n. 2 aprile-luglio 2011 - inComunione
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apr-lug <strong>2011</strong><br />
CULTURA E TRADIZIONE<br />
Padre Alex Zanotelli<br />
Padre Zanotelli riceve il riconoscimento della cattedra degli Anàrgiri<br />
sempre più abbiamo martiri “gesuani”, gente che viene<br />
uccisa per la giustizia», persone come mons. Romero,<br />
«ucciso mentre celebrava l’Eucaristia».<br />
Come lui, p. Raffaele Di Bari «si è fatto carico del<br />
destino di una popolazione massacrata e ne è diventato<br />
voce. Ecco il martirio “gesuano”». «Il segno più bello<br />
che noi missionari diamo - ha affermato in modo convinto<br />
p. Zanotelli - è quando moriamo per la gente che<br />
viene massacrata e non scappiamo». Poi la sua analisi<br />
della situazione globale: «Non sono i poveri dell’Africa<br />
che hanno bisogno di conversione: siamo noi. Il dramma<br />
di questo pianeta non sono i popoli dell’Africa, sono<br />
i popoli ricchi del nord del mondo che in buona parte<br />
pensano di essere cristiani, ma cristiani non lo siamo.<br />
Ecco perché sono tornato in Italia e in Italia sto facendo<br />
missione».<br />
E qual è la realtà quotidiana? «Noi viviamo in un<br />
sistema economico-finanziario, più finanziario che economico.<br />
Oggi non è più l’economia che comanda, è la<br />
finanza, sono i soldi che fanno girare tutto». «I tecnici ci<br />
dicono - ha evidenziato p. Zanotelli - che quello che abbiamo<br />
di prodotto concreto è calcolato in sessantamila<br />
miliardi di dollari. I soldi che invece girano nelle banche,<br />
soldi cartacei, si aggirano sul milione di miliardi di<br />
dollari. C’è uno scarto di venti volte tra il reale e il finanziario.<br />
Capite perché crolliamo da tutte le parti».<br />
Pochi hanno quasi tutto: «il venti per cento della<br />
popolazione mondiale - ha proseguito p. Zanotelli - sta<br />
pappandosi oggi l’ottantatré per cento delle risorse di<br />
questo mondo», quindi «tre miliardi di esseri umani<br />
sono costretti a vivere con meno di due dollari al giorno.<br />
Il miliardo più povero di questi tre vive con meno di un<br />
dollaro al giorno».<br />
Suggestiva un’immagine data dal padre comboniano:<br />
«Pensate che il pianeta sia un acquario dove ci sono<br />
il venti per cento di questi pesciolini. Fuori avete i miliardi<br />
di persone che sono lì a guardare questi pesciolini<br />
colorati. Cos’è che impedisce a questi miliardi di persone<br />
di fare come i pesciolini colorati e mangiarseli? Cos’è<br />
che li blocca? Cos’è che impedisce agli impoveriti dal sistema<br />
di mangiarci?» L’aveva già capito Francesco d'Assisi<br />
quando «va davanti al suo vescovo, nudo, e questi<br />
gli dice “ma Francesco, hai mica altro da fare nella tua<br />
vita?”, e Francesco risponde “Padre, se io ho, devo avere<br />
le armi per difendere quello che ho”. Cos’è che permette<br />
a noi di continuare a papparci quasi tutto? La superiorità<br />
in armi».<br />
P. Zanotelli ha anche parlato di rifiuti e di acqua.<br />
«Noi diciamo che ogni comune deve arrivare al settanta<br />
per cento di raccolta differenziata», dove il «quaranta<br />
per cento di questo è umido» che può essere raccolto dai<br />
giovani, dando loro lavoro, con un servizio porta a porta<br />
e ritornare poi come compost nell’agricoltura, mentre «il<br />
trenta per cento secco deve tornare all'industria» ed in<br />
ultimo il trenta per cento che rimane deve essere ridimensionato,<br />
poiché «noi viviamo al di sopra delle nostre<br />
possibilità» e perciò «dobbiamo diventare più sobri, più<br />
essenziali a tutti i livelli».<br />
Quindi «basta con gli imballaggi» e «basta con le bottiglie<br />
dell’acqua in plastica». Poi sulle risorse idriche:<br />
«Ma come abbiamo fatto ad arrivare ad una bestemmia<br />
del genere, a privatizzare l’acqua?» «Avete mai pensato<br />
di privatizzare vostra madre? Stessa cosa. L’acqua è la<br />
madre, la madre di tutta la vita, tutto nasce dall’acqua»,<br />
ma «è diventata l’elemento più importante del mercato»,<br />
sostituendo il petrolio che va esaurendosi. «Senza<br />
l’acqua potremmo vivere? Capite subito il problema:<br />
l’acqua è l’oro blu oggi». P. Zanotelli ha dunque chiarito<br />
che «l’acqua è un diritto fondamentale umano che<br />
deve essere gestito dalle comunità locali, con totale capitale<br />
pubblico, al minor costo possibile per gli utenti».<br />
Al termine del suo intervento p. Zanotelli ha ricevuto<br />
dal direttore del nostro giornale “La Stadera”, Ruggiero<br />
Dimonte, il premio “Cattedra degli Anargiri”, per il suo<br />
impegno gratuito a fianco dei più deboli.<br />
(Il video integrale dell'intervento di padre Alex Zanotelli è sul sito<br />
www.crocifissobarletta.it)<br />
Salvatore Mellone<br />
toremel@hotmail.it