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FABRIANO<br />
<strong>L'Azione</strong> 7 NOVAMBRE 2009 9<br />
<strong>La</strong> <strong>città</strong><br />
In difesa della montagna<br />
Presentata la "Carta di Fabriano" per rilanciare il ruolo della CM<br />
Lo sviluppo è un diritto, garantirlo<br />
un dovere. Questa la tematica della<br />
conferenza tenutasi mercoledì 28<br />
ottobre nelle sale della Comunità<br />
Montana.<br />
L’importanza dell’evento è stata<br />
evidenziata dalla valenza degli<br />
ospiti presenti.<br />
I protagonisti del dibattito erano<br />
Gian Mario Spacca, presidente della<br />
giunta della Regione Marche,<br />
Gianluca Carrabs, assessore regionale<br />
alle politiche per la montagna,<br />
il Sindaco di Fabriano Roberto<br />
Sorci, Maria Assunta Paci, ovvero<br />
la massima esponente dell’Uncem<br />
Marche (Unione nazionale Comunità<br />
Enti Montani), Fabrizio Giuliani,<br />
presidente Federparchi, senza<br />
tralasciare Giorgio Balzoni, giornalista<br />
Tg1 e molti altre figure ap-<br />
Un momento della tavola rotonda<br />
partenenti alla sfera dirigenziale<br />
regionale. Come premessa, pare<br />
opportuno menzionare che le Comunità<br />
Montane erano nell’occhio<br />
del ciclone, in quanto a rischio nel<br />
panorama amministrativo italiano;<br />
tuttavia la Corte Costituzionale le<br />
ha legittimate, poiché ha riconosciuto<br />
che tali enti sono di competenza<br />
regionale. In questo contesto<br />
dinamico, Maria Assunta Paci<br />
ha presentato la “Carta di Fabriano”,<br />
un documento fondamentale<br />
per delineare il futuro delle realtà<br />
montane.<br />
Questo accordo sussiste nel tentativo<br />
di conferire georeferenzialità<br />
agli enti e, per certi versi, stabilisce<br />
i progetti che la Comunità<br />
Montana intende attuare per favorire<br />
lo sviluppo territoriale. Trami-<br />
Tra salute e sicurezza<br />
i medici in convegno<br />
UniFabriano, in via don Riganelli 26, già sede di un corso di alta<br />
formazione per la figura di “Tecnico dell’Igiene e sicurezza” promosso<br />
dalla Regione Marche con FSE, in collaborazione con ASUR<br />
Zona territoriale 6 ed altri partner ospiterà venerdì 6 novembre a<br />
partire dalle ore 15 un interessante convegno rivolto a medici del<br />
lavoro e medici interdisciplinari sul tema dei decreti legislativi 81/<br />
2008 e 106/2009. L’evento formativo, che prevede anche l’accreditamento<br />
ECM, sarà aperto dai saluti del sindaco e presidente di<br />
UniFabriano, Roberto Sorci, e da Roberto Romagnoli, docente dell’Università<br />
Politecnica delle Marche. Interverrà il vice direttore<br />
regionale Inail, dott. Giuseppe Maria Mariotti.<br />
Il D.Lgs. n.81/2008 ha ridisegnato il sistema degli incentivi alla<br />
salute e alla sicurezza sul lavoro, introducendo molteplici innovazioni<br />
finalizzate ad agevolare l’assolvimento degli obblighi di sicurezza<br />
da parte delle imprese attraverso la previsione di meccanismi<br />
di finanziamento agevolato delle iniziative.<br />
Obiettivo del convegno sarà sensibilizzare gli operatori verso la<br />
promozione della sicurezza. Nello specifico, fornire conoscenze in<br />
merito al sistema generale degli incentivi alla produzione dell’Inail<br />
previsti dalle nuove normative, in merito al finanziamento di progetti<br />
di investimento per le imprese, al finanziamento di progetti<br />
vòlti a sperimentazioni di soluzioni innovative, al finanziamento<br />
di strumenti di natura organizzativa e gestionale ispirati ai principi<br />
di responsabilità sociale delle imprese, oltre a conoscenze sulle<br />
attività di formazione a favore dei rappresentanti dei lavoratori e la<br />
