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<strong>L'Azione</strong> 7 NOVEMBRE 2009<br />
Ancora una volta prevale l’arroganza<br />
e la chiusura. A fronte della nostra<br />
richiesta di verificare tutti i<br />
passaggi e le modalità di assegnazione<br />
dell’appalto per la fornitura<br />
dei pasti presso le mense scolastiche<br />
di Matelica, attraverso l’istituzione<br />
di una commissione d’indagine<br />
consiliare, così come previsto<br />
dal regolamento comunale, il sindaco<br />
e i suoi hanno preferito non<br />
affrontare la questione. I temi in<br />
gioco erano: la assoluta regolarità<br />
degli atti e quindi un necessario<br />
spirito di autotutela per lo stesso<br />
Comune e la garanzia della qualità<br />
migliore per i ragazzi che usufruiscono<br />
del servizio.<br />
Le premesse, dopo una lunga e approfondita<br />
analisi, prima di richiedere<br />
la commissione di indagine<br />
erano tutte chiare e importanti. Da<br />
queste siamo partiti nelle nostre<br />
valutazioni e nella nostra azione.<br />
Prima questione, il bando è stato<br />
pubblicato con scadenza 17 agosto,<br />
in un periodo in cui, di norma<br />
tutte le aziende sono in ferie e di<br />
norma non si svolgono tali procedure,<br />
anche perché se per ipotesi<br />
nessuna azienda avesse partecipato<br />
si correva il rischio di rimanere<br />
senza copertura del servizio. Il bando<br />
stesso inoltre, lasciava, almeno<br />
in una parte, quella riguardante la<br />
tracciabilità della cosiddetta filiera,<br />
spazio per eventuali contestazioni<br />
successive, come ci sono state,<br />
fissando un criterio in contraddizione<br />
come veniva riportato, nel<br />
capitolo ammettendo una valutazione<br />
graduata e nello sviluppo<br />
dello stesso capitolo invece un<br />
punteggio prefissato. E ancora,<br />
l’assenza nel bando della normale<br />
richiesta di certificazione ISO per<br />
le aziende partecipanti, l’assenza<br />
nella commissione esaminatrice di<br />
un esperto alimentarista o analoga<br />
professionalità. Infine l’assenza di<br />
una risposta chiara ad un’interrogazione<br />
fatta in precedenza, da alcuni<br />
consiglieri di opposizione,<br />
sullo stesso argomento.<br />
Tutte queste questioni, a altre di<br />
secondaria importanza, erano così<br />
fondate, che sembrerebbe infatti<br />
che una prima assegnazione era stata<br />
fatta ad una ditta e che in seguito<br />
ad una diversa e successiva valutazione<br />
sia poi stata assegnata ad<br />
altra ditta. Sempre per le notizie<br />
assunte in maniera disorganica a<br />
fronte di tutta questa vicenda ad<br />
oggi, sembrerebbe ci siano dei ricorsi<br />
al tribunale amministrativo da<br />
parte della o delle ditte che non<br />
sono state assegnatarie. Per verificare,<br />
in assoluta tranquillità, per<br />
garantire che tutto si sia svolto se-<br />
MATELICA 13<br />
<strong>La</strong> <strong>città</strong><br />
Matelica è pasta in Argentina<br />
Il gemellaggio con <strong>La</strong>s Rosas continua a crescere e a rinnovarsi<br />
Era il 2003, ma sembra ieri quando iniziarono quei primi contatti fra la famiglia<br />
Paoli (Pia, Marcelo e Alejandra) e il Sindaco Gagliardi trasformatisi poi in<br />
breve nella visita ufficiale in Argentina per siglare l’accordo di gemellaggio<br />
fra le nostre due cittadine. Poi, guidata dal sindaco Raul Ponzio, la visita della<br />
delegazione rosense a Matelica nel 2004. Da questi due momenti sono nati<br />
