RITUALE CISTERCENSE - Monastero di San Domenico Abate
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Risponde:<br />
La misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio e dell’Or<strong>di</strong>ne.<br />
Dopo l’esortazione, l’<strong>Abate</strong> l’interroga <strong>di</strong> nuovo per conoscere le sue <strong>di</strong>sposizioni. Il can<strong>di</strong>dato risponde <strong>di</strong> volersi<br />
impegnare in tutto, quin<strong>di</strong> s’inginocchia davanti all’<strong>Abate</strong> e (con le mani giunte tra le sue) <strong>di</strong>ce:<br />
Padre,<br />
prometto a te e ai tuoi legittimi successori<br />
obbe<strong>di</strong>enza secondo la Regola <strong>di</strong> san Benedetto<br />
fino alla morte.<br />
E l’<strong>Abate</strong>:<br />
Il Signore ti <strong>di</strong>a la vita eterna.<br />
E tutti gli altri rispondono:<br />
Amen.<br />
Poi l’<strong>Abate</strong> lo bacia.<br />
La professione solenne con la bene<strong>di</strong>zione o consacrazione <strong>di</strong> un monaco si compie durante la Messa, perché si<br />
veda che la professione monastica ha nella Chiesa carattere pubblico. Sacerdote celebrante è l’<strong>Abate</strong> del monastero.<br />
Tutta l’azione liturgica sia celebrata con una conveniente solennità, come è richiesto dalla natura del rito,<br />
mantenendo quella nobile sobrietà che si ad<strong>di</strong>ce all’umiltà e semplicità del nostro Or<strong>di</strong>ne.<br />
E’ opportuno <strong>di</strong>re la Messa rituale “Nel giorno della professione perpetua”, per la quale si<br />
usano le vesti sacre <strong>di</strong> colore bianco. Se però ricorre una solennità o una domenica <strong>di</strong> Avvento, <strong>di</strong> Quaresima, <strong>di</strong><br />
Pasqua, si <strong>di</strong>ce la Messa del giorno con la possibilità <strong>di</strong> usare i formulari propri nella Prece eucaristica e nella<br />
bene<strong>di</strong>zione finale.<br />
Nella Liturgia della Parola, le letture si possono prendere o dalla Messa del giorno o dai testi proposti nel Lezionario,<br />
secondo quanto recita l’Introduzione ai nn. 9-10.<br />
Tutto sia <strong>di</strong>sposto in modo che tutti possano vedere comodamente lo svolgimento <strong>di</strong> tutta l’azione liturgica.<br />
DOMANDA<br />
Proclamato il Vangelo, tutti siedono, mentre il can<strong>di</strong>dato viene condotto davanti all’<strong>Abate</strong> e in pie<strong>di</strong> fa la sua<br />
domanda.<br />
L’<strong>Abate</strong> lo interroga con queste parole o con altre simili:<br />
Cosa chie<strong>di</strong>?<br />
Risponde con queste parole o con altre simili: