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La Rivista Euler Hermes Italia n°55

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Speciale<br />

in quella produttiva. Sono convinto<br />

che, per quanto riguarda il mondo<br />

delle imprese, imprenditori e sindacati<br />

insieme possano riuscire ad invertire<br />

questa tendenza».<br />

<strong>La</strong> disoccupazione giovanile ha raggiunto<br />

livelli elevatissimi, in particolare<br />

in alcune città del Sud. Cosa può<br />

fare l’impresa per invertire questo<br />

fenomeno che sembra aver preso la<br />

strada drammatica di altri grandi<br />

Paesi europei come la Spagna?<br />

«L’impresa ha una responsabilità fondamentale<br />

nell’inserimento giovanile<br />

nel mondo del lavoro. D’altro canto,<br />

questa responsabilità rappresenta anche<br />

un’opportunità perché il successo<br />

di un’azienda è unicamente realizzato<br />

investendo sui talenti e facendoli venir<br />

fuori. Sono queste le ragioni per<br />

cui dare lavoro ai giovani è divenuta<br />

una strategia specifica della nostra<br />

azienda, dove l’età media dei circa<br />

200 lavoratori è di 29 anni. Nella nostra,<br />

come in altre imprese, le nuove<br />

generazioni devono avere spazio e<br />

trovare un imprenditore attento a valorizzare<br />

la passione e la professione.<br />

Se riusciamo a dispiegare su un progetto<br />

industriale tutto l’entusiasmo<br />

giovanile, possiamo stare certi che<br />

quel progetto avrà ottime possibilità<br />

di raggiungere il successo. Ed il caso<br />

degli Oleifici Mataluni, da questo punto<br />

di vista, è emblematico».<br />

Le esportazioni sono ancora oggi<br />

uno degli ultimi salvagente rimasti<br />

all’impresa italiana. Nel vostro caso,<br />

quanto conta l’export e quali strade<br />

deve seguire un’impresa per strut-<br />

14<br />

Per far crescere<br />

le imprese ci vogliono<br />

poche regole,<br />

semplici ed efficaci<br />

turarsi ed essere presente sui mercati<br />

internazionali?<br />

«<strong>La</strong> vera forza è saper unire la buona<br />

immagine e la reputazione del made in<br />

Italy con prodotti di qualità eccellente,<br />

perché le occasioni di sviluppo, anche<br />

all’estero, sono legate ai valori dei nostri<br />

territori e all’italianità. Quando le imprese<br />

italiane vanno in giro per il mondo,<br />

portano sempre a casa dei risultati.<br />

Nel nostro caso, ad esempio, abbiamo<br />

avviato due anni fa un importante accordo<br />

commerciale in Giappone con un<br />

colosso del settore distributivo e quest’anno<br />

siamo riusciti a raddoppiare il<br />

fatturato, rispetto a quello precedente.<br />

Quindi, se da un lato registriamo una<br />

battuta d’arresto in alcune regioni italiane<br />

come la Sicilia, la Calabria o la<br />

Puglia, dall’altro continuiamo a crescere<br />

all’estero. A questo proposito,<br />

stiamo già lavorando per consolidare<br />

la distribuzione di Olio Dante anche in<br />

America, visto che anticamente il marchio<br />

nasce proprio per soddisfare le<br />

abitudini alimentari degli emigrati italiani.<br />

L’unica ragione di rallentamento,<br />

come dicevamo prima, arriva dal peso<br />

della burocrazia. Se avessi uno Stato<br />

che non mi zavorra, riuscirei a mettere<br />

a segno risultati straordinari. E come<br />

me, anche tanti altri imprenditori».<br />

Il benessere aziendale, la qualità<br />

della vita percepita dai dipendenti,<br />

diventano elementi fondamentali<br />

soprattutto in momenti di crisi come<br />

questi. È questo un principio in<br />

cui credete?<br />

«I tre pilastri del mio programma<br />

come Presidente di Confindustria<br />

la RIVISTA <strong>Euler</strong> <strong>Hermes</strong> <strong>Italia</strong><br />

Benevento sono proprio ‘Etica, Giovani<br />

e <strong>La</strong>voro’. I primi due li abbiamo<br />

affrontati in questi primi mesi del<br />

mio mandato; il terzo, il lavoro, è<br />

particolarmente critico in questa<br />

fase congiunturale e anche lo stato<br />

d’animo dei lavoratori diviene fondamentale<br />

per far crescere un’azienda.<br />

Il rapporto di lavoro tra l’azienda<br />

ed il dipendente deve essere<br />

sempre ispirato al rispetto della persona.<br />

Bisogna creare all’interno del<br />

processo produttivo delle condizioni<br />

di serenità, e fare in modo di valorizzare<br />

le persone attraverso percorsi<br />

formativi. L’ambiente, la sicurezza<br />

sul lavoro, il benessere, sono<br />

valori che devono prevalere sulla logica<br />

economica del guadagno e della<br />

corsa spasmodica verso il profitto.<br />

Dobbiamo invertire la catena dei valori,<br />

riportando al centro la dignità<br />

dell’individuo e, una volta realizzato<br />

questo, i risultati economici arriveranno<br />

da soli».<br />

Abstract<br />

Let’s stop<br />

living off<br />

the past.<br />

Let’s start<br />

growing again<br />

Interview with Biagio Mataluni,<br />

President of the Oleifici Mataluni (Oil Mill)<br />

and of Confindustria Benevento<br />

by Giorgio Nicastro<br />

The strength of the Oleifici Mataluni is its<br />

turnover of 230 million euros, 200 workers with<br />

an average age of 29 and an International<br />

presence which goes from Japan to Holland,

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