una serie di amicizie, di incontri, di scambi di email, di telefonate (sopratutto<br />
tramite Skype)… sono diventate frequenti le visite a Matelica di abitanti di<br />
<strong>La</strong>s Rosas e dintorni (spesso ricevuti in Comune) a testimonianza del legame<br />
stabilito e sono cominciati gli approfondimenti reciproci su tradizioni, storia<br />
e cultura. A Matelica è nata una associazione italo-argentina (Martin Fierro),<br />
sono esplosi i corsi di tango (grazie anche a Ruvido Teatro) con varie esibizioni<br />
e serate. Dall’altro lato il “gusto italiano” è stato rafforzato dal viaggio del<br />
Gruppo Folk in Argentina e dal “viaggio eno-gastronomico” in Argentina del<br />
giovane chef Zamparini, del ristorante “<strong>La</strong> notte degli oscar”, e del sommelier<br />
Patrizio Gagliardi. <strong>La</strong> comunità matelicese ha poi contribuito al rinnovamento<br />
e miglioramento di una scuola rosense dove si insegna l’italiano anche grazie<br />
alla bravura, professionalità e dedizione di due insegnanti Alejandra Bruera<br />
ed Alicia Moriconi (quest’ultima è stata proprio in questi giorni da noi per un<br />
importante corso di glottodidattica).<br />
A <strong>La</strong>s Rosas, nel frattempo, hanno organizzato un coro intitolato ad Enrico<br />
Mattei e nel repertorio hanno inserito nostre canzoni tradizionali e religiose,<br />
fra cui quelle dedicate alla Madonna di Loreto; e la statua che abbiamo donato<br />
campeggia ora nella Chiesa rosense. Dall’esperienza del nostro gruppo folk<br />
è nato, a <strong>La</strong>s Rosas, il gruppo folk “<strong>La</strong>s Rosas marchigiano folk” che perpetua<br />
e diffonde quindi anche le nostre tradizioni. C’è un giovane artista argentino<br />
che si sta attivando per riprodurre una statua di Enrico Mattei, da sistemare<br />
in entrambe le <strong>città</strong>. E ultima, ma non per importanza, l’iniziativa presa da<br />
Marcelo Paoli (un po’ l’iniziatore di questa storia) di produrre in Argentina la<br />
pasta a cui ha dato il nome di “Matelica”.<br />
Per perfezionarsi e migliorare le sue conoscenze nel settore è stato questo<br />
mese in Italia dove ha seguito un corso presso la Regione Marche ed ha visitato<br />
alcune aziende del settore soprattutto matelicesi.<br />
Chi è Marcelo Paoli?<br />
Nato a <strong>La</strong>s Rosas il 24-11-1962, da<br />
nonno treiese emigrato in Argentina<br />
sposato con Alejandra Bruera,<br />
tre figli Sofia, Treia e Tirso.<br />
Marcelo, cosa ricordi di quei forse<br />
“lontani” anni 2003-2004?<br />
Grande soddisfazione perché nel<br />
2003 abbiamo raggiunto l’obiettivo<br />
che ci eravamo proposti a livello<br />
personale e cioè stipulare un<br />
gemellaggio fra una <strong>città</strong> marchigiana<br />
e la nostra ma anche quello<br />
locale perché da noi ci sono moltissimi<br />
italiani e la nostra cultura è<br />
molto influenzata da ciò e quindi,<br />
partendo da origini comuni, riscoprire<br />
tradizioni, cultura ma soprattutto<br />
amicizia. Abbiamo quindi<br />
avuto l’opportunità di conoscerci<br />
in Argentina ma soprattutto abbiamo<br />
fatto una esperienza fantastica<br />
Da destra: Alicia Moriconi con il<br />
papà, Marcelo Paoli ed Egidio<br />
Montemezzo dopo una cena alla<br />
"Notte degli Oscar"<br />
a Matelica nel 2004 dove siamo<br />
stati molto bene, e si è rinsaldata<br />
un’amicizia importante.<br />
Cosa pensano i rosensi del gemellaggio?<br />
Credo che siano stati in larga parte<br />
coinvolti in quanto la nostra società<br />
