Leggi la rassegna stampa - CGIL Basilicata
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RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+WuqqU6KGRErOKc/068UP8bB9F7IKbXbc=<br />
Venerdì 5 aprile 2013<br />
Il vino batte <strong>la</strong> crisi<br />
e l’industria<br />
aiutato dal<strong>la</strong> siccità<br />
21<br />
ECONOMIA&F I NA N Z A<br />
Case, prezzi ancora giù<br />
-4,6% <strong>la</strong> fine del 2012<br />
L’anno si è chiuso con un complessivo -2,7%. Penalizzato l’«usato»<br />
l I prezzi delle case ca<strong>la</strong>no ancora, accelerando<br />
<strong>la</strong> discesa negli ultimi mesi del<br />
2012: tra ottobre e dicembre l’Istituto nazionale<br />
di statistica registra un ribasso pari al<br />
4,6% su base annua, come mai era stato<br />
rilevato almeno dall’inizio del 2011, ovvero<br />
dall’avvio delle serie storiche dell’Istat. A<br />
trascinare in giù le quotazioni sono le abitazioni<br />
«usate». Insomma gli ultimi dati confermano<br />
e rafforzano <strong>la</strong> tendenza in atto già<br />
da un anno, che vede i prezzi dell’i m m o b i l i a re<br />
piegarsi di fronte ai tonfi del numero delle<br />
compravendite. La crisi del «mattone» è ormai<br />
piena e, dopo avere intaccato duramente<br />
gli scambi, tornati ai livelli di metà anni<br />
Ottanta, inizia a colpire in modo deciso il<br />
valore del settore residenziale, con una perdita<br />
del 2,7% per l’intero 2012.<br />
Le stime dell’Istat si riferiscono agli acquisti<br />
fatti dalle famiglie e quindi costituiscono<br />
un’altra prova delle difficoltà economiche<br />
degli italiani. Durante <strong>la</strong> recessione<br />
comprare un casa diventa un lusso: l’in -<br />
l M I L A N O. Crescono fatturati<br />
e occupazione, l'export tira anche<br />
se fatica nei mercati emergenti.<br />
E il crollo del<strong>la</strong> produzione<br />
in due anni di forte siccità non fa<br />
male al valore del prodotto, anzi.<br />
La consueta fotografia scattata<br />
dall’ufficio studi di Mediobanca<br />
alle grandi imprese vinicole italiane<br />
al<strong>la</strong> vigilia del Vinitaly è di<br />
concreto ottimismo, anche se le<br />
nostre maggiori cantine stanno<br />
forse perdendo un treno importante:<br />
quello del<strong>la</strong> Borsa.<br />
E' vero che <strong>la</strong> gran parte dei<br />
maggiori nomi del 'made in Italy'<br />
è di natura<br />
c o o p e r at iva ,<br />
ma ormai sono<br />
dei giganti,<br />
strutturati almeno<br />
nei bi<strong>la</strong>nci<br />
per il<br />
gran salto.<br />
Una scelta che<br />
nel mondo ha<br />
dato buoni risultati a chi l’ha<br />
fatta con un progetto solido. Dal<br />
gennaio 2001 l’indice di Borsa<br />
mondiale del settore vinicolo è<br />
infatti cresciuto del 175%, ben di<br />
più delle piazze azionarie in generale,<br />
che hanno segnato un<br />
progresso del 37%. Il miglior risultato<br />
al netto delle dinamiche<br />
delle Borse nazionali si registra<br />
in Nord America, dove i grandi<br />
gruppi quotati sono cresciuti del<br />
193% in dieci anni. Segue <strong>la</strong><br />
Francia (+105%) e, molto dietro,<br />
l’Australia (+10%) e <strong>la</strong> Spagna<br />
(+2%). Male invece Cina e Cile:<br />
l’indice del settore ha perso in<br />
entrambi i Paesi il 54% rispetto<br />
al listino di Borsa generale.<br />
Ma, Borsa a parte, l’inda gine<br />
sui bi<strong>la</strong>nci delle 108 principali<br />
aziende italiane dice che il settore<br />
è in salute: l'anno scorso il<br />