formazione dei datori di lavoro.<br />
Il convegno sarà inoltre un momento di incontro-informazione per<br />
iniziare ad attivare, all’interno di ogni realtà aziendale, un’opera<br />
di revisione e di monitoraggio al fine di identificare le azioni di<br />
adeguamento, di miglioramento e di definire il relativo programma<br />
di attuazione.<br />
NUOVA<br />
ESPOSIZIONE<br />
CUCINE<br />
mobili srl<br />
te l’acronimo del termine carta si<br />
comprendono al meglio le finalità,<br />
i principi ispiratori dell’atto stipulato.<br />
<strong>La</strong> lettera C è intesa come cooperazione<br />
tra le amministrazioni,<br />
che dovrebbero avere il ruolo di<br />
mantenere le popolazioni nell’ambito<br />
montano, anche con la creazione<br />
di nuove opportunità occupazionali<br />
legate alla manutenzione<br />
territoriale. A come accessibilità<br />
a molteplici arterie viarie, infrastrutture,<br />
servizi on-line. R è invece<br />
riconducibile alle risorse da destinare<br />
alle energie rinnovabili,<br />
ossia il motore evolutivo del nuovo<br />
millennio. T è ricollegabile al<br />
territorio montano a rischio idrogeologico.<br />
A tal proposito, le autorità<br />
competenti dovrebbero concentrare<br />
gli sforzi per scongiurare<br />
tale fenomeno, che ha già mietuto<br />
molte vittime nel messinese.<br />
<strong>La</strong> A finale corrisponde alle attrattività<br />
culturali, turistiche da valorizzare<br />
con iniziative a 360 gradi.<br />
<strong>La</strong> “Carta di Fabriano” vuole essere<br />
il testo basilare per sostenere una<br />
politica concreta e volta all’evoluzione<br />
delle aree montane entro il<br />
2015, ossia alla fine del vigente<br />
ciclo di programmazione dei fondi.<br />
Questa scadenza temporale sarà<br />
un momento chiave, poiché le direttive<br />
dell’Unione Europea assegneranno<br />
una significativa valen-<br />
Trapianto cornee<br />
all'avanguardia<br />
Nei giorni scorsi è stato effettuato presso la<br />
Unità Operativa Oculistica dell’ospedale di<br />
Fabriano ad opera del dr. Stefano Lippera,<br />
direttore della stessa, e della sua équipe, il<br />
primo intervento di trapianto corneale secondo<br />
l’ultimissima tecnica in campo chirurgico<br />
denominata DSAEK.<br />
Essa consiste nella sostituzione di una sola<br />
parte della cornea, più precisamente la superficie<br />
interna denominata endotelio grazie<br />
all’applicazione della tecnologia con microcheratomo<br />
eseguita presso la Banca degli<br />
Occhi della Regione Marche diretta dal<br />
Dr. Pietro Torresan e situata presso l’ospedale<br />
“Engles Profili”. L’intervento, della durata<br />
di meno di un’ora, effettuato su un paziente<br />
di 60 anni, affetto da complicanze<br />
corneali da precedente intervento di cataratta,<br />
è perfettamente riuscito. Grazie a questa<br />
fattiva sinergia tra l’U.O. Oculistica e la<br />
Banca degli Occhi, si è raggiunto questo<br />
nuovo traguardo che consente un rapido recupero<br />
della funzione visiva dei pazienti con<br />
una tecnica chirurgica poco invasiva e priva<br />
di rischio di rigetto.<br />
Tale traguardo segna l’avvio di uno sviluppo<br />
della Banca degli Occhi che riuscirà in<br />
breve tempo a fornire anche gli altri ospedali<br />
della Regione di tessuti corneali preparati<br />
con il microcheratomo, strumento di recente<br />
acquisizione.<br />
Fabrizio Giuliani (presidente CM), Gian Mario Spacca (governatore<br />
Marche), M. Assunta Paci (Uncem Marche) e il sindaco Roberto Sorci<br />
za alle politiche regionali funzionali<br />
allo sviluppo territoriale. Con<br />
tali misure, il sistema economico<br />
marchigiano crescerà, riducendo i<br />
suoi squilibri interni.<br />
