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Il sublime – L’impostazione kantiana – Schopenhauer: <strong>il</strong> ricordo della<br />
volontà – I gradi del sublime – Esempi – Differenze rispetto a Kant.<br />
Quella che si potrebbe chiamare la parte generale della metafisica<br />
del bello, che precede ed <strong>in</strong>troduce le considerazioni più<br />
particolari sulle arti, si conclude con <strong>il</strong> tema del sublime, che<br />
viene trattato estesamente nel § 39 del Mondo. Vogliamo anche<br />
noi concludere su questo tema questa <strong>in</strong>troduzione alla<br />
metafisica del bello di Schopenhauer.<br />
Il dibattito sulla dist<strong>in</strong>zione tra <strong>il</strong> bello e <strong>il</strong> sublime è<br />
uno dei centri dell’estetica romantica e volendo analizzarne le<br />
premesse, senza naturalmente sp<strong>in</strong>gerci alle fonti più antiche,<br />
dovremmo almeno prendere le mosse da Kant. Ma come <strong>in</strong><br />
precedenza noi vogliamo limitarci ad uno schizzo della posizione<br />
di Schopenhauer, che è del resto nitida e chiara ed è ancora<br />
<strong>in</strong>teramente giocata sui concetti fondamentali della sua<br />
metafisica. Mentre la nozione del bello è def<strong>in</strong>ita da un atteggiamento<br />
nel quale la volontà è <strong>in</strong> qualche modo almeno<br />
provvisoriamente dimenticata, e potremmo così parlare di un<br />
vero e proprio oblio della volontà, la nozione di sublime viene<br />
<strong>in</strong>vece <strong>in</strong> questione quando siamo <strong>in</strong> presenza di una condizione<br />
più complessa, nella quale l’oggettività considerata non<br />
solo non asseconda la pura contemplazione, ma <strong>in</strong> qualche<br />
modo chiama nuovamente <strong>in</strong> causa la volontà.<br />
Peraltro non si tratta certo di regredire al piano delle eccitazioni<br />
e degli stimoli legati ai nostri bisogni ed <strong>in</strong>teressi.<br />
L’eccitante, sia positivo che negativo, è qualcosa di opposto al<br />
sublime, anche se proprio per questo contribuisce a rischiararlo.<br />
Mentre l’eccitante tende a richiamare la volontà ed a<br />
metterla <strong>in</strong> moto, nel caso del “sentimento del sublime” la volontà<br />
è <strong>in</strong>vece <strong>in</strong> certo senso m<strong>in</strong>acciata, e non tanto <strong>in</strong> forza<br />
di un pericolo autentico, quanto piuttosto dell’immag<strong>in</strong>e di<br />
una grandezza e di una potenza tanto smisurata da far appari-