fatturato complessivo è salito del<br />
7%, con forte spinta dell’expor t,<br />
portando i ricavi del 20% sopra il<br />
L’ITALIA CRESCE<br />
Aumenta l’export ma i<br />
nostri produttori faticano<br />
a imporsi in Oriente<br />
livello pre-crisi, mentre nello<br />
stesso periodo il fatturato<br />
dell’industria è sceso del 10%,<br />
con uno scivolone di 6 punti negli<br />
ultimi 12 mesi. Tra vigne e<br />
cantine bene anche l'occupazione<br />
(+2,6%), gli investimenti tecnici<br />
(+10% dopo il crollo del 2011,<br />
quando si temeva che <strong>la</strong> crisi<br />
attaccasse anche il comparto) e<br />
quelli pubblicitari (+6,5%). Solide<br />
le prospettive per il 2013:<br />
l’87% dei grandi produttori<br />
esclude per quest’anno un calo<br />
dei ricavi.<br />
E finalmente c'è un dato chiaro<br />
sul<strong>la</strong> produzionemondia-<br />
le, il cui calo fa<br />
re l at iva m e n t e<br />
paura ai grandi<br />
gruppi,<br />
mentre per i<br />
«piccoli» che<br />
devono mantenere<br />
famiglia<br />
e tute<strong>la</strong>re l'investimento il discorso<br />
è molto diverso. Il secondo<br />
anno consecutivo di siccità ha<br />
portato a un taglio del<strong>la</strong> produzione<br />
del 16,8% in Francia,<br />
dell’11,2% in Spagna e del 6,3%<br />
in Italia. Nel<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> però anche<br />
nel 2011 il calo era stato significativo:<br />
in due anni siamo<br />
scesi da 48,5 milioni di ettolitri<br />
agli attuali 40 milioni.<br />
Per l’Italia prosegue comunque<br />
il traino dell’export (+9,4%<br />
l'anno scorso) ma fatichiamo nei<br />
mercati emergenti, come quello<br />
cinese e asiatico in genere. «Le<br />
nostre aziende – commenta Maurizio<br />
Gardini, presidente dell’Al -<br />
leanza delle cooperative agroalimentari<br />
– sarebbero più competitive<br />
se non fosse per i dazi,<br />
che rappresentano un forte ostacolo<br />
in partico<strong>la</strong>re in Paesi come<br />
<strong>la</strong> Cina, <strong>la</strong> Russia, il Giappone e il<br />
Brasile».<br />
Alfonso Neri<br />
certezza porta a rinunciare, e chi sarebbe<br />
disposto ad avventurarsi in un acquisto spesso<br />
si scontra con <strong>la</strong> stretta creditizia, come<br />
dimostra anche <strong>la</strong> caduta dei mutui.<br />
La stessa dinamica si registra per i consumi:<br />
a seguito di cali sempre più pesanti<br />
del<strong>la</strong> domanda interna l’inf<strong>la</strong>zione ha cominciato<br />
a raffreddarsi. E in questo caso il<br />
fondo ancora non sembra essere stato toccato,<br />
visto che Confcommercio<br />
segna un ulteriore ribasso a<br />
febbraio (-3,6% su base annua).<br />
L'organizzazione dei<br />
commercianti spiega come<br />
<strong>la</strong> flessione, seppure meno<br />
grave rispetto a quanto rilevato<br />
in precedenza (-4,1%<br />
a gennaio), si inserisca in<br />
un contesto che ha visto<br />
ridursi in due anni <strong>la</strong> domanda<br />
dei principali beni e<br />
servizi di circa il 25% in<br />
vo l u m e.<br />
Tornando alle abitazioni, il segno meno è<br />
dovuto a quelle già presenti sul mercato<br />
(-6,9% a fine 2012 ), mentre le nuove mostrano<br />
ancora dei rincari, anche se con tassi di<br />
crescita sempre più bassi (+0,8%). Per Confedilizia,<br />
che rappresenta i proprietari, «occorre<br />
rivedere da subito l’Imu». Mentre il<br />
responsabile del settore per Nomisma, Luca<br />
Dondi, spiega che i prezzi continueranno a<br />
scendere fino al 2014, con<br />
