funzionare, contemporaneamente al dispositivo d’illuminazione della città e<br />

a quello del controllo della temperatura.<br />

La Supermente, molti anni prima, aveva imparato, per esperienza diretta, i simboli<br />

numerici e i sistemi di calibratura usati dagli uomini marini, cosicché ora poteva<br />

comprendere le indicazioni degli strumenti. Scoprì ben presto che i cadaveri degli<br />

uomini marini erano leggermente radioattivi, e ne controllò molti per averne<br />

l’assoluta certezza. La radioattività era troppo bassa per danneggiare le creature che si<br />

nutrivano di essi, però era decisamente superiore al normale. I coltivatori di plancton<br />

mandati in esplorazione sezionarono alcuni cadaveri e scoprirono che ogni parte dei<br />

corpi era ugualmente radioattiva. La Supermente accolse questa notizia, la<br />

immagazzinò, e fece progetti perché una spedizione attrezzata adeguatamente si<br />

recasse immediatamente a visitare la città.<br />

I corpi erano nell’acqua da circa tre settimane, e i conta-giri avevano segnato l’ora<br />

zero tre settimane prima. Prove archeologiche stavano a dimostrare che gli uomini<br />

marini avevano tentato di proiettarsi attraverso il tempo, nel futuro, e il cimitero si era<br />

formato durante un periodo di miraggi più lungo di quanti se ne fossero mai<br />

verificati.<br />

Comunque, era dubbio che queste informazioni fossero utili per risolvere<br />

l’assillante problema <strong>delle</strong> colonne di luce: la comparsa di quel lago in cui si<br />

formavano i cristalli, entro il cratere vulcanico, aveva, fra l’altro, molti sottintesi<br />

estremamente inquietanti. Era assai improbabile che gli uomini marini avessero una<br />

qualche responsabilità o rapporto con gli avvenimenti dell’altopiano. La Supermente,<br />

sulla base <strong>delle</strong> prove di cui disponeva, avrebbe detto che era impossibile, se non per<br />

la coincidenza fra la comparsa <strong>delle</strong> colonne e la decomposizione ritardata dei marini.<br />

Se i due fatti non avevano un rapporto diretto, potevano essere collegati entrambi a<br />

un terzo fattore, non ancora scoperto.<br />

10<br />

Ora la Supermente conosceva la destinazione dei cristalli color smeraldo e della<br />

torma di erbe semoventi. Procedevano <strong>secondo</strong> una linea retta verso il cerchio di<br />

cristalli che era stato appena scoperto da un pipistrello. La loro velocità, che non era<br />

mutata da quando erano emersi dal lago, li avrebbe portati al cerchio entro un’ora.<br />

Modificando i propri piani per accordarli a quel nuovo schema di avvenimenti, la<br />

Supermente fece atterrare il pipistrello vicino al cerchio, in modo che, tenendosi al<br />

riparo dietro un macigno rossiccio, potesse misurare esattamente la portata degli<br />

impulsi telepatici emanati dalla colonna di luce. L’altro pipistrello, intanto,<br />

continuava a seguire il cristallo color smeraldo.<br />

La leggera aberrazione mentale provocata dalle colonne verde limone non riuscì a<br />

impedire alla Supermente di mantenere il controllo assoluto sul pipistrello che stava<br />

in osservazione. Undici cristalli, alti ciascuno poco più di un metro, stavano<br />

lentamente trascinandosi lungo il perimetro di una zona circolare del diametro di sette<br />

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