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Anno LVI - N.12 DICEMBRE 2011 - Associazione Arma Aeronautica ...

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Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma<br />

<strong>Anno</strong> <strong>LVI</strong> - <strong>N.12</strong> <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2011</strong><br />

Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/<strong>2011</strong> - Roma


12<br />

<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2011</strong><br />

ANNO <strong>LVI</strong><br />

In copertina<br />

Il Ro.43 che è stato restaurato dall’apposito<br />

gruppo del Museo Storico<br />

AM di Vigna di Valle. All’evento è<br />

dedicato l’articolo a pag. 6.<br />

Aeromodellismo<br />

Il perfetto aeromodello statico<br />

in scala 1:32 di uno Spitfire<br />

IX, convertito in aeroricognitore,<br />

realizzato, utilizzando un<br />

kit della Tamiya, dall’avv. Pierpaolo<br />

Maglio di Riccione e<br />

sulla deriva del quale ha<br />

apposto l’emblema della<br />

“Diana cacciatrice” in quanto<br />

esso fu adottato dal 5° Stormo<br />

nel 1949 quando ricevette proprio<br />

gli Spitfire.<br />

AERONAUTICA<br />

<strong>Anno</strong> di fondazione 1956<br />

Pubblicazione mensile edita dall’<strong>Associazione</strong> <strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong><br />

Direttore editoriale<br />

GIANBORTOLO PARISI<br />

Direttore responsabile<br />

SILVANO BRONCHINI<br />

Direzione, Redazione, Amministrazione<br />

00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23<br />

Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882<br />

C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002<br />

e-mail: assoaerorivista@libero.it (per il periodico sociale)<br />

e-mail:assoaeroamministra@libero.it (per l’amministrazione)<br />

www.assoaeronautica.it (per l’<strong>Associazione</strong>)<br />

www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)<br />

c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003<br />

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Realizzazione grafica e stampa<br />

Raia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66<br />

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Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56<br />

Iscrizione al R.O.C. n. 6972<br />

“<strong>Aeronautica</strong>” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250<br />

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria,<br />

artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, è<br />

fatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comunque<br />

inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

Chiuso in redazione il 12 dicembre <strong>2011</strong>.<br />

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno una<br />

somma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio nazionale.<br />

Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.<br />

La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il <strong>2011</strong> è<br />

comprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodico<br />

sociale “<strong>Aeronautica</strong>".<br />

ISSN: 0391-7630


Il presidente nazionale AAA per le festività di fine d’anno 4<br />

L’<strong>Aeronautica</strong> Militare 5<br />

Celebrata la Madonna di Loreto, patrona degli aviatori<br />

Il restauro del Ro.43 del Museo Storico dell’AM<br />

di Gregory Alegi<br />

L’esercitazione “Virtual Flag <strong>2011</strong>”<br />

Inaugurato l’anno accademico degli Istituti di formazione dell’AM<br />

La Medaglia Mauriziana a militari dei reparti della Squadra Aerea<br />

Convegno all’ISMA su “Air and space power”<br />

Scienza, tecnica e industria 12<br />

Varie 14<br />

Il B-17 scomparso sul Monte Bianco<br />

di Gianni Boschis<br />

Un ricordo del cap. pil. MAVA Giovanni Tempioni<br />

di Marcello Caltabiano<br />

Un atterraggio … elettrizzante<br />

di Carlo Alberto Zorzoli<br />

Presentato il libro “Il mio giro del mondo” del gen. Bertolaso<br />

La rassegna cinematografica internazionale “Eserciti e Popoli”<br />

Lettere al direttore 28<br />

L’<strong>Associazione</strong> <strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong> 29<br />

Libri 42<br />

SS<br />

OO<br />

MM<br />

MM<br />

AA<br />

RR<br />

II<br />

OO


4<br />

Il Presidente nazionale AAA<br />

per le festività di fine anno<br />

Pur con tutto l’ottimismo che caratterizza “per costituzione”<br />

noi Aviatori, non possiamo certo affermare<br />

che l’anno che si avvia alla conclusione sia<br />

stato fra i più felici per il nostro Paese.<br />

Le difficoltà finanziarie, che peraltro hanno interessato<br />

gran parte del mondo occidentale, le incertezze che gravano<br />

sulla situazione politica e, infine, il disastro idrogeologico<br />

che ha colpito con lutti e distruzioni molte<br />

nostre regioni, hanno dato al <strong>2011</strong> una connotazione<br />

che definire negativa sarebbe a dir poco eufemistico. I<br />

nostri primi auguri per il prossimo anno vanno quindi<br />

al nostro Paese che merita sotto ogni aspetto un futuro<br />

decisamente migliore.<br />

Non possiamo però negare che<br />

il <strong>2011</strong>, oltre a tanti fatti spiacevoli,<br />

ci ha portato anche<br />

qualcosa di positivo. Esso ha<br />

coinciso con il centocinquantesimo<br />

anniversario dell’unità<br />

d’Italia; una ricorrenza che,<br />

grazie anche all’azione entusiastica<br />

e trascinatrice del capo<br />

dello Stato, ha risvegliato in<br />

milioni di cittadini un rinnovato<br />

sentimento di italianità.<br />

Noi Aviatori abbiamo voluto ricordare<br />

questa ricorrenza celebrando<br />

un raduno a Torino,<br />

prima capitale d’Italia, il cui<br />

successo è andato oltre ogni<br />

aspettativa. In una città drappeggiata<br />

di tricolori, siamo stati<br />

accolti da una moltitudine di<br />

cittadini che hanno manifestato<br />

con grande simpatia e trasporto<br />

la loro ammirazione e il<br />

loro affetto per l’<strong>Arma</strong> Azzurra.<br />

Eravamo in molti presenti alla<br />

sfilata e al successivo rancio<br />

sociale tenuto nelle sale di Torino-Esposizioni,<br />

in un clima<br />

di grande cameratismo che ha risvegliato in ciascuno di<br />

noi quello spirito di corpo che, sia pur talvolta allo stato<br />

latente, non ci ha mai abbandonato. A tutti i partecipanti,<br />

e a coloro che per motivi di forza maggiore non hanno<br />

potuto essere presenti, vada il mio rinnovato<br />

ringraziamento e l’augurio di mantenere sempre intatto<br />

il loro entusiasmo e il loro spirito di corpo. Sentimenti,<br />

questi, che nell’occasione sono stati alimentati e potenziati<br />

dalla coscienza di appartenere ad una Forza <strong>Arma</strong>ta<br />

che quest’anno, nel corso della crisi libica, ha saputo<br />

dimostrare ancora una volta il proprio valore.<br />

La stampa, interessata a ben altri problemi, non ha dato<br />

grande spazio al comportamento dei nostri equipaggi<br />

che per professionalità, determinazione e dedizione,<br />

hanno invece riscosso il plauso incondizionato di gran<br />

parte degli organi d’informazione degli altri Paesi appartenenti<br />

alla coalizione. E questo è un altro aspetto<br />

positivo di quest’anno, un fatto di cui possiamo essere<br />

orgogliosi, come siamo orgogliosi di come si stanno<br />

comportando i nostri aviatori in Afghanistan: ad essi va<br />

il nostro affettuoso augurio di buon Natale, un Natale<br />

che trascorreranno lontano dalle famiglie, ma confortati<br />

dalla constatazione che il loro sacrificio finalizzato a<br />

portare sicurezza e pace a popolazioni martoriate da<br />

anni di guerra, non è vano.<br />

Nel nuovo anno che si affaccia<br />

non mancheranno per l’Italia<br />

nuove sfide da affrontare. L’auspicio<br />

è che il Paese tutto tragga<br />

esempio da quanto gli<br />

uomini in divisa fanno ogni<br />

giorno per l’Italia e per noi tutti.<br />

Per quello che fanno e per<br />

come lo fanno, con quella discrezione<br />

e riservatezza che<br />

purtroppo gran parte delle nostre<br />

istituzioni spesso trascurano<br />

o sottovalutano. E con<br />

questo auspicio formuliamo un<br />

augurio alla nostra cara Forza<br />

<strong>Arma</strong>ta. L’augurio di mantenere<br />

sempre l’alta professionalità,<br />

la dignità e il valore che Le derivano<br />

da un’esistenza ancora<br />

breve ma straordinariamente<br />

ricca di valore e di alte tradizioni.<br />

Da parte nostra continueremo<br />

a ricordare in ogni<br />

occasione ai nostri concittadini<br />

in tutte le regioni d’Italia la<br />

grandezza storica di questo patrimonio<br />

di valore e di tradizioni<br />

di cui ci sentiamo<br />

depositari e custodi. Le nostre<br />

bustine azzurre saranno sempre presenti dovunque e in<br />

tutte le occasioni nelle quali vengono ricordati i Caduti<br />

per la Patria, i nostri Caduti.<br />

A noi tutti, cari soci, l’augurio di essere sempre degni di<br />

questa <strong>Aeronautica</strong> della quale siamo tutti giustamente<br />

orgogliosi. E, assieme, l’augurio di un anno da trascorrere<br />

nelle nostre famiglie in serenità e con fiducia nelle<br />

istituzioni del nostro Paese che, nei suoi centocinquant’anni<br />

di vita, ha affrontato e superato prove ben<br />

più difficili e che merita pienamente il nostro affetto e il<br />

nostro orgoglio di essere italiani e aviatori.<br />

Gen. SA (r) Gianbortolo Parisi<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


La ricorrenza della Madonna di Loreto,<br />

“Patrona degli aeronauti”, è<br />

stata solennemente celebrata in<br />

tutti gli enti, comandi e reparti dell’<strong>Aeronautica</strong><br />

Militare in Italia e all’estero.<br />

A Roma, in particolare, l’anniversario<br />

ha visto lo svolgersi di un rito religioso<br />

che, il 12 dicembre, nella Basilica di<br />

Santa Maria Maggiore, è stato officiato<br />

dall’Ordinario Militare per l’Italia, mons.<br />

Vincenzo Pelvi, alla presenza di una<br />

folta rappresentanza del personale militare<br />

e civile guidata dal capo di Stato<br />

Maggiore gen. SA Giuseppe Bernardis,<br />

della Banda musicale dell’AM che<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Celebrata la Patrona degli aviatori<br />

ha scandito i momenti più solenni della<br />

cerimonia, delle rappresentanze degli<br />

alti Comandi e degli Istituti di formazio-<br />

L’ordine del giorno del capo di Stato Maggiore dell’AM<br />

AERONAUTICA<br />

MILITARE<br />

«Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Militari di Truppa, Personale civile,<br />

ricorre oggi la solenne festività della Beata Vergine Lauretana, un appuntamento fra i più sentiti e cari per la Forza<br />

<strong>Arma</strong>ta, che idealmente ci vede raccolti intorno alla Nostra Patrona con l’intento di rinnovare quella comunione di fede,<br />

di valori morali e sincera devozione che rappresentano nel loro insieme l’insostituibile patrimonio spirituale di tutti<br />

gli uomini e le donne dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare.<br />

Un patrimonio sicuramente prezioso, radicato nei valori di forte motivazione interiore, generoso attaccamento ed entusiasmo,<br />

che ci ha sostenuto e ci sostiene anche nei momenti più difficili e ci infonde la forza d’animo necessaria<br />

per proseguire, con la ferma e leale determinazione di sempre, sulla via del dovere e dell’etica che contraddistinguono<br />

il quotidiano impegno tenacemente profuso da noi tutti per meglio assolvere ai compiti istituzionali affidatici.<br />

Una direttrice lungo la quale dovremo operare con rinnovato impegno, traendo spunto dai fulgidi esempi della nostra<br />

gloriosa tradizione aviatoria, anteponendo come sempre gli interessi collettivi a quelli personali, facendo convergere<br />

ogni sforzo verso il miglior impiego delle energie e delle risorse di cui disponiamo.Il sostegno della nostra Celeste Patrona,<br />

insieme alla tradizione di abnegazione e sacrificio, di eroismo e di dedizione che ci è stata tramandata da coloro<br />

che ci hanno preceduto in azzurro, rappresentano sicuri punti di riferimento che ci sorreggono e ci confortano, ieri<br />

come oggi, lungo il corso della nostra missione, per il bene e la sicurezza della nostra amata Italia.<br />

In momenti come questi, fortemente caratterizzati da un altissimo significato spirituale, è spontaneo rivolgere il nostro<br />

grato e riverente pensiero a quanti hanno generosamente sacrificato la vita, il bene più prezioso, pur di adempiere<br />

con onore e lealtà ai dettami del giuramento prestato.<br />

Con il più profondo sentimento di deferenza, sorretti e confortati dalla protezione della Vergine Lauretana, suprema<br />

garante del patrimonio di ideali che da sempre ispira il nostro operare, guardiamo con fiducia e serenità al futuro, invocando<br />

la Sua intercessione per noi, per le nostre famiglie e per l’<strong>Aeronautica</strong> Militare».<br />

A Montecitorio una mostra sulla PAN<br />

ne della Forza <strong>Arma</strong>ta, dei medaglieri<br />

e di labari delle nostre Associazioni<br />

d’<strong>Arma</strong>, degli addetti militari aeronautici<br />

delle ambasciate accreditate a Roma,<br />

di numeroso personale della FA in<br />

congedo e, infine, di tanti familiari degli<br />

appartenenti all’AM.<br />

Anche nelle sezioni e nuclei dell’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>, sia pure in<br />

date diverse, la ricorrenza è stata celebrata,<br />

con la partecipazione di rappresentanze<br />

e labari dei sodalizi, con<br />

cerimonie che hanno in genere compreso<br />

il rito religioso e la deposizione<br />

di corone ai monumenti ai Caduti.<br />

Il 28 novembre, nella sede della Camera dei deputati, è stata inaugurata da parte<br />

del presidente di quel ramo del Parlamento, Gianfranco Fini, la mostra “50 anni di<br />

Frecce Tricolori nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, dedicata alle attività della<br />

Pattuglia Acrobatica Nazionale in questi ultimi dieci lustri nei cieli di tutto il mondo,<br />

mostra che è rimasta aperta al pubblico fino al 4 dicembre.<br />

Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia<br />

Renzo Tondo, il gen. SA Tiziano Tosi, comandante della Squadra Aerea, in rappresentanza<br />

del capo di Stato Maggiore dell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, e il comandante<br />

della PAN, ten. col. pil. Marco Lant che, con i componenti della formazione, ha illustrato i pannelli più<br />

rappresentativi dell’esposizione.<br />

5


AERONAUTICA MILITARE<br />

6<br />

Il lungo restauro è il più complesso fatto dal Museo Storico A.M. con risorse interne<br />

Torna in mostra l’idroricognitore Ro.43<br />

Il 17 novembre il Museo Storico<br />

dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare ha presentato<br />

l’idroricognitore biplano IMAM<br />

Ro.43 restaurato dal proprio nucleo<br />

tecnico. Si colma così un vuoto espositivo<br />

nel percorso cronologico adottato<br />

dal Museo, che assegna al<br />

secondo padiglione museale il periodo<br />

tra le due guerre mondiali nel quale<br />

la Regia <strong>Aeronautica</strong> vide i suoi<br />

maggiori successi. Si conferma inoltre<br />

il tema idrovolantistico della collezione,<br />

che dal Lohner Tl al Grumman<br />

HU-16 espone oggi nove macchine di<br />

questa categoria.<br />

La cerimonia è stata presieduta dal<br />

gen. SA Giuseppe Bernardis, capo di<br />

Stato Maggiore dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare,<br />

accompagnato dal sottocapo<br />

gen. DA Roberto Corsini e dal c.amm.<br />

Paolo Treu in rappresentanza della<br />

Marina Militare, accolti dal comandante<br />

dell’aeroporto col. Alessandro Gresta.<br />

In rappresentanza degli equipaggi<br />

che durante la seconda guerra mondiale<br />

operarono con il Ro.43 era presente<br />

il gen. Giuseppe Scarinci.<br />

Costruito nel 1937, ha partecipato alla battaglia di Punta Stilo.<br />

di Gregory Alegi<br />

Presenti, inoltre, i volontari<br />

della sezione AAA di Bracciano<br />

che svolgono servizio<br />

quale guide.<br />

Questo Ro.43 è oggi l’unico<br />

sopravvissuto dei 194 costruiti<br />

ed è uno dei “soci fondatori”<br />

del Museo, nel quale<br />

era stato esposto dall’inaugurazione<br />

del 1977. Nel<br />

2000 l’evidente deterioramento<br />

impose l’avvio di un<br />

restauro che - come ha ricordato<br />

il ten. col. Massimo<br />

Mondini, direttore del Museo - si è poi<br />

prolungato man mano che divenivano<br />

evidenti le condizioni reali della macchina.<br />

Questo ha fatto sì che un intervento<br />

manutentivo si sia trasformato<br />

nel più complesso restauro affrontato<br />

dal Museo con le proprie risorse interne,<br />

alle quali si è aggiunto per alcuni<br />

aspetti il supporto di altri enti.<br />

Costruito nel 1937 con il numero 775<br />

e consegnato alla Regia <strong>Aeronautica</strong><br />

con MM.27050, questo Ro.43 ha prestato<br />

servizio inizialmente sugli incro-<br />

Alcune delle 18 “guide” dell’AAA di Bracciano che prestano volontario servizio al Museo<br />

Storico. Da sinistra: Di Antonio, Narducci, più in basso il presidente della sezione AAA<br />

Bracciano, gen Formisano, dietro Arcangeli (figlio del trasvolatore atlantico), Moscatelli, il<br />

CSM, com.te Vincenti (seminascosto con la barba), il gen. Scarinci, Faleroni, Giulianelli, il<br />

coordinatore delle guide D’Amico, l’ambasciatore Peter Bennet, com.te Gerosa, il modellista<br />

del museo D’Orio col braccio al collo, col. Gresta e amm Treu.<br />

ciatori Giovanni dalle Bande Nere e<br />

Fiume. Con questo prese parte il 9 luglio<br />

1940 alla battaglia di Punta Stilo,<br />

nella quale fu probabilmente danneggiato<br />

perché una settimana dopo fu<br />

inviato in ditta per revisione. Rientrato<br />

in servizio verso fine anno, trascorse il<br />

resto della guerra a Orbetello. Nel<br />

1943 fu destinato all’istituto tecnico<br />

“Carlo Grella” di Roma (oggi “Galileo<br />

Galilei”), sopravvivendo così al conflitto.<br />

Qui fu rintracciato negli anni Sessanta,<br />

nell’ambito della raccolta di<br />

materiale storico per l’erigendo Museo.<br />

Dal Galilei furono recuperati anche<br />

il Macchi C.200 e l’Ansaldo AC.2<br />

oggi esposti a Vigna di Valle.<br />

Il lavoro di restauro ha consentito di<br />

ripristinare i minimi dettagli della fusoliera<br />

e del grande galleggiante,<br />

con la sostituzione di alcune parti<br />

(tra cui lamiere corrose o posticce<br />

applicate negli anni) e la ricostruzione<br />

di altre. Entrambi gli abitacoli sono<br />

stati riallestiti con strumenti in<br />

parte ricostruiti. Nella fase finale del<br />

lavoro l’elica e le cofanature sono<br />

servite da campione per il restauro<br />

del Ro.37bis afghano in corso a Venegono<br />

e destinato a giungere a Vigna<br />

di Valle nella prima metà del<br />

2012. La squadra guidata dal magg.<br />

Gennaro Dal Franco ha infine ripristinato<br />

la livrea originale ed i codici<br />

ORB-23 della Scuola di Osservazione<br />

Aerea di Orbetello presso la quale<br />

il Ro.43 concluse il suo servizio.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Il 18 novembre, al Comando Operazioni<br />

Aeree (COA) di Poggio<br />

Renatico è terminata l’esercitazione<br />

“Virtual Flag <strong>2011</strong>”, giunta alla<br />

sua terza edizione, che ha avuto<br />

lo scopo di addestrare il personale<br />

partecipante - costituito da circa<br />

150 militari provenienti da vari reparti<br />

dell’AM - alla condotta di una<br />

“campagna aerea” complessa.<br />

Iniziata il precedente giorno 7, la<br />

“Virtual Flag”ha consentito agli elementi<br />

che vi hanno preso parte di<br />

esercitarsi nella pianificazione,<br />

coordinamento e controllo di operazioni<br />

aeree complesse in un contesto<br />

operativo “virtuale”, realizzato<br />

per mezzo di una rete multimediale<br />

e di una serie di software di simulazione<br />

molto avanzati.<br />

Scendendo nel particolare, è da evidenziare<br />

che gli obiettivi fissati - sintetizziamo<br />

da una nota della Forza<br />

Amata - erano quelli di verificare, a livello<br />

operativo, la capacità di pianificare<br />

e condurre un’operazione di<br />

media-scala, con la costituzione di<br />

due DOB (Deployable Operational<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

La “Virtual Flag <strong>2011</strong>”<br />

Base) e un APOD (Airport of Disembarkation)<br />

in uno scenario tipico di<br />

operazione fuori dai confini nazionali;<br />

sviluppare le capacità del personale<br />

militare di operare, in modo sinergico<br />

ed efficace, all’interno di strutture di<br />

Comando e Controllo (JFACC-AOC),<br />

secondo le nuove dottrine della NA-<br />

TO; verificare la capacità di rischieramento<br />

del Reparto Mobile di<br />

Comando e Controllo dell’A.M. e addestrare<br />

il personale dell’AOC a operare<br />

da strutture mobili; sviluppare la<br />

capacità di addestramento in modalità<br />

“simulata” CAX (Computer Assisted<br />

eXercise) con l’impiego di sistemi<br />

informatici di simulazione e delle<br />

nuove tecnologie di comunicazione;<br />

validare, infine, i contenuti dei programmi<br />

dell’Air Operation Training<br />

Centre, ovvero del centro di addestramento<br />

al comando e controllo delle<br />

operazioni aeree istituito lo scorso anno<br />

a Poggio Renatico.<br />

L’esercitazione si è svolta in due fasi<br />

di cinque giorni ciascuna.<br />

Nella prima, detta “orientation course”,<br />

i partecipanti hanno potuto fa-<br />

AERONAUTICA MILITARE<br />

miliarizzarsi con la struttura e le<br />

procedure operative del JFACC<br />

(Joint Force Air Component Command),<br />

ovvero la capacità militare<br />

che consente di pianificare, coordinare<br />

e controllare tutti gli aspetti di<br />

una campagna aerea. Nella stessa<br />

fase, anche il personale dell’EXCON<br />

(EXercise CONtrol), la “regia” dell’esercitazione,<br />

ha potuto esercitarsi<br />

nell’utilizzo dei software di simulazione,<br />

tra i quali il Joint Planning<br />

and Execution Coordination Tool<br />

(JPECT), un’interfaccia sviluppata<br />

dalla NATO per l’addestramento del<br />

personale sui sistemi e sulle procedure<br />

di Comando e Controllo (C2)<br />

delle operazioni militari.<br />

Nella seconda fase, invece, ha avuto<br />

luogo la parte pratica dell’esercitazione,<br />

ambientata in un contesto di<br />

tipo CRO (Crisis Response Operation)<br />

ed incentrata sulla pianificazione<br />

operativa e sull’esecuzione di<br />

una campagna aerea diretta, coordinata<br />

e controllata da un JFACC-AOC<br />

(Air Operation Center) rischierato a<br />

ridosso dell’area di operazioni.<br />

Inaugurato l’anno accademico degli Istituti di formazione dell’AM<br />

Il 18 novembre, a Pozzuoli, si è svolta la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico <strong>2011</strong>-2012 degli Istituti<br />

di formazione dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare.<br />

Nela relazione introduttiva, il comandante delle Scuole dell’AM e della 3ª Regione Aerea, gen. SA di Pasquale Preziosa,<br />

ha sottolineato le tre direttrici principali - “il sapere”, il “saper fare” e “il saper essere” - sulle quali si sviluppa il<br />

percorso didattico degli allievi, mentre il prof. Umberto Gori, professore emerito dell’Università di Firenze e presidente<br />

del Centro universitario di Studi Strategici e Internazionali (CSSI), ha tenuto la prolusione sul tema “Evoluzione della<br />

conflittualità: dalle guerre tradizionali alla guerra dell’informazione. Verso una geopolitica virtuale?”.<br />

