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n. 2 aprile-luglio 2011 - inComunione

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38<br />

apr-lug <strong>2011</strong><br />

CULTURA E TRADIZIONE<br />

Padre Alex Zanotelli<br />

Padre Zanotelli riceve il riconoscimento della cattedra degli Anàrgiri<br />

sempre più abbiamo martiri “gesuani”, gente che viene<br />

uccisa per la giustizia», persone come mons. Romero,<br />

«ucciso mentre celebrava l’Eucaristia».<br />

Come lui, p. Raffaele Di Bari «si è fatto carico del<br />

destino di una popolazione massacrata e ne è diventato<br />

voce. Ecco il martirio “gesuano”». «Il segno più bello<br />

che noi missionari diamo - ha affermato in modo convinto<br />

p. Zanotelli - è quando moriamo per la gente che<br />

viene massacrata e non scappiamo». Poi la sua analisi<br />

della situazione globale: «Non sono i poveri dell’Africa<br />

che hanno bisogno di conversione: siamo noi. Il dramma<br />

di questo pianeta non sono i popoli dell’Africa, sono<br />

i popoli ricchi del nord del mondo che in buona parte<br />

pensano di essere cristiani, ma cristiani non lo siamo.<br />

Ecco perché sono tornato in Italia e in Italia sto facendo<br />

missione».<br />

E qual è la realtà quotidiana? «Noi viviamo in un<br />

sistema economico-finanziario, più finanziario che economico.<br />

Oggi non è più l’economia che comanda, è la<br />

finanza, sono i soldi che fanno girare tutto». «I tecnici ci<br />

dicono - ha evidenziato p. Zanotelli - che quello che abbiamo<br />

di prodotto concreto è calcolato in sessantamila<br />

miliardi di dollari. I soldi che invece girano nelle banche,<br />

soldi cartacei, si aggirano sul milione di miliardi di<br />

dollari. C’è uno scarto di venti volte tra il reale e il finanziario.<br />

Capite perché crolliamo da tutte le parti».<br />

Pochi hanno quasi tutto: «il venti per cento della<br />

popolazione mondiale - ha proseguito p. Zanotelli - sta<br />

pappandosi oggi l’ottantatré per cento delle risorse di<br />

questo mondo», quindi «tre miliardi di esseri umani<br />

sono costretti a vivere con meno di due dollari al giorno.<br />

Il miliardo più povero di questi tre vive con meno di un<br />

dollaro al giorno».<br />

Suggestiva un’immagine data dal padre comboniano:<br />

«Pensate che il pianeta sia un acquario dove ci sono<br />

il venti per cento di questi pesciolini. Fuori avete i miliardi<br />

di persone che sono lì a guardare questi pesciolini<br />

colorati. Cos’è che impedisce a questi miliardi di persone<br />

di fare come i pesciolini colorati e mangiarseli? Cos’è<br />

che li blocca? Cos’è che impedisce agli impoveriti dal sistema<br />

di mangiarci?» L’aveva già capito Francesco d'Assisi<br />

quando «va davanti al suo vescovo, nudo, e questi<br />

gli dice “ma Francesco, hai mica altro da fare nella tua<br />

vita?”, e Francesco risponde “Padre, se io ho, devo avere<br />

le armi per difendere quello che ho”. Cos’è che permette<br />

a noi di continuare a papparci quasi tutto? La superiorità<br />

in armi».<br />

P. Zanotelli ha anche parlato di rifiuti e di acqua.<br />

«Noi diciamo che ogni comune deve arrivare al settanta<br />

per cento di raccolta differenziata», dove il «quaranta<br />

per cento di questo è umido» che può essere raccolto dai<br />

giovani, dando loro lavoro, con un servizio porta a porta<br />

e ritornare poi come compost nell’agricoltura, mentre «il<br />

trenta per cento secco deve tornare all'industria» ed in<br />

ultimo il trenta per cento che rimane deve essere ridimensionato,<br />

poiché «noi viviamo al di sopra delle nostre<br />

possibilità» e perciò «dobbiamo diventare più sobri, più<br />

essenziali a tutti i livelli».<br />

Quindi «basta con gli imballaggi» e «basta con le bottiglie<br />

dell’acqua in plastica». Poi sulle risorse idriche:<br />

«Ma come abbiamo fatto ad arrivare ad una bestemmia<br />

del genere, a privatizzare l’acqua?» «Avete mai pensato<br />

di privatizzare vostra madre? Stessa cosa. L’acqua è la<br />

madre, la madre di tutta la vita, tutto nasce dall’acqua»,<br />

ma «è diventata l’elemento più importante del mercato»,<br />

sostituendo il petrolio che va esaurendosi. «Senza<br />

l’acqua potremmo vivere? Capite subito il problema:<br />

l’acqua è l’oro blu oggi». P. Zanotelli ha dunque chiarito<br />

che «l’acqua è un diritto fondamentale umano che<br />

deve essere gestito dalle comunità locali, con totale capitale<br />

pubblico, al minor costo possibile per gli utenti».<br />

Al termine del suo intervento p. Zanotelli ha ricevuto<br />

dal direttore del nostro giornale “La Stadera”, Ruggiero<br />

Dimonte, il premio “Cattedra degli Anargiri”, per il suo<br />

impegno gratuito a fianco dei più deboli.<br />

(Il video integrale dell'intervento di padre Alex Zanotelli è sul sito<br />

www.crocifissobarletta.it)<br />

Salvatore Mellone<br />

toremel@hotmail.it

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