Anno LVI - N.12 DICEMBRE 2011 - Associazione Arma Aeronautica ...
Anno LVI - N.12 DICEMBRE 2011 - Associazione Arma Aeronautica ...
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Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma<br />
<strong>Anno</strong> <strong>LVI</strong> - <strong>N.12</strong> <strong>DICEMBRE</strong> <strong>2011</strong><br />
Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/<strong>2011</strong> - Roma
12<br />
<strong>DICEMBRE</strong> <strong>2011</strong><br />
ANNO <strong>LVI</strong><br />
In copertina<br />
Il Ro.43 che è stato restaurato dall’apposito<br />
gruppo del Museo Storico<br />
AM di Vigna di Valle. All’evento è<br />
dedicato l’articolo a pag. 6.<br />
Aeromodellismo<br />
Il perfetto aeromodello statico<br />
in scala 1:32 di uno Spitfire<br />
IX, convertito in aeroricognitore,<br />
realizzato, utilizzando un<br />
kit della Tamiya, dall’avv. Pierpaolo<br />
Maglio di Riccione e<br />
sulla deriva del quale ha<br />
apposto l’emblema della<br />
“Diana cacciatrice” in quanto<br />
esso fu adottato dal 5° Stormo<br />
nel 1949 quando ricevette proprio<br />
gli Spitfire.<br />
AERONAUTICA<br />
<strong>Anno</strong> di fondazione 1956<br />
Pubblicazione mensile edita dall’<strong>Associazione</strong> <strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong><br />
Direttore editoriale<br />
GIANBORTOLO PARISI<br />
Direttore responsabile<br />
SILVANO BRONCHINI<br />
Direzione, Redazione, Amministrazione<br />
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Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56<br />
Iscrizione al R.O.C. n. 6972<br />
“<strong>Aeronautica</strong>” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250<br />
Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />
Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria,<br />
artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, è<br />
fatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comunque<br />
inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.<br />
Chiuso in redazione il 12 dicembre <strong>2011</strong>.<br />
Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno una<br />
somma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio nazionale.<br />
Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.<br />
La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il <strong>2011</strong> è<br />
comprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodico<br />
sociale “<strong>Aeronautica</strong>".<br />
ISSN: 0391-7630
Il presidente nazionale AAA per le festività di fine d’anno 4<br />
L’<strong>Aeronautica</strong> Militare 5<br />
Celebrata la Madonna di Loreto, patrona degli aviatori<br />
Il restauro del Ro.43 del Museo Storico dell’AM<br />
di Gregory Alegi<br />
L’esercitazione “Virtual Flag <strong>2011</strong>”<br />
Inaugurato l’anno accademico degli Istituti di formazione dell’AM<br />
La Medaglia Mauriziana a militari dei reparti della Squadra Aerea<br />
Convegno all’ISMA su “Air and space power”<br />
Scienza, tecnica e industria 12<br />
Varie 14<br />
Il B-17 scomparso sul Monte Bianco<br />
di Gianni Boschis<br />
Un ricordo del cap. pil. MAVA Giovanni Tempioni<br />
di Marcello Caltabiano<br />
Un atterraggio … elettrizzante<br />
di Carlo Alberto Zorzoli<br />
Presentato il libro “Il mio giro del mondo” del gen. Bertolaso<br />
La rassegna cinematografica internazionale “Eserciti e Popoli”<br />
Lettere al direttore 28<br />
L’<strong>Associazione</strong> <strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong> 29<br />
Libri 42<br />
SS<br />
OO<br />
MM<br />
MM<br />
AA<br />
RR<br />
II<br />
OO
4<br />
Il Presidente nazionale AAA<br />
per le festività di fine anno<br />
Pur con tutto l’ottimismo che caratterizza “per costituzione”<br />
noi Aviatori, non possiamo certo affermare<br />
che l’anno che si avvia alla conclusione sia<br />
stato fra i più felici per il nostro Paese.<br />
Le difficoltà finanziarie, che peraltro hanno interessato<br />
gran parte del mondo occidentale, le incertezze che gravano<br />
sulla situazione politica e, infine, il disastro idrogeologico<br />
che ha colpito con lutti e distruzioni molte<br />
nostre regioni, hanno dato al <strong>2011</strong> una connotazione<br />
che definire negativa sarebbe a dir poco eufemistico. I<br />
nostri primi auguri per il prossimo anno vanno quindi<br />
al nostro Paese che merita sotto ogni aspetto un futuro<br />
decisamente migliore.<br />
Non possiamo però negare che<br />
il <strong>2011</strong>, oltre a tanti fatti spiacevoli,<br />
ci ha portato anche<br />
qualcosa di positivo. Esso ha<br />
coinciso con il centocinquantesimo<br />
anniversario dell’unità<br />
d’Italia; una ricorrenza che,<br />
grazie anche all’azione entusiastica<br />
e trascinatrice del capo<br />
dello Stato, ha risvegliato in<br />
milioni di cittadini un rinnovato<br />
sentimento di italianità.<br />
Noi Aviatori abbiamo voluto ricordare<br />
questa ricorrenza celebrando<br />
un raduno a Torino,<br />
prima capitale d’Italia, il cui<br />
successo è andato oltre ogni<br />
aspettativa. In una città drappeggiata<br />
di tricolori, siamo stati<br />
accolti da una moltitudine di<br />
cittadini che hanno manifestato<br />
con grande simpatia e trasporto<br />
la loro ammirazione e il<br />
loro affetto per l’<strong>Arma</strong> Azzurra.<br />
Eravamo in molti presenti alla<br />
sfilata e al successivo rancio<br />
sociale tenuto nelle sale di Torino-Esposizioni,<br />
in un clima<br />
di grande cameratismo che ha risvegliato in ciascuno di<br />
noi quello spirito di corpo che, sia pur talvolta allo stato<br />
latente, non ci ha mai abbandonato. A tutti i partecipanti,<br />
e a coloro che per motivi di forza maggiore non hanno<br />
potuto essere presenti, vada il mio rinnovato<br />
ringraziamento e l’augurio di mantenere sempre intatto<br />
il loro entusiasmo e il loro spirito di corpo. Sentimenti,<br />
questi, che nell’occasione sono stati alimentati e potenziati<br />
dalla coscienza di appartenere ad una Forza <strong>Arma</strong>ta<br />
che quest’anno, nel corso della crisi libica, ha saputo<br />
dimostrare ancora una volta il proprio valore.<br />
La stampa, interessata a ben altri problemi, non ha dato<br />
grande spazio al comportamento dei nostri equipaggi<br />
che per professionalità, determinazione e dedizione,<br />
hanno invece riscosso il plauso incondizionato di gran<br />
parte degli organi d’informazione degli altri Paesi appartenenti<br />
alla coalizione. E questo è un altro aspetto<br />
positivo di quest’anno, un fatto di cui possiamo essere<br />
orgogliosi, come siamo orgogliosi di come si stanno<br />
comportando i nostri aviatori in Afghanistan: ad essi va<br />
il nostro affettuoso augurio di buon Natale, un Natale<br />
che trascorreranno lontano dalle famiglie, ma confortati<br />
dalla constatazione che il loro sacrificio finalizzato a<br />
portare sicurezza e pace a popolazioni martoriate da<br />
anni di guerra, non è vano.<br />
Nel nuovo anno che si affaccia<br />
non mancheranno per l’Italia<br />
nuove sfide da affrontare. L’auspicio<br />
è che il Paese tutto tragga<br />
esempio da quanto gli<br />
uomini in divisa fanno ogni<br />
giorno per l’Italia e per noi tutti.<br />
Per quello che fanno e per<br />
come lo fanno, con quella discrezione<br />
e riservatezza che<br />
purtroppo gran parte delle nostre<br />
istituzioni spesso trascurano<br />
o sottovalutano. E con<br />
questo auspicio formuliamo un<br />
augurio alla nostra cara Forza<br />
<strong>Arma</strong>ta. L’augurio di mantenere<br />
sempre l’alta professionalità,<br />
la dignità e il valore che Le derivano<br />
da un’esistenza ancora<br />
breve ma straordinariamente<br />
ricca di valore e di alte tradizioni.<br />
Da parte nostra continueremo<br />
a ricordare in ogni<br />
occasione ai nostri concittadini<br />
in tutte le regioni d’Italia la<br />
grandezza storica di questo patrimonio<br />
di valore e di tradizioni<br />
di cui ci sentiamo<br />
depositari e custodi. Le nostre<br />
bustine azzurre saranno sempre presenti dovunque e in<br />
tutte le occasioni nelle quali vengono ricordati i Caduti<br />
per la Patria, i nostri Caduti.<br />
A noi tutti, cari soci, l’augurio di essere sempre degni di<br />
questa <strong>Aeronautica</strong> della quale siamo tutti giustamente<br />
orgogliosi. E, assieme, l’augurio di un anno da trascorrere<br />
nelle nostre famiglie in serenità e con fiducia nelle<br />
istituzioni del nostro Paese che, nei suoi centocinquant’anni<br />
di vita, ha affrontato e superato prove ben<br />
più difficili e che merita pienamente il nostro affetto e il<br />
nostro orgoglio di essere italiani e aviatori.<br />
Gen. SA (r) Gianbortolo Parisi<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
La ricorrenza della Madonna di Loreto,<br />
“Patrona degli aeronauti”, è<br />
stata solennemente celebrata in<br />
tutti gli enti, comandi e reparti dell’<strong>Aeronautica</strong><br />
Militare in Italia e all’estero.<br />
A Roma, in particolare, l’anniversario<br />
ha visto lo svolgersi di un rito religioso<br />
che, il 12 dicembre, nella Basilica di<br />
Santa Maria Maggiore, è stato officiato<br />
dall’Ordinario Militare per l’Italia, mons.<br />
Vincenzo Pelvi, alla presenza di una<br />
folta rappresentanza del personale militare<br />
e civile guidata dal capo di Stato<br />
Maggiore gen. SA Giuseppe Bernardis,<br />
della Banda musicale dell’AM che<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Celebrata la Patrona degli aviatori<br />
ha scandito i momenti più solenni della<br />
cerimonia, delle rappresentanze degli<br />
alti Comandi e degli Istituti di formazio-<br />
L’ordine del giorno del capo di Stato Maggiore dell’AM<br />
AERONAUTICA<br />
MILITARE<br />
«Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Militari di Truppa, Personale civile,<br />
ricorre oggi la solenne festività della Beata Vergine Lauretana, un appuntamento fra i più sentiti e cari per la Forza<br />
<strong>Arma</strong>ta, che idealmente ci vede raccolti intorno alla Nostra Patrona con l’intento di rinnovare quella comunione di fede,<br />
di valori morali e sincera devozione che rappresentano nel loro insieme l’insostituibile patrimonio spirituale di tutti<br />
gli uomini e le donne dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare.<br />
Un patrimonio sicuramente prezioso, radicato nei valori di forte motivazione interiore, generoso attaccamento ed entusiasmo,<br />
che ci ha sostenuto e ci sostiene anche nei momenti più difficili e ci infonde la forza d’animo necessaria<br />
per proseguire, con la ferma e leale determinazione di sempre, sulla via del dovere e dell’etica che contraddistinguono<br />
il quotidiano impegno tenacemente profuso da noi tutti per meglio assolvere ai compiti istituzionali affidatici.<br />
Una direttrice lungo la quale dovremo operare con rinnovato impegno, traendo spunto dai fulgidi esempi della nostra<br />
gloriosa tradizione aviatoria, anteponendo come sempre gli interessi collettivi a quelli personali, facendo convergere<br />
ogni sforzo verso il miglior impiego delle energie e delle risorse di cui disponiamo.Il sostegno della nostra Celeste Patrona,<br />
insieme alla tradizione di abnegazione e sacrificio, di eroismo e di dedizione che ci è stata tramandata da coloro<br />
che ci hanno preceduto in azzurro, rappresentano sicuri punti di riferimento che ci sorreggono e ci confortano, ieri<br />
come oggi, lungo il corso della nostra missione, per il bene e la sicurezza della nostra amata Italia.<br />
In momenti come questi, fortemente caratterizzati da un altissimo significato spirituale, è spontaneo rivolgere il nostro<br />
grato e riverente pensiero a quanti hanno generosamente sacrificato la vita, il bene più prezioso, pur di adempiere<br />
con onore e lealtà ai dettami del giuramento prestato.<br />
Con il più profondo sentimento di deferenza, sorretti e confortati dalla protezione della Vergine Lauretana, suprema<br />
garante del patrimonio di ideali che da sempre ispira il nostro operare, guardiamo con fiducia e serenità al futuro, invocando<br />
la Sua intercessione per noi, per le nostre famiglie e per l’<strong>Aeronautica</strong> Militare».<br />
A Montecitorio una mostra sulla PAN<br />
ne della Forza <strong>Arma</strong>ta, dei medaglieri<br />
e di labari delle nostre Associazioni<br />
d’<strong>Arma</strong>, degli addetti militari aeronautici<br />
delle ambasciate accreditate a Roma,<br />
di numeroso personale della FA in<br />
congedo e, infine, di tanti familiari degli<br />
appartenenti all’AM.<br />
Anche nelle sezioni e nuclei dell’<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>, sia pure in<br />
date diverse, la ricorrenza è stata celebrata,<br />
con la partecipazione di rappresentanze<br />
e labari dei sodalizi, con<br />
cerimonie che hanno in genere compreso<br />
il rito religioso e la deposizione<br />
di corone ai monumenti ai Caduti.<br />
Il 28 novembre, nella sede della Camera dei deputati, è stata inaugurata da parte<br />
del presidente di quel ramo del Parlamento, Gianfranco Fini, la mostra “50 anni di<br />
Frecce Tricolori nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, dedicata alle attività della<br />
Pattuglia Acrobatica Nazionale in questi ultimi dieci lustri nei cieli di tutto il mondo,<br />
mostra che è rimasta aperta al pubblico fino al 4 dicembre.<br />
Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia<br />
Renzo Tondo, il gen. SA Tiziano Tosi, comandante della Squadra Aerea, in rappresentanza<br />
del capo di Stato Maggiore dell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, e il comandante<br />
della PAN, ten. col. pil. Marco Lant che, con i componenti della formazione, ha illustrato i pannelli più<br />
rappresentativi dell’esposizione.<br />
5
AERONAUTICA MILITARE<br />
6<br />
Il lungo restauro è il più complesso fatto dal Museo Storico A.M. con risorse interne<br />
Torna in mostra l’idroricognitore Ro.43<br />
Il 17 novembre il Museo Storico<br />
dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare ha presentato<br />
l’idroricognitore biplano IMAM<br />
Ro.43 restaurato dal proprio nucleo<br />
tecnico. Si colma così un vuoto espositivo<br />
nel percorso cronologico adottato<br />
dal Museo, che assegna al<br />
secondo padiglione museale il periodo<br />
tra le due guerre mondiali nel quale<br />
la Regia <strong>Aeronautica</strong> vide i suoi<br />
maggiori successi. Si conferma inoltre<br />
il tema idrovolantistico della collezione,<br />
che dal Lohner Tl al Grumman<br />
HU-16 espone oggi nove macchine di<br />
questa categoria.<br />
La cerimonia è stata presieduta dal<br />
gen. SA Giuseppe Bernardis, capo di<br />
Stato Maggiore dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare,<br />
accompagnato dal sottocapo<br />
gen. DA Roberto Corsini e dal c.amm.<br />
Paolo Treu in rappresentanza della<br />
Marina Militare, accolti dal comandante<br />
dell’aeroporto col. Alessandro Gresta.<br />
In rappresentanza degli equipaggi<br />
che durante la seconda guerra mondiale<br />
operarono con il Ro.43 era presente<br />
il gen. Giuseppe Scarinci.<br />
Costruito nel 1937, ha partecipato alla battaglia di Punta Stilo.<br />
di Gregory Alegi<br />
Presenti, inoltre, i volontari<br />
della sezione AAA di Bracciano<br />
che svolgono servizio<br />
quale guide.<br />
Questo Ro.43 è oggi l’unico<br />
sopravvissuto dei 194 costruiti<br />
ed è uno dei “soci fondatori”<br />
del Museo, nel quale<br />
era stato esposto dall’inaugurazione<br />
del 1977. Nel<br />
2000 l’evidente deterioramento<br />
impose l’avvio di un<br />
restauro che - come ha ricordato<br />
il ten. col. Massimo<br />
Mondini, direttore del Museo - si è poi<br />
prolungato man mano che divenivano<br />
evidenti le condizioni reali della macchina.<br />
Questo ha fatto sì che un intervento<br />
manutentivo si sia trasformato<br />
nel più complesso restauro affrontato<br />
dal Museo con le proprie risorse interne,<br />
alle quali si è aggiunto per alcuni<br />
aspetti il supporto di altri enti.<br />
Costruito nel 1937 con il numero 775<br />
e consegnato alla Regia <strong>Aeronautica</strong><br />
con MM.27050, questo Ro.43 ha prestato<br />
servizio inizialmente sugli incro-<br />
Alcune delle 18 “guide” dell’AAA di Bracciano che prestano volontario servizio al Museo<br />
Storico. Da sinistra: Di Antonio, Narducci, più in basso il presidente della sezione AAA<br />
Bracciano, gen Formisano, dietro Arcangeli (figlio del trasvolatore atlantico), Moscatelli, il<br />
CSM, com.te Vincenti (seminascosto con la barba), il gen. Scarinci, Faleroni, Giulianelli, il<br />
coordinatore delle guide D’Amico, l’ambasciatore Peter Bennet, com.te Gerosa, il modellista<br />
del museo D’Orio col braccio al collo, col. Gresta e amm Treu.<br />
ciatori Giovanni dalle Bande Nere e<br />
Fiume. Con questo prese parte il 9 luglio<br />
1940 alla battaglia di Punta Stilo,<br />
nella quale fu probabilmente danneggiato<br />
perché una settimana dopo fu<br />
inviato in ditta per revisione. Rientrato<br />
in servizio verso fine anno, trascorse il<br />
resto della guerra a Orbetello. Nel<br />
1943 fu destinato all’istituto tecnico<br />
“Carlo Grella” di Roma (oggi “Galileo<br />
Galilei”), sopravvivendo così al conflitto.<br />
Qui fu rintracciato negli anni Sessanta,<br />
nell’ambito della raccolta di<br />
materiale storico per l’erigendo Museo.<br />
Dal Galilei furono recuperati anche<br />
il Macchi C.200 e l’Ansaldo AC.2<br />
oggi esposti a Vigna di Valle.<br />
Il lavoro di restauro ha consentito di<br />
ripristinare i minimi dettagli della fusoliera<br />
e del grande galleggiante,<br />
con la sostituzione di alcune parti<br />
(tra cui lamiere corrose o posticce<br />
applicate negli anni) e la ricostruzione<br />
di altre. Entrambi gli abitacoli sono<br />
stati riallestiti con strumenti in<br />
parte ricostruiti. Nella fase finale del<br />
lavoro l’elica e le cofanature sono<br />
servite da campione per il restauro<br />
del Ro.37bis afghano in corso a Venegono<br />
e destinato a giungere a Vigna<br />
di Valle nella prima metà del<br />
2012. La squadra guidata dal magg.<br />
Gennaro Dal Franco ha infine ripristinato<br />
la livrea originale ed i codici<br />
ORB-23 della Scuola di Osservazione<br />
Aerea di Orbetello presso la quale<br />
il Ro.43 concluse il suo servizio.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Il 18 novembre, al Comando Operazioni<br />
Aeree (COA) di Poggio<br />
Renatico è terminata l’esercitazione<br />
“Virtual Flag <strong>2011</strong>”, giunta alla<br />
sua terza edizione, che ha avuto<br />
lo scopo di addestrare il personale<br />
partecipante - costituito da circa<br />
150 militari provenienti da vari reparti<br />
dell’AM - alla condotta di una<br />
“campagna aerea” complessa.<br />
Iniziata il precedente giorno 7, la<br />
“Virtual Flag”ha consentito agli elementi<br />
che vi hanno preso parte di<br />
esercitarsi nella pianificazione,<br />
coordinamento e controllo di operazioni<br />
aeree complesse in un contesto<br />
operativo “virtuale”, realizzato<br />
per mezzo di una rete multimediale<br />
e di una serie di software di simulazione<br />
molto avanzati.<br />
Scendendo nel particolare, è da evidenziare<br />
che gli obiettivi fissati - sintetizziamo<br />
da una nota della Forza<br />
Amata - erano quelli di verificare, a livello<br />
operativo, la capacità di pianificare<br />
e condurre un’operazione di<br />
media-scala, con la costituzione di<br />
due DOB (Deployable Operational<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
La “Virtual Flag <strong>2011</strong>”<br />
Base) e un APOD (Airport of Disembarkation)<br />
in uno scenario tipico di<br />
operazione fuori dai confini nazionali;<br />
sviluppare le capacità del personale<br />
militare di operare, in modo sinergico<br />
ed efficace, all’interno di strutture di<br />
Comando e Controllo (JFACC-AOC),<br />
secondo le nuove dottrine della NA-<br />
TO; verificare la capacità di rischieramento<br />
del Reparto Mobile di<br />
Comando e Controllo dell’A.M. e addestrare<br />
il personale dell’AOC a operare<br />
da strutture mobili; sviluppare la<br />
capacità di addestramento in modalità<br />
“simulata” CAX (Computer Assisted<br />
eXercise) con l’impiego di sistemi<br />
informatici di simulazione e delle<br />
nuove tecnologie di comunicazione;<br />
validare, infine, i contenuti dei programmi<br />
dell’Air Operation Training<br />
Centre, ovvero del centro di addestramento<br />
al comando e controllo delle<br />
operazioni aeree istituito lo scorso anno<br />
a Poggio Renatico.<br />
L’esercitazione si è svolta in due fasi<br />
di cinque giorni ciascuna.<br />
Nella prima, detta “orientation course”,<br />
i partecipanti hanno potuto fa-<br />
AERONAUTICA MILITARE<br />