Da parte sua il capo di Stato Maggiore dell’<strong>Aeronautica</strong>, gen. SA Giuseppe Bernardis, dopo aver posto in risalto<br />

quelli che sono stati i protagonisti della giornata, e cioè gli allievi, in particolare quelli del corso Orione V (tra cui anche<br />

quattro piloti stranieri) che hanno ricevuto il “distintivo di pilota d’aeroplano”, ha sottolineato la professionalità<br />

di tutto il personale dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare, evidenziando come etica e motivazione siano alla base dei comportamenti<br />

collettivi e ricordando, a cinquant’anni dall’eccidio di Kindu, i 13 aviatori della allora 46ª Aerobrigata che nel<br />

lontano 11 novembre 1961 furono barbaramente uccisi.<br />

Durante la cerimonia sono stati consegnati i seguenti riconoscimenti: all’aspirante Gianluca Stefani il “premio annuale<br />

per l’attitudine militare nelle Accademie”, istituito dall’Ordine Militare d’Italia e destinato agli allievi di tutte le Accademie<br />

Militari distintisi nell’attitudine militare al termine del 2° anno di corso; al ten. col. Marcello Morbiducci il “premio<br />

Douhet/Mitchell”, per la migliore tesi del Corso Comando presso l’Istituto di Scienze Militari di Firenze; al m.llo di 3ª<br />

Classe Roberto Carboni la “Daga d’Onore” come 1° classificato al termine del 2° anno della Scuola Marescialli. Premiata<br />

infine anche la squadra nazionale di ginnastica ritmica per l’altissimo valore dei risultati conseguiti ai Campionati<br />

del Mondo svoltisi a Montpellier il 24 e 25 settembre scorsi (v. pag. 6 di <strong>Aeronautica</strong> n. 10/<strong>2011</strong>).<br />

7


AERONAUTICA MILITARE<br />

Cambi di comando e assunzioni d’incarico nell’AM<br />

L’11 novembre, sull’aeroporto militare di Djakovica in Kosovo, il col. pil. Franco Trozzi è subentrato al pari grado<br />

Andrea Massucci nel comando della “Task Force Air” (TFA),<br />

Il 15 novembre, a Pratica di Mare, il col CSA Marco Lucertini ha assunto il comando del Reparto Medicina <strong>Aeronautica</strong><br />

e Spaziale (RMAS) del Centro Sperimentale Volo (CSV) in sostituzione del pari grado Giuseppe Ciniglio<br />

Appiani.<br />

Il 7 dicembre il gen. SA Pasquale Preziosa ha assunto l’incarico di capo di Gabinetto del ministro della Difesa venendo<br />

sostituito dal gen. DA Vitantonio Cormìo, in sede vacante, nel Comando delle Scuole A.M.-3ª Regione Aerea.<br />

Il 7 dicembre, a Vigna di Valle, il ten. col. nav. Pierluigi Poletti ha sostituito il ten. col. pil. Massimo Mondini nell’incarico<br />

di direttore del Museo Storico dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare.<br />

La “Dubai International Air<br />

Chiefs Conference”<br />

Il 12 novembre il capo di Stato Maggiore dell’AM,<br />

gen. SA Giuseppe Bernardis, ha partecipato alla<br />

quinta edizione della “Dubai International Air<br />

Chiefs Conference” (DIAC-11) che è stata ospitata<br />

dalla Forza Aerea degli Emirati Arabi Uniti nella capitale<br />

di quel paese in concomitanza con il Salone<br />

aerospaziale di Dubai.<br />

La DIAC - alla quale erano presenti anche i capi di<br />

Stato Maggiore delle aeronautiche militari di Australia,<br />

Brasile, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran<br />

Bretagna, Grecia, Pakistan, Qatar, Stati Uniti, Svezia<br />

e Turchia insieme a oltre trecento delegati provenienti<br />

da ogni parte del mondo - è un forum<br />

internazionale di alto livello per lo scambio di esperienze<br />

in ambito aeronautico.<br />

Nel suo intervento il gen. Bernardis ha trattato il tema<br />

“Defining the operational requirements for an integrated<br />

airborne Early Warning and Battle<br />

Management capability: the multi-mission solution”.<br />

8<br />

Riunione dei comandanti dei<br />

reparti del CFC<br />

Il 15 e il 16 novembre, presso il 50°<br />

Stormo, ha avuto luogo la periodica<br />

riunione dei comandanti dei reparti<br />

dipendenti dal Comando Forze<br />

da Combattimento (CFC).<br />

Nel corso dell’evento - che è stato<br />

presieduto dal gen. BA Roberto Nordio,<br />

comandante del CFC ed al quale<br />

hanno partecipato anche i capi<br />

ufficio del CFC stesso, i rappresentanti<br />

del Comando delle Operazioni<br />

Aeree (COA) e quelli dell’Ufficio<br />

Centrale Ispezioni Amministrative - sono stati trattati argomenti<br />

di comune interesse per i Reparti e relativi alle attività di natura<br />

operativa, addestrativa e di gestione del personale.<br />

I lavori sono stati conclusi in video conferenza dal gen. SA<br />

Tiziano Tosi, comandante della Squadra Aerea, che ha<br />

dato indicazioni sulle attività che i Reparti del CFC dovranno<br />

svolgere in futuro.<br />

La “Mauriziana” a militari dei reparti della Squadra Aerea<br />

Il 25 novembre, sull’aeroporto romano di Centocelle, il comandante della Squadra Aerea (CSA), generale SA Tiziano<br />

Tosi, ha consegnato la “Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare” ad un centinaio di militari,<br />

tra ufficiali e sottufficiali, provenienti da tutto il territorio nazionale e in forza ai reparti dipendenti dal CSA.<br />

L’onorificenza rappresenta l’importante e significativo riconoscimento che la Forza <strong>Arma</strong>ta tributa a quanti hanno<br />

condotto una carriera esemplare per attaccamento al servizio, spirito di abnegazione e capacità professionali.<br />

La cerimonia è stata aperta dall’intervento del gen. Tosi<br />

che ha espresso ai decorandi il suo personale compiacimento<br />

per quanto da loro realizzato nel corso della loro lunga<br />

carriera e per il costante esempio fornito ai colleghi.<br />

All’evento, oltre a varie alte autorità dell’AM ed a molti familiari<br />

dei decorati, era anche presente il il Consigliere<br />

Nazionale dell’<strong>Associazione</strong> “Nastro Verde”, gen. B. della<br />

Guardia di Finanza Mario De Nuntiis, in rappresentanza<br />

del Sodalizio custode dei valori sociali e culturali legati all’onorificenza<br />

in argomento.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


“Air and Space Power Workshop <strong>2011</strong>”<br />

Il 23 e 24 novembre, all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche<br />

(ISMA) di Firenze, si è svolto l’”Air and<br />

Space Power Workshop <strong>2011</strong>”.<br />

L’evento - informa un comunicato della Forza <strong>Arma</strong>ta -<br />

ha interessato molti ufficiali, provenienti da tutti gli Enti/Reparti<br />

dell’AM, per ricreare un momento al di fuori<br />

della routine operativa che desse spazio al confronto e<br />

al dibattito interno tra i quadri dirigenziali dell’Organizzazione,<br />

presenti e futuri, su tematiche di ampio respiro<br />

con potenziali ricadute in ambito aeronautico.<br />

Il convegno è stato aperto dal capo di Stato Maggiore<br />

dell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, che nel suo intervento<br />

ha dichiarato che «ci siamo prefissati di creare un<br />

momento ad esclusivo appannaggio della Forza <strong>Arma</strong>ta<br />

che [...] si faccia fautore di costruttivi confronti e propositivi<br />

dibattiti su argomentazioni ad ampio spettro. Le<br />

diverse ed articolate tematiche che verranno analiticamente<br />

approfondite dai vari relatori, mi auguro rappresentino<br />

solo il punto di partenza per un qualificato<br />

raffronto tra i diversi gradi di esperienza e di competenza<br />

maturati a ciascun livello di comando da ognuno di<br />

Voi nel corso della vita aeronautica».<br />

Il workshop, si è focalizzato su quattro tematiche, relative<br />

alle seguenti macroaree:<br />

1. “Concetto d’ambiente aereo-spaziale”, relatore il gen.<br />

BA Paolo Mazzi, che ha avuto lo scopo di analizzare i<br />

Laureati i marescialli<br />

“infermieri” della SMAM<br />

Il 2 dicembre, nella sede distaccata di Viterbo dell’Università<br />

La Sapienza di Roma, i sette marescialli<br />

categoria Sanità, specialità Operatori<br />

sanitari specializzati, appartenenti all’11° corso Nash<br />

della Scuola Mrescialli AM, hanno discusso la tesi di<br />

laurea in Infermieristica conseguendo tutti la votazione<br />

di 110 e lode, risultato che conferma la qualità<br />

della formazione ricevuta nei tre anni di corso.<br />

Dopo la discussione della tesi e la proclamazione, i<br />

“neo-dottori” sono rientrati alla Scuola dove, alla presenza<br />

dei loro familiari, hanno ricevuto le felicitazioni<br />

e i vivi complimenti del comandante dei Corsi, col.<br />

Eugenio Rovazzani, che ha poi consegnato un premio<br />

al 1° classificato m.llo di 3ª classe Fulvio Parrino.<br />

Il conseguimento della laurea da parte dei marescialli<br />

dell’11° Corso operatori di sanità segna la conclusione<br />

delle attività del corso Nash - che nella scorsa estate<br />

aveva visto il conseguimento della laurea in “scienze<br />

organizzative e gestionali” da parte dei 55 allievi di<br />

quella categoria (v. pag. 9 di <strong>Aeronautica</strong> n. 7/<strong>2011</strong>) - in<br />

quanto, tra qualche giorno, anche questi “neo-dottori”<br />

raggiungeranno i reparti di assegnazione.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

AERONAUTICA MILITARE<br />

fattori che influenzeranno in futuro lo scenario strategico<br />

globale, cercando di definire le conseguenze che avrà<br />

sullo strumento militare in generale e su quello aerospaziale<br />

in particolare;<br />

2. “Output capacitivo A.M. 2025”, relatore il gen. BA Silvano<br />

Frigerio, focalizzato sull’analisi del processo di affinamento<br />

strutturale interno alla F.A. iniziato nella<br />

primavera del 2010 (Progetto di Razionalizzazione della<br />

Pianta Capacitiva 2025) per assicurare una componente<br />

aerospaziale bilanciata e sostenibile, rispondente alla<br />

sempre maggiore riduzione delle risorse disponibili e<br />

all’esigenza di accrescere la rilevanza dell’A.M., sul piano<br />

operativo e funzionale;<br />

3. “Cultural Awareness nel Fuori Area”, relatore il gen.<br />

BA Claudio Salerno, per un’approfondita riflessione sulle<br />

modalità e le specifiche di indottrinamento del personale<br />

AM in termini di Competenza Culturale Trasversale<br />

(CCT) sia come cultura individuale, sia in vista degli impieghi<br />

complessi e articolati relativi alle Operazioni Fuori<br />

dai Confini Nazionali (OFCN);<br />

4. “I nuovi orientamenti di policy nel settore manutentivo”,<br />

relatore il brig. gen. Arnaldo Giuliani Eletti, per identificare<br />

i principi generali e i presupposti da tenere in<br />

considerazione per un opportuno, futuro orientamento<br />

della policy manutentiva dei Sistemi d’<strong>Arma</strong> in dotazione<br />

alla F.A.<br />

Al CVV il simulatore di volo<br />

per aliante<br />

Il 2 dicembre, presso il Centro di Volo a Vela di Guidonia,<br />

ha avuto luogo la cerimonia per l’inaugurazione<br />

del nuovo simulatore di volo per aliante “Flight Training<br />

Soaring Simulator 2” che è stato sviluppato dalla<br />

ditta Ari dell’ing. Andrea Bonaiti in collaborazione con<br />

l’Istituto Fiocchi di Lecco.<br />

Poiché l’abilitazione all’aliante è stata inserita nel nuovo<br />

iter per il conseguimento del brevetto di pilota militare<br />

allo scopo di incrementare la continuità nell’attività<br />

di volo e di accrescere le capacità di pilotaggio legate<br />

alle peculiari caratteristiche di volo degli alianti, non ultima<br />

la mancanza di un sistema di propulsione, l’attività<br />

di volo a vela - concentrata in due settimane nel periodo<br />

estivo - consente agli allievi, in soli dodici voli, di effettuare<br />

quello da solista.<br />

La brevità di tale addestramento ha, pertanto, resa necessaria<br />

l’adozione di un ausilio didattico che permetta<br />

agli allievi stessi di familiarizzare con il velivolo e di non<br />

interrompere completamente l’attività in caso di condizioni<br />

meteorologiche avverse, nonché di fornire un addestramento<br />

volto alla risoluzione di eventuali<br />

situazioni di emergenza.<br />

9


AERONAUTICA MILITARE<br />

3° corso motoristi<br />

L’8 ottobre, in occasione del 60° anniversario<br />

del loro arruolamento, i motoristi<br />

del 3° corso provenienti da più<br />

parti d’Italia assieme a parenti e amici,<br />

si sono radunati al Museo Storico<br />

A.M. di Vigna di Valle per abbracciarsi<br />

ancora una volta e ricordare i molti<br />

colleghi scomparsi.<br />

16° Corso per meteorologisti<br />

Nell’ambito del raduno del 21° corso<br />

specialisti avvenuto a Caserta il 22 ottobre<br />

scorso è avvenuto il “sottoraduno”<br />

di alcuni dei meteo appartenenti<br />

al 16° corso di tale specialità che eb-<br />

10<br />

Raduni nell’AM<br />

be inizio nell’ottobre 1961. Nella foto i<br />

m.lli Pizzuti, Avella, La Montagna,<br />

Sclafani e Festa.<br />

Per il 50° anniversario del<br />

Corso Zodiaco 2°<br />

Dal 22 al 28 ottobre il corso Zodiaco<br />

2° ha festeggiato i cinquant’anni del<br />

suo arruolamento che avvenne il 24<br />

ottobre 1961 all’Accademia <strong>Aeronautica</strong><br />

di Nisida.<br />

L’evento è stato celebrato dai numerosi<br />

componenti del Corso convenuti<br />

a Napoli, in massima parte accompagnati<br />

dalle proprie consorti, assistendo<br />

dapprima, il 23 a Pozzuoli, alla<br />

presentazione, tenuta dall’attuale comandante<br />

dell’Accademia gen. BA<br />

Umberto Baldi, sulla nuova organizzazione<br />

dell’Istituto, completata da una<br />

visita alle varie aule e laboratori. Successivamente,<br />

i partecipanti hanno<br />

presenziato alla Santa Messa al cui<br />

termine il gen. SA Leonardo Tricarico,<br />

rappresentante dello Zodiaco 2°, accompagnato<br />

dal gen. Baldi, ha deposto<br />

una corona sul monumento ai<br />

Caduti per ricordare “i ragazzi dello<br />

Zodiaco” che non sono più fra noi.<br />

Il giorno dopo, nella vecchia sede<br />

dell’Accademia di Nisida, i partecipanti<br />

al cinquantenario, presente il<br />

gen. SA Leandro De Vincenti, capo di<br />

Stato Maggiore di AJFC di Napoli,<br />

hanno voluto rivivere le intense emo-<br />

Protocollo d’intesa tra l’AM e l’AeCI<br />

Il 7 dicembre, al Palazzo <strong>Aeronautica</strong> di Roma, ha avuto luogo la<br />

firma di un protocollo d’intesa tra l’<strong>Aeronautica</strong> Militare, rappresentata<br />

dal suo capo di Stato Maggiore, gen. SA Giuseppe Bernardis,<br />

e l’Aero Club d’Italia rappresentato dal Commissario Straordinario di<br />

tale ente, sen. Giuseppe Leoni.<br />

L’accordo - reca una nota della Forza <strong>Arma</strong>ta - ha lo scopo «di promuovere<br />

e sviluppare le attività aeronautiche nel contesto nazionale nonché<br />

la diffusione della cultura aeronautica, attraverso l’istruzione e l’allenamento<br />

dei piloti militari presso gli Aero Club federati, l’attività di volo degli<br />

Aero Club federati sugli aeroporti militari sedi di Reparto A.M.,<br />

ovvero di altra Forza <strong>Arma</strong>ta, aperti a tale tipologia di traffico aereo, e<br />

l’attività di familiarizzazione al volo in favore del personale appartenente<br />

all’Amministrazione della Difesa e, in particolare, degli allievi dell’Istituto<br />

Militare di istruzione secondaria dell’A.M. “Giulio Douhet”».<br />

zioni provate mezzo secolo prima, al<br />

momento della lettura dell’elenco dei<br />

vincitori del concorso, replicando, nei<br />

limiti del possibile, le varie fasi di quell’avvenimento.<br />

I festeggiamenti si sono conclusi con<br />

un viaggio turistico-culturale di quattro<br />

giorni a Malta.<br />

Personale demaniale<br />

dell’Accademia <strong>Aeronautica</strong><br />

Il 6 dicembre, all’Accademia <strong>Aeronautica</strong><br />

di Pozzuoli, ha avuto luogo il raduno<br />

del personale demaniale che ha<br />

prestato servizio presso il massimo<br />

Istituto di formazione dell’AM.<br />

Diecimila ore di volo<br />

per i Predator dell’AM<br />

Il 29 novembre, i velivoli a pilotaggio<br />

remoto (APR) Predator del 28° Gruppo<br />

“Streghe” dell’AM hanno raggiunto<br />

il traguardo delle 10.000 ore di volo effettuate<br />

in Italia e all’estero nel corso di<br />

operazioni aeree svolte fuori area.<br />

Iniziata il 18 dicembre 2004 con il primo<br />

volo in Italia, l’attività operativa di questi<br />

mezzi aerei è stata condotta impiegando<br />

il Predator A+ (MQ-1) che ha effettuato<br />

circa 9.000 ore di volo e il<br />

Predator B (MQ-9) che ne ha totalizzate<br />

circa 1.000.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Il 41° Stormo ricorda il cap. Ammannato<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

AERONAUTICA MILITARE<br />

L’11 novembre, a Sigonella e in occasione del centenario della nascita, è stata rievocata la figura del cap. pil.<br />

MOVM Athos Ammannato al quale è intitolato il 41° Stormo Antisom.<br />

Alla cerimonia, che ha visto la celebrazione del rito religioso e la deposizione di una corona d’alloro al monumento<br />

dedicato ai Caduti del Reparto, erano presenti il gen. DA Giuliano De Carlo, ispettore dell’Aviazione per la<br />

Marina, il col. pil. Dario Missaglia, comandante del 41° Stormo e tutto il personale di quel Reparto.<br />

Da sottolineare che il gen. SA Oreste Genta, collega nel corso “Leone” del commemorato e decano dei piloti dell’AM<br />

con i suoi cento anni recentemente festeggiati, ha inviato una lettera allo Stormo, nella quale ha auspicato che il ricordo<br />

dell’eroe “che dopo non poche battaglie, donò alla Patria la Sua giovane vita, contribuisca a consolidare e ad<br />

accrescere in tutti i componenti del Reparto quell’etica di comportamento che crea i valori spirituali della nostra Forza<br />

<strong>Arma</strong>ta la cui efficienza è basata nelle virtù dei suoi uomini”.<br />

Ricordiamo che l’Eroe - che con i fratelli Aramis e Porthos, anch’essi piloti militari, costituì il noto trio dei “moschettieri”<br />

aeronautici - era il comandante della 235ª Squadriglia Savoia<br />

Marchetti inquadrata nel 60° Gruppo del 41° Stormo e cadde nel<br />

corso della Campagna d’Africa durante un’azione bellica meritando<br />

la massima ricompensa al VM con la seguente motivazione: “Intrepido<br />

Comandante di Squadriglia, baldo combattente di tre guerre,<br />

quattro volte decorato al Valor Militare, volontario per le più aspre e<br />

ardite azioni belliche, aveva portato sempre brillantemente a termine<br />

in un’aura di entusiasmo e di fede, tra i rischi più gravi, tutte le<br />

missioni affidategli. Sulla via del ritorno da un volo di guerra alturiero,<br />

compiuto su velivolo terrestre, scompariva nel mare che la sua<br />

ala vittoriosa aveva tante volte sorvolato. Cielo del Mediterraneo e<br />

della Marmarica, 11 Giugno 1940- 20 Febbraio 1941”.<br />

Riunione degli ufficiali<br />

addetti alla pubblica<br />

informazione<br />

Il 6 dicembre, al Palazzo <strong>Aeronautica</strong> in Roma,<br />

si è svolta l’annuale riunione di lavoro<br />

degli ufficiali addetti stampa presso enti e reparti<br />

della Forza <strong>Arma</strong>ta per uno scambio di<br />

informazioni e di idee su tematiche di attualità<br />

e sulle relazioni tra l’AM e gli organi della pubblica<br />

informazione.<br />

All’evento - aperto dal saluto del capo di Stato<br />

Maggiore dell’AM gen. SA Giuseppe Bernardis<br />

e coordinati dal capo dell’Ufficio Pubblica<br />

informazione dello SMA, col. pil. Achille Cazzaniga<br />

- hanno preso parte una sessantina di<br />

ufficiali provenienti da altrettanti organismi<br />

della Forza <strong>Arma</strong>ta.<br />

Nel corso della riunione, in particolare, è stata<br />

analizzata l’attività svolta durante le operazioni<br />

aeree condotte nella “Unified Protector” in Libia<br />

e - si legge un un comunicato dell’AM - sono stati<br />

discussi «i rapporti tra PI e le predisposizioni<br />

attinenti alla riservatezza e alla tutela del segreto<br />

militare, i sistemi organizzativi che integrano<br />

la comunicazione con l’attività operativa (Info<br />

Ops), e le responsabilità dell’Ufficiale PI nei confronti<br />

del personale designato ad operare fuori<br />

dai confini nazionali».<br />

4.000 ore di volo per gli AMX in<br />

Afghanistan<br />

4.000 ore di volo è il traguardo che il 14 novembre è stato<br />

raggiunto dagli AMX del 51° e del 32° stormo che l’AM ha<br />

rischierato a turno in Afghanistan dal 7 novembre 2009.<br />

Questa significativa cifra - che è stata celebrata con l’apposizione<br />

di una apposita scritta su uno di questi cacciabombardieri<br />

- rappresenta la sintesi di oltre 1.500 missioni<br />

effettuate per sorveglianza, supporto e ricognizioni, quest’ultime<br />

svolte su 3.700 siti con oltre 41.000 fotografie riprese<br />

dal particolare “pod” di cui i velivoli sono dotati e che<br />

consentono di trasmettere le immagini in tempo reale alle<br />

forze di superficie.<br />

Il COMUSAFE in visita allo<br />

Stato Maggiore AM<br />

Il 21 e il 22 novembre, il generale Mark A. Welsh III,<br />

COMmander United States Air Force in Europe (CO-<br />

MUSAFE), è stato in visita a Roma anche per avere<br />

un incontro ufficiale con il capo di Stato Maggiore dell’AM,<br />

gen. SA Giuseppe Bernardis.<br />

Nel corso di tale evento il generale Welsh, a capo di una<br />

delegazione del suo Comando, ha avuto dapprima un<br />

incontro privato con il gen. Bernardis, ha poi assistito ad<br />

un briefing illustrativo dell’attività della Forza <strong>Arma</strong>ta e<br />