è diversa per i motivi che dicevo<br />
prima, in quanto è ancora molto<br />
alto il senso di amicizia e di appartenenza<br />
dovuto ai nonni nati in Italia,<br />
con parenti in cui ci si vede<br />
ancora e le molte altre cose che ci<br />
legano a questo Paese ed alle Marche<br />
in particolare da cui molti rosensi<br />
hanno avuto origine.<br />
È vero che sei stato eletto presidente<br />
di due associazioni che si richiamano<br />
molto anche alle comuni<br />
origini?<br />
Sì, Presidente della “Unione marchigiana<br />
di <strong>La</strong>s Rosas” ed anche di<br />
un’altra storica associazione cioè<br />
la “Società Italiana di Mutuo Soccorso<br />
- Unione e Benevolenza” di<br />
<strong>La</strong>s Rosas fondata il 2-8-1891 e<br />
che è stata molto importante, anche<br />
ai fini solidaristici, per gli ita-<br />
Mense: nessuna commissione d'indagine<br />
Il negozio di pasta di Marcello Paoli a <strong>La</strong>s Rosas in Argentina<br />
chiamato "Matelica" in onore della nostra <strong>città</strong><br />
condo le norme ed in assoluta trasparenza,<br />
abbiamo fatto la nostra<br />
richiesta, un dovere che spetta al<br />
consiglio comunale, che deve controllare,<br />
non solo la regolarità degli<br />
atti e il rispetto delle norme e<br />
dei regolamenti, ma anche garantire<br />
il Comune, anche a fronte di<br />
eventuali ripercussioni di tipo economico<br />
e soprattutto per verificare<br />
che le scelte siano state fatte con la<br />
massima garanzia possibile per la<br />
qualità del servizio e degli alimenti<br />
somministrati. In questa impostazione<br />
ci siamo ritrovati, insieme<br />
agli altri consiglieri di opposizione,<br />
quindi, non contro qualcuno,<br />
che siano i dipendenti e funzionari<br />
comunali, per i quali ribadiamo<br />
tutta la nostra stima, o l’assessore<br />
competente, o la ditta che si è vista<br />
assegnato il servizio.<br />
A fronte di questo ragionamento,<br />
il sindaco e i suoi hanno preferito<br />
semplicemente, ed ancora una volta,<br />
non rispondere, non affrontare e<br />
non dare la possibilità di affrontare<br />
nel merito le questioni poste,<br />
trincerandosi nella forza dei numeri<br />
e dimostrando la debolezza dei<br />
contenuti, astenendosi dal fornire<br />
le garanzie, alla <strong>città</strong>, che sarebbero<br />
emerse invece dai lavori di una<br />
commissione ad hoc.<br />
Massimo Montesi, Matelica Insieme<br />
liani emigrati in Argentina.<br />
Quali iniziative vi proponete?<br />
Oltre a quelle statutarie che puoi<br />
ben capire pensiamo anche a nuove<br />
iniziative che abbiamo impostato<br />
anche in questo mio viaggio in<br />
Italia. Per esempio una idea è quella<br />
di organizzare un<br />
corso sulla cultura della<br />
pasta e sulla sua preparazione<br />
con l’abbinamento<br />
di diversi sughi,<br />
etc.<br />
E l’attuale tua permanenza<br />
in Italia a cosa<br />
è dovuta?<br />
Sono venuto a frequentare<br />
un corso per imprenditori<br />
di origine<br />
marchigiana, residenti<br />
in Sud America (siamo<br />
6 argentini, 6 brasiliani,<br />
2 venezuelani), organizzato<br />
dall’ICE<br />
(Istituto Commercio<br />
Estero) presso la Regione Marche.<br />
Nella I settimana abbiamo fatto teoria,<br />
comune a tutti i corsisti, sui<br />
diversi settori di intervento (meccanica,<br />
calzature, alimentare, pasta).<br />
Nella seconda settimana ognuno<br />
ha fatto pratica presso aziende<br />
specifiche del settore in cui voleva<br />