miliarizzarsi con la struttura e le<br />
procedure operative del JFACC<br />
(Joint Force Air Component Command),<br />
ovvero la capacità militare<br />
che consente di pianificare, coordinare<br />
e controllare tutti gli aspetti di<br />
una campagna aerea. Nella stessa<br />
fase, anche il personale dell’EXCON<br />
(EXercise CONtrol), la “regia” dell’esercitazione,<br />
ha potuto esercitarsi<br />
nell’utilizzo dei software di simulazione,<br />
tra i quali il Joint Planning<br />
and Execution Coordination Tool<br />
(JPECT), un’interfaccia sviluppata<br />
dalla NATO per l’addestramento del<br />
personale sui sistemi e sulle procedure<br />
di Comando e Controllo (C2)<br />
delle operazioni militari.<br />
Nella seconda fase, invece, ha avuto<br />
luogo la parte pratica dell’esercitazione,<br />
ambientata in un contesto di<br />
tipo CRO (Crisis Response Operation)<br />
ed incentrata sulla pianificazione<br />
operativa e sull’esecuzione di<br />
una campagna aerea diretta, coordinata<br />
e controllata da un JFACC-AOC<br />
(Air Operation Center) rischierato a<br />
ridosso dell’area di operazioni.<br />
Inaugurato l’anno accademico degli Istituti di formazione dell’AM<br />
Il 18 novembre, a Pozzuoli, si è svolta la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico <strong>2011</strong>-2012 degli Istituti<br />
di formazione dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare.<br />
Nela relazione introduttiva, il comandante delle Scuole dell’AM e della 3ª Regione Aerea, gen. SA di Pasquale Preziosa,<br />
ha sottolineato le tre direttrici principali - “il sapere”, il “saper fare” e “il saper essere” - sulle quali si sviluppa il<br />
percorso didattico degli allievi, mentre il prof. Umberto Gori, professore emerito dell’Università di Firenze e presidente<br />
del Centro universitario di Studi Strategici e Internazionali (CSSI), ha tenuto la prolusione sul tema “Evoluzione della<br />
conflittualità: dalle guerre tradizionali alla guerra dell’informazione. Verso una geopolitica virtuale?”.<br />
Da parte sua il capo di Stato Maggiore dell’<strong>Aeronautica</strong>, gen. SA Giuseppe Bernardis, dopo aver posto in risalto<br />
quelli che sono stati i protagonisti della giornata, e cioè gli allievi, in particolare quelli del corso Orione V (tra cui anche<br />
quattro piloti stranieri) che hanno ricevuto il “distintivo di pilota d’aeroplano”, ha sottolineato la professionalità<br />
di tutto il personale dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare, evidenziando come etica e motivazione siano alla base dei comportamenti<br />
collettivi e ricordando, a cinquant’anni dall’eccidio di Kindu, i 13 aviatori della allora 46ª Aerobrigata che nel<br />
lontano 11 novembre 1961 furono barbaramente uccisi.<br />
Durante la cerimonia sono stati consegnati i seguenti riconoscimenti: all’aspirante Gianluca Stefani il “premio annuale<br />
per l’attitudine militare nelle Accademie”, istituito dall’Ordine Militare d’Italia e destinato agli allievi di tutte le Accademie<br />
Militari distintisi nell’attitudine militare al termine del 2° anno di corso; al ten. col. Marcello Morbiducci il “premio<br />
Douhet/Mitchell”, per la migliore tesi del Corso Comando presso l’Istituto di Scienze Militari di Firenze; al m.llo di 3ª<br />
Classe Roberto Carboni la “Daga d’Onore” come 1° classificato al termine del 2° anno della Scuola Marescialli. Premiata<br />
infine anche la squadra nazionale di ginnastica ritmica per l’altissimo valore dei risultati conseguiti ai Campionati<br />
del Mondo svoltisi a Montpellier il 24 e 25 settembre scorsi (v. pag. 6 di <strong>Aeronautica</strong> n. 10/<strong>2011</strong>).<br />
7
AERONAUTICA MILITARE<br />
Cambi di comando e assunzioni d’incarico nell’AM<br />
L’11 novembre, sull’aeroporto militare di Djakovica in Kosovo, il col. pil. Franco Trozzi è subentrato al pari grado<br />
Andrea Massucci nel comando della “Task Force Air” (TFA),<br />
Il 15 novembre, a Pratica di Mare, il col CSA Marco Lucertini ha assunto il comando del Reparto Medicina <strong>Aeronautica</strong><br />
e Spaziale (RMAS) del Centro Sperimentale Volo (CSV) in sostituzione del pari grado Giuseppe Ciniglio<br />
Appiani.<br />
Il 7 dicembre il gen. SA Pasquale Preziosa ha assunto l’incarico di capo di Gabinetto del ministro della Difesa venendo<br />
sostituito dal gen. DA Vitantonio Cormìo, in sede vacante, nel Comando delle Scuole A.M.-3ª Regione Aerea.<br />
Il 7 dicembre, a Vigna di Valle, il ten. col. nav. Pierluigi Poletti ha sostituito il ten. col. pil. Massimo Mondini nell’incarico<br />
di direttore del Museo Storico dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare.<br />
La “Dubai International Air<br />
Chiefs Conference”<br />
Il 12 novembre il capo di Stato Maggiore dell’AM,<br />
gen. SA Giuseppe Bernardis, ha partecipato alla<br />
quinta edizione della “Dubai International Air<br />
Chiefs Conference” (DIAC-11) che è stata ospitata<br />
dalla Forza Aerea degli Emirati Arabi Uniti nella capitale<br />
di quel paese in concomitanza con il Salone<br />
aerospaziale di Dubai.<br />
La DIAC - alla quale erano presenti anche i capi di<br />
Stato Maggiore delle aeronautiche militari di Australia,<br />
Brasile, Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran<br />
Bretagna, Grecia, Pakistan, Qatar, Stati Uniti, Svezia<br />
e Turchia insieme a oltre trecento delegati provenienti<br />
da ogni parte del mondo - è un forum<br />
internazionale di alto livello per lo scambio di esperienze<br />
in ambito aeronautico.<br />
Nel suo intervento il gen. Bernardis ha trattato il tema<br />
“Defining the operational requirements for an integrated<br />
airborne Early Warning and Battle<br />
Management capability: the multi-mission solution”.<br />
8<br />
Riunione dei comandanti dei<br />
reparti del CFC<br />
Il 15 e il 16 novembre, presso il 50°<br />
Stormo, ha avuto luogo la periodica<br />
riunione dei comandanti dei reparti<br />
dipendenti dal Comando Forze<br />
da Combattimento (CFC).<br />
Nel corso dell’evento - che è stato<br />
presieduto dal gen. BA Roberto Nordio,<br />
comandante del CFC ed al quale<br />
hanno partecipato anche i capi<br />
ufficio del CFC stesso, i rappresentanti<br />
del Comando delle Operazioni<br />
Aeree (COA) e quelli dell’Ufficio<br />
Centrale Ispezioni Amministrative - sono stati trattati argomenti<br />
di comune interesse per i Reparti e relativi alle attività di natura<br />
operativa, addestrativa e di gestione del personale.<br />
I lavori sono stati conclusi in video conferenza dal gen. SA<br />
Tiziano Tosi, comandante della Squadra Aerea, che ha<br />
dato indicazioni sulle attività che i Reparti del CFC dovranno<br />
svolgere in futuro.<br />
La “Mauriziana” a militari dei reparti della Squadra Aerea<br />
Il 25 novembre, sull’aeroporto romano di Centocelle, il comandante della Squadra Aerea (CSA), generale SA Tiziano<br />
Tosi, ha consegnato la “Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare” ad un centinaio di militari,<br />
tra ufficiali e sottufficiali, provenienti da tutto il territorio nazionale e in forza ai reparti dipendenti dal CSA.<br />
L’onorificenza rappresenta l’importante e significativo riconoscimento che la Forza <strong>Arma</strong>ta tributa a quanti hanno<br />
condotto una carriera esemplare per attaccamento al servizio, spirito di abnegazione e capacità professionali.<br />
La cerimonia è stata aperta dall’intervento del gen. Tosi<br />
che ha espresso ai decorandi il suo personale compiacimento<br />
per quanto da loro realizzato nel corso della loro lunga<br />
carriera e per il costante esempio fornito ai colleghi.<br />
All’evento, oltre a varie alte autorità dell’AM ed a molti familiari<br />
dei decorati, era anche presente il il Consigliere<br />
Nazionale dell’<strong>Associazione</strong> “Nastro Verde”, gen. B. della<br />
Guardia di Finanza Mario De Nuntiis, in rappresentanza<br />
del Sodalizio custode dei valori sociali e culturali legati all’onorificenza<br />
in argomento.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
“Air and Space Power Workshop <strong>2011</strong>”<br />
Il 23 e 24 novembre, all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche<br />
(ISMA) di Firenze, si è svolto l’”Air and<br />
Space Power Workshop <strong>2011</strong>”.<br />
L’evento - informa un comunicato della Forza <strong>Arma</strong>ta -<br />
ha interessato molti ufficiali, provenienti da tutti gli Enti/Reparti<br />
dell’AM, per ricreare un momento al di fuori<br />
della routine operativa che desse spazio al confronto e<br />
al dibattito interno tra i quadri dirigenziali dell’Organizzazione,<br />
presenti e futuri, su tematiche di ampio respiro<br />
con potenziali ricadute in ambito aeronautico.<br />
Il convegno è stato aperto dal capo di Stato Maggiore<br />
dell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, che nel suo intervento<br />
ha dichiarato che «ci siamo prefissati di creare un<br />
momento ad esclusivo appannaggio della Forza <strong>Arma</strong>ta<br />
che [...] si faccia fautore di costruttivi confronti e propositivi<br />
dibattiti su argomentazioni ad ampio spettro. Le<br />
diverse ed articolate tematiche che verranno analiticamente<br />
approfondite dai vari relatori, mi auguro rappresentino<br />
solo il punto di partenza per un qualificato<br />
raffronto tra i diversi gradi di esperienza e di competenza<br />
maturati a ciascun livello di comando da ognuno di<br />
Voi nel corso della vita aeronautica».<br />
Il workshop, si è focalizzato su quattro tematiche, relative<br />
alle seguenti macroaree:<br />
1. “Concetto d’ambiente aereo-spaziale”, relatore il gen.<br />
BA Paolo Mazzi, che ha avuto lo scopo di analizzare i<br />
Laureati i marescialli<br />
“infermieri” della SMAM<br />
Il 2 dicembre, nella sede distaccata di Viterbo dell’Università<br />
La Sapienza di Roma, i sette marescialli<br />
categoria Sanità, specialità Operatori<br />
sanitari specializzati, appartenenti all’11° corso Nash<br />
della Scuola Mrescialli AM, hanno discusso la tesi di<br />
laurea in Infermieristica conseguendo tutti la votazione<br />
di 110 e lode, risultato che conferma la qualità<br />
della formazione ricevuta nei tre anni di corso.<br />
Dopo la discussione della tesi e la proclamazione, i<br />
“neo-dottori” sono rientrati alla Scuola dove, alla presenza<br />
dei loro familiari, hanno ricevuto le felicitazioni<br />
e i vivi complimenti del comandante dei Corsi, col.<br />
Eugenio Rovazzani, che ha poi consegnato un premio<br />
al 1° classificato m.llo di 3ª classe Fulvio Parrino.<br />
Il conseguimento della laurea da parte dei marescialli<br />
dell’11° Corso operatori di sanità segna la conclusione<br />
delle attività del corso Nash - che nella scorsa estate<br />
aveva visto il conseguimento della laurea in “scienze<br />
organizzative e gestionali” da parte dei 55 allievi di<br />
quella categoria (v. pag. 9 di <strong>Aeronautica</strong> n. 7/<strong>2011</strong>) - in<br />
quanto, tra qualche giorno, anche questi “neo-dottori”<br />
raggiungeranno i reparti di assegnazione.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
AERONAUTICA MILITARE<br />
fattori che influenzeranno in futuro lo scenario strategico<br />
globale, cercando di definire le conseguenze che avrà<br />
sullo strumento militare in generale e su quello aerospaziale<br />
in particolare;<br />
2. “Output capacitivo A.M. 2025”, relatore il gen. BA Silvano<br />
Frigerio, focalizzato sull’analisi del processo di affinamento<br />
strutturale interno alla F.A. iniziato nella<br />
primavera del 2010 (Progetto di Razionalizzazione della<br />
Pianta Capacitiva 2025) per assicurare una componente<br />
aerospaziale bilanciata e sostenibile, rispondente alla<br />
sempre maggiore riduzione delle risorse disponibili e<br />
all’esigenza di accrescere la rilevanza dell’A.M., sul piano<br />
operativo e funzionale;<br />
3. “Cultural Awareness nel Fuori Area”, relatore il gen.<br />
BA Claudio Salerno, per un’approfondita riflessione sulle<br />
modalità e le specifiche di indottrinamento del personale<br />
AM in termini di Competenza Culturale Trasversale<br />
(CCT) sia come cultura individuale, sia in vista degli impieghi<br />
complessi e articolati relativi alle Operazioni Fuori<br />
dai Confini Nazionali (OFCN);<br />
4. “I nuovi orientamenti di policy nel settore manutentivo”,<br />
relatore il brig. gen. Arnaldo Giuliani Eletti, per identificare<br />
i principi generali e i presupposti da tenere in<br />
considerazione per un opportuno, futuro orientamento<br />
della policy manutentiva dei Sistemi d’<strong>Arma</strong> in dotazione<br />
alla F.A.<br />
Al CVV il simulatore di volo<br />
per aliante<br />
Il 2 dicembre, presso il Centro di Volo a Vela di Guidonia,<br />
ha avuto luogo la cerimonia per l’inaugurazione<br />
del nuovo simulatore di volo per aliante “Flight Training<br />
Soaring Simulator 2” che è stato sviluppato dalla<br />
ditta Ari dell’ing. Andrea Bonaiti in collaborazione con<br />
l’Istituto Fiocchi di Lecco.<br />
Poiché l’abilitazione all’aliante è stata inserita nel nuovo<br />
iter per il conseguimento del brevetto di pilota militare<br />
allo scopo di incrementare la continuità nell’attività<br />
di volo e di accrescere le capacità di pilotaggio legate<br />
alle peculiari caratteristiche di volo degli alianti, non ultima<br />
la mancanza di un sistema di propulsione, l’attività<br />
di volo a vela - concentrata in due settimane nel periodo<br />
estivo - consente agli allievi, in soli dodici voli, di effettuare<br />
quello da solista.<br />
La brevità di tale addestramento ha, pertanto, resa necessaria<br />
l’adozione di un ausilio didattico che permetta<br />
agli allievi stessi di familiarizzare con il velivolo e di non<br />
interrompere completamente l’attività in caso di condizioni<br />
meteorologiche avverse, nonché di fornire un addestramento<br />
volto alla risoluzione di eventuali<br />
situazioni di emergenza.<br />
9
AERONAUTICA MILITARE<br />
3° corso motoristi<br />
L’8 ottobre, in occasione del 60° anniversario<br />
del loro arruolamento, i motoristi<br />
del 3° corso provenienti da più<br />
parti d’Italia assieme a parenti e amici,<br />
si sono radunati al Museo Storico<br />
A.M. di Vigna di Valle per abbracciarsi<br />
ancora una volta e ricordare i molti<br />
colleghi scomparsi.<br />
16° Corso per meteorologisti<br />
Nell’ambito del raduno del 21° corso<br />
specialisti avvenuto a Caserta il 22 ottobre<br />
scorso è avvenuto il “sottoraduno”<br />
di alcuni dei meteo appartenenti<br />
al 16° corso di tale specialità che eb-<br />
10<br />
Raduni nell’AM<br />
be inizio nell’ottobre 1961. Nella foto i<br />
m.lli Pizzuti, Avella, La Montagna,<br />
Sclafani e Festa.<br />
Per il 50° anniversario del<br />
Corso Zodiaco 2°<br />
Dal 22 al 28 ottobre il corso Zodiaco<br />
2° ha festeggiato i cinquant’anni del<br />
suo arruolamento che avvenne il 24<br />
ottobre 1961 all’Accademia <strong>Aeronautica</strong><br />
di Nisida.<br />
L’evento è stato celebrato dai numerosi<br />
componenti del Corso convenuti<br />
a Napoli, in massima parte accompagnati<br />
dalle proprie consorti, assistendo<br />
dapprima, il 23 a Pozzuoli, alla<br />
presentazione, tenuta dall’attuale comandante<br />
dell’Accademia gen. BA<br />
Umberto Baldi, sulla nuova organizzazione<br />
dell’Istituto, completata da una<br />
visita alle varie aule e laboratori. Successivamente,<br />
i partecipanti hanno<br />
presenziato alla Santa Messa al cui<br />
termine il gen. SA Leonardo Tricarico,<br />
rappresentante dello Zodiaco 2°, accompagnato<br />
dal gen. Baldi, ha deposto<br />
una corona sul monumento ai<br />
Caduti per ricordare “i ragazzi dello<br />
Zodiaco” che non sono più fra noi.<br />
Il giorno dopo, nella vecchia sede<br />
dell’Accademia di Nisida, i partecipanti<br />
al cinquantenario, presente il<br />
gen. SA Leandro De Vincenti, capo di<br />
Stato Maggiore di AJFC di Napoli,<br />
hanno voluto rivivere le intense emo-<br />
Protocollo d’intesa tra l’AM e l’AeCI<br />
Il 7 dicembre, al Palazzo <strong>Aeronautica</strong> di Roma, ha avuto luogo la<br />
firma di un protocollo d’intesa tra l’<strong>Aeronautica</strong> Militare, rappresentata<br />
dal suo capo di Stato Maggiore, gen. SA Giuseppe Bernardis,<br />
e l’Aero Club d’Italia rappresentato dal Commissario Straordinario di<br />
tale ente, sen. Giuseppe Leoni.<br />
L’accordo - reca una nota della Forza <strong>Arma</strong>ta - ha lo scopo «di promuovere<br />
e sviluppare le attività aeronautiche nel contesto nazionale nonché<br />
la diffusione della cultura aeronautica, attraverso l’istruzione e l’allenamento<br />
dei piloti militari presso gli Aero Club federati, l’attività di volo degli<br />
Aero Club federati sugli aeroporti militari sedi di Reparto A.M.,<br />
ovvero di altra Forza <strong>Arma</strong>ta, aperti a tale tipologia di traffico aereo, e<br />
l’attività di familiarizzazione al volo in favore del personale appartenente<br />
all’Amministrazione della Difesa e, in particolare, degli allievi dell’Istituto<br />
Militare di istruzione secondaria dell’A.M. “Giulio Douhet”».<br />
zioni provate mezzo secolo prima, al<br />
momento della lettura dell’elenco dei<br />
vincitori del concorso, replicando, nei<br />
limiti del possibile, le varie fasi di quell’avvenimento.<br />
I festeggiamenti si sono conclusi con<br />
un viaggio turistico-culturale di quattro<br />
giorni a Malta.<br />
Personale demaniale<br />
dell’Accademia <strong>Aeronautica</strong><br />
Il 6 dicembre, all’Accademia <strong>Aeronautica</strong><br />
di Pozzuoli, ha avuto luogo il raduno<br />
del personale demaniale che ha<br />
prestato servizio presso il massimo<br />
Istituto di formazione dell’AM.<br />
Diecimila ore di volo<br />
per i Predator dell’AM<br />
Il 29 novembre, i velivoli a pilotaggio<br />
remoto (APR) Predator del 28° Gruppo<br />
“Streghe” dell’AM hanno raggiunto<br />
il traguardo delle 10.000 ore di volo effettuate<br />
in Italia e all’estero nel corso di<br />
operazioni aeree svolte fuori area.<br />
Iniziata il 18 dicembre 2004 con il primo<br />
volo in Italia, l’attività operativa di questi<br />
mezzi aerei è stata condotta impiegando<br />
il Predator A+ (MQ-1) che ha effettuato<br />
circa 9.000 ore di volo e il<br />
Predator B (MQ-9) che ne ha totalizzate<br />
circa 1.000.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Il 41° Stormo ricorda il cap. Ammannato<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
AERONAUTICA MILITARE<br />
L’11 novembre, a Sigonella e in occasione del centenario della nascita, è stata rievocata la figura del cap. pil.<br />
MOVM Athos Ammannato al quale è intitolato il 41° Stormo Antisom.<br />
Alla cerimonia, che ha visto la celebrazione del rito religioso e la deposizione di una corona d’alloro al monumento<br />
dedicato ai Caduti del Reparto, erano presenti il gen. DA Giuliano De Carlo, ispettore dell’Aviazione per la<br />
Marina, il col. pil. Dario Missaglia, comandante del 41° Stormo e tutto il personale di quel Reparto.<br />
Da sottolineare che il gen. SA Oreste Genta, collega nel corso “Leone” del commemorato e decano dei piloti dell’AM<br />
con i suoi cento anni recentemente festeggiati, ha inviato una lettera allo Stormo, nella quale ha auspicato che il ricordo<br />
dell’eroe “che dopo non poche battaglie, donò alla Patria la Sua giovane vita, contribuisca a consolidare e ad<br />
accrescere in tutti i componenti del Reparto quell’etica di comportamento che crea i valori spirituali della nostra Forza<br />
<strong>Arma</strong>ta la cui efficienza è basata nelle virtù dei suoi uomini”.<br />
Ricordiamo che l’Eroe - che con i fratelli Aramis e Porthos, anch’essi piloti militari, costituì il noto trio dei “moschettieri”<br />
aeronautici - era il comandante della 235ª Squadriglia Savoia<br />
Marchetti inquadrata nel 60° Gruppo del 41° Stormo e cadde nel<br />
corso della Campagna d’Africa durante un’azione bellica meritando<br />
la massima ricompensa al VM con la seguente motivazione: “Intrepido<br />
Comandante di Squadriglia, baldo combattente di tre guerre,<br />
quattro volte decorato al Valor Militare, volontario per le più aspre e<br />
ardite azioni belliche, aveva portato sempre brillantemente a termine<br />
in un’aura di entusiasmo e di fede, tra i rischi più gravi, tutte le<br />
missioni affidategli. Sulla via del ritorno da un volo di guerra alturiero,<br />
compiuto su velivolo terrestre, scompariva nel mare che la sua<br />
ala vittoriosa aveva tante volte sorvolato. Cielo del Mediterraneo e<br />
della Marmarica, 11 Giugno 1940- 20 Febbraio 1941”.<br />
Riunione degli ufficiali<br />
addetti alla pubblica<br />
informazione<br />
Il 6 dicembre, al Palazzo <strong>Aeronautica</strong> in Roma,<br />
si è svolta l’annuale riunione di lavoro<br />
degli ufficiali addetti stampa presso enti e reparti<br />