dei suoi futuri programmi ed ha infine visitato le Sale<br />

Storiche di Palazzo <strong>Aeronautica</strong>.<br />

11


SCIENZA, SPAZIO,<br />

TECNICA E INDUSTRIA<br />

Alle 16,02 (ora locale) del 26 novembre,<br />

dal poligono di Cape<br />

Canaveral e con un vettore<br />

Atlas V, la NASA ha lanciato il rover<br />

Curiosity (v. anche pag. 12 di <strong>Aeronautica</strong><br />

n. 8-9/<strong>2011</strong>) che dovrà proseguire,<br />

con tecnologie ben più<br />

avanzate, il lavoro di ricerca iniziato<br />

nel 2004 dalle sonde Spirit e Opportunity,<br />

quest’ultima peraltro straordinariamente<br />

ancora attiva pur avendo<br />

superato di sette anni il limite di operatività<br />

di tre mesi che era stato previsto<br />

per esse (v. anche pag. 23 di<br />

<strong>Aeronautica</strong> n. 6/<strong>2011</strong>).<br />

Compito di Curiosity - che lavorerà<br />

per non meno di un anno marziano,<br />

pari a circa due anni terrestri (ma ha<br />

Il 4 novembre, dopo 520 giorni dal<br />

suo inizio avvenuto il 3 giugno<br />

2010, si è concluso, presso l’Istituto<br />

per i problemi biomedici di Mosca,<br />

l’esperimento Mars-500 (v.<br />

pag. 11 di <strong>Aeronautica</strong> n. 7/2010).<br />

Avviato da Russia e Agenzia spaziale<br />

europea (ESA), l’esperimento<br />

ha avuto lo scopo di simulare un<br />

viaggio umano su Marte per verificare<br />

il comportamento psico-fisiologico<br />

di sei “astronauti” isolati per<br />

così tanto tempo in un ambiente ristretto<br />

riproducente gli spazi di un’astronave<br />

e comprendente anche un<br />

modulo per la discesa sul Pianeta<br />

rosso, in un’area attrezzata simulante<br />

appunto il suolo marziano.<br />

All’apertura dei sigilli con i quali<br />

era stato chiuso il modulo base<br />

12<br />

In viaggio verso Marte il rover Curiosity<br />

una batteria nucleare al plutonio che<br />

teoricamente potrebbe consentirgli di<br />

continuare a funzionare per più di un<br />

nostro decennio) - sarà quello di investigare<br />

sulla passata e presente capacità<br />

di Marte di sostenere la vita,<br />

analizzando a tale scopo, oltre all’atmosfera,<br />

molti campioni del terreno e<br />

di roccia per trovare un qualsiasi segno<br />

che in passato ci sia stata un’attività<br />

biologica su Marte.<br />

Il rover, il cui nome ufficiale è Mars<br />

Science Laboratory (MSL) ed alla cui<br />

costruzione ha partecipato anche l’azienda<br />

italiana Sitael, assomiglia a<br />

Spirit e Opportunity, ma, largo tre metri,<br />

pesa 900 kg ed è il più grosso mai<br />

costruito a tentare di raggiungere il<br />

Pianeta rosso.<br />

Dotato di sei ruote motorizzate e di un<br />

braccio robotizzato estensibile per oltre<br />

due metri, il rover, contenente dieci<br />

sofisticati strumenti, verrà “depositato”<br />

il 6 agosto 2012, dopo otto mesi e<br />

mezzo di viaggio e un tragitto di 570<br />

milioni di chilometri, nel Cratere Gale<br />

di Marte non con il sistema di “airbag”<br />

usato in precedenza per ammortizzare<br />

l’impatto dei rover con il suolo, ma<br />

mediante una specie di verricello so-<br />

Concluso l’esperimento Mars-500<br />

del Mars-500 i sei partecipanti - i<br />

tre russi Sukhrob Kamolov, Alexey<br />

Sitev e Alexandr Smoleevskiy, l’italo-colombiano<br />

Diego Urbina, il<br />

francese Charles Romain e il cinese<br />

Wang Yue - sembravano, per<br />

quanto provati, in condizioni soddisfacenti.<br />

Saranno ora gli studi subito avviati<br />

dagli scienziati addetti all’esperimento<br />

a consentire di valutare tanti<br />

ed importanti aspetti psichici e fisici<br />

degli astronauti durante il lungo<br />

viaggio e, in particolare, la loro resistenza<br />

al fatto di essere continuamente<br />

bersagliati dai raggi cosmici,<br />

la loro capacità di svolgere attività<br />

varie nella gravità marziana dopo<br />

un viaggio di circa otto mesi in assenza<br />

di gravità, la possibilità di in-<br />

speso in aria grazie ad alcuni razzi. E<br />

questo - hanno dichiarato in proposito<br />

i tecnici del Jet Propulsione Laboratory<br />

che si occupa dell’MSL costato<br />

ben 2,5 miliardi di dollari - sarà certamente<br />

il momento più delicato di tutta<br />

la missione perché se qualcosa andrà<br />

storta il rover si schianterebbe al suolo<br />

diventando probabilmente inutilizzabile.<br />

Il sistema, hanno aggiunto, non è stato<br />

mai sperimentato prima, e la NASA<br />

conta molto sulla sua riuscita perché<br />

aprirebbe la strada ad altre missioni<br />

tese a trasportare su Marte oggetti<br />

molto pesanti, strumenti e laboratori<br />

automatici utili per studiare e approfondire<br />

ulteriormente le nostre conoscenze<br />

sul Pianeta rosso.<br />

È da ricordare in proposito che la missione<br />

MSL viene osservata con grande<br />

interesse soprattutto dall’Agenzia<br />

spaziale europea (ESA), che ha in<br />

programma una operazione congiunta<br />

con la NASA per i prossimi anni, missione<br />

denominata ExoMars (v. pag. 11<br />

di <strong>Aeronautica</strong> n. 2/2006) che potrebbe<br />

essere il primo passo per prelevare<br />

e riportare sulla Terra rocce<br />

marziane.<br />

traprendere un simile viaggio da un<br />

punto di vista del calcolo delle scorte<br />

di cibo, aria e acqua e, infine, la<br />

capacità di convivenza in spazi limitati<br />

da parte di gruppi di persone diverse<br />

per nazionalità, carattere,<br />

costumi, ecc. e praticamente prive<br />

di comunicazioni con l’esterno.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


L’ESA utilizzerà quattro vettori Vega<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA<br />

L’Agenzia spaziale europea (ESA) ha recentemente firmato un contratto con Arianespace - il consorzio che<br />

commercializza i lanci dei vettori europei Ariane e Soyuz ed ai quali si unirà tra breve il piccolo lanciatore europeo<br />

Vega - per la realizzazione di quattro di questi ultimi vettori da impiegare per le sue attività.<br />

Ricordiamo che il Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) ed il cui primo lancio è previsto per il prossimo<br />

gennaio, è un razzo che la ELV (European Launch Vehicle), società partecipata tra l’italiana Avio e l’Agenzia spaziale<br />

italiana (ASI), ha sviluppato per il trasporto in orbita di piccoli carichi, tra i 300 e i 2.000 kg, in orbite basse o polari,<br />

in particolar modo eliosincrone.<br />

Il lanciatore è formato da un corpo singolo a quattro stadi, alto circa 30 metri, con un diametro massimo di circa 3<br />

metri e con un peso al decollo di 137 tonnellate.<br />

Space-X per la missione Dragon<br />

La società Space Exploration<br />

Technologies (Space-<br />

X) ha recentemente<br />

completato le prove, peraltro<br />

già approvate dalla Nasa, volte<br />

ad assicurare l’incolumità delle<br />

persone a bordo in caso di imprevisti,<br />

del sistema di aborto<br />

missione della navicella Dragon<br />

progettata per voli con astronauti<br />

a bordo ed il cui prototipo è stato lanciato un anno fa (v.<br />

pag. 12 di <strong>Aeronautica</strong> n. 12/2010).<br />

Ricordiamo che la Dragon servirà a trasportare fino a sette<br />

astronauti sulla ISS sospendendo così, dopo il pensionamento<br />

degli Shuttle, la “dipendenza” degli Stati Uniti dai lanci con la<br />

Soyuz russa che costano 62 milioni di dollari ad astronauta a<br />

fronte del costo del trasporto con la Dragon che costerebbe invece<br />

solo 20 milioni di dollari.<br />

La Phobos-Grunt russa verso<br />

una luna di Marte<br />

L’8 novembre la Russia ha lanciato dal cosmodromo di<br />

Baikonur con un vettore Zenit la sonda Phobos-Grunt dirigendola,<br />

appunto, verso Phobos, una delle più grandi lune<br />

di Marte, per esplorarne l’atmosfera e raccoglierne campioni del<br />

suolo (e Grunt, in questo contesto, significa suolo) - che saranno<br />

riportati sulla Terra dalla capsula sigilillata Living Interplanetary<br />

Flight Experiment (LIFE) - per consentire osservazioni dettagliate<br />

del Pianeta rosso e dell’ambiente circum-marziano,<br />

Fornendo inoltre, è la vivissima<br />

speranza degli scienziati del progetto,<br />

anche indizi sull’origine dei<br />

satelliti di Marte e la loro relazione<br />

con il pianeta, così come ulteriori<br />

informazioni sul ruolo avuto<br />

nella formazione dei pianeti terrestri<br />

dagli impatti di asteroidi.<br />

Scoperta l’origine dei<br />

raggi cosmici<br />

La sonda AGILE<br />

(Astrorilevatore<br />

Gamma ad Immagini<br />

Leggere) dell’Agenzia<br />

Spaziale Italiana (v.<br />

anche pag. 12 di <strong>Aeronautica</strong><br />

n. 5/2008), ha<br />

scoperto nella banda<br />

Gamma un’emissione<br />

in corrispondenza del<br />

resto di supernova W44 che può essere attribuita<br />

inequivocabilmente a protoni accelerati che si<br />

“scontrano” con il gas circostante.<br />

Nella circostanza è stato precisato che i dati di<br />

AGILE risolvono il problema di identificare in<br />

modo chiaro una sorgente di raggi cosmici di<br />

alta energia.<br />

Nuove prove per il<br />

missile PAC-3<br />

La Lockheed Martin ha reso noto che il<br />

suo missile terra-aria PAC-3 (Patriot<br />

Advanced Capability-3) ha nuovamente<br />

riconosciuto, seguito e intercettato con<br />

successo un missile balistico tattico. La<br />

prova - che includeva un ingaggio con fuoco<br />

alternato (ripple-fire) da parte di un missile<br />

PAC-3 CRI (Cost Reduction Initiative)<br />

come primo intercetore e un PAC-3 Baseline<br />

Missile come secondo intercettore - è<br />

avvenuta presso la base White Sand posta<br />

nel Nuovo Messico.<br />

Ricordiamo che il PAC-3, molto più avanzato<br />

del Patriot, è capace di contrastare i moderni<br />

missili balistici tattici, quelli Cruise e<br />

gli aeromobili ad ala fissa o rotante.<br />

13


VARIE<br />

La Rivista del Club Alpino Italiano (CAI) ha recentemente pubblicato un articolo sul ritrovamento<br />

dei resti di un B-17 scomparso sulle Alpi italo-francesi il 1° novembre 1946.<br />

Per il suo particolare interesse, non solo storico, ne abbiamo chiesta l’autorizzazione a riportarne<br />

il testo anche sul nostro periodico, autorizzazione che ci è stata cortesemente e<br />

prontamente concessa e della quale ringraziamo sentitamente il CAI.<br />

Era l’estate del ‘75 o ‘76, non ricordo<br />

con esattezza, ma la cornice<br />

di montagne quella sì: l’emozione<br />

che provavo allora, da ragazzo, è rimasta<br />

immutata a 50 anni. In vacanza, come<br />

ogni anno in Val Veni, convinsi mio<br />

padre a salire al Rifugio Elisabetta Soldini,<br />

poco a monte del quale si era<br />

sparsa notizia che affIorassero i resti di<br />

un aereo americano precipitato durante<br />

la seconda Guerra Mondiale.<br />

Mai avrei potuto immaginare allora<br />

che quella gita si sarebbe trasformata,<br />

oltre 30 anni dopo, in un’avventura<br />

appassionante che riunisce<br />

cittadini e testimoni di diverse nazionalità<br />

tesa a commemorare un equipaggio<br />

tragicamente scomparso fra<br />

le nevi del Monte Bianco.<br />

Quel giorno, a circa mezz’ora di cammino<br />

dal rifugio, la fronte del Ghiacciaio<br />

d’Estelette luccicava, una volta<br />

tanto, più che per il ghiaccio, per l’enorme<br />

quantità di frammenti di alluminio<br />

e pezzi di lamiera esposti al sole.<br />

Uno spettacolo impressionante reso<br />

14<br />

Il B-17 scomparso sul Monte Bianco<br />

Il cerchietto rosso indica il punto dell’impatto<br />

del B-17 sulla montagna<br />

Una storia di uomini, aerei e ghiacciai<br />

Testo di Gianni Boschis - foto AAVV<br />

possibile dal rapido ritiro del ghiacciaio<br />

che per tanti anni aveva custodito<br />

il relitto aereo sotto la propria<br />

bianca coperta ed ora, trascinato giù<br />

sino alla sua fronte, lo restituiva abbandonandolo<br />

sulla morena. Fra i detriti<br />

ricordo ancora, sgomento, un<br />

braccio umano (del cui ritrovamento<br />

avvisammo più tardi il gestore del rifugio)<br />

e la mostrina dorata “US’ che tutti<br />

i soldati statunitensi portano tuttora<br />

sul bavero della camicia d’ordinanza.<br />

Ancor oggi mi meraviglio della forza<br />

seduttiva che un oggetto come quello,<br />

pur cosi minuscolo, può esercitare<br />

sulla mente di un adolescente sognatore<br />

com’ero io, la fantasia già scatenata<br />

da cento libri d’avventura ed<br />

esplorazione. La Val Veni era la mia<br />

Isola del tesoro, l’aereo americano il<br />

relitto di un vascello che, ancor più incredibilmente,<br />

era affondato in un mare<br />

di ghiaccio, l’Estelette. Per anni ho<br />

custodito quella mostrina come un talismano,<br />

quasi si trattasse del regalo<br />

di un amico misterioso che ora fInalmente<br />

ha quasi un volto, O meglio i<br />

volti degli otto uomini (chissà chi fra<br />

loro) che costituivano l’equipaggio.<br />

Dall’estate del ‘72 i Carabinieri ed un<br />

reparto dei Marines avevano scandagliato<br />

ogni anfratto della zona: non<br />

c’era tuttavia da stupirsi se a distanza<br />

di qualche anno nuovi resti umani e ritrovamenti<br />

di ogni genere avvenissero<br />

ancora, ed avvengono tuttora. Non si<br />

parlava in quegli anni di surriscaldamento<br />

globale, né io avrei immaginato<br />

di laurearrni un giorno in geologia, ma<br />

tant’è. Oggi posso semplicemente dire<br />

che lo studio delle Scienze della<br />

Terra ha aggiunto all’affetto per quella<br />

zona la capacità di saper leggere il<br />

paesaggio e interpretare le dinamiche<br />

della natura, comprese quelle glaciali,<br />

che tanta parte hanno in questa vicenda.<br />

Quello d’Estelette è il ghiacciaio<br />

italiano più occidentale del<br />

Massiccio del Monte Bianco: insieme<br />

al Glacier des Glaciers (versante france<br />

se) cinge l’Aiguille des Glaciers,<br />

una piramide rocciosa di 3818 m che,<br />

d’estate, si specchia nella gelide acque<br />

del Lago del Combal, e che, d’inverno,<br />

è meta sci alpinistica tra le più<br />

frequentate. Dalla fronte dolcemente<br />

adagiata nella conca morenica il<br />

Ghiacciaio d’Estelette si raccorda alla<br />

parete Sud dell”Aiguille des Glaciers<br />

tramite una zona via via più ripida e<br />

ricca di crepacci nei cui lembi sono<br />

ancor oggi certamente incastrate e<br />

sepolte molte parti dell’aereo della cui<br />

identità ho preso coscienza soltanto<br />

da poco tempo.<br />

Si trattava di un B-17, soprannominato<br />

‘Fortezza volante’, il più grande<br />

bombardiere impiegato nella seconda<br />

Guerra Mondiale sino al giugno del<br />

1944, quando entrò in servizio il suo<br />

erede, il B-29, destinato a rimanere<br />

tragicamente associato al nome di Hiroshima<br />

e Nagasaki. È il primo novembre<br />

1946: il B-17 n. di matricola<br />

43-39338 (uno delle migliaia ancora<br />

di stanza in Europa alla fine della<br />

guerra, appartenente al 15th TCS<br />

(Troop Carrier Squadron) del 61st<br />

TCG (Troop Carrier Group) di stanza<br />

a Eschbom (Francoforte, Germania),<br />

decolla dall’aeroporto di Capodichino<br />

a Napoli diretto a Londra.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


L’elica affiorata del B-17<br />

È ancora notte quando, sul Tirreno in<br />

piena tempesta, l’aereo lascia inspiegabilmente<br />

la rotta pianificata per dirigersi<br />

su Genova (anziché Marsiglia) in<br />

direzione della Valle d’Aosta. Ma anche<br />

qui il maltempo non dà tregua all’equipaggio<br />

e così, forse per un errore<br />

di navigazione o strumentale, sì trova<br />

ad una quota troppo bassa rispetto ai<br />

rilievi circostanti e impatta a pochi metri<br />

dalla vetta dell’Aiguille des Glaciers.<br />

Dato l’orario, la stagione e la neve già<br />

abbondante, non si ha traccia di alcun<br />

testimone diretto dell’evento. Le comunicazioni<br />

radio interrotte o impraticabili<br />

impediscono alle autorità militari di conoscere<br />

i fatti, cosicché le ricerche del<br />

velivolo si disperdono inutilmente su<br />

un fronte vastissimo, ma distante dal<br />

luogo dell’incidente: dal Tirreno alla<br />

Corsica, su per la Valle del Rodano sino<br />

alla Manica, senza esito.<br />

È il luglio 1947 quando, per caso, una<br />

pattuglia di chasseurs alpins (gli alpini<br />

francesi) di stanza a Bourg Saint<br />

Maurice, si imbatte nei primi resti non<br />

distanti dalla cresta di confine con l’Italia,<br />

lungo il versante occidentale della<br />

montagna, sul Glacier des Glaciers.<br />

Ne è tuttora commosso testimone<br />

Francis Raout, all’epoca soldato di leva<br />

ed o ggi lucido novantenne che<br />

scrive di quei luoghi, con nostalgia,<br />

dal Nord della Francia. Nel mese di<br />

agosto i pochi resti umani ritrovati<br />

vengono solennemente raccolti in una<br />

bara avvolta da una bandiera stelle-e-<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

strisce che, omaggiata del picchetto<br />

d’onore delle più alte autorità militari<br />

francesi e americane, prende la via di<br />

casa. Oggi sappiamo che questi resti<br />

(di chi esattamente è impossibile stabilire)<br />

giacciono sotto una stele di<br />

marmo bianco nei verdi prati del cimitero<br />

monumentale di Arlington, vicino<br />

a Washington.<br />

Passano gli anni: la neve ed il ghiaccio<br />

intanto hanno avvolto tutto nel<br />

bianco mantello della montagna; il silenzio<br />

fa sua la vicenda. Almeno sino<br />

al 1972 quando la guida alpina<br />

Edoardo Pennard, gestore del Rifugio<br />

Elisabetta per 38 anni, scopre i primi<br />

resti mai rinvenuti sul versante italiano.<br />

Cosa poteva essere accaduto<br />

dunque? La risposta stava ancora<br />

sulla montagna: scalando la cresta<br />

Sud Ovest per una via poco frequentata,<br />

Pennard non crede ai suoi occhi<br />

quando, improvvisamente, a poche<br />

decine di metri dalla vetta, si imbatte<br />

in un’elica contorta, ma ancora saldamente<br />

incastrata nella parete rocciosa.<br />

L’aereo doveva aver colpito la<br />

cresta della montagna cosi da precipitare,<br />

disintegrandosi, sui due versanti:<br />

ciò che spiega la dispersione<br />

dei detriti aerei su ben due ghiacciai<br />

ad una distanza cresciuta nel tempo<br />

a causa del movimento delle lingue<br />

glaciali. Grazie all’intraprendente sforzo<br />

documentale di un gruppo di appassionati<br />

francesi, italiani, è iniziata<br />

una ricerca volta non solo a ricostruire<br />

le circostanze dell’incidente, ma<br />

anche la storia dell’aereo e del suo<br />

equipaggio. Qualche tempo dopo, la<br />

signora Anne Lofton Cobb si vede improvvisamente<br />

recapitare una lettera<br />

contenente i documenti di suo papà,<br />

il Maggiore Lawrence L. C., terzo ufficiale<br />

di bordo e pilota: il ritrovamento,<br />

opera di escursionisti italiani, è l’inizio<br />

della ricostruzione di un puzzle storico<br />

ed umano ancora in corso.<br />

Altri importanti tasselli si sono aggiunti<br />

in questi anni: il primo rapporto militare<br />

sull’incidente, la lista del<br />

personale di bordo, la documentazione<br />

della cerimonia funebre alla caserma<br />

alpina di Bourg S. Maurice nel<br />

1947, il resoconto di testimoni talvolta<br />

casuali della vicenda, effetti personali<br />

(come un giubbotto di salvataggio o la<br />

piastrina di riconoscimento del Comandante<br />

dell’aereo, il Colonnello<br />

15<br />

VARIE<br />

Hudson Hutton Upham) essenziali per<br />

far luce sulla vicenda,<br />

Toccanti gli sviluppi sul fronte umano<br />

registrati negli ultimi mesi: grazie all’ingegnere<br />

aeronautico Pierluigi Duranti<br />

e alla giornalista americana<br />

Susan Harold è stato possibile risalire<br />

a 6 delle 8 famiglie dell’equipaggio,<br />

restituendo loro per la prima volta il<br />

resoconto dell’incidente e ricevendo in<br />

cambio toccanti e-mail e foto dei loro<br />

cari nel corso della guerra.<br />

Nell’estate 2010 i volontari impegnati<br />

nelle ricerche ed i familiari delle vittime<br />

hanno costituito un Comitato internazionale<br />

per la commemorazione<br />

dell’equipaggio del B-17. Presidente<br />

la signora Anne Lofton Cobb, il Comitato<br />

ha organizzato una cerimonia<br />

commemorativa dell’equipaggio attraverso<br />

la posa di una targa a ricordo<br />

dell’equipaggio sia al Rifugio Elisabetta<br />

Soldini che al rifugio francese ‘Des<br />

Mottets’, rispettivamente il 3 e 4 settembre:<br />

ciò a testimonianza del fatto<br />

che i resti dell’aereo sono ancora dispersi<br />

sui due versanti dell’Aiguille<br />

des Glaciers. Il rifugio italiano e quello<br />

francese sono stati così idealmente<br />

uniti da un itinerario della memoria da<br />

dedicare non solo all’equipaggio americano,<br />

ma a tutti i soldati francesi ed<br />

italiani che combatterono proprio in<br />

questa zona nel corso della seconda<br />

Guerra Mondiale.<br />

È auspicabile che tale itinerario venga<br />

suggellato in un prossimo futuro dalla<br />

posa dell’elica dell’aereo recentemente<br />

recuperata dalla montagna, simbolo<br />

autentico e prezioso della vicenda<br />

storica ed umana.<br />

Un momento della cerimonia commemorativa


VARIE<br />

Il 10 febbraio 2012 il Comune di Valfabbrica (Perugia) intitolerà una piazza della città al cap. pil.<br />

Medaglia d’argento al valor aeronautico Giovanni Tempioni, deceduto in quella zona quando, a bordo<br />

di un TF-104 in grave avaria, rimaneva al suo posto di pilotaggio per consentire al collega allievo<br />

istruttore di eiettarsi in tutta sicurezza, rinunciando così alla propria salvezza.<br />

Riservandoci di dare in seguito il dovuto spazio alla cronaca della cerimonia, pubblichiamo il ricordo<br />

del Caduto nello scritto di chi fu il sopravvissuto di quel lontano, doloroso incidente di volo.<br />

