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La terapia dell'ansia e della depressione nell'anziano - E-Noos.It

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36<br />

NÓOς<br />

C. VAMPINI - C. BELLANTUONO<br />

LA TERAPIA DELL’ANSIA E DELLA<br />

DEPRESSIONE NELL’ANZIANO<br />

configurabile nella sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico<br />

(SIADH). Alcune modificazioni fisiologiche predisporrebbero gli<br />

anziani allo sviluppo di iponatremia; con l’età, infatti, la secrezione basale di<br />

ADH aumenta lievemente, così come si incrementa la risposta secretiva dell’ormone<br />

agli stimoli osmotici a livello dei nuclei sopraottico e paraventricolare<br />

dell’ipotalamo. Gli AD, compresi gli SSRI, agirebbero a livello centrale<br />

stimolando la secrezione di ADH attraverso l’azione sui recettori 5-HT 2c 51 .<br />

<strong>La</strong> reale incidenza dell’iponatremia indotta da SSRI è difficile da determinare,<br />

dal momento che mancano studi specifici. Bouman et al. 52 , in uno studio<br />

retrospettivo su 32 pazienti anziani trattati con vari SSRI riportano un’incidenza<br />

di iponatremia asintomatica nel 12,5% dei casi e di SIADH in un altro<br />

12,5%. In un altro studio effettuato su 736 casi di iponatremia o SIADH<br />

associate a SSRI, l’età dei pazienti era superiore ai 65 anni nel 74,4%. Il<br />

tempo medio di comparsa dell’effetto indesiderato è risultato di 13 giorni<br />

(range 3-120 gg.) 53 . Solo il 30% dei casi hanno presentato iponatremia oltre i<br />

3 mesi dall’inizio del trattamento ed in tutti i casi le condizioni dei pazienti<br />

sono tornate normali dopo la sospensione del trattamento. Non è stata riscontrata<br />

alcuna correlazione tra la dose degli SSRI e la gravità dell’iponatremia.<br />

I pazienti con iponatremia possono essere asintomatici o presentare sintomi<br />

aspecifici, quali un rapido incremento ponderale, nausea, letargia, astenia,<br />

crampi muscolari, vertigini e confusione. In seguito ad un edema del SNC<br />

l’iponatremia può indurre seri effetti neurologici, tra cui delirium e crisi<br />

comiziali e può risultare, sebbene molto raramente, letale. I soggetti più a<br />

rischio sono gli anziani di oltre ottant’anni di età e quelli in <strong>terapia</strong> con diuretici,<br />

con prevalenza del sesso femminile. È pertanto consigliabile, specie in<br />

questi soggetti, valutare l’assetto elettrolitico prima dell’inizio <strong>della</strong> <strong>terapia</strong><br />

con SSRI e monitorarlo regolarmente durante il trattamento, almeno per i<br />

primi 2-3 mesi. <strong>La</strong> comparsa di una SIADH richiede la sospensione immediata<br />

di tutti i farmaci che possono causare uno squilibrio idroelettrolitico.<br />

Disturbi extrapiramidali. Anche in pazienti, specie anziani, trattati con<br />

SSRI è stata segnalata l’insorgenza di effetti extrapiramidali (EPS). <strong>La</strong> consistenza<br />

di tali dati appare comunque limitata dal fatto che si tratta di case<br />

report, in cui spesso i pazienti erano trattati con farmaci a rischio di indurre<br />

EPS. Il sintomo più frequente appare l’acatisia, spesso lieve e quindi facilmente<br />

scambiata per irrequietezza o ansia, ma sono stati descritti anche casi<br />

di distonia, parkinsonismo e discinesia tardiva. L’effetto è probabilmente la<br />

conseguenza sia <strong>della</strong> riduzione <strong>della</strong> trasmissione dopaminergica correlata<br />

all’età, sia dell’inibizione del tono dopaminergico per l’azione serotoninergica<br />

diretta degli SSRI a livello nigrostriatale. Pazienti con storia di disturbi<br />

extrapiramidali o in trattamento con farmaci antidopaminergici sono più<br />

suscettibili per la comparsa o l’aggravamento di EPS 54-45 .<br />

Modificazioni dell’aggregazione piastrinica. Le piastrine rappresentano un<br />

modello di neurone serotoninergico, per la presenza sulla loro superficie di<br />

numerosi recettori per la serotonina e di siti per la captazione del neurotrasmettitori<br />

55 . L’azione degli SSRI determina, anche nelle piastrine, l’inibizio-

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