della Forza <strong>Arma</strong>ta per uno scambio di<br />
informazioni e di idee su tematiche di attualità<br />
e sulle relazioni tra l’AM e gli organi della pubblica<br />
informazione.<br />
All’evento - aperto dal saluto del capo di Stato<br />
Maggiore dell’AM gen. SA Giuseppe Bernardis<br />
e coordinati dal capo dell’Ufficio Pubblica<br />
informazione dello SMA, col. pil. Achille Cazzaniga<br />
- hanno preso parte una sessantina di<br />
ufficiali provenienti da altrettanti organismi<br />
della Forza <strong>Arma</strong>ta.<br />
Nel corso della riunione, in particolare, è stata<br />
analizzata l’attività svolta durante le operazioni<br />
aeree condotte nella “Unified Protector” in Libia<br />
e - si legge un un comunicato dell’AM - sono stati<br />
discussi «i rapporti tra PI e le predisposizioni<br />
attinenti alla riservatezza e alla tutela del segreto<br />
militare, i sistemi organizzativi che integrano<br />
la comunicazione con l’attività operativa (Info<br />
Ops), e le responsabilità dell’Ufficiale PI nei confronti<br />
del personale designato ad operare fuori<br />
dai confini nazionali».<br />
4.000 ore di volo per gli AMX in<br />
Afghanistan<br />
4.000 ore di volo è il traguardo che il 14 novembre è stato<br />
raggiunto dagli AMX del 51° e del 32° stormo che l’AM ha<br />
rischierato a turno in Afghanistan dal 7 novembre 2009.<br />
Questa significativa cifra - che è stata celebrata con l’apposizione<br />
di una apposita scritta su uno di questi cacciabombardieri<br />
- rappresenta la sintesi di oltre 1.500 missioni<br />
effettuate per sorveglianza, supporto e ricognizioni, quest’ultime<br />
svolte su 3.700 siti con oltre 41.000 fotografie riprese<br />
dal particolare “pod” di cui i velivoli sono dotati e che<br />
consentono di trasmettere le immagini in tempo reale alle<br />
forze di superficie.<br />
Il COMUSAFE in visita allo<br />
Stato Maggiore AM<br />
Il 21 e il 22 novembre, il generale Mark A. Welsh III,<br />
COMmander United States Air Force in Europe (CO-<br />
MUSAFE), è stato in visita a Roma anche per avere<br />
un incontro ufficiale con il capo di Stato Maggiore dell’AM,<br />
gen. SA Giuseppe Bernardis.<br />
Nel corso di tale evento il generale Welsh, a capo di una<br />
delegazione del suo Comando, ha avuto dapprima un<br />
incontro privato con il gen. Bernardis, ha poi assistito ad<br />
un briefing illustrativo dell’attività della Forza <strong>Arma</strong>ta e<br />
dei suoi futuri programmi ed ha infine visitato le Sale<br />
Storiche di Palazzo <strong>Aeronautica</strong>.<br />
11
SCIENZA, SPAZIO,<br />
TECNICA E INDUSTRIA<br />
Alle 16,02 (ora locale) del 26 novembre,<br />
dal poligono di Cape<br />
Canaveral e con un vettore<br />
Atlas V, la NASA ha lanciato il rover<br />
Curiosity (v. anche pag. 12 di <strong>Aeronautica</strong><br />
n. 8-9/<strong>2011</strong>) che dovrà proseguire,<br />
con tecnologie ben più<br />
avanzate, il lavoro di ricerca iniziato<br />
nel 2004 dalle sonde Spirit e Opportunity,<br />
quest’ultima peraltro straordinariamente<br />
ancora attiva pur avendo<br />
superato di sette anni il limite di operatività<br />
di tre mesi che era stato previsto<br />
per esse (v. anche pag. 23 di<br />
<strong>Aeronautica</strong> n. 6/<strong>2011</strong>).<br />
Compito di Curiosity - che lavorerà<br />
per non meno di un anno marziano,<br />
pari a circa due anni terrestri (ma ha<br />
Il 4 novembre, dopo 520 giorni dal<br />
suo inizio avvenuto il 3 giugno<br />
2010, si è concluso, presso l’Istituto<br />
per i problemi biomedici di Mosca,<br />
l’esperimento Mars-500 (v.<br />
pag. 11 di <strong>Aeronautica</strong> n. 7/2010).<br />
Avviato da Russia e Agenzia spaziale<br />
europea (ESA), l’esperimento<br />
ha avuto lo scopo di simulare un<br />
viaggio umano su Marte per verificare<br />
il comportamento psico-fisiologico<br />
di sei “astronauti” isolati per<br />
così tanto tempo in un ambiente ristretto<br />
riproducente gli spazi di un’astronave<br />
e comprendente anche un<br />
modulo per la discesa sul Pianeta<br />
rosso, in un’area attrezzata simulante<br />
appunto il suolo marziano.<br />
All’apertura dei sigilli con i quali<br />
era stato chiuso il modulo base<br />
12<br />
In viaggio verso Marte il rover Curiosity<br />
una batteria nucleare al plutonio che<br />
teoricamente potrebbe consentirgli di<br />
continuare a funzionare per più di un<br />
nostro decennio) - sarà quello di investigare<br />
sulla passata e presente capacità<br />
di Marte di sostenere la vita,<br />
analizzando a tale scopo, oltre all’atmosfera,<br />
molti campioni del terreno e<br />
di roccia per trovare un qualsiasi segno<br />
che in passato ci sia stata un’attività<br />
biologica su Marte.<br />
Il rover, il cui nome ufficiale è Mars<br />
Science Laboratory (MSL) ed alla cui<br />
costruzione ha partecipato anche l’azienda<br />
italiana Sitael, assomiglia a<br />
Spirit e Opportunity, ma, largo tre metri,<br />
pesa 900 kg ed è il più grosso mai<br />
costruito a tentare di raggiungere il<br />
Pianeta rosso.<br />
Dotato di sei ruote motorizzate e di un<br />
braccio robotizzato estensibile per oltre<br />
due metri, il rover, contenente dieci<br />
sofisticati strumenti, verrà “depositato”<br />
il 6 agosto 2012, dopo otto mesi e<br />
mezzo di viaggio e un tragitto di 570<br />
milioni di chilometri, nel Cratere Gale<br />
di Marte non con il sistema di “airbag”<br />
usato in precedenza per ammortizzare<br />
l’impatto dei rover con il suolo, ma<br />
mediante una specie di verricello so-<br />
Concluso l’esperimento Mars-500<br />
del Mars-500 i sei partecipanti - i<br />
tre russi Sukhrob Kamolov, Alexey<br />
Sitev e Alexandr Smoleevskiy, l’italo-colombiano<br />
Diego Urbina, il<br />
francese Charles Romain e il cinese<br />
Wang Yue - sembravano, per<br />
quanto provati, in condizioni soddisfacenti.<br />
Saranno ora gli studi subito avviati<br />
dagli scienziati addetti all’esperimento<br />
a consentire di valutare tanti<br />
ed importanti aspetti psichici e fisici<br />
degli astronauti durante il lungo<br />
viaggio e, in particolare, la loro resistenza<br />
al fatto di essere continuamente<br />
bersagliati dai raggi cosmici,<br />
la loro capacità di svolgere attività<br />
varie nella gravità marziana dopo<br />
un viaggio di circa otto mesi in assenza<br />
di gravità, la possibilità di in-<br />
speso in aria grazie ad alcuni razzi. E<br />
questo - hanno dichiarato in proposito<br />
i tecnici del Jet Propulsione Laboratory<br />
che si occupa dell’MSL costato<br />
ben 2,5 miliardi di dollari - sarà certamente<br />
il momento più delicato di tutta<br />
la missione perché se qualcosa andrà<br />
storta il rover si schianterebbe al suolo<br />
diventando probabilmente inutilizzabile.<br />
Il sistema, hanno aggiunto, non è stato<br />
mai sperimentato prima, e la NASA<br />
conta molto sulla sua riuscita perché<br />
aprirebbe la strada ad altre missioni<br />
tese a trasportare su Marte oggetti<br />
molto pesanti, strumenti e laboratori<br />
automatici utili per studiare e approfondire<br />
ulteriormente le nostre conoscenze<br />
sul Pianeta rosso.<br />
È da ricordare in proposito che la missione<br />
MSL viene osservata con grande<br />
interesse soprattutto dall’Agenzia<br />
spaziale europea (ESA), che ha in<br />
programma una operazione congiunta<br />
con la NASA per i prossimi anni, missione<br />
denominata ExoMars (v. pag. 11<br />
di <strong>Aeronautica</strong> n. 2/2006) che potrebbe<br />
essere il primo passo per prelevare<br />
e riportare sulla Terra rocce<br />
marziane.<br />
traprendere un simile viaggio da un<br />
punto di vista del calcolo delle scorte<br />
di cibo, aria e acqua e, infine, la<br />
capacità di convivenza in spazi limitati<br />
da parte di gruppi di persone diverse<br />
per nazionalità, carattere,<br />
costumi, ecc. e praticamente prive<br />
di comunicazioni con l’esterno.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
L’ESA utilizzerà quattro vettori Vega<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA<br />
L’Agenzia spaziale europea (ESA) ha recentemente firmato un contratto con Arianespace - il consorzio che<br />
commercializza i lanci dei vettori europei Ariane e Soyuz ed ai quali si unirà tra breve il piccolo lanciatore europeo<br />
Vega - per la realizzazione di quattro di questi ultimi vettori da impiegare per le sue attività.<br />
Ricordiamo che il Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) ed il cui primo lancio è previsto per il prossimo<br />
gennaio, è un razzo che la ELV (European Launch Vehicle), società partecipata tra l’italiana Avio e l’Agenzia spaziale<br />
italiana (ASI), ha sviluppato per il trasporto in orbita di piccoli carichi, tra i 300 e i 2.000 kg, in orbite basse o polari,<br />
in particolar modo eliosincrone.<br />
Il lanciatore è formato da un corpo singolo a quattro stadi, alto circa 30 metri, con un diametro massimo di circa 3<br />
metri e con un peso al decollo di 137 tonnellate.<br />
Space-X per la missione Dragon<br />
La società Space Exploration<br />
Technologies (Space-<br />
X) ha recentemente<br />
completato le prove, peraltro<br />
già approvate dalla Nasa, volte<br />
ad assicurare l’incolumità delle<br />
persone a bordo in caso di imprevisti,<br />
del sistema di aborto<br />
missione della navicella Dragon<br />
progettata per voli con astronauti<br />
a bordo ed il cui prototipo è stato lanciato un anno fa (v.<br />
pag. 12 di <strong>Aeronautica</strong> n. 12/2010).<br />
Ricordiamo che la Dragon servirà a trasportare fino a sette<br />
astronauti sulla ISS sospendendo così, dopo il pensionamento<br />
degli Shuttle, la “dipendenza” degli Stati Uniti dai lanci con la<br />
Soyuz russa che costano 62 milioni di dollari ad astronauta a<br />
fronte del costo del trasporto con la Dragon che costerebbe invece<br />
solo 20 milioni di dollari.<br />
La Phobos-Grunt russa verso<br />
una luna di Marte<br />
L’8 novembre la Russia ha lanciato dal cosmodromo di<br />
Baikonur con un vettore Zenit la sonda Phobos-Grunt dirigendola,<br />
appunto, verso Phobos, una delle più grandi lune<br />
di Marte, per esplorarne l’atmosfera e raccoglierne campioni del<br />
suolo (e Grunt, in questo contesto, significa suolo) - che saranno<br />
riportati sulla Terra dalla capsula sigilillata Living Interplanetary<br />
Flight Experiment (LIFE) - per consentire osservazioni dettagliate<br />
del Pianeta rosso e dell’ambiente circum-marziano,<br />
Fornendo inoltre, è la vivissima<br />
speranza degli scienziati del progetto,<br />
anche indizi sull’origine dei<br />
satelliti di Marte e la loro relazione<br />
con il pianeta, così come ulteriori<br />
informazioni sul ruolo avuto<br />
nella formazione dei pianeti terrestri<br />
dagli impatti di asteroidi.<br />
Scoperta l’origine dei<br />
raggi cosmici<br />
La sonda AGILE<br />
(Astrorilevatore<br />
Gamma ad Immagini<br />
Leggere) dell’Agenzia<br />
Spaziale Italiana (v.<br />
anche pag. 12 di <strong>Aeronautica</strong><br />
n. 5/2008), ha<br />
scoperto nella banda<br />
Gamma un’emissione<br />
in corrispondenza del<br />
resto di supernova W44 che può essere attribuita<br />
inequivocabilmente a protoni accelerati che si<br />
“scontrano” con il gas circostante.<br />
Nella circostanza è stato precisato che i dati di<br />
AGILE risolvono il problema di identificare in<br />
modo chiaro una sorgente di raggi cosmici di<br />
alta energia.<br />
Nuove prove per il<br />
missile PAC-3<br />
La Lockheed Martin ha reso noto che il<br />
suo missile terra-aria PAC-3 (Patriot<br />
Advanced Capability-3) ha nuovamente<br />
riconosciuto, seguito e intercettato con<br />
successo un missile balistico tattico. La<br />
prova - che includeva un ingaggio con fuoco<br />
alternato (ripple-fire) da parte di un missile<br />
PAC-3 CRI (Cost Reduction Initiative)<br />
come primo intercetore e un PAC-3 Baseline<br />
Missile come secondo intercettore - è<br />
avvenuta presso la base White Sand posta<br />
nel Nuovo Messico.<br />
Ricordiamo che il PAC-3, molto più avanzato<br />
del Patriot, è capace di contrastare i moderni<br />
missili balistici tattici, quelli Cruise e<br />
gli aeromobili ad ala fissa o rotante.<br />
13
VARIE<br />
La Rivista del Club Alpino Italiano (CAI) ha recentemente pubblicato un articolo sul ritrovamento<br />
dei resti di un B-17 scomparso sulle Alpi italo-francesi il 1° novembre 1946.<br />
Per il suo particolare interesse, non solo storico, ne abbiamo chiesta l’autorizzazione a riportarne<br />
il testo anche sul nostro periodico, autorizzazione che ci è stata cortesemente e<br />
prontamente concessa e della quale ringraziamo sentitamente il CAI.<br />
Era l’estate del ‘75 o ‘76, non ricordo<br />
con esattezza, ma la cornice<br />
di montagne quella sì: l’emozione<br />
che provavo allora, da ragazzo, è rimasta<br />
immutata a 50 anni. In vacanza, come<br />
ogni anno in Val Veni, convinsi mio<br />
padre a salire al Rifugio Elisabetta Soldini,<br />
poco a monte del quale si era<br />
sparsa notizia che affIorassero i resti di<br />
un aereo americano precipitato durante<br />
la seconda Guerra Mondiale.<br />
Mai avrei potuto immaginare allora<br />
che quella gita si sarebbe trasformata,<br />
oltre 30 anni dopo, in un’avventura<br />
appassionante che riunisce<br />
cittadini e testimoni di diverse nazionalità<br />
tesa a commemorare un equipaggio<br />
tragicamente scomparso fra<br />
le nevi del Monte Bianco.<br />
Quel giorno, a circa mezz’ora di cammino<br />
dal rifugio, la fronte del Ghiacciaio<br />
d’Estelette luccicava, una volta<br />
tanto, più che per il ghiaccio, per l’enorme<br />
quantità di frammenti di alluminio<br />
e pezzi di lamiera esposti al sole.<br />
Uno spettacolo impressionante reso<br />
14<br />
Il B-17 scomparso sul Monte Bianco<br />
Il cerchietto rosso indica il punto dell’impatto<br />
del B-17 sulla montagna<br />
Una storia di uomini, aerei e ghiacciai<br />
Testo di Gianni Boschis - foto AAVV<br />
possibile dal rapido ritiro del ghiacciaio<br />
che per tanti anni aveva custodito<br />
il relitto aereo sotto la propria<br />
bianca coperta ed ora, trascinato giù<br />
sino alla sua fronte, lo restituiva abbandonandolo<br />
sulla morena. Fra i detriti<br />
ricordo ancora, sgomento, un<br />
braccio umano (del cui ritrovamento<br />
avvisammo più tardi il gestore del rifugio)<br />
e la mostrina dorata “US’ che tutti<br />
i soldati statunitensi portano tuttora<br />
sul bavero della camicia d’ordinanza.<br />
Ancor oggi mi meraviglio della forza<br />
seduttiva che un oggetto come quello,<br />
pur cosi minuscolo, può esercitare<br />
sulla mente di un adolescente sognatore<br />
com’ero io, la fantasia già scatenata<br />
da cento libri d’avventura ed<br />
esplorazione. La Val Veni era la mia<br />
Isola del tesoro, l’aereo americano il<br />
relitto di un vascello che, ancor più incredibilmente,<br />
era affondato in un mare<br />
di ghiaccio, l’Estelette. Per anni ho<br />
custodito quella mostrina come un talismano,<br />
quasi si trattasse del regalo<br />
di un amico misterioso che ora fInalmente<br />
ha quasi un volto, O meglio i<br />
volti degli otto uomini (chissà chi fra<br />
loro) che costituivano l’equipaggio.<br />
Dall’estate del ‘72 i Carabinieri ed un<br />
reparto dei Marines avevano scandagliato<br />
ogni anfratto della zona: non<br />
c’era tuttavia da stupirsi se a distanza<br />
di qualche anno nuovi resti umani e ritrovamenti<br />
di ogni genere avvenissero<br />
ancora, ed avvengono tuttora. Non si<br />
parlava in quegli anni di surriscaldamento<br />
globale, né io avrei immaginato<br />
di laurearrni un giorno in geologia, ma<br />
tant’è. Oggi posso semplicemente dire<br />
che lo studio delle Scienze della<br />
Terra ha aggiunto all’affetto per quella<br />
zona la capacità di saper leggere il<br />
paesaggio e interpretare le dinamiche<br />
della natura, comprese quelle glaciali,<br />
che tanta parte hanno in questa vicenda.<br />
Quello d’Estelette è il ghiacciaio<br />
italiano più occidentale del<br />
Massiccio del Monte Bianco: insieme<br />
al Glacier des Glaciers (versante france<br />
se) cinge l’Aiguille des Glaciers,<br />
una piramide rocciosa di 3818 m che,<br />
d’estate, si specchia nella gelide acque<br />
del Lago del Combal, e che, d’inverno,<br />
è meta sci alpinistica tra le più<br />
frequentate. Dalla fronte dolcemente<br />
adagiata nella conca morenica il<br />
Ghiacciaio d’Estelette si raccorda alla<br />
parete Sud dell”Aiguille des Glaciers<br />
tramite una zona via via più ripida e<br />
ricca di crepacci nei cui lembi sono<br />
ancor oggi certamente incastrate e<br />
sepolte molte parti dell’aereo della cui<br />
identità ho preso coscienza soltanto<br />
da poco tempo.<br />
Si trattava di un B-17, soprannominato<br />
‘Fortezza volante’, il più grande<br />
bombardiere impiegato nella seconda<br />
Guerra Mondiale sino al giugno del<br />
1944, quando entrò in servizio il suo<br />
erede, il B-29, destinato a rimanere<br />
tragicamente associato al nome di Hiroshima<br />
e Nagasaki. È il primo novembre<br />
1946: il B-17 n. di matricola<br />
43-39338 (uno delle migliaia ancora<br />
di stanza in Europa alla fine della<br />
guerra, appartenente al 15th TCS<br />
(Troop Carrier Squadron) del 61st<br />
TCG (Troop Carrier Group) di stanza<br />
a Eschbom (Francoforte, Germania),<br />
decolla dall’aeroporto di Capodichino<br />
a Napoli diretto a Londra.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
L’elica affiorata del B-17<br />
È ancora notte quando, sul Tirreno in<br />
piena tempesta, l’aereo lascia inspiegabilmente<br />
la rotta pianificata per dirigersi<br />
su Genova (anziché Marsiglia) in<br />
direzione della Valle d’Aosta. Ma anche<br />
qui il maltempo non dà tregua all’equipaggio<br />
e così, forse per un errore<br />
di navigazione o strumentale, sì trova<br />
ad una quota troppo bassa rispetto ai<br />
rilievi circostanti e impatta a pochi metri<br />
dalla vetta dell’Aiguille des Glaciers.<br />
Dato l’orario, la stagione e la neve già<br />
abbondante, non si ha traccia di alcun<br />
testimone diretto dell’evento. Le comunicazioni<br />
radio interrotte o impraticabili<br />
impediscono alle autorità militari di conoscere<br />
i fatti, cosicché le ricerche del<br />
velivolo si disperdono inutilmente su<br />
un fronte vastissimo, ma distante dal<br />
luogo dell’incidente: dal Tirreno alla<br />
Corsica, su per la Valle del Rodano sino<br />
alla Manica, senza esito.<br />
È il luglio 1947 quando, per caso, una<br />
pattuglia di chasseurs alpins (gli alpini<br />
francesi) di stanza a Bourg Saint<br />
Maurice, si imbatte nei primi resti non<br />
distanti dalla cresta di confine con l’Italia,<br />
lungo il versante occidentale della<br />
montagna, sul Glacier des Glaciers.<br />
Ne è tuttora commosso testimone<br />
Francis Raout, all’epoca soldato di leva<br />
ed o ggi lucido novantenne che<br />
scrive di quei luoghi, con nostalgia,<br />
dal Nord della Francia. Nel mese di<br />
agosto i pochi resti umani ritrovati<br />
vengono solennemente raccolti in una<br />
bara avvolta da una bandiera stelle-e-<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
strisce che, omaggiata del picchetto<br />
d’onore delle più alte autorità militari<br />
francesi e americane, prende la via di<br />
casa. Oggi sappiamo che questi resti<br />
(di chi esattamente è impossibile stabilire)<br />
giacciono sotto una stele di<br />
marmo bianco nei verdi prati del cimitero<br />
monumentale di Arlington, vicino<br />
a Washington.<br />
Passano gli anni: la neve ed il ghiaccio<br />
intanto hanno avvolto tutto nel<br />
bianco mantello della montagna; il silenzio<br />
fa sua la vicenda. Almeno sino<br />
al 1972 quando la guida alpina<br />
Edoardo Pennard, gestore del Rifugio<br />
Elisabetta per 38 anni, scopre i primi<br />
resti mai rinvenuti sul versante italiano.<br />
Cosa poteva essere accaduto<br />
dunque? La risposta stava ancora<br />
sulla montagna: scalando la cresta<br />
Sud Ovest per una via poco frequentata,<br />
Pennard non crede ai suoi occhi<br />
quando, improvvisamente, a poche<br />
decine di metri dalla vetta, si imbatte<br />
in un’elica contorta, ma ancora saldamente<br />
incastrata nella parete rocciosa.<br />
L’aereo doveva aver colpito la<br />
cresta della montagna cosi da precipitare,<br />
disintegrandosi, sui due versanti:<br />
ciò che spiega la dispersione<br />
dei detriti aerei su ben due ghiacciai<br />
ad una distanza cresciuta nel tempo<br />
a causa del movimento delle lingue<br />
glaciali. Grazie all’intraprendente sforzo<br />
documentale di un gruppo di appassionati<br />
francesi, italiani, è iniziata<br />
una ricerca volta non solo a ricostruire<br />
le circostanze dell’incidente, ma<br />
anche la storia dell’aereo e del suo<br />
equipaggio. Qualche tempo dopo, la<br />