perfezionarsi.<br />
E tu?<br />
Io ho avuto l’opportunità, grazie<br />
anche all’amicizia con Patrizio che<br />
mi ha organizzato alcuni incontri,<br />
di prendere contatti e visitare varie<br />
realtà nel settore della pasta. Ho così<br />
potuto verificare come si producono<br />
le macchine specifiche per la<br />
pasta presso la Italian Tecnologie<br />
di Senigallia e poi a Matelica sono<br />
stato presso l’azienda produttrice<br />
di pasta secca Luciana Mosconi e<br />
due aziende a carattere familiare<br />
che producono pasta all’uovo<br />
come “Giovanna” e pasta fresca “Da<br />
Ketty” di Grasselli che tra l’altro<br />
mi ha donato anche uno stampo per<br />
fare la sfoja che non vedo l’ora di<br />
Marcello Paoli ricevuto in Provincia dal<br />
presidente Capponi e dall'assessore Gagliardi<br />
verificare se posso usare in qualche<br />
modo in Argentina.<br />
All’azienda che hai messo in essere<br />
nella tua <strong>città</strong> per produrre la<br />
pasta hai dato nome “Matelica”…<br />
perché?<br />
I miei legami con l’Italia e le Marche<br />
sono totalmente coinvolgenti<br />
tanto che, come sai, ho messo il<br />
nome di “Treia” alla mia seconda<br />
figlia, e quindi mi è venuto spontaneo<br />
dedicare la mia attuale attività<br />
all’altra <strong>città</strong> (direi di adozione)<br />
che mi ha dato tanto, e cioè<br />
Matelica.<br />
Come sta andando?<br />
Sebbene ho iniziato da appena due<br />
anni, sono molto soddisfatto di<br />
come vanno le vendite che ora non<br />
sono più limitate a <strong>La</strong>s Rosas ma si<br />
stanno ampliando positivamente<br />
anche nella zona.<br />
Come hai trascorso questo mese?<br />
Oltre a quanto ho già illustrato relativamente<br />
al corso della Regione<br />
ed alle visite aziendali ho avuto<br />
<strong>La</strong> famiglia Paoli, "ispiratrice" del gemellaggio,<br />
con la statua della Madonna di Loreto<br />
inviata due anni or sono a <strong>La</strong>s Rosas<br />
l’opportunità di ritrovare tutti i<br />
miei amici e parenti a Treia, poi<br />
sono stato a Matelica, ospite di<br />
Patrizio, ed ho avuto una grande<br />
disponibilità dalla famiglia di Sandro<br />
Branchesi che mi ha fatto fare<br />
anche il turista. Colgo l’occasione<br />
per ringraziare tutte queste persone<br />
ed anche il sindaco Sparvoli che<br />
questa mattina [sabato 31 ottobre,<br />
ndr] mi ha ricevuto in Comune<br />
donandomi un set da scrittoio con<br />
la riproduzione di Matelica che mi<br />
farà ricordare questa <strong>città</strong> anche<br />
durante il lavoro. Rischio di dimenticare<br />
qualcuno ma voglio ringraziare<br />
il gruppo folk e Gianni Bragoni<br />
con molti dei quali sono stato<br />
anche a cena, Claudio Zamparini,<br />
te (non per l’intervista!!!) e tutti gli<br />
altri amici che mi vogliono bene e<br />
non posso dimenticare. Infine anche<br />
il Presidente della Provincia<br />
Capponi (anche lui trejese) che mi<br />
ha ricevuto insieme all’assessore<br />
provinciale Patrizio Gagliardi.<br />
Quando ci rivedremo?<br />
Spero presto, le iniziative<br />
si accavallano e le<br />
motivazioni sono molte e<br />
quindi crescono le opportunità.<br />
Nei primi del prossimo<br />
anno penso sarà mia<br />
moglie Alejandra a ripetere<br />
questa mia esperienza<br />
legandola però alla sua<br />
attività e cioè la scuola.<br />
Dobbiamo crederci ed i<br />
desideri si realizzano. Per<br />
ora un abbraccio a tutti<br />
ed arrivederci a presto.<br />
Egidio Montemezzo