Quella fredda mattina, come<br />

tante altre di un freddo inverno<br />

del 1969, si presentava sopra<br />

Grosseto con uno strato di nubi<br />

non molto spesso.<br />

Un’occhiata alla vetrata della sala<br />

operativa del 20° Gruppo per conoscere<br />

il tipo di missione da compiere<br />

ed eccoci seduti in tre per un briefing<br />

al frequentatore, un pilota esperto con<br />

parecchie ore di volo sull’F-84F, con<br />

Gianni Tempioni e con me che, in addestramento<br />

istruzionale, dovevo<br />

svolgere tutta la missione di “chase”<br />

dal posto posteriore del TF-104.<br />

Gianni era il mio istruttore: un bolognese<br />

amante delle barzellette e delle<br />

battute quali solo gli emiliani sanno fare<br />

anche nei momenti più tirati; ci univa<br />

una vecchia amicizia sorta sin dai<br />

tempi del 101° Gruppo a Rimini. Nel<br />

briefing pre-volo Gianni si limita all’essenziale<br />

“perché, tanto, voi due se la<br />

faccio lunga, vi addormentate”.<br />

Si va all’aereo portandosi in spalla il<br />

paracadute: allora non avevamo ancora<br />

i Martin Baker, ma i seggiolini<br />

C2. Ultimi suggerimenti a me, mentre<br />

andiamo al nostro velivolo, con qualche<br />

trucco per facilitare il mio compito,<br />

giacché dovevo imparare a<br />

compiere tutto il volo come se lui non<br />

fosse stato lì davanti a me ed io fossi<br />

stato già l’istruttore.<br />

Messa in moto, cinque dita, rullaggio<br />

e decollo dietro all’altro TF lasciandoci<br />

una decina di metri di margine, per<br />

avere un po’ di spazio nel caso in cui<br />

il velivolo da seguire invadesse la nostra<br />

mezza corsia. Mezza, perché un<br />

pilota alle sue prime missioni sul 104<br />

decollava dalla linea di centro pista<br />

per consentirgli un margine di possibile<br />

deviazione dalla linea centrale.<br />

Carrello su, flaps su, via dal postbru-<br />

16<br />

Un ricordo di Gianni Tempioni<br />

di Marcello Caltabiano<br />

ciatore ed iniziamo a salire verso il lago<br />

Trasimeno, che sarà la nostra zona<br />

di lavoro, con livellamento a<br />

20.000 piedi per poter dare inizio alle<br />

manovre previste. Collegamento radio<br />

con il radar Quercia affinché segua<br />

la nostra missione e, magari, ci<br />

avvisi se qualche velivolo inavvertitamente<br />

invade la nostra zona di lavoro;<br />

o se noi, sempre inavvertitamente,<br />

avessimo invaso quella di qualche altra<br />

missione.<br />

Uso degli aerofreni; dei flaps su<br />

takeoff; avvicinamento allo stallo con<br />

la cloche che vibrando dà il previsto<br />

avvertimento, lettura dell’AOA (angolo<br />

d’attacco) e rimessa; stallo con l’entrata<br />

del kicker questa volta, ed ancora<br />

rimessa in linea di volo; poi, virate<br />

strette in linea di volo e un bel po’ di<br />

virate sfogate.<br />

Dopo circa una mezzora e più di manovre,<br />

ci troviamo intorno ai 10.000<br />

piedi e dobbiamo salire per presentarci<br />

a Grosseto Avvicinamento a<br />

27.000 piedi.<br />

Comunico quindi di dare motore e salire<br />

alla quota prevista.<br />

Sennonché ci accorgiamo che il livellamento<br />

è stato effettuato a 17.000<br />

piedi, evidentemente per un errore di<br />

lettura dell’altimetro da parte del pilota<br />

in transizione.<br />

Gianni: “Vedi te che il nostro amico ha<br />

sbagliato lettura dell’altimetro; adesso<br />

ci divertiamo!”.<br />

“A che quota siamo?” chiedo.<br />

“270” è la risposta.<br />

“Leggi bene l’altimetro”.<br />

“Orca!” e si vede lo sbuffo del fumo nero<br />

che indica che sta dando motore.<br />

Avanzo la manetta anch’io, ma si sente<br />

un colpo sordo ed ho l’impressione di<br />

una forte imbardata a destra, entrando<br />

immediatamente in visione nera.<br />

“Lanciati, Marcello, lanciati!” sono le<br />

ultime parole di Gianni.<br />

Pressato da una montagna di “g” positivi,<br />

continuo ad avere la visione nera<br />

e non riesco a coordinare il<br />

movimento delle braccia per raggiungere<br />

la maniglia di eiezione. Abbasso<br />

la testa ed eccola lì la maniglia, entro<br />

un ristretto campo visivo, e le mie mani<br />

le sono vicine.<br />

Poi mi risveglio e percepisco un suono<br />

leggero: il fruscio del paracadute.<br />

Guardo in giù: sono molto prossimo al<br />

suolo e vedo un fiume ed un albero<br />

sotto di me, ma non ho certo il tempo<br />

di cercare di evitare entrambi, tanto<br />

ormai sono basso. C’è una cinquecento<br />

bianca che corre su una stradina<br />

e dentro ci sono due brave<br />

persone che mi raccoglieranno dopo<br />

una più che rovinosa caduta sull’albero,<br />

per fortuna attutita dal “survival kit”<br />

che non ho fatto in tempo a sganciare<br />

e che si è incaricato di spezzare parecchi<br />

rami. Chiedo dov’è l’altro paracadute<br />

e mi rispondono che ne hanno<br />

visto solo uno: quello mio.<br />

Ancora intontito, non riesco a ricordare<br />

chi fosse in volo con me e comprendo<br />

che non è riuscito a salvarsi:<br />

la mente fa strane beffe quando rimane<br />

forzatamente inattiva per un periodo<br />

che, considerato il tempo di<br />

discesa con il paracadute da 17.000<br />

piedi, è stato intorno a parecchi minuti,<br />

nonostante il freddo pungente.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Mi trasportano dal medico condotto<br />

del paese di Valfabbrica e, dopo un<br />

po’ avverto un forte dolore alle costole;<br />

poi, arriva un’ambulanza che mi<br />

porta all’Ospedale di Perugia.<br />

Mi infilano dentro un letto, che mi dicono<br />

essere stato occupato da un frate<br />

poche ore prima ed una suorina<br />

s’incarica di offrirmi da bere una spremuta<br />

d’arancia. In quel momento le<br />

sono immensamente grato e lo sarò<br />

per tutti i miei dieci giorni di degenza<br />

ed anche ora lo sono, per avermi dimostrato<br />

cosa significa la carità cristiana<br />

e curare il prossimo senza<br />

chiedere nulla in cambio.<br />

Mentre mi portano alla sala raggi per<br />

accertamenti realizzo che con me su<br />

quell’aereo c’era Gianni; piango tra<br />

me e me come non ho mai pianto in<br />

vita mia, né piangerò in futuro.<br />

L’inchiesta su quanto era accaduto ha<br />

determinato che la tip sinistra si era<br />

improvvisamente sganciata da sola<br />

ed era andata a colpire il piano di coda;<br />

da quel momento il TF aveva iniziato<br />

a precipitare fuori da ogni<br />

possibilità di controllo.<br />

Ho perso uno dei miei più cari amici;<br />

compagno di tanti altri voli felici e di<br />

scherzi fatti al Gruppo dei quali era un<br />

instancabile promotore.<br />

Commemorazione dei Caduti nelle missioni di pace<br />

Il 12 novembre, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli al Campidoglio - presente il ministro della Difesa Ignazio La<br />

Russa che in precedenza e per l’occasione aveva deposto una corona all’Altare della Patria - è stato celebrato un rito in<br />

suffragio di tutti i “Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”. Nella ricorrenza del giorno dedicato al<br />

loro ricordo, inoltre, è seguita una cerimonia commemorativa presso la Stele di Belvedere Caffarelli con la deposizione di<br />

una corona d’alloro al monumento eretto in loro onore.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Forse il più bello scherzo, sempre di<br />

sua iniziativa, è stato quello di versare<br />

un po’ di olio sotto il motore della<br />

nuovissima auto appena acquistata<br />

da Giovannino e della quale, al Circolo<br />

Ufficiali di Rimini, tutto orgoglioso<br />

ci stava illustrando le prestazioni e la<br />

goduria di poterla guidare. Gianni a<br />

un certo punto entra e si unisce a noi<br />

che ascoltavamo interessati, ma non<br />

senza un po’ d’invidia e, con fare sornione,<br />

chiede di chi sia quell’auto<br />

nuova fiammante e se il suo proprietario<br />

si era accorto che c’era una perdita<br />

d’olio sotto il motore di quel<br />

nuovo gioiello.<br />

Usciamo tutti dal Circolo ed ovviamente,<br />

nessuno di noi dà una mano a<br />

Giovannino quando mette in moto il<br />

proprio amore nuovo fiammante e,<br />

contorcendosi tutto in avanti a sportello<br />

spalancato, con la mano destra<br />

preme sull’acceleratore e con tutti e<br />

due gli occhi ben aperti cerca disperatamente,<br />

ma inutilmente, di vedere<br />

da dove mai il motore stesse perdendo<br />

olio. Stavamo divertendoci da matti,<br />

pregustando la bevuta che<br />

Giovannino, dopo averci coperti di<br />

parolacce ed epiteti irriferibili da buon<br />

toscanaccio qual era, ci avrebbe offerto;<br />

felice per lo scampato pericolo<br />

Cinquantacinque anni fa il Mach 1,15 di Franchini<br />

di dover ammettere che aveva comperato<br />

una specie di gabinetto su<br />

quattro ruote.<br />

Eravamo stati diversi anni noi due alla<br />

243ª Squadriglia del 101°, poi io ero<br />

stato trasferito per due anni in Accademia<br />

e, quando sono arrivato al 20°,<br />

Gianni è stato il primo a corrermi incontro<br />

esclamando: “Che bello, Marcello,<br />

tornare a volare assieme a te!”.<br />

Assieme a me ha compiuto il Suo ultimo<br />

volo, ed io gli devo la vita.<br />

Trascrivo la motivazione della Sua<br />

medaglia d’argento al Valor Aeronautico:<br />

“Pilota Istruttore di provata capacità,<br />

nel corso di un volo di addestramento,<br />

resosi conto dell’impossibilità di<br />

mantenere il controllo del velivolo,<br />

che precipitava per grave avaria tecnica,<br />

ordinava all’Allievo Istruttore di<br />

lanciarsi con il paracadute e rimaneva<br />

consapevolmente al proprio posto per<br />

garantire la sicurezza del lancio, che<br />

in effetti si concludeva positivamente.<br />

Tale generoso comportamento pregiudicava<br />

irrimediabilmente le sue<br />

possibilità di salvezza.<br />

Lucido esempio di ferma dedizione al<br />

dovere fino al sacrificio e di profonda<br />

partecipazione al codice morale degli<br />

Istruttori di volo.”<br />

Il 4 dicembre di 55 anni fa, per la prima volta nella storia dell’aviazione<br />

Italiana, un velivolo progettato e costruito interamente nel nostro Paese,<br />

l’Aerfer Sagittario II, pilotato dal ten. col. Giovanni Franchini del Reparto<br />

Sperimentale Volo dell’AM, superava il fatidico “Muro del Suono”.<br />

Già il giorno prima Franchini aveva tentato l’impresa che, seppur riuscita,<br />

non era stata omologata in quanto compiuta troppo al largo sul mare impedendo<br />

così ai commissari a terra di udire i relativi bang sonici.<br />

Il tentativo fu ripetuto il giorno dopo ed il Sagittario II superò ufficialmente<br />

la velocità del suono raggiungendo Mach 1,15 a 8.000 metri.<br />

A terra, dopo l’impresa, si constatò che la vernice delle coccarde sul dorso<br />

alare era stata abrasa dall’onda d’urto.<br />

P.L.B.<br />

17<br />

VARIE


VARIE<br />

Il campo di volo di Vigevano,<br />

con la sua bella pista in erba<br />

orientata 25/07 e lunga 600 metri,<br />

ha chiuso i battenti.<br />

Dissapori con la proprietà del terreno<br />

hanno provocato lo sfratto di tutti<br />

gli utenti, l’abbattimento degli<br />

hangar e la inagibilità della pista.<br />

Tutti gli aeroplani sono stati portati<br />

su altri campi più ospitali.<br />

L’ultimo da trasferire era il velivolo<br />

di un mio amico, un MCR-01<br />

ULC con marche I-8366, che sarebbe<br />

stato ospitato su un campo privato<br />

distante solo 12 chilometri da<br />

Vigevano.<br />

Il 23 luglio <strong>2011</strong> siamo andati al<br />

campo per vedere in quali condizioni<br />

fosse la pista. L’erba era stata falciata,<br />

ma tutto il campo era<br />

ingombro di grosse balle di fieno alte<br />

due metri. Però spingendo forte,<br />

in due, era possibile spostarle facendole<br />

ruotare di lato.<br />

In questo modo siamo riusciti a<br />

creare uno spazio libero lungo circa<br />

300 metri, sufficiente per decollare,<br />

a patto di tenere bene la direzione<br />

tra le balle di fieno.<br />

Alle16,20 ho decollato e mi sono<br />

diretto per 250° verso Castel d’Agogna,<br />

la nuova destinazione del<br />

velivolo, che ho raggiunto in cinque<br />

minuti.<br />

18<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

XXXI MOSTRA AEROFILATELICA<br />

Un atterraggio… elettrizzante<br />

di Carlo Alberto Zorzoli<br />

Ho fatto un passaggio basso sulla<br />

pista per annunciare il mio arrivo, e<br />

infatti ho visto che il proprietario<br />

era vicino all’hangar.<br />

Mi sono portato poi sottovento osservando<br />

le caratteristiche del sito<br />

(era la prima volta che lo vedevo).<br />

La pista è lunga almeno 6 o 700<br />

metri, in erba ben rasata, ma inizia<br />

dopo un filare di alberi alti circa<br />

10 metri.<br />

Virando in finale ho visto che gli alberi<br />

sulla destra erano molto più<br />

bassi degli altri, e ho deciso, con<br />

mossa furba, di spostare la planata<br />

sulla destra per entrare in pista angolato,<br />

ma con una entrata meno<br />

penalizzata dalla vegetazione.<br />

Nel momento in cui stavo per passare<br />

la soglia della pista sono stato av-<br />

Bravo furbo!<br />

volto da una fortissima scarica elettrica<br />

e da un rumore simile ad un<br />

tuono.<br />

Il motore si è fermato di colpo, ma<br />

ormai ero sulla pista e ho potuto atterrare<br />

regolarmente.<br />

Dietro di me, tra gli alberi ho avvertito<br />

altre due forti scariche, poi il silenzio.<br />

L’elica aveva perso una pala, l’ogiva<br />

era stata tagliata di netto e la cappot-<br />

tatura del motore presentava grandi<br />

bruciature da scarica elettrica.<br />

Io ero incolume, e mi sono avviato a<br />

piedi verso l’hangar, da dove il proprietario<br />

del campo era partito con<br />

la jeep per venirmi incontro.<br />

“Non ha visto i fili! E l’ENEL che ha<br />

rifiutato di segnalarli! Ma lo sa che<br />

sono 15.000 volt?”<br />

31° mostra aerofilatelica a Orbetello<br />

Il 13 novembre, a Orbetello - in occasione delle celebrazioni per l’85° anniversario<br />

della vittoria di Mario de Bernardi alla Coppa Schneider del 1926 - è stata inaugurata<br />

la 31ª Mostra aerofilatelica organizzata da quel comune con il Circolo filatelico<br />

“Crociere atlantiche B. Andreuccetti”, l’<strong>Associazione</strong> Trasvolatori Atlantici e<br />

l’<strong>Associazione</strong> Pionieri dell’<strong>Aeronautica</strong>.<br />

Presente alla mostra, tra gli altri, il comandante Fiorenza de<br />

Bernardi, figlia del vincitore della Coppa sopracitata, e presidente<br />

dell’<strong>Associazione</strong> Donne dell’Aria.<br />

Per l’occasione le Poste Italiane hanno predisposto un apposito<br />

annullo postale.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Il Raduno dei Pionieri dell’<strong>Aeronautica</strong><br />

Il 26 novembre, all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche<br />

(ISMI) di Firenze, si è svolto il raduno annuale dell’<strong>Associazione</strong><br />

Pionieri dell’<strong>Aeronautica</strong>.<br />

La giornata è iniziata, dopo il saluto del comandante dell’Istituto<br />

gen. DA Pietro Valente, con l’intervento del presidente<br />

del Sodalizio, gen. SA Giovanni Sciandra, che ha aperto la<br />

conferenza programmata sul “Potere Aereo” con le argomentazioni<br />

relative all’ing. Giuseppe Collina, precursore di<br />

tale materia, vissuto negli anni del nostro Risorgimento.<br />

Ha poi proseguito il brig. gen. Basilio Di Martino con la testimonianza<br />

dei rapporti intercorsi tra l’industriale Gianni<br />

Caproni e il teorico e studioso della materia Giulio Douhet.<br />

Il generale Vincenzo Camporini ha poi concluso la serie<br />

di interventi trattando le future prospettive inerenti il potere<br />

aereo.<br />

L’evento, presieduto dal gen. SA Pasquale Preziosa, comandante<br />

delle Scuole AM/3ª Regione Aerea, ha visto la<br />

partecipazione di numerosi pionieri, invitati ed ospiti unitamente<br />

a tutti gli allievi dei vari corsi della Scuola Militare<br />

“Giulio Douhet”.<br />

A sei dei più meritevoli di questi giovani sono poi state consegnate<br />

altrettante borse di studio: due offerte dalla Presidenza<br />

nazionale dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>, due<br />

dalla famiglia Bernardini in memoria del gen. SA Umberto<br />

Bernardini, già presidente dell’<strong>Associazione</strong> Pionieri del-<br />

19<br />

VARIE<br />

l’<strong>Aeronautica</strong>, e due da parte della contessa Maria Fede<br />

Caproni.<br />

Nella seconda parte della mattinata, dopo l’indirizzo di saluto<br />

del generale Preziosa, presso il Circolo ufficiali, è avvenuta la<br />

presentazione della mostra di aeropittura dell’artista Marcella<br />

Mencherini che, per l’occasione, ha donato all’Istituto un suo<br />

dipinto inerente il tema della mostra “Firenze e il volo” ed uno<br />

a ricordo della MOVM Italo Piccagli, ufficiale AM, trucidato dai<br />

nazisti durante la seconda guerra mondiale.<br />

Una visita pomeridiana al “Corridoio Vasariano” degli Uffizi,<br />

appositamente organizzata, è stato l’intervallo molto apprezzato<br />

dai partecipanti, in attesa della cerimonia serale<br />

per la consegna dei diplomi ai nuovi Pionieri.<br />

Hanno ricevuto tale riconoscimento i soci: gen. SA Antonino<br />

Altorio, ten. col. Silvio Carlo Baroli, com.te Bruno Bulgarelli,<br />

gen. isp. capo Manlio Carboni, com.te Eugenio De Bellis,<br />

gen. BA Maurizio de Rinaldis, dott. Giorgio Di Antonio, gen.<br />

BA. Massimo Montanari, gen. isp. capo Piero Moja, gen. SA<br />

Pasquale Preziosa, gen. isp. capo. Antonio Tricarico, gen. DA<br />

Pietro Valente e lo storico rag. Achille Vigna.<br />

La cena sociale ha concluso la giornata altamente significativa<br />

per le attività che si sono svolte con grande partecipazione.<br />

P.L.B.


VARIE<br />

Il 19 novembre, a Roma, si è riunita l’Assemblea ordinaria<br />

della <strong>Associazione</strong> Trasvolatori Atlantici (ATA)<br />

per fare il punto sulle attività svolte dal Sodalizio nel<br />

<strong>2011</strong> e per il rinnovo delle cariche sociali.<br />

Alla presenza di numerosi soci e simpatizzanti ha aperto<br />

la riunione il presidente Renato Valle con una esaustiva<br />

e applaudita relazione nel corso della quale ha<br />

ricordato l’alto valore dell’opera svolta sin dal 1972 a favore<br />

del riquadro del cimitero di Orbetello nel quale riposano<br />

le salme di Italo Balbo e di tanti atlantici che<br />

hanno scelto di essere sepolti nella cittadina dalla quale<br />

decollarono le trasvolate atlantiche di massa.<br />

Il presidente ha quindi evidenziato le donazioni di importanti<br />

cimeli e originali documenti all’Ufficio Storico e<br />

al Museo Aeronautico di Vigna di Valle effettuate da familiari<br />

di illustri trasvolatori, ricordando inoltre che le donazioni<br />

figurano nel sito ufficiale dell’<strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>.<br />

Consegnati i premi ONFA<br />

20<br />

L’Assemblea dell’ATA<br />

Il 1° dicembre, a Roma, nella Sala degli Eroi di Palazzo <strong>Aeronautica</strong><br />

ed alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’<strong>Aeronautica</strong><br />

Militare, gen. SA Giuseppe Bernardis, si è svolta l’annuale<br />

cerimonia di consegna dei premi assegnati dall’Opera nazionale<br />

dei figli degli aviatori (ONFA) agli assistiti che si sono particolarmente<br />

distinti negli studi.<br />

A livello nazionale sono stati conferiti 20 premi: otto di questi sono stati<br />

consegnati ad altrettanti premiandi residenti nel Lazio, mentre i rimanenti<br />

12 riceveranno il rispettivo premio presso i Comandi periferici.<br />

Tra gli otto premiati di Roma vi sono quattro laureati, tre diplomati<br />

alla Scuola media superiore e un diplomato alla Scuola<br />

media inferiore.<br />

Nel suo intervento il presidente dell’ONFA, gen. SA (r) Piergiorgio<br />

Crucioli, ha illustrato i risultati del processo di riordino dell’Opera,<br />

culminato con il nuovo Statuto, sottolineando in particolare<br />

il fatto che l’ONFA, dal 1999 ad oggi, ha erogato 534 premi, patrocinando,<br />

nel solo <strong>2011</strong>, 284 assistiti ed erogando sussidi integrativi<br />

a 138 famiglie.<br />

Il gen. Bernardis, da parte sua, ha ringraziato l’ONFA per il lavoro<br />

svolto, definendola «una parte significativa della famiglia rappresentata<br />

dall’<strong>Aeronautica</strong> Militare».<br />

All’evento, oltre ai premiandi accompagnati dai loro familiari, hanno<br />

partecipato numerose autorità militari e i rappresentanti degli<br />

Enti benefattori dell’Opera.<br />

Dal 1930, l’ONFA, con il supporto dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare e attraverso<br />

i contributi volontari<br />

del personale, sia in servizio<br />

sia in quiescenza, e dei benefattori,<br />

assiste per tutto il<br />

periodo formativo, dall’asilo<br />

fino all’università, i figli del<br />

personale deceduto per<br />

qualsiasi causa.<br />

Al proposito è intervenuto il vice presidente Paolo Balbo<br />

sottolineando l’importanza e l’ampiezza della recente<br />

donazione dell’archivio del gen. SA Alberto Briganti.<br />

Su invito del presidente, il consigliere Bruno Delisi ha<br />

informato su tre progetti allo studio dell’ATA: la riedizione<br />

del libro “Cieli e Mari” di Ranieri Cupini, il migliore studio<br />

sulle trasvolate italiane, ormai introvabile; la proposta<br />

all’<strong>Aeronautica</strong> Militare di inserire nel Museo di Vigna di<br />

Valle una mostra permanente sui Servizi Aerei Speciali<br />

(SAS), grande unità alle dipendenze di Superaereo, la cui<br />

gloriosa storia merita, da parte dell’<strong>Arma</strong> e dell’opinione<br />

pubblica, un adeguato riconoscimento; la preparazione e<br />

l’immissione in rete di un efficace sito come organo informativo<br />

del Sodalizio. Al termine degli interventi hanno<br />

avuto luogo le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali,<br />

del cui risultato verrà data successiva notizia.<br />

R.V.<br />

Nuovo presidente del<br />

Comitato militare NATO<br />

Il generale danese Knud Bartels ha assunto<br />

la presidenza del Comitato militare<br />

della NATO subentrando all’amm. Giampaolo<br />

Di Paola il quale ha lasciato in anticipo<br />

tale incarico in quanto nominato<br />

ministro della Difesa nel governo Monti (v.<br />

pag. 5 di <strong>Aeronautica</strong> n. 11/<strong>2011</strong>).<br />

Il gen. Bartels, designato a tale alta carica<br />

nel settembre scorso, avrebbe dovuto insediarsi<br />

alla presidenza del citato Comitato<br />

nel prossimo giugno.<br />

Il gen. Camporini vice<br />

presidente dell’IAI<br />

Il generale Vincenzo Camporini, già capo di<br />

Stato Maggiore dell’AM e poi della Difesa,<br />

è stato eletto vice presidente dell’Istituto<br />

Affari Internazionali (IAI) con delega per i<br />

rapporti esterni con istituzioni e imprese.<br />

In questo incarico - oltre a continuare a<br />

contribuire alle attività relative al programma<br />

“Sicurezza e difesa” - il generale affiancherà<br />

il presidente Stefano Silvestri nella<br />

promozione dei rapporti con i patrocinatori,<br />

i finanziatori, gli altri centri di ricerca e le<br />

istituzioni pubbliche e private sia in Italia<br />

che all’estero.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Presentato l’ultimo libro di Bertolaso<br />