signora Anne Lofton Cobb si vede improvvisamente<br />
recapitare una lettera<br />
contenente i documenti di suo papà,<br />
il Maggiore Lawrence L. C., terzo ufficiale<br />
di bordo e pilota: il ritrovamento,<br />
opera di escursionisti italiani, è l’inizio<br />
della ricostruzione di un puzzle storico<br />
ed umano ancora in corso.<br />
Altri importanti tasselli si sono aggiunti<br />
in questi anni: il primo rapporto militare<br />
sull’incidente, la lista del<br />
personale di bordo, la documentazione<br />
della cerimonia funebre alla caserma<br />
alpina di Bourg S. Maurice nel<br />
1947, il resoconto di testimoni talvolta<br />
casuali della vicenda, effetti personali<br />
(come un giubbotto di salvataggio o la<br />
piastrina di riconoscimento del Comandante<br />
dell’aereo, il Colonnello<br />
15<br />
VARIE<br />
Hudson Hutton Upham) essenziali per<br />
far luce sulla vicenda,<br />
Toccanti gli sviluppi sul fronte umano<br />
registrati negli ultimi mesi: grazie all’ingegnere<br />
aeronautico Pierluigi Duranti<br />
e alla giornalista americana<br />
Susan Harold è stato possibile risalire<br />
a 6 delle 8 famiglie dell’equipaggio,<br />
restituendo loro per la prima volta il<br />
resoconto dell’incidente e ricevendo in<br />
cambio toccanti e-mail e foto dei loro<br />
cari nel corso della guerra.<br />
Nell’estate 2010 i volontari impegnati<br />
nelle ricerche ed i familiari delle vittime<br />
hanno costituito un Comitato internazionale<br />
per la commemorazione<br />
dell’equipaggio del B-17. Presidente<br />
la signora Anne Lofton Cobb, il Comitato<br />
ha organizzato una cerimonia<br />
commemorativa dell’equipaggio attraverso<br />
la posa di una targa a ricordo<br />
dell’equipaggio sia al Rifugio Elisabetta<br />
Soldini che al rifugio francese ‘Des<br />
Mottets’, rispettivamente il 3 e 4 settembre:<br />
ciò a testimonianza del fatto<br />
che i resti dell’aereo sono ancora dispersi<br />
sui due versanti dell’Aiguille<br />
des Glaciers. Il rifugio italiano e quello<br />
francese sono stati così idealmente<br />
uniti da un itinerario della memoria da<br />
dedicare non solo all’equipaggio americano,<br />
ma a tutti i soldati francesi ed<br />
italiani che combatterono proprio in<br />
questa zona nel corso della seconda<br />
Guerra Mondiale.<br />
È auspicabile che tale itinerario venga<br />
suggellato in un prossimo futuro dalla<br />
posa dell’elica dell’aereo recentemente<br />
recuperata dalla montagna, simbolo<br />
autentico e prezioso della vicenda<br />
storica ed umana.<br />
Un momento della cerimonia commemorativa
VARIE<br />
Il 10 febbraio 2012 il Comune di Valfabbrica (Perugia) intitolerà una piazza della città al cap. pil.<br />
Medaglia d’argento al valor aeronautico Giovanni Tempioni, deceduto in quella zona quando, a bordo<br />
di un TF-104 in grave avaria, rimaneva al suo posto di pilotaggio per consentire al collega allievo<br />
istruttore di eiettarsi in tutta sicurezza, rinunciando così alla propria salvezza.<br />
Riservandoci di dare in seguito il dovuto spazio alla cronaca della cerimonia, pubblichiamo il ricordo<br />
del Caduto nello scritto di chi fu il sopravvissuto di quel lontano, doloroso incidente di volo.<br />
Quella fredda mattina, come<br />
tante altre di un freddo inverno<br />
del 1969, si presentava sopra<br />
Grosseto con uno strato di nubi<br />
non molto spesso.<br />
Un’occhiata alla vetrata della sala<br />
operativa del 20° Gruppo per conoscere<br />
il tipo di missione da compiere<br />
ed eccoci seduti in tre per un briefing<br />
al frequentatore, un pilota esperto con<br />
parecchie ore di volo sull’F-84F, con<br />
Gianni Tempioni e con me che, in addestramento<br />
istruzionale, dovevo<br />
svolgere tutta la missione di “chase”<br />
dal posto posteriore del TF-104.<br />
Gianni era il mio istruttore: un bolognese<br />
amante delle barzellette e delle<br />
battute quali solo gli emiliani sanno fare<br />
anche nei momenti più tirati; ci univa<br />
una vecchia amicizia sorta sin dai<br />
tempi del 101° Gruppo a Rimini. Nel<br />
briefing pre-volo Gianni si limita all’essenziale<br />
“perché, tanto, voi due se la<br />
faccio lunga, vi addormentate”.<br />
Si va all’aereo portandosi in spalla il<br />
paracadute: allora non avevamo ancora<br />
i Martin Baker, ma i seggiolini<br />
C2. Ultimi suggerimenti a me, mentre<br />
andiamo al nostro velivolo, con qualche<br />
trucco per facilitare il mio compito,<br />
giacché dovevo imparare a<br />
compiere tutto il volo come se lui non<br />
fosse stato lì davanti a me ed io fossi<br />
stato già l’istruttore.<br />
Messa in moto, cinque dita, rullaggio<br />
e decollo dietro all’altro TF lasciandoci<br />
una decina di metri di margine, per<br />
avere un po’ di spazio nel caso in cui<br />
il velivolo da seguire invadesse la nostra<br />
mezza corsia. Mezza, perché un<br />
pilota alle sue prime missioni sul 104<br />
decollava dalla linea di centro pista<br />
per consentirgli un margine di possibile<br />
deviazione dalla linea centrale.<br />
Carrello su, flaps su, via dal postbru-<br />
16<br />
Un ricordo di Gianni Tempioni<br />
di Marcello Caltabiano<br />
ciatore ed iniziamo a salire verso il lago<br />
Trasimeno, che sarà la nostra zona<br />
di lavoro, con livellamento a<br />
20.000 piedi per poter dare inizio alle<br />
manovre previste. Collegamento radio<br />
con il radar Quercia affinché segua<br />
la nostra missione e, magari, ci<br />
avvisi se qualche velivolo inavvertitamente<br />
invade la nostra zona di lavoro;<br />
o se noi, sempre inavvertitamente,<br />
avessimo invaso quella di qualche altra<br />
missione.<br />
Uso degli aerofreni; dei flaps su<br />
takeoff; avvicinamento allo stallo con<br />
la cloche che vibrando dà il previsto<br />
avvertimento, lettura dell’AOA (angolo<br />
d’attacco) e rimessa; stallo con l’entrata<br />
del kicker questa volta, ed ancora<br />
rimessa in linea di volo; poi, virate<br />
strette in linea di volo e un bel po’ di<br />
virate sfogate.<br />
Dopo circa una mezzora e più di manovre,<br />
ci troviamo intorno ai 10.000<br />
piedi e dobbiamo salire per presentarci<br />
a Grosseto Avvicinamento a<br />
27.000 piedi.<br />
Comunico quindi di dare motore e salire<br />
alla quota prevista.<br />
Sennonché ci accorgiamo che il livellamento<br />
è stato effettuato a 17.000<br />
piedi, evidentemente per un errore di<br />
lettura dell’altimetro da parte del pilota<br />
in transizione.<br />
Gianni: “Vedi te che il nostro amico ha<br />
sbagliato lettura dell’altimetro; adesso<br />
ci divertiamo!”.<br />
“A che quota siamo?” chiedo.<br />
“270” è la risposta.<br />
“Leggi bene l’altimetro”.<br />
“Orca!” e si vede lo sbuffo del fumo nero<br />
che indica che sta dando motore.<br />
Avanzo la manetta anch’io, ma si sente<br />
un colpo sordo ed ho l’impressione di<br />
una forte imbardata a destra, entrando<br />
immediatamente in visione nera.<br />
“Lanciati, Marcello, lanciati!” sono le<br />
ultime parole di Gianni.<br />
Pressato da una montagna di “g” positivi,<br />
continuo ad avere la visione nera<br />
e non riesco a coordinare il<br />
movimento delle braccia per raggiungere<br />
la maniglia di eiezione. Abbasso<br />
la testa ed eccola lì la maniglia, entro<br />
un ristretto campo visivo, e le mie mani<br />
le sono vicine.<br />
Poi mi risveglio e percepisco un suono<br />
leggero: il fruscio del paracadute.<br />
Guardo in giù: sono molto prossimo al<br />
suolo e vedo un fiume ed un albero<br />
sotto di me, ma non ho certo il tempo<br />
di cercare di evitare entrambi, tanto<br />
ormai sono basso. C’è una cinquecento<br />
bianca che corre su una stradina<br />
e dentro ci sono due brave<br />
persone che mi raccoglieranno dopo<br />
una più che rovinosa caduta sull’albero,<br />
per fortuna attutita dal “survival kit”<br />
che non ho fatto in tempo a sganciare<br />
e che si è incaricato di spezzare parecchi<br />
rami. Chiedo dov’è l’altro paracadute<br />
e mi rispondono che ne hanno<br />
visto solo uno: quello mio.<br />
Ancora intontito, non riesco a ricordare<br />
chi fosse in volo con me e comprendo<br />
che non è riuscito a salvarsi:<br />
la mente fa strane beffe quando rimane<br />
forzatamente inattiva per un periodo<br />
che, considerato il tempo di<br />
discesa con il paracadute da 17.000<br />
piedi, è stato intorno a parecchi minuti,<br />
nonostante il freddo pungente.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Mi trasportano dal medico condotto<br />
del paese di Valfabbrica e, dopo un<br />
po’ avverto un forte dolore alle costole;<br />
poi, arriva un’ambulanza che mi<br />
porta all’Ospedale di Perugia.<br />
Mi infilano dentro un letto, che mi dicono<br />
essere stato occupato da un frate<br />
poche ore prima ed una suorina<br />
s’incarica di offrirmi da bere una spremuta<br />
d’arancia. In quel momento le<br />
sono immensamente grato e lo sarò<br />
per tutti i miei dieci giorni di degenza<br />
ed anche ora lo sono, per avermi dimostrato<br />
cosa significa la carità cristiana<br />
e curare il prossimo senza<br />
chiedere nulla in cambio.<br />
Mentre mi portano alla sala raggi per<br />
accertamenti realizzo che con me su<br />
quell’aereo c’era Gianni; piango tra<br />
me e me come non ho mai pianto in<br />
vita mia, né piangerò in futuro.<br />
L’inchiesta su quanto era accaduto ha<br />
determinato che la tip sinistra si era<br />
improvvisamente sganciata da sola<br />
ed era andata a colpire il piano di coda;<br />
da quel momento il TF aveva iniziato<br />
a precipitare fuori da ogni<br />
possibilità di controllo.<br />
Ho perso uno dei miei più cari amici;<br />
compagno di tanti altri voli felici e di<br />
scherzi fatti al Gruppo dei quali era un<br />
instancabile promotore.<br />
Commemorazione dei Caduti nelle missioni di pace<br />
Il 12 novembre, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli al Campidoglio - presente il ministro della Difesa Ignazio La<br />
Russa che in precedenza e per l’occasione aveva deposto una corona all’Altare della Patria - è stato celebrato un rito in<br />
suffragio di tutti i “Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”. Nella ricorrenza del giorno dedicato al<br />
loro ricordo, inoltre, è seguita una cerimonia commemorativa presso la Stele di Belvedere Caffarelli con la deposizione di<br />
una corona d’alloro al monumento eretto in loro onore.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Forse il più bello scherzo, sempre di<br />
sua iniziativa, è stato quello di versare<br />
un po’ di olio sotto il motore della<br />
nuovissima auto appena acquistata<br />
da Giovannino e della quale, al Circolo<br />
Ufficiali di Rimini, tutto orgoglioso<br />
ci stava illustrando le prestazioni e la<br />
goduria di poterla guidare. Gianni a<br />
un certo punto entra e si unisce a noi<br />
che ascoltavamo interessati, ma non<br />
senza un po’ d’invidia e, con fare sornione,<br />
chiede di chi sia quell’auto<br />
nuova fiammante e se il suo proprietario<br />
si era accorto che c’era una perdita<br />
d’olio sotto il motore di quel<br />
nuovo gioiello.<br />
Usciamo tutti dal Circolo ed ovviamente,<br />
nessuno di noi dà una mano a<br />
Giovannino quando mette in moto il<br />
proprio amore nuovo fiammante e,<br />
contorcendosi tutto in avanti a sportello<br />
spalancato, con la mano destra<br />
preme sull’acceleratore e con tutti e<br />
due gli occhi ben aperti cerca disperatamente,<br />
ma inutilmente, di vedere<br />
da dove mai il motore stesse perdendo<br />
olio. Stavamo divertendoci da matti,<br />
pregustando la bevuta che<br />
Giovannino, dopo averci coperti di<br />
parolacce ed epiteti irriferibili da buon<br />
toscanaccio qual era, ci avrebbe offerto;<br />
felice per lo scampato pericolo<br />
Cinquantacinque anni fa il Mach 1,15 di Franchini<br />
di dover ammettere che aveva comperato<br />
una specie di gabinetto su<br />
quattro ruote.<br />
Eravamo stati diversi anni noi due alla<br />
243ª Squadriglia del 101°, poi io ero<br />
stato trasferito per due anni in Accademia<br />
e, quando sono arrivato al 20°,<br />
Gianni è stato il primo a corrermi incontro<br />
esclamando: “Che bello, Marcello,<br />
tornare a volare assieme a te!”.<br />
Assieme a me ha compiuto il Suo ultimo<br />
volo, ed io gli devo la vita.<br />
Trascrivo la motivazione della Sua<br />
medaglia d’argento al Valor Aeronautico:<br />
“Pilota Istruttore di provata capacità,<br />
nel corso di un volo di addestramento,<br />
resosi conto dell’impossibilità di<br />
mantenere il controllo del velivolo,<br />
che precipitava per grave avaria tecnica,<br />
ordinava all’Allievo Istruttore di<br />
lanciarsi con il paracadute e rimaneva<br />
consapevolmente al proprio posto per<br />
garantire la sicurezza del lancio, che<br />
in effetti si concludeva positivamente.<br />
Tale generoso comportamento pregiudicava<br />
irrimediabilmente le sue<br />
possibilità di salvezza.<br />
Lucido esempio di ferma dedizione al<br />
dovere fino al sacrificio e di profonda<br />
partecipazione al codice morale degli<br />
Istruttori di volo.”<br />
Il 4 dicembre di 55 anni fa, per la prima volta nella storia dell’aviazione<br />
Italiana, un velivolo progettato e costruito interamente nel nostro Paese,<br />
l’Aerfer Sagittario II, pilotato dal ten. col. Giovanni Franchini del Reparto<br />
Sperimentale Volo dell’AM, superava il fatidico “Muro del Suono”.<br />
Già il giorno prima Franchini aveva tentato l’impresa che, seppur riuscita,<br />
non era stata omologata in quanto compiuta troppo al largo sul mare impedendo<br />
così ai commissari a terra di udire i relativi bang sonici.<br />
Il tentativo fu ripetuto il giorno dopo ed il Sagittario II superò ufficialmente<br />
la velocità del suono raggiungendo Mach 1,15 a 8.000 metri.<br />
A terra, dopo l’impresa, si constatò che la vernice delle coccarde sul dorso<br />
alare era stata abrasa dall’onda d’urto.<br />
P.L.B.<br />
17<br />
VARIE
VARIE<br />
Il campo di volo di Vigevano,<br />
con la sua bella pista in erba<br />
orientata 25/07 e lunga 600 metri,<br />
ha chiuso i battenti.<br />
Dissapori con la proprietà del terreno<br />
hanno provocato lo sfratto di tutti<br />
gli utenti, l’abbattimento degli<br />
hangar e la inagibilità della pista.<br />
Tutti gli aeroplani sono stati portati<br />
su altri campi più ospitali.<br />
L’ultimo da trasferire era il velivolo<br />
di un mio amico, un MCR-01<br />
ULC con marche I-8366, che sarebbe<br />
stato ospitato su un campo privato<br />
distante solo 12 chilometri da<br />
Vigevano.<br />
Il 23 luglio <strong>2011</strong> siamo andati al<br />
campo per vedere in quali condizioni<br />
fosse la pista. L’erba era stata falciata,<br />
ma tutto il campo era<br />
ingombro di grosse balle di fieno alte<br />
due metri. Però spingendo forte,<br />
in due, era possibile spostarle facendole<br />
ruotare di lato.<br />
In questo modo siamo riusciti a<br />
creare uno spazio libero lungo circa<br />
300 metri, sufficiente per decollare,<br />
a patto di tenere bene la direzione<br />
tra le balle di fieno.<br />
Alle16,20 ho decollato e mi sono<br />
diretto per 250° verso Castel d’Agogna,<br />
la nuova destinazione del<br />
velivolo, che ho raggiunto in cinque<br />
minuti.<br />
18<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
XXXI MOSTRA AEROFILATELICA<br />
Un atterraggio… elettrizzante<br />
di Carlo Alberto Zorzoli<br />
Ho fatto un passaggio basso sulla<br />
pista per annunciare il mio arrivo, e<br />
infatti ho visto che il proprietario<br />
era vicino all’hangar.<br />
Mi sono portato poi sottovento osservando<br />
le caratteristiche del sito<br />
(era la prima volta che lo vedevo).<br />
La pista è lunga almeno 6 o 700<br />
metri, in erba ben rasata, ma inizia<br />
dopo un filare di alberi alti circa<br />
10 metri.<br />
Virando in finale ho visto che gli alberi<br />
sulla destra erano molto più<br />
bassi degli altri, e ho deciso, con<br />
mossa furba, di spostare la planata<br />
sulla destra per entrare in pista angolato,<br />
ma con una entrata meno<br />
penalizzata dalla vegetazione.<br />
Nel momento in cui stavo per passare<br />
la soglia della pista sono stato av-<br />
Bravo furbo!<br />
volto da una fortissima scarica elettrica<br />
e da un rumore simile ad un<br />
tuono.<br />
Il motore si è fermato di colpo, ma<br />
ormai ero sulla pista e ho potuto atterrare<br />
regolarmente.<br />
Dietro di me, tra gli alberi ho avvertito<br />
altre due forti scariche, poi il silenzio.<br />
L’elica aveva perso una pala, l’ogiva<br />
era stata tagliata di netto e la cappot-<br />
tatura del motore presentava grandi<br />
bruciature da scarica elettrica.<br />
Io ero incolume, e mi sono avviato a<br />
piedi verso l’hangar, da dove il proprietario<br />
del campo era partito con<br />
la jeep per venirmi incontro.<br />
“Non ha visto i fili! E l’ENEL che ha<br />
rifiutato di segnalarli! Ma lo sa che<br />
sono 15.000 volt?”<br />
31° mostra aerofilatelica a Orbetello<br />
Il 13 novembre, a Orbetello - in occasione delle celebrazioni per l’85° anniversario<br />
della vittoria di Mario de Bernardi alla Coppa Schneider del 1926 - è stata inaugurata<br />
la 31ª Mostra aerofilatelica organizzata da quel comune con il Circolo filatelico<br />
“Crociere atlantiche B. Andreuccetti”, l’<strong>Associazione</strong> Trasvolatori Atlantici e<br />
l’<strong>Associazione</strong> Pionieri dell’<strong>Aeronautica</strong>.<br />
Presente alla mostra, tra gli altri, il comandante Fiorenza de<br />
Bernardi, figlia del vincitore della Coppa sopracitata, e presidente<br />
dell’<strong>Associazione</strong> Donne dell’Aria.<br />
Per l’occasione le Poste Italiane hanno predisposto un apposito<br />
annullo postale.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Il Raduno dei Pionieri dell’<strong>Aeronautica</strong><br />
Il 26 novembre, all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche<br />
(ISMI) di Firenze, si è svolto il raduno annuale dell’<strong>Associazione</strong><br />
Pionieri dell’<strong>Aeronautica</strong>.<br />
La giornata è iniziata, dopo il saluto del comandante dell’Istituto<br />
gen. DA Pietro Valente, con l’intervento del presidente<br />
del Sodalizio, gen. SA Giovanni Sciandra, che ha aperto la<br />
conferenza programmata sul “Potere Aereo” con le argomentazioni<br />
relative all’ing. Giuseppe Collina, precursore di<br />
tale materia, vissuto negli anni del nostro Risorgimento.<br />
Ha poi proseguito il brig. gen. Basilio Di Martino con la testimonianza<br />
dei rapporti intercorsi tra l’industriale Gianni<br />
Caproni e il teorico e studioso della materia Giulio Douhet.<br />
Il generale Vincenzo Camporini ha poi concluso la serie<br />
di interventi trattando le future prospettive inerenti il potere<br />
aereo.<br />
L’evento, presieduto dal gen. SA Pasquale Preziosa, comandante<br />
delle Scuole AM/3ª Regione Aerea, ha visto la<br />
partecipazione di numerosi pionieri, invitati ed ospiti unitamente<br />
a tutti gli allievi dei vari corsi della Scuola Militare<br />
“Giulio Douhet”.<br />
A sei dei più meritevoli di questi giovani sono poi state consegnate<br />
altrettante borse di studio: due offerte dalla Presidenza<br />
nazionale dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>, due<br />
dalla famiglia Bernardini in memoria del gen. SA Umberto<br />
Bernardini, già presidente dell’<strong>Associazione</strong> Pionieri del-<br />
19<br />
VARIE<br />
l’<strong>Aeronautica</strong>, e due da parte della contessa Maria Fede<br />
Caproni.<br />
Nella seconda parte della mattinata, dopo l’indirizzo di saluto<br />
del generale Preziosa, presso il Circolo ufficiali, è avvenuta la<br />
presentazione della mostra di aeropittura dell’artista Marcella<br />
Mencherini che, per l’occasione, ha donato all’Istituto un suo<br />
dipinto inerente il tema della mostra “Firenze e il volo” ed uno<br />
a ricordo della MOVM Italo Piccagli, ufficiale AM, trucidato dai<br />
nazisti durante la seconda guerra mondiale.<br />
Una visita pomeridiana al “Corridoio Vasariano” degli Uffizi,<br />
appositamente organizzata, è stato l’intervallo molto apprezzato<br />
dai partecipanti, in attesa della cerimonia serale<br />
per la consegna dei diplomi ai nuovi Pionieri.<br />
Hanno ricevuto tale riconoscimento i soci: gen. SA Antonino<br />
Altorio, ten. col. Silvio Carlo Baroli, com.te Bruno Bulgarelli,<br />
gen. isp. capo Manlio Carboni, com.te Eugenio De Bellis,<br />
gen. BA Maurizio de Rinaldis, dott. Giorgio Di Antonio, gen.<br />
BA. Massimo Montanari, gen. isp. capo Piero Moja, gen. SA<br />
Pasquale Preziosa, gen. isp. capo. Antonio Tricarico, gen. DA<br />
Pietro Valente e lo storico rag. Achille Vigna.<br />
La cena sociale ha concluso la giornata altamente significativa<br />
per le attività che si sono svolte con grande partecipazione.<br />
P.L.B.
