Anno LVI - N.12 DICEMBRE 2011 - Associazione Arma Aeronautica ...
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SCIENZA, SPAZIO,<br />
TECNICA E INDUSTRIA<br />
Alle 16,02 (ora locale) del 26 novembre,<br />
dal poligono di Cape<br />
Canaveral e con un vettore<br />
Atlas V, la NASA ha lanciato il rover<br />
Curiosity (v. anche pag. 12 di <strong>Aeronautica</strong><br />
n. 8-9/<strong>2011</strong>) che dovrà proseguire,<br />
con tecnologie ben più<br />
avanzate, il lavoro di ricerca iniziato<br />
nel 2004 dalle sonde Spirit e Opportunity,<br />
quest’ultima peraltro straordinariamente<br />
ancora attiva pur avendo<br />
superato di sette anni il limite di operatività<br />
di tre mesi che era stato previsto<br />
per esse (v. anche pag. 23 di<br />
<strong>Aeronautica</strong> n. 6/<strong>2011</strong>).<br />
Compito di Curiosity - che lavorerà<br />
per non meno di un anno marziano,<br />
pari a circa due anni terrestri (ma ha<br />
Il 4 novembre, dopo 520 giorni dal<br />
suo inizio avvenuto il 3 giugno<br />
2010, si è concluso, presso l’Istituto<br />
per i problemi biomedici di Mosca,<br />
l’esperimento Mars-500 (v.<br />
pag. 11 di <strong>Aeronautica</strong> n. 7/2010).<br />
Avviato da Russia e Agenzia spaziale<br />
europea (ESA), l’esperimento<br />
ha avuto lo scopo di simulare un<br />
viaggio umano su Marte per verificare<br />
il comportamento psico-fisiologico<br />
di sei “astronauti” isolati per<br />
così tanto tempo in un ambiente ristretto<br />
riproducente gli spazi di un’astronave<br />
e comprendente anche un<br />
modulo per la discesa sul Pianeta<br />
rosso, in un’area attrezzata simulante<br />
appunto il suolo marziano.<br />
All’apertura dei sigilli con i quali<br />
era stato chiuso il modulo base<br />
12<br />
In viaggio verso Marte il rover Curiosity<br />
una batteria nucleare al plutonio che<br />
teoricamente potrebbe consentirgli di<br />
continuare a funzionare per più di un<br />
nostro decennio) - sarà quello di investigare<br />
sulla passata e presente capacità<br />
di Marte di sostenere la vita,<br />
analizzando a tale scopo, oltre all’atmosfera,<br />
molti campioni del terreno e<br />
di roccia per trovare un qualsiasi segno<br />
che in passato ci sia stata un’attività<br />
biologica su Marte.<br />
Il rover, il cui nome ufficiale è Mars<br />
Science Laboratory (MSL) ed alla cui<br />
costruzione ha partecipato anche l’azienda<br />
italiana Sitael, assomiglia a<br />
Spirit e Opportunity, ma, largo tre metri,<br />
pesa 900 kg ed è il più grosso mai<br />
costruito a tentare di raggiungere il<br />
Pianeta rosso.<br />
Dotato di sei ruote motorizzate e di un<br />
braccio robotizzato estensibile per oltre<br />
due metri, il rover, contenente dieci<br />
sofisticati strumenti, verrà “depositato”<br />
il 6 agosto 2012, dopo otto mesi e<br />
mezzo di viaggio e un tragitto di 570<br />
milioni di chilometri, nel Cratere Gale<br />
di Marte non con il sistema di “airbag”<br />
usato in precedenza per ammortizzare<br />
l’impatto dei rover con il suolo, ma<br />
mediante una specie di verricello so-<br />
Concluso l’esperimento Mars-500<br />
del Mars-500 i sei partecipanti - i<br />
tre russi Sukhrob Kamolov, Alexey<br />
Sitev e Alexandr Smoleevskiy, l’italo-colombiano<br />
Diego Urbina, il<br />
francese Charles Romain e il cinese<br />
Wang Yue - sembravano, per<br />
quanto provati, in condizioni soddisfacenti.<br />
Saranno ora gli studi subito avviati<br />
dagli scienziati addetti all’esperimento<br />
a consentire di valutare tanti<br />
ed importanti aspetti psichici e fisici<br />
degli astronauti durante il lungo<br />
viaggio e, in particolare, la loro resistenza<br />
al fatto di essere continuamente<br />
bersagliati dai raggi cosmici,<br />
la loro capacità di svolgere attività<br />
varie nella gravità marziana dopo<br />
un viaggio di circa otto mesi in assenza<br />
di gravità, la possibilità di in-<br />
speso in aria grazie ad alcuni razzi. E<br />
questo - hanno dichiarato in proposito<br />
i tecnici del Jet Propulsione Laboratory<br />
che si occupa dell’MSL costato<br />
ben 2,5 miliardi di dollari - sarà certamente<br />
il momento più delicato di tutta<br />
la missione perché se qualcosa andrà<br />
storta il rover si schianterebbe al suolo<br />
diventando probabilmente inutilizzabile.<br />
Il sistema, hanno aggiunto, non è stato<br />
mai sperimentato prima, e la NASA<br />
conta molto sulla sua riuscita perché<br />
aprirebbe la strada ad altre missioni<br />
tese a trasportare su Marte oggetti<br />
molto pesanti, strumenti e laboratori<br />
automatici utili per studiare e approfondire<br />
ulteriormente le nostre conoscenze<br />
sul Pianeta rosso.<br />
È da ricordare in proposito che la missione<br />
MSL viene osservata con grande<br />
interesse soprattutto dall’Agenzia<br />
spaziale europea (ESA), che ha in<br />
programma una operazione congiunta<br />
con la NASA per i prossimi anni, missione<br />
denominata ExoMars (v. pag. 11<br />
di <strong>Aeronautica</strong> n. 2/2006) che potrebbe<br />
essere il primo passo per prelevare<br />
e riportare sulla Terra rocce<br />
marziane.<br />
traprendere un simile viaggio da un<br />
punto di vista del calcolo delle scorte<br />
di cibo, aria e acqua e, infine, la<br />
capacità di convivenza in spazi limitati<br />
da parte di gruppi di persone diverse<br />
per nazionalità, carattere,<br />
costumi, ecc. e praticamente prive<br />
di comunicazioni con l’esterno.<br />
AERONAUTICA 12/<strong>2011</strong>