Il 26 novembre è stato presentato alla<br />

Casa dell’Aviatore Il mio giro del<br />

mondo, il libro nel quale il generale<br />

Giorgio Bertolaso racconta il giro del<br />

mondo effettuato nel luglio-agosto<br />

1992 con l’amico Umberto Bernardini<br />

e il Piper PA-28 I-NGPR. A due anni<br />

dalla scomparsa dell’autore, l’affollata<br />

serata si è trasformata in una commemorazione<br />

che - grazie alla partecipazione<br />

di tanti colleghi, amici e familiari<br />

- ha ripercorso a ritroso la lunga vita<br />

aeronautica di Bertolaso.<br />

Al benvenuto di Maria Cucchi, la<br />

compagna di vita e di tanti voli che ha<br />

raccolto i ricordi alla base del libro, è<br />

seguito quello del col. Michele Morelli,<br />

comandante di quel 4° Stormo al<br />

quale Bertolaso fu sempre legatissimo.<br />

«Non si può ricordare Bertolaso<br />

senza parlare di Quarto, così come<br />

non si può parlare di Quarto senza ri-<br />

cordare Bertolaso», ha detto più volte<br />

il moderatore Gregory Alegi nel cucire<br />

i diversi interventi nel segno della<br />

sincerità e spontaneità caratteristici di<br />

Bertolaso.<br />

Poi, in stretta successione, Sergio Bedeschi,<br />

pilota e scrittore, che ha ricordato<br />

l’emozionante incontro con il<br />

grande aviatore, ormai nei suoi ultimi<br />

anni, nell’ambiente di Anzio e Nettuno<br />

nel quale viveva. Il ten. Carla Angelucci,<br />

oggi istruttore presso il 70° Stormo,<br />

ha raccontato un legame nato quando<br />

Bertolaso le appuntò l’aquila da pilota<br />

a Lecce e proseguito attraverso tanti<br />

voli insieme. Il giornalista Uccio Catalanotto<br />

è ritornato al meraviglioso<br />

1963 che segnò l’entrata in linea del<br />

Lockheed F-104G in Italia e vide proprio<br />

Bertolaso - allora comandante<br />

del Quarto - portare il primo aereo da<br />

Torino a Grosseto. Un caccia in grado<br />

di suscitare passioni travolgenti e durature,<br />

culminate nel desiderio di un<br />

ultimo volo sul biposto TF-104G. «Al<br />

quale ho dovuto dire di no a malincuore»,<br />

ha ricordato Sandro Ferracuti,<br />

allora capo di Stato Maggiore, legato<br />

a Bertolaso dall’appartenenza al corso<br />

Turbine ad una generazione di distanza<br />

e poi suo navigatore in gare e<br />

rally fino in Africa. Fu in questo periodo<br />

che il Piper - inizialmente battezzato<br />

“Calabrone”, poi divenuto “Bebé”<br />

per il giro del mondo in omaggio al<br />

duo Bernardini-Bertolaso ed alla loro<br />

ragguardevole età di 145 anni in due -<br />

acquisì il nome di “Turbine”. Al giro del<br />

mondo Bertolaso avrebbe voluto partecipare<br />

con il figlio Antonio, che ha ricordato<br />

con commozione di aver<br />

dovuto a malincuore rinunciare perché<br />

in quel momento comandante del<br />

L’incontro dei soci dell’Aermacchi Pilot Club<br />

18° Gruppo a Trapani-Birgi. Alla sfida<br />

ragguardevole per le dimensioni e la<br />

potenza del “Bebé” partecipò così<br />

Bernardini, la cui presenza e spirito<br />

aleggiavano durante l’incontro così<br />

come nel libro.<br />

Alla gioventù di Bertolaso è tornato<br />

Alfonso Guida, suo compagno in Accademia,<br />

divertendosi a immaginare<br />

cosa avrebbe potuto diventare se<br />

non fosse approdato al volo: «Forse<br />

direttore del Catasto?». Un’ipotesi<br />

spiritosa subito travolta dal possente<br />

“Gheregheghez!” lanciato dallo stesso<br />

Guida e raccolto ad una voce<br />

dall’uditorio.<br />

Il presidente dell’ONFA, gen. Giorgio<br />

Crucioli, ha preso quindi la parola<br />

per ringraziare di aver voluto destinare<br />

proprio all’ONFA i proventi della<br />

vendita di questo volume così come<br />

di quello precedente, recentemente<br />

ristampato.<br />

Un contributo importante: basti pensare<br />

che la serata ha raccolto ben<br />

960 euro e che all’ONFA andranno<br />

anche i proventi della vendita presso<br />

la libreria aeronautica IBN di via dei<br />

Marsi 57, Roma (tel. 06-4452275).<br />

Una degna conclusione per un pomeriggio<br />

all’insegna di quello spirito aviatorio<br />

del quale Giorgio Bertolaso fu<br />

interprete insuperato.<br />

Il 6 dicembre, alla Casa dell’Aviatore in Roma, ha avuto luogo l’incontro degli iscritti all’Aermacchi Pilot Club, il sodalizio<br />

che riunisce quanti hanno l’abilitazione al pilotaggio di uno dei velivoli prodotti dall’azienda varesina.<br />

L’evento ha visto il saluto del presidente del Club, gen. SA Giulio Mainini, seguìto dagli interventi del prof. Gregory<br />

Alegi sul tema “Macchi: dall’idrocaccia all’idrocorsa”, dell’ing. Massimo Lucchesini, direttore generale operazioni<br />

di Alenia Aermacchi, sul tema “Una vita sempre all’avanguardia tecnologica” e dell’Ing. Carmelo Cosentino,<br />

vice presidente di Alenia Aermacchi, sul tema: “Gli MB.339 e la pattuglia acrobatica Al Fursan”.<br />

21<br />

VARIE


VARIE<br />

22<br />

Le novità sullo “scudo spaziale” in Europa<br />

Da qualche tempo la questione dello “scudo spaziale”<br />

statunitense in Europa, particolarmente<br />

avversato dai russi (v. anche pag. 15 di <strong>Aeronautica</strong><br />

n. 1/2010 e articoli precedenti ivi richiamati),<br />

sembrava non aver più interessato i mezzi della pubblica<br />

informazione mondiale che, in assenza di nuove<br />

“prese di posizione” sulla questione dall’una o dall’altra<br />

parte, non hanno avuto materia per ulteriori notizie<br />

sull’argomento.<br />

Ma il 23 novembre Mosca si è fatta nuovamente viva<br />

con una dura dichiarazione del presidente Dmitrij Medvedev<br />

il quale, attraverso un videomessaggio a tutte le<br />

tivù nazionali, ha annunciato l’intenzione della Russia<br />

di dotarsi di speciali missili strategici per aggirare lo<br />

scudo spaziale che gli Stati Uniti stanno realizzando in<br />

Europa per difenderla da eventuali lanci a scopo aggressivo<br />

da parte dell’Iran o da altri paesi, scudo che la Russia<br />

ritiene inaccettabile.<br />

«Su mio incarico - ha detto Medvedev - il ministero della<br />

Difesa porrà in esercizio una stazione di controllo radar a<br />

Kaliningrad per un’allarme operativo in caso di attacco<br />

missilistico. Nell’ambito del Sistema di difesa aereo-spaziale<br />

sarà potenziata la copertura delle nostre Forze strategiche<br />

nucleari. I missili strategici che entreranno in<br />

servizio presso le Forze missilistiche e la Marina Militare<br />

saranno dotati di dispositivi antimissilistici. Alle Forze<br />

<strong>Arma</strong>te ho dato incarico di mettere a punto i piani necessari<br />

per neutralizzare i sistemi dello scudo spaziale in Europa.<br />

Questi piani dovranno essere adeguati, efficaci e<br />

poco costosi».<br />

«Se queste misure non saranno sufficienti - ha precisato -<br />

la Federazione Russa dispiegherà sistemi offensivi moderni,<br />

in modo da garantire la distruzione delle installazioni<br />

europee della difesa antimissile degli Stati Uniti» affermando<br />

poi che «le basi per il dispiegamento di missili<br />

Il Saab Gripen sarà il nuovo caccia svizzero<br />

La Forza Aerea della Svizzera<br />

ha scelto lo svedese<br />

Saab Jas-39 Gripen - che<br />

ha battuto gli altri concorrenti<br />

Eurofighter Typhoon e Dassault<br />

Rafale - al termine della gara<br />

per l’aereo da caccia che dovrà<br />

sostituire l’attuale linea di volo<br />

costituita dagli F-5E Tiger II in<br />

uso anche nella Pattuglia acrobatica<br />

di quella forza armata.<br />

L’acquisto iniziale sarebbe<br />

per 22 esemplari per una valore<br />

stimato di circa 2,2 miliardi<br />

di euro.<br />

Iskander sono già state scelte: una nella regione di Kaliningrad,<br />

tra Polonia e Germania, l’altra a Krasnodar per<br />

rispondere a eventuali attacchi in arrivo dalla Turchia».<br />

(E, a questo proposito, <strong>Aeronautica</strong> ricorda come i<br />

missili Iskander, dotati di testate nucleari o convenzionali<br />

fino a 480 kg, abbiano una gittata di 280 km e<br />

quindi siano in grado di colpire le postazioni dello<br />

“scudo” in corso di attivazione in Polonia e quelle previste<br />

in Romania).<br />

Una località, quella di Kaliningrad, dove Medvedev, il<br />

successivo 29 novembre, ha inaugurato la stazione radar<br />

da lui ricordata nel suo intervento alle TV, stazione<br />

in grado di controllare lo spazio aereo occidentale con<br />

un raggio di 6.000 km. E ribadendo fermamente anche<br />

in questa occasione che la Russia è pronta a rispondere<br />

allo scudo anti-missili statunitense in Europa, ma è<br />

tuttavia sempre disponibile ad un dialogo con Washington<br />

e la NATO.<br />

È da notare che la “minaccia” di Mosca è arrivata dopo<br />

la decisione, presa il 22 novembre dagli Stati Uniti, di<br />

non comunicare più ai russi le informazioni previste dal<br />

trattato sulle armi convenzionali - trattato dal quale Mosca<br />

è peraltro uscita unilateralmente nel 2007 - e dall’attuale<br />

“fermo” all’approvazione del nuovo accordo<br />

START sulla riduzione delle armamenti strategici delle<br />

due potenze, accordo la cui firma da parte della Russia<br />

continua ad essere subordinata proprio ad un’intesa sullo<br />

“scudo spaziale”.<br />

«Mettete per iscritto che lo scudo missilistico che state<br />

schierando in Europa Orientale è rivolto esclusivamente<br />

sull’Iran e non su di noi», ha infatti avvertito Medvedev,<br />

aggiungendo di aspettarsi dagli USA «un segno di<br />

intesa, ma ci riserviamo il diritto di rifiutare ulteriori<br />

passi sul piano del disarmo e, di conseguenza, sul controllo<br />

delle armi».<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


La Svizzera vince la Rassegna cinematografica “Eserciti e popoli”<br />

La 22ª edizione della Rassegna cinematografica<br />

internazionale<br />

“Eserciti e Popoli” - svoltasi a<br />

Bracciano dall’8 al 12 novenbre organizzata<br />

dall’omonima associazione presieduta<br />

dal gen. B. Giorgio Zucchetti - è<br />

stata dominata dalla Svizzera, che con<br />

“Flying Diamond” ha conquistato le<br />

simpatie del pubblico e il giudizio favorevole<br />

della giuria internazionale che le<br />

ha assegnato, all’unanimità, la posizione<br />

più alta del podio.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Il filmato, prodotto da ZEM Audiovisuelle<br />

Medien per la Swiss Air Force,<br />

vede protagonisti un adolescente innamorato<br />

del volo e gli spericolati piloti<br />

del Team PC-7, la pattuglia<br />

acrobatica dell’<strong>Aeronautica</strong> militare<br />

svizzera.<br />

La giuria internazionale, presieduta<br />

dal gen. Giancarlo Fortuna (esperto di<br />

comunicazione audiovisiva, Italia) e<br />

composta dal dott. Alexander De<br />

Montleart (regista, Germania), sig.<br />

Joe Harris (U.S. Dept. of Defense -<br />

Media Activity), magg. Paolo Insalata<br />

(autore di format editoriali, Italia), ten.<br />

col. Massimo Mondini (direttore del<br />

Museo storico dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare,<br />

Italia), dott. Tonino Scaroni (giornalista,<br />

Italia), ha così motivato la sua<br />

valutazione: “Attraverso un sapiente<br />

uso delle immagini, il film coinvolge lo<br />

spettatore proponendo la fusione di<br />

una situazione familiare con la passione<br />

per il volo e la vita militare”.<br />

La cerimonia di premiazione si è svolta<br />

presso il Museo Storico dell’<strong>Aeronautica</strong><br />

Militare di Vigna di Valle e ha<br />

visto protagonisti, oltre alla Svizzera, il<br />

Pakistan con A Tale of two soldiers,<br />

cui è stata assegnata la Medaglia del<br />

presidente del Senato, la Croazia, con<br />

The Croatian Army, premiata con la<br />

Targa del presidente della Camera dei<br />

Certificato da <strong>Arma</strong>ereo il Sixton A<br />

La Direzione generale degli armamenti aeronautici<br />

(<strong>Arma</strong>ereo) ha recentemente certificato l’Alpi Aviation<br />

Sixton A, il micro-velivolo a pilotaggio remoto<br />

(APR) che pesa meno di due chili e misura 90 cm.<br />

Il Sixton A - del quale è prevista l’utilizzazione da parte<br />

dell’Esercito Italiano per reperire in tempo reale immagini<br />

e informazioni sul campo di battaglia<br />

trasmesse ad una stazione a terra - è caratterizzato<br />

da sei rotori controrotanti azionati da motori elettrici<br />

silenziosi, dalla capacità di decollo e atterraggio verticali<br />

completamente automatici e da un’autonomia di<br />

circa 90 minuti.<br />

Date le piccole dimensioni e la leggerezza, il Sixton A<br />

è trasportabile a spalla in un solo zaino, nel quale è<br />

collocata anche la speciale antenna per trasmettere e<br />

ricevere dati e segnali.<br />

23<br />

VARIE<br />

deputati e la Cina, con Chinese Mama,<br />

che ha ricevuto il Premio del ministro<br />

della Difesa della Corea.<br />

Altri dieci premi di categoria sono stati<br />

assegnati ad altrettanti film che si sono<br />

distinti nei diversi temi della Rassegna:<br />

dall’informazione istituzionale<br />

all’addestramento, dalla salvaguardia<br />

dell’ambiente alle missioni umanitarie<br />

agli spot per la promozione dell’arruolamento.<br />

In particolare, per quanto riguarda<br />

la nostra Forza <strong>Arma</strong>ta, il<br />

filmato “”Red Flag 2010”, prodotto e<br />

realizzato dal Centro Produzione Audiovisivi<br />

del 5° Reparto dello Stato<br />

Maggiore A.M. si è aggiudicato il primo<br />

premio nella categoria “Training”.<br />

La premiazione del ten. col. Claudio<br />

Martinelli capo del Centro Produzione<br />

Audiovisivi dell’A.M.


VARIE<br />

L’Air Show di Sion è stato certamente una delle manifestazioni aeronautiche più interessanti che si siano svolte<br />

quest’anno in Europa.<br />

Nei tre giorni di volo - 16, 17 e 18 settembre - il numerosissimo pubblico intervenuto all’evento ha potuto sicuramente<br />

divertirsi!<br />

Allesina, Bidini, Guidi<br />

PC-7 della pattuglia acrobatica svizzera Pilatus Porter<br />

supporto alla pattuglia acrobatica svizzera<br />

Hawker Hunter DH-100 Vampire<br />

Mirage III F-18<br />

24<br />

Il “SION AIR SHOW”<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Midnight Hawks - pattuglia acrobatica finlandese Eurofighter 2000<br />

Dassault Rafale Hawker Fury<br />

Supermarine Spitfire PBY-5 Catalina<br />

Douglas C-47<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Il Constellation della Breitling<br />

25<br />

VARIE


VARIE<br />

26<br />

Segnalazione di libri a soggetto aeronautico<br />

L’<strong>Associazione</strong> culturale Sarasota<br />

ha pubblicato i seguenti<br />

altri tre volumi di soggetto aeronautico:<br />

- Alessandro Rao, Il numero uno,<br />

storia del pilota statunitense Chuck<br />

Yeager, primo uomo a superare Mach<br />

1 - cm. 17x24, pp. 78, Euro 15,00.<br />

- Gianni Bianchi, Mario Visintini,<br />

storia e leggenda di un Asso italiano<br />

- che tratta la vita dell’eroico aviatore<br />

della 412ª Squadriglia di<br />

CR.42 in Africa Orientale durante<br />

la seconda guerra mondiale - cm.<br />

17x24, pp. 183, Euro 24,00.<br />

- Francesco de Pinedo, Un volo di<br />

55.000 chilometri - ristampa della<br />

cronaca del leggendario volo compiuto<br />

nel 1925 dall’autore con il<br />

motorista Ernesto Campanelli a<br />

bordo del SIAI S.16ter Gennariello<br />

dall’Italia all’Australia e ritorno -<br />

cm. 17x24, pp. 310, Euro 24,00.<br />

I tre libri sono disponibili presso<br />

Ferdinando Giovanni Bianchi, Via<br />

Repubblica,116 - 54100 Marina di<br />

Massa (MS) - cell. 328 5405547,<br />

e.mail: sarasota@hotmail.it<br />

Le Edizioni Il Fiorino del nostro socio<br />

Pietro Guerzoni di Modena<br />

hanno recentemente dato alle<br />

stampe il volume La Forza Aerea<br />

Brasiliana nella campagna d’Italia<br />

che tratta le vicende dei piloti<br />

brasiliani del 1° Gruppo aviazione<br />

da caccia “Struzzi” che operò intensamente<br />

nel 1944-45 nel settentrione<br />

del nostro Paese, reparto il<br />

cui motto era Senta a pua (“senti la<br />

punta”, ma traducibile, nel gergo<br />

degli aviatori, con “all’attacco” ma<br />

anche con “colpisci duro”).<br />

Il libro, con molte fotografie in<br />

bianco e nero e disponibile sia in<br />

italiano che in portoghese, cm.<br />

24x34, pp. 144, è ordinabile al costo<br />

di Euro 28,00 presso le Edizioni Il<br />

Fiorino, Via Emilia Est 1741/C,<br />

41122 Modena, tel./fax 059 282732,<br />

e.mail: info@edizioniilfiorino.com<br />

Edito in proprio è uscito il volume<br />

di Lanfranco Di Carlo, Congo:<br />

missione compiuta che si riferisce<br />

al periodo 1969-1973 nel quale<br />

l’autore, sottufficiale GArat costruzioni<br />

aeronautiche, ha prestato<br />

servizio presso la Delegazione italiana<br />

di consulenza tecnico militare<br />

(DICTMA) nel paese africano.<br />

Sono ricordi personali dell’attività<br />

a lungo svolta dagli aviatori italiani<br />

sugli aeroporti di N’Djili e Kamina<br />

per dare alla nascente<br />

aviazione congolese una componente<br />

da caccia.<br />

Il libro, cm. 17x24, pp. 155, Euro<br />

15,00, è distribuito dalla Libreria<br />

Sforzini, Via Michele Di Lando, 54,<br />

int. 13, 00162 Roma - tel. 06 6789170,<br />

fax 06 6780344, e.mail: visforzini@fin.it<br />

Da sottolineare che una parte del ricavato<br />

della vendita del volume sarà<br />

devoluto all’<strong>Associazione</strong> Onlus “Aitem”<br />

per la realizzazione di una<br />

scuola elementare per i bambini di<br />

Kamina (Congo).<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Una “nota” saltata<br />

Per un salto di riga in fase di impaginazione, nelle<br />

note relative all’articolo “L’<strong>Aeronautica</strong> Nazionale<br />

Repubblicana”del socio della sezione AAA di<br />

Arezzo Paolo Ciuffoni (e non Giuffoni come erroneamente<br />

riportato) pubblicato a pag. 9 di <strong>Aeronautica</strong> n.<br />

10/<strong>2011</strong>, manca quella contrassegnata dal n. 23.<br />

Scusandoci con l’autore e con i lettori per le inesattezze,<br />

pubblichiamo di seguito tale nota:<br />

«(23) Nell’ottobre 1944 subentrava inoltre al col. V.<br />

Maltzahn come capo della caccia in Italia il col.<br />

Neumann, profondo conoscitore delle nostre carenze<br />

e virtù, nonché sincero ammiratore ed amico<br />

dei nostri aviatori.»<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Harrier britannici per la<br />

Navy e i Marines degli USA<br />

Gli Stati Uniti hanno acquistato 74 AV-8 Harrier,<br />

messi fuori servizio dal Regno Unito, per consentire<br />

alla componente anfibia dell’US Navy e<br />

dei Marines di operare fino a tutti gli anni Venti.<br />

L’acquisizione di questi aerei, insieme a motori e parti<br />

di ricambio, è dovuta all’obsolescenza degli F-18D e<br />

AV-8B attualmente in linea con i Marines ed ai ritardi<br />

nella consegna degli F-35B a decollo corto e atterraggio<br />

verticale previsti soprattutto per la US Navy nella<br />

quale gli Harrier britannici serviranno a sostituire gradualmente<br />

gli F-18D Hornet più anziani.<br />

La scomparsa del consigliere nazionale AAA Oronzo Zilli<br />

Come già annunciato brevemente a pag. 42 di <strong>Aeronautica</strong> n. 11/<strong>2011</strong>, il 14 novembre è improvvisamente deceduto<br />

a Rimini il socio Oronzo Zilli.<br />

Nato il 15 novembre 1939, si era arruolato giovanissimo nell’AM quale allievo della categoria “governo-assistenti<br />

contabili” frequentando il corso presso la Scuola specialisti di Macerata a partire dal novembre 1956. Aveva<br />

poi prestato servizio presso la 5ª Aerobrigata di Rimini e, successivamente, al 111° Deposito Sussidiario AM di Castello<br />

di <strong>Anno</strong>ne, congedandosi infine il 31 agosto 1966 con il grado di sergente.<br />

Si dedicava quindi all’attività di commercialista a Rimini unitamente a quella politica che lo portava via via, dal 1975,<br />

all’elezione a consigliere comunale, alla nomina a vari incarichi in quel Municipio e alla recente elezione a vice presidente<br />

del Consiglio comunale.<br />

Sempre molto legato all’<strong>Aeronautica</strong> Militare, nel 1990 si iscrisse alla sezione AAA riminese diventandone il presidente<br />

nel 1993. Per le capacità dimostrate, nel 2004 l’Assemblea generale dei soci dell’AAA lo eleggeva Consigliere<br />

nazionale del sodalizio, incarico nel quale lo scomparso ha poi sempre evidenziato dedizione, entusiasmo e competenza.<br />

Era insignito dell’onorificenza di “ufficiale” dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di quella di socio<br />

benemerito dell’AAA.<br />

La morte di Carlo Buongiorno, uno dei padri<br />

dell’astronautica italiana<br />

Il 26 novembre è deceduto il prof. Carlo Buongiorno, uno dei padri delle attività spaziali nel nostro Paese.<br />