VARIE<br />
Il 19 novembre, a Roma, si è riunita l’Assemblea ordinaria<br />
della <strong>Associazione</strong> Trasvolatori Atlantici (ATA)<br />
per fare il punto sulle attività svolte dal Sodalizio nel<br />
<strong>2011</strong> e per il rinnovo delle cariche sociali.<br />
Alla presenza di numerosi soci e simpatizzanti ha aperto<br />
la riunione il presidente Renato Valle con una esaustiva<br />
e applaudita relazione nel corso della quale ha<br />
ricordato l’alto valore dell’opera svolta sin dal 1972 a favore<br />
del riquadro del cimitero di Orbetello nel quale riposano<br />
le salme di Italo Balbo e di tanti atlantici che<br />
hanno scelto di essere sepolti nella cittadina dalla quale<br />
decollarono le trasvolate atlantiche di massa.<br />
Il presidente ha quindi evidenziato le donazioni di importanti<br />
cimeli e originali documenti all’Ufficio Storico e<br />
al Museo Aeronautico di Vigna di Valle effettuate da familiari<br />
di illustri trasvolatori, ricordando inoltre che le donazioni<br />
figurano nel sito ufficiale dell’<strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>.<br />
Consegnati i premi ONFA<br />
20<br />
L’Assemblea dell’ATA<br />
Il 1° dicembre, a Roma, nella Sala degli Eroi di Palazzo <strong>Aeronautica</strong><br />
ed alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’<strong>Aeronautica</strong><br />
Militare, gen. SA Giuseppe Bernardis, si è svolta l’annuale<br />
cerimonia di consegna dei premi assegnati dall’Opera nazionale<br />
dei figli degli aviatori (ONFA) agli assistiti che si sono particolarmente<br />
distinti negli studi.<br />
A livello nazionale sono stati conferiti 20 premi: otto di questi sono stati<br />
consegnati ad altrettanti premiandi residenti nel Lazio, mentre i rimanenti<br />
12 riceveranno il rispettivo premio presso i Comandi periferici.<br />
Tra gli otto premiati di Roma vi sono quattro laureati, tre diplomati<br />
alla Scuola media superiore e un diplomato alla Scuola<br />
media inferiore.<br />
Nel suo intervento il presidente dell’ONFA, gen. SA (r) Piergiorgio<br />
Crucioli, ha illustrato i risultati del processo di riordino dell’Opera,<br />
culminato con il nuovo Statuto, sottolineando in particolare<br />
il fatto che l’ONFA, dal 1999 ad oggi, ha erogato 534 premi, patrocinando,<br />
nel solo <strong>2011</strong>, 284 assistiti ed erogando sussidi integrativi<br />
a 138 famiglie.<br />
Il gen. Bernardis, da parte sua, ha ringraziato l’ONFA per il lavoro<br />
svolto, definendola «una parte significativa della famiglia rappresentata<br />
dall’<strong>Aeronautica</strong> Militare».<br />
All’evento, oltre ai premiandi accompagnati dai loro familiari, hanno<br />
partecipato numerose autorità militari e i rappresentanti degli<br />
Enti benefattori dell’Opera.<br />
Dal 1930, l’ONFA, con il supporto dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare e attraverso<br />
i contributi volontari<br />
del personale, sia in servizio<br />
sia in quiescenza, e dei benefattori,<br />
assiste per tutto il<br />
periodo formativo, dall’asilo<br />
fino all’università, i figli del<br />
personale deceduto per<br />
qualsiasi causa.<br />
Al proposito è intervenuto il vice presidente Paolo Balbo<br />
sottolineando l’importanza e l’ampiezza della recente<br />
donazione dell’archivio del gen. SA Alberto Briganti.<br />
Su invito del presidente, il consigliere Bruno Delisi ha<br />
informato su tre progetti allo studio dell’ATA: la riedizione<br />
del libro “Cieli e Mari” di Ranieri Cupini, il migliore studio<br />
sulle trasvolate italiane, ormai introvabile; la proposta<br />
all’<strong>Aeronautica</strong> Militare di inserire nel Museo di Vigna di<br />
Valle una mostra permanente sui Servizi Aerei Speciali<br />
(SAS), grande unità alle dipendenze di Superaereo, la cui<br />
gloriosa storia merita, da parte dell’<strong>Arma</strong> e dell’opinione<br />
pubblica, un adeguato riconoscimento; la preparazione e<br />
l’immissione in rete di un efficace sito come organo informativo<br />
del Sodalizio. Al termine degli interventi hanno<br />
avuto luogo le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali,<br />
del cui risultato verrà data successiva notizia.<br />
R.V.<br />
Nuovo presidente del<br />
Comitato militare NATO<br />
Il generale danese Knud Bartels ha assunto<br />
la presidenza del Comitato militare<br />
della NATO subentrando all’amm. Giampaolo<br />
Di Paola il quale ha lasciato in anticipo<br />
tale incarico in quanto nominato<br />
ministro della Difesa nel governo Monti (v.<br />
pag. 5 di <strong>Aeronautica</strong> n. 11/<strong>2011</strong>).<br />
Il gen. Bartels, designato a tale alta carica<br />
nel settembre scorso, avrebbe dovuto insediarsi<br />
alla presidenza del citato Comitato<br />
nel prossimo giugno.<br />
Il gen. Camporini vice<br />
presidente dell’IAI<br />
Il generale Vincenzo Camporini, già capo di<br />
Stato Maggiore dell’AM e poi della Difesa,<br />
è stato eletto vice presidente dell’Istituto<br />
Affari Internazionali (IAI) con delega per i<br />
rapporti esterni con istituzioni e imprese.<br />
In questo incarico - oltre a continuare a<br />
contribuire alle attività relative al programma<br />
“Sicurezza e difesa” - il generale affiancherà<br />
il presidente Stefano Silvestri nella<br />
promozione dei rapporti con i patrocinatori,<br />
i finanziatori, gli altri centri di ricerca e le<br />
istituzioni pubbliche e private sia in Italia<br />
che all’estero.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Presentato l’ultimo libro di Bertolaso<br />
Il 26 novembre è stato presentato alla<br />
Casa dell’Aviatore Il mio giro del<br />
mondo, il libro nel quale il generale<br />
Giorgio Bertolaso racconta il giro del<br />
mondo effettuato nel luglio-agosto<br />
1992 con l’amico Umberto Bernardini<br />
e il Piper PA-28 I-NGPR. A due anni<br />
dalla scomparsa dell’autore, l’affollata<br />
serata si è trasformata in una commemorazione<br />
che - grazie alla partecipazione<br />
di tanti colleghi, amici e familiari<br />
- ha ripercorso a ritroso la lunga vita<br />
aeronautica di Bertolaso.<br />
Al benvenuto di Maria Cucchi, la<br />
compagna di vita e di tanti voli che ha<br />
raccolto i ricordi alla base del libro, è<br />
seguito quello del col. Michele Morelli,<br />
comandante di quel 4° Stormo al<br />
quale Bertolaso fu sempre legatissimo.<br />
«Non si può ricordare Bertolaso<br />
senza parlare di Quarto, così come<br />
non si può parlare di Quarto senza ri-<br />
cordare Bertolaso», ha detto più volte<br />
il moderatore Gregory Alegi nel cucire<br />
i diversi interventi nel segno della<br />
sincerità e spontaneità caratteristici di<br />
Bertolaso.<br />
Poi, in stretta successione, Sergio Bedeschi,<br />
pilota e scrittore, che ha ricordato<br />
l’emozionante incontro con il<br />
grande aviatore, ormai nei suoi ultimi<br />
anni, nell’ambiente di Anzio e Nettuno<br />
nel quale viveva. Il ten. Carla Angelucci,<br />
oggi istruttore presso il 70° Stormo,<br />
ha raccontato un legame nato quando<br />
Bertolaso le appuntò l’aquila da pilota<br />
a Lecce e proseguito attraverso tanti<br />
voli insieme. Il giornalista Uccio Catalanotto<br />
è ritornato al meraviglioso<br />
1963 che segnò l’entrata in linea del<br />
Lockheed F-104G in Italia e vide proprio<br />
Bertolaso - allora comandante<br />
del Quarto - portare il primo aereo da<br />
Torino a Grosseto. Un caccia in grado<br />
di suscitare passioni travolgenti e durature,<br />
culminate nel desiderio di un<br />
ultimo volo sul biposto TF-104G. «Al<br />
quale ho dovuto dire di no a malincuore»,<br />
ha ricordato Sandro Ferracuti,<br />
allora capo di Stato Maggiore, legato<br />
a Bertolaso dall’appartenenza al corso<br />
Turbine ad una generazione di distanza<br />
e poi suo navigatore in gare e<br />
rally fino in Africa. Fu in questo periodo<br />
che il Piper - inizialmente battezzato<br />
“Calabrone”, poi divenuto “Bebé”<br />
per il giro del mondo in omaggio al<br />
duo Bernardini-Bertolaso ed alla loro<br />
ragguardevole età di 145 anni in due -<br />
acquisì il nome di “Turbine”. Al giro del<br />
mondo Bertolaso avrebbe voluto partecipare<br />
con il figlio Antonio, che ha ricordato<br />
con commozione di aver<br />
dovuto a malincuore rinunciare perché<br />
in quel momento comandante del<br />
L’incontro dei soci dell’Aermacchi Pilot Club<br />
18° Gruppo a Trapani-Birgi. Alla sfida<br />
ragguardevole per le dimensioni e la<br />
potenza del “Bebé” partecipò così<br />
Bernardini, la cui presenza e spirito<br />
aleggiavano durante l’incontro così<br />
come nel libro.<br />
Alla gioventù di Bertolaso è tornato<br />
Alfonso Guida, suo compagno in Accademia,<br />
divertendosi a immaginare<br />
cosa avrebbe potuto diventare se<br />
non fosse approdato al volo: «Forse<br />
direttore del Catasto?». Un’ipotesi<br />
spiritosa subito travolta dal possente<br />
“Gheregheghez!” lanciato dallo stesso<br />
Guida e raccolto ad una voce<br />
dall’uditorio.<br />
Il presidente dell’ONFA, gen. Giorgio<br />
Crucioli, ha preso quindi la parola<br />
per ringraziare di aver voluto destinare<br />
proprio all’ONFA i proventi della<br />
vendita di questo volume così come<br />
di quello precedente, recentemente<br />
ristampato.<br />
Un contributo importante: basti pensare<br />
che la serata ha raccolto ben<br />
960 euro e che all’ONFA andranno<br />
anche i proventi della vendita presso<br />
la libreria aeronautica IBN di via dei<br />
Marsi 57, Roma (tel. 06-4452275).<br />
Una degna conclusione per un pomeriggio<br />
all’insegna di quello spirito aviatorio<br />
del quale Giorgio Bertolaso fu<br />
interprete insuperato.<br />
Il 6 dicembre, alla Casa dell’Aviatore in Roma, ha avuto luogo l’incontro degli iscritti all’Aermacchi Pilot Club, il sodalizio<br />
che riunisce quanti hanno l’abilitazione al pilotaggio di uno dei velivoli prodotti dall’azienda varesina.<br />
L’evento ha visto il saluto del presidente del Club, gen. SA Giulio Mainini, seguìto dagli interventi del prof. Gregory<br />
Alegi sul tema “Macchi: dall’idrocaccia all’idrocorsa”, dell’ing. Massimo Lucchesini, direttore generale operazioni<br />
di Alenia Aermacchi, sul tema “Una vita sempre all’avanguardia tecnologica” e dell’Ing. Carmelo Cosentino,<br />
vice presidente di Alenia Aermacchi, sul tema: “Gli MB.339 e la pattuglia acrobatica Al Fursan”.<br />
21<br />
VARIE
VARIE<br />
22<br />
Le novità sullo “scudo spaziale” in Europa<br />
Da qualche tempo la questione dello “scudo spaziale”<br />
statunitense in Europa, particolarmente<br />
avversato dai russi (v. anche pag. 15 di <strong>Aeronautica</strong><br />
n. 1/2010 e articoli precedenti ivi richiamati),<br />
sembrava non aver più interessato i mezzi della pubblica<br />
informazione mondiale che, in assenza di nuove<br />
“prese di posizione” sulla questione dall’una o dall’altra<br />
parte, non hanno avuto materia per ulteriori notizie<br />
sull’argomento.<br />
Ma il 23 novembre Mosca si è fatta nuovamente viva<br />
con una dura dichiarazione del presidente Dmitrij Medvedev<br />
il quale, attraverso un videomessaggio a tutte le<br />
tivù nazionali, ha annunciato l’intenzione della Russia<br />
di dotarsi di speciali missili strategici per aggirare lo<br />
scudo spaziale che gli Stati Uniti stanno realizzando in<br />
Europa per difenderla da eventuali lanci a scopo aggressivo<br />
da parte dell’Iran o da altri paesi, scudo che la Russia<br />
ritiene inaccettabile.<br />
«Su mio incarico - ha detto Medvedev - il ministero della<br />
Difesa porrà in esercizio una stazione di controllo radar a<br />
Kaliningrad per un’allarme operativo in caso di attacco<br />
missilistico. Nell’ambito del Sistema di difesa aereo-spaziale<br />
sarà potenziata la copertura delle nostre Forze strategiche<br />
nucleari. I missili strategici che entreranno in<br />
servizio presso le Forze missilistiche e la Marina Militare<br />
saranno dotati di dispositivi antimissilistici. Alle Forze<br />
<strong>Arma</strong>te ho dato incarico di mettere a punto i piani necessari<br />
per neutralizzare i sistemi dello scudo spaziale in Europa.<br />
Questi piani dovranno essere adeguati, efficaci e<br />
poco costosi».<br />
«Se queste misure non saranno sufficienti - ha precisato -<br />
la Federazione Russa dispiegherà sistemi offensivi moderni,<br />
in modo da garantire la distruzione delle installazioni<br />
europee della difesa antimissile degli Stati Uniti» affermando<br />
poi che «le basi per il dispiegamento di missili<br />
Il Saab Gripen sarà il nuovo caccia svizzero<br />
La Forza Aerea della Svizzera<br />
ha scelto lo svedese<br />
Saab Jas-39 Gripen - che<br />
ha battuto gli altri concorrenti<br />
Eurofighter Typhoon e Dassault<br />
Rafale - al termine della gara<br />
per l’aereo da caccia che dovrà<br />
sostituire l’attuale linea di volo<br />
costituita dagli F-5E Tiger II in<br />
uso anche nella Pattuglia acrobatica<br />
di quella forza armata.<br />
L’acquisto iniziale sarebbe<br />
per 22 esemplari per una valore<br />
stimato di circa 2,2 miliardi<br />
di euro.<br />
Iskander sono già state scelte: una nella regione di Kaliningrad,<br />
tra Polonia e Germania, l’altra a Krasnodar per<br />
rispondere a eventuali attacchi in arrivo dalla Turchia».<br />
(E, a questo proposito, <strong>Aeronautica</strong> ricorda come i<br />
missili Iskander, dotati di testate nucleari o convenzionali<br />
fino a 480 kg, abbiano una gittata di 280 km e<br />
quindi siano in grado di colpire le postazioni dello<br />
“scudo” in corso di attivazione in Polonia e quelle previste<br />
in Romania).<br />
Una località, quella di Kaliningrad, dove Medvedev, il<br />
successivo 29 novembre, ha inaugurato la stazione radar<br />
da lui ricordata nel suo intervento alle TV, stazione<br />
in grado di controllare lo spazio aereo occidentale con<br />
un raggio di 6.000 km. E ribadendo fermamente anche<br />
in questa occasione che la Russia è pronta a rispondere<br />
allo scudo anti-missili statunitense in Europa, ma è<br />
tuttavia sempre disponibile ad un dialogo con Washington<br />
e la NATO.<br />
È da notare che la “minaccia” di Mosca è arrivata dopo<br />
la decisione, presa il 22 novembre dagli Stati Uniti, di<br />
non comunicare più ai russi le informazioni previste dal<br />
trattato sulle armi convenzionali - trattato dal quale Mosca<br />
è peraltro uscita unilateralmente nel 2007 - e dall’attuale<br />
“fermo” all’approvazione del nuovo accordo<br />
START sulla riduzione delle armamenti strategici delle<br />
due potenze, accordo la cui firma da parte della Russia<br />
continua ad essere subordinata proprio ad un’intesa sullo<br />
“scudo spaziale”.<br />
«Mettete per iscritto che lo scudo missilistico che state<br />
schierando in Europa Orientale è rivolto esclusivamente<br />
sull’Iran e non su di noi», ha infatti avvertito Medvedev,<br />
aggiungendo di aspettarsi dagli USA «un segno di<br />
intesa, ma ci riserviamo il diritto di rifiutare ulteriori<br />
passi sul piano del disarmo e, di conseguenza, sul controllo<br />
delle armi».<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
La Svizzera vince la Rassegna cinematografica “Eserciti e popoli”<br />
La 22ª edizione della Rassegna cinematografica<br />
internazionale<br />
“Eserciti e Popoli” - svoltasi a<br />
Bracciano dall’8 al 12 novenbre organizzata<br />
dall’omonima associazione presieduta<br />
dal gen. B. Giorgio Zucchetti - è<br />
stata dominata dalla Svizzera, che con<br />
“Flying Diamond” ha conquistato le<br />
simpatie del pubblico e il giudizio favorevole<br />
della giuria internazionale che le<br />
ha assegnato, all’unanimità, la posizione<br />
più alta del podio.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Il filmato, prodotto da ZEM Audiovisuelle<br />
Medien per la Swiss Air Force,<br />
vede protagonisti un adolescente innamorato<br />
del volo e gli spericolati piloti<br />
del Team PC-7, la pattuglia<br />
acrobatica dell’<strong>Aeronautica</strong> militare<br />
svizzera.<br />
La giuria internazionale, presieduta<br />
dal gen. Giancarlo Fortuna (esperto di<br />
comunicazione audiovisiva, Italia) e<br />
composta dal dott. Alexander De<br />
Montleart (regista, Germania), sig.<br />
Joe Harris (U.S. Dept. of Defense -<br />
Media Activity), magg. Paolo Insalata<br />
(autore di format editoriali, Italia), ten.<br />
col. Massimo Mondini (direttore del<br />
Museo storico dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare,<br />
Italia), dott. Tonino Scaroni (giornalista,<br />
Italia), ha così motivato la sua<br />
valutazione: “Attraverso un sapiente<br />
uso delle immagini, il film coinvolge lo<br />
spettatore proponendo la fusione di<br />
una situazione familiare con la passione<br />
per il volo e la vita militare”.<br />
La cerimonia di premiazione si è svolta<br />
presso il Museo Storico dell’<strong>Aeronautica</strong><br />
Militare di Vigna di Valle e ha<br />
visto protagonisti, oltre alla Svizzera, il<br />
Pakistan con A Tale of two soldiers,<br />
cui è stata assegnata la Medaglia del<br />
presidente del Senato, la Croazia, con<br />
The Croatian Army, premiata con la<br />
Targa del presidente della Camera dei<br />
Certificato da <strong>Arma</strong>ereo il Sixton A<br />
La Direzione generale degli armamenti aeronautici<br />
(<strong>Arma</strong>ereo) ha recentemente certificato l’Alpi Aviation<br />
Sixton A, il micro-velivolo a pilotaggio remoto<br />
(APR) che pesa meno di due chili e misura 90 cm.<br />
Il Sixton A - del quale è prevista l’utilizzazione da parte<br />
dell’Esercito Italiano per reperire in tempo reale immagini<br />
e informazioni sul campo di battaglia<br />
trasmesse ad una stazione a terra - è caratterizzato<br />
da sei rotori controrotanti azionati da motori elettrici<br />
silenziosi, dalla capacità di decollo e atterraggio verticali<br />
completamente automatici e da un’autonomia di<br />
circa 90 minuti.<br />
Date le piccole dimensioni e la leggerezza, il Sixton A<br />
è trasportabile a spalla in un solo zaino, nel quale è<br />
collocata anche la speciale antenna per trasmettere e<br />
ricevere dati e segnali.<br />
23<br />
VARIE<br />
deputati e la Cina, con Chinese Mama,<br />
che ha ricevuto il Premio del ministro<br />
della Difesa della Corea.<br />
Altri dieci premi di categoria sono stati<br />
assegnati ad altrettanti film che si sono<br />
distinti nei diversi temi della Rassegna:<br />
dall’informazione istituzionale<br />
all’addestramento, dalla salvaguardia<br />
dell’ambiente alle missioni umanitarie<br />
agli spot per la promozione dell’arruolamento.<br />
In particolare, per quanto riguarda<br />
la nostra Forza <strong>Arma</strong>ta, il<br />
filmato “”Red Flag 2010”, prodotto e<br />
realizzato dal Centro Produzione Audiovisivi<br />
del 5° Reparto dello Stato<br />
Maggiore A.M. si è aggiudicato il primo<br />
premio nella categoria “Training”.<br />
La premiazione del ten. col. Claudio<br />
Martinelli capo del Centro Produzione<br />
Audiovisivi dell’A.M.
VARIE<br />
L’Air Show di Sion è stato certamente una delle manifestazioni aeronautiche più interessanti che si siano svolte<br />
quest’anno in Europa.<br />
Nei tre giorni di volo - 16, 17 e 18 settembre - il numerosissimo pubblico intervenuto all’evento ha potuto sicuramente<br />
divertirsi!<br />
Allesina, Bidini, Guidi<br />
PC-7 della pattuglia acrobatica svizzera Pilatus Porter<br />
supporto alla pattuglia acrobatica svizzera<br />
Hawker Hunter DH-100 Vampire<br />
Mirage III F-18<br />
24<br />
Il “SION AIR SHOW”<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Midnight Hawks - pattuglia acrobatica finlandese Eurofighter 2000<br />
Dassault Rafale Hawker Fury<br />
Supermarine Spitfire PBY-5 Catalina<br />
Douglas C-47<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Il Constellation della Breitling<br />
25<br />
VARIE
VARIE<br />
26<br />
Segnalazione di libri a soggetto aeronautico<br />
L’<strong>Associazione</strong> culturale Sarasota<br />
ha pubblicato i seguenti<br />
altri tre volumi di soggetto aeronautico:<br />
- Alessandro Rao, Il numero uno,<br />
storia del pilota statunitense Chuck<br />
Yeager, primo uomo a superare Mach<br />
1 - cm. 17x24, pp. 78, Euro 15,00.<br />
- Gianni Bianchi, Mario Visintini,<br />
storia e leggenda di un Asso italiano<br />
- che tratta la vita dell’eroico aviatore<br />
della 412ª Squadriglia di<br />
CR.42 in Africa Orientale durante<br />
la seconda guerra mondiale - cm.<br />
17x24, pp. 183, Euro 24,00.<br />
- Francesco de Pinedo, Un volo di<br />
55.000 chilometri - ristampa della<br />
cronaca del leggendario volo compiuto<br />
nel 1925 dall’autore con il<br />
motorista Ernesto Campanelli a<br />
bordo del SIAI S.16ter Gennariello<br />
dall’Italia all’Australia e ritorno -<br />
cm. 17x24, pp. 310, Euro 24,00.<br />
I tre libri sono disponibili presso<br />
Ferdinando Giovanni Bianchi, Via<br />
Repubblica,116 - 54100 Marina di<br />
Massa (MS) - cell. 328 5405547,<br />
e.mail: sarasota@hotmail.it<br />
Le Edizioni Il Fiorino del nostro socio<br />
Pietro Guerzoni di Modena<br />
hanno recentemente dato alle<br />
stampe il volume La Forza Aerea<br />
Brasiliana nella campagna d’Italia<br />
che tratta le vicende dei piloti<br />
brasiliani del 1° Gruppo aviazione<br />
da caccia “Struzzi” che operò intensamente<br />
nel 1944-45 nel settentrione<br />
del nostro Paese, reparto il<br />
cui motto era Senta a pua (“senti la<br />
punta”, ma traducibile, nel gergo<br />
degli aviatori, con “all’attacco” ma<br />
anche con “colpisci duro”).<br />
Il libro, con molte fotografie in<br />
bianco e nero e disponibile sia in<br />
italiano che in portoghese, cm.<br />
24x34, pp. 144, è ordinabile al costo<br />
di Euro 28,00 presso le Edizioni Il<br />
Fiorino, Via Emilia Est 1741/C,<br />
41122 Modena, tel./fax 059 282732,<br />
e.mail: info@edizioniilfiorino.com<br />
Edito in proprio è uscito il volume<br />
di Lanfranco Di Carlo, Congo:<br />
missione compiuta che si riferisce<br />
al periodo 1969-1973 nel quale<br />
l’autore, sottufficiale GArat costruzioni<br />
aeronautiche, ha prestato<br />
servizio presso la Delegazione italiana<br />
di consulenza tecnico militare<br />
(DICTMA) nel paese africano.<br />
Sono ricordi personali dell’attività<br />
a lungo svolta dagli aviatori italiani<br />
sugli aeroporti di N’Djili e Kamina<br />
per dare alla nascente<br />
aviazione congolese una componente<br />
da caccia.<br />