un «adeguamento lento» rispetto<br />
a quanto accaduto<br />
sul fronte compravendite.<br />
Ma, avverte, <strong>la</strong> riduzione<br />
dei listini non potrà da so<strong>la</strong><br />
riattivare <strong>la</strong> domanda, che<br />
«per l’80% dipende dal credito».<br />
Intanto una parte delle<br />
famiglie si sta riversando<br />
sul mercato degli affitti, fa<br />
sapere Dondi, e infatti «<strong>la</strong><br />
contrazione dei canoni risulta<br />
più contenuta».<br />
IL CASO LE «MULTE» PIÙ PESANTI PER MUSSARI E VIGNI, 500MILA EURO A TESTA<br />
Mps, da Bankitalia<br />
sanzioni per 5 milioni<br />
l Le sanzioni di Bankitalia erano attese<br />
e tutti a Siena erano convinti che<br />
sarebbero state pesanti. Ma nessuno, forse,<br />
si aspettava così pesanti: 5 milioni di<br />
euro è infatti <strong>la</strong> cifra complessiva delle<br />
sanzioni irrogate agli ex vertici di Banca<br />
Monte dei Paschi. Gli importi più alti<br />
sono per l’ex presidente e l’ex direttore<br />
generale, Giuseppe Mussari e Antonio<br />
Vigni, oltre 500 mi<strong>la</strong> euro ciascuno, e l’ex<br />
capo dell’area finanza, Gianluca Baldassarri,<br />
circa 400 mi<strong>la</strong> euro. In ogni caso, si<br />
tratta di sanzioni per comportamenti individuali<br />
e altre, anche se di importo<br />
inferiore, sono arrivate a tutti i vecchi<br />
consiglieri di amministrazione, ai sindaci<br />
revisori e ad alcuni top manager.<br />
Importi molto elevati, anche tripli rispetto<br />
al normale, per <strong>la</strong> gravità delle<br />
fattispecie e viste le vio<strong>la</strong>zioni nel<strong>la</strong> gestione<br />
del<strong>la</strong> banca emerse nelle ispezioni<br />
sul controllo dei rischi e per le carenze<br />
degli organismi di controllo. Nelle re<strong>la</strong>zioni<br />
che accompagnano le sanzioni,<br />
ogni persona coinvolta ha ricevuto, o sta<br />
ricevendo <strong>la</strong> sua, si par<strong>la</strong> di una cifra<br />
«incisiva e importante», decisa proprio<br />
per dare una risposta seria e forte al<strong>la</strong><br />
gravità del<strong>la</strong> situazione. In via Nazionale<br />
si limitano a spiegare che «i dettagli saranno<br />
diffusi nel prossimo bollettino di<br />
Vigi<strong>la</strong>nza una volta completati tutti i<br />
passaggi normativi». Così, mentre l’in -<br />
chiesta del<strong>la</strong> procura senese sull'acquisizione<br />
di Antonveneta e sui derivati va<br />
avanti (lunedì 8 aprile a Firenze è in<br />
programma l’udienza del tribunale del<br />
riesame chiesto dall’avvocato Filippo Dinacci,<br />
legale di Baldassarri), Bankitalia<br />
ha così chiuso <strong>la</strong> prima tranche delle sue<br />
ispezioni. Ma sembra che altre decisioni<br />
possano arrivare da via Nazionale.<br />
Il prezzo delle abitazioni<br />
0,6<br />
1,2<br />
0,9<br />
0,3<br />
Telecom, nuove voci<br />
di fusione con 3Italia<br />
l Telecom resta al centro di<br />
rumors e delle specu<strong>la</strong>zioni di<br />
Borsa. Tornano le voci di una<br />
possibile fusione con 3Italia e<br />
con una fiammata, sul finale di<br />
seduta, il titolo rimbalza dai minimi<br />
storici dove era precipitato<br />
nel<strong>la</strong> vigilia fino a +8%, e rivede<br />
quota 0,57 euro.<br />
Il risiko delle tlc ha cominciato<br />
a surriscaldarsi nel fine settimana<br />
quando si è ricominciato<br />
a par<strong>la</strong>re di possibili movimenti<br />
nell’azionariato, e in partico<strong>la</strong>re<br />
rumors su un possibile consolidamento<br />
