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La terapia dell'ansia e della depressione nell'anziano - E-Noos.It

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16<br />

NÓOς<br />

C. VAMPINI - C. BELLANTUONO<br />

LA TERAPIA DELL’ANSIA E DELLA<br />

DEPRESSIONE NELL’ANZIANO<br />

caso dei composti pronordiazepam-simili; la loro eliminazione risulta ulteriormente<br />

prolungata nell’anziano e nel paziente epatopatico. Le BDZ ad<br />

emivita breve-ultrabreve sono caratterizzate da un’emivita di eliminazione<br />

inferiore alle 24 ore.<br />

È opportuno tuttavia distinguere dal punto di vista metabolico in questa categoria<br />

due gruppi. Il primo è rappresentato da composti che vanno incontro a<br />

processi di idrossilazione epatica e che di conseguenza modificano la loro<br />

cinetica di eliminazione nell’anziano, nel paziente epatopatico e nel caso<br />

vengano somministrati in associazione con farmaci che inibiscono i processi<br />

ossidativi, ad esempio cimetidina, propranololo, contraccettivi orali, alcuni<br />

AD <strong>della</strong> classe degli Inibitori Selettivi <strong>della</strong> Ricaptazione di Serotonina<br />

(SSRI). Appartengono a questo gruppo: le triazolo-BDZ (alprazolam, brotizolam,<br />

estazolam, etizolam e triazolam) ed il bromazepam.<br />

<strong>La</strong> particolare struttura chimica delle triazolo-BDZ determina una maggiore<br />

rapidità del processo ossidativo rispetto agli altri composti. Infatti, triazolam<br />

e brotizolam sono i composti che possiedono l’eliminazione più rapida (T 1 / 2 =<br />

2-5 ore) e la clearance dell’alprazolam è più rapida di quella <strong>della</strong> maggior<br />

parte delle BDZ a metabolismo ossidativo (T 1 / 2 = 6-16). Va segnalato come<br />

l’emivita dell’alprazolam aumenti con l’età nei soggetti di sesso maschile,<br />

mentre in quelli di sesso femminile tale effetto età-correlato è molto meno<br />

rilevante. Il secondo comprende le BDZ che vengono direttamente coniugate<br />

con acido glucuronico, e quindi eliminate. Di conseguenza, queste molecole<br />

non modificano la loro cinetica di eliminazione nemmeno nei soggetti anziani<br />

o epatopatici, né qualora vengano associate a farmaci che inibiscono i processi<br />

di idrossilazione; inoltre anche dopo somministrazioni ripetute non<br />

danno luogo a significativi fenomeni di accumulo. Appartengono a questo<br />

gruppo il lorazepam, il lormetazepam, l’oxazepam, il temazepam ed il camazepam<br />

(BDZ oxazepam-simili). Nelle tabelle V e VI sono stati riportati sinteticamente<br />

i dati farmacocinetici, clinicamente rilevanti, che caratterizzano le<br />

BDZ attualmente presenti sul mercato italiano 13 .<br />

Profilo di tollerabilità e sicurezza<br />

Gli effetti indesiderati delle BDZ molto spesso non sono altro che un’accentuazione<br />

delle loro proprietà farmacologiche, cui gli anziani risultano particolarmente<br />

sensibili. Quattro tipi di effetti vengono riportati con maggior frequenza<br />

rispetto alla popolazione adulta giovane: sedazione eccessiva, tossicità<br />

cerebellare, riduzione delle prestazioni (performance) psicomotorie e<br />

cognitive. Altri effetti meno comuni sono rappresentati da astenia muscolare,<br />

ipotensione e vertigini. Una sedazione eccessiva può peggiorare il livello di<br />

funzionamento quotidiano di un soggetto anziano ed indurre talora stati confusionali.<br />

Specie nei soggetti molto anziani ed in quelli con deterioramento<br />

cognitivo possono verificarsi effetti “paradossi,” quali disinibizione comportamentale,<br />

irrequietezza psicomotoria e stati di agitazione od eccitamento,<br />

spesso ad insorgenza notturna. Infine, l’eccessiva sedazione può determinare<br />

una <strong>depressione</strong> respiratoria, mentre la riduzione del tono muscolare delle<br />

vie aeree superiori abbassa la risposta ventilatoria all’ipossia, peggiorando le

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