Il Presidente Spacca afferma con<br />
convinzione che "le autorità intendono<br />
promuovere l’evoluzione<br />
delle zone appenniniche. In tal senso,<br />
la sentenza della Corte Costituzionale<br />
impone alle comunità<br />
montane di applicare politiche finalizzate<br />
allo sviluppo dei territori<br />
montani.<br />
L’azione di governo - sostiene<br />
Spacca - è fondata sulla facoltà del<br />
cittadino di favorire il progresso e<br />
la salvaguardia ambientale. Non è<br />
possibile creare nuove opportuni-<br />
AUSTRALIA:<br />
PIANTE<br />
PER LA CATTURA<br />
DI CO2<br />
Con buone pratiche agricole taglio<br />
emissioni gas serra scienziati<br />
australiani chiedono che sia<br />
riconosciuto un ruolo chiave al<br />
suolo e alla vegetazione, nelle<br />
soluzioni al cambiamento climatico.<br />
Secondo il Wentworth Group of<br />
Concerned Scientists, con buone<br />
pratiche agricole e forestali l’Australia<br />
potrebbe catturare nel<br />
suolo e nelle piante fino a 1mld di<br />
tonnellate di CO2 l’anno, per 40<br />
anni. E preservando le foreste<br />
native, piantando aree alberate,<br />
fermando il disboscamento e migliorando<br />
il suolo si possono tagliare<br />
le emissioni di gas serra.<br />
BARRIERA<br />
ANTIRUMORE<br />
RIVESTITA<br />
DA PANNELLI SOLARI<br />
LUNGO<br />
L’AUTOSTRADA<br />
DEL BRENNERO<br />
Ecco la barriera antirumore rivestita<br />
da pannelli solari lungo l’autostrada<br />
del Brennero. E’ molto<br />
piu‘ lunga dell’altra opera del<br />
genere, la barriera antirumore<br />
fotovoltaica che costeggia per<br />
tà evolutive ricorrendo alle sovvenzioni<br />
statali, è oltremodo necessario<br />
reperire alternative fonti di finanziamento.<br />
Vi è l’intenzione di<br />
collegare le zone montane con realtà<br />
territoriali nazionali, internazionali.<br />
In tal modo questi luoghi<br />
non saranno più isolati, anche tramite<br />
l’allestimento di reti a fibre<br />
ottiche ed infrastrutture viarie,<br />
come la pedemontana. Le scelte<br />
regionali ricadono anche sull’utilizzo<br />
delle biomasse".<br />
<strong>La</strong> collettività auspica che queste<br />
innovative proposte vengano applicate<br />
al più presto, poiché l’hinterland<br />
fabrianese necessita di un<br />
immediato rilancio economico.<br />
Diego Pazzaglia<br />
500 metri un’autostrada australiana.<br />
<strong>La</strong> barriera fonoassorbente<br />
e fotovoltaica dell’autostrada<br />
del Brennero si sviluppa per oltre<br />
un chilometro, e immette<br />
nella rete elettrica energia pulita<br />
ricavata da sole.<br />
I dettagli.<br />
In base a quanto si legge sul sito<br />
dell’Autobrennero, la barriera ha<br />
la funzione principale di proteggere<br />
dal rumore l’abitato di Marano,<br />
in provincia di Trento.<br />
Pero‘ è stata progettata in modo<br />
da permettere una buona resa<br />
dei pannelli solari che la rivestono.<br />
Si sviluppa lungo il margine dell’autostrada<br />
per una lunghezza<br />
complessiva di circa 1041 metri<br />
e un’altezza media di 5,60 metri.<br />
<strong>La</strong> superficie rivestita da pannelli<br />
solari misura 4.907 metri<br />
quadrati.<br />
Per coniugare l’efficienza nella<br />
resa fotovoltaica e nella funzione<br />
fonoassorbente, la barriera<br />
ha una sezione trasversale formata<br />
da due tratti a diversa inclinazione,<br />
rispettivamente di<br />
60 e 35 gradi.<br />
Ci si attende che la barriera antirumore<br />
produca ogni anno<br />
680.000 KWh di energia elettrica,<br />
da immettere nella rete pubblica<br />
di distribuzione.<br />
Un luogo d'incontro dove il risparmio è di casa<br />
PROGETTI E PREVENTIVI GRATUITI<br />
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