del settore attraverso<br />
u n’integrazione tra Telecom e <strong>la</strong><br />
cinese Hutchinson Whampoa,<br />
facendo il nome del<strong>la</strong> control<strong>la</strong>ta<br />
3Italia, <strong>la</strong> quale però ha definito<br />
Approvato il bi<strong>la</strong>ncio<br />
Bcc S. Marzano di S. Giuseppe<br />
finanziamenti sul territorio<br />
per 217 milioni di euro<br />
Approvato, dal Consiglio d’Ammi -<br />
nistrazione del<strong>la</strong> Banca di Credito Cooperativo<br />
San Marzano di San Giuseppe,<br />
il bi<strong>la</strong>ncio d’esercizio 2012 che nonostante<br />
<strong>la</strong> fase di recessione, ha visto<br />
premiato l’impegno del<strong>la</strong> Banca locale<br />
pugliese al fianco dell’economia reale<br />
e in partico<strong>la</strong>re a sostegno di famiglie e<br />
piccole imprese.<br />
La raccolta complessiva si è attestata a<br />
442,498 milioni di euro (+13,94% sul<br />
2011). Dagli aggregati emerge un dato<br />
su tutti: <strong>la</strong> raccolta diretta ha fatto segnare<br />
+19% (407,168 milioni) sull’an -<br />
no precedente, segnale inequivocabile<br />
del<strong>la</strong> fiducia dei risparmiatori negli<br />
strumenti d’investimento del<strong>la</strong> Banca.<br />
Sul fronte degli<br />
impieghi, il<br />
2012 si è chiuso<br />
a 218,085<br />
milioni<br />
(+0,87% sul<br />
periodo di<br />
confronto), un<br />
dato in frazionaleincremento<br />
in un quadro<br />
negativo a livellonaziona-<br />
le. Infine, l’utile<br />
netto si attesta<br />
su 5,763 milio-<br />
Variazione %<br />
1,1<br />
0,0<br />
-0,6<br />
-0,1<br />
-0,7 -0,2 -0,8<br />
-1,7<br />
-1,5<br />
Su trim<br />
precedente<br />
Su stesso<br />
-2,1<br />
trim anno<br />
precedente<br />
-3,8<br />
-4,6<br />
I trim II trim III trim IV trim I trim II trim III trim IV trim<br />
2011 2012<br />
Fonte: Istat<br />
ANSA-CENTIMETRI<br />
DI PALMA Direttore gen.le<br />
ni (+298,20%). Il patrimonio del<strong>la</strong> Banca<br />
– a conferma del<strong>la</strong> crescente solidità<br />
– raggiunge i 40,818 milioni di euro<br />
(+4,7%).<br />
«Un anno molto positivo e in controtendenza<br />
rispetto all’andamento complessivo<br />
del Paese – dice il Direttore<br />
Generale, Emanuele di Palma analizzando<br />
il risultato -, che premia il pluriennale<br />
impegno del<strong>la</strong> Banca sul territorio».<br />
Per il Presidente, Francesco<br />
Cavallo: «Il buon risultato economico è<br />
avvalorato ulteriormente non solo<br />
dall’operatività al servizio di famiglie e<br />
imprese, ma anche dal sostegno che<br />
l’Istituto ha fornito alle iniziative<br />
a sfondo culturale, sociale e benefico,<br />
confermando così il ruolo tipico delle<br />
BCC e delle banche locali».<br />
prive di fondamento le notizie<br />
che <strong>la</strong> riguardavano. Nei giorni<br />
successivi è stata <strong>la</strong> volta di Vodafone,<br />
oggetto dell’interesse –<br />
poi smentito – di Verizon e At&T.<br />
Oggi invece nel mirino è entrata<br />
Telefonica, che starebbe valutando<br />
un altro round di vendita<br />
di asset per raggiungere l’obiet -<br />
tivo di ridurre il debito per una<br />
cifra di almeno 4 miliardi di euro<br />
quest’a n n o.<br />
Tornando a Telecom, il presidente<br />
esecutivo Franco Bernabè<br />
nei mesi scorsi aveva già messo<br />
a fuoco <strong>la</strong> necessità di un consolidamento<br />
nel mercato europeo<br />
dove, specie in rapporto agli<br />
Stati Uniti, ci sono moltissimi,<br />
troppi operatori.