Già allievo e poi, a lungo, stretto collaboratore del gen. Luigi Broglio, mosse i primi passi nel settore aerospaziale<br />

lavorando sul supersonico e ipersonico nei laboratori dell’Istituto Politecnico di Brooklyn (N.Y.) e successivamente,<br />

rientrato in Italia nel 1957, partecipò ai primi esperimenti di Broglio - condotti in collaborazione con la NASA - sui<br />

lanci di razzi sonda dal poligono interforze di Perdasdefogu. In seguito contribuì al successo del Progetto San Marco<br />

partecipando attivamente alla ideazione e realizzazione, prima al mondo su piattaforma marina, della base di lancio<br />

al largo delle coste del Kenya e coordinando poi il progetto stesso dal 1960 al 1978.<br />

Nello stesso tempo collaborò all’istituzione della Agenzia Spaziale Europea (allora ESRO) quale membro del gruppo<br />

scientifico e tecnico costituito per prepararne il piano programmatico.<br />

Dal 1985 al 1988 è stat direttore dell’Ufficio Spazio del ministero dell’Università e della Ricerca e fino al 1990 capo<br />

delegazione italiano al Council dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e dal 1988 al 1993 primo direttore generale<br />

dell’appena costituita Agenzia Spaziale Italiana (ASI) nella quale avviò importanti e significativi programmi spaziali<br />

che contribuirono notevolmente all’affermazione dell’Italia in campo europeo ed internazionale.<br />

Attualmente era consigliere di amministrazione della società ELV, responsabile del piccolo vettore spaziale europeo<br />

Vega il cui primo lancio è previsto nel gennaio prossimo.<br />

Recentemente è stato pubblicato un libro sulla sua vita, a cura del giornalista Enrico Ferrone, volume ampiamente<br />

recensito a pag. 15 di <strong>Aeronautica</strong> n. 7/<strong>2011</strong>.<br />

27<br />

VARIE


GRATO ALL’AERONAU-<br />

TICA MILITARE<br />

Il presidente della sezione<br />

AAA di L’Aquila, Paride Di<br />

Giampietro, ha scritto per<br />

sottolineare i suoi sentimenti<br />

di gratitudine verso<br />

l’<strong>Aeronautica</strong> Militare, rinnovatisi<br />

quando «il 12 novembre<br />

ero alla guida di un<br />

autobus GT ultramoderno<br />

trasportando una comitiva<br />

in gita a Manfredonia.<br />

Passando davanti all’aeroporto<br />

militare di Amendola,<br />

sede del 32° Stormo, nel vedere<br />

la recinzione e quelle<br />

palazzine di colore verde, ho<br />

avuto un tuffo al cuore e, di<br />

colpo, sono tornato con la<br />

memoria agli anni della mia<br />

vita militare passati in quella<br />

meravigliosa base aerea di<br />

Decimomannu come sottufficialele<br />

autista, per l’esattezza<br />

pulmista.<br />

Mi sono sentito importante,<br />

mi si scusi la presunzione,<br />

perché sentivo la responsabilità<br />

che avevo nel trasportare<br />

50 persone, dando loro<br />

sicurezza e dimostrando<br />

professionalità, ed ero fiero<br />

di quello che facevo.<br />

Tutto questo lo dovevo solo<br />

ed esclusivamente all’<strong>Aeronautica</strong><br />

Militare quando,<br />

nel lontano 1970, alla scuola<br />

specialisti di Taranto, mi<br />

abilitò nella categoria ed in<br />

seguito mi formò professionalmente<br />

all’autoreparto di<br />

Decimomannu.<br />

Tutta la mia riconoscenza<br />

va quindi alla cara <strong>Arma</strong><br />

Azzurra (o sarebbe meglio<br />

dire “Mamma <strong>Aeronautica</strong>”)<br />

alla quale rinnovo il<br />

mio più vivo “Grazie di<br />

cuore!“»<br />

(Nota del direttore: La lettera<br />

di cui sopra, nella sua semplicità,<br />

riassume le espressioni<br />

di gratitudine che,<br />

indubbiamente, centinaia -<br />

se non migliaia - di appartenenti<br />

all’<strong>Arma</strong> Azzurra debbono<br />

alla Forza <strong>Arma</strong>ta per<br />

28<br />

Lettere al Direttore<br />

le opportunità che essa ha<br />

loro dato.)<br />

DA CAPO EQUIPAGGIO A<br />

PUNTATORE<br />

Il presidente della sezione<br />

AAA di Frosinone, m.llo<br />

Enrico Giovacchini, nel<br />

riordinare i «preziosi cimeli<br />

del colonnello pilota Luigi<br />

Costa», ha trovato interessanti<br />

documenti dai quali<br />

ha tratto quella che ritiene<br />

una storia particolare.<br />

«Il titolo - scrive infatti - potrebbe<br />

far supporre una “retrocessione<br />

di mansione”,<br />

ma così non è. Anzi! Luigi<br />

fu uno dei tantissimi sottotenenti<br />

piloti di complemento<br />

e con quel grado<br />

frequentò la prestigiosa<br />

Scuola Bombardamento di<br />

Aviano dotata di SIAI SM.81<br />

Pipistrello. Effettuato il passaggio<br />

sull’SM.79 Sparviero,<br />

si esercitò moltissimo all’avvicinamentoradiogoniometrico<br />

in presenza di vento<br />

(curva del cane) a Bologna,<br />

ciò in previsione delle “missioni<br />

oltremare”.<br />

In forza alla 10ª Squadriglia<br />

del 28° Gruppo dell’8°<br />

Stormo BV, uno dei primi<br />

Reparti dotato degli Sparvieri,<br />

ebbe mansioni di capo<br />

equipaggio gregario<br />

della 2ª sezione.<br />

Il 28° gruppo lasciò Guidonia<br />

alle 11.00 del 30 novembre<br />

1937 e raggiunse<br />

Palma di Mallorca dopo<br />

due ore e mezzo di volo.<br />

Tutto l’8° Stormo farà parte<br />

dell’Aviazione Legionaria<br />

delle Baleari, ma iniziate le<br />

operazioni con tanto entusiasmo,<br />

in un primo tempo,<br />

la ricognizione era costretta<br />

a riportare: “nessun bersaglio<br />

è stato colpito!”<br />

Deficienza del sistema di<br />

puntamento oppure errori<br />

continui dei puntatori? A<br />

quel tempo vigeva il metodo<br />

dello sgancio per imitazio-<br />

ne, cioè allo sgancio del capo<br />

formazione tutti i gregari<br />

dovevano fare altrettanto.<br />

Se il comandante mancava<br />

il bersaglio, ben difficilmente<br />

lo colpivano i gregari.<br />

Convocati a rapporto i capi<br />

equipaggio, si valutavano<br />

critiche e suggerimenti.<br />

Il sottotenente Costa si offrì<br />

volontario per fare il puntatore<br />

nella sua Squadriglia.<br />

Inutile dire che arrivò subito<br />

il primo “centro”.<br />

I comandanti di Squadriglia,<br />

Gruppo e Stormo volevano<br />

tutti il giovane Luigi<br />

come “il mio puntatore”,<br />

ma questi desiderava solo<br />

di tornare a fare il pilota.<br />

Inoltrò le sue brave lamentele<br />

per iscritto, ma venne rabbonito<br />

con i complimenti del<br />

sottosegretario all’<strong>Aeronautica</strong>,<br />

generale Giuseppe Valle,<br />

ed una proposta per il conferimento<br />

di una Medaglia<br />

d’argento al VM. Ad una seconda<br />

richiesta venne transitato<br />

nel personale in SPE<br />

per meriti di guerra e la concessione<br />

di un’altra MAVM;<br />

ben inteso dovette continuare<br />

a fare il puntatore.<br />

Per il s.ten. Luigi Costa, solo<br />

nel 1° semestre 1938, le<br />

missioni di guerra assommavano<br />

a 101 e quelle di<br />

pace a sei. Le ore di volo<br />

compiute rispettivamente<br />

in 223 e cinque. La continua<br />

esposizione a temperature<br />

che andavano dallo<br />

zero a meno 35 gradi, per il<br />

Costa, era motivo di dolorose<br />

broncopolmoniti. Infatti<br />

le quote operative di volo<br />

erano sempre comprese fra<br />

i 3.500 ed i 6.200 metri.<br />

Il Costa prenderà parte a<br />

tutta la seconda Guerra<br />

Mondiale e terminerà il servizio<br />

nell’<strong>Arma</strong> Azzurra come<br />

istruttore di volo presso<br />

il “Girolamo Moscardini”<br />

divenendo poi socio fondatore<br />

delle sezione AAA e<br />

presidente del Nastro Azzurro<br />

frusinate».<br />

SULLE “FORMELLE”<br />

DELL’HANGAR DEL 4°<br />

STORMO<br />

L’addetto stampa dell’<strong>Associazione</strong><br />

Culturale 4° Stormo<br />

di Gorizia, Carlo<br />

d’Agostino, riferendosi<br />

all’articolo sul Raduno a<br />

Grosseto del 4° Stormo di<br />

cui a pag. 6 di <strong>Aeronautica</strong><br />

n. 10/<strong>2011</strong>, ha scritto per<br />

precisare che «le “formelle”<br />

originali della pavimentazione<br />

dell’Hangar del 4°<br />

Stormo dell’aeroporto di<br />

Merna sono state donate<br />

all’attuale 4° Stormo dall’<strong>Associazione</strong><br />

da lui rappresentata<br />

e non dalla città<br />

di Gorizia».<br />

STORIA O LEGGENDA?<br />

Il socio Giovanni Adreani<br />

della sezione di Ivrea-Canavese,<br />

con riferimento a<br />

quanto pubblicato a sua firma<br />

a pag. 25 di <strong>Aeronautica</strong><br />

n. 1/2010 circa i trasferimenti<br />

di bombardieri dagli<br />

Stati Uniti al Nord Africa<br />

durante la seconda guerra<br />

mondiale - chiedendosi e<br />

chiedendo se veramente essi<br />

fossero stati condotti da piloti<br />

civili volontari, ora scrive<br />

- «per amor di verità» e<br />

riferendosi alla risposta di<br />

un lettore che definiva la<br />

notizia “una leggenda” - che<br />

«da informazioni raccolte<br />

presso fonti competenti» ha<br />

potuto accertare come, »effettivamente,<br />

tali trasferimenti<br />

siano stati effettuati<br />

anche da personale non militare<br />

quale piloti civili, donne<br />

del WASP (Women<br />

Airforce Service Pilots -<br />

donne pilota ausiliarie delle<br />

forze aeree), piloti canadesi,<br />

messicani, brasiliani, ecc.)<br />

tanto che era funzionante<br />

un “Atlantic Return Ferry<br />

Service “ apposta per il rientro<br />

del personale addetto ai<br />

trasferimenti di cui sopra».<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


LA CULTURA DELLA PREVENZIONE<br />

NELLE ATTIVITA AERONAUTICHE<br />

Il 22 novembre il Centro Studi Militari Aeronautici (CE-<br />

SMA) ha organizzato presso la Casa dell’Aviatore una tavola<br />

rotonda sul tema della “Just culture” relativa alla<br />

“cultura della prevenzione nelle attività aeronautiche”<br />

nel convincimento di portare, con questa iniziativa, un<br />

ulteriore impulso alla maturazione di un nuovo modo di<br />

relazionarsi tra i vari organi dello Stato che sovrintendono<br />

alla gestione delle attività aviatorie e all’amministrazione<br />

della giustizia nel nostro Paese.<br />

All’origine di questa iniziativa vi è stata la discussa sentenza<br />

della Cassazione che ha condannato due controllori<br />

di volo militari per aver accettato la richiesta di un<br />

visual approach da parte di un traffico IFR (Instrumental<br />

Flight Rules) in avvicinamento che, per un’errata valutazione<br />

dei piloti, finiva poi con una tragica collisione<br />

contro le montagne circostanti causando la morte di<br />

tutti coloro che erano a bordo.<br />

Con la sentenza è stata messa in discussione l’applicazione<br />

della normativa ICAO che delega alla sola responsabilità<br />

del pilota la valutazione dell’esistenza o meno di<br />

condizioni meteo per un volo a vista (VMC) escludendo<br />

qualsiasi interferenza del controllore di terra nella scelta<br />

della decisione più giusta per portare a termine il volo<br />

in modo sicuro.<br />

Come è emerso dai conferenzieri presenti, lo sconcerto<br />

che è seguito a tale decisione della Cassazione ha avuto<br />

come primo risultato la sospensione da parte dell’Ente<br />

Nazionale Assistenza al Volo della possibilità di cancellazione<br />

del piano di volo IFR con conseguente inutile allungamento<br />

dei tempi di volo pur in assenza di traffico<br />

ed in presenza di condizioni meteorologiche ottimali,<br />

spreco di carburante ed aumento dell’inquinamento atmosferico<br />

nelle vicinanze dei centri abitati dove, appunto,<br />

sono collocati gli aeroporti.<br />

Il CESMA ha voluto, dunque, affrontare il tema racco-<br />

Attività del CESMA<br />

l’ASSOCIAZIONE<br />

ARMA AERONAUTICA<br />

gliendo attorno ad un tavolo tutti gli esperti al fine di individuare<br />

una serie di strumenti che, nel rispetto dei<br />

ruoli di ciascuno, garantiscano equilibrio tra la tempestiva<br />

e imprescindibile applicazione delle procedure di<br />

sicurezza del volo con il giusto perseguimento dei comportamenti<br />

illeciti sotto il profilo penale.<br />

Oltre al direttore del CESMA, gen. Nazzareno Cardinali,<br />

erano presenti alla tavola rotonda: il generale Vincenzo<br />

Camporini, vice presidente dell’Istituto Affari Internazionali<br />

e già capo di Stato Maggiore della Difesa, nelle<br />

vesti di moderatore, la prof. Anna Masutti, docente di<br />

Diritto della navigazione presso l’Università di Bologna,<br />

il gen. Luca Valeriani, ispettore per la Sicurezza del Volo<br />

dell’A.M., il gen. Antonio Pilotto dell’ENAC, il dott.<br />

Roberto Di Carlo dell’ENAV, il dott. Antonio Fojadelli,<br />

procuratore della Repubblica di Treviso, l’avv. Massimo<br />

Giannuzzi, dell’Avvocatura generale dello Stato, il gen.<br />

Giuseppe Bernardis, capo di Stato Maggiore AM che ha<br />

concluso i lavori.<br />

Come ha ben sottolineato il moderatore nel suo intervento<br />

d’inizio, siamo in presenza di due culture che<br />

appaiono parziali e contrastanti: da un lato quella degli<br />

operatori del settore che non hanno bisogno di colpevoli<br />

ma di ridurre al massimo le possibilità di<br />

errore per assicurare l’operatività, e dall’altro quella<br />

della giustizia che punta alla ricerca delle responsabilità<br />

in caso di incidente. Si tratta, dunque, di fare una<br />

sintesi tra le due posizioni che porti ad una società<br />

più sicura e più giusta. Ciò non può che passare da incontri,<br />

come quello organizzato dal CESMA, che aumentino<br />

la conoscenza delle rispettive esigenze e<br />

prerogative.<br />

In definitiva, usando una terminologia coniata dalla comunità<br />

aviatoria, si tratta di adottare una “just culture”<br />

ed in questo, dobbiamo purtroppo ammetterlo, la cultura<br />

anglosassone può veramente insegnarci molto.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong> 29<br />

G. N.<br />

(le “attività del Cesma” seguono a pag. 30)


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

LA SICUREZZA NEL MEDITERRANEO<br />

IN UN CONVEGNO AL CASD<br />

Il 25 novembre, al Centro Alti Studi per la Difesa<br />

(CASD), organizzato congiuntamente dall’<strong>Associazione</strong><br />

degli ex-allievi della Sessione Europea dei Responsabili<br />

degli <strong>Arma</strong>menti (ASERA) e dal CESMA dell’AAA, si è<br />

svolto il seminario internazionale “Impacts on the European<br />

Defense & Security of the Evolving Situation in<br />

the Mediterranean Region”. L’ASERA comprende circa<br />

900 associati dei principali Paesi europei di cui oltre<br />

100 italiani appartenenti alle organizzazioni di Procurement<br />

governative ed all’Industria. Le Sessioni europee<br />

dei responsabili degli armamenti sono state promosse<br />

dalla Francia, anche a livello internazionale oltre 20 anni<br />

fa, e da allora vengono frequentate da quadri anziani<br />

o dirigenti dei paesi europei. In Italia fra gli ex-allievi<br />

dell’ASERA si annoverano alti dirigenti sia della Pubblica<br />

Amministrazione, in particolare il ministero della Difesa,<br />

che dell’industria.<br />

La scelta del tema del seminario deriva dalla constatazione<br />

che le manifestazioni popolari tunisine del dicembre<br />

scorso hanno dato vita ad una serie di eventi che<br />

hanno coinvolto diversi paesi del Nord Africa e del medio<br />

Oriente. La sperata transizione verso regimi democratici<br />

rimane, tuttavia, un’incognita. Non è chiaro cosa<br />

succederà in Tunisia, Egitto, Yemen e Siria e in altri<br />

paesi del Nord Africa ed in Medio Oriente.<br />

In Libia, il regime di Gheddafi è stato spazzato via anche<br />

grazie al tempestivo intervento delle forze della NATO,<br />

mentre il nuovo Governo di Transizione sta cercando di<br />

costruire una governance democratica. In Siria la situazione<br />

è estremamente tesa a causa della repressione attuata<br />

dal regime di Assad. In Egitto, le manifestazioni<br />

popolari in vista delle elezioni lasciano aperti molti interrogativi<br />

su come la nuova leadership saprà ristabilire la<br />

coesione sociale ed evitare una deriva integralista.<br />

Migliaia di profughi, intanto, lasciano l’Africa diretti verso<br />

il continente europeo, per la gran parte verso l’Italia,<br />

sperando in un avvenire che, al momento, nessuna delle<br />

“ricche” democrazie occidentali sembra poter assicurare.<br />

D’altra parte, queste si limitano ai soliti inviti ad instaurare<br />

regimi democratici ed, eventualmente, alle solite inefficaci<br />

sanzioni, distratte, come sono, dall’acuta crisi<br />

30<br />

finanziaria che le sta attanagliando e per uscire dalla quale<br />

stanno considerando l’adozione di nuovi strumenti di<br />

governance economica a livello mondiale ed europeo.<br />

Con queste premesse, mentre sarebbe necessario valutare<br />

congiuntamente e con attenzione gli eventi ed assicurare<br />

un’efficace politica estera per la sicurezza e difesa<br />

del Vecchio Continente, le risorse continuano a diminuire.<br />

Certo, le soluzioni ai problemi di sicurezza e difesa<br />

nel Mediterraneo non sono solo ed esclusivamente militari,<br />

ma si ritiene che la componente difesa sia essenziale<br />

per poter rendere efficace una seria politica estera.<br />

Quale difesa, quindi, per l’Europa? Con quali risorse e<br />

con quali tecnologie? Questi sono i temi alla base del dibattito<br />

sulla sicurezza dell’area mediterranea che gli ex<br />

allievi dell’ASERA ed il CESMA hanno svolto nel loro<br />

incontro di ROMA, al quale hanno preso parte, in veste<br />

di conferenzieri, i più autorevoli esperti internazionali,<br />

provenienti dalle istituzioni nazionali, europee e NATO,<br />

da prestigiosi think tanks e dall’industria, ed inoltre piú<br />

di cento partecipanti di ben nove paesi europei.<br />

Dopo una introduzione di elevato respiro e molto ben<br />

focalizzata, presentata dal presidente del CASD, gen.<br />

SA. Orazio Stefano Panato, il convegno si è sviluppato<br />

su quattro pannelli, centrati su:<br />

- lezioni apprese dalla recente crisi libica;<br />

- problemi di controllo dei confini;<br />

- aspetti relativi agli equipaggiamenti ed al supporto per<br />

la sicurezza e difesa;<br />

- prospettive future.<br />

La discussione è stata supportata da autorevoli interventi<br />

ed ha fornito un quadro per quanto possibile chiaro,<br />

in una situazione ancora molto dinamica e dagli<br />

sviluppi difficilmente prevedibili, sulle prospettive e su<br />

ciò che l’Europa deve fare per mantenere un ruolo di<br />

leadership in una zona cosí vitale per la propria sicurezza<br />

sia militare che economica, anche tenendo conto della<br />

attuale politica americana, estesa anche alla NATO,<br />

che vede la spinta ad un maggior impegno diretto dell’Europa<br />

nelle aree di sua più diretta influenza.<br />

Il convegno è stato chiuso dalle considerazioni conclusive<br />

espresse dal gen. Nazzareno Cardinali, direttore del CE-<br />

SMA e da Jean Francois Coutris, presidente dell’ASERA.<br />

N. C.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Il 7 dicembre, alla Casa dell’Aviatore<br />

a Roma, ha avuto luogo il tradizionale<br />

incontro con le massime autorità<br />

in servizio ed in congedo<br />

dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare, che la presidenza<br />

nazionale ha organizzato per lo<br />

scambio degli auguri per le prossime<br />

festività di Natale e <strong>Anno</strong> Nuovo.<br />

Il presidente nazionale gen. SA Gianbortolo<br />

Parisi, dopo aver rivolto il suo<br />

saluto di benvenuto ai presenti, ha illustrato<br />

sinteticamente le varie attività<br />

che l’AAA ha svolto nell’anno, ricordando<br />

in particolare l’effettuazione del<br />

XIX raduno nazionale che ha avuto<br />

luogo a Torino, il 10 e 11 giugno scorsi,<br />

in occasione delle celebrazioni per<br />

il 150° anniversario dell’unità d’Italia<br />

ed ha poi anticipato le attività più significative<br />

che il Sodalizio ha in programma<br />

per il prossimo anno, in<br />

particolare alcuni convegni/seminari<br />

già in agenda del Centro Studi Militari<br />

Aeronautici (CESMA).<br />

Il gen.Parisi ha quindi presentato il<br />

Calendario Commemorativo 2012 dell’AAA<br />

che ha come tema la “Coppa<br />

Schneider” disputatasi per quasi<br />

vent’anni, dal 1913 al 1931, e che influenzò,<br />

in quel periodo, un progresso<br />

tecnologico significativo sia nel campo<br />

delle costruzioni aeronautiche che in<br />

quello dei motori d’aviazione.<br />

Successivamente l’autore del calendario,<br />

col. Ovidio Ferrante, ha illustrato<br />

dettagliatamente le varie fasi<br />

succedutesi negli anni dello svolgimento<br />

della Coppa.<br />

E’ seguita quindi la consegna dei diplomi<br />

delle onorificenza OMRI - quella<br />

di Cavaliere al col. Giacomo Pieve,<br />

capo del nucleo di Forte dei Marmi e<br />

quella di Ufficiale al m.llo sc. Alfredo<br />

Botta della sezione di Foggia - e degli<br />

attestati di “Benemerito” ad alcuni soci<br />

della Sezione di Bracciano che si<br />

sono distinti per impegno, passione e<br />

competenza svolgendo l’incarico di<br />

guide ai visitatori del Museo Storico<br />

dell’AM di Vigna di Valle<br />

Sono seguiti quindi gli interventi del<br />

presidente nazionale gen.Parisi che<br />

ha rivolto gli auguri ai presenti anche<br />

a nome di tutti i soci del Sodalizio, e<br />

del capo di Stato Maggiore dell’AM<br />

gen. SA Giuseppe Bernardis che, oltre<br />

agli auguri ha confermato l’interesse<br />

e la vicinanza della Forza <strong>Arma</strong>ta<br />

alle varie attività dell’<strong>Associazione</strong>.<br />

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

Gli auguri natalizi dell’AAA ai vertici dell’AM<br />

Erano presenti, tra gli altri, il gen. SA<br />

Tiziano Tosi, il gen. sq. Mario Martinelli,<br />

il gen. BA Claudio Salerno, il generale<br />

Vincenzo Camporini, già capo<br />

di Stato Maggiore della Difesa, il gen.<br />

SA Sandro Ferracuti, già capo di Stato<br />

Maggiore AM, il gen. SA Piergiorgio<br />

Crucioli, presidente ONFA, il gen. SA<br />

Mario Majorani, presidente dell’ANUA,<br />

il gr. uff. Renzo Fausti, presidente<br />

dell’ANFCMA, l’ing. Renato Valle, presidente<br />

dell’<strong>Associazione</strong> Trasvolatori<br />

Atlantici, la sig.ra Fiorenza de Bernardi,<br />

i generali Ermanno Aloia, Manlio<br />

Carboni, Gianfranco Pecci, il com.te<br />

Costantino Petrosellini, l’avv. Paolo<br />

Balbo, il dr. Franco Briganti, l’ing. Antonio<br />

Castellani, il dr. Baldassare Catalanotto<br />

e, oltre ai componenti del<br />

Consiglio Direttivo Nazionale, del Collegio<br />

dei Revisori dei Conti e dei Probiviri<br />

dell’AAA anche alcuni presidenti<br />

regionali del nostro Sodalizio.<br />

E.C.<br />

La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAA<br />

Per l’assolvimento degli adempimenti statutari e la definizione di argomenti importanti per l’<strong>Associazione</strong>, il 7 dicembre,<br />

alla Casa dell’Aviatore a Roma, ha avuto luogo la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAA.<br />