Il libro, cm. 17x24, pp. 155, Euro<br />
15,00, è distribuito dalla Libreria<br />
Sforzini, Via Michele Di Lando, 54,<br />
int. 13, 00162 Roma - tel. 06 6789170,<br />
fax 06 6780344, e.mail: visforzini@fin.it<br />
Da sottolineare che una parte del ricavato<br />
della vendita del volume sarà<br />
devoluto all’<strong>Associazione</strong> Onlus “Aitem”<br />
per la realizzazione di una<br />
scuola elementare per i bambini di<br />
Kamina (Congo).<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Una “nota” saltata<br />
Per un salto di riga in fase di impaginazione, nelle<br />
note relative all’articolo “L’<strong>Aeronautica</strong> Nazionale<br />
Repubblicana”del socio della sezione AAA di<br />
Arezzo Paolo Ciuffoni (e non Giuffoni come erroneamente<br />
riportato) pubblicato a pag. 9 di <strong>Aeronautica</strong> n.<br />
10/<strong>2011</strong>, manca quella contrassegnata dal n. 23.<br />
Scusandoci con l’autore e con i lettori per le inesattezze,<br />
pubblichiamo di seguito tale nota:<br />
«(23) Nell’ottobre 1944 subentrava inoltre al col. V.<br />
Maltzahn come capo della caccia in Italia il col.<br />
Neumann, profondo conoscitore delle nostre carenze<br />
e virtù, nonché sincero ammiratore ed amico<br />
dei nostri aviatori.»<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Harrier britannici per la<br />
Navy e i Marines degli USA<br />
Gli Stati Uniti hanno acquistato 74 AV-8 Harrier,<br />
messi fuori servizio dal Regno Unito, per consentire<br />
alla componente anfibia dell’US Navy e<br />
dei Marines di operare fino a tutti gli anni Venti.<br />
L’acquisizione di questi aerei, insieme a motori e parti<br />
di ricambio, è dovuta all’obsolescenza degli F-18D e<br />
AV-8B attualmente in linea con i Marines ed ai ritardi<br />
nella consegna degli F-35B a decollo corto e atterraggio<br />
verticale previsti soprattutto per la US Navy nella<br />
quale gli Harrier britannici serviranno a sostituire gradualmente<br />
gli F-18D Hornet più anziani.<br />
La scomparsa del consigliere nazionale AAA Oronzo Zilli<br />
Come già annunciato brevemente a pag. 42 di <strong>Aeronautica</strong> n. 11/<strong>2011</strong>, il 14 novembre è improvvisamente deceduto<br />
a Rimini il socio Oronzo Zilli.<br />
Nato il 15 novembre 1939, si era arruolato giovanissimo nell’AM quale allievo della categoria “governo-assistenti<br />
contabili” frequentando il corso presso la Scuola specialisti di Macerata a partire dal novembre 1956. Aveva<br />
poi prestato servizio presso la 5ª Aerobrigata di Rimini e, successivamente, al 111° Deposito Sussidiario AM di Castello<br />
di <strong>Anno</strong>ne, congedandosi infine il 31 agosto 1966 con il grado di sergente.<br />
Si dedicava quindi all’attività di commercialista a Rimini unitamente a quella politica che lo portava via via, dal 1975,<br />
all’elezione a consigliere comunale, alla nomina a vari incarichi in quel Municipio e alla recente elezione a vice presidente<br />
del Consiglio comunale.<br />
Sempre molto legato all’<strong>Aeronautica</strong> Militare, nel 1990 si iscrisse alla sezione AAA riminese diventandone il presidente<br />
nel 1993. Per le capacità dimostrate, nel 2004 l’Assemblea generale dei soci dell’AAA lo eleggeva Consigliere<br />
nazionale del sodalizio, incarico nel quale lo scomparso ha poi sempre evidenziato dedizione, entusiasmo e competenza.<br />
Era insignito dell’onorificenza di “ufficiale” dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di quella di socio<br />
benemerito dell’AAA.<br />
La morte di Carlo Buongiorno, uno dei padri<br />
dell’astronautica italiana<br />
Il 26 novembre è deceduto il prof. Carlo Buongiorno, uno dei padri delle attività spaziali nel nostro Paese.<br />
Già allievo e poi, a lungo, stretto collaboratore del gen. Luigi Broglio, mosse i primi passi nel settore aerospaziale<br />
lavorando sul supersonico e ipersonico nei laboratori dell’Istituto Politecnico di Brooklyn (N.Y.) e successivamente,<br />
rientrato in Italia nel 1957, partecipò ai primi esperimenti di Broglio - condotti in collaborazione con la NASA - sui<br />
lanci di razzi sonda dal poligono interforze di Perdasdefogu. In seguito contribuì al successo del Progetto San Marco<br />
partecipando attivamente alla ideazione e realizzazione, prima al mondo su piattaforma marina, della base di lancio<br />
al largo delle coste del Kenya e coordinando poi il progetto stesso dal 1960 al 1978.<br />
Nello stesso tempo collaborò all’istituzione della Agenzia Spaziale Europea (allora ESRO) quale membro del gruppo<br />
scientifico e tecnico costituito per prepararne il piano programmatico.<br />
Dal 1985 al 1988 è stat direttore dell’Ufficio Spazio del ministero dell’Università e della Ricerca e fino al 1990 capo<br />
delegazione italiano al Council dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e dal 1988 al 1993 primo direttore generale<br />
dell’appena costituita Agenzia Spaziale Italiana (ASI) nella quale avviò importanti e significativi programmi spaziali<br />
che contribuirono notevolmente all’affermazione dell’Italia in campo europeo ed internazionale.<br />
Attualmente era consigliere di amministrazione della società ELV, responsabile del piccolo vettore spaziale europeo<br />
Vega il cui primo lancio è previsto nel gennaio prossimo.<br />
Recentemente è stato pubblicato un libro sulla sua vita, a cura del giornalista Enrico Ferrone, volume ampiamente<br />
recensito a pag. 15 di <strong>Aeronautica</strong> n. 7/<strong>2011</strong>.<br />
27<br />
VARIE
GRATO ALL’AERONAU-<br />
TICA MILITARE<br />
Il presidente della sezione<br />
AAA di L’Aquila, Paride Di<br />
Giampietro, ha scritto per<br />
sottolineare i suoi sentimenti<br />
di gratitudine verso<br />
l’<strong>Aeronautica</strong> Militare, rinnovatisi<br />
quando «il 12 novembre<br />
ero alla guida di un<br />
autobus GT ultramoderno<br />
trasportando una comitiva<br />
in gita a Manfredonia.<br />
Passando davanti all’aeroporto<br />
militare di Amendola,<br />
sede del 32° Stormo, nel vedere<br />
la recinzione e quelle<br />
palazzine di colore verde, ho<br />
avuto un tuffo al cuore e, di<br />
colpo, sono tornato con la<br />
memoria agli anni della mia<br />
vita militare passati in quella<br />
meravigliosa base aerea di<br />
Decimomannu come sottufficialele<br />
autista, per l’esattezza<br />
pulmista.<br />
Mi sono sentito importante,<br />
mi si scusi la presunzione,<br />
perché sentivo la responsabilità<br />
che avevo nel trasportare<br />
50 persone, dando loro<br />
sicurezza e dimostrando<br />
professionalità, ed ero fiero<br />
di quello che facevo.<br />
Tutto questo lo dovevo solo<br />
ed esclusivamente all’<strong>Aeronautica</strong><br />
Militare quando,<br />
nel lontano 1970, alla scuola<br />
specialisti di Taranto, mi<br />
abilitò nella categoria ed in<br />
seguito mi formò professionalmente<br />
all’autoreparto di<br />
Decimomannu.<br />
Tutta la mia riconoscenza<br />
va quindi alla cara <strong>Arma</strong><br />
Azzurra (o sarebbe meglio<br />
dire “Mamma <strong>Aeronautica</strong>”)<br />
alla quale rinnovo il<br />
mio più vivo “Grazie di<br />
cuore!“»<br />
(Nota del direttore: La lettera<br />
di cui sopra, nella sua semplicità,<br />
riassume le espressioni<br />
di gratitudine che,<br />
indubbiamente, centinaia -<br />
se non migliaia - di appartenenti<br />
all’<strong>Arma</strong> Azzurra debbono<br />
alla Forza <strong>Arma</strong>ta per<br />
28<br />
Lettere al Direttore<br />
le opportunità che essa ha<br />
loro dato.)<br />
DA CAPO EQUIPAGGIO A<br />
PUNTATORE<br />
Il presidente della sezione<br />
AAA di Frosinone, m.llo<br />
Enrico Giovacchini, nel<br />
riordinare i «preziosi cimeli<br />
del colonnello pilota Luigi<br />
Costa», ha trovato interessanti<br />
documenti dai quali<br />
ha tratto quella che ritiene<br />
una storia particolare.<br />
«Il titolo - scrive infatti - potrebbe<br />
far supporre una “retrocessione<br />
di mansione”,<br />
ma così non è. Anzi! Luigi<br />
fu uno dei tantissimi sottotenenti<br />
piloti di complemento<br />
e con quel grado<br />
frequentò la prestigiosa<br />
Scuola Bombardamento di<br />
Aviano dotata di SIAI SM.81<br />
Pipistrello. Effettuato il passaggio<br />
sull’SM.79 Sparviero,<br />
si esercitò moltissimo all’avvicinamentoradiogoniometrico<br />
in presenza di vento<br />
(curva del cane) a Bologna,<br />
ciò in previsione delle “missioni<br />
oltremare”.<br />
In forza alla 10ª Squadriglia<br />
del 28° Gruppo dell’8°<br />
Stormo BV, uno dei primi<br />
Reparti dotato degli Sparvieri,<br />
ebbe mansioni di capo<br />
equipaggio gregario<br />
della 2ª sezione.<br />
Il 28° gruppo lasciò Guidonia<br />
alle 11.00 del 30 novembre<br />
1937 e raggiunse<br />
Palma di Mallorca dopo<br />
due ore e mezzo di volo.<br />
Tutto l’8° Stormo farà parte<br />
dell’Aviazione Legionaria<br />
delle Baleari, ma iniziate le<br />
operazioni con tanto entusiasmo,<br />
in un primo tempo,<br />
la ricognizione era costretta<br />
a riportare: “nessun bersaglio<br />
è stato colpito!”<br />
Deficienza del sistema di<br />
puntamento oppure errori<br />
continui dei puntatori? A<br />
quel tempo vigeva il metodo<br />
dello sgancio per imitazio-<br />
ne, cioè allo sgancio del capo<br />
formazione tutti i gregari<br />
dovevano fare altrettanto.<br />
Se il comandante mancava<br />
il bersaglio, ben difficilmente<br />
lo colpivano i gregari.<br />
Convocati a rapporto i capi<br />
equipaggio, si valutavano<br />
critiche e suggerimenti.<br />
Il sottotenente Costa si offrì<br />
volontario per fare il puntatore<br />
nella sua Squadriglia.<br />
Inutile dire che arrivò subito<br />
il primo “centro”.<br />
I comandanti di Squadriglia,<br />
Gruppo e Stormo volevano<br />
tutti il giovane Luigi<br />
come “il mio puntatore”,<br />
ma questi desiderava solo<br />
di tornare a fare il pilota.<br />
Inoltrò le sue brave lamentele<br />
per iscritto, ma venne rabbonito<br />
con i complimenti del<br />
sottosegretario all’<strong>Aeronautica</strong>,<br />
generale Giuseppe Valle,<br />
ed una proposta per il conferimento<br />
di una Medaglia<br />
d’argento al VM. Ad una seconda<br />
richiesta venne transitato<br />
nel personale in SPE<br />
per meriti di guerra e la concessione<br />
di un’altra MAVM;<br />
ben inteso dovette continuare<br />
a fare il puntatore.<br />
Per il s.ten. Luigi Costa, solo<br />
nel 1° semestre 1938, le<br />
missioni di guerra assommavano<br />
a 101 e quelle di<br />
pace a sei. Le ore di volo<br />
compiute rispettivamente<br />
in 223 e cinque. La continua<br />
esposizione a temperature<br />
che andavano dallo<br />
zero a meno 35 gradi, per il<br />
Costa, era motivo di dolorose<br />
broncopolmoniti. Infatti<br />
le quote operative di volo<br />
erano sempre comprese fra<br />
i 3.500 ed i 6.200 metri.<br />
Il Costa prenderà parte a<br />
tutta la seconda Guerra<br />
Mondiale e terminerà il servizio<br />
nell’<strong>Arma</strong> Azzurra come<br />
istruttore di volo presso<br />
il “Girolamo Moscardini”<br />
divenendo poi socio fondatore<br />
delle sezione AAA e<br />
presidente del Nastro Azzurro<br />
frusinate».<br />
SULLE “FORMELLE”<br />
DELL’HANGAR DEL 4°<br />
STORMO<br />
L’addetto stampa dell’<strong>Associazione</strong><br />
Culturale 4° Stormo<br />
di Gorizia, Carlo<br />
d’Agostino, riferendosi<br />
all’articolo sul Raduno a<br />
Grosseto del 4° Stormo di<br />
cui a pag. 6 di <strong>Aeronautica</strong><br />
n. 10/<strong>2011</strong>, ha scritto per<br />
precisare che «le “formelle”<br />
originali della pavimentazione<br />
dell’Hangar del 4°<br />
Stormo dell’aeroporto di<br />
Merna sono state donate<br />
all’attuale 4° Stormo dall’<strong>Associazione</strong><br />
da lui rappresentata<br />
e non dalla città<br />
di Gorizia».<br />
STORIA O LEGGENDA?<br />
Il socio Giovanni Adreani<br />
della sezione di Ivrea-Canavese,<br />
con riferimento a<br />
quanto pubblicato a sua firma<br />
a pag. 25 di <strong>Aeronautica</strong><br />
n. 1/2010 circa i trasferimenti<br />
di bombardieri dagli<br />
Stati Uniti al Nord Africa<br />
durante la seconda guerra<br />
mondiale - chiedendosi e<br />
chiedendo se veramente essi<br />
fossero stati condotti da piloti<br />
civili volontari, ora scrive<br />
- «per amor di verità» e<br />
riferendosi alla risposta di<br />
un lettore che definiva la<br />
notizia “una leggenda” - che<br />
«da informazioni raccolte<br />
presso fonti competenti» ha<br />
potuto accertare come, »effettivamente,<br />
tali trasferimenti<br />
siano stati effettuati<br />
anche da personale non militare<br />
quale piloti civili, donne<br />
del WASP (Women<br />
Airforce Service Pilots -<br />
donne pilota ausiliarie delle<br />
forze aeree), piloti canadesi,<br />
messicani, brasiliani, ecc.)<br />
tanto che era funzionante<br />
un “Atlantic Return Ferry<br />
Service “ apposta per il rientro<br />
del personale addetto ai<br />
trasferimenti di cui sopra».<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
LA CULTURA DELLA PREVENZIONE<br />
NELLE ATTIVITA AERONAUTICHE<br />
Il 22 novembre il Centro Studi Militari Aeronautici (CE-<br />
SMA) ha organizzato presso la Casa dell’Aviatore una tavola<br />
rotonda sul tema della “Just culture” relativa alla<br />
“cultura della prevenzione nelle attività aeronautiche”<br />
nel convincimento di portare, con questa iniziativa, un<br />
ulteriore impulso alla maturazione di un nuovo modo di<br />
relazionarsi tra i vari organi dello Stato che sovrintendono<br />
alla gestione delle attività aviatorie e all’amministrazione<br />
della giustizia nel nostro Paese.<br />
All’origine di questa iniziativa vi è stata la discussa sentenza<br />
della Cassazione che ha condannato due controllori<br />
di volo militari per aver accettato la richiesta di un<br />
visual approach da parte di un traffico IFR (Instrumental<br />
Flight Rules) in avvicinamento che, per un’errata valutazione<br />
dei piloti, finiva poi con una tragica collisione<br />
contro le montagne circostanti causando la morte di<br />
tutti coloro che erano a bordo.<br />
Con la sentenza è stata messa in discussione l’applicazione<br />
della normativa ICAO che delega alla sola responsabilità<br />
del pilota la valutazione dell’esistenza o meno di<br />
condizioni meteo per un volo a vista (VMC) escludendo<br />
qualsiasi interferenza del controllore di terra nella scelta<br />
della decisione più giusta per portare a termine il volo<br />
in modo sicuro.<br />
Come è emerso dai conferenzieri presenti, lo sconcerto<br />
che è seguito a tale decisione della Cassazione ha avuto<br />
come primo risultato la sospensione da parte dell’Ente<br />
Nazionale Assistenza al Volo della possibilità di cancellazione<br />
del piano di volo IFR con conseguente inutile allungamento<br />
dei tempi di volo pur in assenza di traffico<br />
ed in presenza di condizioni meteorologiche ottimali,<br />
spreco di carburante ed aumento dell’inquinamento atmosferico<br />
nelle vicinanze dei centri abitati dove, appunto,<br />
sono collocati gli aeroporti.<br />
Il CESMA ha voluto, dunque, affrontare il tema racco-<br />
Attività del CESMA<br />
l’ASSOCIAZIONE<br />
ARMA AERONAUTICA<br />
gliendo attorno ad un tavolo tutti gli esperti al fine di individuare<br />
una serie di strumenti che, nel rispetto dei<br />
ruoli di ciascuno, garantiscano equilibrio tra la tempestiva<br />
e imprescindibile applicazione delle procedure di<br />
sicurezza del volo con il giusto perseguimento dei comportamenti<br />
illeciti sotto il profilo penale.<br />
Oltre al direttore del CESMA, gen. Nazzareno Cardinali,<br />
erano presenti alla tavola rotonda: il generale Vincenzo<br />
Camporini, vice presidente dell’Istituto Affari Internazionali<br />
e già capo di Stato Maggiore della Difesa, nelle<br />
vesti di moderatore, la prof. Anna Masutti, docente di<br />
Diritto della navigazione presso l’Università di Bologna,<br />
il gen. Luca Valeriani, ispettore per la Sicurezza del Volo<br />
dell’A.M., il gen. Antonio Pilotto dell’ENAC, il dott.<br />
Roberto Di Carlo dell’ENAV, il dott. Antonio Fojadelli,<br />
procuratore della Repubblica di Treviso, l’avv. Massimo<br />
Giannuzzi, dell’Avvocatura generale dello Stato, il gen.<br />
Giuseppe Bernardis, capo di Stato Maggiore AM che ha<br />
concluso i lavori.<br />
Come ha ben sottolineato il moderatore nel suo intervento<br />
d’inizio, siamo in presenza di due culture che<br />
appaiono parziali e contrastanti: da un lato quella degli<br />
operatori del settore che non hanno bisogno di colpevoli<br />
ma di ridurre al massimo le possibilità di<br />
errore per assicurare l’operatività, e dall’altro quella<br />
della giustizia che punta alla ricerca delle responsabilità<br />
in caso di incidente. Si tratta, dunque, di fare una<br />
sintesi tra le due posizioni che porti ad una società<br />
più sicura e più giusta. Ciò non può che passare da incontri,<br />
come quello organizzato dal CESMA, che aumentino<br />
la conoscenza delle rispettive esigenze e<br />
prerogative.<br />
In definitiva, usando una terminologia coniata dalla comunità<br />
aviatoria, si tratta di adottare una “just culture”<br />
ed in questo, dobbiamo purtroppo ammetterlo, la cultura<br />
anglosassone può veramente insegnarci molto.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong> 29<br />
G. N.<br />
(le “attività del Cesma” seguono a pag. 30)
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
LA SICUREZZA NEL MEDITERRANEO<br />
IN UN CONVEGNO AL CASD<br />
Il 25 novembre, al Centro Alti Studi per la Difesa<br />
(CASD), organizzato congiuntamente dall’<strong>Associazione</strong><br />
degli ex-allievi della Sessione Europea dei Responsabili<br />
degli <strong>Arma</strong>menti (ASERA) e dal CESMA dell’AAA, si è<br />
svolto il seminario internazionale “Impacts on the European<br />
Defense & Security of the Evolving Situation in<br />
the Mediterranean Region”. L’ASERA comprende circa<br />
900 associati dei principali Paesi europei di cui oltre<br />
100 italiani appartenenti alle organizzazioni di Procurement<br />
governative ed all’Industria. Le Sessioni europee<br />
dei responsabili degli armamenti sono state promosse<br />
dalla Francia, anche a livello internazionale oltre 20 anni<br />
fa, e da allora vengono frequentate da quadri anziani<br />
o dirigenti dei paesi europei. In Italia fra gli ex-allievi<br />
dell’ASERA si annoverano alti dirigenti sia della Pubblica<br />
Amministrazione, in particolare il ministero della Difesa,<br />
che dell’industria.<br />
La scelta del tema del seminario deriva dalla constatazione<br />
che le manifestazioni popolari tunisine del dicembre<br />
scorso hanno dato vita ad una serie di eventi che<br />
hanno coinvolto diversi paesi del Nord Africa e del medio<br />
Oriente. La sperata transizione verso regimi democratici<br />
rimane, tuttavia, un’incognita. Non è chiaro cosa<br />
succederà in Tunisia, Egitto, Yemen e Siria e in altri<br />
paesi del Nord Africa ed in Medio Oriente.<br />
In Libia, il regime di Gheddafi è stato spazzato via anche<br />
grazie al tempestivo intervento delle forze della NATO,<br />
mentre il nuovo Governo di Transizione sta cercando di<br />
costruire una governance democratica. In Siria la situazione<br />
è estremamente tesa a causa della repressione attuata<br />
dal regime di Assad. In Egitto, le manifestazioni<br />
popolari in vista delle elezioni lasciano aperti molti interrogativi<br />
su come la nuova leadership saprà ristabilire la<br />
coesione sociale ed evitare una deriva integralista.<br />
Migliaia di profughi, intanto, lasciano l’Africa diretti verso<br />
il continente europeo, per la gran parte verso l’Italia,<br />
sperando in un avvenire che, al momento, nessuna delle<br />
“ricche” democrazie occidentali sembra poter assicurare.<br />
D’altra parte, queste si limitano ai soliti inviti ad instaurare<br />
regimi democratici ed, eventualmente, alle solite inefficaci<br />
sanzioni, distratte, come sono, dall’acuta crisi<br />
30<br />
finanziaria che le sta attanagliando e per uscire dalla quale<br />
stanno considerando l’adozione di nuovi strumenti di<br />
governance economica a livello mondiale ed europeo.<br />
Con queste premesse, mentre sarebbe necessario valutare<br />
congiuntamente e con attenzione gli eventi ed assicurare<br />
un’efficace politica estera per la sicurezza e difesa<br />
del Vecchio Continente, le risorse continuano a diminuire.<br />
Certo, le soluzioni ai problemi di sicurezza e difesa<br />
nel Mediterraneo non sono solo ed esclusivamente militari,<br />
ma si ritiene che la componente difesa sia essenziale<br />
per poter rendere efficace una seria politica estera.<br />
Quale difesa, quindi, per l’Europa? Con quali risorse e<br />
con quali tecnologie? Questi sono i temi alla base del dibattito<br />
sulla sicurezza dell’area mediterranea che gli ex<br />
allievi dell’ASERA ed il CESMA hanno svolto nel loro<br />
incontro di ROMA, al quale hanno preso parte, in veste<br />
di conferenzieri, i più autorevoli esperti internazionali,<br />
provenienti dalle istituzioni nazionali, europee e NATO,<br />
da prestigiosi think tanks e dall’industria, ed inoltre piú<br />
di cento partecipanti di ben nove paesi europei.<br />
Dopo una introduzione di elevato respiro e molto ben<br />
focalizzata, presentata dal presidente del CASD, gen.<br />
SA. Orazio Stefano Panato, il convegno si è sviluppato<br />
su quattro pannelli, centrati su:<br />
- lezioni apprese dalla recente crisi libica;<br />
- problemi di controllo dei confini;<br />
- aspetti relativi agli equipaggiamenti ed al supporto per<br />
la sicurezza e difesa;<br />
- prospettive future.<br />
La discussione è stata supportata da autorevoli interventi<br />
ed ha fornito un quadro per quanto possibile chiaro,<br />
in una situazione ancora molto dinamica e dagli<br />
sviluppi difficilmente prevedibili, sulle prospettive e su<br />
ciò che l’Europa deve fare per mantenere un ruolo di<br />
leadership in una zona cosí vitale per la propria sicurezza<br />
sia militare che economica, anche tenendo conto della<br />
attuale politica americana, estesa anche alla NATO,<br />
che vede la spinta ad un maggior impegno diretto dell’Europa<br />
nelle aree di sua più diretta influenza.<br />
Il convegno è stato chiuso dalle considerazioni conclusive<br />
espresse dal gen. Nazzareno Cardinali, direttore del CE-<br />
SMA e da Jean Francois Coutris, presidente dell’ASERA.<br />
