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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />
Del 1858 sono la pubblicazione <strong>del</strong>la raccolta di poesie Le lucciole ed il<br />
trasferimento a Milano. Nel 1859, a Torino, si arruolò tra i cacciatori a cavallo<br />
di Garibaldi, coi quali combatté a Varese e a San Fermo ed in seguito fu tra<br />
le fila di Bixio a Padonello. Dopo la pace di Villafranca scrisse l'opuscolo<br />
Venezia Venezia Venezia Venezia e e e e la la la la libertà libertà libertà libertà d'Italia d'Italia d'Italia d'Italia e si stabilì nella casa di Fossato, non più in terra<br />
austriaca. L'anno seguente fece parte dei Mille che sbarcarono a Marsala,<br />
dove si guadagnò il titolo di preposto all'Intendenza da parte Garibaldi, e<br />
dove diede alle stampe gli Amori Amori Amori Amori garibaldini garibaldini. garibaldini garibaldini Nel 1861, dopo aver ottenuto<br />
una licenza (che passò a Milano con la madre), si recò in Sicilia.<br />
Morì durante la traversata di ritorno, in seguito al naufragio <strong>del</strong> postale sul<br />
quale viaggiava.<br />
Pubblicato postumo nel 1867 a Firenze con il titolo Le Le Le Le confessioni confessioni confessioni confessioni di di di di un un un un<br />
ottuagenario<br />
ottuagenario ottuagenario<br />
ottuagenario (per volere <strong>del</strong>l'editore, che non desiderava farlo passare per<br />
una "pappolata politica"), il romanzo Le Le Le Le confessi confessioni confessi confessi oni oni oni d'un d'un d'un d'un italiano italiano italiano italiano fu iniziato<br />
nel dicembre 1857 e terminato, per quanto possiamo dedurre da una lettera<br />
<strong>del</strong>l'autore, il 16 agosto 1858.<br />
La vicenda si risolve nella narrazione <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>l'80enne Carlo Altoviti,<br />
intenzionato a lasciare ai posteri una diretta testimonianza degli eventi<br />
susseguitisi dalla metà <strong>del</strong> XVIII secolo alla metà <strong>del</strong> XIX. Le Le Le Le confessioni confessioni confessioni confessioni d'un d'un d'un d'un<br />
italiano italiano italiano italiano è il romanzo maggiore di Ippolito Nievo, ma solo nel 1931 se ne<br />
ebbe una versione critica, a cura di F. Palazzi, edita col titolo originale.<br />
Le Le Le Le Confessioni Confessioni Confessioni Confessioni di di di di un un un un Italiano Italiano Italiano Italiano<br />
Capitolo Capitolo Capitolo Capitolo II<br />
II<br />
(una (una (una (una parte) parte) parte) parte)<br />
Ovvero breve introduzione sui motivi di queste mie “Confessioni”, sul famoso<br />
castello di Fratta dove passai la mia infanzia, sulla cucina <strong>del</strong> prelodato<br />
castello, nonché sui padroni, sui servitori, sugli ospiti e sui gatti che lo<br />
abitavano verso il 1780. Prima invasione di personaggi; interrotta qua e là da<br />
molte savie considerazioni sulla Repubblica Veneta, sugli ordinamenti civili e<br />
militari d'allora, e sul significato che si dava in Italia alla parola patria, allo<br />
scadere <strong>del</strong> secolo scorso.<br />
Io nacqui veneziano ai 18 ottobre <strong>del</strong> 1775, giorno <strong>del</strong>l'evangelista san Luca;<br />
e morrò per la grazia di Dio italiano quando lo vorrà quella Provvidenza che<br />
governa misteriosamente il mondo.<br />
Ecco la morale <strong>del</strong>la mia vita. E siccome questa morale non fui io ma i tempi<br />
che l'hanno fatta, così mi venne in mente che descrivere ingenuamente<br />
quest'azione dei tempi sopra la vita d'un uomo potesse recare qualche utilità<br />
a coloro, che da altri tempi son destinati a sentire le conseguenze meno<br />
imperfette di quei primi influssi attuati.<br />
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