Il presidente nazionale gen. SA Gianbortolo Parisi, dopo il rituale saluto e benvenuto ai presenti, ha invitato tutti ad<br />

osservare un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa del consigliere nazionale “Onorario” Dante Mezzano,<br />

avvenuta nel giugno scorso, e la prematura ed improvvisa scomparsa del consigliere nazionale Oronzo Zilli, avvenuta<br />

il 13 novembre.<br />

Successivamente il gen, Parisi ha aperto i lavori e, nella sua relazione iniziale, trattandosi dell’ultima riunione del<br />

<strong>2011</strong>, ha ringraziato tutti i presenti per il lavoro svolto nell’anno ed ha espresso, in particolare, la sua soddisfazione<br />

per l’ottima riuscita del XIX raduno Nazionale del Sodalizio che ha avuto luogo a Torino il 10 e 11 giugno scorsi.<br />

Sono stati quindi discussi i vari argomenti in agenda, tra i quali la riunione dell’Assemblea generale per il 2012 prevista<br />

per la terza decade del prossimo mese di maggio, vari argomenti amministrativi, il costo della Rivista, la quota<br />

sociale per l’anno prossimo, il 5 per mille a favore del Sodalizio e le problematiche dei bilanci.<br />

I lavori sono terminati con l’autorizzazione alla costituzione di nuove sezioni e con l’approvazione di varie nomine a<br />

socio benemerito.<br />

E.C.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong> 31


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

Chioggia<br />

Presidente: aiut. Paolo Belfiori; vice presidenti: aiut. Giuseppe Esteriore<br />

(anche segretario) e col. Cinzio Gallimberti; tesoriere: aiut. Augusto<br />

Loncao; consiglieri: aiut. Francesco Cattedra, aiut. Antonio<br />

Cazzolla, aiut. Maurizio Gherardotti, 1° m.llo. Vincenzo Nespoli e<br />

Sergio Scarpa; rappresentante dei soci aggregati: Domenico Arena.<br />

Colleferro<br />

Presidente: gen. BA Aldo Nanni; vice presidenti: luogotenenti Loreto<br />

Lauri e Tiziano Mastrangeli; segretario: magg. Damiano Di Gangi;<br />

consiglieri: serg. magg. Marcantonio Cimmino, m.llo sc. Francesco<br />

Cirillo, ten. col. Riccardo Nanni, magg. Ubaldo Nanni e m.llo sc. Lorenzo<br />

Valle; rappresentante dei soci aggregati: Giancarlo Ceccarelli.<br />

Conversano<br />

Presidente: col. Vittorio Iudice; vice presidenti: Domenico Lo Russo e<br />

lgt. Cosimo Renna; consiglieri: col. Francesco Crocitto, lgt. Achille Domestico,<br />

lgt. Piero Narracci, Cosimo Pascale e m.llo Francesco Trovasi;<br />

rappresentante dei soci aggregati: Leonardo Di Ciolla.<br />

Pescara<br />

Presidente onorario: col. Bartolomeo Di Pinto; presidente: col. Domenico<br />

De Mico; vice presidenti: aiut. Mario Capoluongo e magg.<br />

Antonio Di Gregorio; segretario: m.llo sc. Luigi D’Avorgna; tesoriere:<br />

aiut. Salvatore Palmieri; consiglieri: av. sc. Stefano Aquilio, ten. Gaetano<br />

Barone, av. sc. Daniele Contessa e m.llo sc. Pelino Tiberi; rappresentante<br />

dei soci aggregati: Arduino Tucci.<br />

Spongano<br />

Presidente: lgt. Tommaso Rizzo; vice presidenti: lgt. Giorgio Casciari<br />

e lgt. Rocco Perrone; segretario: lgt. Fernando Trazza,; tesoriere: av.<br />

capo Luigi Nuzzo; consiglieri: 1° m.llo Michele Casarano, 1° m.llo<br />

Leonardo Catamo e lgt. Carmine Scardino; rappresentante dei soci<br />

aggregati: Antonio Damiano.<br />

Taranto<br />

32<br />

RINNOVO CARICHE<br />

Il ten. col. Angelo Raffaele Chimenti e l’aiut. Angelo Scrimieri sono<br />

stati eletti consiglieri della sezione in sostituzione dei dimissionari<br />

ten. col. Vincenzo Fornaro e lgt. Filippo Roberti.<br />

Valle Camonica e Sebino<br />

Presidente: av. Assunto Damioli; vice presidenti: av. sc. Domenico<br />

Foppoli e gen. BA Riccardo Ziliani; segretario: 1° av. Emanuele Ghiroldi;<br />

tesoriere: av. sc. Federico Giudici; consiglieri: aiut. Giovanni<br />

Bonafini, av. Cesare Damioli, av. Giancarlo Damioli, av. sc. Gianfranco<br />

Moscardi, av. Rodolfo Pedretti; rappresentante dei soci aggregati:<br />

av. Giambattista Damioli.<br />

RICERCHE<br />

Chi ha notizie dei<br />

motoscafi AMMA?<br />

Bruno Iaria di Rimini, figlio<br />

del maresciallo motorista<br />

Francesco che fu in servizio<br />

presso le basi fornite di motoscafi<br />

d’alto mare, sta realizzando<br />

una ricerca storica sui<br />

motoscafi AMMA che furono<br />

operativi fino alla fine degli<br />

anni ’60, soprattutto con mansioni<br />

di soccorso, a Venezia,<br />

Rimini, Gallipoli, Brindisi,<br />

Augusta, Palermo, Anzio, Orbetello,<br />

La Spezia e, forse, in<br />

altre località.<br />

Di tali motoscafi gli risultano<br />

essere attualmente attivi, anche<br />

se in maniera parziale,<br />

soltanto le super speranza<br />

AMMA 901 e AMMA 902 (AM-<br />

MA 903 sarebbe affondata)<br />

che sono ancora in servizio<br />

presso il poligono di Salto di<br />

Quirra. in Sardegna.<br />

I motoscafi di cui ha notizie e,<br />

di alcuni, anche la documentazione<br />

fotografica, sono: AMMA<br />

901, AMMA 902, AMMA 903,<br />

AMMA 1050, AMMA 1051,<br />

AMMA 1052 (forse?), AMMA<br />

1053, AMMA 1054, AMMA<br />

1021 e AMMA 1058.<br />

Per questa sua ricerca, pertanto,<br />

egli rivolge un appello a<br />

quanti siano in possesso di documentazioni<br />

e fotografie in<br />

proposito affinché vogliano<br />

cortesemente contattarlo al<br />

seguente recapito e.mail: bruno.iaria@libero.it<br />

SOSTENITORI DI<br />

“AERONAUTICA”<br />

- lgt. Pietro Fortunato E 21,00<br />

- Giovanni Giglioli “ 21,00<br />

- Marco Lisimberti “ 30,00<br />

- aiut. Antonio Palmieri “ 40,00<br />

- Clemente Schettini “ 21,00<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


PROMOZIONI<br />

A colonnello<br />

- Domenico Terranegra<br />

(sezione di Colleferro).<br />

A sottotenente<br />

- serg. Vincenzo Gianfreda,<br />

vincitore di concorso<br />

(sezione di Collepasso).<br />

A maresciallo di 3ª classe<br />

- Anna Avezzù, del corso<br />

“Onuris” alla SMAM di<br />

Viterbo (sezione di Rovigo).<br />

CONFERIMENTO<br />

ONORIFICENZE OMRI<br />

Cavaliere<br />

- m.llo 1ª cl. Giulio Lucchetti<br />

(sezione di Colleferro);<br />

MEDAGLIA<br />

MAURIZIANA<br />

- lgt. Antonio Mennillo e<br />

lgt. Giuseppe Bellone<br />

(sezione di Grosseto);<br />

- col. Stefano Visione (sezione<br />

di Ladispoli-Cerveteri).<br />

NOMINE A SOCIO<br />

BENEMERITO<br />

- Guglielmo Volpe (sezione<br />

di Roccagorga).<br />

SOCI CHE SI FANNO<br />

ONORE<br />

Il sessantunenne socio<br />

m.llo Mario Bollini della<br />

sezione di Teramo-<br />

Giulianova, che ha<br />

finora preso parte a ben<br />

25 delle 26 edizioni della<br />

Maratona di New York,<br />

si è quest’anno classificato<br />

al 26°posto della<br />

nutrita schiera dei partecipanti<br />

nella categoria<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

( AVVENIMENTI LIETI (<br />

“over 60” venendo premiato<br />

con una speciale<br />

targa quale riconoscimento<br />

della sua tenacia<br />

nel partecipare a questa<br />

competizione.<br />

Il socio Renato Castoldi,<br />

fondatore e consigliere<br />

della sezione di<br />

Castano Primo, ha ricevuto<br />

il “Premio Città di<br />

Castano Primo” - conferito<br />

annualmente ad un<br />

cittadino meritevole - per<br />

le sue attività quale dirigente<br />

dell’<strong>Associazione</strong><br />

nazionale combattenti e<br />

reduci, realizzatore del<br />

Museo Storico Civico e<br />

vice presidente del Corpo<br />

musicale Santa Cecilia.<br />

Il socio Francesco Cavaliere,<br />

della sezione di<br />

San Vito dei Normanni, è<br />

stato eletto presidente<br />

del Consiglio Comunale,<br />

con delega allo sport, di<br />

quella città.<br />

Il socio 1° av. Davide Furlan<br />

del nucleo di Romans<br />

d’Isonzo è stato eletto sindaco<br />

di quella città.<br />

Il socio 1° cap. CCrn<br />

Francesco Pariset della<br />

sezione di Roma ha frequentato<br />

a Viterbo l’8°<br />

corso di “Storia della<br />

Croce Rossa e della Medicina”<br />

ottenendo l’attestato<br />

di “Cultore della<br />

materia”.<br />

LAUREE<br />

In chimica<br />

- Donatella Ancora, figlia<br />

del socio 1° m.llo Vito<br />

(sezione di Soleto).<br />

In scienze infermieristiche<br />

- Giulio Bernardini, figlio<br />

del presidente di sezione<br />

col. Claudio (sezione<br />

di Parma);<br />

- Francesca De Benedetto,<br />

figlia del socio lgt.<br />

Salvatore (sezione di<br />

Collepasso);<br />

- Eleonora Luci, figlia del<br />

socio m.llo Giancarlo<br />

(sezione di Grosseto).<br />

In scienze pedagogiche<br />

- Manuela Martinelli, figlia<br />

del socio Luigi (sezione<br />

di Canosa di<br />

Puglia).<br />

In scienze e tecnologie per<br />

i beni culturali<br />

- la socia Veronica Ancora<br />

(sezione di Soleto).<br />

In tecniche di prevenzione<br />

negli ambienti e nei luoghi<br />

di lavoro<br />

- Federica Marti, figlia del<br />

socio 1° m.llo Giuseppe<br />

(sezione di Soleto).<br />

In tecniche di radiologia<br />

medica per immagini e radioterapia<br />

- Ilaria Santulli, figlia del<br />

socio m.llo sc. Renato<br />

(sezione di Latina).<br />

NOZZE D’ORO<br />

Le hanno felicemente festeggiate:<br />

- il socio m.llo sc. Lorenzo<br />

Barbadori con la signora<br />

Edda (sezione di<br />

Grosseto);<br />

- il socio m.llo sc. Franco<br />

Cruciani con la signora<br />

Lucia (nucleo di San<br />

Donà di Piave);<br />

- il socio m.llo sc. Olindo<br />

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

Frasca con la signora<br />

Tilde (sezione di Cisterna<br />

di Latina);<br />

- il socio av. Filippo Liberati<br />

con la signora Floriana<br />

(nucleo di Montegiorgio);<br />

- il socio Giovannino Me<br />

con la signora Giuseppa<br />

(sezione di Cagliari).<br />

CULLE<br />

- Il socio Mauro Bobbo e<br />

la signora Chiara annunciano<br />

la nascita del<br />

primogenito Edoardo<br />

(nucleo di Postioma).<br />

- Il socio m.llo Fabio Carruba<br />

e la signora Annamaria,<br />

annunciano la<br />

nascita del primogenito<br />

Giuseppe (nucleo di Alcamo).<br />

- Il socio cap. Marco Fagiani<br />

e la signora Silvia<br />

annunciano la nascita<br />

del primogenito Giulio<br />

(nucleo di Postioma).<br />

- La socia Gianna Donati<br />

e il consorte Luca Parlato<br />

annunciano la nascita<br />

del primogenito<br />

Alessandro (sezione di<br />

Ciampino).<br />

- Il socio m.llo 1ª cl. Andrea<br />

Olivieri e la signora<br />

Maurica annunciano<br />

la nascita della secondogenita<br />

Mayra (sezione<br />

di Bovolone).<br />

- Il socio 1° av. Marco<br />

Rea e la signora Fiorella<br />

annunciano la nascita<br />

dei gemelli Giulia e Daniele<br />

(sezione di Arpino).<br />

- Il socio Francesco Zacheo<br />

e la signora Patrizia<br />

annunciano la nascita di<br />

Cecilia Anna (sezione di<br />

Spongano).<br />

33


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

34<br />

SEZIONI E NUCLEI<br />

SEZIONI ESTERE<br />

Melbourne<br />

Commemorati i prigionieri italiani<br />

deceduti in Australia<br />

Il 13 novembre la sezione,<br />

insieme alle rappresentanze<br />

delle consorelle associazioni<br />

d’<strong>Arma</strong>, ha onorato<br />

con la deposizione di<br />

omaggi floreali ai piedi<br />

della stele eretta in loro<br />

PIEMONTE<br />

Torino<br />

Partecipazione alle cerimonie per i Caduti<br />

italiani per la libertà della Francia<br />

Il 6 novembre una delegazione<br />

della sezione, guidata<br />

dal presidente col.<br />

Cosimo Restivo, si è recata<br />

a Lione - su invito del<br />

cap. Alain Devornique,<br />

presidente della locale<br />

ANORAA, e del console<br />

generale d’Italia a Lione<br />

dott.ssa Laura Bottà - per<br />

partecipare alle cerimonie<br />

in ricordo dei Caduti italiani<br />

per la libertà della<br />

onore nel cimitero di Murchison<br />

- luogo ricordato<br />

anche come la “Redipuglia<br />

d’Australia” - i militari e civili<br />

italiani deceduti nel<br />

corso della loro prigionia<br />

in Australia.<br />

Francia durante gli ultimi<br />

conflitti mondiali sepolti<br />

in terra lionese: al mattino<br />

al cimitero della Ghilliottere,<br />

dove sono sepolti<br />

i Caduti della “Grande<br />

Guerra” e nel pomeriggio<br />

al cimitero militare della<br />

Doua dove riposano i Caduti<br />

della seconda guerra<br />

mondiale.<br />

La delegazione torinese<br />

ha deposto una corona di<br />

alloro al monumento ai<br />

Caduti alla Ghilliottiere e<br />

ai piedi di una delle tante<br />

croci dei Caduti italiani<br />

alla Doua.<br />

La presenza del nostro<br />

sodalizio è stata particolarmente<br />

apprezzata dalle<br />

autorità militari e<br />

civili presenti e da tutta<br />

la comunità italiana di<br />

LOMBARDIA<br />

Elezione del presidente regionale<br />

Il 5 novembre, ospitata<br />

dal 6° Stormo di Ghedi<br />

comandato dal col. pil.<br />

Luigi Del Bene, si è svolta<br />

l’assemblea dei presidenti<br />

delle sezioni AAA lombar-<br />

Lione, che ha accolto la<br />

delegazione alla Casa degli<br />

italiani con un vin d’honneur<br />

durante il quale<br />

sono stati consegnati al<br />

console generale d’Italia,<br />

al presidente dell’ANO-<br />

RAA e ad altre autorità,<br />

le medaglie ricordo del<br />

recente Raduno nazionale<br />

AAA di Torino.<br />

de che, all’unanimità,<br />

hanno confermato il m.llo<br />

sc. Giancarlo Milani nella<br />

carica di presidente regionale<br />

AAA per il quadriennio<br />

2012-2015.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


In occasione della festività<br />

di S. Martino, la sezione<br />

ha organizzato, dall’8<br />

al 13 novembre, nel paese<br />

di San Martino Siccomario,<br />

una mostra con<br />

l’esposizione di aeromo-<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Pavia<br />