N. C.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Il 7 dicembre, alla Casa dell’Aviatore<br />
a Roma, ha avuto luogo il tradizionale<br />
incontro con le massime autorità<br />
in servizio ed in congedo<br />
dell’<strong>Aeronautica</strong> Militare, che la presidenza<br />
nazionale ha organizzato per lo<br />
scambio degli auguri per le prossime<br />
festività di Natale e <strong>Anno</strong> Nuovo.<br />
Il presidente nazionale gen. SA Gianbortolo<br />
Parisi, dopo aver rivolto il suo<br />
saluto di benvenuto ai presenti, ha illustrato<br />
sinteticamente le varie attività<br />
che l’AAA ha svolto nell’anno, ricordando<br />
in particolare l’effettuazione del<br />
XIX raduno nazionale che ha avuto<br />
luogo a Torino, il 10 e 11 giugno scorsi,<br />
in occasione delle celebrazioni per<br />
il 150° anniversario dell’unità d’Italia<br />
ed ha poi anticipato le attività più significative<br />
che il Sodalizio ha in programma<br />
per il prossimo anno, in<br />
particolare alcuni convegni/seminari<br />
già in agenda del Centro Studi Militari<br />
Aeronautici (CESMA).<br />
Il gen.Parisi ha quindi presentato il<br />
Calendario Commemorativo 2012 dell’AAA<br />
che ha come tema la “Coppa<br />
Schneider” disputatasi per quasi<br />
vent’anni, dal 1913 al 1931, e che influenzò,<br />
in quel periodo, un progresso<br />
tecnologico significativo sia nel campo<br />
delle costruzioni aeronautiche che in<br />
quello dei motori d’aviazione.<br />
Successivamente l’autore del calendario,<br />
col. Ovidio Ferrante, ha illustrato<br />
dettagliatamente le varie fasi<br />
succedutesi negli anni dello svolgimento<br />
della Coppa.<br />
E’ seguita quindi la consegna dei diplomi<br />
delle onorificenza OMRI - quella<br />
di Cavaliere al col. Giacomo Pieve,<br />
capo del nucleo di Forte dei Marmi e<br />
quella di Ufficiale al m.llo sc. Alfredo<br />
Botta della sezione di Foggia - e degli<br />
attestati di “Benemerito” ad alcuni soci<br />
della Sezione di Bracciano che si<br />
sono distinti per impegno, passione e<br />
competenza svolgendo l’incarico di<br />
guide ai visitatori del Museo Storico<br />
dell’AM di Vigna di Valle<br />
Sono seguiti quindi gli interventi del<br />
presidente nazionale gen.Parisi che<br />
ha rivolto gli auguri ai presenti anche<br />
a nome di tutti i soci del Sodalizio, e<br />
del capo di Stato Maggiore dell’AM<br />
gen. SA Giuseppe Bernardis che, oltre<br />
agli auguri ha confermato l’interesse<br />
e la vicinanza della Forza <strong>Arma</strong>ta<br />
alle varie attività dell’<strong>Associazione</strong>.<br />
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
Gli auguri natalizi dell’AAA ai vertici dell’AM<br />
Erano presenti, tra gli altri, il gen. SA<br />
Tiziano Tosi, il gen. sq. Mario Martinelli,<br />
il gen. BA Claudio Salerno, il generale<br />
Vincenzo Camporini, già capo<br />
di Stato Maggiore della Difesa, il gen.<br />
SA Sandro Ferracuti, già capo di Stato<br />
Maggiore AM, il gen. SA Piergiorgio<br />
Crucioli, presidente ONFA, il gen. SA<br />
Mario Majorani, presidente dell’ANUA,<br />
il gr. uff. Renzo Fausti, presidente<br />
dell’ANFCMA, l’ing. Renato Valle, presidente<br />
dell’<strong>Associazione</strong> Trasvolatori<br />
Atlantici, la sig.ra Fiorenza de Bernardi,<br />
i generali Ermanno Aloia, Manlio<br />
Carboni, Gianfranco Pecci, il com.te<br />
Costantino Petrosellini, l’avv. Paolo<br />
Balbo, il dr. Franco Briganti, l’ing. Antonio<br />
Castellani, il dr. Baldassare Catalanotto<br />
e, oltre ai componenti del<br />
Consiglio Direttivo Nazionale, del Collegio<br />
dei Revisori dei Conti e dei Probiviri<br />
dell’AAA anche alcuni presidenti<br />
regionali del nostro Sodalizio.<br />
E.C.<br />
La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAA<br />
Per l’assolvimento degli adempimenti statutari e la definizione di argomenti importanti per l’<strong>Associazione</strong>, il 7 dicembre,<br />
alla Casa dell’Aviatore a Roma, ha avuto luogo la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAA.<br />
Il presidente nazionale gen. SA Gianbortolo Parisi, dopo il rituale saluto e benvenuto ai presenti, ha invitato tutti ad<br />
osservare un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa del consigliere nazionale “Onorario” Dante Mezzano,<br />
avvenuta nel giugno scorso, e la prematura ed improvvisa scomparsa del consigliere nazionale Oronzo Zilli, avvenuta<br />
il 13 novembre.<br />
Successivamente il gen, Parisi ha aperto i lavori e, nella sua relazione iniziale, trattandosi dell’ultima riunione del<br />
<strong>2011</strong>, ha ringraziato tutti i presenti per il lavoro svolto nell’anno ed ha espresso, in particolare, la sua soddisfazione<br />
per l’ottima riuscita del XIX raduno Nazionale del Sodalizio che ha avuto luogo a Torino il 10 e 11 giugno scorsi.<br />
Sono stati quindi discussi i vari argomenti in agenda, tra i quali la riunione dell’Assemblea generale per il 2012 prevista<br />
per la terza decade del prossimo mese di maggio, vari argomenti amministrativi, il costo della Rivista, la quota<br />
sociale per l’anno prossimo, il 5 per mille a favore del Sodalizio e le problematiche dei bilanci.<br />
I lavori sono terminati con l’autorizzazione alla costituzione di nuove sezioni e con l’approvazione di varie nomine a<br />
socio benemerito.<br />
E.C.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong> 31
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
Chioggia<br />
Presidente: aiut. Paolo Belfiori; vice presidenti: aiut. Giuseppe Esteriore<br />
(anche segretario) e col. Cinzio Gallimberti; tesoriere: aiut. Augusto<br />
Loncao; consiglieri: aiut. Francesco Cattedra, aiut. Antonio<br />
Cazzolla, aiut. Maurizio Gherardotti, 1° m.llo. Vincenzo Nespoli e<br />
Sergio Scarpa; rappresentante dei soci aggregati: Domenico Arena.<br />
Colleferro<br />
Presidente: gen. BA Aldo Nanni; vice presidenti: luogotenenti Loreto<br />
Lauri e Tiziano Mastrangeli; segretario: magg. Damiano Di Gangi;<br />
consiglieri: serg. magg. Marcantonio Cimmino, m.llo sc. Francesco<br />
Cirillo, ten. col. Riccardo Nanni, magg. Ubaldo Nanni e m.llo sc. Lorenzo<br />
Valle; rappresentante dei soci aggregati: Giancarlo Ceccarelli.<br />
Conversano<br />
Presidente: col. Vittorio Iudice; vice presidenti: Domenico Lo Russo e<br />
lgt. Cosimo Renna; consiglieri: col. Francesco Crocitto, lgt. Achille Domestico,<br />
lgt. Piero Narracci, Cosimo Pascale e m.llo Francesco Trovasi;<br />
rappresentante dei soci aggregati: Leonardo Di Ciolla.<br />
Pescara<br />
Presidente onorario: col. Bartolomeo Di Pinto; presidente: col. Domenico<br />
De Mico; vice presidenti: aiut. Mario Capoluongo e magg.<br />
Antonio Di Gregorio; segretario: m.llo sc. Luigi D’Avorgna; tesoriere:<br />
aiut. Salvatore Palmieri; consiglieri: av. sc. Stefano Aquilio, ten. Gaetano<br />
Barone, av. sc. Daniele Contessa e m.llo sc. Pelino Tiberi; rappresentante<br />
dei soci aggregati: Arduino Tucci.<br />
Spongano<br />
Presidente: lgt. Tommaso Rizzo; vice presidenti: lgt. Giorgio Casciari<br />
e lgt. Rocco Perrone; segretario: lgt. Fernando Trazza,; tesoriere: av.<br />
capo Luigi Nuzzo; consiglieri: 1° m.llo Michele Casarano, 1° m.llo<br />
Leonardo Catamo e lgt. Carmine Scardino; rappresentante dei soci<br />
aggregati: Antonio Damiano.<br />
Taranto<br />
32<br />
RINNOVO CARICHE<br />
Il ten. col. Angelo Raffaele Chimenti e l’aiut. Angelo Scrimieri sono<br />
stati eletti consiglieri della sezione in sostituzione dei dimissionari<br />
ten. col. Vincenzo Fornaro e lgt. Filippo Roberti.<br />
Valle Camonica e Sebino<br />
Presidente: av. Assunto Damioli; vice presidenti: av. sc. Domenico<br />
Foppoli e gen. BA Riccardo Ziliani; segretario: 1° av. Emanuele Ghiroldi;<br />
tesoriere: av. sc. Federico Giudici; consiglieri: aiut. Giovanni<br />
Bonafini, av. Cesare Damioli, av. Giancarlo Damioli, av. sc. Gianfranco<br />
Moscardi, av. Rodolfo Pedretti; rappresentante dei soci aggregati:<br />
av. Giambattista Damioli.<br />
RICERCHE<br />
Chi ha notizie dei<br />
motoscafi AMMA?<br />
Bruno Iaria di Rimini, figlio<br />
del maresciallo motorista<br />
Francesco che fu in servizio<br />
presso le basi fornite di motoscafi<br />
d’alto mare, sta realizzando<br />
una ricerca storica sui<br />
motoscafi AMMA che furono<br />
operativi fino alla fine degli<br />
anni ’60, soprattutto con mansioni<br />
di soccorso, a Venezia,<br />
Rimini, Gallipoli, Brindisi,<br />
Augusta, Palermo, Anzio, Orbetello,<br />
La Spezia e, forse, in<br />
altre località.<br />
Di tali motoscafi gli risultano<br />
essere attualmente attivi, anche<br />
se in maniera parziale,<br />
soltanto le super speranza<br />
AMMA 901 e AMMA 902 (AM-<br />
MA 903 sarebbe affondata)<br />
che sono ancora in servizio<br />
presso il poligono di Salto di<br />
Quirra. in Sardegna.<br />
I motoscafi di cui ha notizie e,<br />
di alcuni, anche la documentazione<br />
fotografica, sono: AMMA<br />
901, AMMA 902, AMMA 903,<br />
AMMA 1050, AMMA 1051,<br />
AMMA 1052 (forse?), AMMA<br />
1053, AMMA 1054, AMMA<br />
1021 e AMMA 1058.<br />
Per questa sua ricerca, pertanto,<br />
egli rivolge un appello a<br />
quanti siano in possesso di documentazioni<br />
e fotografie in<br />
proposito affinché vogliano<br />
cortesemente contattarlo al<br />
seguente recapito e.mail: bruno.iaria@libero.it<br />
SOSTENITORI DI<br />
“AERONAUTICA”<br />
- lgt. Pietro Fortunato E 21,00<br />
- Giovanni Giglioli “ 21,00<br />
- Marco Lisimberti “ 30,00<br />
- aiut. Antonio Palmieri “ 40,00<br />
- Clemente Schettini “ 21,00<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
PROMOZIONI<br />
A colonnello<br />
- Domenico Terranegra<br />
(sezione di Colleferro).<br />
A sottotenente<br />
- serg. Vincenzo Gianfreda,<br />
vincitore di concorso<br />
(sezione di Collepasso).<br />
A maresciallo di 3ª classe<br />
- Anna Avezzù, del corso<br />
“Onuris” alla SMAM di<br />
Viterbo (sezione di Rovigo).<br />
CONFERIMENTO<br />
ONORIFICENZE OMRI<br />
Cavaliere<br />
- m.llo 1ª cl. Giulio Lucchetti<br />
(sezione di Colleferro);<br />
MEDAGLIA<br />
MAURIZIANA<br />
- lgt. Antonio Mennillo e<br />
lgt. Giuseppe Bellone<br />
(sezione di Grosseto);<br />
- col. Stefano Visione (sezione<br />
di Ladispoli-Cerveteri).<br />
NOMINE A SOCIO<br />
BENEMERITO<br />
- Guglielmo Volpe (sezione<br />
di Roccagorga).<br />
SOCI CHE SI FANNO<br />
ONORE<br />
Il sessantunenne socio<br />
m.llo Mario Bollini della<br />
sezione di Teramo-<br />
Giulianova, che ha<br />
finora preso parte a ben<br />
25 delle 26 edizioni della<br />
Maratona di New York,<br />
si è quest’anno classificato<br />
al 26°posto della<br />
nutrita schiera dei partecipanti<br />
nella categoria<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
( AVVENIMENTI LIETI (<br />
“over 60” venendo premiato<br />
con una speciale<br />
targa quale riconoscimento<br />
della sua tenacia<br />
nel partecipare a questa<br />
competizione.<br />
Il socio Renato Castoldi,<br />
fondatore e consigliere<br />
della sezione di<br />
Castano Primo, ha ricevuto<br />
il “Premio Città di<br />
Castano Primo” - conferito<br />
annualmente ad un<br />
cittadino meritevole - per<br />
le sue attività quale dirigente<br />
dell’<strong>Associazione</strong><br />
nazionale combattenti e<br />
reduci, realizzatore del<br />
Museo Storico Civico e<br />
vice presidente del Corpo<br />
musicale Santa Cecilia.<br />
Il socio Francesco Cavaliere,<br />
della sezione di<br />
San Vito dei Normanni, è<br />
stato eletto presidente<br />
del Consiglio Comunale,<br />
con delega allo sport, di<br />
quella città.<br />
Il socio 1° av. Davide Furlan<br />
del nucleo di Romans<br />
d’Isonzo è stato eletto sindaco<br />
di quella città.<br />
Il socio 1° cap. CCrn<br />
Francesco Pariset della<br />
sezione di Roma ha frequentato<br />
a Viterbo l’8°<br />
corso di “Storia della<br />
Croce Rossa e della Medicina”<br />
ottenendo l’attestato<br />
di “Cultore della<br />
materia”.<br />
LAUREE<br />
In chimica<br />
- Donatella Ancora, figlia<br />
del socio 1° m.llo Vito<br />
(sezione di Soleto).<br />
In scienze infermieristiche<br />
- Giulio Bernardini, figlio<br />
del presidente di sezione<br />
col. Claudio (sezione<br />
di Parma);<br />
- Francesca De Benedetto,<br />
figlia del socio lgt.<br />
Salvatore (sezione di<br />
Collepasso);<br />
- Eleonora Luci, figlia del<br />
socio m.llo Giancarlo<br />
(sezione di Grosseto).<br />
In scienze pedagogiche<br />
- Manuela Martinelli, figlia<br />
del socio Luigi (sezione<br />
di Canosa di<br />
Puglia).<br />
In scienze e tecnologie per<br />
i beni culturali<br />
- la socia Veronica Ancora<br />
(sezione di Soleto).<br />
In tecniche di prevenzione<br />
negli ambienti e nei luoghi<br />
di lavoro<br />
- Federica Marti, figlia del<br />
socio 1° m.llo Giuseppe<br />
(sezione di Soleto).<br />
In tecniche di radiologia<br />
medica per immagini e radioterapia<br />
- Ilaria Santulli, figlia del<br />
socio m.llo sc. Renato<br />
(sezione di Latina).<br />
NOZZE D’ORO<br />
Le hanno felicemente festeggiate:<br />
- il socio m.llo sc. Lorenzo<br />
Barbadori con la signora<br />
Edda (sezione di<br />
Grosseto);<br />
- il socio m.llo sc. Franco<br />
Cruciani con la signora<br />
Lucia (nucleo di San<br />
Donà di Piave);<br />
- il socio m.llo sc. Olindo<br />
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
Frasca con la signora<br />
Tilde (sezione di Cisterna<br />
di Latina);<br />
- il socio av. Filippo Liberati<br />
con la signora Floriana<br />
(nucleo di Montegiorgio);<br />
- il socio Giovannino Me<br />
con la signora Giuseppa<br />
(sezione di Cagliari).<br />
CULLE<br />
- Il socio Mauro Bobbo e<br />
la signora Chiara annunciano<br />
la nascita del<br />
primogenito Edoardo<br />
(nucleo di Postioma).<br />
- Il socio m.llo Fabio Carruba<br />
e la signora Annamaria,<br />
annunciano la<br />
nascita del primogenito<br />
Giuseppe (nucleo di Alcamo).<br />
- Il socio cap. Marco Fagiani<br />
e la signora Silvia<br />
annunciano la nascita<br />
del primogenito Giulio<br />
(nucleo di Postioma).<br />
- La socia Gianna Donati<br />
e il consorte Luca Parlato<br />
annunciano la nascita<br />
del primogenito<br />
Alessandro (sezione di<br />
Ciampino).<br />
- Il socio m.llo 1ª cl. Andrea<br />
Olivieri e la signora<br />
Maurica annunciano<br />
la nascita della secondogenita<br />
Mayra (sezione<br />
di Bovolone).<br />
- Il socio 1° av. Marco<br />
Rea e la signora Fiorella<br />
annunciano la nascita<br />
dei gemelli Giulia e Daniele<br />
(sezione di Arpino).<br />
- Il socio Francesco Zacheo<br />
e la signora Patrizia<br />
annunciano la nascita di<br />
Cecilia Anna (sezione di<br />
Spongano).<br />
33
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
34<br />
SEZIONI E NUCLEI<br />
SEZIONI ESTERE<br />
Melbourne<br />
Commemorati i prigionieri italiani<br />
deceduti in Australia<br />
Il 13 novembre la sezione,<br />
insieme alle rappresentanze<br />
delle consorelle associazioni<br />
d’<strong>Arma</strong>, ha onorato<br />
con la deposizione di<br />
omaggi floreali ai piedi<br />
della stele eretta in loro<br />
PIEMONTE<br />
Torino<br />
Partecipazione alle cerimonie per i Caduti<br />
italiani per la libertà della Francia<br />
Il 6 novembre una delegazione<br />
della sezione, guidata<br />
dal presidente col.<br />
Cosimo Restivo, si è recata<br />
a Lione - su invito del<br />
cap. Alain Devornique,<br />
presidente della locale<br />
ANORAA, e del console<br />
generale d’Italia a Lione<br />
dott.ssa Laura Bottà - per<br />
partecipare alle cerimonie<br />
in ricordo dei Caduti italiani<br />
per la libertà della<br />
onore nel cimitero di Murchison<br />
- luogo ricordato<br />
anche come la “Redipuglia<br />
d’Australia” - i militari e civili<br />
italiani deceduti nel<br />
corso della loro prigionia<br />
in Australia.<br />
Francia durante gli ultimi<br />
conflitti mondiali sepolti<br />
in terra lionese: al mattino<br />
al cimitero della Ghilliottere,<br />
dove sono sepolti<br />
i Caduti della “Grande<br />
Guerra” e nel pomeriggio<br />
al cimitero militare della<br />
Doua dove riposano i Caduti<br />
della seconda guerra<br />
mondiale.<br />
La delegazione torinese<br />
ha deposto una corona di<br />
alloro al monumento ai<br />
Caduti alla Ghilliottiere e<br />
ai piedi di una delle tante<br />
croci dei Caduti italiani<br />
alla Doua.<br />
La presenza del nostro<br />
sodalizio è stata particolarmente<br />
apprezzata dalle<br />
autorità militari e<br />
civili presenti e da tutta<br />
la comunità italiana di<br />
LOMBARDIA<br />
Elezione del presidente regionale<br />
Il 5 novembre, ospitata<br />
dal 6° Stormo di Ghedi<br />
comandato dal col. pil.<br />
Luigi Del Bene, si è svolta<br />
l’assemblea dei presidenti<br />
delle sezioni AAA lombar-<br />
Lione, che ha accolto la<br />
delegazione alla Casa degli<br />
italiani con un vin d’honneur<br />
durante il quale<br />
sono stati consegnati al<br />
console generale d’Italia,<br />
al presidente dell’ANO-<br />
RAA e ad altre autorità,<br />
le medaglie ricordo del<br />
recente Raduno nazionale<br />
AAA di Torino.<br />
de che, all’unanimità,<br />
hanno confermato il m.llo<br />
sc. Giancarlo Milani nella<br />
carica di presidente regionale<br />
AAA per il quadriennio<br />
2012-2015.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
In occasione della festività<br />
di S. Martino, la sezione<br />
ha organizzato, dall’8<br />
al 13 novembre, nel paese<br />
di San Martino Siccomario,<br />
una mostra con<br />
l’esposizione di aeromo-<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Pavia<br />
Mostra di aeromodelli<br />
Roverbella<br />
delli realizzati dal socio<br />
Camillo Valdata, mostra<br />
che ha riscosso notevole<br />
successo di visitatori<br />
compreso il sindaco della<br />
località e numerosi studenti<br />
del luogo.<br />
Commemorato a Solferino il<br />
com.te Attilio Canzini<br />
Il 27 ottobre, a cura della<br />
sezione, ha avuto luogo a<br />
Solferino, dove visse a lungo,<br />
la commemorazione<br />
del com.te Attilio Canzini,<br />
il pilota lombardo già combattente<br />
aviatore nella 1ª<br />
GM e noto per la trasvolata<br />
della Cordigliera delle Ande<br />
dell’Ecuador compiuta<br />
il 27 dicembre 1924 con<br />
uno SVA 5. Decollato da El<br />
Condor di Quyaquil giunse<br />
a Quito - portando la prima<br />
cartolina postale per essere<br />
timbrata in quest’ultima<br />
città - con un volo di 2 ore<br />
VENETO<br />
Spresiano<br />
e 8 minuti attraversando in<br />
linea diretta le Ande ad una<br />
quota di 4.800 m.<br />
La cerimonia, coordinata<br />
dal col. Arturo Petillo, ha<br />
visto la benedizione della<br />
targa apposta sulla casa<br />
del commemorato e gli interventi<br />
delle autorità presenti<br />
tra le quali il<br />
rappresentante dell’Ecuador,<br />
i sindaci di Solferino e<br />
di Pralboino, paese natale<br />
di Canzini, il rappresentante<br />
della 1ª Regione Aerea e<br />
il presidente regionale AAA<br />
m.llo Giancarlo Milani.<br />
Il 25° anniversario della costituzione<br />
della sezione<br />
Il 9 ottobre la sezione ha<br />
celebrato il 25° anniversario<br />
della sua costituzione<br />
con una cerimonia in varie<br />
fasi: deposizione di un<br />
omaggio floreale alla lapi-<br />
de che ricorda l’eroico<br />
s.ten. pil. MOVM Vittorio<br />
Bragadin al quale è intitolato<br />
il labaro del sodalizio,<br />
il corteo fino al monumento<br />
ai Caduti con la cerimonia<br />
dell’Alzabandiera<br />
mentre tre aerei d’epoca<br />
con fumi tricolori sorvolavano<br />
il luogo, gli interventi<br />
da parte delle autorità<br />
presenti e la celebrazione<br />
del rito religioso.<br />
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
Presenti all’evento, tra gli<br />
altri, il sindaco Riccardo<br />
Missiato, una rappresentanza<br />
del 51° Stormo guidata<br />
dal suo comandante<br />
col. pil. Enrico Garettini,<br />
il consigliere nazionale<br />
AAA Vittorio Passerella,<br />
molte rappresentanze con<br />
labari delle nostre sezioni<br />
locali e di altre associazioni<br />
d’arma e numerosi cittadini.<br />
FRIULI-VENEZIA GIULIA<br />
Campoformido<br />
Raccolta di fondi a favore<br />
dell’<strong>Associazione</strong> “La Nostra famiglia”<br />
La sezione, il personale<br />
del 2° Stormo e della PAN<br />
di Rivolto e altri operatori<br />
ed aziende del Triveneto<br />
hanno offerto premi<br />
per una lotteria di beneficenza<br />
svoltasi nel corso<br />
di una recente festa organizzata<br />
dall’aeroporto di<br />
Rivolto allo scopo di raccogliere<br />
fondi a favore<br />
dell’<strong>Associazione</strong> “La Nostra<br />
Famiglia” di Pasian<br />
di Prato.<br />
La somma ottenuta, ammontante<br />
a circa 3.700<br />
euro, è servita all’acquisto<br />
di un Audiometro clinico,<br />
al quale sarà aggiunto<br />
successivamente il sistema<br />
per l’audiometria infantile<br />
LABAT.<br />
EMILIA ROMAGNA<br />
Cesena e Ravenna<br />
Mostra aerofilatelica a Cervia<br />
Dal 3 al 6 novembre - a<br />
cura delle sezioni di Cesena<br />
e Cervia e nell’ambito<br />
delle celebrazioni per i<br />
150 anni dell’unità d’Italia<br />
- si è tenuta presso l’ex<br />
pescheria di Cervia, messa<br />
cortesemente a dispo-<br />
segue<br />
35
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
sizione da quel Comune,<br />
la mostra aerofilatelica<br />
“Un po’ di storia dell’aeronautica”.<br />
L’evento, che ha avuto la<br />
preziosa collaborazione<br />
del 15° Stormo, è stato<br />
curato dal lgt. Giuliano<br />
Di Russo (Cesena) e dal<br />
lgt. Giuseppe Natale (Ravenna).<br />
Per l’occasione<br />
36<br />
Piacenza<br />
Commemorato il serg. arm. Costantino Rossi<br />
Il 19 novembre, al Sacrario<br />
dei Caduti nel cimitero<br />
di Fiorenzuola d’Arda, la<br />
sezione ha commemorato,<br />
con lo scoprimento di una<br />
lapide sulla quale è stato<br />
apposto il suo nome, il<br />
serg. arm. Costantino Ros-<br />
sono state realizzate tre<br />
cartoline (due delle quali<br />
realizzate dal serg. magg.<br />
Edgar Russo) dedicate al<br />
5°, 8° e 15° Stormo - che<br />
si sono susseguiti sulla<br />
base aerea di Cervia - con<br />
uno speciale annullo delle<br />
Poste Italiane ed il cui<br />
ricavato sarà devoluto<br />
all’ONFA.<br />
si, scomparso nel febbraio<br />
1945 nel cielo dell’Adriatico<br />
durante un’azione bellica<br />
ed al quale fu concessa<br />
la medaglia d’argento al<br />
VM con la seguente motivazione:<br />
«Armiere mitragliere<br />
di velivolo da<br />
bombardamento, ardito e<br />
provetto, distintosi in precedenti<br />
azioni belliche, durante<br />
un’azione di<br />
bombardamento su un’importante<br />
base costiera, colpito<br />
il velivolo dalla<br />
reazione contraerea, precipitava<br />
in fiamme sul suolo<br />
nazionale, consacrando<br />
con il suo sacrificio il diritto<br />
e la volontà di redenzio-<br />
Il 4 novembre la sezione,<br />
nel corso del pranzo sociale<br />
cortesemente ospitato<br />
nel Circolo della<br />
Scuola Lingue Estere<br />
dell’AM, ha organizzato<br />
Montecassiano<br />
Ordinato Diacono il socio ten. col. Bitondo<br />
Nel corso di una solenne<br />
funzione religiosa avvenuta<br />
nella cattedrale di Macerata,<br />
il socio ten.col. Salvatore<br />
Bitondo ha ricevuto<br />
l’Ordinazione Diaconale<br />
con l’imposizione delle mani<br />
da parte del vescovo<br />
mons. Claudio Giuliodori.<br />
A festeggiare l’evento e ad<br />
esprimere il proprio affetto<br />
al novello Diacono, una<br />
rappresentanza con Laba-<br />
MARCHE<br />
Loreto<br />
ne della Patria. Cielo dell’Adriatico<br />
18 novembre<br />
1944 21 febbraio 1945».<br />
Presenti alla cerimonia, tra<br />
gli altri, oltre ai parenti del<br />
Caduto, il sindaco di Fiorenzuola<br />
d’Arda Giovanni<br />
Compiani, il comandante<br />
del 50° Stormo col. Gianpaolo<br />
Schiavo e le rappresentanze<br />
con labari di altre<br />
associazioni d’arma.<br />
con successo una lotteria<br />
il cui ricavato è stato interamente<br />
devoluto a favore<br />
dei bambini dell’Ospedale<br />
pediatrico, esistente nella<br />
città di Ancona.<br />
ro della sezione AAA di<br />
appartenenza e il comandante<br />
e personale dell’attuale<br />
Scuola Lingue<br />
Estere dell’AM di Loreto<br />
dove, dopo il servizio prestato<br />
all’ex SARAM di Macerata,<br />
il ten. col. Bitondo<br />
è stato capo della segreteria<br />
Comando dell’allora<br />
Scuola di perfezionamento<br />
per i sottufficiali AM<br />
(SPSAM).<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
ABRUZZO<br />
Pescara<br />
Giornata di studio sull’Unità d’Italia e<br />
la Costituzione<br />
Il 6 dicembre la sezione,<br />
in collaborazione con il<br />
LAZIO<br />
Sutri<br />
Commemorati gli avieri uccisi<br />
dai nazisti nel 1943<br />
Giovanni Mezzettieri, Giovanni<br />
Mulas, Salvatore<br />
Cossiga, Gavino Pilo, Antonio<br />
Me, Giuseppe Deroma,<br />
Sebastiano Pinna,<br />
Giuseppe Canu, Piero Contini,<br />
Pasqualino Mereu,<br />
Piero Barcellona, Efisio Piras<br />
sono i nomi di dodici<br />
avieri sardi (diciassette in<br />
tutto, ma cinque sono rimasti<br />
ignoti) che dopo gli<br />
eventi dell’8 settembre<br />
1943, non riuscendo a raggiungere<br />
la loro isola, trovarono<br />
ospitalità presso<br />
aziende agricole locali fino<br />
a quando, catturati dai nazisti,<br />
furono da loro uccisi<br />
il 17 novembre 1943. Una<br />
tragedia rimasta viva nella<br />
memoria dei sutrini, che<br />
diedero poi sepoltura a<br />
questi giovani e soccorsero<br />
l’unico sopravvissuto, Rinaldo<br />
Zuddas.<br />
Quest’anno, nella ricorren-<br />
za dell’eccidio, l’amministrazione<br />
comunale ha voluto<br />
raccontare la storia<br />
dei 17 soldati sardi ai giovani<br />
della scuola media per<br />
renderla viva nel cuore delle<br />
nuove generazioni.<br />
Presenti alla commemorazione,<br />
tra gli altri, numerose<br />
autorità locali e il<br />
presidente regionale AAA<br />
m.llo Juan José Skof, che<br />
nei loro interventi hanno<br />
sottolineato l’importanza<br />
della memoria come monito<br />
affinché non si ripetano<br />
queste stragi.<br />
L’evento è stato concluso<br />
dalla proiezione di un video,<br />
ricco di testimonianze<br />
tra le quali quella del superstite<br />
Zuddas, e dalla deposizione<br />
- da parte degli<br />
studenti - di una corona al<br />
monumento che, nel cimitero<br />
locale, ricorda quei caduti<br />
dell’<strong>Aeronautica</strong>.<br />
Liceo Classico “D’Annunzio”<br />
di Pescara, ha orga-<br />
nizzato una affollata<br />
giornata di studio sul tema<br />
“Unità d’Italia e Costituzione:<br />
Il cammino<br />
verso la democrazia” cui<br />
hanno partecipato autorità,<br />
nostri soci, soci delle<br />
Associazioni culturali<br />
e d’<strong>Arma</strong> e studenti e docenti<br />
dell’Istituto citato.<br />
L’evento ha visto, dopo<br />
l’apertura dei lavori da<br />
parte della prof.ssa Luciana<br />
Vecchi, dirigente scolastico<br />
del Liceo, le<br />
relazioni del col. Bartolomeo<br />
Di Pinto - che ha ri-<br />
Il socio Antonio Sedile,<br />
in occasione del Santo<br />
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
BASILICATA<br />
Melfi<br />
cordato quel periodo della<br />
storia d’Italia che va dalla<br />
fine della seconda guerra<br />
mondiale fino al 1948 presentando<br />
il filmato “La<br />
Rinascita del Parlamento”<br />
prodotto dalla Fondazione<br />
della Camera dei deputati<br />
- e del dott. Nicola<br />
Trifuoggi, procuratore capo<br />
della Repubblica di Pescara,<br />
che è intervenuto<br />
sull’attualità della Costituzione<br />
italiana, evidenziandone<br />
alcuni articoli e<br />
soffermandosi sui principi<br />
fondamentali della Carta.<br />
Natale, ha realizzato il<br />
diorama “Natività in<br />
segue<br />
37
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
guerra” - ambientato nella<br />
tormentata area mediorientale<br />
dove Gesù è<br />
nato - per sottolineare<br />
che, dove c’è l’odio e la<br />
guerra, c’è bisogno di un<br />
38<br />
PUGLIA<br />
Bari<br />
Commemorati i Caduti di Kindu<br />
In occasione del Cinquantenario<br />
dell’eccidio<br />
dei 13 aviatori italiani avvenuto<br />
a Kindu l’11 novembre<br />
1961, la sezione,<br />
d’intesa con tutti i Lions<br />
Club del 108/AB Distretto,<br />
ha commemorato gli<br />
scomparsi con una affollata<br />
riunione nel corso<br />
della quale il comandante<br />
Brindisi<br />
atto d’amore che cambi<br />
il mondo in meglio impegnando<br />
non solo gli uomini<br />
in uniforme, ma<br />
tutte le persone di buona<br />
volontà.<br />
delle Scuole AM - 3ª Regione,<br />
gen. SA Pasquale<br />
Preziosa, ha tenuto una<br />
reazione sul tema “L’<strong>Aeronautica</strong><br />
Militare nelle<br />
operazioni di pace” seguita<br />
dalla presentazione, da<br />
parte dell’autrice d.ssa<br />
Elena Mollica, del libro<br />
“Kindu - Una missione<br />
senza ritorno”.<br />
Conferenza su interventi ortopedici<br />
alla mano<br />
Il 18 novembre, presso la<br />
sede sociale, si è svolta<br />
una conferenza dal tema:<br />
“Around the hand - Discorsi<br />
sulla mano” tenuta<br />
dal dr. Ludovico Serinelli<br />
Direttore di Ortopedia<br />
dell’Ospedale “A. Perrino”<br />
di Brindisi.<br />
I soci, intervenuti numerosi,<br />
hanno seguito con<br />
interesse l’esposizione<br />
accompagnata dalla proiezione<br />
di diapositive<br />
che mostravano la mano<br />
di alcuni pazienti prima,<br />
durante e dopo l’intervento<br />
che l’applicazione<br />
delle nuove tecniche - ha<br />
detto l’oratore - fanno<br />
recuperare la piena funzionalità<br />
dell’arto solo<br />
dopo alcuni giorni di degenza.<br />
Campi Salentina<br />
Premiati i vincitori del concorso<br />
letterario “Auguri Italia”<br />
Il 5 novembre, in occasione<br />
delle celebrazioni per la<br />
giornata dell’unità nazionale<br />
e festa delle FFAA alle<br />
quali ha partecipato il sindaco<br />
Roberto Palasciano,<br />
hanno avuto luogo le premiazioni<br />
del concorso letterario<br />
“Auguri Italia”,<br />
promosso dalla sezione<br />
presieduta dal cap. Angelo<br />
Mattei e riservato agli studenti<br />
della locale Scuola<br />
media, che ha visto i seguenti<br />
vincitori: Giacomo<br />
Como e Silvia Cassone, ri-<br />
spettivamente primi classificati<br />
della categorie “testo”<br />
e “poesia”; Irene De Luca e<br />
Francesco Taurino rispettivamente<br />
secondi classificati<br />
delle citate categorie.<br />
Presenti alla cerimonia, tra<br />
gli altri, l’assessore provinciale<br />
Massimo Como, l’assessore<br />
alla cultura Fabio<br />
Zacheo, la dirigente del circolo<br />
didattico Anna Maria<br />
Monti, il preside della<br />
Scuola Cosimo Faggiano e<br />
il presidente regionale AAA<br />
gen. Giuseppe Genghi.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Organizzata dalla sezione,<br />
ha avuto recentemente<br />
luogo la “2ª Giornata Azzurra”<br />
che ha visto, al<br />
mattino e su un’aviosuperficie<br />
locale, una intensa<br />
attività di volo alla quale<br />
hanno preso parte numerose<br />
persone che hanno<br />
partecipato all’evento e, in<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong><br />
Foggia<br />
“2ª Giornata Azzurra”<br />
tre sere successive, un torneo<br />
di burraco il cui ricavato<br />
è stato devoluto sia a<br />
favore di una <strong>Associazione</strong><br />
locale che si occupa di<br />
bambini disabili, sia al sostentamento<br />
di una Missione<br />
che cura i bambini<br />
orfani o abbandonati in<br />
Perù.<br />
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
V I S I T E D I A G G I O R N A M E N T O T E C N I C O<br />
E G I T E T U R I S T I C O - C U LT U R A L I<br />
Campoformido in varie località dell’Umbria e a<br />
Loreto (foto)<br />
Maglie<br />
Commemorato il cap. pil. Elio Nisi<br />
Il 17 novembre, nel cimitero<br />
comunale della città,<br />
la sezione ha commemorato<br />
il 50° anniversario<br />
della morte del cap. pil.<br />
Elio Nisi della 46ª Aerobrigata,<br />
deceduto insieme<br />
ad alcuni compagni di volo<br />
in un incidente con un<br />
C-119 nei pressi del lago<br />
Tanganika in Congo nel<br />
corso di una missione di<br />
pace per conto dell’ONU.<br />
Presenti alla cerimonia,<br />
oltre ai familiari dello<br />
scomparso, autorità religiose,<br />
civili e militari,<br />
molti studenti e cittadini.<br />
Falconara e Jesi a Smerillo<br />
39
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
40<br />
Gallarate agli stabilimenti di<br />
Alenia-Aermacchi<br />
Pomezia a Loreto (foto) e a Recanati<br />
Roverbella agli stabilimenti di<br />
Alenia-Aermacchi<br />
Loreto al Museo Storico dell’AM a<br />
Vigna di Valle<br />
Roma al 72° Stormo<br />
Valdera di Bientina alla 46ª<br />
Brigata Aerea<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
- av. Mario Barral (nucleo di Airasca);<br />
HANNO CHIUSO LE ALI<br />
- av. sc. aiuto marc. Francesco Pignataro (sezione di Ancona);<br />
- m.llo sc. marc. Pasquale Rubino (sezione di Bari);<br />
L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA<br />
PROVA TITOLO<br />
- av. Giacomo Didoné, figlio del serg. magg. pil. MBVM Guido cui è intestato il Labaro<br />
del nucleo di Rosà (sezione di Bassano del Grappa);<br />
- Ciano Costanzelli (nucleo di Bondeno);<br />
- av. Fioravante Parmigiani, m.llo sc. Giulio Rosaio, Giacomo Testa (sezione di Cameri);<br />
- av. Vincenzo Sambruni, Claudio Tognacca (szione di Cesano Maderno);<br />
- sig.ra Germana Gaggiotti (sezione di Falconara Marittima);<br />
- Oberdano Pozzati (sezione di Ferrara);<br />
- Renato Fiorentino (sezione di Lanciano);<br />
- m.llo sc. GArat Gilberto Benedetti, vice presidente di sezione (sezione di Lucca);<br />
- m.llo sc. Fernando Refolo (sezione di Maglie);<br />
- av. Giovanni Tovazzi, già membro del nostro Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti (sezione<br />
di Merano);<br />
- m.llo sc. mot. Domenico Spinelli (sezione di Napoli);<br />
- Carmelo Bonsignore, Francesco Ricca (sezione di Novara);<br />
- sig.ra Ester Cassa Silvestri (sezione di Novi Ligure);<br />
- m.llo pil. Gilmo Gusella, pluridecorato della II GM, fondatore e presidente fino al 2002<br />
del nucleo di Piove di Sacco (sezione di Padova);<br />
- aiut. Biagio Apruzzese (sezione di Pescara);<br />
- m.llo sc. Luigi Bramato (sezione di Pomezia);<br />
- m.llo Mariano Cosenza, gen. Giuseppe Pata (sezione di Reggio Calabria);<br />
- Anselmo Castioni (nucleo di San Massimo all’Adige);<br />
- Aldo Manzocco (sezione di Tarcento);<br />
- serg. Giulio Procaccini, s.ten. pil. Olindo Santilli (sezione di Terni);<br />
- Orlando Moscato (sezione di Vicenza).<br />
Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci<br />
hanno lasciato, a nome proprio e di tutti i soci, esprime ai familiari degli scomparsi il più<br />
sentito cordoglio.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong> 41
Marina Cerne, Volare - dal campo<br />
di Gorizia in giro per i cieli<br />
del mondo, Trieste, <strong>2011</strong>, Tipografia<br />
Adriatica, cm. 13x20, pp.<br />
80, Euro 12,00.<br />
Per tutti gli appassionati al volo,<br />
soprattutto aliantisti, questo piccolo<br />
volume (che sarebbe forse meglio<br />
definire un vero e proprio<br />
“poemetto” per i suoi particolari<br />
accenti) farà certamente rievocare<br />
sensazioni, entusiasmi e soddisfazioni<br />
già provate, ma anche un senso<br />
d’invidia per le molte altre<br />
esaltanti esperienze aviatorie vissute<br />
dall’autrice e che sono qui entusiasticamente<br />
descritte.<br />
Un lavoro avvincente che si legge<br />
senza soste, sovente arguto e divertente,<br />
così come spesso è ricco di<br />
nostalgici ricordi e di avvincenti episodi<br />
la cui lettura suscita profonde<br />
emozioni.<br />
Una serie di voli in tante parti del<br />
mondo, quindi, riportati sulla carte<br />
dall’abile, piacevole penna di Cerna,<br />
penna che, piuttosto che nell’inchiostro,<br />
appare intinta nel fervido e<br />
mai sopito amore per, come lei scrive,<br />
«quei meravigliosi aggeggi che ti<br />
portano in cielo». (SB)<br />
Disponibile presso Tipografia Adriatica<br />
snc, Via Rismondo, 14 - 34133<br />
Trieste, tel. 040 761954, e.mail: tipografia@adriatica.191.it,www.battellostampatore.it<br />
42<br />
Libri<br />
a cura di Gregory Alegi<br />
Giacomo Metellini, Un pilota<br />
racconta, Milano, <strong>2011</strong>, Mursia<br />
Editore, cm. 14x21, pp. 134, euro<br />
14,00.<br />
Il volume, redatto a cura del figlio<br />
Alessandro, è una raccolta di ricordi<br />
dell’ultranovantenne pilota triestino<br />
sulla sua vita in grigio-azzurro,<br />
dall’arruolamento quale allievo sergente<br />
pilota al congedo con il grado<br />
di generale di BA, attraverso la descrizione<br />
dei servizi prestati in numerosi<br />
reparti, soprattutto da<br />
caccia.<br />
Una sorta di biografia, scrive l’autore<br />
nella prefazione, «costellata da<br />
episodi e vicende vissute in prima<br />
persona e che si possono riassumere<br />
in tre parole: aeroplani, volo, cielo».<br />
Abilitato al pilotaggio di una cinquantina<br />
di tipi di aerei - dall’Aviatik<br />
A.3 della prima scuola di volo<br />
all’F-86K del 51° Stormo - e decorato,<br />
tra l’altro, di due medaglie d’argento<br />
ed una di bronzo al VM e di<br />
una di bronzo al VA meritate in oltre<br />
60 azioni di guerra e di attività<br />
bellica, Metellini riporta serenamente<br />
numerose storie di pace e di<br />
guerra, aneddoti, riflessioni e sentimenti<br />
comuni a molte generazioni<br />
di piloti, sempre caratterizzati dalla<br />
grande, entusiasmante passione<br />
per il volo. (SB)<br />
Disponibile presso Ugo Mursia Editore,<br />
Via Cassanese, 20060 Vignate (Milano),<br />
telef. 029566984, www.mursia.com<br />
Marco Majrani, Vincenzo Lunardi<br />
aeronauta. Vicchio, LoGisma,<br />
<strong>2011</strong>. Cm 21 x 21, pp. 216. Euro<br />
24,00.<br />
Troppo spesso si fa coincidere il volo<br />
umano con il solo volo a motore,<br />
dimenticando la lunga rincorsa rappresentata<br />
a partire dal tardo XVIII<br />
secolo dal più leggero dell’aria. Di<br />
questa fase fu protagonista di spicco<br />
il lucchese Vincenzo Lunardi,<br />
passato alla storia per aver compiuto<br />
il 15 settembre il primo volo in<br />
assoluto in Inghilterra, dove si trovava<br />
quale segretario dell’ambasciatore<br />
di Napoli. Majrani, egli stesso<br />
pilota di aerostati e già autore di<br />
un’ampia introduzione all’argomento<br />
(recensita su <strong>Aeronautica</strong>, marzo<br />
2009), presenta qui una biografia<br />
completa del pioniere dalla sua nascita<br />
il 13 gennaio 1754 (scoperta<br />
da Majrani su un registro della Curia<br />
Arcivescovile di Lucca) alla morte<br />
il 31 luglio 1806 a Lisbona. È una<br />
vita avvincente, resa ancor più interessante<br />
dal ricco apparato iconografico<br />
tratto dalle stampe coeve<br />
conservate in gran parte dalla famiglia<br />
Caproni. Circa un terzo del volume<br />
consiste nella riproduzione<br />
fotografica del racconto del primo<br />
volo in Inghilterra pubblicato nel<br />
1784 a Londra a cura dello stesso<br />
Lunardi e accompagnata dalla traduzione<br />
integrale tratta dall’edizione<br />
italiana del 1790. Data la rarità<br />
dell’opera originale, questa sezione<br />
rappresenta uno strumento utilissimo<br />
per gli studiosi.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>
Disponibile presso l’editore (via Zufolana<br />
4, 50039 Vicchio, Firenze;<br />
www.logisma.it; tel. 055/8497054)<br />
Giancarlo Garello, Batailles<br />
Aérennies: Guerre sur le désert (2e<br />
partie). LELA Presse, Boulogne<br />
sur Mer. Cm 21 x 29,7, pp. 82.<br />
Euro 12,50.<br />
A nove mesi dalla prima parte, dedicata<br />
al periodo fino al dicembre<br />
1941, il trimestrale francese pubblica<br />
le seconda parte della ricostruzione<br />
della vicenda operativa della Regia<br />
<strong>Aeronautica</strong> in Africa Settentrionale e<br />
la spinge fino al novembre 1941.<br />
Come per la prima puntata, per<br />
mettere ordine nell’intricata vicenda<br />
Garello adotta una narrazione<br />
che dopo una rapida introduzione<br />
passa alle vicende dei singoli reparti.<br />
L’arrivo dei reparti tedeschi nel<br />
1941 si rispecchia in una apposita<br />
sezione di una dozzina di pagine<br />
sul X Fliegerkorps in Mediterraneo.<br />
Concepito per il pubblico francofono<br />
internazionale, il testo è accompagnato<br />
da una vastissima iconografia<br />
tratta da fonti pubbliche e<br />
private nonché da riproduzioni di<br />
cartoline e copertine d’epoca. A rendere<br />
vivace l’aspetto contribuiscono<br />
anche molti profili a colori di grandi<br />
dimensioni, dall’aspetto generalmente<br />
convincente salvo alcuni fantasiosi<br />
Fiat G.50 e Macchi C.200 a<br />
due toni di verde.<br />
Come il precedente volume il risultato<br />
è un’utile introduzione generale<br />
al vastissimo argomento, sul quale<br />
talvolta il lettore straniero non ha la<br />
percezione dei progressi compiuti<br />
dalla ricerca in Italia.<br />
Disponibile presso l’editore<br />
(www.avions-bateaux.com; 29 rue<br />
Paul Bert, 62230 Outreau, Francia)<br />
Joachim Castan, Il barone rosso:<br />
la storia di Manfred von Richthofen.<br />
Milano, Mursia, <strong>2011</strong>. Cm 14<br />
x 21, pp. 414. Euro 20.<br />
Chiunque si sia avvicinato per un<br />
solo minuto all’aviazione si è imbattuto<br />
nel Barone Rosso e nel suo triplano<br />
rosso, non fosse altro che tramite<br />
le repliche volanti presenti<br />
nelle manifestazioni aeree di tutto il<br />
mondo. Alla popolarità di von<br />
Richthofen ha contribuito una<br />
vastissima bibliografia incentrata<br />
sulla memorialistica, la sua straordinaria<br />
abilità in combattimento e la<br />
leggendaria morte. A questi tre<br />
aspetti non si è però mai accompagnata<br />
la ricostruzione completa<br />
della biografia e della personalità, ed<br />
è dunque benvenuto un libro che –<br />
anche grazie all’accesso alle carte<br />
della famiglia, sinora inutilizzate<br />
dagli storici militari – propone un<br />
ritratto a tutto tondo dell’uomo<br />
prima che dell’eroe o del mito. Purtroppo<br />
l’obiettivo è raggiunto solo a<br />
metà, in quanto l’autore, che proviene<br />
dal campo del cinema, per eliminare<br />
il mito militaristico vi sostituisce<br />
uno psicologismo di oggi che<br />
legge negativamente ogni particolare<br />
biografico e risolve l’intera vicenda<br />
in una mancanza di affetto da parte<br />
della madre. Il risultato è un bicchiere<br />
mezzo vuoto e mezzo pieno:<br />
le novità in termini di fatti e documenti,<br />
che pure non mancano, sono<br />
spesso penalizzate o svalorizzate da<br />
una lettura tra l’ingenuo e l’ostile.<br />
Per giungere a una valutazione complessiva<br />
ed equilibrata, insomma,<br />
resta ancora molta strada da fare.<br />
Disponibile in libreria<br />
Paolo Valpolini, Forze di terra <strong>2011</strong>.<br />
Novara, RN Publishing, <strong>2011</strong>. Cm<br />
21x29,7, pp. 144. Euro 15,00.<br />
C’è molta aeronautica – nel senso sia<br />
di argomenti connessi all’uso militare<br />
del mezzo aereo che di <strong>Aeronautica</strong><br />
Militare – nella seconda edizione<br />
di Forze di terra, il numero unico<br />
annuale gemello dell’ormai affermato<br />
Coccarde Tricolori.<br />
Accanto ad un’ampia descrizione del<br />
17° Stormo Incursori dell’<strong>Aeronautica</strong><br />
Militare, uno dei più recenti e dunque<br />
meno noti aspetti dell’evoluzione delle<br />
esigenze operative della forza armata,<br />
il curatore e autore Paolo Valpolini<br />
presenta infatti il 1° Reggimento Paracadutisti<br />
“Tuscania” e le schede dei<br />
mezzi aerei militari di interesse delle<br />
attività terrestri. Seguendo lo schema<br />
generale di Coccarde, mescolando cioè<br />
articoli, schede sull’organizzazione e<br />
descrizioni tecniche, si ottiene quindi<br />
una guida alle attività militari numericamente<br />
prevalenti in Italia, tanto più<br />
comoda in quanto generalmente<br />
meno nota. L’ottima qualità delle illustrazioni<br />
e il prezzo decisamente<br />
abbordabile lo fanno apprezzare<br />
anche a quanti abbiano un interesse<br />
solo marginale per il settore.<br />
Disponibile presso le librerie specializzate<br />
o l’editore (www.rnpublishing.com;<br />
Via Torelli 31, 28100<br />
Novara, 0321-455108).
OBIETTIVO PER IL 2012:<br />
Aumento dei soci,<br />
reclutati possibilmente tra gli aviatori in servizio.<br />
Perché sono loro<br />
che ci consentono<br />
il legame con l'attualità<br />
e le realtà operative di oggi.<br />
<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Arma</strong> <strong>Aeronautica</strong>