Scarica la rivista in PDF - Movimento Birrario Italiano
Scarica la rivista in PDF - Movimento Birrario Italiano
Scarica la rivista in PDF - Movimento Birrario Italiano
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
INFORMAZIONI DI CULTURA BIRRARIA A CURA DI MOBI<br />
HHOMEBREWING O M E B R E W I N G<br />
PARTY A CESENA!<br />
A cura di Giacomo Orsucci<br />
fotografie di Mart<strong>in</strong>a Rossi<br />
U<br />
na domenica con l’aria frizzante e un sole timido<br />
ma presente è quel<strong>la</strong> che ci attende per festeggiare<br />
un evento assai importante per il mondo del<strong>la</strong> birrificazione<br />
casal<strong>in</strong>ga. Il 26 ottobre <strong>in</strong>fatti, è una data storica<br />
che segna il momento(nel 1995) <strong>in</strong> cui produrre birra <strong>in</strong> casa<br />
per il proprio consumo diventa legale. Abbiamo quest’anno<br />
anticipato ad una domenica per ovvi motivi organizzativi,<br />
ma lo spirito del<strong>la</strong> festa resta comunque. Gli homebrewers<br />
cesenati quasi al completo si sono trovati poco dopo l’orario<br />
di pranzo, armati ognuno del<strong>la</strong> sua attrezzatura, per un<br />
“homebrew<strong>in</strong>g party”.<br />
La megacotta <strong>in</strong> realtà è stata nazionale, con una ricetta decisa<br />
precedentemente - per il 2011 è stata scelta una Belgian<br />
Dubbel. Arrivato con l’attrezzatura necessaria, fornellone e<br />
bombo<strong>la</strong>, pentole e mestoli vari, e via dicendo, <strong>in</strong>izio subito<br />
a dar una mano per <strong>la</strong> mac<strong>in</strong>atura dei malti, che consiste nel<br />
frantumare grosso<strong>la</strong>namente i chicchi dei malti selezionati<br />
appositamente per <strong>la</strong> ricetta scelta che verranno poi ammostati<br />
<strong>in</strong> acqua. Una volta term<strong>in</strong>ata <strong>la</strong> mac<strong>in</strong>atura <strong>in</strong>izia <strong>la</strong> fase<br />
di ammostamento appunto, dove gli amidi contenuti nel<br />
malto per mezzo di appropriati enzimi vengono trasformati<br />
<strong>in</strong> zuccheri più semplici e trasformabili dai lieviti A questo<br />
punto, si passa al<strong>la</strong> filtrazione. A parte qualche <strong>in</strong>cidente<br />
<strong>in</strong>atteso e un paio di ustioni, questa parte è stata effettuata<br />
senza problemi, ma con una partico<strong>la</strong>rità. Infatti il fatto di<br />
avere più cotte contemporaneamente ci ha dato <strong>la</strong> possibilità<br />
di esercitarci con un cosiddetto “parti gyle”, altrimenti<br />
molto macch<strong>in</strong>oso da eseguire per un solo hb (occorre fare<br />
almeno due bolliture!). In cosa consiste? Abbiamo ricalco<strong>la</strong>to<br />
<strong>la</strong> ricetta per produrre due mosti, uno ad alta densità e uno<br />
a bassa densità. L’ammostamento è stato fatto utilizzando le<br />
due pentole più grandi tra quelle disponibili (una da 100 e<br />
una da 70 litri), dopodichè, il mosto “ad alta densità” è stato<br />
raccolto e tenuto separato. Il mosto a bassa densità (quello<br />
che poi doveva avere <strong>la</strong> OG “target” prevista dal<strong>la</strong> ricetta) è<br />
stato ricavato totalmente dal<strong>la</strong> successiva filtrazione (batch<br />
sparge) “<strong>in</strong> batteria”, utilizzando tutti i filtri disponibili. La<br />
densità dei mosti è stata poi corretta travasando alcuni litri<br />
del mosto più denso <strong>in</strong> quello più leggero, f<strong>in</strong>o a ottenere,<br />
prima del<strong>la</strong> bollitura, l’OG desiderata.<br />
Ci siamo poi armati ognuno del proprio fornellone e siamo<br />
passati al<strong>la</strong> successiva fase di bollitura. Tra un crost<strong>in</strong>o, una<br />
birra e un po’ di chiacchiere siamo arrivati al raffredamento<br />
(un solo rub<strong>in</strong>etto collegato, tramite una vera e propria opera<br />
di <strong>in</strong>gegneria idraulica a 4 serpent<strong>in</strong>e di rame!) al term<strong>in</strong>e<br />
del<strong>la</strong> quale abbiamo travasato ognuno <strong>la</strong> propria parte di<br />
birra nel proprio fermentatore e <strong>in</strong>ocu<strong>la</strong>to i lieviti. Il risultato<br />
f<strong>in</strong>ale sono stati un mosto da 1066 di OG (come da ricetta)<br />
e un mosto “monstre” da 1105 di OG (un po’ più alto del<br />
previsto, <strong>in</strong> effetti, sarà curioso sentire <strong>la</strong> birra risultante). Al<strong>la</strong><br />
f<strong>in</strong>e ognuno è tornato a casa col suo fermentatore pieno di<br />
18<br />
La fase di ammostamento<br />
birra fatta con le proprie mani ma oltre al<strong>la</strong> soddisfazione di<br />
tornare a casa e di bere, fra qualche tempo, il prodotto del<br />
proprio impegno, è stata un’occasione importante sia per<br />
stare <strong>in</strong>sieme sia per condividere una propria passione scambiando<br />
idee, metodi, consigli, curiosità. Sia per i partecipanti,<br />
sia per i curiosi che si sono avvic<strong>in</strong>ati e hanno fatto tante<br />
domande è stata un’importante opportunità per imparare<br />
tante nozioni e <strong>in</strong>formazioni sul<strong>la</strong> birrificazione casal<strong>in</strong>ga e<br />
sul mondo del<strong>la</strong> birra <strong>in</strong> genere, che <strong>in</strong> questa giornata come<br />
<strong>in</strong> tante altre è stata il mezzo che ha unito appassionati più<br />
o meno grandi attorno a questa bevanda unica e piacevole<br />
sia da bere ma anche, specialmente <strong>in</strong> questa giornata, da<br />
produrre, tutti <strong>in</strong>sieme. Evviva qu<strong>in</strong>di <strong>la</strong> birra ma soprattutto<br />
evviva l’homebrew<strong>in</strong>g. n<br />
La filtrazione E ora bollire!<br />
Il raffreddamento “multiplo"