Mostra di aeromodelli<br />

Roverbella<br />

delli realizzati dal socio<br />

Camillo Valdata, mostra<br />

che ha riscosso notevole<br />

successo di visitatori<br />

compreso il sindaco della<br />

località e numerosi studenti<br />

del luogo.<br />

Commemorato a Solferino il<br />

com.te Attilio Canzini<br />

Il 27 ottobre, a cura della<br />

sezione, ha avuto luogo a<br />

Solferino, dove visse a lungo,<br />

la commemorazione<br />

del com.te Attilio Canzini,<br />

il pilota lombardo già combattente<br />

aviatore nella 1ª<br />

GM e noto per la trasvolata<br />

della Cordigliera delle Ande<br />

dell’Ecuador compiuta<br />

il 27 dicembre 1924 con<br />

uno SVA 5. Decollato da El<br />

Condor di Quyaquil giunse<br />

a Quito - portando la prima<br />

cartolina postale per essere<br />

timbrata in quest’ultima<br />

città - con un volo di 2 ore<br />

VENETO<br />

Spresiano<br />

e 8 minuti attraversando in<br />

linea diretta le Ande ad una<br />

quota di 4.800 m.<br />

La cerimonia, coordinata<br />

dal col. Arturo Petillo, ha<br />

visto la benedizione della<br />

targa apposta sulla casa<br />

del commemorato e gli interventi<br />

delle autorità presenti<br />

tra le quali il<br />

rappresentante dell’Ecuador,<br />

i sindaci di Solferino e<br />

di Pralboino, paese natale<br />

di Canzini, il rappresentante<br />

della 1ª Regione Aerea e<br />

il presidente regionale AAA<br />

m.llo Giancarlo Milani.<br />

Il 25° anniversario della costituzione<br />

della sezione<br />

Il 9 ottobre la sezione ha<br />

celebrato il 25° anniversario<br />

della sua costituzione<br />

con una cerimonia in varie<br />

fasi: deposizione di un<br />

omaggio floreale alla lapi-<br />

de che ricorda l’eroico<br />

s.ten. pil. MOVM Vittorio<br />

Bragadin al quale è intitolato<br />

il labaro del sodalizio,<br />

il corteo fino al monumento<br />

ai Caduti con la cerimonia<br />

dell’Alzabandiera<br />

mentre tre aerei d’epoca<br />

con fumi tricolori sorvolavano<br />

il luogo, gli interventi<br />

da parte delle autorità<br />

presenti e la celebrazione<br />

del rito religioso.<br />

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

Presenti all’evento, tra gli<br />

altri, il sindaco Riccardo<br />

Missiato, una rappresentanza<br />

del 51° Stormo guidata<br />

dal suo comandante<br />

col. pil. Enrico Garettini,<br />

il consigliere nazionale<br />

AAA Vittorio Passerella,<br />

molte rappresentanze con<br />

labari delle nostre sezioni<br />

locali e di altre associazioni<br />

d’arma e numerosi cittadini.<br />

FRIULI-VENEZIA GIULIA<br />

Campoformido<br />

Raccolta di fondi a favore<br />

dell’<strong>Associazione</strong> “La Nostra famiglia”<br />

La sezione, il personale<br />

del 2° Stormo e della PAN<br />

di Rivolto e altri operatori<br />

ed aziende del Triveneto<br />

hanno offerto premi<br />

per una lotteria di beneficenza<br />

svoltasi nel corso<br />

di una recente festa organizzata<br />

dall’aeroporto di<br />

Rivolto allo scopo di raccogliere<br />

fondi a favore<br />

dell’<strong>Associazione</strong> “La Nostra<br />

Famiglia” di Pasian<br />

di Prato.<br />

La somma ottenuta, ammontante<br />

a circa 3.700<br />

euro, è servita all’acquisto<br />

di un Audiometro clinico,<br />

al quale sarà aggiunto<br />

successivamente il sistema<br />

per l’audiometria infantile<br />

LABAT.<br />

EMILIA ROMAGNA<br />

Cesena e Ravenna<br />

Mostra aerofilatelica a Cervia<br />

Dal 3 al 6 novembre - a<br />

cura delle sezioni di Cesena<br />

e Cervia e nell’ambito<br />

delle celebrazioni per i<br />

150 anni dell’unità d’Italia<br />

- si è tenuta presso l’ex<br />

pescheria di Cervia, messa<br />

cortesemente a dispo-<br />

segue<br />

35


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

sizione da quel Comune,<br />

la mostra aerofilatelica<br />

“Un po’ di storia dell’aeronautica”.<br />

L’evento, che ha avuto la<br />

preziosa collaborazione<br />

del 15° Stormo, è stato<br />

curato dal lgt. Giuliano<br />

Di Russo (Cesena) e dal<br />

lgt. Giuseppe Natale (Ravenna).<br />

Per l’occasione<br />

36<br />

Piacenza<br />

Commemorato il serg. arm. Costantino Rossi<br />

Il 19 novembre, al Sacrario<br />

dei Caduti nel cimitero<br />

di Fiorenzuola d’Arda, la<br />

sezione ha commemorato,<br />

con lo scoprimento di una<br />

lapide sulla quale è stato<br />

apposto il suo nome, il<br />

serg. arm. Costantino Ros-<br />

sono state realizzate tre<br />

cartoline (due delle quali<br />

realizzate dal serg. magg.<br />

Edgar Russo) dedicate al<br />

5°, 8° e 15° Stormo - che<br />

si sono susseguiti sulla<br />

base aerea di Cervia - con<br />

uno speciale annullo delle<br />

Poste Italiane ed il cui<br />

ricavato sarà devoluto<br />

all’ONFA.<br />

si, scomparso nel febbraio<br />

1945 nel cielo dell’Adriatico<br />

durante un’azione bellica<br />

ed al quale fu concessa<br />

la medaglia d’argento al<br />

VM con la seguente motivazione:<br />

«Armiere mitragliere<br />

di velivolo da<br />

bombardamento, ardito e<br />

provetto, distintosi in precedenti<br />

azioni belliche, durante<br />

un’azione di<br />

bombardamento su un’importante<br />

base costiera, colpito<br />

il velivolo dalla<br />

reazione contraerea, precipitava<br />

in fiamme sul suolo<br />

nazionale, consacrando<br />

con il suo sacrificio il diritto<br />

e la volontà di redenzio-<br />

Il 4 novembre la sezione,<br />

nel corso del pranzo sociale<br />

cortesemente ospitato<br />

nel Circolo della<br />

Scuola Lingue Estere<br />

dell’AM, ha organizzato<br />

Montecassiano<br />

Ordinato Diacono il socio ten. col. Bitondo<br />

Nel corso di una solenne<br />

funzione religiosa avvenuta<br />

nella cattedrale di Macerata,<br />

il socio ten.col. Salvatore<br />

Bitondo ha ricevuto<br />

l’Ordinazione Diaconale<br />

con l’imposizione delle mani<br />

da parte del vescovo<br />

mons. Claudio Giuliodori.<br />

A festeggiare l’evento e ad<br />

esprimere il proprio affetto<br />

al novello Diacono, una<br />

rappresentanza con Laba-<br />

MARCHE<br />

Loreto<br />

ne della Patria. Cielo dell’Adriatico<br />

18 novembre<br />

1944 21 febbraio 1945».<br />

Presenti alla cerimonia, tra<br />

gli altri, oltre ai parenti del<br />

Caduto, il sindaco di Fiorenzuola<br />

d’Arda Giovanni<br />

Compiani, il comandante<br />

del 50° Stormo col. Gianpaolo<br />

Schiavo e le rappresentanze<br />

con labari di altre<br />

associazioni d’arma.<br />

con successo una lotteria<br />

il cui ricavato è stato interamente<br />

devoluto a favore<br />

dei bambini dell’Ospedale<br />

pediatrico, esistente nella<br />

città di Ancona.<br />

ro della sezione AAA di<br />

appartenenza e il comandante<br />

e personale dell’attuale<br />

Scuola Lingue<br />

Estere dell’AM di Loreto<br />

dove, dopo il servizio prestato<br />

all’ex SARAM di Macerata,<br />

il ten. col. Bitondo<br />

è stato capo della segreteria<br />

Comando dell’allora<br />

Scuola di perfezionamento<br />

per i sottufficiali AM<br />

(SPSAM).<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

ABRUZZO<br />

Pescara<br />

Giornata di studio sull’Unità d’Italia e<br />

la Costituzione<br />

Il 6 dicembre la sezione,<br />

in collaborazione con il<br />

LAZIO<br />

Sutri<br />

Commemorati gli avieri uccisi<br />

dai nazisti nel 1943<br />

Giovanni Mezzettieri, Giovanni<br />

Mulas, Salvatore<br />

Cossiga, Gavino Pilo, Antonio<br />

Me, Giuseppe Deroma,<br />

Sebastiano Pinna,<br />

Giuseppe Canu, Piero Contini,<br />

Pasqualino Mereu,<br />

Piero Barcellona, Efisio Piras<br />

sono i nomi di dodici<br />

avieri sardi (diciassette in<br />

tutto, ma cinque sono rimasti<br />

ignoti) che dopo gli<br />

eventi dell’8 settembre<br />

1943, non riuscendo a raggiungere<br />

la loro isola, trovarono<br />

ospitalità presso<br />

aziende agricole locali fino<br />

a quando, catturati dai nazisti,<br />

furono da loro uccisi<br />

il 17 novembre 1943. Una<br />

tragedia rimasta viva nella<br />

memoria dei sutrini, che<br />

diedero poi sepoltura a<br />

questi giovani e soccorsero<br />

l’unico sopravvissuto, Rinaldo<br />

Zuddas.<br />

Quest’anno, nella ricorren-<br />

za dell’eccidio, l’amministrazione<br />

comunale ha voluto<br />

raccontare la storia<br />

dei 17 soldati sardi ai giovani<br />

della scuola media per<br />

renderla viva nel cuore delle<br />

nuove generazioni.<br />

Presenti alla commemorazione,<br />

tra gli altri, numerose<br />

autorità locali e il<br />

presidente regionale AAA<br />

m.llo Juan José Skof, che<br />

nei loro interventi hanno<br />

sottolineato l’importanza<br />

della memoria come monito<br />

affinché non si ripetano<br />

queste stragi.<br />

L’evento è stato concluso<br />

dalla proiezione di un video,<br />

ricco di testimonianze<br />

tra le quali quella del superstite<br />

Zuddas, e dalla deposizione<br />

- da parte degli<br />

studenti - di una corona al<br />

monumento che, nel cimitero<br />

locale, ricorda quei caduti<br />

dell’<strong>Aeronautica</strong>.<br />

Liceo Classico “D’Annunzio”<br />

di Pescara, ha orga-<br />

nizzato una affollata<br />

giornata di studio sul tema<br />

“Unità d’Italia e Costituzione:<br />

Il cammino<br />

verso la democrazia” cui<br />

hanno partecipato autorità,<br />

nostri soci, soci delle<br />

Associazioni culturali<br />

e d’<strong>Arma</strong> e studenti e docenti<br />

dell’Istituto citato.<br />

L’evento ha visto, dopo<br />

l’apertura dei lavori da<br />

parte della prof.ssa Luciana<br />

Vecchi, dirigente scolastico<br />

del Liceo, le<br />

relazioni del col. Bartolomeo<br />

Di Pinto - che ha ri-<br />

Il socio Antonio Sedile,<br />

in occasione del Santo<br />

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

BASILICATA<br />

Melfi<br />

cordato quel periodo della<br />

storia d’Italia che va dalla<br />

fine della seconda guerra<br />

mondiale fino al 1948 presentando<br />

il filmato “La<br />

Rinascita del Parlamento”<br />

prodotto dalla Fondazione<br />

della Camera dei deputati<br />

- e del dott. Nicola<br />

Trifuoggi, procuratore capo<br />

della Repubblica di Pescara,<br />

che è intervenuto<br />

sull’attualità della Costituzione<br />

italiana, evidenziandone<br />

alcuni articoli e<br />

soffermandosi sui principi<br />

fondamentali della Carta.<br />

Natale, ha realizzato il<br />

diorama “Natività in<br />

segue<br />

37


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

guerra” - ambientato nella<br />

tormentata area mediorientale<br />

dove Gesù è<br />

nato - per sottolineare<br />

che, dove c’è l’odio e la<br />

guerra, c’è bisogno di un<br />

38<br />

PUGLIA<br />

Bari<br />

Commemorati i Caduti di Kindu<br />

In occasione del Cinquantenario<br />

dell’eccidio<br />

dei 13 aviatori italiani avvenuto<br />

a Kindu l’11 novembre<br />

1961, la sezione,<br />

d’intesa con tutti i Lions<br />

Club del 108/AB Distretto,<br />

ha commemorato gli<br />

scomparsi con una affollata<br />

riunione nel corso<br />

della quale il comandante<br />

Brindisi<br />

atto d’amore che cambi<br />

il mondo in meglio impegnando<br />

non solo gli uomini<br />

in uniforme, ma<br />

tutte le persone di buona<br />

volontà.<br />

delle Scuole AM - 3ª Regione,<br />

gen. SA Pasquale<br />

Preziosa, ha tenuto una<br />

reazione sul tema “L’<strong>Aeronautica</strong><br />

Militare nelle<br />

operazioni di pace” seguita<br />

dalla presentazione, da<br />

parte dell’autrice d.ssa<br />

Elena Mollica, del libro<br />

“Kindu - Una missione<br />

senza ritorno”.<br />

Conferenza su interventi ortopedici<br />

alla mano<br />

Il 18 novembre, presso la<br />

sede sociale, si è svolta<br />

una conferenza dal tema:<br />

“Around the hand - Discorsi<br />

sulla mano” tenuta<br />

dal dr. Ludovico Serinelli<br />

Direttore di Ortopedia<br />

dell’Ospedale “A. Perrino”<br />

di Brindisi.<br />

I soci, intervenuti numerosi,<br />

hanno seguito con<br />

interesse l’esposizione<br />

accompagnata dalla proiezione<br />

di diapositive<br />

che mostravano la mano<br />

di alcuni pazienti prima,<br />

durante e dopo l’intervento<br />

che l’applicazione<br />

delle nuove tecniche - ha<br />

detto l’oratore - fanno<br />

recuperare la piena funzionalità<br />

dell’arto solo<br />

dopo alcuni giorni di degenza.<br />

Campi Salentina<br />

Premiati i vincitori del concorso<br />

letterario “Auguri Italia”<br />

Il 5 novembre, in occasione<br />

delle celebrazioni per la<br />

giornata dell’unità nazionale<br />

e festa delle FFAA alle<br />

quali ha partecipato il sindaco<br />

Roberto Palasciano,<br />

hanno avuto luogo le premiazioni<br />

del concorso letterario<br />

“Auguri Italia”,<br />

promosso dalla sezione<br />

presieduta dal cap. Angelo<br />

Mattei e riservato agli studenti<br />

della locale Scuola<br />

media, che ha visto i seguenti<br />

vincitori: Giacomo<br />

Como e Silvia Cassone, ri-<br />

spettivamente primi classificati<br />

della categorie “testo”<br />

e “poesia”; Irene De Luca e<br />

Francesco Taurino rispettivamente<br />

secondi classificati<br />

delle citate categorie.<br />

Presenti alla cerimonia, tra<br />

gli altri, l’assessore provinciale<br />

Massimo Como, l’assessore<br />

alla cultura Fabio<br />

Zacheo, la dirigente del circolo<br />

didattico Anna Maria<br />

Monti, il preside della<br />

Scuola Cosimo Faggiano e<br />

il presidente regionale AAA<br />

gen. Giuseppe Genghi.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Organizzata dalla sezione,<br />

ha avuto recentemente<br />

luogo la “2ª Giornata Azzurra”<br />

che ha visto, al<br />

mattino e su un’aviosuperficie<br />

locale, una intensa<br />

attività di volo alla quale<br />

hanno preso parte numerose<br />

persone che hanno<br />

partecipato all’evento e, in<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />

Foggia<br />

“2ª Giornata Azzurra”<br />

tre sere successive, un torneo<br />

di burraco il cui ricavato<br />

è stato devoluto sia a<br />

favore di una <strong>Associazione</strong><br />

locale che si occupa di<br />

bambini disabili, sia al sostentamento<br />

di una Missione<br />

che cura i bambini<br />

orfani o abbandonati in<br />

Perù.<br />

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

V I S I T E D I A G G I O R N A M E N T O T E C N I C O<br />

E G I T E T U R I S T I C O - C U LT U R A L I<br />

Campoformido in varie località dell’Umbria e a<br />

Loreto (foto)<br />

Maglie<br />

Commemorato il cap. pil. Elio Nisi<br />

Il 17 novembre, nel cimitero<br />

comunale della città,<br />

la sezione ha commemorato<br />

il 50° anniversario<br />

della morte del cap. pil.<br />

Elio Nisi della 46ª Aerobrigata,<br />

deceduto insieme<br />

ad alcuni compagni di volo<br />

in un incidente con un<br />

C-119 nei pressi del lago<br />

Tanganika in Congo nel<br />

corso di una missione di<br />

pace per conto dell’ONU.<br />

Presenti alla cerimonia,<br />

oltre ai familiari dello<br />

scomparso, autorità religiose,<br />

civili e militari,<br />

molti studenti e cittadini.<br />

Falconara e Jesi a Smerillo<br />

39


L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

40<br />

Gallarate agli stabilimenti di<br />

Alenia-Aermacchi<br />

Pomezia a Loreto (foto) e a Recanati<br />

Roverbella agli stabilimenti di<br />

Alenia-Aermacchi<br />

Loreto al Museo Storico dell’AM a<br />

Vigna di Valle<br />

Roma al 72° Stormo<br />

Valdera di Bientina alla 46ª<br />

Brigata Aerea<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


- av. Mario Barral (nucleo di Airasca);<br />

HANNO CHIUSO LE ALI<br />

- av. sc. aiuto marc. Francesco Pignataro (sezione di Ancona);<br />

- m.llo sc. marc. Pasquale Rubino (sezione di Bari);<br />

L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />

PROVA TITOLO<br />

- av. Giacomo Didoné, figlio del serg. magg. pil. MBVM Guido cui è intestato il Labaro<br />

del nucleo di Rosà (sezione di Bassano del Grappa);<br />

- Ciano Costanzelli (nucleo di Bondeno);<br />

- av. Fioravante Parmigiani, m.llo sc. Giulio Rosaio, Giacomo Testa (sezione di Cameri);<br />

- av. Vincenzo Sambruni, Claudio Tognacca (szione di Cesano Maderno);<br />

- sig.ra Germana Gaggiotti (sezione di Falconara Marittima);<br />

- Oberdano Pozzati (sezione di Ferrara);<br />

- Renato Fiorentino (sezione di Lanciano);<br />

- m.llo sc. GArat Gilberto Benedetti, vice presidente di sezione (sezione di Lucca);<br />

- m.llo sc. Fernando Refolo (sezione di Maglie);<br />

- av. Giovanni Tovazzi, già membro del nostro Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti (sezione<br />

di Merano);<br />

- m.llo sc. mot. Domenico Spinelli (sezione di Napoli);<br />

- Carmelo Bonsignore, Francesco Ricca (sezione di Novara);<br />

- sig.ra Ester Cassa Silvestri (sezione di Novi Ligure);<br />

- m.llo pil. Gilmo Gusella, pluridecorato della II GM, fondatore e presidente fino al 2002<br />

del nucleo di Piove di Sacco (sezione di Padova);<br />

- aiut. Biagio Apruzzese (sezione di Pescara);<br />

- m.llo sc. Luigi Bramato (sezione di Pomezia);<br />

- m.llo Mariano Cosenza, gen. Giuseppe Pata (sezione di Reggio Calabria);<br />

- Anselmo Castioni (nucleo di San Massimo all’Adige);<br />

- Aldo Manzocco (sezione di Tarcento);<br />

- serg. Giulio Procaccini, s.ten. pil. Olindo Santilli (sezione di Terni);<br />

- Orlando Moscato (sezione di Vicenza).<br />

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci<br />

hanno lasciato, a nome proprio e di tutti i soci, esprime ai familiari degli scomparsi il più<br />

sentito cordoglio.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong> 41


Marina Cerne, Volare - dal campo<br />

di Gorizia in giro per i cieli<br />

del mondo, Trieste, <strong>2011</strong>, Tipografia<br />

Adriatica, cm. 13x20, pp.<br />

80, Euro 12,00.<br />

Per tutti gli appassionati al volo,<br />

soprattutto aliantisti, questo piccolo<br />

volume (che sarebbe forse meglio<br />

definire un vero e proprio<br />

“poemetto” per i suoi particolari<br />

accenti) farà certamente rievocare<br />

sensazioni, entusiasmi e soddisfazioni<br />

già provate, ma anche un senso<br />

d’invidia per le molte altre<br />

esaltanti esperienze aviatorie vissute<br />

dall’autrice e che sono qui entusiasticamente<br />

descritte.<br />

Un lavoro avvincente che si legge<br />

senza soste, sovente arguto e divertente,<br />

così come spesso è ricco di<br />

nostalgici ricordi e di avvincenti episodi<br />

la cui lettura suscita profonde<br />

emozioni.<br />

Una serie di voli in tante parti del<br />

mondo, quindi, riportati sulla carte<br />

dall’abile, piacevole penna di Cerna,<br />

penna che, piuttosto che nell’inchiostro,<br />

appare intinta nel fervido e<br />

mai sopito amore per, come lei scrive,<br />

«quei meravigliosi aggeggi che ti<br />

portano in cielo». (SB)<br />

Disponibile presso Tipografia Adriatica<br />

snc, Via Rismondo, 14 - 34133<br />

Trieste, tel. 040 761954, e.mail: tipografia@adriatica.191.it,www.battellostampatore.it<br />

42<br />

Libri<br />

a cura di Gregory Alegi<br />

Giacomo Metellini, Un pilota<br />

racconta, Milano, <strong>2011</strong>, Mursia<br />

Editore, cm. 14x21, pp. 134, euro<br />

14,00.<br />

Il volume, redatto a cura del figlio<br />

Alessandro, è una raccolta di ricordi<br />

dell’ultranovantenne pilota triestino<br />

sulla sua vita in grigio-azzurro,<br />

dall’arruolamento quale allievo sergente<br />

pilota al congedo con il grado<br />

di generale di BA, attraverso la descrizione<br />

dei servizi prestati in numerosi<br />

reparti, soprattutto da<br />

caccia.<br />

Una sorta di biografia, scrive l’autore<br />

nella prefazione, «costellata da<br />

episodi e vicende vissute in prima<br />

persona e che si possono riassumere<br />

in tre parole: aeroplani, volo, cielo».<br />

Abilitato al pilotaggio di una cinquantina<br />

di tipi di aerei - dall’Aviatik<br />

A.3 della prima scuola di volo<br />

all’F-86K del 51° Stormo - e decorato,<br />

tra l’altro, di due medaglie d’argento<br />

ed una di bronzo al VM e di<br />

una di bronzo al VA meritate in oltre<br />

60 azioni di guerra e di attività<br />

bellica, Metellini riporta serenamente<br />

numerose storie di pace e di<br />

guerra, aneddoti, riflessioni e sentimenti<br />

comuni a molte generazioni<br />

di piloti, sempre caratterizzati dalla<br />

grande, entusiasmante passione<br />

per il volo. (SB)<br />

Disponibile presso Ugo Mursia Editore,<br />

Via Cassanese, 20060 Vignate (Milano),<br />

telef. 029566984, www.mursia.com<br />

Marco Majrani, Vincenzo Lunardi<br />

aeronauta. Vicchio, LoGisma,<br />

<strong>2011</strong>. Cm 21 x 21, pp. 216. Euro<br />

24,00.<br />

Troppo spesso si fa coincidere il volo<br />

umano con il solo volo a motore,<br />

dimenticando la lunga rincorsa rappresentata<br />

a partire dal tardo XVIII<br />

secolo dal più leggero dell’aria. Di<br />

questa fase fu protagonista di spicco<br />

il lucchese Vincenzo Lunardi,<br />

passato alla storia per aver compiuto<br />

il 15 settembre il primo volo in<br />

assoluto in Inghilterra, dove si trovava<br />

quale segretario dell’ambasciatore<br />

di Napoli. Majrani, egli stesso<br />

pilota di aerostati e già autore di<br />

un’ampia introduzione all’argomento<br />

(recensita su <strong>Aeronautica</strong>, marzo<br />

2009), presenta qui una biografia<br />

completa del pioniere dalla sua nascita<br />

il 13 gennaio 1754 (scoperta<br />

da Majrani su un registro della Curia<br />

Arcivescovile di Lucca) alla morte<br />

il 31 luglio 1806 a Lisbona. È una<br />

vita avvincente, resa ancor più interessante<br />

dal ricco apparato iconografico<br />

tratto dalle stampe coeve<br />

conservate in gran parte dalla famiglia<br />

Caproni. Circa un terzo del volume<br />

consiste nella riproduzione<br />

fotografica del racconto del primo<br />

volo in Inghilterra pubblicato nel<br />

1784 a Londra a cura dello stesso<br />

Lunardi e accompagnata dalla traduzione<br />

integrale tratta dall’edizione<br />

italiana del 1790. Data la rarità<br />

dell’opera originale, questa sezione<br />

rappresenta uno strumento utilissimo<br />

per gli studiosi.<br />

AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>


Disponibile presso l’editore (via Zufolana<br />

4, 50039 Vicchio, Firenze;<br />

www.logisma.it; tel. 055/8497054)<br />

Giancarlo Garello, Batailles<br />

Aérennies: Guerre sur le désert (2e<br />

partie). LELA Presse, Boulogne<br />

sur Mer. Cm 21 x 29,7, pp. 82.<br />

Euro 12,50.<br />

A nove mesi dalla prima parte, dedicata<br />

al periodo fino al dicembre<br />

1941, il trimestrale francese pubblica<br />

le seconda parte della ricostruzione<br />

della vicenda operativa della Regia<br />

<strong>Aeronautica</strong> in Africa Settentrionale e<br />

la spinge fino al novembre 1941.<br />

Come per la prima puntata, per<br />

mettere ordine nell’intricata vicenda<br />

Garello adotta una narrazione<br />

che dopo una rapida introduzione<br />

passa alle vicende dei singoli reparti.<br />

L’arrivo dei reparti tedeschi nel<br />

1941 si rispecchia in una apposita<br />

sezione di una dozzina di pagine<br />

sul X Fliegerkorps in Mediterraneo.<br />

Concepito per il pubblico francofono<br />

internazionale, il testo è accompagnato<br />

da una vastissima iconografia<br />

tratta da fonti pubbliche e<br />

private nonché da riproduzioni di<br />

cartoline e copertine d’epoca. A rendere<br />

vivace l’aspetto contribuiscono<br />

anche molti profili a colori di grandi<br />

dimensioni, dall’aspetto generalmente<br />

convincente salvo alcuni fantasiosi<br />

Fiat G.50 e Macchi C.200 a<br />

due toni di verde.<br />

Come il precedente volume il risultato<br />

è un’utile introduzione generale<br />

al vastissimo argomento, sul quale<br />

talvolta il lettore straniero non ha la<br />

percezione dei progressi compiuti<br />

dalla ricerca in Italia.<br />

Disponibile presso l’editore<br />

(www.avions-bateaux.com; 29 rue<br />

Paul Bert, 62230 Outreau, Francia)<br />

Joachim Castan, Il barone rosso:<br />

la storia di Manfred von Richthofen.<br />

Milano, Mursia, <strong>2011</strong>. Cm 14<br />

x 21, pp. 414. Euro 20.<br />

Chiunque si sia avvicinato per un<br />

solo minuto all’aviazione si è imbattuto<br />

nel Barone Rosso e nel suo triplano<br />

rosso, non fosse altro che tramite<br />

le repliche volanti presenti<br />

nelle manifestazioni aeree di tutto il<br />

mondo. Alla popolarità di von<br />

Richthofen ha contribuito una<br />

vastissima bibliografia incentrata<br />

sulla memorialistica, la sua straordinaria<br />

abilità in combattimento e la<br />

leggendaria morte. A questi tre<br />

aspetti non si è però mai accompagnata<br />

la ricostruzione completa<br />

della biografia e della personalità, ed<br />

è dunque benvenuto un libro che –<br />

anche grazie all’accesso alle carte<br />

della famiglia, sinora inutilizzate<br />

dagli storici militari – propone un<br />

ritratto a tutto tondo dell’uomo<br />

prima che dell’eroe o del mito. Purtroppo<br />

l’obiettivo è raggiunto solo a<br />

metà, in quanto l’autore, che proviene<br />

dal campo del cinema, per eliminare<br />

il mito militaristico vi sostituisce<br />

uno psicologismo di oggi che<br />

legge negativamente ogni particolare<br />

biografico e risolve l’intera vicenda<br />

in una mancanza di affetto da parte<br />

della madre. Il risultato è un bicchiere<br />

mezzo vuoto e mezzo pieno:<br />

le novità in termini di fatti e documenti,<br />

che pure non mancano, sono<br />

spesso penalizzate o svalorizzate da<br />

una lettura tra l’ingenuo e l’ostile.<br />

Per giungere a una valutazione complessiva<br />

ed equilibrata, insomma,<br />

resta ancora molta strada da fare.<br />

Disponibile in libreria<br />

Paolo Valpolini, Forze di terra <strong>2011</strong>.<br />

Novara, RN Publishing, <strong>2011</strong>. Cm<br />

21x29,7, pp. 144. Euro 15,00.<br />

C’è molta aeronautica – nel senso sia<br />

di argomenti connessi all’uso militare<br />

del mezzo aereo che di <strong>Aeronautica</strong><br />

Militare – nella seconda edizione<br />

di Forze di terra, il numero unico<br />

annuale gemello dell’ormai affermato<br />

Coccarde Tricolori.<br />

Accanto ad un’ampia descrizione del<br />

17° Stormo Incursori dell’<strong>Aeronautica</strong><br />

Militare, uno dei più recenti e dunque<br />

meno noti aspetti dell’evoluzione delle<br />

esigenze operative della forza armata,<br />

il curatore e autore Paolo Valpolini<br />

presenta infatti il 1° Reggimento Paracadutisti<br />

“Tuscania” e le schede dei<br />

mezzi aerei militari di interesse delle<br />

attività terrestri. Seguendo lo schema<br />

generale di Coccarde, mescolando cioè<br />

articoli, schede sull’organizzazione e<br />

descrizioni tecniche, si ottiene quindi<br />

una guida alle attività militari numericamente<br />

prevalenti in Italia, tanto più<br />

comoda in quanto generalmente<br />

meno nota. L’ottima qualità delle illustrazioni<br />

e il prezzo decisamente<br />

abbordabile lo fanno apprezzare<br />

anche a quanti abbiano un interesse<br />

solo marginale per il settore.<br />

Disponibile presso le librerie specializzate<br />

o l’editore (www.rnpublishing.com;<br />

Via Torelli 31, 28100<br />

Novara, 0321-455108).


OBIETTIVO PER IL 2012:<br />

Aumento dei soci,<br />

reclutati possibilmente tra gli aviatori in servizio.<br />

Perché sono loro<br />

che ci consentono<br />

il legame con l'attualità<br />

e le realtà operative di oggi.<br />

<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>

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